Cercasi disperatamente collaborazione. Da indiscrezioni che il blog IlCarrozziere.it ha raccolto, l’Editoriale Domus (quella di Quattroruote, per capirci) sta ultimando il nuovo Tempario 2.0 dei carrozzieri, che verrà venduto a noi artigiani. Parliamo ovviamente del famigerato prospetto che precisa i tempi base per le varie fasi di lavorazione.
L’appello che lanciamo ha un obiettivo semplice: necessitiamo del vostro aiuto per integrare il nuovo Tempario 2.0; è sufficiente che lasciate il vostro contributo nei commenti, anche in forma anonima. Andate a caccia di possibili integrazioni del tempario attuale, carenze, qualsiasi indicazione utile. Dopodiché, provvederemo noi a fare avere il tutto all’Editoriale Domus. Che sarà chiaramente libera di seguire i nostri umili suggerimenti al fine di completare il tempario, tuttora in fase di lavorazione. È altrettanto vero che l’Editoriale Domus avrà di certo già recepito le informazioni adatte da varie fonti, carrozzieri in primis; perché è noto che solo interpellando l’artigiano è possibile partorire un tempario mirato ed equilibrato.
Una specie di elenco circostanziato e minuzioso di “dritte” da parte dei carrozzieri, per costruire un nuovo Tempario 2.0 corretto. Così, col tempario del futuro, comprato dai carrozzieri, questi non potranno che ottenere vantaggi sotto il profilo economico e professionale.
Però, prima di arrivare al dunque, ci sia consentito un rapidissimo excursus storico sul tempario. È d’obbligo partire da Frederick Winslow Taylor (1856-1915), ingegnere e imprenditore statunitense, iniziatore della ricerca sui metodi per il miglioramento dell’efficienza nella produzione. Attraverso lo studio scientifico del lavoro e la cooperazione tra dirigenza qualificata e operai specializzati riteneva possibile organizzare un rapporto proficuo per ambo le parti. Diceva che c’è una sola “via migliore” (“one best way”) per compiere una qualsiasi operazione; il suo metodo prevedeva lo studio dei singoli movimenti del lavoratore per ottimizzare il tempo di lavoro. Le sue idee vincenti vennero sviluppate nella “catena di montaggio” di Henry Ford, che la applicò per primo in un’industria.
Dal big bang di Taylor ai tempari di un ambiente artigiano (dove ogni caso è una storia a sé), il passo è eternamente lungo, però la citazione era dovuta. Spostiamoci con un balzo agli anni 70: le Compagnie assicuratrici si fanno un proprio strumento di quantificazione danni, visto che con la motorizzazione di massa i sinistri sono sempre più frequenti, e di riflesso il ricorso alla Constatazione amichevole, con riparazione diretta del carrozziere.
Anno 1990, che per fortuna ancora non risentiva della recessione tremenda di quest’epoca: viene creato il tempario del carrozziere. Inizialmente considerava solo un tempo per lo smontaggio, uno per la lattoneria (raddrizzatura) e uno per la verniciatura, senza tenere conto delle diversità specifiche, derivanti dalla situazione singola.
Trascorre un anno e, grazie al contributo di un’azienda di software di Genova, scatta la rivoluzione: i tempi diventano flessibili. Per ogni ricambio è prevista la sostituzione e la riparazione lieve, media e grave con una forbice di scelta che va da un minimo a un massimo per ogni operazione. Siamo nel 1991.
Ma è il marzo 1992 il momento chiave della storia del tempario. Nasce infatti l’accordo fra la potente Confindustria delle Assicurazioni (Ania) e l’Oo.Aa (sindacati degli artigiani), con l’obiettivo di garantire chiarezza e omogeneità di comportamenti reciproci, certezza di costi e qualità di servizio attraverso un sistema di regole, strumenti, norme, definito e concordato tra le parti. Il tutto, in un quadro di deontologia professionale che si sostanzia nell’osservanza formale ed effettiva dei rispettivi compiti. Si mira a corrispondere alle attese e agli interessi di tutti gli utenti sul piano della qualità delle prestazioni e della equità di costi. In due parole, il riparatore deve avvisare la struttura aziendale indicata nell’apposito elenco Ania; la Compagnia procede all’accertamento del danno entro cinque giorni decorrenti dalle ore 24 della data di messa a disposizione del veicolo, nel frattempo il carrozziere si astiene da ogni intervento sul veicolo; il perito, accerta il danno; la Compagnia paga (e poi ci sono eventuali ricorsi alla Commissione regionale competente per territorio). Il tempario unico viene venduto a tutti i carrozzieri attraverso software e manuali cartacei.
Nel 1994, grazie a una nota software house, su richiesta delle confederazioni sindacali, nel tempario vengono calcolati e inseriti i tempi di lavorazione delle parti interne dei veicolo. Ossia lamierati interni, selleria, accessori dell’abitacolo. Questo implica che venga tempificato un lamierato: c’è la misurazione della superficie, che si ottiene moltiplicando un coefficiente. Un metodo che prende il nome di microtempo, il cui manuale rimane di proprietà delle confederazioni che hanno contribuito alla stesura dei vari minutaggi. Nasce il manuale operativo contenente le norme tecniche di applicazione del Metodo microtempi. Affianca il Vocabolario, con le micro-operazioni individuate e i relativi tempi assegnati. Nel complesso, questo è il sistema di riferimento per la valutazione del danno auto: un cocktail di algoritimi e micro-operazioni.
Eccoci al 2003
Addio all’accordo con l’Ania. Come ci si regola? Il tempario diventa opinabile e nuovi attori cominciano a creare tempari alternativi che a tutt’oggi vengono venduti al 97% delle carrozzerie italiane (fonte Car Carrozzeria).
E qui nascono diversi problemi: anzitutto, il tempario in questi ultimi anni senza controllo dell’accordo Ania è ancora attendibile?
I tempi vengono realmente misurati sulle vetture nuove?
Chi controlla e verifica se vengono rispettate le norme di base che possano portare il carrozziere a non commettere quantificazioni errate sui veicoli?
Tant’è vero che uno studio del 2008 in nostro possesso evidenzia alcuni difetti del tempario ex Ania:
Relazione errori Stacco e Riattacco
Ci siamo. Settembre 2012. Mentre ci leggete (a proposito, grazie, siamo una community di decine di migliaia di utenti attivi, costantemente in crescita, e di elevatissima qualità) c’è fermento per la creazione di nuovi tempari, l’ormai celebre nuovo Tempario 2.0, sulla bocca di tutti i carrozzieri.
Il cuore della questione: grazie al blog IlCarrozziere.it e all’enorme folla che legge, commenta, partecipa, vorrei umilmente aiutare l’Editoriale Domus a costruire il nuovo Tempario 2.0, e desidero che lo facciate anche voi. Forza, tutti insieme, aiutiamo l’Editoriale Domus a definire con precisione i confini del tempario. Siamo di sicuro in tempo a farlo: reputiamo che l’Editoriale Domus terrà in conto le osservazioni del singolo carrozziere cui il tempario è indirizzato. Perché solo il carrozziere, e questo anche l’Editoriale Domus lo sa bene, conosce la variazione di rendimento dell’operatore nell’arco della giornata, è al corrente dell’affaticamento, delle condizioni ambientali nelle quali opera. Per non parlare delle difficoltà di accesso alla parte su cui intervenire, dello stato d’uso del mezzo su cui intervenire, delle necessità fisiologiche dell’operatore (ebbene sì, anche in piena crisi con le tasse che tormentano siamo animali che abbisognano di qualche minuto di pausa), delle difficoltà di maneggevolezza delle parti.
Chi meglio di un carrozziere può dire all’Editoriale Domus, che sta predisponendo il nuovo Tempario 2.0, quali sono i microtempi aggiornati ai nuovi materiali, alle nuove tecnologie e ai prodotti?
Chi, se non un carrozziere che si spacca la schiena ogni dì comandato, può esprimere in modo più tecnico il concetto di riparazione a regola d’arte? È palese e scontato che un artigiano, se spende del denaro (mai così pesante come in questi anni) per acquistare il nuovo Tempario 2.0, verrà ascoltato da chi il tempario lo redige.
Va da sé che – seppure con un pizzico di immodestia – noi carrozzieri, una volta fornita all’Editoriale Domus la nostra piena collaborazione (non richiesta ma pur sempre gratuita), ci attendiamo di ritrovare al fine nel nuovo Tempario 2.0 le indicazioni della categoria pagante.
Ci tengo a precisare che in Italia esistono altri tempari per i carrozzieri, dei quali però non abbiamo al momento alcuna informazione.
Davide Galli
Ottimo articolo. secondo me però dare dei suggerimenti così alla rinfusa non so se sia produttivo per noi. Io non so l’editoriale domus con quali criteri sta facendo questo tempario e se ha convocato anche noi carrozzieri. Non conosco i dettagli della questione ma secondo me deve essere redatto a più mani con l’indispensabile apporto di noi carrozzieri che mettiamo le mani sulle macchine.
a presto
MASSIMO
HO PROVATO WINCAR E SPULCIATO OGNI DETTAGLIO DI TUTTI I PROGRAMMI ANCHE I PIU’ ECONOMICI MA MI DISPIACE LA GRAFICA MIGLIORE E L’IMPOSTAZIONE è LA MIGLIORE IN DAT ITALIA
WINCAR TI REGALA SOLO PIU’ TEMPI NELLA LAVORAZIONE E TE LI TOGLIE IN FINITURA
IL DOMUS NON L’HO MAI PROVATO MA C’è POCO DA FARE SE PER I PERITI è SEMPRE QUESTIONE DI ….INTERPRETAZIONE DELLA GRAVITA’ DEL DANNO…..
NON C’E’ BISOGNO DI CREARE UN NUOVO TEMPARIO
ESISTE GIA’ UN OTTIMO E VALIDO TEMPARIO CHE DA ANNI ESEGUE UN LAVORO STRAORDINARIO E ALTAMENTE IN LINEA CON LE ESIGENZE DI NOI TUTTI CARROZZIERI.
QUESTO TEMNPARIO SI CHIAMA TEMPARIO **** ED E’ IN DOTAZIONE NEL SOFTWARE DI UNA GRANDE SOFTWARE HOUSE.
ATTRAVERSO L’USO DI QUESTO STRAORDINARIO TEMPARIO ,PRODOTTO CON GRANDISSIMI SFORZI E CHE HA UTILIZZATO UNICA IN ITALIA GIA’ DALLA SUA NASCITA LE REGOLE EX ANIA PER TEMPARE IN MODO CORRETTO E DEMOCRATICO I GRADI DI LAVORAZIONE, IL LAVORO IN CARROZZERIA E’ TUTELATO E GRATIFICATO.
LE FALLE DEL TEMPARIO DOMUS ERANO E SONO RICONDUCIBILI AD UNA VISIONE PIU’ VERSO IL LATO COMPAGNIA DISCRIMINANDO FORTEMENTE IL LAVORO DEI CARROZZIERI.
DUNQUE INCORAGGIAMO L’USO DEL TEMPARIO **** UNICO IN ITALIA A TUTELARE GIA’ DA MOLTI ANIA IL LAVORO DEL CARROZZIERE OVVERO INCORAGGIAMO ANCHE DOMUS AD UNA ALLENZA CON LA SUA DIRETTA CONCORRENTE PER UNIFICARE I TEMPARI INVECE DI DIVIDERSI E CREARE ANCORA MOLTA CONFUSIONE.
IO UTILIZZERO’ IL TEMPARIO ****
Per quanti programmi si possano cambiare, ogniuno differisce con l’altro . Non solo questione di grafica, alcuni non hanno una grafica appropriata o addirittura carente di particolari minimi necessari, ma la problematica maggiore è il TEMPO.
Purtroppo oggi le carrozzerie contano un minimo di dipendenti, e per quanto possano essere celeri nella lavorazione, non corrisponde che nel 3% dei casi ai tempari dei programmi, stima reale sui lavori effettuati.
Ora i periti operano con un programma unificato, inoltre la perizia è a discrezione del perito. per cui oltre ad avere i problemi col preventivatore, si deve combattere col perito.
una lotta impari. cosa dire inoltre della problematica dei prodotti di consumo? Anche questi generano problemi, sono costosi, e si dice incidano solo col 10% sui preventivi. ma sarà realmente così? chi lo verifica? compriamo il materiale, lo immagaziniamo, lo usiamo senza renderci conto dell’effettiva spesa so ogni vettura.
Prodotti di qualità o prodotti similari che garantiscono poco?
insomma è un insieme di cose che bisogna chiarire.
X Mediasistem
Ma è pubblicità?
