Non me ne vogliano i lettori del blog se parto da una riflessione. Su uno dei post precedenti, abbiamo fornito il nostro contributo come carrozzieri, perorando la causa dei colleghi, indipendenti e fiduciari; si parlava della possibilità che il nuovo Tempario 2.0 fosse già pronto: abbiamo denunciato il fatto che un tempario pagato da noi carrozzieri, e che sarà importante per il nostro futuro professionale, sia stato “costruito” senza interpellarci. Ebbene, anziché partecipare costruttivamente alla discussione, mi ritrovo strani personaggi riciclati, che ci criticano in siti istituzionali. Bizzarrie di quest’epoca così difficile da vivere: un ex presidente di una confederazione che critica questo blog il quale tenta di aiutare la categoria tutta.Da quale pulpito poi… lui che di tempario ne ha parlato , e ribadisco parlato, per piu’ di cinque anni. Ma l’aspetto ancora più divertente della questione è che – per criticarmi – vengono usate le nostre frasi, i nostri concetti, le nostre parole: un copiaincolla raffazzonato.
IL PRIMO TENTATIVO
Ma torniamo a parlare di un argomento più scottante quanto e più del tempario: il risarcimento diretto obbligatorio.
Come sapete meglio di me, il risarcimento diretto è la procedura di rimborso assicurativo che dal 1º febbraio 2007 consente ai danneggiati non responsabili di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore. Anziché dalla Compagnia del responsabile del sinistro. Obiettivo del legislatore: meno controversie fra cliente e Assicurazione, meno costi per le Compagnie, tariffe Rca più basse. Risultato reale: tariffe Rca che stanno spaccando ogni record, crescita delle truffe. La mazzata definitiva è arrivata con la sentenza 180 depositata il 19 giugno 2009: la Corte costituzionale ha stabilito che il risarcimento diretto è facoltativo; il danneggiato può decidere se rivolgersi alla propria Compagnia o a quella del responsabile del sinistro.
Dopodiché, col recente Decreto liberalizzazioni del Governo Monti, articolo 29, s’era tentato d’introdurre il risarcimento in forma specifica obbligatorio per legge, ricordate?
“In alternativa ai risarcimento per equivalente, è facoltà delle Compagnie assicurative offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore a due anni per tutte le parti non soggette a usura ordinaria, il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%”.
Un evidente risparmio per le Assicurazioni che con questa manovra avrebbero liquidato un 30% in meno, imponendo i prezzi alle imprese artigiane (carrozzerie fiduciarie) del settore della autoriparazione. ed eliminando di fatto le carrozzerie indipendenti. Per i carrozzieri, una sconfitta: addio indipendenza imprenditoriale, accettazione supina dei prezzi imposti dalle Assicurazioni, futuro a rischio per gli artigiani indipendenti.
IL SECONDO TSUNAMI
Il primo tsunami è stato arginato anche grazie a tutti voi e a tutte le associazioni e consorzi locali che si sono uniti intorno a questo blog, che ha fatto una battaglia contro l’articolo 29, poi eliminato, almeno in parte in Parlamento.
Ma ora è allarme rosso: il Governo, in questi giorni, mira a rafforzare l’obbligatorietà del risarcimento diretto, magari imponendo le clausole di riparazione in forma specifica. Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel corso di un’audizione alla Camera dello scorso 6 settembre, ha detto che il risarcimento diretto scioglierà i nodi ancora aperti sui criteri di calcolo dei valori di compensazione fra la Compagnia del danneggiato e quella del danneggiante. Così – dicono – si eviterà che le frodi commesse nel campo assicurativo si riverberino sulle tariffe: “Al ministero è già al lavoro un comitato tecnico con Isvap, Ania e i rappresentanti dei consumatori per i necessari approfondimenti”.
Testo dell’audizione ( CAMERA-Aud Ministro Passera_6 09 12 ) .
Teniamo alta la guardia, il rischio potrebbe essere l’inserimento “last second” di un emendamento che violi la libertà di scelta del riparatore, così come è successo a febbraio, con l’inserimento all’ultimo minuto degli emendamenti 32,38, 32.50 e 32.51, suggeriti dall’Ania sul danno alla persona, proprio mentre noi carrozzieri festeggiavamo la cancellazione del comma 2 dell’art. 29.
EDICOLA DI QUESTI GIORNI:
Kataweb: Rc auto: il risarcimento diretto diventa legge
Automobilista.it : Dramma indennizzo diretto
Portale del risparmio.it : A partire dall’ottobre 2012 invece, grazie al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il risarcimento diretto rc auto diventerà obbligatorio per legge
Businessonline.it : Risarcimento diretto in vigore da ottobre. Condizioni e come si applica
FEDERCARROZZIERI: DOBBIAMO UNIRCI
Pure questa volta, son qui a chiedere il vostro aiuto. Facciamoci sentire, attraverso questo blog e Federcarrozzieri, l’associazione per le carrozzerie indipendenti, affinché questo “progetto” del Governo sul risarcimento diretto, probabilmente collegato al risarcimento in forma specifica, non diventi legge. Federcarrozzieri vuole che il carrozziere non sia obbligato ad accettare quello che la Compagnia vorrà versare. Federcarrozzieri non vuole una guerra fra poveri in cui i carrozzieri battaglieranno per offrire alla Compagnie i prezzi più bassi: la gara a chi ci perde di più. Il mercato allo sfascio. E occhio, il problema riguarda anche il consumatore, l’automobilista che ci legge: perderà ogni controllo sul valore del danno; rinuncerà a qualità, professionalità e sicurezza della riparazione. La morte della riparazione, per legge.
Sei un carrozziere indipendente ? Iscriviti subito a FEDERCARROZZIERI.
Sei un carrozziere convenzionato ? Difendi i tuoi diritti quando ripari una vettura fuori convenzione ? Diventa nostro Sotenitore
salv e buongiorno a tutti colleghi fiduciari e non e a tutti i componenti di federcarrozzieri. volevo sapere quale associazione vede i nostri interessi o quantomeno spende una parola nei nostri confronti . basta con tutte queste chiacchire qui fra qualche giorno scoppia la rivoluzzione.
Buongiorno a tutti,
cosa ci potevamo aspettare da dei tecnici? l’Italia è alla deriva stanno facendo i loro interessi hanno Banche, assicurazioni ,catene di distribuzione e azioni, noi popolo possiamo solo unirci come la battaglia sull’articolo 29 che è andato a buon fine fino ad un certo punto, mentre ci accontentavano hanno inserito come ricordavi te quegli articoli per il danno fisico. Così altro risparmio per loro e più aumento di polizze. io credo che la soluzione ci sarebbe ne avevo già parlato a suo tempo quando ci siamo incontrati Fucecchio. Partiamo nuovamente uniti e incrociamo le dita.
L’unica strada antifrode è obbligare chi ripara la vettura a presentare fattura con controllo sugli acquisti ricambi ,e non cercare sempre di far chiudere i danni senza fattura. Questa oltre che essere uno strumento anti frode è anche uno strumento anti evasione . questo secondo me è un punto forte .
