Pubblichiamo integralmente la lettera inviata da un collega carrozziere al liquidatore di zona di una importante compagnia assicurativa in riferimento a un danno per atto vandalico.
Genova 21/06/2012
Buongiorno sig ……….
Magari si stupira’ che le scriva queste righe ,ma cerchi di capire il perche’ di un mio profondo malessere.
Mi fanno molto male le sue insinuazioni verso una mia scarsa onesta’ professionale, mi fanno male perche’ io non le merito.
E mi fanno ancora piu’ male perche’ lei giudica senza essere competente in tutte le problematiche
del mio, e quindi nostro, lavoro.
Lei pensa che io sia un approfittatore delle assicurazioni, sbagliato, le posso dire che io sono stato piu’ volte sfruttato e violentato dal sistema.
Lei e’ proprio convinto che il suo Perito esegua il lavoro con la dovuta coscienza?
O non sia costretto a scrivere quello che il potere ass. gli impone?
Ma pensa proprio che i tempari siano oro colato?
Ma sopratutto tengano conto di tutti gli aspetti di un danno?
Mi dica , ha mai visto inserito in perizia lo smontaggio delle ruote, quando e’ palese bisogna farlo?
Signor …………… io devo dare al cliente quello che si aspetta da una riparazione, e per fare questo devo impiegare il tempo neccessario e i materiali migliori del mercato, devo dare una garanzia.
E devo tenermi il cliente perche’ e’ il mio patrimonio, e non lo e’ l’assicurazione, come lei sa’ bene che ha fatto in modo di cacciarmi dai vostri fiduciari, anche quando ho fatto gli sconti dove non ero tenuto a farli.
Ho portato in …………. piu’ di 30 clienti, che bene o male servono anche loro, insieme a me a pagarle lo stipendio.
Lo dico senza offesa.
Ma perche’ una vettura di pregio (mercedes) verniciata dalla casa con il trasparente antigraffio
(molto piu’ duro da carteggiare) e piu’ costoso deve essere valutato come standard?
E allora perche’ le tariffe ass, non sono tutte uguali?
Perche’ la mia città ha tariffe piu’ alte di altre citta’ ma volete risarcire con il rimborso orario medio.?
Sig. ……………… io sono al termine della mia carriera, piena di sucessi proffessionali, Come carrozziere e persona ho sempre agito onestamente,e se ,me lo permette mi rende insofferente che sia messo in dubbio. Quando ho avuto l’autorizzata Ferrari il commendatore ha chiesto una indagine ai Carabinieri per sapere chi ero , e quando me l’ha confermata mi disse ,con una stretta di mano che lui doveva sapere dove indirizzava i clienti, Ora mi dica lo fate anche voi per i fiduciari?
E io dopo 59 anni di professione, senza una macchia, di nessun genere. Con operai capaci e fedeli da anni sempre pagati con tutte le regole che legge impone ,con il rispetto di tutte le normative, un notevole numero di fatture annue, ben al disopra della media, mi devo sentir dire che sono un disonesto?
Il mio bilancio e’ a sua disposizione ,mi chieda di visionarlo , magari capira’ i costi che abbiamo
Lei sa che un operaio costa circa 23/25 euro ora?
E se lo sa ,si chieda come fa una carrozzeria a lavorare a 20 euro ora.
E non mi venga a dire che fanno tanto lavoro perche’ in tal modo aumentano solo le perdite
E se una bottega sta aperta vuole dire che il denaro in qualche modo entra,
E come fa un perito a dire il tempo che ci vuole a montare un pezzo quando non sa nemmeno dove va montato? (accaduto)
Io la vettura l’ ho riparata con tutte le regole dovute, e se proprio vuole saperlo ho anche piu’ ore di quelle fatturate,quindi penso, di consigliare il cliente ad chiedere l’arbitrato e dimostrare ai periti
il mio operato.