Scusate ma i periti perche’ non vengono coivolti in questo importante momento a tutela delle parti ? Sarebbe segno di trasparenza e di presenza di chi e’ tutto il giorno a stretto contatto con le problematiche tecniche che si presentano in carrozzeria. I tempari attualmente in uso sono da rivedere, anche in base all’evoluzione dei nuovi materiali di verniciatura ( vedi esempio grado di copertura). L’eventuale nuovo tempario e’ uno strumento che va condiviso da tutti ma che deve lasciare spazio interpretativo al tecnico esperto per quanto riguarda la quantificazione dei danni strutturali.
Ben ritrovati dopo la campagna estiva.
Dopo tanto silenzio , forse sarà la volta buona per riprenderci un po’ di spazio.
Siamo stati abbandonati per molto tempo da quando l’ANIA a ceduto al’Edizion Domus il pacchetto
Tempario lasciandoci allo sbaraglio per quanto concerne la tariffa oraria,il costo dei materiali di consumo e per gli smaltimenti rifiuti.
Ognuno di noi ha dovuto arrangiarsi come meglio poteva o per sentito dire da qualche collega,dando la possibilità alle compagnie di offrire quello che secondo loro era giusto,senza inserire quelle spese aggiuntive che nel frattempo sono state caricate alle spalle della categoria.
Per questo gradirei che una commissione di studio si prendesse carico di stabilire i costi della nostra categoria.
Un altro argomento da trattare è di riuscire poter leggere i dati identificativi per ogni vettura
adoperando per tutti il numero di telaio piuttosto della sigla del veicolo, dal momento che da tempo non vengono più riportate sul libretto di circolazione.
Non tutti i softwer hanno il richiamo tramite numero di telaio in grado di fornirle il modello per la ricerca dei ricambi e pertanto tutte le volte che si fanno i preventivi bisogna sempre aspettare la fattura di acquisto per conoscere il costo del ricambio perché da un modello all’altro montano ricambi diversi.
Lascio un po’ di spazio ad altri colleghi di ampliare le richieste augurandoci un buon anno nuovo di ripresa che tanto abbiamo bisogno
Saluti a tutti da Franco Franco
Cavolo hai detto niente…………………. :
“………………………………in Italia esistono altri tempari per i carrozzieri, dei quali però non abbiamo al momento alcuna informazione.”
Finalmente qualcuno che è disposto ad ascoltare la voce dell’artigiano che a quanto pare è ancora l’unico che invece di parlare e teorizzare, fa il lavoro che altri si limitano a teorizzare, studiare ed esplicare, trascurando l’imprevisto, il nostro tempo necessario per lo studio del lavoro, le difficoltà che si vengono a creare anche con la scelta dei ricambi, e dei prodotti sempre più complicati da gestire un pò per le case automobilistiche che studiano e costruiscono per far sostituire anzichè riparare, un pò per i prodotti professionali efficentissimi ma anche costosissimi, in pratica il tempo si riduce, ma i costi no.
Qualcuno si è mai chiesto il perchè il tempario deve essere studiato ed imposto da enti esterni alla carrozzeria? e perchè è così frustrante notare che molto spesso il tempario da un’ora e noi ce ne abbiamo messe 2? eppure siamo così apprezzati dai nostri clienti per la qualità del nostro lavoro… me lo sono sempre chiesto. ma forse sono io che sono lento… oppure forse l’ufficio mi porta via più tempo del previsto..chi può dirlo!? riterrei utile in questo tempo di automazione e temporizzazione di qualsiasi cosa, un tempario che mi aiuti a stabilire quali altri pezzi vanno sostituiti e quindi ordinati unitamente alla sostituzione concatenata di altri pezzi. Cerco di essere più chiaro e faccio un esempio: se devo sostituire una porta di un Mercedes, vorrei che il software mi mettesse in automatico la sostituzione della guarnizione che tutti sappiamo che è incollata e quindi irrecuperabile, unitamente vorrei che mi identificasse quante e quali mollette sostituire ed ordinare unitamente al resto, perchè quando si rompono… e si rompono… solo il ricambista sa le maledizioni che lanciamo, non tanto per il costo, ma piuttosto per il tempo che siamo costretti a sprecare! e così gli adesivi dei montanti porta di alcune vetture, gli adesivi anti- sasso, sigillanti e mastici speciali, insomma è proprio necessario un automatismo del genere, credo che farebbe risparmiare parecchio tempo a tutti.
poi certamente il tempario dovrebbe tenere in considerazione la difficoltà di studio del colore su queste nuove auto sempre più scoperte di vernice invece che coperte, dove noi siamo costretti a riprodurre lo stesso effetto scoperto che ovviamente è utopico, a volte infatti siamo costretti a rifare più volte il lavoro per un notevole difetto di fabbrica.
Poi che altro… se mi viene in mente altro vi aggiornerò di sicuro.
Grazie ancora
CARI COLLEGHI SONO DACCORDO DI RINNOVARE IL TENPARIO MA SE LE ASSICURAZIONI FANNO L’AVORARE AI FIDUCIARI A COSA SERVE IL PROBLEMA RIMANE ACORA IL SOLITO FINCHE NON TOGLIAMO QUETO MARCIO NON POTREMO MAI ADEGUARCI CON PRODOTTI DI QUALITA E LA RIPARAZIONE CHE SI DOVREBBE FARE SARA SEMPRE PIU BASSA OPPURE COSA SI DEVE FARE CHIUDERE
Cominciamo con le idee da integrare e non con le chiacchere trite del passato.
Stacco e riattattacco delle ruote per lo smontaggio di alcune parti spesso in riparazione
Tenere conto che le tempificazioni dei veicoli si effettuano su veicoli nuovi e dritti, mentre lo smontaggio in carrozzeria si effettua su vetture danneggiate, storte, con dadi e bulloni nascosti tra le lamiere, la musica cambia.
Se mi viene in mente altro ve lo dico
grazie per l’importante iniziativa
ah si dimenticavo.. lo smaltimento rifiuti? ci verrà concesso da questo tempario? no perchè qualche assicurazione inizia a voler concederlo più, insomma non mi sorprenderei se in questo tempario venga assimilato insiema alla tariffa di manodopera, sempre e comunque maledetta! per il resto QUOTO RODOLFO, a quanto pare non sono l’unico ad avere delle perplessità… che calcolatrice usi tu Rodolfo? perchè se è la stessa mia forse sono difettate quelle!
x top car ai ragione i periti lo sanno le dificolta che troviamo, qualcuno ti da qualche ora in più
ma spesso fanno orecchi da mercante, ma vedrai non cambia nulla
Buonasera,
argomento interessante e corposo!
Qualcuno ha già fatto studi sul materiale di consumo con particolare riferimento all’utilizzo di sigillanti ed altri materiali accessori ma NESSUNO HA MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE LA QUALITA’ DEI PRODOTTI DI VERNICIATURA utilizzati, dato che dalle vernici di tipo industriale a quelli delle migliori marche ci sono differenze di prezzo del 1000%.
Anche questo devrebbe essere un criterio di valutazione.
Angela
Cari colleghi noto che ci stiamo preoccupando di diversi aspetti sulla questione tempari ed è giusto che ogni artigiano noti una difficoltà o errore o problema che sia perito , carrozzeria fiduciaria o altro , ma abbiamo dimenticato qualcosa: abbiamo le palle tutti ma dico tutti per attuare a pieno tempari e tariffe? Non credo! Quando si tratta di assicurazioni allora cerchiamo di far rispettare al massimo tempi e tariffe, poi con il cliente privato o altro lavoro dove non paga l’assicurazione si sentono di cotte e di crude! Allora dico impariamo a farci rispettare da tutti i nostri clienti e a rispettarli e solo allora secondo me possiamo parlare di applicazione di tempari e fare una critica esatta a quelli in commercio. Poi per quanto riguarda Domus forse era valido quando il CESTAR eseguiva veramente le prove e riparava le auto per dare tempi giusti alle varie fasi. Adesso un po tutti scopiazzano e prendono tempi a destra e sinistra dal domus al wincar ecc , forse l’unica cosa giusta è il listino dei pezzi di ricambio (quando non sono sbagliati o non aggiornati in tempo). Secondo me bisogna esaminare la differenza sulla qualità del lavoro , dell’utilizzo dei prodotti di qualità o non, e così via e non soltanto metri quadri della carrozzeria e numero di dipendenti o servizi. Insomma il discorso è ampio ma alla fine è molto semplice da applicare … tutto si basa su qualità e serietà delle carrozzerie.
Grasso Vincenzo
buonasera a tutti
per me bisogna partire da piu’ lontano.
perchè c’è l’esigenza di modificare un tempario che gia esiste?
perchè forse visto che le vetture diventano sempre piu complesse e i costi aumentano sempre piu’ c’è bisogno di dare una boccata di ossigeno alle carrozzerie?
no il nuovo tempario serve solo a tagliare tempi…………
perchè le compagnie vogliono pagare il puro tempo per eseguire una riparazione senza pagare tutto quello che c’è attorno di contorno, dimenticando che la velocita’ con cui una carrozzeria esegue i lavori e’ dato dagli investimenti fatti sulle attrezzature e che il reale costo della manodopera e’ ben maggiore di quello che ci viene retribuito, senza dimenticare tutto quello che non ci viene corrisposto in fatto di smaltimento,che nessuno vuole piu’ pagare,di auto noleggiate che nessuno vuole pagare di lavaggi di recuperi di gestione pratiche che nessuno e dico nessuno si vuole caricare in spalla………
lo ripetero’ all’infinito è inutile star a scrivere se un tempario quantifica una sfumatura come una riparazione lieve e nessun perito ,che non sa neppure come è fatto un abrasivo ,sa di cosa stiamo parlando ma gli suona uguale ,perche’ tanto nella gestione nessuno gli ha mai detto nulla…………
io di mio sono perito industriale e quando discuto con i miei colleghi che eseguono le perizie nella mia azienda e non sanno di cosa stiamo parlando gli dico sempre eruditevi,
e se ne discute perchè un graffio su una fiancata secondo tutti i tempari è come una sfumatura ma nella realta è ben diverso.
e tutti voi lo sapete qual’è la differenza ma per un tempario no…………
se le compagnie vogliono giocare al ribasso con i tempi e metodi e’ perchè sanno che grazie alle tecnologie frutto dei NOSTRI investimenti e dei continui aggiornamenti sul NOSTRI dipendenti siamo diventati piu’ veloci dei tempi che il vecchio tempario ci dava.
il problema è che quello serve a compensare gli ammanchi su quello che costiamo e quello che ci pagano (la mia azienda costa 49 euro costi alla mano e la tariffa massima pagatami è 37) cosi pure gli smaltimenti non pagati i soccorsi non pagati le auto non pagate ecc ecc ecc….
se la carrozzeria fosse un business state pur certi che le compagnie gia’ le avrebbero aperte da sole………..
ancora non è maturo quel tempo ma quando tutti quelli come noi saranno saltati in aria perchè avevo la canna del gas arrotolata al collo e non ce ne saranno piu’ di stupidi da mungere allora in quel momento questi signori faranno il nostro lavoro alle loro condizioni e la gente stara’ zitta e non avra piu’ nessun genere di pretesa da avanzare come invece succede adesso presso le nostre aziende…………
in un paese civile e non parlo dell’italia,l’italia è un paese di scimmie, chi ci rappresenta lo fa veramente e non a parole,e chi fa il nostro mestiere viene si pagato per il tempo reale che impiega ad eseguire una riparazione ,ma ad una cifra che gli permetta di vivere decorosamente e gli permetta di accantonare ,anche quello che gli serve per poter reinvestire sulla propria azienda……….
costando 49 euro e recependone massimo 37 la vedo dura essere come un tedesco o un austriaco e non è che loro han costi maggiori dei nostri anzi ne hanno meno e con una burocrazia che aiuta chi lavora non che cerca di farti fallire col 3×2……….
ma quello che sto dicendo è aria fritta che non fara’ nulla d’altronde viviamo in un paese dove ti fanno modificare le canalizzazioni dei forni perchè l’anno prima con le analisi avevi dato come risultato zero, quindi secondo la legislazione, la misurazione è fatta in modo errato,ma non tengono conto che qualcuno abbia montato un depuratore. e cosi’ via soldi, che bisogni pagare una merdosa chiavetta per gestire i rifiuti ma che non funzioni. e cosi’ via soldi, che si paghi una montagna di soldi per smaltire le plastiche che invece sono riciclabili e quindi guadagnarci anche qualcosa perchè la plastica a momenti vale piu’ del ferro che noi naturalmente smaltiamo,e non lo possiamo fare perchè una legge vieta la commercializzazione dei rifiuti.e cosi via soldi………. in un paese dove tra poco dovremo dotare di bancomat anche i neonati per far contente le banche e infilarla sempre nel buco montato a posteriori dei soliti…………
in questo momento mi chiedo ma che cosa sto a scrivere su come fare il tempario, che è come insegnare a parlare al gatto ,questa è l’ennesima presa in giro di questo stupendo paese di banditi….
buona serata
e come diceva qualcuno in tu c@@o hai maja buona notte
dimenticavo gli istruttori delle compagnie su come scoprire l’acqua calda e far veder su come con i nuovi prodotti esasperati al massimo da durare garanzia portone azienda si possa ottimizzare il lavoro facendo pagare 2 anni di garanzia col nostro c@@o sono proprio i geni del cestar……….
di nuovo saluti notte
come si puo’ non dar ragione a luca . possiamo collaborare per il nuovo tempario ma deve essere
l’inizio di una collaborazione per raggiungere altri traguardi . quando si inizia ?