Severina
Buongiorno a tutti,
noi ci stiamo battendo per poter conservare la nostra indipendenza,ma ho paura che sconfitta dopo sconfitta perderemo la battaglia! Scusate questo pessimismo, causato anche da questo brutto momento che stiamo vivendo, ma contro l'”ignoranza” nel senso buono, del cliente cosa possiamo fare? Noi stiamo perdendo clienti storici perchè quando sono davanti al loro assicuratore non hanno il coraggio di protestare, di ribellarsi. Vengono intimiditi, intimoriti, quasi minacciati se non vanno nelle carrozzerie fiduciarie!!! E alla fini cosa pensano? “Va bè, tanto una carrozzeria vale l’altra, l’importante è che non debba tirare fuori neanche un euro”. Così si perde la guerra, d’altra parte i clienti non sono i nostri soldati. E in questo momento hanno problemi ben più grossi che preoccuparsi della loro macchina ammaccata, questo è il vero problema.
Bene, cioè male, se è allarme rosso ci dobbiamo mobilitare come in passato magari intasando di fax e mail il ministero dello sviluppo economico. ottobre è già arrivato.
Mi sto preparando per cambiare mestiere, oppure estero!
signori miei, è ora di dimostrare che la categoria è unita, in un modo ancora più semplice delle battaglie portate avanti sino ad oggi… basterebbe disdire in massa le convenzioni, con qualsiasi compagnia, grossa o piccola, per dare il segnale più forte che il modo assicurativo e politico si possa mai aspettare. e se anche restasse qualche furbo (per così dire), che non lo dovesse fare, non sarebbe in grado di lavorare ugualmente, per il troppo elevato numero di riparazione che le compagnie gli canalizzerebbero… non abbiate paura di esporvi, tanto il lavoro lo dovete sempre fare voi, non lo possono fare AP&B di turno…
Sto iniziando ad odiare l’ Italia, io nn voglio nè cambiare mestiere nè tanto meno andarmene….però se sarò costretto a chiudere di sicuro nn resterò qui anche a costo di andare a raccogliere l uva in australia…
Io sono sempre stato un non fiduciario, il lavoro quest anno è diminuito e adesso ci si metteno anche loro… ha ragione chi dice che i clienti non sono i nostri soldati è vero!! Qui a nessuno frega niente di nessuno…. i responsabili siamo noi come categoria… sempre tutti divisi solo ultimamente si è iniziato a fare gruppo e non ovunque, dalle mie parti sono tutti per i fatti loro e non sanno nemmeno cosa sta accadendo… fiduciari e non!! Mah..
Le sigle di categoria non fanno niente.. la mia tessera non l avranno più da un pezzo!!
E poi tutto questo si deve anche a quei co****ni fiduciari che si fanno inc….are dalle assicurazioni garantendo a loro un maggior guadagno e loro un minor incasso…. vorrei dire bravi bravi bravi complimenti tipica mentalità italiana…
Sono arrivato al limite…. vedremo
a questo punto facciamo fare le riparazioni al governo e alle assicurazioni vedremo cosa sono capaci di fare…cari colleghi siamo rimasti in pochi a fare seriamente questo mestiere e giunto il momento di farci sentire…tutti a Roma per non far passare questa legge…o almeno se passa che dia la possibilita a tutta la categoria che rispetta i requisiti di legge di poter far parte della rete delle assicurazioni per poter riparare le auto senza che il nostro cliente sia costretto a perderci o ad andare dalle carrozzerie scelte dalle assicurazioni…forza non molliamo!!!!!
Buongiorno
Oggi a Genova e’ una giornata uggiosa.
Mi sono alzato dal letto con gli occhi umidi e la gola stretta dalla malinconia.
alle 9,30 sono andato dal notaio per l’atto di cessione delle mie quote…………….
Ero pensieroso e malinconico.
Sono rientrato in ufficio ( devo fare un periodo di affiancamento e chiudere le partite aperte)
Apro la posta e leggo quanto sopra………………
La tristezza non mi e’ passata, ma mi sono detto : vuoi vedere che ho fatto bene!!!!
Pero’ non voglio darla vinta a quelle persone che stanno rovinando il carrozziere , e se sono sempre stato combattivo anche in modo alternativo ( chi mi conosce lo sa) forse avro’ piu’ tempo per essere in trincea a incitare il riparatore
UNIAMOCI sempre di piu’
Una locusta da sola non e’ niente , ma in sciami , divorano tutto e lasciano terra arida.
Pensate se questo accadeva qualche anno fa, ci avrebbero divorati. Ma e’ nato il BLOG
Chiappini R
salve ah tutti
nella mia zone ce una carr. che ah il monopolio di tutto………..
nn so come ah fatto…….ma da diversi anni lavora molto….eh io mi devo arrampicare sui vetri per poter dar damangiare ai miei 6 operari…..che sono qui da una vita….. gia eh dura poter resistere…poi ci si mettono loro ah complicare tutto basta……………………..ci vuole una svolta!!!!!!
ciao a tutti,come ho detto tempo fa parlare non vale la pena qui bisogna farsi sentire dalla nostra categoria,e reagire sono anni che ci prendono per i fondelli,ti danno l’accontetino e inventano unaltra storia per distrugerti ,questi politici tecnici sono da una in******za unica al di sopra della loro cultura,guardano soltanto i propri interessi,dalle banche, alle attivita dove aiutano i potenti,non le piccole inprese che li vogliono chiudere,non hanno capito che l’italia la porta avanti
il piccolo inprenditore che paga le tasse, il grande invece vuole sempre il sostengo economico
dallo stato,che sia la volta buona di andare a roma ,(con m****lli e l**e per raddrizzare questi politici) Gallo non ti arrabbiare
Scusatemi, entro in punta di piedi,da anni seguo in modalita’ silenziosa questo sito,che ammiro e dai cui prendo spunto.Tutt’avia dai commenti espressi noto che ogniuno,ed io per primo,ne facciamo una questione un po’ troppo personale.Dal mio punto vista NON ci sono distinzioni tra chi è fiduciario e chi NO, sono scelte.I provvedimenti che sta prendendo il governo DANNEGGIANO LA CATEGORIA,con riflessi sul singolo carrozziere.Chi è fiduciario si trova ad essere “dipendente” dalle compagnie di assicurazione ed assumersi lui in primis i rischi e le spese di un’azienda,chi invece NON è fiduciario si trova con meno lavoro.E’ facile intuire che le leggi proposte danneggiano in maniera diretta e molto significativa tutti.Pertanto invito chi legge questo sito,e questo blog a riflettere ed unirsi a creare una coesione tra di noi indipendentemente da quali “scelte” si sono fatte per la propria azienda,senza perdersi in discriminazioni.Boia chi molla.
Stò leggendo molti commenti rivolti alla categoria, il problema è ben oltre essere fiduciari o no, qui viene leso ognuno di Noi chi in parte chi in maniera più significativa ma nessuno escluso.
