pubblicato su www.professionecarrozziere.com
di Massimo Perrini
Le compagnie persistono nel loro disegno anticoncorrenziale che penalizza i riparatori non fiduciari ma i carrozzieri, rivolgendosi all’Antitrust, si dimostrano finalmente uniti nel contrastarle.
È noto che il problema della tutela della libertà del mercato delle riparazioni dei veicoli in caso di collisione rappresenta questione di rilievo anche comunitario. Si richiama sul punto la relazione informativa del 6 settembre 2010 della Sezione specializzata Mercato Unico Produzione e Consumo del CESE (Comitato economico e sociale europeo) che sul tema ha chiarito come “la concorrenza leale è il modo migliore di promuovere l’efficienza economica, la libera scelta del consumatore e la sicurezza nel mercato della riparazione degli autoveicoli”.
I riparatori invece ben conoscono le prassi attuate dalle imprese di assicurazione mediante il ricorso ad accordi denominati “convenzioni” o “rapporti fiduciari” con i quali vengono imposti alle carrozzerie non solo tariffe orarie predeterminate, ma anche tempari di riparazione standardizzati oltre alla fornitura all’automobilista di servizi che rimangono a carico del fiduciario, tra i quali l’oneroso servizio di fornitura di auto sostitutive per il periodo della riparazione del mezzo sinistrato. In alcuni casi si giunge a imporre da parte dell’impresa di assicurazione alle carrozzerie la fornitura diretta di parti di ricambio e di materiali con l’evidente risultato di ridurre l’artigiano carrozziere a un terzista fornitore di manodopera.
Clicca sotto per leggere la segnalazione
Le riparazioni con lo “sconto”: no ai risarcimenti tagliati del 30%
La recente vicenda dell’art. 29 n. 2 del decreto legge 1/2012 ha visto solo un momentaneo stop al disegno lucidamente perseguito dalle imprese assicuratrici di gestire direttamente il mercato dell’autoriparazione attraverso la penalizzazione delle carrozzerie non facenti parte di reti fiduciarie. È noto che la norma avrebbe avuto l’effetto di permettere all’assicuratore di “applicare, nei rapporti commerciali con altri contraenti, condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti, così da determinare per essi ingiustificati svantaggi nella concorrenza” in spregio al divieto di cui all’art. 2 lettera d) legge 287 del 10 ottobre 1990.
Il Parlamento ha bocciato tale tentativo, che avrebbe introdotto una norma illegittima e disapplicabile ma le imprese assicuratrici persistono nel rivendicare la legittimità del loro disegno imprenditoriale, come risulta anche dalla lettura della circolare ANIA 27 marzo 2012 n.0122 dove il punto di vista del settore assicurativo è chiarissimo: “nell’iter di conversione del decreto legge è stata soppressa la disposizione recata dal comma 2 dell’articolo 29, che introduceva la facoltà per le imprese di offrire il risarcimento in forma specifica dei danni alle cose in alternativa al risarcimento pecuniario. Il Parlamento non ha inteso accogliere le proposte del settore assicurativo dirette a prevedere un meccanismo che incentivasse tale modello liquidativo alternativo attraverso condizioni diverse e più eque rispetto a quella delineata nel testo originario del comma 2, che disponeva una brutale riduzione del 30% del risarcimento pecuniario per i danneggiati che non avessero accettato la riparazione diretta, senza neppure precisare il montante cui applicarla. La proposta del settore prevedeva che, in caso di rifiuto del danneggiato di avvalersi delle strutture riparative convenzionate con l’impresa, il risarcimento pecuniario scelto dal danneggiato non potesse superare la spesa effettiva che avrebbe sostenuto la compagnia per la riparazione del veicolo. Tale proposta, condivisa ufficiosamente anche dal Governo, non è stata accolta in sede di conversione in legge del decreto. Sul punto, è appena il caso di rammentare che conserva tutta la propria validità l’articolo 14 del DPR n. 254/2006 (Regolamento di attuazione del risarcimento diretto), che consente l’inserimento nei contratti di assicurazione R.C. auto di clausole con cui si pattuisce il risarcimento del danno in forma specifica a fronte di una riduzione del premio per l’assicurato”.
