Facciamo ordine.
7 ottobre 2012
Un collega di Roma associato Federcarrozzieri ci invia una mail contenente il seguente documento “Protocollo per il buon governo delle relazioni tra le Compagnie di assicurazione, le imprese di autoriparazione e gli automobilisti” con firma in calce dei due presidenti Fogarollo e Tosi.
Nel documento si parla di una rappresentanza di 12000 aziende, ma rileviamo con sorpresa come tale richiesta non sia stata comunicata agli associati e non sia stato chiesto, come esige una buona prassi di rappresentanza, un pieno mandato a incontrare i vertici delle compagnie e la definizione di una chiara e condivisa piattaforma negoziale.
09 novembre 2012
A tal proposito, Federcarrozzieri ha inviato una mail ai due presidenti e ai loro segretari (mail allegata ) spiegando, che come è noto l’ associazione è composta principalmente da associati a CNA e Confartigianato. Nella mail evidenziato anche il numero di associati che oggi è radicalmete cambiato. Sono infatti oltre 1200 gli iscritti che hanno liberamente deciso di associarsi a Federcarrozzieri (vedi allegato).
A oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta alla mail, ma nella notte del 10 novembre alcuni associati Confartigianato, con un ritardo di 34 giorni hanno ricevuto la lettera “per opportuna conoscenza”, ma senza il protocollo cui si allude.
Novembre 2012
l’Ania in commissione industria ha affermato : “occorre, infine, incentivare la riparazione diretta dei veicoli in luogo del risarcimento in denaro, come strumento efficace sia per la riduzione dei costi dei danni materiali sia per il controllo anti-speculativo dei sinistri”.
Tale affermazione sottende, come è già successo con il decreto liberalizzazioni, il ricorso alla canalizzazione forzata dei sinistri.
febbraio 2013
Confartigianato pubblica questo documento che conferma il tavolo per il 06 febbraio 2013.
Nel documento pubblicato non vi è traccia dei contenuti del protocollo d’intesa. Vi ricordo che più volte, entrambe le confederazioni hanno ribadito i seguenti concetti : libera scelta del riparatore, incentivare l’obbligo del documento fiscale a fronte delle liquidazioni RCA, difendere la cessione di credito dalle limitazioni giudicate “non vessatorie” dal garante. Queste le basi fondamentali per poter continuare a lavorare in carrozzeria. Argomentazioni difficili da presentare e proporre, dai presidenti firmatari della lettera, Fogarollo e Tosi, essendo entrambi carrozzieri fiduciari del gruppo Unipol, gruppo assicurativo in fase di fusione con Fondiaria-Sai, divenendo il gruppo assicurativo più importante a livello nazionale, forse proprio per questo motivo al tavolo sono presenti solo i loro segretari.
Ci limitiamo a fornire fino a qui i fatti documentabili
Aprile 2013
La voce del Blog, voce di popolo, in data 13 Aprile 2013 , racconta:
“Migliorini Egidio
Da un collega amico-dirigente di categoria, ho saputo che i “due segretari nazionali” (mario Turco per CNA e Raffaele Cerminara per ANC-Confartigianato) stanno portando avanti un tavolo di trattativa con ANIA (rappresentata dal dott. Trefiletti) dove il vero obiettivo è trovare un accordo per abbattere il pericolo derivante dalla “cessione del credito”. Ieri, insieme ad altri 15 colleghi abbiamo deciso di abbandonare le rispettive associazioni di categoria.”