Ciao Antonio
all’ inizio la pensavo come te :”NON ci sono distinzioni tra chi è fiduciario e chi NO, sono scelte.”
Poi mi sono guardato intorno :
1)Gli agenti applicano un vero e proprio terrorismo nei confronti dei loro e nostri clienti :”Se non porti la vettura a riparare da ………., ti verrà detratto il 30%”, oppure : “Riparando la tua vettura presso ………… il quale non è nostro fiduciario ti verrà applicata una franchigia di €……….”
e ti potrei elencare centinaia di esempi.
2)Molti convenzionati ma non tutti (non possiamo fare di un erba un fascio) si sono creati un magazzino interno di ricambi da far invidia ad una concessionaria con magazzino ricambi (lascio a te pensare come hanno fatto!!!!!)
3)Ti sei mai guardato intorno, contare quanti fiduciari ci sono a qualche Km dalla tua attività e contare se tutti hanno la stessa mole di lavoro ??(di nuovo lascio a te le conclusioni)
4)Basandoci sugli stessi tempari e presupponendo il fatto che i non fiduciari hanno una tariffa più alta, ti spieghi perchè molti preventivi (anche qui non facciamo di un erba un fascio)
dei convenzionati stranamente sono più alti e i periti non vanno a correggerli ???
Carissimi , le favole amavamo sentirle quando erano i nostri genitori o i nostri nonni a raccontarcele; quel tempo è passato.
La crisi si sta facendo sentire indistintamente da Nord a Sud , isole comprese.
Vedere il lavoro di anni schiacciato da una PSEUDOLIBERALIZZAZIONE non potrà far altro che accentuare la differenza tra INDIPENDENTI e CONVENZIONATI.
Anche io sogno una coesione fra tutti i colleghi , ma penso rimarrà un sogno.
Oggi penso che l’unica voce che rappresenta gli indipendenti , sia la FEDERCARROZZIERI
e se non gli diamo forza come per l’art. 29 (un grande successo, promosso dagli stessi componenti di questa nuova associazione) saranno cavoli.
E’ per questo che vi invito ad iscrivervi , per dar forza a tutti gli indipendenti che presto si troveranno a contrastare questo nuovo allarme.
Pietro…infatti nelle tue conclusioni concordi con me,qualsiasi sia la scelta fatta in partenza…
Antonio
“Chi è fiduciario si trova ad essere “dipendente” dalle compagnie di assicurazione ed assumersi lui in primis i rischi e le spese di un’azienda,chi invece ……………….”
IO dico
Chi è fiduciario ha scelto di vendere la propria libertà di imprenditore , trovando mille sotterfugi per far pareggiare i conti.
Chi è indipendente ,vede ai propri clienti negat la libertà di scelta
al contrario di quanto scritto negli art. 1,2,3,4 della costituzione ITALIANA
http://studilegali.it/blog/2012/01/21/decreto-cresci-italia-e-liberalizzazio
ciao
da leggere.
Pietro lei puo’ benissimo non condividerle,ma sono e rimangono scelte e come tali vanno rispettate,Ma il mio intervento è un monito a chi fa ancora distinzione tra fiduciari e non.
#Donata
Sicuramente da leggere, ma l’articolo è datato gennaio 2012.
Antonio
penso che siamo colleghi, per cui ti prego dammi del TU.
Rispetto il tuo pensiero, non sono qui per fare della polemica gratuita,
ma girandomi attorno e ascoltando quotidianamente le voci di molti colleghi della mia provincia,regione e vari sparsi lungo lo stivale ti posso assicurare che molti
(causa le pressioni che vengono fatte dai poteri forti) vedono ,purtroppo, i FIDUCIARI
come nemici e non come colleghi.
E’ questa la cruda realtà.
Stà a tutti noi indipendenti e non, capire che uniti possiamo riacquistare la nostrà
dignità di imprenditori, e chi in questo momento ci può rappresentare al meglio
è la Federcarrozzieri,a dimostrazione di ciò ,l’articolo che tutti abbiamo letto
e che ci mette in guardia da nuovi attacchi alla categoria.
Non mi pare che altri ci stanno “informando”.
x Antonio
non è che uno se la vuole prendere con i fiduciari ma se in una squadra di calcio metà si gira e tira contro la propria porta alla fine perdi la partita, che dopo c’è chi si diverte e chi no questo succede sempre.
Non ho ancora sentito nessuno , nemmeno l’esperto dott. Passera fare una proposta semplice semplice ma di eccezionale impatto sia etico che economico. In Italia ci sono circa 40 milioni di veicoli e il liquidato totale (compresi i danni alla persona da sinistro stradale, spese legali, etc) è di circa 8 MILIARDI di euro.
Chi non farebbe una polizza Kasko al costo di 200euro, che moltiplicato per 40 milioni di veicoli fanno esattamente 8 MILIARDI di euro, facendo nel contempo piazza pulita anche delle truffe (non più necessarie) considerate la causa principale degli eccessivi esborsi assicurativi che (secondo le compagnie)fanno rincarare le polizze?
Buongiorno a tutti. di certo é che se i fiduciari non ci fossero tutto questo casino non esisterebbe,ma purtroppo la realta é questa,quindi cari fiduciari tirate fuori le palle…….. e disdidete subito le convenzioni. per il bene della categoria e dei cittadini. Tanto cosa credete, una volta passata la legge vi ritroverete a una corsa al ribasso di prezzi per non perdere il lavoro a discapito della carr. vostra vicina che per AUMENTARE IL PROPRIO LAVORO fara prezzi ancor più bassi…..AUGURI. Forzaaa …tutti uniti per la categoria siamo solo noi che possiamo riparare le macchine. Carr. Magic Carpaneto Pc
#Alberto
Dalla padella alla brace
RCA assicurazione obbligatoria , quindi è anticostituzionare imporre vincoli,anche se il legislatore alcune volte cede alle tentazioni ………..
Kasco assicurazione facoltativa, quindi di facile manipolazione, vedi Inghilterra.
Se la kasco fosse a portata di tutti, il che dovrebbe fare notevolmente scendere il prezzo delle RCA , le compagnie obbligherebbero PER LEGGE a riparare le vetture ai propri riparatori, allo stesso modo di come oggi veicolano vetri, atti vandalici e kasco.
SIAMO PRONTI PER ANDARE A MANIFESTARE A ROMA, DOBBIAMO RIUNIRCI E FARCI SENTIRE!!!!!!
il primo passo è unirsi a federcarrozzieri, federcarrozzieri grazie alla nostra adesione ed al nostro consiglio porterà le nostre voci dove servono realmente. Basta lamentarsi senza fare nulla! BA-STA!
abbiao pagato e sostenuto fino ad ora associazioni di categoria che non hanno cambiato nulla anzi hanno lasciato fare e sottaciuto, vale la pena provare anche questa strada, che tra l’altro mi pare la più coerente fino ad ora!
Salve a tutti, mi sono assentato questi giorni x questioni dolorosamente private. Leggo oggi quello che scrivete, qui il vero problema è Governativo.