La canalizzazione forzata dei danneggiati
L’imposizione di convenzioni o rapporti di fiduciariato necessita della possibilità per le imprese di assicurazione di canalizzare obbligatoriamente i danneggiati presso le carrozzerie fiduciarie o convenzionate, risultando evidente come convenzioni che non assicurino al carrozziere che vi aderisca un volume di lavoro certo e continuativo abbiano scarse possibilità di realizzazione.
Ma in un sistema di concorrenza e libero mercato la canalizzazione delle riparazioni, per i suoi evidenti effetti distorsivi su concorrenza e mercato, non appare comunque legittima, tantomeno lo è se viene forzatamente imposta al danneggiato dall’impresa assicuratrice mediante strumenti illegittimi con i quali indurre coattivamente il proprio assicurato/danneggiato a far riparare il mezzo da un carrozziere fiduciario.
Il caso di Vittoria Assicurazioni e Zurich davanti all’AntitrustÈ in questo quadro che devono essere valutate le clausole contrattuali e i comportamenti aggressivi posti in essere da alcune imprese di assicurazione che altro non sono che strumenti per perseguire una canalizzazione forzata delle riparazioni dei veicoli danneggiati.
Ci si riferisce in particolare a clausole:
• tese a imporre un preteso obbligo contrattuale di effettuare la riparazione del mezzo solo presso carrozzerie convenzionate, che hanno l’effetto di impedire e/o limitare la libertà del danneggiato di scegliere il carrozziere al quale far riparare il proprio mezzo.
• tese a imporre all’assicurato divieti contrattuali alla stipula di eventuali cessioni del credito risarcitorio a favore di carrozzieri che non fanno parte di reti convenzionate.
Il reclamo all’Antitrust
Con tali premesse, Casartigiani – la Confederazione autonoma sindacati artigiani guidata da Mario Coltelli – insieme all’importante associazione di consumatori indipendente Assoutenti, alla neonata Federcarrozzieri, oltre all’Associazione carrozzieri provinciale di Cagliari, la BdV –Banca del veicolo, il Consorzio autoriparatori pontini, il Consorzio carrozzieri bresciani, il Consorzio carrozzieri italiani di Fucecchio e Rete tutela Genova hanno presentato a metà giugno un reclamo all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato.
La segnalazione ha portato all’attenzione dell’Antitrust “il comportamento di Vittoria Assicurazioni spa per aver la stessa, inserito nei contratti relativi a polizze RC auto clausole vessatorie, in relazione alle quali si chiede l’apertura di procedimento ex art. 37 bis; il comportamento di Vittoria Assicurazioni spa che, in relazione alle predette clausole vessatorie, ha posto in essere sistematiche pratiche aggressive consistenti nel minacciare infondate azioni nei confronti dei propri assicurati al fine di indurli a revocare legittime cessioni di credito; il comportamento di Zurich PLC per aver la stessa, inserito nei contratti relativi a polizze RC auto clausole vessatorie quanto a tutte e tre per avere evidentemente concordato tra loro, viste l’identità delle clausole contestate, un’attività restrittiva della concorrenza che si integra anche mediante la costituzione e l’utilizzo di reti di carrozzerie fiduciarie, in adesione alle linee guida di ANIA”.
Unità della categoria e forte segnale al Governo
È evidente che la decisione dei carrozzieri indipendenti italiani di unirsi in un ricorso dall’inequivocabile significato politico e programmatico ha un forte significato. La sicurezza con cui l’ANIA nei propri documenti ufficiali attribuisce al Governo, ritenuto amico, l’intento di consentire nuovi interventi sul tema della liquidazione del danno a cose, è significativa.
Altrettanto significativa, dunque, è stata la risposta unitaria dei carrozzieri indipendenti italiani, che si sono rivolti all’Antitrust con un documento (https://ilcarrozziere.it/blog/2012/06/inviato-il-reclamo-all’antitrust/) che pare una chiara risposta alla protervia dei liberalizzatori de noantri.
A costoro occorre ricordare, parafrasandolo il noto aforisma secondo il quale se il libero mercato per certi liberisti significa libera volpe in libero pollaio, che anche le volpi talvolta rischiano di finire in pellicceria. E la calda estate del mondo assicurativo italiano dovrebbe essere di monito a molti.