Mentre leggevo mi si è creata l’immagine di un canile (noi carrozzieri) e delle varie persone che gli girano intorno.
Ogni tanto si verifica che qualcuno lanci qualcosa all’interno del recinto e noi pronti anche a sbranarci per morderlo per primi.
I lupi organizzati si muovono in branco, hanno delle gerarchie e le rispettano, agiscono INSIEME e non si fanno fare i tempari da altri.
Mi chiedo perchè qualsiasi cosa succeda nella nostra attività parte da altri? e noi li a discutere se è giusta o sbagliata o non so che altro.
Ci sono miriadi di associazioni (che sono un piccolo passo avanti rispetto al non esserci) dove ogni una è comunque un cane del canile.
Se tutti non ci mettiamo in testa che le cose che ci riguardano le dobbiamo fare noi non gli altri, rimaniamo cani sciolti, se invece di acquistare dei tempari che non ci vanno bene li boicottiamo chi decide di crearli forse prima di investirci ci fa essere partecipi.
Per chi ha travisato la metafora premetto che è una metafora non offensiva per nessuno.
Buona domenica a tutti
sono d’accordo. Aggiungo che alcuni di questi cani, credendosi piu furbi degli altri, tentano di uscire dal canile per poi mettersi d’accordo con altri furbacchioni (quelli che “gestiscono”) che cercano di dar loro in pasto i cani che son rimasti nel canile.
Noi a questi dobbiamo fargli far la fame.
HO SEMPRE NOTATO CHE I TEMPI PER LA RIAPPLICAZIONE DEI CRISTALLI RIUSATI (NON SOSTITUITI) NELLE SOSTITUZIONI SONO RIDICOLI. (DI MEDIA DANNO 0.5 H, IO DI SOLITO CI AGGIUNGO UN ORA…)
SALUTI,
VALENTINO \ AUTOCARROZZERIA ITALIA (PRATO \ TOSCANA)
@autocarrozzeria italia
solo un’ora ci aggiungi? per sostituirlo a nuovo danno 4,5 ore in media per quale motivo dovrebbe essere necessario meno tempo che il nuovo? a mio avviso occorre più tempo per ripulire, rifinire e “salvare” vetro e guarnizioni che altro… vi siete mai chiesti perchè quando un cliente vuole sostituire il proprio vetro rotto con uno recuperato dal rottamaio si ricordano improvvisamante che anche il carrozziere cambia i vetri? perchè nella catene di sostituizione cristalli gli chiedono in proporzione al nuovo notevolmente di più e rimangono storditi dall’inconvenienza del prezzo, però ormai il vetro lo hanno comprato… e devono correre ai ripari.
Buon rientro a tutti colleghi
Leggendo quello che andate a scrivere vedo che è cambiato poco o niente, tutto come prima delle ferie.
L’unica variante lo scritto del collega Vincenzo Grasso, e pochissimi altri.
E’ giusta l’affermazione (abbiamo le palle ? ) quanti di voi non fanno retromarcia quando il perito contesta una riparazione, quanti di voi cercano un compromesso, quanti di voi sonno dire no, quanti di voi non rinunciano all’ora che il perito vuol togliere e se occorre var valere le proprie ragioni nelle sede opportune.
Ma non mi dite; non credo a quello che leggo, trovatemi un qualsiasi programma di gestione preventivi che non andate a modificare, dunque perché questi giudizi sui tempi scritti da altri, persone rispettabili, fino a prova contraria, ne ho conosciuti alcuni, tutto bene finche hanno mangiato, dopo……
Carissimo collega Vincenzo se dovessimo avere tutti le palle come giustamente suggerisci, i pochi che le hanno non sarebbero schiacciati da tanti quaquaraqua che in faccia ti sorridono e dopo te lo mettono in quel posto.
A proposito, anche se sono arrivato alla pensione io l’ora non me la faccio togliere e non ho paura a dire no.
Valter Corresini
buongiorno da salvatore a tutti i colleghi:
giusta osservazione di LUCA quando si riferisce alla carrozzeria come se fosse un business.stiamone certi che le compagnie lo avrebbero fatto da un bel pezzo,siamo la stragrande maggioranza dei lavoratori che per orgoglio del nostro mestiere investiamo in continuazione ( potendolo fare) senza farci i conti in tasca puntando sulla velocita’ ed attrezzature all’avanguardia per recuperare come si sol dire il tempo perduto che non ci verra’ mai risarcito.cari colleghi chiedo a tutti di alzare la testa e con dignita’essere tutti uniti parlare una sola lingua costruttiva per il nostro futuro.
ciao buona giornata.
Per Medias**** : ho dato un’occhiata all’ “OTTIMO E VALIDO TEMPARIO CHE DA ANNI ESEGUE UN LAVORO STRAORDINARIO E ALTAMENTE IN LINEA CON LE ESIGENZE DI NOI TUTTI CARROZZIERI.” Tu dici
“PRODOTTO CON GRANDISSIMI SFORZI E CHE HA UTILIZZATO UNICA IN ITALIA GIA’ DALLA SUA NASCITA LE REGOLE EX ANIA PER TEMPARE IN MODO CORRETTO E DEMOCRATICO I GRADI DI LAVORAZIONE, IL LAVORO IN CARROZZERIA E’ TUTELATO E GRATIFICATO.”
Bene: io posso anche comprendere che Domus possa aver commesso qualche errore perchè loro non si erano mai occupati di tempari sino alla cessazione dell’Accordo ANIA (2003). Quello che invece fatico a comprendere è come tu possa incoraggiare ad usare questo tempario quando è evidente che è la brutta copia dell’attuale tempario Domus (ho letto la guida all’applicazione dei tempi ed è la stessa), con tutte quelle “FALLE DEL TEMPARIO DOMUS ERANO E SONO RICONDUCIBILI AD UNA VISIONE PIU’ VERSO IL LATO COMPAGNIA DISCRIMINANDO FORTEMENTE IL LAVORO DEI CARROZZIERI.”
Caro mio, apri gli
occhi: Quelle falle sono ripetute paro paro anche in quel tempario, che, come dici sempre tu nel tuo post, “E’ IN DOTAZIONE NEL SOFTWARE DI UNA GRANDE SOFTWARE HOUSE.” che altri non è se non la stessa softwarehouse che da anni serve le flotte e le compagnie di assicurazione che giocano al ribasso imponendo, al carrozziere che voglia lavorar con loro, proprio quel software da te pubblicizzato (e non si dovrebbe) qua dentro.
Grazie a chi gestisce questo blog che lascia che la verità venga a galla e sia chiaramente sotto gli occhi di tutti in modo che ciascuno possa vedere chi lavora e chi strumentalizza.
E aggiungo: proprio per questo ci vuole un tempario nostro, fatto da noi. Mi domando come i periti dello snapis e i carrozzieri casartigiani abbiano potuto contribuire a creare un “nuovo” tempario ripetendo le stesse falle che tu descrivi nel tuo post.
Sai cosa penso? Penso che alla fine queste due organizzazioni non ne sappiano nulla, e che dietro ci sia la solita “cricca” di quei due o tre personaggi riciclati che pensano solo ai propri interessi di bottega spacciandosi per rappresentanti di categoria. Mi auguro che tu sia in buona fede e non ne faccia parte anche tu.
Buona giornata!
Siamo alle solite:
ognuno dice cose che da un lato hanno senso dall’altro eludono la domanda in epigrafe.
Ossia cosa proporre per migliorare quello che già esiste e che se vi ricordate lo abbiamo voluto noi sin dal lontano 1991 con la nostra partecipazione a l’allora associazione ANTAR in collaborazione con l’ANIA che in seguito la fece sua,ma come sappiamo L’ANIA è sempre stata di parte e noi col tempo lo abbiamo accettato.
Fermiamoci un attimo:
Quello che è stato creato,non è detto che non si possa modificare,bisogna solo collaborare per migliorarlo all’uso e consumo di ognuno di noi.
In questi interventi che pur condivido non servono a modificare quello che a noi serve,ma solo a creare confusione.
Se rispondiamo alla domanda iniziale,rispondendo con delle indicazioni che nel frattempo si sono verificate durante l’esercizio degli ultimi anni, rendiamo un servizio anche a quei carrozzieri che si offrono a basso costo, senza conoscere cosa perdono quando accettano di lavorare per le compagnie di assicurazioni.
Ora vi prego, abbiamo questo BLOG che ci ha uniti,che ci fa dire le nostre oppinioni,che ci fa conoscere e che ci aiuta a dialogare,cerchiamo di adoperarlo per tale e non per le solite lamentele che non servono più, direi quando cresciamo?
Nel mio piccolo ho suggerito due cose che credo possono servire per perdere meno tempo,fatelo anche Voi.
Sono contento che già si parla.
Saluti da Franco Franco e non offendetevi voglio una associazione che possa ancora dire la sua.
FACCIO UN APPELLO A TUTTE LE CATEGORIE DI ASSICURAZIONI,ASSOCIAZIONI VARIE E ANCHE AI COLLEGHI CARROZZIERI.
SENZA DUBBIO I SOFTWARE IN GENERALE SONO E SARANNO MOLTO DI AIUTO PER NOI DEL SETTORE CARROZZERIA,MA NON SOLO PER NOI,MA LA COSA PIU IMPORTANTE PER MIGLIORARE E CONTROLLARE LA SPESA DI RIPARAZIONE IN MODO CHE NON SI FACCIA UNA CONFUSIONE DI DIFFERENZA DI PREZZI IN ALCUNI CASI ENORME,EBBENE LO DICO UNA VOLTA PER TUTTE E QUELLA DI FAR SPARIRE LA DICITURA “CARROZZERIA FIDUCIARIA”DANDO A TUTTI LA POSSIBILITA DI POTER RIPARARE SENZA NESSUN LIMITE, ELIMINANDO UNA VOLTA PER TUTTE LE LOBBY CHE SI SONO CREATE NEL SETTORE ANCHE PERCHE LE AZIENDE FIDUCIARIE HANNO PIU COSTY DI GESTIONE,QUINDI LA LIBERALIZZAZIONE EBBENE CHE VENGA,MA SOLO COSI IN MODO CHE LE COMPAGNIE ASSICURATIVE,SOCIETA DI NOLEGGIO ETC,NON POSSANO INTROMETTERSI NELLA NOSTRA AZIENDA,ANCHE PERCHE CARI COLLEGHI RICORDATEVI CHE SENZA DI NOI LE ASSICURAZIONI ETC NON SAPREBBERO RIPARARE..FACCIO UN APPELLO A TUTTI AD ABBANDONARE IN MASSA LE COMPAGNIE ASSICURATRICI SOCITA DI NOLEGGIO E CONCESSIONARIE CHE TANTO QUADAGNANO SU DI NOI AD ESEMPIO SE FATE UN PREVENTIVO CON LA MAGGIOR PARTE DEI TEMPARI SPECIALMENTE QUELLO DI DOMUS VI ACCORGERETE CHE NON DANNO MAI LA SFUMATURA DEL PEZZO CHE VIENE,AD ESEMPIO SOST.PARAFANGO ANT.DI UNA VETTURA,NON DANNO LA SFUMATURA DEL COFANO ANT.E DELLA PORTA CHE SEGUE,QUESTO AVVIENE PER LA MAGGIOR PARTE X CHI USA SOFTWARE SCELTI DIRETTAMENTE DALLE ASSICURAZIONI,SOCIETA DI NOLEGGIO(AUTOMO.,LEASY P. ETC) CONCESSIONARIE DI AUTO CHE RIPARANO DA CARROZZERIE.CARI COLLEGHI LE ASSICURAZIONI SOCIETA DI NOLEGGIO CONCESSIONARIE ETC HANNO FATTO ACCORDI TRA DI LORO PER QUADAGNARE SU DI NOI,COSI FACENDO I COSTI DI RIPARAZIONE SONO AUMENTATI E SE ANDREMO AVANTI COSI FINIRANNO DI AUMENTARE,AMMAZZANDOCI DI LAVORO SENZA GADAGNARE PER POTER FAR FRONTE AI COSTY ALMENO DI GESTIONE CHE IN QUESTO MOMENTO PER COLPA DELLA CRISI LO STATO CI STA FACENDO PAGARE..PER ABBASSARE I COSTI DI RIPARAZIONE ESISTE LA CONCORRENZA MA QUELLA REALE,NO I COSI DETTI “ACCORDI DI CARTELLO”TRA DI LORO CHE TRA L’ALTRO SONO ANCHE PUNITI PER LEGGE..UN SALUTO A TUTTI I COLLEGHI ONESTI,WIVA LA TRASPARENZA..