1 Le lobby hanno lo Stato dalla loro, in quanto molti componenti ne fanno parte, e x lobby intendo banche e assicurazioni.
2 Il problema delle convenzioni sono anni che c’è e ignorato. Se ne parla questi ultimi 2 anni x la mancanza di lavoro, sia da noi non conv. che da i conv.
3 Più andremo avanti e sempre meno lavoro, troppe carrozzerie x poco parco auto circolante. Se fino a qualche anno fa le nostre carrozzerie erano piene, era perchè noi Italiano non volevamo toglierci l’auto da sotto il sedere. la usavamo x fare meno di 1 km al giorno. Oggi che l’Italia x via della crisi, sta prendendo gli standard europei, che tutti si muovono con messi pubblici, siamo in ginocchio.
4 Sempre più carrozzerie in crisi andranno a convenzionarsi x potersi salvare dal fallimento.
Non ho mai parlato di Stato nel Blog, ma secondo me bisogna muoversi contro lo Stato come abbiamo recentemente fatto. Tutti noi oggi, lavoriamo alla giornata. Chi più chi meno. Quanti resteranno in piedi? Quanti hanno investito nelle aziende, e non gratifica più come 10 anni fa, ma hanno peggiorato solo la situazione? Unirsi va bene, ma cosa si può fare contro lo Stato? Io sto nel lazio, tutti state sentendo cosa succede. Io aspettavo circa 40 mila euro dall’artigiancassa x conto interessi, quindi non un finanziamento o fondo perduto. Ma solo una percentuale degli interessi bancari del mutuo che stiamo pagando. Con quei soldi avrei ingrandito l’azienda con un autolavaggio, dove avrei messo un’altra persona. Niente soldi, non c’è + una lira x gli artigiani. E la Polverini se la gode….
Ciao a tutti.Indipendenti o nò.
Leggendo quello che si scrive si capisce che hanno tutti ragione!
Il problema è propri questo.
Tutti con le loro motivazioni sono nel giusto,anche se io ho tentato in tutti i modi di combattere e far ragionare in maniera diversa chi si è convenzionato con le compagnie.
forti delle loro ragioni pochi hanno rinunciato e specialmente adesso si fanno ancora più convinti di aver fatto bene i loro conti.
Purtroppo alla luce di questo sono convinto che gli artigiani non convenziati chiudereanno i battenti e la loro professionalità andrà persa.
Resteranno aperti e alle dipendenze delle assicurazioni gli altri ,ovviamente senza possibilità di un ricambio generazionale tutto il settore verrà rilevato a costo zero.Sappiamo da chi.
Manifestare sarebbe un’idea,ma chi lo farebbe!Noi carrozzieri NO!Siamo tutti dei caproni
pronti a lamentarsi come facevano i contadini una volta,con la differenza che loro sono riusciti veramente a fare dei consorzi con un certo potere e con una certa unità,noi non saremmo mai in grado di imitarli.(PURTROPPO)
Claudio una possibilità ci sarebbe basterebbe denunciare tutti gli illeciti che circola nel nostro settore di carrozzeria alle competenze vedi tipo (117 ) però chi la prende la responsabilità noi artigiani le Associazioni la neo nata Federcarrozzieri ,segnalamo tutte le convenzioni a costo o, come recuperano denaro x stare sul mercato spiegamelo !!!!! tu dici che le carrozzerie fiduciarie convenzionate chiuderanno io penso che chiuderemo noi ( indipendenti )se non ci uniamo veramente con regole precise e correttezza reciproca nelle regole .
Silvano, hai letto male. Claudio ha detto che “gli artigiani non convenzionati chiuderanno”. E’ la stessa cosa che cerchiamo di nascondere tutti, ma lo pensiamo. Cosa fare? Unirsi si, ma veramente quanti siamo? E chi è veramente che si mette in prima fila? Molti scrivono, ma non si sa chi sono. Davide Pietro, Fabrizio, e altri ci hanno messo la faccia. Non facciamogliela perdere. Io non so ne più cosa dire, ne cosa pensare… Sarà perchè ho passato una settimanataccia…..
Cari colleghi il discorso non e’ stare dalla parte, o contro i fiduciari, e’ stare dalla parte giusta.
Se pensiamo che e’ giusto non essere fiduciari saremo di sicuro arrivati a questa conclusione in base ad un ragionamento che ci porta a comprendere che e’ a rischio la nostra indipendenza, la nostra redditivita’, forse la nostra stessa esistenza.
E’ chiaro che abbiamo a che fare con societa’ di assicurazione che hanno molto piu’ potere di noi nei palazzi che contano ed e’ per questo che rischiano di ottenere cio’ che vogliono, noi pero’ possiamo entrare nei palazzi della politica con la stessa forza se solo riuscissimo a sollevare una massa critica che riesca non tanto a comprendere le nostre ragioni, delle quali francamente credo che a pochi interessano, quanto capace di capire che dietro a tutto questo c’e’ l’ennesima gigantesca truffa sulla pelle dei cittadini obbligati a pagare un’assicurazione e scippati di ogni tutela in caso di sinistro senza ottenere alcun risparmio. Iniziamo a parlare di calo dei sinistri in percentuale a due cifre senza calo dei premi, iniziamo a parlare di tariffe di manod’opera fra le piu’ basse d’europa a fronte dei premi piu’ alti d’europa, iniziamo a parlare degli italiani che nell’ultimo anno hanno preso meno multe, quindi molto piu’ corretti alla guida avranno di sicuro fatto meno sinistri, che hanno consumato solo negli ultimi mesi un 10% in meno di carburanti, quindi se tanto mi da tanto un 10% in meno di sinistri. Forse se l’opinione pubblica sapesse tutto questo non sarebbe forse facile per la politica far digerire agli italiani l’ennesimo favore alle assicurazioni, e non sarebbe facile per le associazioni dei consumatori stare dalla parte dove stanno ora, forse per i stessi politici (che spero dalle prossime elezioni poter essere scelti da noi e non nominati) non sarebbe facile giustificare certe scelte dettate da ania. Possiamo dimostrare tutto questo. Solo ad un popolo ignorante possono far credere che certe misure sono giuste, dobbiamo fare di tutto perche’ la gente sia informata, e la stampa sollecitata ad approfondire l’argomento rc auto. Se passa il messaggio che il caro polizze dipende da noi siamo spacciati, ma siccome sappiamo che non e’ cosi, dobbiamo fare in tutti i modi per far conoscere i veri motivi e magari portando da attori di questo mercato le nostre proposte per far scendere i premi senza toccare i diritti degli automobilisti.
Salve a tutti
Un po’ di tempo fa ho scritto che abbiamo perso il nostro senso civico, non c’è più il rispetto del prossimo, chi ha merito viene demonizzato, il furbo l’ha sempre vinta e nel nostro settore dove gira qualche € ci meravigliamo di certe situazioni.
Nel sistema assicurativo dove circolano centinaia e migliaia di € pensate voi che qualcuno non mangi anche sulle nostre spalle come artigiani o come assicurati.