ULTIM’ORA
Sentenza pubblicata sul sito di UNARCA
http://www.unarca.it/Portals/0/cessione%20e%20clausola%20zurich.pdf
Nella sentenza , viene sostanzialmente convalidata l’impostazione del ricorso sopra citato all’AGCM.
Il giudice infatti, dichiara nulle le clausole sulla incedibilita’ del credito in quanto contrarie al codice del consumo.
Si tratta di una significativa sentenza che e’ destinata a fare giurisprudenza sulla materia contrattuale, non risultando altri precedenti noti.
ULTIM’ORA
Sentenza pubblicata sul sito di UNARCA
http://www.unarca.it/Portals/0/cessione%20e%20clausola%20zurich.pdf
Nella sentenza , viene sostanzialmente convalidata l’impostazione del ricorso sopra citato all’AGCM.
Il giudice infatti, dichiara nulle le clausole sulla incedibilita’ del credito in quanto contrarie al codice del consumo.
Si tratta di una significativa sentenza che e’ destinata a fare giurisprudenza sulla materia contrattuale, non risultando altri precedenti noti.
Qualcosa si muove, se tutti insieme proseguiamo dritti per un’unica strada, quella dei nosrti diritti di liberi riparatori.
Elio
E’ vero,qualcosa si muove,ma chi legge questi articoli e queste sentenze?
Io dico pochi!
Se queste cose non vengono pubblicizzate a livello nazionale,televisione,giornali ecc.
i carrozzieri indipendenti vengono sempe più spesso declassificati non facendo parte
delle fiduciarie(così chiamate)agli occhi dei clienti che chiedono come mai noi indipendenti
non facciamo parte della rete dei convenzionati come fosse un demerito e non un merito!
Mai abbassare la guardia, mai cedere! Dobbiamo dare forza alle nostre associazioni, sono loro che ci guidano, sono i nostri occhi ,le nostre orecchie e soprattutto la nostra voce! Speriamo che in un momento di profonda crisi come questa, adesso che si stanno scoperchiando tanti “altarini” venga anche per noi il momento di dire basta alle lobbies. Fateci lavorare con serenità, solo questo chiediamo.
#Claudio
Tu dici pochi, ma questa tabella dice il contrario
https://ilcarrozziere.it/blog/wp-content/uploads/2012/07/statistiche.bmp
25000 visite non sono poche, e credo non siano solo carrozieri.
Il problema è un’altro:
Non c’è peggior sordo di chi non vuol, sentire………
Il blog l’impegno ce lo mette, ma le Tv e i giornali che interesse hanno nel divulgare queste notizie?
Dobbiamo arrangiarci e diffondere noi agli automobilisti questo tipo di informazioni, non possimo attendere che altri lo facciano per noi.
L’automobilista non è stupido, è solo informato male da chi ha i soldi per tenerlo a digiuno sui suoi diritti.
Ciao a tutti
Caro Claudio penso che riuscirai a capire che i mezzi che hanno a disposizione
i “grandi gruppi”per noi rimangono sogni(momentaneamente ,ma pur sempre sogni)
Siamo noi che dobbiamo informare la nostra clientela : annualmente, mensilmente,
settimanalmente,giornalmente, ogni volta che abbiamo modo di farlo.
Non aspettiamo sempre qualcuno che lo faccia per noi.
La FEDERCARROZZIERI sta facendo la propria parte, ma siamo noi i primi che dobbiamo dar voce
al problema.
Mi ripeto per la milionesima volta:
INSIEME SIAMO UNA FORZA, DA SOLI IL NULLA
Claudio ha ragione il nocciolo del discorso è proprio questo, bisogna far capire all’utente danneggiato che essere carrozziere indipendente è un merito.
Allo stesso tempo bisogna far capire ad alcuni colleghi che proprio loro con con i loro attreggiamenti sminuiscono il valore del nostro operato.
OHHHH………………………………mica è facile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie a tutti quelli che ogni giorno si impegnano per raggiungere questi obbiettivi.