E ancora:
“Migliorini Egidio
Pietro, credo che la cosa sia molto semplice. Pochi mesi fa è nato un tavolo di concertazione (ne è stata data pubblicamente anche notizia)tra le due confederazioni e l’Ania. Dal punto di vista ufficiale, gli incontri sono finalizzati a trovare modalità operative convergenti nel rapporto carrozzieri – compagnie. Allora ci si chiede, se il legislatore ha regolamentato le procedure, quali sarebbero le ricercate modalità convergenti? Inoltre, come mai i rispettivi dirigenti (artigiani) non partecipano alle riunioni? L’avvio al tavolo è stato data dall’Ania che persegue l’obiettivo di limitare l’applicazione della cessione del credito. Poi, alle riunioni partecipa anche un certo signore, EDOSSI, consulente di ANIA e di varie compagnie assicuratrici, il cui compito negli ultimi anni è stato quello di organizzare le reti fiduciarie per nome e per conto delle compagnie. Non trovi che sia molto strano la sola partecipazione di Cerminara (segretario Confartigianato) e Turco (segretario CNA)? Dove rimangono i vari Tosi, Fogarolo etc??
Ma alla decenza non c’è limite! Il Presidente di Confartigianato CAMPANIA ed un funzionario della stessa territoriale, già sponsor in passato di Auto presto e bene, collaborano con la nuova società del sig. Terzano (ex Autoprestoebene) per mettere in piedi una rete di carrozzerie da svendere alle compagnie con l’aggravante che le carrozzerie devono pagare anche un canone (diverse migliaie di euro) alla nuova rete CARROZZERIE ITALIANE SPA con OGGETTO SOCIALE:
SERVIZI DI ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA RETE DI OFFICINE AFFILIATE
In sostanza hanno scambiato noi carrozzieri come vacche da mungere !!”
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Siamo certi che il sig. Egidio è stato informato male, e che non è giusto abbandonare le tessere senza prove concrete.
Attendiamo comunque una smentita dalle confederazioni entro qualche giorno, che possa informare gli associati dei contenuti portati al tavolo, siamo pronti a pubblicarla.
Anche perchè In una recente intervista si Car Carrozzeria (vedi allegato) Mario Turco dichiara: «Forse è giunto il momento di superare il tempo della ricerca di modelli di business che fanno l’interesse esclusivo di uno degli attori (le Compagnie) a danno di un altro (le carrozzerie) nel mercato della riparazione. Sarebbe molto più produttivo per tutti, compresi gli automobilisti (che sono clienti delle assicurazioni quando acquistano una polizza, ma sono clienti delle carrozzerie quando devono riparare l’auto) lavorare tutti insieme per individuare e stabilire le regole per il buon funzionamento del mercato della riparazione, nel rispetto di tutti e di ciascuno (ognuno deve fare il proprio mestiere) salvaguardando la qualità del servizio, l’indipendenza delle imprese di riparazione, ma prima di tutto la libertà di scelta del consumatore»
E ancora: «Finalmente, dopo tanta insistenza da parte nostra, l’Ania ha risposto positivamente alla nostra richiesta di iniziare un dialogo finalizzato a individuare e definire le regole fondamentali per il “buon governo delle relazioni tra carrozzerie ed assicurazioni”. Siamo solo all’inizio del percorso ma abbiamo la netta sensazione che Ania intenda fare sul serio e dialogare alla pari, nel reciproco rispetto dei ruoli di ciascuno. E ripeto, contestualizzando: la nostra bussola, anche in questo percorso, è l’indipendenza delle imprese e la libera scelta del consumatore»
Ci auguriamo che la “libera scelta del consumatore” si riferisca alla libera scelta del riparatore e non alla libera scelta di firmare contratti con clausole che limitano fortemente la concorrenza di mercato tra carrozzerie fiduciarie e carrozzerie indipendenti, Le confederazioni rappresesentano tutte le carrozzerie, e al tavolo ANIA sono certo che lo dimostreranno.
Se invece le voci fossero fondate ?
Noi carrozzieri rischiamo grosso, e sapremo come muoverci di conseguenza attraverso questo blog.
Forse per la qualità delle informazioni o a causa del poco lavoro in carrozzeria che ha dato modo a molti colleghi di leggere il blog, questo mese abbiamo superato le 60.000 visite, e il mese non è ancora finito.(vedi allegato)
…Vergogna!!!