Il mal costume non è nato due giorni fa, noi ITALIANI siamo esperti gia nell’antica Roma al potere andava il più meritevole ( a corrompere il prossimo ).
Anch’io come il nostro collega che ha ceduto le quote sono sempre e solo un carrozziere pensionato ma INDIPENDENTE e chi ha preso il mio posto gli ho insegnato ad esserlo, spero che continui.
Ritornando al senso civico, faccio mia una frase che letta fa al coso nostro (il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente ).
Le compagnie hanno questo potere, perché hanno la forza economica e la certezza che di fronte a loro hanno una categoria di artigiani carrozzieri che si mangiano tra di loro con l’invidia e l’ignoranza di non sapere la forza che hanno, perché il nostro egoismo ci ha portato a tutto questo.
Come ho detto tante volte non ha voi, ma a chi mi conosce, la colpa di tutto questo è solo nostra.
Mi ricordo quando facevo le elementari perché ho fatto solo la quinta, quando entrava in classe il bidello la maestra ci faceva alzare in piedi, in segno di rispetto, il senso civico comincia da questi piccoli segnali che la mia generazione ha perso e che i nostri figli neanche la tengono in considerazione.
Possono sembrare banalità ma io penso che il rispetto del prossimo si la base di una convivenza che porta al quel rispetto delle regole che noi non abbiamo con il nostro collega, con la compagnia di assicurazione e tante volte anche con il perito.
Perché se dovessimo tutti quanti avere quel rispetto che ci manca è impensabile che un artigiano carrozziere diventi fiduciario e come succede degradato a dipendente non stipendiato ma condizionato, a fare delle azioni che magari da INDIPENDENTE non farebbe.
Rispettoso di tutti, ma questo è il mio pensiero.
Sono pienamente daccordo con Severina.
Se le compagnie liquidassero i danni dietro fattura o ricevuta fiscale la gente sarebbe costretta a riparare l’auto (a volte si vedono marciare delle vetture che sono anche pericolose) nelle casse dello stato entrerebbero + soldi grazie all’iva che ora non pagano, Monti dopo le Regioni dovrebbe andare alle assicurazioni e vedere quanti sinistri sono stati liquidati senza fattura di riparazione.
Nel 2004 c’era una legge ma è stata abolita perchè a loro non conveniva.
Riciao a tutti!Indipendenti o nò.
Siamo alle solite!Ho dato mio malgrado dei caproni a tutti i carrozzieri.Compreso mè!
Nessuno si è offeso o ha avuto qualcosa da ridire.
Allora è VERO!
Guardate,e ascoltate,non siamo solo noi ad esserlo.
Radio 105 aveva invitato tramite Facebook,(se non è scritto giusto perdonatemi)e tramite la radio tutti a manifestare davanti al parlamento,si sono presentati in 150,
Continuare a lamentarsi non serve a niente!
Guardare indietro e lamentarsi,non serve a niente,
Guardare avanti e lamentarsi non serve a niente,
Combattere con i periti che vogliono indirizzare i clienti dove fà comodo a loro,non serve a niente!!
Litigare con le compagnie che fanno terrorismo con i loro assicurati per indirizzarli nelle LORO
carrozzerie,NON SERVE A NIENTE!!!
Per noi c’è un solo modo per salvarsi.
Fare un vero consorzio nazionale che inglobi tutte le carrozzerie indipendenti,con un suo consiglio d’amministrazione e che faccia tutte le funzioni che una grossa società svolge per avere utili.
Lo sò è fantascienza.
Ma lasciatemi sognare,non toglietemi anche quello.
a CLAUDIO
se nessuno si e offeso e perche non ai ancora capito che dovresti dare dei caproni atutte le nostre associazioni le sole dove nessuna a ancora mosso un dito si fanno sentire al momento che devono riscuotere le adesioni il resto ci lascia fare a noi
[…] Disegno di legge che fissa l’obbligatorietà del risarcimento diretto. E, come denuncia il blog IlCarrozziere.it, il passo successivo potrebbe essere il risarcimento in forma specifica, riproposto come una norma […]
A Claudio
caro collega, non mi stupisco se nessuno si offende.
Esprimo un pensiero personale
(e tengo a sottolinearlo PERSONALE)
Nel nostro caro bel paese funziona tutto alla stessa maniera :
“finchè la pecora cammina , il gregge va avanti”
per finire:
“chiudiamo la stalla quando i buoi son scappati”
Mi spiego:
fino a quando le carrozzerie hanno avuto il loro bel lavoro, ce ne siamo sbattuti altamente dei pericoli che incombevano sul mondo dell’autoriparazione, pensando “ma io stò bene , ma che me frega !?!? ”
Poi è arrivato l’art. 29, tutti allarmatissimi, fax,e-mail, centinaia di pensieri sul blog.
Sull’onda nasceva la FEDERCARROZZIERI (ricordate però che quei fax ed e-mail sono stati inviati grazie alle menti che stavano creando questo nuovo “gruppo”)
Le acque si son calmate, e quel migliaio di voci(direi più di duemila)che avevano gridato VITTORIA,VITTORIA son tornate a curare il proprio orticello ed i riconoscenti alla nuova Federcarrozzieri son stati circa 1/3.
Cosa vogliamo fare aspettare un altra mazzata per riunirci di nuovo assieme?
Aspettiamo di trovare”i buoi fuori , per chiudere la stalla”?
Abbiamo creato uno strumento che associ gli indipendenti,
STA A TE E A TANTI TUOI COLLEGHI ISCRIVERSI E DARGLI FORZA,
PER DARE MODO A TUTTI DI SOGNARE PER UN FUTURO MIGLIORE
QUESTA NON E’ FANTASCIENZA, E’ LA REALTA’
CREIAMO UN FUTURO MIGLIORE ,PER TUTTI GLI INDIPENDENTI
INSIEME ALLA FEDERCARROZZIERI
NON ASPETTIAMO MIRACOLI.
NON ASPETTIAMO DI NUOVO LA SCURE SUL COLLO PER SPAVENTARCI
NOI CI ABBIAMO MESSO LA FACCIA E VOI ????????????
certo che per star li a pagar tessere a ste confederazioni che poi a decidere del nostro presente e futuro sono in cinque, penso sia meglio dar disdetta alla confederazione e investire il nostro denaro in qualcuno che lo impieghi per tutelare davvero i nostri interessi.
fare un consorzio unico è come fare un’altra associazione.è il modus operandi a unire la gente: tutti quelli che si comportano in un certo modo alla fine si trovano naturalmente vicini e aggregati, è una cosa talmente logica.
Spendo una parola per lo sfogo iniziale di Davide,mi pare di aver capito a che razza di pirla si riferisca,ma quello è un trombone con un piede nella fossa che deve capire che è venuta l’ora anche per lui di andar fuori dai c******i (scusate il francesismo).