Ma e’ mai possibile che l’unico mestiere al mondo che ha tanti denigratori ed tanti nemici sia il carrozziere.E tutti siano esperti del lavoro senza neanche sapere come e’ impiegato il BORO nelle carrozzeria
Senza rancore ma con tanta amarezza la Saluto e per chiarezza questo scritto lo faro’ avere al dott. ………………. avrei molto altro da dire, ma le parole di un carrozziere, nulla valgono.
E’ piu’ giusto strapagare delle scarpe firmate o dei pantaloni strappati molto piu’ dell’oro,
pagare un ricambio una cifra enorme ma il lavoro nostro NO non vale niente.
Sono schifato e sappia che le persone che mi hanno portato a questo stato di cose sono anche quelle
che fanno il suo lavoro
Se e’ arrivato a leggere sino a qui ,e non ha ceduto alla tentazione di strappare subito tutto
legga anche il mio augurio di buon lavoro e quello di riflettere sulla parola ONESTA’
Buon lavoro
C.R.
Credo che sia assolutamente da prendere come esempio
BRAVISSIMO
Grazie da parte mia collega,il tuo grande sfogo spero sara’ capito da chi deve essere capito!!!!
bravo bravo bravo dovremmo prendere esempi e cantarle tutte le volte che questi………sapientoni fanno gli splendidi clo sedere sulla sedia e non immaginano minimamente le difficoltà che incontriamo……..GRANDE
Grazie
Sig. C.R.,
grazie di aver saputo esprimere tutto quello che ogni giorno sento dire da mio marito, carrozziere al termine della carriera (INPS permettendo), che si sente dire dai periti che ci mettiamo troppo tempo a smontare (ma loro ci han mai provato?), che si sente dire dai clienti che noi stra-guadagnamo guardando solo il totale delle ricevute.
Mi auguro solo che questa lettera sia letta da più gente e vedrò di fare il possibile per divulgarla.
Grazie Ancora
Rosy
incantato… purtroppo è una realtà che sempre più spesso si verifica… il disprezzo per la nostra categoria è in crescita, la prima arma è quella di fare un passo verso la cristallinità del nostro lavoro, perchè arriverà un giorno, che qualcuno lo contesterà pesantemente e noi dovremmo essere in grado di sfruttare l’occasione per sbattergli in faccia il nostro onesto operato!
BRAVISSIMO, ci vogliono tante persone così per cercare di cambiare qualcosa, che forse mai cambierà. Per questo, forse, il nostro lavoro prima o poi scomparirà o andrà in mano agli stranieri o delinquenti, che a loro modo sanno farsi rispettare. Sono a vostra completa disposizione per qualunque necessità per far si che questo scempio finisca, prima o poi. Salviamoci la faccia in tempo o sarà troppo tardi. Un augurio a tutti Voi. Antonio Botticella CARROZZERIA EUROPE CAR di Benevento.
Grande, grande, grande,
mi piace sentire l ‘amarezza delle parole scritte, ma è ora che ci svegliamo e ci uniamo in una serrata… le macchine se non le facciamo noi chi le fa? i pochi fiduciari “strapagati” i “levabolli” gli esperti in “spot repair” non cari colleghi solo noi e sempre noi con la ns esperienza e professionalità che purtroppo viene ogni giorno comparata ai banchieri, ai furboni ecc… sono stanco anzi noi a Padova siamo stanchi di tutto ciò e allora ragazzi forza dobbiamo difenderci da tutti questi attacchi bastano poche cose e una decina di euro a testa per fare uno spot come i loro da divulgare per ripresentarci come “Gli artigiani gli artisti” che “firmano le loro opere”
buona riflessione a tutti.
un “artista arrabbiato”
Io spedirei questa lettera a tutti i periti che conosciamo, con cui abbiamo a che fare ogni giorno e anche ai liquidatori con cui trattiamo i sinistri ….