PS.DA QUALCHE ANNO IO HO RINUNCIATO AD ACCORDI CON CONCESSIONARIE,ASSICURAZIONI FIDUCIARIE,E SOCIETA NOLEGGIO.I PRIMI PERCHE IMPONGONO LA COMPERA DI RICAMBI DA LORO OBBLIGATORI,DANDOTI QUELLI MENO VENDIBILI.NON BASTANDOGLI IL QUADAGNO SU DI NOI,ED ANDANDO LA MAGGIOR PARTE A RIPARARE VETTURE DI PERMUTA DA CARROZZERIE MENO COSTOSE DANNEGGIANDO IL CARROZZIERE AUTORIZZATO.IL SECONDO IMPONGONO LORO I PREZZI DI RIPARAZIONE DIPENDE POI DALLE ZONE DOVE SI TROVA LA CARROZZERIA,SE E DEL SUD IL LAVORO VIENE QUASI DIMEZZATO SE E DEL NORD NON DANNO ALCUNE COSE TIPO SFUMATURA,SMALTIMENTO RIFIUTI E TEMPI DI RIPARAZIONE RIDOTTI.PER TERZO VALE ANCHE PER LE ALTRE CATEGORIE TI IMPONGONO MARCHE DI PROGRAMMI DA LORO SCELTE PER POTER QUADAGNARE SU DI NOI PERCHE I PROGRAMMI VENGONO ORDINATI DA LORO STESSI ALLA DOMUS ETC.PER POTER QUADAGNARCI.ALLORA L’APPELLO CHE FACCIO ALLA DOMUS E A TUTTI I PROGRAMMATORI DI SOFTWARE E QUELLO DI PENSARE A NOI ARTIGIANI PERCHE L’ITALIA E COMPOSTA PER LA MAGGIOR PARTE DA ESSI CHE MANTENGONO IN TUTTE LE CATEGORIE L’ECONOMIA DEL PAESE..
io vedo auto sempre più sofisticate e mi rendo conto che il tempario deve AUMENTARE e non DIMINUIRE. Si è vero, chi ha le attrezzature specialistiche ci mette di meno ma siccome la reltà dei fatti è che I SOLDI PER COMPRARLE NON CI SONO, ci si deve arrangiare con quel che si ha. Il giorno in cui IL GOVERNO CONTROLLERA’ I FURBI CHE NON RISPETTANO LE REGOLE (cambio filtri dei forni,ecc.) allora potremo rimanere di meno e iniziare a guadagnare il dovuto in modo da poter investire nelle nuove attrezzature e nella necessaria formazione anche per far spazio ai giovani.Quindi bisogna AGGIUNGERE TEMPI SUPPLEMENTARI PER I PERLATI, bisogna DOCUMENTARE I TEMPI DI SR PEZZO PER PEZZO CHE SI LAVORA, bisogna ELIMINARE QUEGLI STUPIDI AGGREGATI (CONTIGUI ECC),bisogna FATTURARE TUTTO,bisogna TENER CONTO DEL TEMPO PER STACCARE E RIATTACCAR LE RUOTE (già detto da un collega), bisogna IMPARARE LA LOGICA DEI NUMERI IN MODO DA RENDERE INOPPUGNABILE QUALSIASI CONTESTAZIONE DA PARTE DEL PERITO. Se il perito non accetta di darmi la sfumatura, lo portiamo in tribunale, c’è la mediazione apposta! Certo che se si va in tribunale con i tempari che ci sono adesso, con tutti gli errori e le approssimazioni è logico che si fa fatica a farci le nostre ragioni!!
Vi lascio con una domanda: MA SECONDO VOI, QUESTI POTERI FORTI CHE OGGI HANNO IL CONTROLLO DEI TEMPARI SONO DISPOSTI AD AUMENTARE (OVE NECESSARIO) I TEMPI? BEN SAPENDO CHE I LORO CLIENTI PRIMARI SONO LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE? IO SONO PER UN TEMPARIO NOSTRO FATTO DA NOI! POSSIAMO METTERLO ONLINE E INTERVENIRE DEMOCRATICAMENTE, NON ABBIAMO BISOGNO DI ALTRI CHE TANTO POI CE LO FANNO PAGARE NEL COSTO DEI PROGRAMMI, FACCIAMO DA SOLI! CHI FA DA SE FA PER TRE!
SALUTI A TUTTI E GRAZIE LORIS
Buongiorno a tutti
Confesso che non ho letto nessun intervento dei colleghi, ma mi permetto, di dire che per me rimane sbagliato avere un tempario redatto a tavolino e comunque limato al massimo dalle parti.
Tenete presente che la classe peritale prende il tempario e comunque e sempre lo taglia, e non e’ in grado ” per condizionamento mentale di modificarlo in piu'” e comunque se noi ci sediamo al tavolo troveremo dei carrozzieri che daranno ragione ai poteri forti,e subiranno quanto alla fine verra’ scritto (gia’ accaduto) e in caso di contestazione, ci risponderanno : ma lo avete fatto anche voi……..
Mio modesto consiglio:
Sorteggiamo con loro a caso delle carrozzerie e di volta in volta ,controlliamo i tempi , dall’entrata vettura in riparazione sino alla consegna. Conteggiamo tutti i tempi che sono occorsi, nella normale riparazione , con tutti gli imprevisti e tempi inerenti, come andare a comprare il ricambio che non ti portano,
Fare la riparazione normalmente, e non come se fosse un gran premio, dove bisogna arrivare primi.
Questo, per me , e’ l’unico aiuto che possiamo offrire a queste persone, che sanno tutto della riparazione meno che come farla
A disposizione!
Chiappini Roberto
scusa Roberto ma il tempario serve come riferimento/validazione. Il discorso non va incentrato sui tempi piu alti o piu bassi, se proprio non hai voglia di leggere gli altri post leggi almeno le analisi: qui il problema è che, se si concorda un danno medio, il tempo che ne viene fuori è inferiore rispetto a quello che dovrebbe venir fuori facendo una semplice proporzione matematica.
questo ci penalizza in fase di trattativa col perito e l’impressione è che questi tempari attualmente presi a riferimento siano stati appositamente calibrati per penalizzarci.
La tua idea di sorteggiare delle carrozzerie non è percorribile, sarebbe come prendere degli hotel a campione e poi dire “la tariffa per una notte dev’essere 80 euro”.
A forza di delegare tutto e in bianco abbiamo permesso ai nostri rappresentanti “UNITI” e “OSANNATI” di svendere l’Italia, con 2 generazioni intere, al nuovo sistema “equo”, “solidale” e “benedetto”.
L’indennizzo diretto, il tempario, la scatola nera (ecc….), saranno polpette con un tasso sempre maggiore di veleno a prova di fegato: il fiscal compact = tagli di 50.000 miliardi (e non solo) per 20 anni.
Bisogna evitare che il tempario segua la stessa strada dei danni alla persona. Gli strozzini non perdonano.
BdV – pl
Riconfesso che non ho avuto il tempo di leggervi tutti ,e quanto prima lo faro’.
Io voglio dire di non dare nessun riferimento teorico a chicchessia, domus per prima.
Questo perche’ dato che non puo’ esistere un tempario vangelo, noi saremo sempre penalizzati, senza possibilita’ di difesa.
La mia esperienza e’ di lunga data, e la lezione l’ho’ avuta dai tempi dell’accordo Ania confederazioni.
La proposta del sorteggio vuole essere il tentativo di dimostrare la realta’ di una riparazione in diverse carrozzerie di diverse zone d’italia.
Questi consuntivi dovrebbero essere analizzati da chi produce i tempari e modificarli secondo le esperienze reali.
Non ditemi che e’ utopia perche’ credo di saperlo da solo
Ma credo anche che se non rovesciamo il sistema ,siamo soccombenti
Grazie per l’attenzione
roberto,sono anni che io lavoro facendo prima il consuntivo e poi stampando il preventivo analogo per il perito: carrozzieri che lavorano in questo modo ce ne sono decine ma purtroppo non bastano, perchè il mercato impone tariffe che,in caso di contestazione,devono trovare un riscontro in un sistema di riferimento (il famigerato tempario, per l’appunto). E’ per questo motivo che un tempario ci vuole e il controllo lo devono avere i carrozzieri, non la controparte (Domus e tutti coloro che prendon soldi dalle compagnie di assicurazione e dalle flotte). C’è poco da fare, o riusciamo a prendere questo controllo oppure abbiamo perso.
bendetto Loris
Anche io cerco di lavorare a consuntivo e poi mi regolo conil conto per il perito.
Sono sempre andato bene cosi anche per la fama di onesto che ho nella mia zona.pero’ bisogna attendere di piu’ il denaro e non tutti lo possono fare!
Io vorrei costringere le assicurazioni e chi fa i tempari a vedere dal vivo e a contestare dal vivo la riparazione. mentre viene eseguita
ma pensa te: dobbiamo DIFENDERCI DA CHI CONTESTA IL NOSTRO LAVORO. Stiamo qui a pender dalle labbra e dar suggerimenti a chi ha già stabilito come fare i “nuovi” (si fa x dire, visto quel che ho avuto modo di leggere) tempari con la complicità/connivenza di coloro che cercano di pagare il meno possibile (compagnie, autonoleggi). E la cosa più triste è che anche le nostre care confederazioni prendono soldi da chi fa questi tempari:invece potrebbero chiederci di auto-finanziare la costruzione di un tempario unico dei carrozzieri italiani che non faccia capo a questo o quel gruppo pseudo-assicurativo (perchè se Domus non è d’accordo con le assicurazioni mi mangio una m…) né faccia capo a una società di software che abbia precedenti di accordi con compagnie di assicurazione e/o autonoleggi. E invece? Invece alcuni dei loro rappresentanti,pur di pigliarsi il “gettone”,vanno a far parte delle commissioni tecniche…e poi se vai a vedere sono convenzionati con tutti! Ma di cosa stiamo parlando qui dentro?
Salve colleghi, ho dato un’occhiata a vostri suggerimenti ed mi sono fatto un’idea forse del tutto personale e cioè che visto come si pongono sia i periti che le compagnie, direi che iper prima cosa sarebbe utile e opportuno che ciò che è stabilito non venga messo in discussione. Mi spiego meglio, nella nostra zona vengono messi in discussione i tempi di smontaggio e rimontaggio e dei tempi di verniciatura e dei relativi materiali di consumo in particolar modo per i danni diretti (kasko, atti vandalici). Voi mi insegnate che una riparazione si può fare in vari modi meglio o peggio, quello che dico sempre ai Periti, che devono valutare i diversi modi di lavorare ad esempio se i particolari non vengono smontati ovviamente e i tempi cambiano. E quindi bisogna battersi anche per acquisire la padronanza della riparazione con tutto quello che comporta. Spero di essere stato chiaro poichè ho scritto tra un cliente e un’altro.
Grazie a tutti e buon lavoro.
Pietro
per esempio,altra domanda: qualcuno ha indetto una gara d’appalto, una consultazione fra i vari consorzi dei carrozzieri,per provare a mettere sul tavolo le soluzioni a disposizione sul mercato? A me non risulta. Per me questa è roba da antitrust e da associazioni dei consumatori. Qui ci sono due-tre lobby a decidere del nostro futuro sulla nostra pelle.Scusate lo sfogo ma più ci penso e più mi sale il nervoso.