Da anni ho il pensiero di riconsegnare la tessera di CNA,se tutto ciò che riportate fosse davvero realtà, non esiterò a mandarli a quel paese.
Associazione di politicanti, raccomandati, farabutti e disonesti.
Altro che associazione di categoria.
Rispecchiano in tutto e per tutto l’andamento della nostra povera Italia.
Andrea M.
Andrea io ho incaricato il mio commercialista di fare disdetta alla cna ma ma essendo poco pratico a esprimermi come ho un po di tempo in piu a disposizione scrivero’ due righe da mandare alla sede provinciale di bn , regionale , e nazionale (in particolare a Mario Turco ) per spiegare tutto il perche’ della mia disdetta .
Carissimo ANTONIO ,questa volta io ho giocato di anticipo ,giusto un anno fà mi sono scangellato dalla CNA e mi sono iscritto alla FEDERCARROZZIERI.
A questo proposito volevo chiedere a tutti i lettori di questo blog se avevate ricevuto le CARD che la CNA sta inviando a tutti gli artigiani anche quelli non iscritti,io l’ho ricevuta, sapete cosa publicizzano?,publicizzano la UNIPOL ASSICURAZIONI , propio quella che insieme a FONDIARIA SAI con un progetto condiviso “AP&B”ci frega il lavoro a noi carrozzieri indipendenti,vi sembra una cosa giusta?.
Gabrile ti chiedo se 24 anni di attività ai riparato auto di clienti con liquidazioni dell Gruppo Unipol penso di si , forse e dovuto anche a quel tipo di pubblicità che tu non condividi, il consumatore si assicura dove gli forniscono un servizio completo , forse e meno informato sul contenuto dei contratti e forse si fa consiglia da chi gli fornisce il contratto , noi dobbiamo insistere sulla nostra trasparenza informandoli su tutti i passaggi di un sinistro il costo orario i tempi di riparazione e i ricambi che sostituiamo e pretendere sempre la docomuntazione e il costo su fattura o ric. fiscale pultroppo come noi tutti sappiamo che non e cosi e paghiamo le conseguenza di un forte aumento di riparazioni al :NERO E IN COSEGUENZA UN CALO DI LAVORO LA DOVE LAVORIAMO ONESTAMENTE : vedi parliamo di convenzioni dove riteniamo che a fronte di lavoro ad economia va a scapito della qualità del lavoro pero’ non lo possiamo sostenere però possiamo dire che con la famosa CESSIONE DEL CREDITO da quello che o potuto accertare che al cliente non E MAI STATO INFORMATO SU CHE TIPO DI INTERVENTO DI RIPARAZIONE SUL’ AUTOMEZZO E CONSEGNATO UNA COPIA DEL DOCUMENTO FISCALE il cliente conosce solo il costo della totale riparazione fornita dalla assicurazione qui dobbiamo verificare e pretendere una risposta e coinvolgere anche le associazioni di categoria, e troppo facile su un Documento Fiscale inserire il tatole de corrispettivo cosi alteriamo i costi della tariffa e i famosi tempi criticati della riparazione Gabriele dopo avere visitato il tuo SITO o notato che anche te ai una convenzione di una flotta dove le quote azionarie sono di una Compagnia di Assicurazione che tu non la condividi per il mio parere prima laviamo i panni sporchi i casa poi pretediamo che anche gli altri lo faccino. Scusa della mia provocazione perche’ e più forte di me ,dopo 32 anni di mia attività non o mai sottoscritto una convenzione con una Compagnia di Assicurazione o sofferto però sono sopravvissuto . Ciao
Ciao Silvano
non devo prendere le difese del collega carrozziere Indipendente GABRIELE
visto che conoscendolo non ne ha proprio bisogno,
ma ti faccio una domanda:
Premesso il fatto che ad un incontro,- presenti CNA e Confartigianato nelle persone di
Turco e Fogarollo-, mi sono permesso di domandare perchè non si schierassero apertamente in difesa degli indipendenti, mi sono sentito rispondere che essendo le loro confederazioni in difesa dell’artigiano (ed avendo iscritti sia convenzionati che indipendenti) non possono schierarsi solo da una parte.Mi spieghi perchè pubblicizzano (e sopratutto fanno accordi) con Unipol (insieme a Vittoria gli ossi più duri per gli indipendenti) se non possono schierarsi ?