Concordo pienamente sul tenore della lettera ,nella quale il collega esterna tutta la propria amarezza e la rabbia per i pregiudizi di questo fantomatico liquidatore,
il quale mi sembra di capire che delle problematiche delle carrozzerie e sulle procedure di riparazione non sia molto informato, forse è convinto che le vetture si riparino con la penna e la calcolatrice con l’aiuto delle statistiche.
E a proposito di statistiche il liquidatore dovrebbe rileggere la statistica sul costo medio della riparazione :
60% imputabile al risarcimento per il danno fisico
30%destinato a coprire alcuni costi diretti e indiretti (costi fissi dellecompagnie,contenziosi, ecc.
10% riguarda il costo della riparazione.(di cui solo il 40% e imputabile alla manodopera).
Un Abbraccio al collega e un saluto a tutti.
Mela L.
con tristezza mi chiedo perche una persona con una carriera di 59 anni alle spalle una carrozzeria autorizzata Ferrari sia arrivata a intraprendere un rapporto di fiduciariato con una compagnia assicurativa: Ovvero sia a lavorare sotto costo.
Mi dispiace ma se comprendo lo sfogo e ammetto di provare tenerezza per questo vecchio pioniere dell’autoriparazione,non transigo però sull’errore di base:
UNIRE TUTTI ED ELIMINARE CON IL SOTTOCOSTO CHI NON ADERISCE.
CREARE UN CARTELLO CHE TOLGA A QUESTE CARROZZERIE FIDUCIARIE IL PREZIOSO E VITALE LAVORETTO “SOMMERSO” FACENDOLO PRATICAMENTE GRATIS IN CAMBIO DELL’ADESIONE A UN CONTRATTO CHE LEGHI I CLIENTI ALLE CARROZZERIE IN CASO DI SINISTRO CON DIRITTO DI RISARCIMENTO.CREARE UN CARTELLO CHE VINCOLI I CLIENTI A NOI QUESTA è LA SOLUZIONE….
Bellissima, toccante e purtroppo….reale.
Sei un grande, bisogna smontare tutti i pregiudizi!
La situazione delle carrozzerie serie è disastrosa, solo poche carrozzerie, che si sono comportate onestamente come hai fatto te, riusciranno a sopravvivere, purtroppo coloro che hanno lavorato bene e pagato profumatamente tutto e tutti sono al momento i più penalizzati e in difficoltà economica per i vari comportamenti usati dalle Compagnie assicurative nei loro confronti.
Anche noi stiamo tenendo duro ma non sò quanto potremmmo ancora resistere.
Carissimo collega
Leggere la Tua lettera mi fa male molto male, per i due aspetti che da essa emergono.
Il primo e l’analisi perfetta che fai della Tua azienda,
fotocopia la realtà di tante aziende, che come la Tua, lavorano, investono,garantiscono,rischiano,rispettano i dipendenti, l’ambiente, la sicurezza sul lavoro e PAGANO tutti gli oneri e balzelli che la nostra attività comporta.
Per poi trovarsi al cospetto di un’impiegato che in totale libertà si permette di darci del ladro,
solo perché i vertici della sua azienda, gli hanno imposto che il costo medio di un danno deve stare al disotto di certi importi.
La loro è una strategia, devono scardinare, e sputtanare la nostra categoria, questo grazie a pseudo colleghi compiacenti.
Soprattutto, cosa che non vogliamo capire Noi , a questi signori non gli fotte niente (perdonami il linguaggio) delle nostre problematiche, perché tanto trovano chi è disposto a lavorare (truffarli).
Provocatoriamente Ti domando, non sarà anche colpa nostra ?,
quale credibilità può avere una categoria dove presidenti nazionali delle due maggiori confederazioni sono FIDUCIARI?. (lo sono, perché hanno un accordo molto vantaggioso per LORO).
Domando a tutti i colleghi che leggono il bolg come possiamo Noi tutti, accettare in silenzio questa vergogna?.