Salve a tutti. io aggiungerei il tempo già assegnato per mono strato 1.2 e doppio strato 1.6 un bel 2.0 per il tripplo strato e la maggiorazione dal 15% del doppio, a 20% per il tripplo, visto che non si prepara da solo e la lavorazione di aplicazione comporta ben più TEMPO rispetto alle verniciature normali, poi nella tabella supplementi, specialmente nei paraurti si potrebbe inserire supp.lavafari,supp.sensori parcheggio,supp.gancio traino,supp.bocchettone imp.gas scomposizione griglie ecc..e magari una tabella costi materiale aggiornato che vadi bene per tutti visto che le vernici da quando e decaduto il vecchio accordo ania 2003 in media sono aumentati del 80% mentre i nostri cari periti, ci passano dal 2003 al 2012 un aumento ( ridicolo) pari al 30% uguale per smaltimento rifiuti
Ho avanzato una “proposta” dettata dall’esperienza recepita nel corso degli anni.
Primo :una visita al cestar dove ho constatato che con i periti in pratica facevano il gioco delle tre tavolette,(pronto a spiegare)
secondo : a Genova l’associazione aveva fatto la prova di una riparazione invitando varie parti e periti, il risultato e’ stato quello di denigrare il riparatore dicendo che se lo e’ menato.
Allora dico e ribadisco e vorrei che il mio pensiero sia chiaro a tutti, sono loro a doverci dimostrare che i tempi che impongono sono giusti!
C’e’ molto da fare ma prima di fare qualcosa che potrebbe ricaderci adosso confrontiamoci…………….bene tra di noi
Argomento delicato, fondamentale, non più posticipabile,
Cari colleghi, il nocciolo del problema in questo momento, non è l’ora o la mezz’ora in meno nel preventivo.
Qui si tratta di capire chi c’è ai bottoni di comando di questo strumento di lavoro,
strumento che dovrebbe essere, obiettivo, aggiornato, trasparente, riconosciuto da entrambi le parti, al pari dell’unità di misura che noi tutti utilizziamo per misurate o per pesarci,
per capirci il metro o un chilo lo sono in Valtellina come nel paese più sperduto dalla Sardegna.
La volontà, la forza di creare, un tempario reale aggiornato, credibile, questo è un lavoro che Noi carrozzieri dobbiamo, possiamo svolgere, in collaborazione con tutte le parti in causa, ( periti, associazioni automobilisti, assicurazioni, case costruttrici)
Abbiamo gli strumenti l’esperienza per contribuire alla realizzazione di un tempario trasparente e condiviso da tutti gli interessati.
Dobbiamo avere la forza di andare oltre questi schemi obsoleti, dove ancora si sentono liquidatori che parlano di tempario politico e di concessioni abnormi, senza sapere o facendo finta, che le macchine e le attrezzature non si sono evolute nel tempo.
Qui tutti si fanno un tempario, guarda caso i carrozzieri, i periti, le associazioni Automobilisti non sono presenti,
Spesso in carrozzeria ci soffermiamo a spiegare al cliente automobilista il perché la sua vettura ha riportato danni cosi ingenti, spiegandogli nel dettaglio, l’evoluzione delle macchine e dei suoi materiali, gli stessi clienti si sorprendono quando davanti alla propria vettura smontata si trovano e capiscono la complessità e l’importanza di una riparazione eseguita a regola d’arte.
Non vogliamo regalie da parte di nessuno, vogliamo essere parte attiva nello studio di uno strumento che Noi per primi dobbiamo adoperare, e PAGARE.
Magari si scopre che grazie alla nostra collaborazione si può evitare di sostituire un faro un paraurti solo con dei piccoli accorgimenti, che stranamente la casa madre non ha studiato.
Volutamente non ho fatto accenno della realtà vergognosa di chi è preposto a guidare la categoria,
mi domando, ogni confederazione ha un tempario suo, ma i carrozzieri iscritti sono più o meno bravi, se sono con questa o quella confederazione?????
Dalla fine dell’accordo ANIA. OOAA 2004 non sono stati capaci di fare un tempario unitario, sono questi i nostri rappresentanti di categoria.
Non voglio essere ripetitivo, spero emerga da questo dibattito la consapevolezza che non possiamo più delegare terze persone alla crescita e alla tutela del nostro lavoro.
Un appello ai colleghi che ci seguono e vogliono contribuire a questa iniziativa
1) Documentare con foto e descrizione della vettura, tutte quelle operazioni che non sono contemplate nel presente o nel futuro tempario.
2) Documentare tutte le inesattezze, o le incongruenze che rileviamo, nella quantificazione dei tempi della vettura che stiamo riparando.
3) Documentate tutto il materiale di consumo e verniciante che si adopera (mastici, lame e punte speciali per lamiere alto resistenti ecc..)
4) Documentate i ricambi apparentemente semplici ma dal costo eccessivo esempio.( Fiat grande punto paraurti post, tappo, gancio traino 14.07 + Iva )
Creiamo tutti insieme una banca dati reale, fatta da chi effettivamente ha lavorato su quella vettura.
Convogliamo tutte le nostre informazioni e i nostri suggerimenti, le nostre perplessità riguardanti, il tempario, i ricambi . i materiali di consumo all’indirizzo,
Mail info@ilcarrozziere.it
Cordiali Saluti
Fabrizio Contu
consiglio a sto punto la crazione di un modulo standard, dove si possano spiegare facilmente e rapidamente i problemi ed allegare fotografie. così evitiamo papiri incomprensibili
Mi scuso se magari mi ripeto con qualche collega ma non ho letto tutti i commenti. Mi rifaccio al discorso del tempario , ma le case costruttrici non hanno un loro tempario? Quando si va’ in una concessionaria espongono in fattura anche i minuti impiegati per quel tipo di lavorazione, è a loro discrezione ho ci sono dei tempi scritti?
Ciao
Severina
a severina
Come Mercedes avevano qualcosa per le garanzie ma molti lavori erano in zm cioe’ a consuntivo
Poi per un programma di accordi con alcune ass, hanno addottato il DAT che prevede anche il costruttore, ma e’ valido per i ricambi , meno per le lavorazioni
Cari colleghi non facciamoci prendere dal panico:
Il tempario come qualsiasi altro attrezzo è uno strumento di lavoro, tanto voluto come ho già detto sin dal 1991 da noi tutti e come tutti gli attrezzi vanno aggiornati .
Perché, perché nel frattempo le auto hanno subito delle variazioni in fase costruttuva talmente sofisticate che non ci aiutano più a capire dove andiamo a parare ,vuoi per l’inserimento dell’elettronica , vuoi per tutti i componenti di plastica , tutti quei AER BAC dal costo eccessivo ( fra poco verrà messo anche sul sedile come negli aerei per venir catapultati nella luna direttamente ),che al primo impatto anche di piccole entità partono quasi 3500.00 Euro che vanno ad influire sul costo della riparazione tale da non aver più convenienza di ripararla, aggiungendo tante altre cose inutili che non vado ad elencare e che ci portano via più tempo per la riparazione che più delle volte non conteggiamo come ha già suggerito qualche collega.
Ed ecco allora perché dobbiamo aiutare o suggerire di migliorare la stesura a coloro che hanno il compito di rifare i tempari in modo che si possa parlare la stessa lingua.
Questo per quanto riguarda i tempari.
Non ho trovato nessuno che si lamenti per quanto riguarda il costo dei ricambi ,neanche le compagnie di assicurazioni si sono posto il problema lo danno per scontato.
RICAMBI SI MANO D’OPERA NO
Una volta quando si doveva quantificare un danno ci basavamo al costo dei ricambi nella misura da 1 a 3 e cioè una per i ricambi e 2 per la mano d’opera,quando il ricambio era ai costi adeguati, oggi si è ribaltato il concetto, ci troviamo di dover cambiare un faro all’ XOkENO che costa anche 1200.00 Euro per 30.00 Euro di mano d’opera senza contare il rischio in caso di rottura durante il trasporto se viene fatta direttamente dal carrozziere o officina che sia , senza neanche tener conto di quanti interessi bancari paghiamo dall’inizio alla fine del lavoro, ( perché noi li dobbiamo anticipare ) mentre le compagnie, anche con il pagamento diretto, che a volte passano mesi per la liquidazione se tutto va bene quando il sinistro è palese, contrariamente se il sinistro è dubbioso (o lo fanno diventare dubbioso ) la compagnia non si preoccupa se il carrozziere è stato pagato oppure no come non si preoccupa di filtrare i sinistri prima di dare l’incarico al perito in modo che il perito sappia già in partenza se il pagamento viene fatto o no o se dovranno fare anche la perizia di riscontro per accertare la responsabilità, in quel caso il carrozziere si metterebbe d’accordo con il cliente per il pagamento senza che rimanesse fuori con i soldi pagando interessi passivi alle banche.
Ebbene sono costi che vanno aggiunti al tempario, trovando la formula giusta che ci consenta di non dover anticipare sempre di tasca nostra, ciò che a noi non compete in quanto la compagnia percepisce un premio per la copertura del danno che si va ha verificare, mentre noi dopo aver anticipato ci sentiamo dire che il sinistro è passivo e non viene pagato, intanto noi abbiamo già consegnato il veicolo al cliente con l’augurio che il cliente paga di conseguenza sentendoci rispondere se la sapevo non facevo la riparazione.
Non vengano poi le compagnie a dire che esistono incidenti fasulli o carrozzieri furbi, magari ci saranno lo stesso, ma non quanto loro se c’è ne fossero è loro compito scoprirle, non ha discapito di chi lavora onestamente.
Al carrozziere gli si chiede di collaborare, ma loro collaborano? NO!, non si oppongono alla case costruttrici, come mai il costo dei ricambi è giusto ,mentre la mano d’opera deve essere
accorciata, ( forse sono parenti )
Rispondo a Severina i tempari delle case automobilistiche sono notevolmente inferiori alla realtà specialmente quelle per le garanzie, noi non possiamo adoperarle,ci facciamo male, a me è capitato di dover cercare una infiltrazione d’acqua, dove per riuscirci ho dovuto smontare tutto l’interno della tappezzeria per seguire il rigagno e trovare l’infiltrazione, il tempo massimo che la casa automobilistica dava solo erano 2 ore, ( come se io avessi gli occhi bionici ) per vedere dove entrava l’acqua.
Lasciamo che li adoperano loro che hanno tempo e i costi rientrano nei guadagni dal momento che paghiamo le vetture come se fosse oro per poi demolirle al primo urto perché risultano antieconomiche.
Ritornando al tempario ritengo che sia un attrezzo di lavoro che va aggiornato e chi più di noi con l’esperienza acquisita negli anni sia più capace di ogni perito o liquidatore, perché dovete sapere che sia il perito che il liquidatore lavora sulla base delle nostre richieste e non per loro capacità.
Non fatevi fregare quando la compagnia o il cliente vi chiede il preventivo, il preventivo serve solo per dare la possibilità al perito di decurtarlo per dimostrare alla compagnia di essere capace, o al cliente che non vuole fare la riparazione ma vuole solo i soldi da mettere in tasca.
Se non vogliamo perdere tempo noi dobbiamo concordare e chiudere il sinistro solo al consuntivo,chiedendo il giusto prezzo e servire la nostra clientela dimostrando a loro di aver fatto il loro interesse e che il lavoro è stato fatto a regola d’arte, quelli che vogliono fare il contrario si accorgeranno da soli quando tirano le somme
Lavoriamo tutti insieme ma lavoriamo per il nostro futuro.
Grazie Franco Franco.
P.S. un saluto a Davide con preghiera, gradirei che i nostri colleghi non adoperassero questo BLOG per sfoghi personali ma per costruire quello che dovrà essere il nostro interesse (parola a tutti naturalmente).
Gent.mo Sig. Galli,
sono Daniele Rozzoni, Direttore della Divisione Quattroruote Professional che, nell’ambito di Editoriale Domus, tra le tante cose, dal 2004 si occupa anche di aggiornare e sviluppare il Tempario per le operazioni di riparazione e sostituzione di carrozzeria.
Ho letto con grande interesse il suo articolo e registro con particolare piacere la sua proposta di raccogliere all’interno di questo blog di addetti ai lavori una serie di suggerimenti per contribuire a rendere più oggettivo e trasparente possibile il Tempario 2.0 a cui stiamo lavorando con grande profusione di mezzi e di impegno ormai da quasi tre anni.
Ho atteso qualche giorno prima di intervenire per poter leggere quanti più interventi possibili dei suoi colleghi prima di contribuire anche io, con qualche puntualizzazione, alla discussione.
Innanzitutto una premessa importantissima, su cui vi prego di voler riflettere cercando di mettere da parte per un momento eventuali pregiudizi. Il marchio Quattroruote nasce nel 1956 e sin da subito si è dato un posizionamento semplicissimo che si è rivelato decisamente vincente: essere una realtà editoriale “super partes” che fa della fiducia dei propri lettori la propria forza. La trasparenza, la passione, la professionalità e l’oggettività del nostro lavoro sono da quasi 70 anni alla base del successo e quindi della credibilità del nostro marchio presso il nostro pubblico.
