Mercoledì 04/03 presso l’hotel Novotel di Villanova di Castenaso si terrà il primo incontro collettivo dei Carrozzieri bolognesi. Questo incontro organizzato dagli stessi Carrozzieri in piena autonomia dalle associazioni di categoria conta al momento la partecipazione di 150 Carrozzieri della provincia.
Programma della serata:
-Problematiche legate alla diminuzione delle riparazioni
-Proiezione dei dati riguardanti le imprese di Carrozzeria su Bologna e provincia
-Obiettivi futuri delle compagnie di assicurazione
-Strumenti attuativi per difenderci dalle compagnie
-Regole per accedere agli strumenti
Nei giorni seguenti vi mostreremo un riassunto dell’incontro.
CONVEGNO AL NOVOTEL – BO 4 MARZO 2009 (un pensiero di un Collega)
Colleghi Carrozzieri.
Finalmente abbiamo assistito ad una esposizione chiara, assolutamente apartitica, della condizione economica alla quale siamo stati condotti. Il risultato di queste riflessioni, confortato dalle votazioni nell’assemblea ha evidenziato il profondo disagio esistente nei confronti di quello che ormai appare un vero e proprio attacco all’autonomia artigiana; gli interventi a supporto hanno contribuito alle indicazioni con le quali si è conclusa l’assise.
In un contesto territoriale con fazioni politiche in conflitto perenne, il carrozziere credeva suo interesse barcamenarsi in modo “neutrale”; però a seconda di chi interagiva con lui, cercava in tutti i modi di attirarsi simpatia, gradimento per avere commesse di lavoro.
Quindi, per il bene della sua attività, questo imprenditore, cercava di non farsi appioppare etichette dell’una o dell’altra fazione politica, delle quali avrebbero eventualmente potuto giovarsene i concorrenti: per bollarlo negativamente nei confronti di una parte dei clienti.
Quindi il carrozziere, come molti altri artigiani esposti quotidianamente a tutta una serie di rischi connessi a prescrizioni, adempimenti, ispezioni A.S.L. ecc…preferiva tenere un profilo
politico basso perché intravedeva in qualsiasi partecipazione personale un rischio.
L’assunzione di responsabilità personali sindacali, data l’ampia penetrazione dei partiti nelle organizzazioni, veniva avvertita come un “conflitto di interessi” col proprio successo personale che consisteva invece nel favorire “diplomaticamente” l’ingresso di lavoro nella sua officina.
Non partecipando alle chiamate sindacali, non era informato, pagava una tessera sindacale
(a volte anche due), come una forma superstiziosa per non attirarsi rogne, per non essere “contro” a nessuno: ci pensassero altri alla difesa del diritto all’autonomia imprenditoriale artigiana.
Ma in un mercato capitalistico i rapporti non sono equilibrati, all’interno di esso interagiscono correnti perennemente alla ricerca del massimo profitto dai propri investimenti, in barba a qualsiasi convenzione sociale, diritti civili o regole costituzionali.
Sempre più spesso in questo mercato, cosiddetto “libero”, nascono strategie in grado di sottomettere, sfruttare le altrui debolezze, particolarmente delle fasce più deboli della società: quelle che non possiedono la capacità di aggregarsi per opporsi, per contrastare la violenza del capitale sulla persona.
“Il sindacato non fa niente!” E’ la frase più comune che si sente in giro, è un’accusa che rivolge verso “l’alto” chi vede ogni giorno di più aumentare l’esproprio dell’autonomia dagli autoriparatori,
con perdita di diritti, risultati economici, dignità: sacrificati sull’altare di potentati assicurativi.
Ma agli allarmi, agli avvertimenti e alle chiamate delle organizzazioni, gli artigiani “neutrali” non hanno risposto con la dovuta partecipazione responsabile, con la quale si potevano organizzare risposte adeguate, progettare iniziative, realizzare mini eventi per confluirli poi in manifestazioni nazionali.
Ed è così che, non abbastanza contrastata la “regia” avversaria, stanno avverandosi le previsioni:
vengono imposti tempi di lavorazione che non tengono in alcun conto imprevisti tecnici, la presenza di giovani da inserire ed anziani da non espellere, non si calcolano le ore sussidiarie necessarie al funzionamento dell’insieme, i tempi d’attesa ( non è un lavoro alla catena) ed anche molti lavori “improduttivi” non fatturabili ma dai costi ogni giorno più alti.