In riferimento a questo passaggio della lettera:
E devo tenermi il cliente perche’ e’ il mio patrimonio, e non lo e’ l’assicurazione, come lei sa’ bene che ha fatto in modo di cacciarmi dai vostri fiduciari, anche quando ho fatto gli sconti dove non ero tenuto a farli.
Ho portato in …………. piu’ di 30 clienti, che bene o male servono anche loro, insieme a me a pagarle lo stipendio.
Senza essere irriverente, ti chiedo, come puoi NON aver immaginato, che questa era la fine che Ti avrebbero fatto fare?.
Hanno usando la Tua azienda, il Tuo nome, la Tua professionalità, come specchietto per le allodole.
Tu hai lavorato per loro convinto di fidelizzare i Tuoi clienti senza renderti conti che li stavi fidelizzando Si a (LORO) per poi cacciarti dandoti dell’approfittatore.
Come hai potuto da imprenditore non prevedere che avresti fatto questa fine,
non Ti bastava l’esempio dei periti, svuotati di tutto, lavorano a condizioni impossibili,
con una sostanziale differenza ,le nostre aziende hanno investimenti e costi gestionali non paragonabili, ma sopratutto hanno un portafoglio clienti(la nostra vera ricchezza).
Come hai potuto, pensare che non saresti finito nel meccanismo, dove lavori se sei simpatico al liquidatore, o come ha scritto qualche riparatore delle assicurazioni, “in virtù di un strettissimo rapporto di amicizia”.
Spero di cuore, che la Tua lettera la leggano molti, moltissimi colleghi, e facciano tesoro delle Tue sofferte considerazioni.
Chiudo dandoti il benvenuto (spero) nella famiglia di Federcarrozzieri, abbiamo bisogno di aziende come la Tua.
Fabrizio Contu Carrozziere.
Splendida, è il primo aggettivo che mi viene in mente… sarebbe da allegare ad ogni preventivo ed ad ogni pratica che inviamo alle assicurazioni ed ai periti che estraggono , nella maggior parte dei casi delle cifre alla soglia del ridicolo . Hai esternato quello che ogniuno di noi pensa ogni giorno ogni volta che apre la sua carrozzeria. Questo è un mestiere per il quale bisogna avere passione,altrimenti non si sopporterebbero certi comportamenti da parte di alcuni…
l’errore più gande è sempre quello di pensare di essere il migliore, unico ed insostituibile, magari all’inizio gli accordi sono anche vantaggiosi, e magari anche il giro di lavoro aumenta, ma la sapete la realtà? nessuno è insostituibile! quando troveranno qualcuno che come te lavora bene ed è pure disposto a fare 5 centesimi meno… si cambia… poi o ti adatti o sei su una strada! perchè il portafoglio clienti te lo hanno fregato mentre tu (parlo in generale, non alludo al nostro collega) ti pavoneggiavi con il tuo bel giro d’affari fittizio.
e non mi sorprendo più quando alla domanda “ma con una carrozzeria bella come la tua come hai fatto ad accettare le convenzioni?” mi rispondono “per continuare a lavorare!”
ciao,
noi ci abbiamo provato a fare lettere tipo questa:
una volta al comune dove risiediamo dove c’era stata una specie di gara
per l’appalto delle riparazioni delle auto del comune e l’avevamo persa non di poco,
fate conto che la mano d’opera corrente di allora era 28 euro e l’han vinta per 20 euro/ora
al che abbiamo cercato di far riflettere sui costi..ma tando non c’è stato verso la stessa
carrozzeria ha continuato a prendere l’appalto per anni..come avra’ fatto????
