Fiduciari dei Fiduciari
Grazie a uno scoop di Car Carrozzeria
1) Marzo 2013. Facciamo un passo indietro, al marzo 2013. A Bologna, durante l’assemblea provinciale CNA, il sottoscritto, parla di un progetto particolare, consegnando ai presenti in sala e agli addetti ai lavori al tavolo, il documento che lo descriveva tratto da CarCarrozzeria. (eccolo). Presenti, in sala, oltre al presidente provinciale, anche il regionale e il nazionale. E lo stesso Galli (presidente di Federcarrozzieri) lancia l’allarme, sostenendo che si tratti di una minaccia per i Carrozzieri indipendenti, ma anche per i fiduciari che a Bologna sono circa 160 solo per il gruppo Unipol/Fonsai. La reazione della Cna (lo ricordo: Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) è molle e deludente: un elettroencefalogramma piatto. Come se nulla fosse. Anzi ricordo ancora le parole gridate degli addetti ai lavori: “Sei sempre il solito allarmista”.
2) Ottobre 2013. Arriviamo a oggi. Nelle scorse ore, ricevo questa lettera scritta dalla Cna, e indirizzata a tutti i carrozzieri della Provincia di Bologna. Denuncia “una grave decisione presa della maggiore Assicurazione presente sul nostro territorio che realizzerà una ‘Carrozzeria Hub’ a Casalecchio di Reno (Bologna)”.
Che succede in questa struttura? Una volta periziati i veicoli degli assicurati che saranno invitati/incentivati a recarsi lì, si canalizzerà la riparazione di questi mezzi solo a una decina di carrozzerie. Il rischio – dice la Cna – è che una grossa parte del mercato della riparazione diventi di pertinenza di un piccolo gruppo di carrozzieri. Ed ecco perché, chiosa il sindacato, urge un incontro fra carrozzieri e rappresentanti. Il tutto viene evidenziato (con uno scoop) da Car Carrozzeria: ci chiediamo come abbiano fatto da Milano a scoprire con tempestività una cosa che nasce a Bologna. Bravi.
La reattività di un bradipo
Ci complimentiamo con la Cna per la rapidità di reazione: si sono dimostrati veloci come un falco che si getta a capofitto sulla preda. Infatti: 8 mesi per lanciare l’allarme. Un po’ come se un infartuato potesse accedere al pronto soccorso dopo un peregrinare di una settimana in ambulanza. Evidentemente, Federcarrozzieri punta a prevenire, con forza ed energia, esponendosi in prima persona. Mentre la Cna ama attendere la metastasi per poi coinvolgere tutto l’ospedale in un’operazione concitata.
Allarme in tutta Italia
Occhio: se le norme della senatrice Vicari diventassero realtà (risarcimento in forma specifica, addio alla cessione del credito e altre regole chieste dall’Ania), il progetto “Carrozzeria Hub” avrebbe valenza nazionale. Mettendo a repentaglio non solo i carrozzieri indipendenti, ma anche i fiduciari. Proprio quelli che fino a oggi pensavano di essere i privilegiati delle Compagnie. E ancora: se un’Assicurazione punta al centro raccolta auto incidentate, le altre imprese potrebbero seguirne l’esempio. Per eliminare la concorrenza fra carrozzerie, gestire tutto direttamente, avere il controllo pieno dei tempi e dei modi di riparazione. Una dittatura della riparazione. La domanda è lecita: a livello nazionale, le confederazioni dormiranno come ha fatto la Cna a Bologna? I dubbi sono legittimi, specie dopo aver partecipato a un tavolo di discussione al ministero dello Sviluppo economico: la posizione e i diritti delle carrozzerie non sono mai stati difesi, né mai lo saranno. Abbiamo sentito solo un oceano di chiacchiere inutili, fatte da persone che non sono state in grado di raccogliere dalla base né le idee propositive né gli allarmi riguardanti il settore della riparazione. E il passo successivo al centro raccolta auto incidentate in diverse parti d’Italia, quale potrebbe essere: quello di organizzare bisarche per fare riparare le auto in Bulgaria?