Secondo me, bisogna partire dal fondo. Facciamo un’analisi; in questi ultimi 5 anni il lavoro è calato ogni anno di più, aumentando i costi e diminuendo i ricavi, colpa delle assicurazioni? Bhà non credo. I convenzionati stanno chiudendo, mettendo in cassa integrazione operai o peggio licenziarli. Tutti dobbiamo vivere, e come già detto, finora abbiamo guardato solo nel nostro orto. Le assicurazioni sono una SOCIETÀ’ A DELINQUERE da anni, e da anni gli abbiamo fatto fare quello che gli pare. Ma anche ai privati gli abbiamo permesso di fare quello che vogliono, senza che sto a elencare. Oggi, auto più sicura, strade con meno bivi e stop, ma con più rotonde ad evitare incidenti, strade con limiti di velocità ridicoli, con autovelox ogni 500 metri, clienti presi dalla crisi e dal caro benzina, prendono i mezzi pubblici, senza calcolare chi è disoccupato…. Per quanto riguarda il nostro lavoro, basterebbero alcune cose: eliminare l’indennizzo diretto e la camera compensazione, pagamenti solo dietro fattura da parte delle compagnie e, soprattutto, niente auto circolanti con ammaccature, fumi neri, o perdite d’olio. Come non si può andare in giro con gomme lisce, perchè si va in giro con un’ammaccatura con della ruggine? Le compagnie hanno a loro volta il coltello dalla parte del manico, ma noi lo permettiamo. Non prendiamola con i sindacati di categoria, mai un artigiano sarebbe tutelato. Non valiamo nulla e si godono i nostri soldi. Io non sono appassionato di Storia, ma mi sembra che non so in quae secolo, i Francesi soffocati dalle tasse e strozzati dal Re di Francia, fecero un pò di casino, dove non erano presenti Sindacati….. Se non ricordo male, dalla Monarchia si è passato alla Repubblica. Certo, noi non siamo francesi, ma solo caproni italiani (per dirla come Claudio)! Cosa serve in questo momento x andare a far casino? Che dobbiamo rimanere tutti senza cibo? Mentre chi Governa e che viene da noi governato (intendo come fatto mangiare) ci prenda x il c..o? Perchè non tiriamo fuori le P…e e non andiamo a manifestare? Certo, in un blog non è possibile organizzare una cosa del genere, chi ci andrebbe in mezzo è il legale rappresentante e non vogliamo questo. Dopo quello che ha fatto x unirci e che sta facendo, calcolando che ha sempre un lavoro da mantenere… Io non ho paura di nulla, cosa vogliono che ci facciano? Non possiamo muovere un dito? è dittatura questa…..
Ciao Andrea
mi pare di capire che esci da un periodo un pò nò.
Calmati e rifletti.
Ti voglio ricordare che dopo la Rivoluzione Francese seguì anche un periodo di Caos
noto come “Grande terrore”(circa 2000 vittime in poco più di un mese)
Sai che io non sono per le manifestazioni in piazza, sopratutto se poi per colpa di qualche “fenomeno” finiscono nella violenza più gratuita danneggiando beni di privati o della nazione stessa.
Secondo me dovremmo, fare un analisi della nostra coscienza :
quante volte si è votato un personaggio solo perchè prometteva “zuccherini “?
quanti di questi personaggi ora riempiono le cronache ?
quanti, visto il soprannome avrebbero dovuto fare fumetti e non politica ?
Troviamo una forma di protesta incisiva (come per l’art. 29) con richieste mirate
cercando in questo calderone qualcuno che faccia politica e non festini
con facce di maiale, che “purtroppo”(avverbio che hanno utilizzato nelle interviste)
si portano a casa 300.000€ l’anno (pari al presidente degli Stati Uniti).
Cerchiamo sopratutto di essere uniti 365 giorni l’anno.
Ed ecco invece cosa succede a me tanto per tranquillizzarVi un po’…..oltre a lottare ogni giorno per il nostro lavoro dobbiamo avere anche questi controlli da parte di persone incompetenti in materia che deducono quanto segue:
In data 05/09 ho avuto l’accesso dell’ Agenzia delle Entrate che si e’ presa tutti i miei documenti relativi all’ anno 2009 e ieri mi ha chiamato per dirmi cosa hanno elucubrato. Allora partiamo dall’ inizio : dopo aver preso una per una le pratiche dei clienti ritengono la mia contabilita’ non attendibile poiche’ i preventivi fatti non corrispondondono alle fatture da noi emesse e quindi secondo loro vi e’ una sottofatturazione. Ho cercato di spiegare ieri che i preventivi vengono concordati poi con il perito con il quale concordiamo le ore di riparazione ma non la tariffa oraria poiche’ non siamo convenzionati con le compagnie. Queste ultime infine a secondo della compagnia, del liquidatore e del suo umore liquidano alle volte con la mia tariffa alle volte a tariffa inferiore e quindi il mio documento di riparazione non corrisponde poi alla successiva fattura che viene emessa al momento della liquidazione da parte dell’ assicurazione. Loro sostengono invece che tale differenza viene da me incassata in “nero” senza ovviamente avere nulla che lo confermi e poi cosi’ effettivamente non e’. La franchigia sostengono venga incassata in nero ma non e’ cosi’ poiche’ la franchigia viene da noi “abbuonata” al cliente cosa che peraltro se non facessi io fa’ il mio concorrente difronte.
Ad oggi quindi mi trovo ad averci rimesso la differenza del costo orario e le franchigie ed a doverci nuovamente rimettere poiche’ loro ritengono ci sia una differenza sul mio utile che mi vanno a conteggiare quale maggior dovuto sull’ utile 2009.
Il mio problema e’ oltre al dover pagare le relative tasse che se io concedo una cosa del genere, allora anche la gestione di tutti gli anni successivi puo’ essere contestata sulle stesse basi poiche’ il nostro lavoro e’ cosi’, io emetto la ricevuta di riparazione ma poi non sempre le assicurazioni pagano il tutto e quindi ci sono differenza. Ad oggi ho una dipendente part time che mi gestisce il recupero delle differenze tramite reclami o incarichi al legale ma nel 2009 non l’avevo.
Qualcuno ha gia’ avuto di questi problemi ed e’ riuscito a far capire a queste persone ignoranti in materia il problema.
Avrei bisogno di tutto il materiale di cui potete disporre per cercare di difendermi da questo ingiusto attacco.
Vi chiedo cortesemente di aiutarmi, e’ un problema che oggi tocca a me e domani puo’ capitare a chiunque di noi. Se vincessi questa battaglia sarebbe non solo per me ma per la categoria poiche’ ci sarebbe un precedente.
grazie. Sabrina
Sabrina, mi spiace che questo succeda solo a chi lavora, come te, e deve stare sotto i poteri forti delle compagnie, come dicevamo. Personalmente non posso aiutarti, per mia fortuna, non ho nessun documenti relativo alla questione. Posso solo consigliarti di sentire un buon avvocato tributivo, che non è facile da trovare ma ci sono. Di dove sei?