Quattroruote Professional, nata circa 15 anni fa, è una divisione del Gruppo Editoriale Domus e funzionalmente è indipendente dalla più nota attività giornalistica. Si occupa di fornire i migliori prodotti e migliori servizi possibili al mercato di tutti i professionisti che operano nel settore “Automotive”: Case costruttrici, concessionari, noleggiatori, assicuratori, periti, autoriparatori, siti di e-commerce, società finanziare, enti statali, e molti altri ancora.
I principi che ispirano la nostra attività però sono esattamente gli stessi che ispirano ogni attività editoriale del brand Quattroruote dal 1956: il nostro conclamato successo attuale, e soprattutto quello futuro, poggia sul nostro costante sforzo di essere sempre e comunque “super partes” nei confronti di qualsiasi interesse particolare. La continua crescita della nostra Divisione in tutti i mercati in cui operiamo è la conseguenza della fiducia che giorno dopo giorno raccogliamo dai nostri interlocutori grazie alla trasparenza, alla passione e all’oggettività con cui lavoriamo. Senza eccezioni. E questo ovviamente anche in ambito Tempario per le carrozzerie.
Ha ragione chi, nei commenti sopra, fa notare che quando abbiamo rilevato l’impegno, nel 2004, di portare avanti e di sviluppare il Tempario Ania ci siamo trovati di fronte ad un mercato nuovo e a un’attività molto complessa su cui non avevamo esperienza. In questi anni però abbiamo fatto passi da gigante grazie alla costante e indispensabile collaborazione tecnica che dal 2004 abbiamo portato avanti con CNA. Inutile sottolineare che, nel rispetto dei nostri principi, la collaborazione con CNA è sempre stata improntata alla reciproca trasparenza, massima professionalità e oggettività: ai tanti vostri colleghi della Commissione Tecnica con cui abbiamo collaborato in questi anni (che non hanno mai percepito “gettoni”) siamo davvero molto riconoscenti per come ci hanno aiutato a crescere. E sono certo che anche loro non possano che testimoniare la serietà del nostro approccio. Il mio auspicio è che la collaborazione con le vostre Confederazioni si possa presto estendere anche all’altra grande organizzazione per ottenere un contributo da parte della vostra categoria ancora più incisivo.
Per questioni di spazio non entro nel merito del pregiudizio che ho visto ricorrere spesso negli interventi sopra secondo cui il “Tempario Domus” sarebbe un “tempario pro-assicurazioni”: con una battuta, mi limito a far notare che spesso capita che quando incontriamo qualche rappresentante degli assicuratori questi ci facciano osservare, con un sorriso, che il nostro tempario è “evidentemente pro-carrozzieri”, essendo sviluppato direttamente con la supervisione dei vostri colleghi presenti nella nostra Commissione Tecnica. Il fatto che ogni “parte” sospetti che il Tempario sia realizzato per favorire l’”altra” ci conferma indirettamente quello che per noi è chiaramente una certezza: il lavoro che facciamo è effettivamente orientato ad essere più oggettivo e super partes possibile.
In questi anni abbiamo moltiplicato i nostri investimenti in persone e strutture e ormai la nostra esperienza in ambito di tempificazione non è davvero seconda a nessuno. Il nostro Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione (CSIA) è sempre stato aperto ad ogni tipo di collaborazione e di suggerimenti utili a fare del nostro Tempario uno strumento sempre migliore. Nel nostro centro sono state invitate e sono passate tutte le Confederazioni degli artigiani, dei Periti, dei Consumatori e anche le principali Compagnie Assicurative. Le porte sono sempre state, e lo sono sempre, aperte per chiunque.
Non posso quindi non accogliere con grande favore anche vostri spunti e contributi che, quando ci perverranno, sicuramente saranno da noi vagliati con estremo interesse. Vi tranquillizzi per ora il fato che la struttura del nuovo Tempario 2.0 è già stata presentata in via informale a tutte le parti in causa nell’ambito delle riparazioni di carrozzeria (in primis ai vostri colleghi di CNA e Confartigianato) e ha ottenuto valutazioni sotto l’aspetto tecnico molto positive da parte di tutti, senza eccezione alcuna. Con il vostro contributo mi auguro quindi che questo progetto possa diventare ancora più solido, trasparente e oggettivo. Quel punto di riferimento oggettivo, riconosciuto da parte di tutto il sistema, di cui vi è sempre più bisogno per poter crescere tutti insieme.
Cordiali saluti,
Daniele Rozzoni
Direttore di Quattroruote Professional
Mmmm… ho notato in diversi punti dell’articolo diversi tratti di sopraffina ironia. Non sto qui a spiegare. Solo, plaudo all’estensore dell’articolo. Mi sono divertito come non mai!
quanto scritto sopra dimostra che un tempario dei carrozzieri NON deve essere governato da una società che serve la controparte. Il lettori di Quattroruote poco o nulla sanno di riparazione se non quando hanno necessità a seguito di incidente. E il messaggio che ho letto su Quattroruote, quelle poche (e a parer mio, mirate) volte che è uscito un articolo sui carrozzieri, è stato quello di porre in evidenza il fatto che noi siamo come dei bambini incapaci di gestirci (giusto per non darci dei disonesti) ed ecco che quindi ci pensa “mamma” Quattroruote col suo tempario “super partes”(che io definirei “un colpo al cerchio e uno alla botte”) a sistemare le cose, diventando così il paladino dei propri lettori e andando a guadagnare vendendo ai carrozzieri dati producibili da essi stessi. Se i carrozzieri possono pagare questo tempario Quattroruote, con tutti gli errori che ci stan dentro (e che ci penalizzano ogni giorno), allora perchè le nostre confederazioni hanno bisogno di collaborare con Quattroruote, visto che di “gettoni” non ne pigliano?
Ma perchè una volta non ci troviamo tutti d’accordo tra noi carrozzerie e le altre tre confederazioni?, In modo da poter sviluppare un Tempario unico insieme, visto che abbiamo la disponibilità della Domus Quattroruote, dove mette a disposizione il suo Centro CSIA, e quindi possiamo partecipare come artigiani alla commissione di verifica tempi e contribuire sulle modifiche. Dobbiamo essere disponibili a mettere a disposizione le nostre aziende per confrontare le riparazioni reali ed eventualmente modificarle sotto controllo della commissione, in modo da essere più credibili e più reali sui tempi. Perchè i tempi devono essere uguali per tutti. Poi se nel sistema commerciale, ci sono società che modificano i tempi a proprio piacere per poterci vendere il proprio prodotto non ci riguarda, dobbiamo lottare per un Tempario serio e riconosciuto a livello nazionale, anche dalle compagnie assicurative, perchè quando anche loro avranno sviluppato un loro tempario sarà difficile metterle indiscussione. L’arma vincente è di stare tutti uniti per un risultato migliore.
Dici bene Silvano :”L’arma vincente è di stare tutti uniti per un risultato migliore.”
Comunque l’esempio deve venire dall’ “ALTO”,anche da chi formula tempi,
i quali dovrebbero coinvolgere i diretti interessati,
visto che sono quest’ultimi che quotidianamente lavorano sul “campo”.
Chi meglio di loro possono dare suggerimenti ?
Chi acquista i programmi ?
Noi carrozzieri non vogliamo gettoni di presenza , ma tempi che
tutelano il nostro lavoro quotidiano; per poter lavorare con la certezza che
le nostre aziende possano riinvestire per creare posti di lavoro
e di conseguenza benessere.
Non è questo che quotidianamente sentiamo dire da chi ci rappresenta?
Al contrario l’artigiano non avrà futuro e con lui tutto ciò che gli “gira intorno”.
Siamo basiti: il Tempario 2.0 è quasi pronto.
È già stato presentato in via informale a tutte le parti in causa nell’ambito delle riparazioni di carrozzeria (in primis a Cna e Confartigianato), ottenendo valutazioni sotto l’aspetto tecnico molto positive da parte di tutti.
Nessun’eccezione, nessuna critica, nessun appunto. Restiamo perplessi di fronte al passo successivo: si mettono in “valutazione” le richieste dei carrozzieri di questo Blog.
Questo, francamente, equivale a negare l’importanza della voce dei carrozzieri e in generale dei riparatori, i quali invece avrebbero potuto fornire un contributo fattibile e concreto grazie a tutta la loro esperienza sul campo.
Ne siamo certi: il Tempario non viene fatto a braccetto con le Compagnie assicuratrici, ci mancherebbe altro. Tuttavia, così com’è sviluppato, porta sicuramente benefici alle stesse.
Il tutto sarà stato fatto in perfetta buona fede e nel tentativo di proteggere anche gl’interessi dei carrozzieri, ma alla fine il risultato non è entusiasmante: in futuro si riparerà di più, e a discapito di ricambi sempre più costosi.
Invece, sarebbe fondamentale un Tempario 2.0 che non metta a rischio chi lo utilizza.
Così come una maggiore coesione tra carrozzieri – esperti soprattutto di marchio ufficiale – porterebbe a un ottimo strumento.
La filosofia di base cui ci si dovrebbe ispirare è semplice: l’utilizzo delle risorse economiche a vantaggio dell’elaborazione del Tempario 2.0; e non la dispersione di denari a “fondo perduto”. Inoltre, i carrozzieri che aiutano alla realizzazione del tempario dovrebbero essere pagati per il loro impegno, cosicché siano invogliati e motivati a continuare a tempificare.
E ancora: la tempificazione andrebbe effettuata in primo luogo sulle vetture nuove appena uscite nel “vostro” centro, ma successivamente le stesse vetture danneggiate andrebbero “riviste” nelle carrozzerie che per prime le riparano.
Ecco la regola d’oro: smontare per tempificare non è uguale a riparare.
Siamo artigiani, e ogni caso è a sé.
Personalmente, ritengo che se siamo impossibilitati, per varie ragioni, a fornire il nostro contributo a quest’unico tempario, ecco che andiamo alla ricerca di soluzioni diverse: un altro tempario, alternativo a quello che è già sostanzialmente pronto, alla cui definizione noi si possa dare il nostro apporto, anche sulla scorta di quanto scritto dai miei colleghi carrozzieri in questo Blog.
BUONASERA
vorrei dire al dott. Rozzoni che quattroruote non e’ proprio a favore del carrozziere e utente,
vedi ultimo giro per l’italia a visitare carrozzieri e pubblicare poi dei prezzi senza specificare come veniva fatto il lavoro,portando in giro una macchina gia’ piena di stucco, forse per trarre meglio in inganno il riparatore.e quando parla di sistemi di ritocchi da pochi minuti di lavorazione.ma tralasciamo la polemica e parliamo di cose serie.
la collaborazione con cna e confartigianato per me non e’ il massimo della sicurezza ( gia’ vista a suo tempo. Se il loro centro e’ aperto a tutti e hanno il piacere che tutti vedano, io sono molto curioso e vorrei vedere,magari insieme a Davide ed qualche altro amico , poi una bella tavola rotonda ,alla luce del sole, e facciamoci una bella disamina dei problemi. Da amici e vediamo anche di stabilire cose’ un lavoro fatto bene,quella regola dell’arte, quella regola che lo stucco ha un pochino cambiato e nel tempo non si capisce se i tempi sono fatti per lo stucco
o per la riparazione come si dovrebbe.
Dott Rozzoni ho visitato il museo Quattroruote con il rimpianto dott. Mazzocchi ,Madaro DeVita
Onofri ecc, ora con lei visiterei volentieri il vostro centro, e se avete cambiato il sistema Cestar
La ringraziero’ anche in ginocchio
Mai come ora e’ doveroso augurarle buon lavoro
Attendo con fiducia
Chiappini Roberto
mi sono letto attentamente tutti gli ultimi interventi,specialmente quello di Quattroruote,in cui non ho visto un accenno di ammissione degli errori che sono stati esposti qui dentro.Perchè?A me sembra di recepire questo messaggio:”si si state tranquilli,tutti sono d’accordo e il tempario 2.0 sarà super partes” ma intanto continuano a fare a modo loro.Io sono a conoscenza della storia perchè l’ho vissuta anche durante alcuni colloqui con chi fa parte della commissione CNA:Quattroruote ha fatto sperimentazioni nel suo centro tecnico per 2 anni smontando e filmando le operazioni per ottenere tempi di stacco e riattacco:operazione totalmente inutile,dato che i tempi di stacco e riattacco li hanno i costruttori e infatti adesso Quattroruote ha fatto retromarcia puntando sui tempi dei costruttori.Chi è Quattroruote per erigersi a detentore del tempario,costruito per giunta con il contributo delle confederazioni artigiane e delle assicurazioni? L’ANIA poteva andar bene perchè non era un ente a scopo di lucro.Ma Quattroruote è una società privata che ha un interesse economico nel fornire servizi,allora per quale motivo io carrozziere dovrei affidarmi a un tempario di riferimento costruito e gestito da una società privata?Quali garanzie ho che il riferimento sia compatibile con il mio modo di lavorare? Può forse un falegname fornire un tempario a un fabbro?Quattroruote è esperto di auto,di valori commerciali, non di riparazione. Noi abbiamo proposto a Quattroruote la nostra collaborazione e questi hanno già chiuso i giochi presentando il tempario alle nostre associazioni che si sono ben guardate dall’informarci? Ho capito bene? Se non ho capito bene,per favore spiegatemi di che cosa stiamo qui a parlare. Grazie.