Una chiosa polemica coi fiduciari di Bologna
Spiace notarlo: proprio Bologna, la mia città, è quella che ha dato meno soddisfazioni all’associazione Federcarrozzieri. Troppi fiduciari avvolti attorno a via Stalingrado, troppi legami antichi con le confederazioni, troppe mentalità vecchie e retrograde, troppa paura di rinnovarsi, troppa pigrizia nel reagire alla crisi. Troppo. Ho fatto il possibile: nel direttivo Cna provinciale, nel periodo quando l’accordo Ania è caduto, ho portato avanti progetti e lanciato allarmi. Ho dimostrato che senza accordo era più semplice lavorare, bastava usare gli strumenti giusti: la cessione di credito come metodo di incasso. All’epoca fui snobbato. Ma il tempo è galantuomo e m’ha dato ragione: oggi i carrozzieri la utilizzano eccome, mentrel’alora presidente nazionale badava a depositare la tariffa di manodopera per i fiduciari.
Le buone idee vanno premiate
Non conosco nel dettaglio il progetto che ricordo nascerà a 1 km dalla mia carrozzeria, ma ritengo che si tratti del piano B, fiduciari dei fiduciari, le Compagnie pensano a risparmiare e in un terreno fertile come Bologna dove tutti cercano la convenzione al ribasso mi pare legittimo il prolificare di questo progetto, anzi, complimenti all’imprenditore che per primo ha avuto l’idea.
Se l’automobilista assicurato rimane l’unico a poter scegliere il riparatore, i carrozzieri indipendenti non devono temere nulla.
Vi ricordo che l’allarme è ancora altissimo e rinnovo l’invito a partecipare domani 26 ottobre ala “Leopolda di Renzi” , viale Fratelli Rosselli 5 in Firenze. Chi desidera partecipare può registrarsi qui
Federcarrozzieri cercherà di intervenire per conoscere la posizione di Renzi sulla risoluzione 7/00060 dell’ l’on. Gutgeld (consigliere economico di Renzi) primo firmatario.
bravo Davide. continua cosi’. noi ti siamo accanto. Purtroppo noi a Firenze non potremo venire ma ricordo a tutti di accendere il televisore lunedì 28 ottobre alle 10,00 all’interno della trasmissione Mi manda raitre una bella intervista fatta al mio socio. Speriamo che non taglino la parte importante.
Uniti insieme. E voi colleghi esortate gli altri colleghi fiduciari a disdire le convenzioni ed ad iscrivervi a federcarrozzieri. Io l’ho fatto. ed un collega qui vicino mi ha promesso che si iscriverà.
A presto
Beh…un po’ per i fiduciari avrei anche piacere. Vederli beffare dai fiduciari dimostrerebbe che non erano così lungimiranti. A parte questo la nostra strada è obbligata e chi non l’ha capito lo capirà suo malgrado.
Ci vediamo a Firenze domattina!
Alessio
secondo me sono pochi a sapere che il cliente e NS. e siamo noi i non fidi,ad avere il coltello dalla parte giusta. stanno perdendo terreno e fiduccia le assicurazioni nei confronti dei loro clienti grazie a carrozzieri che non è che non sanno lavorare ma con quei prezzi che lavori dovrebbero fare.?e poi la cosi detta crisi controlata che ce in Italia ad oggi non aiuta per niente i Ns coleghi fidi.(la barca sta affondando e loro tentano di respirare da una canuccia).ed ecco cosi che si tenta con delle nuove legi.
Mi potete inviare tutto quello che mi serve per iscrivirmi e versare la quota tessera sul mio
indirizzo di posta carr.lombarda@libero.it
carrozzeria lombarda di bressanelli natale via brescia 33 offanengo cr grazie
è possibile sapere se domai a firenze avete un punto ed un orario dove trovarsi tanto per stare in gruppo e per potervi conoscere grazie
Personalmente arrivo intorno alle 9.30 in stazione a Firenze con qualche collega e funzionario Federcarrozzieri.
non ci sara’ un centro raccolta delle auto incidentate per portarle a riparare in c.ulo alla balena ma bensi’, come stanno facendo adesso, si stanno organizzando per avere il perito a carico delle agenzie ,che precarichera’ le foto del danno tanto il primo contatto del cliente avviene in agenzia e ci sara’ un sito dove i carrozzieri iscritti faranno un offerta al ribasso per ripararle………
un po come le auto da rottamare, su auto on line le assicurazioni caricano i relitti delle auto dei clienti e chi è iscritto fa un offerta per acquistarle e l’importo dell’offerta va stornato dalla liquidazione al cliente e adesso c’è anche ripara on line dove i carrozzieri co un cervello tanto quello di una pulce ,si fara’ violentare analmente ma che a breve danneggera’ tutti………
è la lotta con i mulini a vento e non se ne cava un ragno dal buco, a meno che non troviamo anche noi, uno che ******************* e magari non danno tutti i contentini alle assicurazioni…..