Pierto, lo sai. Io sono pacifista ma rivoluzionario. I mio momento no coincide col no di moltissimi, ma come detto, secondo me la questione è politico. Se partirei domattina x Roma a protestare? Andrei a comprare una tenda x piazzarmi lì stasera! Capisco tutto, anche che in Francia ci sono stati dei morti. Almeno lì sono morti x un obbiettivo poi raggiunto, qui moriremo di fame tutti…. Ma questo è un forum di carrozzieri, ed è giusto lasciare la politica nazionale da parte. Qualche giornale lo abbiamo a favore, proponiamoci alle reti televisive chiedendo l’aiuto delle associazioni di categoria di difenderci, come ho scritto sopra, da rendere le auto sempre efficienti. In Italia siamo il numero uno a fare contravvenzioni, perchè si fanno x la velocita o x un divieto di sosta, e non per rendere efficienti i veicoli? Va bene che ti passa un disel vicino, altezza carrozzino bambini, e respiriamo il nero dello scarico? O è possibile andare a fare spesa, e rompersi un vestito o tagliarsi, per un faro o uno specchio rotto? E’ possibile fare a lotta alle frodi, quando le compagnie liquidano senza fattura, un’auto pericolosamente circolante? Vogliamo batterci su questi punti? E’ possibile che le assicurazioni aumentano ogni anno, nonostante i sinistri siano in calo? E cosa peggiore, il parco auto circolante p in calo? E’ possibile che ogni sinistro, anche il classico da parcheggio, le compagnie ti facciano saltare 2 classi? Qualcuna anche 3? E invece venire cacciati solo perchè non conviene tenere un ciclomotore, nonostante non sia mai stato fatto nessun incidente e c’è l’obbligo della polizza assicurativa? Questi sono punti da affrontare, e se le associazioni si mettono da parte, sputtaniamoli con giornali, tv, social network e soprattutto tra colleghi metalmeccanici. Come detto prima, le nostre associazioni poco valgono, quale giornale le può difendere? Tutti sentite i caos della Regione Lazio, bene mi sono stati negati circa 40 mila euro di ARTIGIANCASSA dove avrei reinvestito il tutto! Testa calda? Si molto!
Sabrina, vorrei sapere come ti stai comportando sulla fatturazione, a quanto ho capito dici che le fatture le fai dopo la relazione del liquidatore o le fai dopo aver concordato con il perito, fatturerai in relazione alla tua richiesta e in relazione al consuntivo delle ore impiegate dal tuo personale. Specificherai le ore lavorate X la tariffa che avrai depositato alla Camera di Commercio della tua Provincia, dove potrai dimostrare che le ore fatte sono quelle che i tuoi dipendenti avranno sul contratto di lavoro, sai in fondo, se hai 100 ore da vendere non ne potrai vendere 200 e viceversa, se hai 100 non puoi vendere solo 50, altrimenti siamo sotto verifica.
Uno dei motivi è quello di vendere troppe ore, se fatturiamo una tariffa più bassa si alzano le ore e quindi potresti essere accusata di prestazione al nero.
Ciao Sabrina,
la questione è molto semplice: siamo tutti a rischio.
perchè, visto che la paga oraria è bassa, siamo costretti a fatturare più ore di quelle realmente impiegate a fare i lavori. E loro (i controllori) fanno presto a fare i conti: se tu hai 1 operaio, non puoi in teoria fatturare più di 1600 ore l’anno (8 ore al giorno moltiplicato 200 giorni lavorativi) perchè se lo fai significa che lo fai lavorare più ore oppure che hai un altro operaio in nero.
Ma siccome mediamente, per star dentro ai costi di manodopera “concordati” (20 euro l’ora, 25, 28, 30, quel che l’è) bisogna raddoppiare le ore nei preventivi, ecco che alla fine queste non son più ore di lavoro bensì parametri che, moltiplicati per la tariffa, ti danno il costo della riparazione.
Ma siccome sulle fatture c’è scritto ORE, ecco che loro non sono ignoranti, sono semplicemente FISCALI. Ti contestano il nero e tu non puoi farci proprio nulla se non pagar le sanzioni.
Rimedio: 1) la tariffa va CALCOLATA SULLA BASE DELLE SPESE e DEPOSITATA IN CAMERA DI COMMERCIO. 2) Devi fare IL CONSUNTIVO FACENDO MARCARE TUTTI I TEMPI DI LAVORO AI TUOI OPERAI. 3) Devi METTERCI UN NUMERO DI ORE CONGRUENTE ALLE ORE DI PRESENZA DELL’OPERAIO e MANTENERE LA TARIFFA DEPOSITATA FACENDO CASOMAI DEGLI SCONTI DI VOLTA IN VOLTA MA SULL’IMPORTO, NON SULLA TARIFFA.
Sono differenze sottili ma ti salvano l’azienda.
difatti io manderei la guardia di finanza a casa di tutti i fiduciari che abbassano la manodopera senza farsi prima i conti.Se ci vanno,ne fan chiudere il 90% minimo,perchè tutti rubano sulle ore.Per quanto mi riguarda ben vengano controlli e denunciamoli tutti,quelli che fan ste cose,almeno faremo pulizia.E se un imprenditore non è capace a farsi i conti,peggio per lui (questo vale per tutti i settori). Gli strumenti per controllare questi flussi esistono,solo che non vogliamo investire,pensiamo di sapere tutto noi e alla fine TAC! Ce lo prendiamo in quel posto.
Per Sabrina: avresti dovuto emettere delle note di credito per le franchigie “abbuonate” e modificare i preventivi facendoli corrispondere agli importi pagati. E comunque,se loro fanno un controllo incrociato presso le compagnie dovrebbero rendersi conto che la compagnia difficilmente accetterà di pagarti “in nero” delle differenze. Il fatto è che le compagnie non le verificano, mentre alla piccola carrozzeria “succhiano” quel tanto sangue che basta a sfamarsi e a lasciarti viva per poi tornare a succhiar sangue dopo qualche anno, quando avrai ripreso le forze.. sono vampiri.
Avete ragione si capisce dove sono gli utili x tutte le aziende che firmano convenzioni a ribasso si accordano più ore con il perito e in cambio riducano la tariffa la categoria è questa dove il 50% è CONVENZIONATO CON ASSICURAZIONE E PRIVATI
Durante uno scambio di idee (via e-mail)
una persona ECCEZZIONALE per salutare ci gira questa citazione:
“Non pretendiamo di dare l’esempio
né di dettare la linea. Ma una cosa, forse, l’abbiamo capita. Chi
cambia per il gusto di cambiare è un isterico. Chi si abbarbica al
vecchio un illuso e talora un vigliacco. Sul lavoro, in amore e in ogni
altra cosa, il cambiamento vero è la rottura di uno schema. Un distacco
che fa paura e produce sofferenza, ma una sofferenza indispensabile,
preludio alla gioia. Perciò va affrontato col futuro negli occhi e il
passato nel cuore.”