Caro Claudio, è vero, normalmente questi articoli li leggono in pochi idem queste sentenze, ma questa limitazione in effetti, dipendono solo da noi! Tu mi chiederai ciò come ciò sia possibile stante che io e te, piccoli come siamo, ma insieme noi 2 per esempio, se noi lanciamo in rete a vari nostri colleghi e nei blog di settore, quste notizie, magari ben collazionate e confezionate, e a loro volta i destinatari, la lancieranno ad ad altri, il sapere e la conoscenza, si espande a macchia d’olio, ovviamente dobbiamo dedicare a ciò alcuni minuti della nostra vita: l’associazionismo è questo! Molti credono che l’associazionismo sia solo associarsi e pagare, armiamoci e partite, oppure molti credono che l’associazionismo sia una quota procapite (chi la paga ovviamente) e pretendere dal presidente o dai componenti del direttivo, d’esser i guardiani o i nostri valletti, affinchè svolgano per noi tutto, il che non è possibile! Anche noi, ogniuno per la propria associazione, per il proprio sindacato, ha l’obbligo morale e fisico di partecipare alla vigilanza generale del territorio, segnalare le anomalie, anche quelle più insignificanti, rendere note a chi di dovere, eventuali “spostamenti di truppe” nemiche, ed eventuali strategie da mettere in atto, oppure già messe in atto e che frutti hanno portato. Insomma in definitiva, la rete che noi possiamo tessere, creare, è talmente vasta, elastica, vigilante, sensibile, che difficilemente, se tutti cooperissimo, che qualcuno possa senza essere avvistato, tirar dentro casa nostra, una bomba mano. Indubbiamente si deve vigilare anche dentro casa nostra: Siracusa venne espugnata dagli antichi romani, dopo immense perdite, non per l’inefficenza delle truppe siracusane o per un vuoto momentaneo di genio di Archimede, ma dalla corruzione di alcune guardie per mano dei romani! Dove non potette la potenza di truppe e mezzi romani, potettero poche monete d’argento e oro. Solo noi, possiamo e dobbiamo essere le oche guardiane del nostro Campidoglio, inutile sperare in altri, noi siamo tanti, loro sono pochi. Solo con l’associazionismo possiamo concludere qualcosa, ma ovviamente per pochi o molti che siano, un po’ del nostro tempo, e del nostro denaro, dobbiamo investirlo nell’associazionismo, e la prova è su questo blog, su questo sito, e in altri siti e blog, grazie a comunque troppo poche persone di buona volontà. Tessiamo una rete ancora più fitta, erudiamoci, stiamo sempre vigili, e ogni tanto anche dietro di noi, diamo un occhio a ciò che succede, facciamo che ogniuno di noi, sia guardiano del vicino: imbattibili.
e’ vero, ciascuno di noi deve metterci del suo e informare i clienti, se pero’ qualcuno ci aiutasse a creare degli strumenti per far passare questi messaggi ( spot, brochure, adesivi, volantini, messaggi da far girare su internet, e similari), poi penseremmo noi e le nostre associazioni territoriali ad usarli e ad investire denaro per farli girare, a questo penseremmo noi. Ad ideare messaggi comprensibili facilmente dagli automobilisti non siamo capaci, non e’ il nostro mestiere, chiedo a federcarrozzieri se si puo’ fare questo magari facendosi aiutare da qualcuno che si occupa di pubblicita’.
#marco
Settembre e Ottobra saranno i mesi dell’informazione per l’automobilista e per le agenzie assicurative e successivamente cominceremo con il marketing per la promozione delle aziende di Mio Carrozziere.
Alcuni pieghevoli sono pronti altri in fase di creazione, il collega Fabrizio Contu si occupa di spot e brochure oramai da qualche mese che verranno forniti ai responsabili territoriali per la distribuzione.
Per il momento utilizziamo i classici metodi divulgativi.