x PIETO S. Anche io ad Avellino ad un convegno che organizzo’ il sig . karmin (dopo che fu abolito l’ art 29 )chiesi a MARIO TURCO ,se era giusto che i rappresentanti di categoria erano i primi ad essere convenzionati . Sai cosa mi rispose? . che non era un problema perche’ anche la maggioe parte di noi era convenzionato. Peccato che non ebbi modo di rispondere.
Ciao Pietro non so quale accordo ti riferisci quello dei dipendenti (cna-unipol) non credo di essere i condizioni politicamente di bloccare accordi commerciali però sindacalmente siamo riusciti a modificare certi contenuti che riguardava i contratti in forma specifica e giusto una Associazione deve condividere le scelte degli associati pultroppo tutte le Associazioni hanno questo proplema anche nella vostra neonata Federcarrozziere esiste associati convenzionati come voi sapete ,io ritengo che sarebbe giusto di fare incontri con tutti i fiduciari per capire se i problemi sono gli stessi visto anche su una base di un questionario che dovresti già conoscere sviluppato da due CONSORZI TOSCANI dove le spese aziendali sono uguali per tutti, forse noi indipendenti non sappiamo fare il nostro interesse aziendale. Pietro a proposito vorrei sapere di quel materiale che ti avevo inviato se avete sviluppato qualche cosa non vorrei che non essendo socio , su quella iniziativa non vengo informato , anche nella politica esistono l’indipendenti un saluto a presto.
Per Statuto la Federcarrozzieri non può avere all’interno carrozzerie che hanno convenzioni con assicurazioni.
Essendo molti gli iscritti a volte , qualcuno può sfuggire.
Anzi ti prego (a te come gli altri associati) se nell’elenco vedete qualche carrozziere iscritto che ha convenzioni assicurative fatecelo sapere (tanto la mia e-mail ce l’hai gli altri la possono trovare sul sito Federcarrozzieri))verrà subito cancellato.
Riguardo il materiale ci abbiamo lavorato.
Per novità ci potremmo vedere a Bologna .
Siamo presenti all’Autopromotec.
conosco bene cna da sempre affiliata ad unipol. cna è una branca della politica italiana, di quella politica che ha contribuito a portare l’italia dove è ora. non ci rappresenta più da un pezzo . domandatevi poi chi è stato l’artefice delle liberalizzazioni del comparto assicurativo con conseguente risacimento in forma specifica. il quadro torna. ha, dimeticavo unipol controlla oltre il 30 per cento dell’ rca in italia. confido nell’europa vedi parere della corte di giustizia europea in ungheria contro allianz. ma noi siamo in europa? o siamo in uganda?
la storia si ripete
anni 90 accordo ania sindacati………….a quei tempi i carrozzieri erano meno informati di oggi.
Abbiamo combattuto nelle riunioni e in qualche caso messo in difficlta’ il sindacato, e poi il lavoro c’era.
Oggi esiste la rete, e allora sfruttiamola,ma io sono dell’dea di dare disdetta totale ai sindacati e cercare come federcarrozzieri, di essere presenti a tutte le riunioni di questi signori
[…] anticipato tutto in aprile (Tavolo di confronto Ania) e non siamo stati […]
[…] cadavere, rimetterlo in piedi e imporre di nuovo un accordo inutile e dannoso. Ne abbiamo parlato qui, e anche qui, ma pare che anche dopo quanto accaduto con il decreto legge “ammazza […]