(Massimo Gramellini)
Leggiamola attentamente e decidiamo come vivere il nostro futuro.
infatti se un collega lavora al ribasso i casi sono due: o è davvero bravo a gestir l’azienda (e allora tanto di cappello) perchè riesce a bilanciare i lavori fatti senza praticar sconti con quelli fatti praticando sconti elevati, oppure schiaccia sulle ore e quindi ruba. E qui io chiamo in causa anche il perito, che o è un tecnico competente (e quindi in grado di esaminare il mio preventivo e rilevare inesattezze/incongruenze) oppure è un incompetente (e quindi va segnalato all’isvap e all’albo dei periti) oppure un disonesto quanto il collega carrozziere (e quindi ne chiedo la radiazione dall’albo).
“Quando ho lasciato la Apple, a John Sculley è venuta una brutta malattia. Ho visto altre persone che ce l’avevano: consiste nel pensare che il 90% del lavoro sia nell’avere un’idea davvero grande, e che basti dire alle persone: ehi guardate che grande idea, perché l’idea si realizzi.
Il problema è che ci vuole una quantità immensa di lavoro artigianale per tirare fuori da una grande idea un grande prodotto.”
(Steve Jobs)
uno che il futuro lo ha predetto 15 anni fa…ma che si capisce ha dedicato una vita a lavorare per coronare il suo sogno.
vi voglio raccontare una mia esperienza circa 18 mesi fà ho deciso di provare a convenzionarmi con una nota assicurazione tanto per provare e capire come funziona visto che non lo ero stato mai stato con nessuno . con questa convenzione ci sono restato quasi un anno ed ho poi tirato le somme quindi clienti nuovi mandati dalle aggenzie su per giù 3-4 un pò pochini credo gli altri erano tutti già miei clienti che sarebbero venuti lo stesso da mè, applicando la loro tariffa ed il loro sconto sui ricambi ci si guadagnava a malapena allora dopo il periodo che mi ero prefissato avevo deciso di togliere la convenzione quando allora ho spiegato i motivi all’agente che mi aveva proposto il tutto mi disse ma quando mandi tutto al perito metti qualche pezzo in piu’ oppure invece di prenddere i pezzi nuovi metti quelli di recupero e fatteli pagare come nuovi e dillo al perito di pagarti delle ore in più guarda che fanno tutti così .
io non sò se fanno tutti così gli altri convenzionati ma nel mio modo di lavorare non accetto questi sotterfugi perche’ non mi sembra giusto quindi mai dire mai nella vita ma ora come ora il mio pensiero è che sottostare alle regole delle compagnie è uno schifo ed anche il dover fare giochetti per poter prendere quello che ci spetta no grazie io ho detto no .
PER VRV. Praticamente per portare a casa i propi soldi,bisogna rubarli…ma se ti beccano quantè la pena”’? allora bisogna essere dei furboni……..io o sempre saputo che si ruba agli altri e non a se stessi.
Sei stato grande, spero lo facciano anche gli altri
qua da noi ci sono molti convenzionati,ma nessuno va a guardare i numeri.E non parlo solo dei numeri di auto canalizzate,parlo di numeri interni.Io per dir di si a sai fondiaria dovevo rimandare alcuni clienti che finivano col portar la macchina da un’altra parte.facendo i conti ci siamo accorti che far le macchine di sai fondiaria ci veniva a costare molto di piu di quel che sembrava:tempo perso a far resi di ricambi non conformi,tempo perso a montare,smontare e rimontare,cliente furibondo e naturalmente mica puoi dirgli “cavoli tuoi caro,se la tua assicurazione mi porta lei i ricambi per risparmiare la prossima volta sceglitene un’altra”.Da questa esperienza ho capito l’importanza di saper parlare ai clienti, di mandargli delle e-mail informative e metterli in guardia sui rischi del risarcimento in forma specifica. Sino a quando l’assicurazione sarà obbligatoria per legge,è sacrosanto che chi ripara e chi assicura debbano essere due entità separate e fuori dai conflitti di interessi. Solo questo può garantire al cliente automobilista di pagare davvero un’assicurazione che appunto gli assicuri che in caso di incidente sia tutelato.E noi dobbiamo appropriarci degli strumenti di lavoro che ci permettono di essere veramente indipendenti, i sinistri li dobbiamo gestire noi, non farceli gestire da altri (incluse società intermediarie, ce ne sono tante, audatex per prima ma c’è anche la dekra, il tuv, etc etc).
come molti ln questo blog, concordo che i tempi siano maturi e sia giunto il momento di agire.
spero che Federcarrozzieri abbia la forza necessaria e stia lavorando per una strategia che cerchi di portare dei miglioramenti per il futuro della nostra categoria e anche della collettività tutta.
Mi auguro che questa strategia possa essere semplice, chiara ed inequivocabile, in modo da poter avere il sostegno di un sempre maggior numero di colleghi.
“Siamo uomini o caporali?”
Ciao a tutti
Roberto pultroppo siamo tutti mezze sege MA FURBI, NON AI CAPITO ANCORA ciao
Silvano, credo che in parte Tu abbia ragione, però..
Credo anche che, se le indicazioni che ci arrivassero “dall’alto” fossero (mi ripeto) semplici, chiare , inequivocabili (..toh, aggiungo ..forti..coerenti), ..molti carrozzieri avrebbero un valido supporto e l’intelligenza necessaria per poter cambiare.
buona Domenica
Ciao Sabrina, non saprei come aiutarti, ma fammi sapere cosa ti dicono visto che anche io lavoro alla tua stessa maniera. Baci
[…] partita partecipano diversi player, fra cui la lobby delle Assicurazioni, il Governo Monti (vedi qui), i Carrozzieri. E per non farsi spennare vivi, proprio i Riparatori devono tutelarsi. In che modo? […]
[…] po’ ce lo sentivamo, se è vero che il 25 settembre 2012 vi avevamo messi in guardia: leggete qui https://ilcarrozziere.it/blog/2012/09/risarcimento-diretto-e-in-forma-specifica-gli-incubi-a-vol… e rimarrete […]
[…] Altre belle parole che messe insieme suonano bene sono: “Tutela del consumatore”. E come verrebbe tutelato il consumatore, che nella fattispecie è l’assicurato Rca? Con il risarcimento in forma specifica sopratutto. Il cliente danneggiato non vede un euro, porta la macchina scassata in un hub di carrozzerie convenzionate con l’Assicurazione, non sa come lavorano questi riparatori, costretti a una manodopera bassissima. Ecco il risarcimento in forma specifica: non gestisci il denaro del rimborso come vuoi, non fai riparare la vettura da chi vuoi, dal tuo carrozziere di fiducia, ma ti metti nelle mani di riparatori che sono costretti, per la sopravvivenza, a lavorare alle condizioni imposte dalla Compagnia. Con tanti saluti alla qualità del lavoro e al rispetto di ambiente e sicurezza. In tutto questo, qualcuno deve spiegarci dove sono la tutela del consumatore, che anzi viene danneggiato, e la spinta alla concorrenza: l’Assicurazione è ancora più padrona del mercato, senza timore che l’automobilista porti il veicolo in un’altra carrozzeria. Quindi, prepariamoci, sarà un autunno caldo, e non avevamo alcun dubbio: leggete qui. […]