Certamente avrete anche voi notato che l’automobilista in caso d’incidente tende a chiedere all’agente cosa deve fare e quali sono i suoi diritti senza rendersi conto che in quel momento il suo interlocutore deve curare i suoi interessi e quelli della compagnia per cui lavora; mi e’ capitato tantissime volte ad esempio di arrivare quasi a discutere con il cliente al quale l’agente ha detto che l’auto a noleggio non viene pagata, e nonostante tutte le mie rassicurazioni, supportate da documentazioni riguardanti le sentenze a favore, non e’ facile convincerlo. Bisogna far capire all’automobilista che in caso di sinistro quelle che si chiedono a volte non sono pretese, ma diritti, e tutti noi carrozzieri dobbiamo cercare di essere interlocutori preparati e credibili per far si che il cliente si fidi di noi e capisca che solo noi, e non l’agente o il perito di turno, possiamo difendere i suoi interessi. Quindi bene informazione e marketing, e per questo vedo con piacere che ci si sta gia’ lavorando, e ringrazio chi lo sta facendo, ma questa azione sarebbe vana se noi carrozzieri non cercassimo di crescere sotto l’aspetto della credibilita’. Sono convinto che come categoria siamo cresciuti molto negli ultimi tempi, ma vedo ancora troppi colleghi preoccuparsi di eseguire bene i lavori, senza rendersi conto che oramai questo non basta
informate informate informate, non abbiate paura di parlare e prendere una posizione! ogniuno nel suo piccolo può contribuire a far crescere la cultura del corretto!
Penso che in tale caso, proprio per questi casi di così vasta portata popolare, si debba chiedere ed ottenere, anche la condanna a pubblicare la ordinanza della AGCM, così come avviene per i fallimenti dopo la sentenza, di obbligare vita naturaldurante, in bacheca ben in vista a tutti, in tutti gli uffici delle compagnie, a prescindere dall’aver partecipato o meno ai tentativi di d’inquinare il mercato, ogni sentenza della medesima AGCM, affinchè i cittadini tutti, possano esser reinformati della verità, e rimodulare le loro credenze istillate dal dire inquinato delle compagnie che in contnuazione, spacciano come giuridicamente esatti, tesi e prestese, come se fossero leggi dello Stato, considerando gli utenti-consumatori-assicurati-danneggiati-cittadiniPanEuropei, alla stessa stregua delle galline, col cervello piccolo così, sol buone a far uova e produrre, per coloro che ci considerano “animali domestici” nel migliore dei casi, animali da reddito nel peggiore dei casi, ma probabilmentAGENZIEeVARIE la mente contorta dei più pensa che siamo questi ultimi: http://www.ch.ch/private/00029/00043/00340/00355/index.html?lang=it
OBBLIGO DI PUBBLICIZZARE LE ORDINANZE AGCM ED ISVAP, SULLA HOME PAGE DEI SITI DI TUTTE LE COMPAGNIE, BEN IN VISTA, SUI SITI DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI CONSUMERISTICHE CNCU O MENO, SULL’AGCM, SULL’ISVAP, E MINISTERI DI COMPETENZA, A MONITO PERENNE CHE LA VERITA’ NON DEVE MAI ESSER NASCOSTA A NESSUNO.
I SITI DELLE COMPAGNIE, DELLE BANCHE, DEVONO RENDERE PUBBLICI LA PIRAMIDE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE E LE LORO MANSIONI, COSì COME I RESPONSABILI DI SETTORE ED I CAPIUFFICIO DELLE VARIE AGENZIE IN ITALIA E NEL MONDO, I VARI UFFICI SINISTRI CON OGNI TIPO DI RECAPITO ED ORARI DI RICEVIMENTO, IVI COMPRESI OGNI TIPO D’INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA PER OGNI REPARTO, IL TUTTO CON OBBLIGO DI AGGIORNAMENTO GIORNALIERO, INSOMMA LA MASSIMA TRASPARENZA E COMUNICAZIONI AGLI UTENTI.
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E’ PER LEGGE, OVVIAMENTE, AL NS. (POPOLO ITALIANO) SERVIZIO E NON VICEVERSA!
BANCHE ED ASSICURAZIONI ESISTONO PERCHE’ NOI (CITTADINI DEL MONDO) PAGHIAMO E QUINDI SONO LORO AL NS. SERVIZIO E NON VICEVERSA!
SENZA I NOSTRI SOLDI, LORO NON ESISTEREBBERO PROPRIO!
E’ ORA DI FINIRLA DI ESSER CONSIDERATI NOI, MOSCHE TSE-TSE!
CARI COLLEGHI, SENTENZE DI QUESTO GENERE CI DEVONO DARE FORZA!!
Ognuno di noi faccia del suo meglio a divulgare le informazioni . Proviamo a giocare alla classica catena di sant’antonio….. facciamo funzionare il passaparola magari autandoci con i mezzi moderni facebook, twitter, il nostro blog…. sono armi potenti queste che abbiamo a disposizione e ancor più potente è il contatto quotidiano con il nostro cliente da rafforzare ed utilizzare come amplificatore.