Un’altra volta l’abbiamo fatta al liquidatore per una riparazione di un BMW dove non trovavamo accordo con il perito. riparazione documentata passo passso…..la risposta è stata acida e irritante…del tipo TUTTI UGUALI I CARROZZIERI,,VOLETE SEMPRE PIU’ DI QUELLO CHE VI SPETTA…
ANCH’IO ho 59 anni sono alla mia quasi chiusura di carriera,,che avevo iniziato con passione e amore..mi piaceva veramente tanto il mio lavoro..vedere una macchina accartocciato che usciva come nuova dalla mia carrozzeria era una soddisfazione..ma ora sono NAUESATO…e non vedo l’ora di poter cedere il passo ai giovani….
mario
Ci risiamo?
http://www.carrozzeria.it/News-Carrozzeria/Attualita/Presidente-Ania–nuova-spinta-alla-riparazione-diretta_20120713.aspx
Brava Elena, mi hai anticipato.
Ho ricevuto questa mattina il documento completo dell’audizione del Direttore Generale ANIA
Paolo Garonna indirizzato al Senato della Repubblica 10ª Commissione (Industria, commercio, turismo).
In sintesi:
Il decreto legge tratta un’ampia gamma di temi rilevanti, diretti a riportare sotto controllo le dinamiche disfunzionali della r.c. auto.
Ci compiaciamo di osservare che talune proposte del settore assicurativo, condivise con molte Associazioni dei consumatori, sono state accolte nel provvedimento, anche se solo in parte.
Un esempio in proposito è rappresentato proprio dalla disciplina che stabilisce le condizioni cui le imprese devono uniformarsi per poter offrire alla clientela polizze abbinate all’installazione sul veicolo di strumenti denominati “scatole nere” o equivalenti.
Al riguardo, ricordiamo che sono state le imprese del settore, per prime, a lanciare questi prodotti al fine di incentivare la guida prudente, ridurre le truffe e, di conseguenza, offrire prezzi più contenuti agli assicurati.
La diffusione di contratti r.c. auto che prevedano l’adozione di strumenti che registrano l’attività del veicolo è infatti considerata molto positivamente dal settore assicurativo. Le potenziali prestazioni delle “scatole nere” a bordo dei veicoli sono versatili, poiché vanno dalla possibilità di fornire assistenza immediata in occasione di un incidente all’utilità di impiegare le informazioni registrate dal meccanismo ai fini dell’individuazione con certezza del giorno e del luogo del sinistro, delle sue dinamiche e relative responsabilità e dei suoi esiti in termini di entità del danno effettivamente verificatosi
Considerati i vantaggi potenziali di tali strumenti, sarebbe stato auspicabile che le disposizioni del decreto favorissero la loro diffusione attraverso meccanismi incentivanti.
Il provvedimento invece prende una strada diversa.
L’articolo 32 della legge n. 27/2012 prevede che “nel caso in cui l’assicurato acconsenta all’installazione di meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, denominati scatola nera o equivalenti, o ulteriori dispositivi, individuati con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico, i costi di installazione, disinstallazione, sostituzione, funzionamento e portabilità sono a carico delle compagnie che praticano inoltre una riduzione significativa rispetto alle tariffe stabilite ai sensi del primo periodo, all’atto della stipulazione del contratto o in occasione delle scadenze successive a condizione che risultino rispettati i parametri stabiliti dal contratto”.
Quindi, in caso di offerta da parte delle imprese e accettazione da parte dell’assicurato di una polizza abbinata a meccanismi di registrazione dell’attività del veicolo, il legislatore ha sancito il nuovo obbligo per le imprese, da un lato, di sostenerne tutti i costi d’installazione e gestione, e, dall’altro lato, di praticare una significativa riduzione tariffaria in favore dell’assicurato.
Fino ad oggi i costi associati a tali servizi (acquisto della scatola nera, montaggio della stessa sul veicolo, eventuale disinstallazione e registrazione dei movimenti del veicolo ad opera di centrali operative) venivano distribuiti tra compagnie di assicurazione e assicurati in modo da determinare comunque un vantaggio economico per i contraenti. Gli assicurati, infatti, a seconda dei casi, erano chiamati a contribuire ad alcuni costi di organizzazione del servizio, ma ottenevano uno sconto di premio, immediatamente o a seguito di un periodo di osservazione annuale, la cui misura superava l’ammontare dei costi posti a loro carico.