Il tempario è uno strumento necessario ad oggi per tanti motivi anche se qui nella mia zona c’è chi ancora fornisce preventivi su carta scritta a mano e di diverso da chi lo ha deve solo perdere tempo a scriverlo perchè con i vari periti a la contrattazione che hanno tutti e con i clienti ha lo stesso impegno.
Se ci uniamo negli sforzi come ha suggerito un collega in un precedente mess., con l’aiuto di questo strumento internet con la nuova FEDERCARROZZIERI potremmo anche noi (che dobbiamo tener d’occhio costantemente i tempi) crearlo un tempario poi farlo visionare agli altri che girano intorno alle NOSTRE riparazioni.
Forse mi sbaglio ma questo tempario ci viene proposto già finito e l’intervento del sig. di Quattroruote mi sembra più una promozione come quella dei vari rappresentanti nel proporre un nuovo prodotto.
CI DOBBIAMO DAR DA FARE NOI NON MANGIARE CIò CHE CI VIENE MESSO NELLA CIOTOLA.
Salve ,ho saputo da un perito che il gruppo Generali sta svolgendo degli incontri con i vari periti in un centroi tecnico di Milano dove stanno mettendo a punto il nuovo tempario chiamato “SIVA”,da quello che mi è stato raccontato non mi sembra siano andati troppo leggeri con le quantificazioni delle ore sulle varie fasi di riparazione,ciò significa che quando questo tempario entrerà in funzione per prima col gruppo Generali non è detto che anche altri gruppi non lo adotteranno ,a questo punto ci troveremo di nuovo a discutere con i periti non sul costo della manodopere ma sul totale ore che da quello che mi è stato detto hanno subito un taglio abbastanza consistente.
eh c’è poco da fare. articolo perfetto su questo blog. e’ indispensabile che al tempario partecipino i carrozzieri. tempi stretti vanno solo a discapito della qualità e quindi dell’utenza. ingrasserebbero le compagnie di assicurazione anche a scapito della sicurezza e quindi della salute dei cittadini.
A me é capitato di riparare W new beetle per il paraurto SR ore 1.0 per la porta SR ore 2.80 cé qualcuno che ci sia riuscito??? a mio avviso vettura tempata tutta sbagliata.
scusate se lo ribadisco, ma… dove sta scritto che noi si debba accettare il tempario del perito? che usi pure quattroruote, generali….le riparazioni le faccio io, la responsabilità civile e penale è la mia (in caso di riparazione fatta male in galera ci vado io, mica il perito) e quindi io voglio far riferimento ad un tempario che tuteli il mio lavoro e che mi dia garanzie. Se vado in causa e il giudice mi chiede “ha un riferimento di categoria?” che gli dico? che il riferimento è un tempario fatto da società che hanno chiari interessi di parte? io non voglio questo. e sinceramente mi da fastidio esser trattato come un cane che deve mangiare quello che gli vien messo dentro la ciotola, il collega ha ragione!
Visto le diverso richieste di essere più presenti alla realizzazione del Tempario da parte delle nostre aziende artigiane , proporrei di interpellare le nostre Associazioni Provinciali di appartenenza con un documento scritto e firmato dato a tutti i Presidenti Provinciali e Regionali dove chiediamo di verificare anche i tempi medio e grave nelle nostre aziende dove possiamo dimostrare i reali tempi e confrontarli con la commissione della Domus, i tempi di stacco e riatacco si possono rilevare anche dal tempario delle case automobilistiche .Dobbiamo essere uniti e pretendere dalle nostre Associazioni di essere ascoltati altrimenti valuteremo altri soggetti disponibili alle nostre richieste giuste e trasparenti dobbiamo passare ai fatti visto che a breve presenteranno il Tempario 2 alle Associazioni.
Anche gli automobilisti parlano di noi:
http://www.automobilista.it/tempario-carrozzieri-ilcarrozziere-it-scatenato/
x Silvano
Copio ed incollo quanto detto dal sig.Daniele Rozzoi
“Vi tranquillizzi per ora il fato che la struttura del nuovo Tempario 2.0 è già stata presentata in via informale a tutte le parti in causa nell’ambito delle riparazioni di carrozzeria (in primis ai vostri colleghi di CNA e Confartigianato) e ha ottenuto valutazioni sotto l’aspetto tecnico molto positive da parte di tutti, senza eccezione alcuna.”
Ciò ha un solo significato :
1)Il tempario 2.0 è già pronto
2)Le Associazioni di categoria ,lo hanno già visto.
Visto che a detta del sig.Daniele i colleghi CNA e Confartigianato l’hanno già testato esprimendo valutazioni molto positive, noi potremo solo valutare se tale tempario è congruo
ai tempi reali che noi carrozzieri testiamo quotidianamente.
Se non fosse così …………………………………………………………………
se non fosse così significherebbe o che i colleghi che l’hanno testato non capiscono una mazza / non hanno recepito le segnalazioni oppure… oppure lo potete tutti immaginare il perché.
Anche perchè qui bisogna distinguere fra IL METODO con cui sti tempi vengon calcolati e poi L’APPLICAZIONE PRATICA delle regole! Quindi io mi aspetto che il nuovo tempario contenga una guida all’applicazione dei tempi riveduta e corretta e poi una griglia dei tempi ben diversa da quella sinora proposta. Silvano ha perfettamente ragione: “chiediamo di verificare anche i tempi medio e grave nelle nostre aziende dove possiamo dimostrare i reali tempi e confrontarli con la commissione della Domus, i tempi di stacco e riattacco si possono rilevare anche dal tempario delle case automobilistiche” HAI RAGIONE SILVANO!!! Perché è sui tempi di media e grave che ci imbrogliano, non sui tempi per le sostituzioni… e poi ci dicono che noi dovremmo esser riparatori, anzi “prestatori di mano d’opera”! Meditate gente meditate..
Salve a tutti, una domanda:
Ma voi i calcoli effettivi li fate col tempario? Capisco chè è uno strumento fondamentale per aiutarci, ma voi non avete mai modificato il preventivo prima di una riparazione e poi confrontato con una scheda con le reali ore lavorate? Ci sono spesso degli errori sul tempario, qualunque esso sia. Esempio; Sostituzione cofano SR 0.7….. E quando un’auto ha fatto un frontale, ci vuole quel tempo solo per capire dove sta la serratura….. Scommetto che mai nessuno ha mai conteggiato i tempi che si perdono per fare un primo preventivo. Ecco perchè io uso il programma come punto di riferimento, ma non legge a quanto scritto sopra. Sono d’accordo per una collaborazione col carrozziere, visto che siamo noi che ci lavoriamo. Ma se pensate che in Italia un perito deve essere GEOMETRA……. Che cacchio centra?????
il tuo ragionamento è tecnicamente giusto, peccato che il tempario che ci hanno somministrato sino ad oggi sia stato politicamente corretto nel corso degli anni proprio per cercare di abbattere i tempi e quindi i costi di risarcimento. Tu ragioni come si dovrebbe ragionare e molto probabilmente sono in molti a farlo: ma molti non sono sufficienti: se passa un tempario di riferimento, in caso di contenzioso quel riferimento sarà preso, e verrà sfruttato politicamente… è questo, il nocciolo del problema.
Infatti quello che dico è che va bene modificarlo chiedendo aiuto a chi lavora, e non chi fa crash test, ma che non dobbiamo fossilizzarci sul programma in quanto se siamo capaci a riparare le auto, siamo capaci anche a dettare le ore. Miglioriamoci in questo. Che poi, questo sarà una guerra tra carrozzerie e assicurazioni, questo già si sa. Ma come scritto Davide, la guerra è iniziata col crollo dell’accordo ANIA dove le nostre confederazioni non si sono degnate neanche di guardare chi li manteneva….. Ora fanno la voce grossa (anche se sottovoce….)!
PS con “politicamente corretto” intendo dire che sono stati applicati dei correttivi (per esempio i lamierati contigui e gli aggregati) che abbassano i tempi in nome di operazioni in comune che non è detto facciano risparmiare del tempo. Oppure altri correttivi come ad esempio l’introduzione del “da… a…”. Questa è stata una furbata dell’ANIA che giustificò la cosa come “un aiuto a individuare meglio il tempo giusto”. Ma invece la realtà (peraltro sotto gli occhi di tutti, basta leggere il tempario attuale” è che questi tempi sono stati volutamente e abilmente ripartiti verso il basso, l’analisi pubblicata qui dentro lo dimostra in modo chiaro e inequivocabile. è vero che, se siamo abili, riusciamo in qualche modo a coltivare il nostro orticello. Ma a parte il costo del tempo perso a correggere e contrattare col perito (questo costo vorrei sapere chi di noi lo sa quantificare) il fatto è che per far sopravvivere il nostro orticello è necessario che anche altri orticelli crescano rigogliosi.
Buon giorno cari colleghi,mai come questa volta continuiamo a leggere quest BLOG che lo ritengo un valido aiuto per tutti noi e farci dire la nostra specialmente quando tratta questi argomenti
Si vede proprio che stiamo diventando più maturi.
Non dobbiamo preoccuparci più di tanto,il tempario va visto come indicatore per cominciare a capire dove il cliente va incontro a quale spesa dovrà affrontare per la riparazione del mezzo.
E’ vero che le compagnie se potessero farebbero uno tempario loro,così pagherebbero quello che vogliono. ( basta vedere come siano diverse le franchigie che applicano per i danni diversi)
Le compagnie si servono dei privati a far formulare nuovi tempari ed ognuno di loro per vendere il loro prodotto gli aggiunge una voce diversa per far vedere che il loro tempario e migliore dell’altro.
Ma i tempi di riferimento li prendono tutti nello stesso posto senza considerare come dice il collega che ogni sinistro è diverso dall’altro perciò qualsiasi tempario non sarà mai giusto.
Ora come ho già detto, visto la nostra esperienza negli anni.,possiamo solo far aggiungere quelle voci che a noi portano via tempo nel redigere un preventivo e chi più di noi non sa cosa far aggiungere.
Noi possiamo fare una cosa ad esempio riunirci tutti ( anche tramite questo Blog che ci hanno messo a disposizione )e confrontare quale tempario adoperare in modo che possiamo parlare la stessa lingua e far adottare anche alle compagnie lo stesso tempario.
Con questo che sia Domus o che sia altro a noi non importa importante che parlino la stessa lingua.
Continuiamo con argomenti sani e vedrette che c’è la facciamo
Buon lavoro da Franco Franco
Salve a tutti.
E’ possibile far inserire una dicitura come per esempio :
“Detti tempi di riparazione sono puramente indicativi”
Si, perché se l’auto ha subito già un sinistro sulla porta, ad esempio, la riparazione di lattoneria e soprattutto di verniciatura è sicuramente più complessa. Inoltre, i periti , che spesso ne capiscono quanto i clienti, si attengono scrupolosamente alla “bibbia” e non sanno neanche come aiutarti, perché il loro programma segnala l’integrazione delle ore e , a detta loro, vengono richiamati.
Poi per quanto riguarda danni da atti vandalici. Mettere una sfumatura o una riparazione lieve grave senza la battitura, perché un graffio con il chiodo non necessita di ripristino delle lamiere, è la stessa cosa. A volte poi eliminando i tempi contigui, cumulativi, ecc. vengono eliminati quasi tutti i tempi di stacco e riattacco.
Se il paraurti lo cambio mi viene calcolato un tempo x di stacco e riattacco, ma se lo riparo, lo devo sempre smontare ed il tempario non lo considera, perché ?
Ma di incongruenze ce ne sono e molte, L’ultima che mi viene in mente è nolo dime.
Il costo mi viene sempre stornato dal preventivo perché io non le prendo a noleggio ma ho altresì fatto un investimento per acquistarle e quindi che mi venga considerato almeno l’ uso dime.
vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro buon lavoro.