Provate a dire al vostro cliente che il suo assicuratore s’intasca una bustarella se lui accetta di farsi riparare l’auto presso un fiduciario, o che magari riceve dei buoni benzina in “omaggio” se fa cambiare il parabrezza da “PINCOPALLINOGLASS” invece del suo carrozziere. I miei clienti spesso ragionano su queste cose e cominciano a capire che giro oscuro ci può essere dietro un sinistro.
Veicolo in fiduciaria significa avere una riparazione di dubbia qualità al proprio veicolo in quanto realizzata sottocosto, ma sicuramente ha fatto risparmiare la compagnia assicurativa, ha portato del lavoro in più ad un carrozziere estraneo ed ha fatto magari intascare anche dei soldi all’assicuratore. Riassunto, se subisco un danno chi mi deve tutelare ci guadagna ed io magari vengo danneggiato una seconda volta per il fatto che la mia autovettura poteva esser riparata molto meglio. CORNUTO E MAZZIATO.
L’automobilista medio non è preparato in materia e non riesce a valutare la bontà del lavoro ricevuto e le compagnie ci godono di questo perche’ preferiscono sistemare quelle poche riparazioni contestate e risparmiare un sacco di soldi su tutte le altre.
Facciamo un passo alla volta ed informiamo più gente possibile
Certo che questa situazione si è creata perchè abbiamo dei colleghi , forse senza scrupoli , che si sono svenduti altrimenti i signori in cravatta non sono in grado di riparare le auto e non farebbero tanto i furbi.
buon lavoro a tutti
ivano
Ciao Davide, la divulgazione tramite giornale mi sembra un’ ottima idea e da voi cordinabile. Mi spiego, la mia nostra associazione Confapi Pordenone è sempre in contatto con le testate giornalistiche locali le quali chiedono se ci sono articoli interessanti da stampare. Ora credo che se viene fatto un articoletto “pre stampato” tipo quello di un paio d’anni fa di Fondiaria Sai sulle carrozzerie ( denigrandole ) e pubblicato sulle testate locali e non nazionali, possiamo farlo anche noi. Penso che tutti i gruppetti che si sono creati in lungo e in largo per l’Italia abbiano dei contatti con le testate giornalistiche per far si che vengano pubblicati questo tipo d’articolo che non è pubblicitario, ma di informazione “senza nessuna bandiera”, quindi gratuito.
sentenza inutile, leggete bene. si parla di clausola sottoscritta. la zurigo ha sbagliato, le altre no. ahahaha
Leggete meglio,…
in sentenza prima si chiarisce che nel caso concreto manca la prova della doppia sottoscrizione, poi si precisa ulteriormente che se anche vi fosse la doppia sottoscrizione la clausola sarebbe comunque nulla per contrarietà al codice del consumo, in quanto limitativa della libertà del consumatore di contrarre con terzi.
In ogni caso la clausola non sarebbe opponibile al terzo (il riparatore cessionario), che ovviamente non ha sottoscritto alcun contratto con la compagnia che si è inventata una simile costruzione contrattuale.
Buone vacanze!
Grazie Massimo
il tuo aiuto “tecnico” è come sempre importantissimo.
Purtroppo prima di andare a godermi le meritate ferie
voglio sfogarmi un pochettino.
Cari colleghi è da un pò che seguo il Blog
e devo dire che nel bene o nel male ho letto tante giuste “osservazioni”,
ma mi domando una cosa:
“Perchè i migliaia di colleghi che hanno espresso i propri pensieri , o hanno
formulato la propria cura, al male che attanaglia la nostra categoria
non si iscrivono alla FEDERCARROZZIERI ?”
Premettendo il fatto che le iscrizioni sono al di sopra delle nostre aspettative,
come mai per l’articolo 29 c’è stata una risposta massiccia ,
(più di 2000 fax inviati) ed ora che avete una voce che può
rappresentare gli indipendenti siete un pò restii ??????
Pensate che gli attacchi siano finiti ?????
E’ qui che vi sbagliate !!!!!
L’art. 29 era solo l’antipasto.
Vogliamo farci trovare impreparati ?????
Passate spensieratamente le ferie in compagnia delle vostre famiglie
ma pensate che al vostro ritorno
la lotta sarà ancor più dura.