La legge è invece intervenuta imponendo che tutti i costi relativi all’uso delle scatole nere siano a carico delle compagnie. Questo modello economico rischia di ridurre ai minimi termini se non di annullare la possibilità di sconti significativi sulle tariffe r.c. auto.
Il ricorso a questa tipologia di polizze da parte degli assicurati risulta quindi non incentivato, come era precedentemente, ma assolutamente disincentivato, poiché il sistema normativo conduce ad un’erosione dei margini dello sconto – previsto in via obbligatoria – concretamente praticabile a favore degli assicurati.
Quanto al modello prescelto dal legislatore (disciplina analitica dei costi legati all’impiego delle “scatole nere”), riteniamo che – sempre a fini di reale efficacia – la norma in esame avrebbe dovuto prevedere che i costi a carico delle imprese fossero limitati a quelli di installazione, disinstallazione e sostituzione, escludendo i costi di funzionamento e di portabilità.
In conclusione, l’ANIA ribadisce che misure imperative in materia tariffaria o sulle condizioni di offerta delle polizze sono controproducenti e non sono idonee a garantire una riduzione dei prezzi dell’assicurazione auto.
Siamo infatti convinti che, per raggiungere tale obiettivo, bisogna incidere in maniera decisa e strutturale sul costo dei risarcimenti. Occorre allineare le norme e le prassi valutative italiane a quelle degli altri paesi europei.
Bisogna eliminare le previsioni che determinano vantaggi impropri a chi intende speculare, come la norma che ha ridotto a due giorni il termine entro cui la compagnia può ispezionare i danni del veicolo.
occorre incentivare la riparazione diretta dei veicoli in luogo del risarcimento in denaro, come strumento efficace sia la riduzione dei costi dei danni materiali sia per il controllo antispeculativo dei sinistri.
Il documento completo dell’audizione
https://ilcarrozziere.it/blog/wp-content/uploads/2012/07/Audiz._ANIA_SCATOLE_NERE_Comm.pdf
Buongiorno
E’ doveroso da parte mia chiarire un importante aspetto che nella mia lettera al liquidatore e compagnia non emerge.
e sopratutto devo spiegare il perche’ c’e’ l’accenno al fiduciariato, ben evidenziato dal collega Contu.
Hai ragione quando dici, se non immaginavo che sarebbe finita cosi’. no non lo immaginavo, LO SAPEVO.ed e’ tanti anni che lo so ( ero contro l’accordo ania confederazioni)
E allora perche’ ci sono finito?
Perche’ avevo dovuto chiudere la mia azienda , quella con il marchio Ferrari, per cessata locazione,e in attesa del locale nuovo,ero venuto a lavorare presso la carrozzeria dove attualmente sono socio. purtroppo una gravissima malattia di mia moglie, ha bloccato per 10 anni ‘, questa possibilita’.
il fiduciariato e’ stato portato avanti dalla Mercedes, della quale e’ concessionario il mio socio,
e per forza di cose ho dovuto sottostare alle indicazioni della casa.
In teoria non era neppure troppo male, c’era solo da fare uno sconto sull’imponibile del 7% e 10% ( le compagnie erano due) sulle vetture da loro canalizzate.
in alcuni casi ho fatto anche lo sconto quando il cliente era il mio ( danno enorme liquidato subito) pero’ sono accordi che ho subito controvoglia,
Sono pronto a presentarmi di fronte a tutti i colleghi e gridarlo forte: non fidatevi, PERCHE’ LE ASS, SONO CONVINTE CHE SIAMO DEI DISONESTI, e che abbiamo dei guadagni enormi.