Le Compagnie D’Assicurazione aderenti all’Ania, hanno impostato i rimborsi dei danni R.C.A.
organizzando una contrapposizione tra artigiani isolati ed assolutamente disinformati sulle potenzialità di risposte organizzate, i nonni dicevano: se il bue sapesse la forza che possiede,il contadino non riuscirebbe e mettergli il giogo.
Queste strategie coercitive, a tempi lunghi non consentiranno il rispetto delle leggi di settore
e nemmeno una qualità della riparazione in grado di garantire l’incolumità degli automobilisti e la sicurezza nella viabilità, minacciata da riparazioni economiche: “per starci dentro”.
Contemporaneamente, a rischi maggiori si troveranno esposti gli autoriparatori, perché la fine delle tutele e dei presidi, (minaccia grave anche sulla testa dei lavoratori dipendenti) esitata dalle Compagnie, spalancherà le porte alle negatività del contoterzismo da contrapposizione fiduciaria.
Quindi il carrozziere pian piano avrà l’imposizione di tutti gli adempimenti che svolgeva il perito di infortunistica stradale per conto delle Compagnie: prove fotografiche, costosissime burocrazie del servizio peritale ( in alcuni casi aggiornamenti annuali programmi computer fino a 12’000 euro) ed anche rispondendo come “call-center” agli assicurati sempre più inviperiti dall’impossibilità di contattare gli uffici delle proprie compagnie: in merito a responsabilità attribuite, ritardi nei chiarimenti bonus-malus ecc..’Per non parlare poi del dover accettare l’esproprio della gestione ricambi, delle vernici e collaterali, attrezzature: per cambiare il forno si dovrà chiedere il permesso alle Compagnie. Poi, sempre per contrapposizione tra colleghi, allungamento progressivo dei pagamenti: il più bravo e “meritevole” sarà quello che si farà pagare più tardi dalle Compagnie, ovvero contoterzismo: 60gg. 90gg. 120gg?
Ed è assai facile la previsione che, tramite queste contrapposizioni tra colleghi per la sopravvivenza personale, si arriverà progressivamente alla carrozzeria con tre turni di lavoro, dove si dovrà lavorare anche alle tre di notte, gomito a gomito, con gli “ultimi del mercato”.
Sarebbe questa la nostra aspirazione? E’ questo un traguardo per i nostri figli? Si dice: “Il Sindacato non fa niente!” Ma è vero? Oppure siamo noi, con la mancata partecipazione che abbiamo fatto credere che tutto andava per il meglio? Abbiamo mostrato che con le tessere aderivamo ad una “forza”, ma quando i capi di questa “forza” di fronte ai “dubito!” delle compagnie, si sono voltati a contarci, c’erano solo quattro gatti.
Ma sono “gatti” irritatissimi che, negli anni trascorsi hanno tentato di tutto per svegliare il vostro interesse, la vostra partecipazione, i vostri contributi: da mostrare ai dirigenti ed ai funzionari affinché fosse credibile la minaccia sulla sicurezza stradale per trentacinque milioni di automobilisti, che riparazioni al “risparmio coercitivo” potrebbero rappresentare.
Così, mentre aumentano ogni giorno i costi per l’adeguamento a prescrizioni tecnico-ecologiche, sempre più rigide, punibili anche penalmente, appare sempre più chiaro ai più che sarà difficile la sopravvivenza imprenditoriale, anche servendosi degli escamotages (furberie) fin qui adottate
ai bordi delle leggi.
E’ finita? No. Non tutti si sono supinamente adattati, alcuni hanno ottenuto l’attenzione delle nuove dirigenze sindacali-associative, queste stanno organizzando una risposta comune e colta
all’imbarbarimento del nostro mercato, speriamo che ci sia una nuova nostra presa di coscienza.
La serata ha dimostrato che la chiarezza nell’informazione produce consapevolezza: per vincere bisogna convincere, per convincere bisogna persuadere, per persuadere serve tempo e impegno.
Gianni (un vostro collega Carrozziere)
Alcuni dati sull’incontro che si è tenuto ieri sera al Novotel
Totele persone (firma presenza) 228
Totale Carrozzerie 156
Durata totale 160 minuti
N°interventi durante il dibattito 18
Votazioni effettuate 2
Votazioni confermate 2
Adesioni ai servizi offerti 86
Sondaggi compilati 109