Loro si stanno muovendo
e a noi chi ci rappresenta ????
Mi ripeto , passate ore spensierate con i vostri cari
(figli ,mogli, compagne)
ma al ritorno pensate che nel frattempo
la FEDERCARROZZIERI ha lavorato
per tutti voi LIBERI ARTIGIANI.
Appoggio pienamente Pietro. L’italiano si distingue dal tedesco, nell’ambito lavorativo, nel fattore dell’unità. Il tedesco quando si muove non lo fa da solo, ma tutti insieme. Noi invece siamo come le pecore a gregge, tutte sparse e ognun per se. Ma anche a differenza della pecora, quando ha un condottiero gli vanno tutti dietro. Noi il condottiero lo abbiamo, è nata x noi, si muove x noi, vuole il meglio x noi. Ma continuiamo ad ignorarla e spesso, ancora ci affidiamo alle federazioni, nonostante le critichiamo. Si sono creati consorzi in tutte le province italiane, e anche li si hanno difficoltà a far capire che si cerca di fare qualcosa insieme. Ora non solo a livello provinciale, o regionale. Ma addirittura NAZIONALE! Ma in Italia si aspetta che gli altri lavorino x noi……
Buone vacanze a tutti.
Buongiorno
Ci siete tutti?
mi auguro di si, io sono mezzo fuori.ma vi voglio dire che lottero’ anche se non saro’ piu’ titolare!
vorrei lanciare una pietra nello stagno:
visto che quanto fatto sinora non e’ servito anche se e’ stato molto utile ( sopratutto il blog)
perche’ non ribaltiamo tutto il sistema carrozzieri/assicurazioni?
Noi del direttivo siamo pronti e tutti operativi
Caro Roberto C
dire che quello fatto fino ad ora non è servito, è un grosso sbaglio.
Qualsiasi cosa sia stata fatta unitariamente è già una conquista.
Quello che invece è sbagliato è l’essere uniti solo in determinate circostanze.
Se vogliamo avere voce in capitolo dobbiamo dimostrare UNITA’
sempre,tutti i giorni e in tutte le “azioni” che andremo a fare.
La FEDERCARROZZIERI è nata per questo;per dare voce agli indipendenti,
ed ha bisogno dell’aiuto di ogni singola realtà.
Il tuo contributo è indispensabile come quello di ogni altro nostro collega.
Come già detto da Davide noi siamo pronti ed operativi,
ma abbiamo bisogno di tutti voi cari colleghi.
Il momento è difficile , ma da soli non si va da nessuna parte.
SCUSATE MA LA FRETTA A VOLTE GIOCA BRUTTI SCHERZI.
IO NON VOLEVO ASSOLUTAMENTE DIRE CHE VOI NON AVETE FATTO NULLA.. ANZI .. E’ GRAZIE A VOI CHE LE COSE SI SONO MOSSE ED E’ SEMPRE GRAZIE A VOI CHE VEDO LA POSSIBILITA’ DI VINCERE.
IO VOLEVO DIRE DI TROVARE QUALCHE NUOVA STRATEGIA, UN CAPOVOLGIMENTO DELL’APPROCCIO ASSICURATIVO, UN PENSIERO NUOVO, FORSE E’ FANTASCIENZA …………….
MA QUALCHE PENSIERO IN MENTE MI GIRA.
SCUSA PIETRO SE MI SONO ESPRESSO MALE,MA IO PREDICO L’UNIONE DA ANNI LONTANI E SICURAMENTE CI CONOSCEREMO E AVREMO MODO DI APPROFONDIRE.
E SE VAI INDIETRO NEL BLOG VEDRAI CHE TUTTI I MIEI INTERVENTI SONO PER L’UNIONE E LA COMPATEZZA DELLA CATEGORIA
Ciao Robertoc
non ti preoccupare,il blog serve per comunicare ,confrontarsi.
Scusarsi non era necessario; basta sapere che condividi il pensiero che noi
e migliaia di colleghi abbiamo.
Non sò da quale zona d’Italia arrivi, ma spero che in uno dei prossimi incontri ci possiamo conoscere.
Saluti a te e a tutti i lettori del Blog.
Buon week-end
(anche se le previsioni meteo non sono delle migliori)