E quello che mi fa piu’ male e’ il fatto che e’ colpa nostra.
Spero presto di terminare di essere operativo in carrozzeria ma vorrei continuare a difendere questo lavoro
Sei e sarai il nostro paladino, se “molli” con l’attività ti troveremo qualche impegno all’interno di Federcarrozzieri, vista la tua determinazione e l’alta conoscenza.
Robertoc, mi spiace x quello che ti è successo, ma sposo la risposta di Fabrizio. Tu, come dici, sei stato costretto a diventare fiduciario sotto altra società. Ma non si scordi nessuno che le assicurazioni hanno trovato il punto debole del settore, ed è stata l’ingordigia da parte di moltissime carrozzerie da prendere il lavoro del collega accanto, sperando di fare i soldi. La loro fortuna secondo me, è stata che non hanno mai fatto in azienda un controllo serio, o addirittura mai controllate. Mi spiace, ma nella situazione che ci troviamo è stata dettata da noi, e non dall’assicurazione. Questo è il sistema italiano, di tutti! Perchè gli extracomunitari rimpiazzano l’italiano? Perchè lavorano di più e chiedono meno. Il nostro sistema è questo, sistema politico che ci portiamo da anni, e c’è chi ne ha guadagnato, chi gli è andato bene. Ora la situazione purtroppo è cambiata…. Ci sono carrozzerie che sfruttano Consorzi solo per far aumentare la tariffa oraria. Consorzi che hanno accettato le loro condizioni, altrimenti perdevano tesserati. Facciamoci meaculpa tutti!!!
Per quanto riguarda l’articolo dell’ANIA, mi sarei un pò rotto le Balle! Scusatemi le parole, ma perchè non mandiamo alla Corte dei Conti le nostre denunce dei redditi, con vicino quelle delle Compagnie? Perchè non gli mandiamo quanto spendono per contravvenzioni ISVAP, che ricadono sul consumatore? Perchè non facciamo una proposta di legge, dove ovviamente non ci filerà nessuno, dove oltre al pagamento dietro fattura con seguito di garanzia di vendita del fornitore, ci deve essere anche la vendita registrata con CF o PI a qualche ufficio, da parte dell’autodemolizione?
perchè non diciamo anche che si muovolo velocemente a liquidare solo quando tentano di non pagare l’iva tramite l’escamotage di pagare direttamante il cliente?! in questo modo scaricano la responsadilità sul danneggiato che hanno da subito fregato?! ed a noi tocca poi il mal compito di andare a rimediare la rimanenza dei soldi pur essendo accusati di essere dei disonesti? ma la serietà da parte di questi istituti dove sta?
Grazie COLLEGA!!!
Grazie per la lettera, condivido tutto, anzi le dirò di più : LA STAMPO , LA INCORNICIO , E LA METTO IN UFFICIO E ALL’INGRESSO……………. COSI QUALCUNO COMINCIA A VERGOGNARSI!!! Fossi in loro metterei la testa sotto la sabbia come gli struzzi, a persone che hanno lavorato una vita e continuano a farlo invece di essere premiati, ci vogliono far passare a noi per ladri!GENTE CHE CON STRATAGGEMMI EVADONO MILIONI DI EURO, e noi saremmo gli evasori. Vadano a controllare quelle barchette da 20 metri in sù o ville da capogiro di chi sono, io lì non vedo nessun collega…….ma di questi signori Sì!!!!!
Grazie ! grazie a tutti voi che mi avete voluto sostenere con le vostre risposte e commenti.
Grazie a Davide, per la sua offerta che terro’ in debita considerazione
Ma grazie a Davide che con il suo blog ci fa sentire meno soli in questa battaglia che al momento ci vede soccombenti.
vi sento Amici e verrei poter abbracciarvi tutti…………………..per ora mi accontento di augurarvi tanta serenita’ e se potro’ un pochino vorrei procurarvela anche io
A presto
Chiappini roberto
Bellissima, toccante e purtroppo….reale.