oppure una rivoluzione o megli andare a fare altro in qualche stato con meno ****** del nostro per la testa.
bravo davide… e dopo questo le carrozzerie fiduciarie saranno anche invitate ad usare i software delle compagnie, gratuitamente il primo anno, con un contributo il secondo, pagandolo profumatamente il terzo, trovandosi infine obbligati ad acquistare anche la carta ed il tonner a prezzi stratosferici. Vi ricordate che 10 anni fa il convenzionamento delle carrozzerie iniziava per simpatia?!?! Senza tener conto che “Carrozzeria Hub” tra qualche anno selezionerà ulteriormente le carrozzerie convenzionate usando il sistema del ribasso.. Sono molto amareggiato dalla miopia della nostra categoria la quale stà consegnando gratuitamente le proprie attività a questi quattro bocconiani che sfruttano le nostre debolezze… Bravo Davide, una voce fuori dal coro.
Buongiorno. Solo per amor di chiarezza,siamo stati chiamati in causa,volevamo far presente che all’Assemblea Provinciale delle Carrozzerie bolognesi del marzo u.s., a cui si fa riferimento, il Signo Galli ,come del resto Lui stesso scrive, parlò di “progetto particolare” di Unipol riprendendo un passaggio dell’intervista del Dottor Lovati, dirigente Unipol, a Car Carrozzeria. Non spiegò ai presenti che il progetto “particolare” era, forse, riferito alla realizzazione di una ” carrozzzeria hub”: Il Signor Galli distribuì poi ai presenti fotocopia dell’intera intervista. e non materiali relativi al progetto, come invece potrebbe intendersi dalle sue note. Della “carrozzeria hub” noi ne siamo venuti a conosceza in estate e non a marzo u.s. come dice il signor Galli. Subito ci siamo attivati , continueremo a farlo, nei confronti di Unipol per esprimere la nostra assoluta e netta contrarietà a questo progetto. Il prossimo 4 Novembre è convocata l’Assemblea Provinciale delle Carrozzerie bolognesi ed in quella sede i partecipanti decideranno le azioni da attivare.
#Mariano Cantori
Ovviamente in quella sede, mi parve inopportuno fornire indicazioni ulteriori, a rischio di querela, anche se il documento consegnato e le mie affermazioni, anche un po’ animate, dovevano almeno essere esaminate.
A bologna di quel progetto se ne parla da mesi, ma sinceramente i dettagli li ho appresi anche io da CarCarrozzeria.
La tua precisazione Mariano conferma quanto esposto sopra, e non scagiona il tavolo di lavoro dalle responsabilità di quel giorno dove si è parlato soprattutto di tariffa di manodopera da depositare.
Tariffa che a Bologna pochissimi adottano visto il grande numero di fiduciari.
La base (i carrozzieri) sono vigili, esperti e molto attivi, non capisco perchè non li ascoltate.
Mi dispiace di non esserci ,Davide, ma domani sarò a Roma (riunione nazionale ACI) sono comunque con te e con voi tutti….non molliamo!
Ciao Davide,
quante belle parole ho letto dai miei colleghi…ma mi piacerebbe sapere quanti di loro hanno avuto il coraggio di prendere il toro per le corna senza aspettare che qualcuno lo facesse per loro. Quanti di loro hanno buttato letteralmente fuori dalla carrozzeria un perito perchè metteva in dubbio le capacità lavorative ed il valore della riparazione solo in base al fatto che nell’officina non c’è un’area di attesa dedicata al cliente, il pavimento non è verniciato, sei fuori dalla città (seconda cintura) e quindi il tuo lavoro vale di meno. Oppure rispondere “no grazie, non mi interessa” ad un perito che ti dice fra le righe che c’è modo e modo per far passare un danno per quello che realmente è.
Bisogna iniziare a tagliare i rami secchi, a eliminare quelle piccole tracce di marciume che vengono presso le nostre carrozzerie a dettare legge.
