La Carrozzeria “al contrario”
Editoriale
Cristina Mandrini
Il livello di consapevolezza che molti carrozzieri hanno maturato in questi ultimi mesi, grazie alla necessità e alla scelta di contribuire al riscatto della carrozzeria, sta portando a una nuova idea di mercato
Fino a pochi decenni fa, quando si parlava di mercato si immaginava una struttura democratica: una grande piazza, affollata di aziende, competitiva e aperta a tanti diversi soggetti, ciascuno interessato a proporre il proprio prodotto o servizio. Poi, nella cultura e nel linguaggio commerciale ha fatto irruzione il concetto di filiera e, come dice la parola stessa, la geometria è cambiata. La struttura si è gerarchizzata. Il mercato si è trasformato in un percorso lineare: in testa il produttore di sistemi e/o prodotti, in coda il cosiddetto “utente finale”, ossia l’utilizzatore degli stessi. Solo di recente e solo da alcune scuole di pensiero, è stata adottata la buona abitudine di chiudere la filiera con il fruitore vero del prodotto e/o servizio, ossia il consumatore. Questo è ciò che è successo anche nel mercato carrozzeria, mercato per cui – diciamo subito – considerare parte integrante della filiera il consumatore è necessario se non fondamentale. Ma non è questo il punto. Il punto è che nel momento storico in cui stiamo parlando, la filiera non piace più. Al carrozziere non piace più, anzi, gli sta proprio stretta. E gli sta stretto il fatto di sentirsi il fanalino di coda su cui fare ricadere scelte commerciali onerose sia in termini di investimenti sia in termini professionali (se no proprio talvolta etici). Scelte considerate strategiche dall’alto e dall’alto dettate. Scelte che il carrozziere è libero di accettare o non accettare, ovviamente, ma che in un mercato in crisi come quello odierno a volte si impongono alla sua scelta quasi per inerzia nella speranza che possa essere quella buona o per fiducia nella “filiera”a cui si appartiene da anni. Non è la sindrome della “vacca da mungere” in cui spesso abbiamo sentito identificarsi il carrozziere stanco di sentirsi spremuto. È qualcosa di più alto. È il pensiero di chi vive con (ritrovato) orgoglio il proprio ruolo di artigiano o imprenditore responsabile, socialmente e economicamente, e per questo aspira a considerarsi ogni tanto punto di partenza piuttosto che punto di arrivo di una catena di mercato che raramente viene letta al contrario: dalla domanda all’offerta, dall’utilizzatore al produttore, dal carrozziere al produttore.
Esercizi di stile.
Pubblicato su Car Carrozzeria
Un ringraziamento particolare alla dott.ssa Cristina Mandrini dallo staff del Carrozziere.it, per aver camminato insieme ai carrozzieri scrivendo una parte della nostra storia.
Mi sento solo di rinnovare un ringraziamento particolare
alla Cristina, per la sua professionalità,la sua umanità ,
per aver dato voce alle varie realtà sparse lungo lo stivale
e per tutto quello che è riuscita a trasmetterci in questi anni.
Grazie Cristina
sempre debitori.
Pietro (Federcarrozzieri e BdV)
Quando penso a te, Cristina, non posso non ricordare quelle lunghe chiacchierate, con qualche altro collega, interrotte solo dal tempo che intercorreva fra una manifestazione e l’altra sia in Italia che all’estero. Tempi in cui tutti abbiamo provato ad immaginare un futuro che allora non sembrava così prossimo e maledettamente complicato. Ma è anche grazie a quelle chiacchierate, molte delle quali finite nei tuoi articoli, che qualcuno si è trovato pronto di fronte al cambiamento o almeno parato a sufficienza per non soccombere.
Un grande GRAZIE di cuore da parte di tutti noi “apprendisti indovini” e un sincero in bocca al lupo per il tuo prossimo incarico……
Ale Savioli
Un grazie anche da parte mia, per le volte che ci hai difeso, anche se mai tralasciando i fiduciari. Hai sempre cercato di far capire la cosa giusta. Ti ho conosciuto prima per una mia mail che mi hai pubblicato, poi telefonicamente, poi al congresso organizzato dalla BvD. Sono contento di aver scambiato delle opinioni con una persona intelligente e umana. Grazie di cuore Cristina, anche se leggendo il penultimo mensile del il carrozziere” sono rimasto male, ma contento x te. Ci mancherai.
Buongiorno
Da tempo non seguo Car carrozzeria, leggendo ora le risposte a quanto scrive Cristina,mi sembra di capire che passa ad altri incarichi. Il mio augurio a lei da un amico Di Italo, che alle sue prime armi l’ha incaricata di presiedere un’importante assemblea a Genova. Mi era piaciuta!
Ciao Cristina
Ora voglio dire ancora una cosa :Tutti i mercati di questo mondo non possono fare a meno di rientrare dei costi. Tutte le strategie di mercato non possono,pena il fallimento, trascurare questo aspetto. E tutti i mercati non possono fare a meno dell’acquirente finale.
Il mondo della carrozzeria ha in se’ queste storture e quasi sempre e’ in mezzo al venditore ( assicurazione) e l’acquirente (cliente o danneggiato) Pertanto al carrozziere resta poco,ma e’ comunque indispensabile per riparare le vetture(per ora) secondo me deve unirsi con tutti i colleghi e proporsi eventualmente ( a giuste condizioni) come partner. In natura le belve aspettano l’individuo isolato per aggredirlo………………..
Un grazie anche da noi carrozzieri indipendenti della valle telesina ,in provincia di
benevento per l’articolo che ci hai permesso di publicare esponendo i nostri problemi e che ci ha aiutato tanto ad essere piu motivati a continuare il nostro lavoro . AUGURI per il tuo nuovo incarico
Mi associo a tutti e confermo quanto detto dall’amico e collega di zona Antonio Iannucci. Ho avuto personalmente il piacere di comunicare con la dott.essa Cristina Mandrini nell’occasione dell’articolo inserito su Car Carrozeria dello scorso 2011 di cui parlava Antonio e sono rimasto molto contento di tutto. Ricordiamoci che chi combatte sempre in nome della legalità e dice il vero non deve temere nulla e sarà sempre una persona seria e rispettata da tutti .
Auguri per il nuovo incarico!
Naturalmente non poteva mancare il mio di saluto alla simpaticissima dott.essa MNDRINI e aggiungo quelli di mia moglie che con mè era presente all’incontro tenutosi a MILANO dal titolo (GLI ITALIANI E LA CARROZZERIA),dopo circa un mese ci siamo di nuovo incontrati a MACERATA per l’incontro organizzato dalla B.D.V..
Ricordo che il nostro primo contatto telefonico a avuto un tono minaccioso tipo ricatto da parte mia,dicendole che non avrei pagato l’abonamento perchè era stato pubblicato un articolo su CarCarrozzeria che parlava troppo della neonata AP&B e poco delle carrozzerie indipendenti, fù allora che lei mi diede l’oppotunità di scrivere qualcosa che dopo fu pubbliato sul giornale il mese dopo,e non fù solo quella volta ma ebbi la possiblità di farlo ancora .
Per questo voglio ringraziarla ,per aver dato a mè e ad altri artigiani l’opportunità di esprimersi,spero che il suo successore faccia lo stesso .
UN CALOROSO ABBRACCIO E UN IN BOCCA AL LUPO.