Sei un grande, bisogna smontare tutti i pregiudizi!
COMPLIMENTI A CHI HA IL CORAGGIO DI ALZARE LA TESTA.
Il sognore non è colui che ha la cravatta ma colui che ha almeno la libertà di dire ciò che pensa, se poi ciò che pensa è la verità è un VERO SIGNORE INDIPENDENTE.
Forse questo blog riesce a farci allontanare un pochino dai PARAURTI e ragionare su quanto vale il nostro SAPER FARE e su come viene sottovalutato dalle economie di scala.
Provate a chiamare un muratore …. 25.00 € all’ora più iva, con una cazzuola, un secchio e poco più. Non voglio disprezzare il lavoro edile faticoso e più usurante del nostro, ma dovremmo riuscire a far capire che le nostre strutture hanno un vcosto che è un valore aggiunto alla pura manodopera. Si fa presto a dire che il tempario passa 2 ore per sfumare un cofano ma chi deve garantire laperfezione al cliente siamo noi, solo noi ci mettiamo la faccia .
Proviamo a sfruttare questo canale del blog per far sentire la nostra voce, dato che le vaire confederazioni sindacali han fatto ben poco. Proviamo a fare da soli perche solo noi sappiamo quali sono i veri problemi e sappiamo anche chi non rispetta le regole del gioco e forse potremmo anche comnicare a far capire alla gente comune cosa rischia a far riparare l’auto in certi modi.
Se è vero che l’unione fa la forza…..proviamo a riunirci ed essere solidi , non concorrenti ma carrozzieri colleghi.
Facciamo vedere che sappiamo anche alzare la testa e dire la nostra.
Ivano Dematte’
A TUTTE LE ASSICURAZIONI, MANDATE PURE I CLIENTI NELLE VOSTRE CARROZZERIE CONVENZIONATE .
NOI NON MOLLEREMO MAI.
Complimenti al collega lettera veramente bella 59 anni di mestiere onora i Carrozzieri poichè è un saggio e non un eremita e sono daccordo con tutti i colleghi e le belle notizie dedicate ma io vi pongo una domanda se siete d’accordo vorrei una buona risposta che mi aiuta e vi aiuterebbe a creare qualcosa di positivo non nego che ci penso da molto e forse si puo’ arrivare a qualcosa di buono anche perchè quella lettera la dice buona su tante cose e visto che parla di Assicurazione io se siete d’accordo vorrei aggiungere: MATERIALI DI CONSUMO dopo un sondaggio da me approfondito , come mai in Spagna i Materiali di consumo identici a quelli che usiamo in Italia costano il 50% in meno dei nostri? come mai i ricambi originali che ci vengono forniti a noi carrozzieri vengono dati con uno sconto dal 10 al 30 % max e invece ai network li offrono ad uno sconto superiore al nostro ? come mai non si combattono anche i network e solo le assicurazioni? perchè mi domando a volte mi chiedo come mai perchè solo un sindacato ha potuto rappresentare gli altri e due sindacati più conosciuti per rappresentarci con l’art.29 la risposta sarà perchè gli atri e due erano coinvolti con le assicurazioni e allora perchè questi due sindacati continuano a fare il doppio gioco con i Carrozzieri chi ci difende su questi abusi dei network e dei ricambisti che fanno accordi tra loro e svendono il nostro lavoro a sottocosto ? quelli che cambiano i vetri e ci rubano il lavoro fanno parte degli artigiani o delle fabbriche dei sogni? .
Be se ci sarà qualcuno che è pronto ad esaminare che il Carrozziere è Vittima di un sistema chiamato network allora inizi a dare delle risposte concrete a tutti noi che abbiamo bisogno di capire come mai qualcuno ha iniziato da anni a prenderci in giro per fare la cresta sul nostro lavoro . Io non Mollo e aspetto risposte.