Danilo Iorio da L’Aquila
x Danilo
per la dima non scrivere “nolo” ma “messa in dima” dato che realmente non le hai noleggiate ma hai l’investimento fatto e le hai in casa, è simile al carpentiere che se ti fa un lavoro manuale applica una tariffa, se te lo fa con un escavatore ne applica un’altra
x Danilo
Se i periti fossero un pò più intelligenti capirebbero che, aiutando il carrozziere a documentare dettagliatamente i lavori eseguiti, potrebbero avere in mano la pezza giustificativa per evitare di essere richiamati.
Invece si fidano dei programmi che sbagliano i conti. Vuoi un esempio? Prova a sostituire un parafango anteriore e il rivestimento. I programmi ti dicono che dentro lo stacco-riattacco ci sta anche il tempo del paraurti in quanto già compreso dentro lo stacco-riattacco del rivestimento e del parafango. Ma quando invece di sostituire ripari? Il tempario per la riparazione da tempi decurtati dell’80%, 50% e 30% rispetto alla sostituzione, eppure i programmi continuano a detrarre il 100% dei tempi in comune. Invece, dovrebbero detrarre la stessa percentuale in base a quella scelta per i lamierati coinvolti nel danno. Che comunque è una porcheria che ci trasciniamo dietro sin dai tempi dell’accordo ANIA: dopo 10 anni che questo accordo è cessato,sarebbe l’ora che anche questi tempari venissero rivisti, che venissero eliminati i contigui, che venissero eliminati gli aggregati, che venisse messo un costo misurazione della scocca: le dime sono obsolete, oggi si usano i sistemi di misura elettronici e se vogliamo ripagarci l’investimento dobbiamo farci pagare 150 euro così come fanno in svizzera, francia e germania E QUESTO PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI NOSTRI CLIENTI CHE SONO ANCHE CLIENTI DELLE ASSICURAZIONI!
E poi l’auto sostitutiva: quanti di noi sanno che, per legge, per ogni giorno di fermo tecnico l’assicurato ha diritto a un rimborso che va da 20 a 30 euro circa?
E allora, 60 Euro per l’auto sostitutiva, che fra i costi amministrativi e i costi di gestione delle auto abbiamo giusto quei 15 euro di margine, in cambio dei quali il cliente è soddisfatto del servizio e l’assicurazione dovrebbe solamente che ringraziare noi che glielo forniamo.
Ecco, queste sono solo alcune delle lacune degli attuali tempari, che nessuno in 10 anni ha è mai stato capace di mettere a posto! O forse non hanno mai voluto farlo? La risposta ai rappresentanti delle nostre confederazioni….dove siete?
buon giorno a tutti
vi faccio un esempio fiatt 500 anno 2012 per intenderci il modello dal 2007 in poi
preventivo redatto con wincar banca dati bada
sostituzione portello posteriore , SR 5.9 LA 1.20 VE 3.0
sostituzione paraurto posteriore , SR 1.5 VE 2.0
modanatura paraurto kit cromo , NESSUN TEMPO
se noi andiamo a prendere la sostituzione di un paraurto fiat grande punto da sostituire 2005
sost.paraurto post. SR 2.1 VE 2.7
sost. portello post. SR 5.5 LA 1.4 VE 2.8
mettendo i due paraurti a confronto quello della 500 kit cromo oltre allo smontaggio e rimontaggio bisogna praticare i fori alloggiamento modanatura alla punto no pero’ il tempo e’ maggiore sulla punto e sulla verniciatura c’e 0.7 di differenza e’ un po’ eccessiva visto che piu’ o meno sono simili e se notate tra la verniciatura di un portello 500 o punto lo calcolano come verniciare un paraurto secondo me’ non e’ la stessa cosa
qualcuno sa dirmi se con un altro preventivatore da’ gli stessi problemi
per carr. vrv io uso il programma A.M.G software e i tempi sono tutti diversi, per la 500 portellone 4.8 – 1 – 3.2 per il paraurto 1 – 1.8 per la punto portellone 4.6 – 1 – 2.9 il paraurto 0.9 – 2.4
avete entrambi citato due software che si sono venduti o a una flotta o a una compagnia di assicurazione. sono software “suggeriti” ai periti… proprio perchè abbassano i tempi di qua o li alzano di la a seconda di come tira il vento. aprite gli occhi.
difatti io uso il tempario solo per riferimento poi lavoro pero’ a consuntivo comunque grazie del suggerimento provero a valutare altro software
una domanda se mi permetti loris il tuo che tempario da’ senza far nomi altrimenti potrebbe diventare piu’ che un confronto una pubblicita’
se ci pensate, a che serve avere un tempario se poi i valori di riferimento che ci sono dentro non corrispondono con la realtà? Prendiamo gli esempi di sopra:
Grande punto sostituzione paraurto post:
tempi wincar SR 2.1 VE 2.7
tempi amg SR 0.9 VE 2.4
(sempre ammesso che i dati forniti siano attendibili e i software siano aggiornati, ma su questo non ci piove dato che stiamo parlando di un’auto del 2005).
Il punto qui è che a me questi tempari non dicono COSA c’è in quel 2.1 o in quel 0.9, quindi che riferimento posso avere? 2.4 o 2.7 ? Facciamo 2.5 e non se ne parla più ? Ecco questi sono i problemi! A me che mi frega se un tempario va da 2 a 5 oppure da 1,5 a 6, se tanto poi non ci sono delle regole ben chiare che mi aiutano a capire che per quel danno ci vogliono 3,75 ore (valore che sta sia dentro al tempario che va da 2 a 5 sia dentro a quello che va da 1,5 a 6) ??
Quindi i tempari sono solo STRUMENTI POLITICI PER VALIDARE DEI NUMERI. Le assicurazioni vogliono il loro tempario per poter guadagnare sui flussi (ve l’immaginate un milione di sinistri i cui tempi sono abbassati anche solo di un 2% ?), le softwarehouse (non tutte per fortuna) fanno accordi con compagnie e flotte per obbligare i carrozzieri a usare quel programma in modo che poi da un lato sembra che te lo regalano mentre dall’altro lato guadagnano 100 volte di piu con i flussi “calmierati” dei preventivi.
Soluzione? LAVORARE DOCUMENTANDO TUTTO E POI FARE IL CONSUNTIVO (che ovviamente deve restare ad uso interno, di certo mica glielo devo andare a dire quant’è il mio margine).
E il tempario? Serve sempre, ripeto è una cosa POLITICA NON TECNICA E DEVE ESSERE UN’ARMA FATTA DAI CARROZZIERI PER I CARROZZIERI, NON PER ATTACCARE BENSI’ PER DIFENDERCI. Buon weekend a tutti! Fede
Per vrv: io uso un software che dentro ha più tempari: quello che prima si chiamava tempario ANIA (così non faccio pubblicità) e poi il tempario della casa madre, che (pensa un po’!) per alcuni tempi è persino più alto, anche se mancano i tempi per le riparazioni. Ma come dice federico, la prima cosa da fare è il consuntivo, mano a mano che si fa il lavoro si capisce se ci si sta dentro ai tempi del tempario oppure no e se non ci si sta dentro non si va allo scontro,si documenta ciascuna operazione con tante fotografie e alla fine vedi che la spunti. Chi dice frasi tipo “ma il perito non mi accetta questo” farebbe meglio a cambiar mestiere e andare a fare il dipendente, invece dell’imprenditore (infatti il perito è a tutti gli effetti un dipendente della compagnia che oltretutto lavora a prezzi di fame).
Mi sembra incredibile che nessuno ancora ha parlato della prossima discesa in campo di AUDATEX che, oltre ad avere assunto come collaboratore Italia il dott. TERZANO, sì proprio l’inventore di AUTO PRESTO E BENE, ha investito nel nostro mercato la somma di UN MILIONE DI EURO per fare accettare alle compagnie e alle confederazioni il proprio tempario (diffuso in tutta europa).
L’Italia è infatti uno dei pochissimi paesi in cui AUDATEX non ha il monopolio.
Il refrain è sempre lo stesso: DUM ROMAE CONSULITUR SAGUNTUM EXPUGNATA EST!……..
Alberto quello che stai scrivendo è vero e che nessuno ne parli del tempario che stanno sviluppando le assicurazioni in collaborazione dell AUDATEX, non so’ se esiste collaborazione con il dott Terzano ma la mia sensazione e quella che loro stanno ad aspettare i risultati della poca collaborazione delle tre Associazioni, di non trovarsi nella stessa linea che un tempario deve essere UNICO e riconosciuto a livello Nazionale e sviluppato da noi artigiani nelle nostre aziende in collaborazione con le commissione di artigiani delle tre associazioni e il centro studio (csia) della DOMUS .Vedi Alberto tutti vogliono vivere sul nostro lavoro e ci propongano programmi per semplificare la gestione dei sinistri con tempari diversi e sviluppati a loro convenienza per avere profitti sul mercato Nazionale noi dobbiamo avere un tempario di riferimento serio che rispetti il nostro lavoro con trasparenza ,dobbiamo decide da che parte stare . Vedi il tempario è come la tariffa oraria se tutti si rispettasse le fascie territoriali di appartenza e senza svendere la nostra tariffa non ci sarebbero le convenzioni al ribasso , altrimenti e la nostra fine da indipendenti.
Come in precedenza confermato dal direttore di quattroruote professional, il Tempario 2.0 è pronto per la presentazione, come si evince dal documento/invito di CNA.
Cinque carrozzieri esperti hanno stabilito le regole di un tempario NAZIONALE che verrà utilizzato da oltre 10000 carrozzerie.
*****************************************
Invito CNA Bologna per i carrozzieri bolognesi
LUNEDI’ 8 OTTOBRE ALLE ORE 20,30
PRESSO CNA BOLOGNA
L’Assemblea ha lo scopo di presentare ai carrozzieri bolognesi il nuovo TEMPARIO 2.0 realizzato in collaborazione tra Editoriale DOMUS e CNA /Autoriparazione.
Il nuovo TEMPARIO 2.0 verrà realizzato da una apposita Commissione Tecnica (diretta dal Presidente Bruno Tosi) composta da esperti professionisti del CSIA (Centro Studi Indipendente Autoriparazione di Quattroruote Professional) e da cinque artigiani esperti carrozzieri associati a CNA e provenienti da diverse realtà territoriali della Nazione
All’Assemblea parteciperanno:
BRUNO TOSI- Presidente Nazionale CNA/SC/Autoriparazione;
LORENZO LAZZARI –Carrozziere,Componente commissione tecnica TEMPARIO;
PAOLO PISANO- Responsabile CSIA
La partecipazione all’Assemblea è decisamente importante perché permetterà ai carrozzieri bolognesi di conoscere, primi in Italia, le nuove metodolgie con cui verranno tempificati gli interventi di riparazione di carrozzeria sulle vetture di nuova commercializzazione, valutando conseguentemente l’efficacia del nuovo TEMPARIO 2.0.
L’Assemblea sarà anche l’occasione per poter liberamente esprimersi e fornire considerazioni tecniche nel merito del Nuovo TEMPARIO Editoriale DOMUS/CNA.
Confidando nella Vostra numerosa partecipazione e nel Vostro contributo nel merito, inviamo cordiali saluti
Davide, chi sono i 5 carrozzieri esperti? Hanno un’esperienza pratica, o teorica? Comunque, anche se come ho detto, che il tempario deve essere un punto di riferimento ma ognuno deve utilizzarlo a proprio giudizio, è sempre un ottima soluzione pratica e veloce per fare stime di danno. Io come detto, come si fa a calcolare la sostituzione di un cofano, quanto mi ci vuole 30-40 minuti per riuscire ad aprirlo? E’ qui che bisogna modificarlo. Un cofano medio SR su sostituzione da circa 0.6, veramente? ma quant’è 0.6? Mezzora? 40 minuti? Come si calcola? Bisognerebbe fare chiarezza anche sulle spiegazioni del tempario…..
infatti il problema sta proprio li: come si fa a stabilire se un tempario è giusto ? i valori sono infiniti: 0,5, 0,6, 0,7 ,0,8…. ecc ecc sino ad arrivare al tempo massimo che è quello previsto per la sostituzione. 0,1 = 6 minuti, 1 = 60 minuti. 0,6 = 36 minuti. 0,5 = 30 minuti (mezz’ora). Ma il problema non cambia: io dico Grave, il perito dice Lieve, ci mettiamo d’accordo sulla Media. Come sempre. Non c’entra che tempario usiamo, se tanto non c’è un sistema per individuare il tempo idoneo per quello specifico danno. è tutto un gioco di politica e soldi. Quello che gli interessa è validare un tempario in modo tale che qualsiasi discussione porti a quel riferimento, che avendo u un costo verrà pagato da noialtri. Fine.