Vi ricordo cari colleghi, che se vogliono imporci le loro condizioni, bisogna che ci sia un contratto e per ritenere valido un contratto occorre:
La prova documentata di un contratto regolamentare firmato tra Me e Chi ha la pretesa di impormi certe condizioni, che rispetti i 4 punti fondamentali di un contratto valido:
1. La massima trasparenza da entrambe le parti. Nessuna delle due parti può poi pretendere “si doveva sapere…era sottinteso…” se non è stato espressamente dichiarato al momento della stipula del contratto.
2. Il Corrispettivo offerto da entrambe le parti, essendo questo il tema dello scambio. Deve essere una somma di denaro o un oggetto di valore. Entrambe le parti concordano sul fatto che la loro considerazione vale il Corrispettivo dell’altra parte.
3. I TERMINI E LE CONDIZIONI LEGITTIMI per il contratto, per cui entrambe le parti sono d’accordo. (E leggiamoli questi contratti…sprechiamo quella mezz’ora e prestiamo la massima attenzione a quello che leggiamo, proprio come stiamo chiedendo di fare ai nostri clienti quando rinnovano le polizze assicurative..)
4. Firme di entrambe le parti. Questo significa firme autografe (a penna, non in digitale), fatte da due esseri umani che non siano rappresentanti / delegati ed altro. La MODALITA’ DI ACCETTAZIONE se firmata da due esseri umani, andrà a costituire un contratto legale e vincolante direttamente con la persona, che ne risponderà in tutto e per tutto a sue spese (in solido con i suoi beni personali). Voglio proprio vedere quanti funzionari si prenderanno la responsabilità di firmare un contratto con noi, sapendo di risponderne in solido, è facile scaricare sugli altri…
Inoltre, chiediamo una prova scritta dell’esistenza di una legge o un contratto che, in quanto Esseri Umani (perchè siamo noi a firmare il contratto, non la Carrozzeria Pinco Pallo) in carne e ossa e non persona, persona fisica, persona giuridica, cittadino, contribuente etc.., ci obblighi ad accettare queste imposizioni.
BENISSIMO!!!!! A QUESTO PUNTO, QUANTI DI VOI HANNO FIRMATO QUESTO CONTRATTO?
E SE NOI NON ABBIAMO FIRMATO NESSUN CONTRATTO, CHI CI PUO’ IMPORRE COSA?!!!
E’ la legge del commercio mondiale che lo dice.
Forza colleghi, rimbocchiamoci le maniche e non aspettiamo solo che Davide lo faccia per noi.
ragazzi dopo 15 anni che pago un mutuo x pagare il mutuo del capannone pensavo di vendere la mia attivita’e andare in pensione adesso le nostre attivita se passa questo soppruso valgono zero grazie ai miei colleghi che hanno fatto a gara x convenzionarsi forse se i vari sindacati facevano il loro lavoro aprendo gli occhi a chi si stava convenzionando con tanto entusiasmo eravamo tutti messi meglio,E’POSSIBILE CHE SIAMO TUTTI SPARPAGLIATI E I SINDACATI PRENDONO SOLO I SOLDI.
caro DAVIDE ancora una volta ti lodi forse un po troppo sembra che solo tu conosca le cose e pensi che scriverle e portarle a conoscenza in questo caso i carozzieri si risolva il problema non e’ cosi servono idee ed e necessario che gli associati ti seguono la CNA non e federcarozzieri e una grande ass di piccole e medie imprese che copre tutto il territorio nazinale da oltra 60 anni fara sicuramente degli errori ma come tu sai che sei stato ass non so se losei ancora io credo che se la tua azienda e cresciuta e sicuramente merito di chi la guidata ma la CNA negli anni ti a affiancato ed io posso dirlo pertanto ti ricordo come la famosa ass al novohtel dei 400 non a portato gran che e stata una ventata ed e’ finita non puoi sempre criticare le imprese cheb ritengono fere accordi perche anche tu lavori per aziende con tariffe aggevolate percio’fai la tua gara ma non ma non criticare troppo i colleghi che non condividono fino in fondo il tuo pensiero inoltre ritengo che per avere risultati si debba essere in tanti caso contrario farai la fine del famoso gruppo di FIRENZE che doveva diventare un gruppo molto grande si e’ fermato li io sono nato con CNA e sono orgoglioso di averla avuto al mio fianco in questi 35 anni dopo tutto anche in questo periodo sul problema che ai scritto l CNA e presente e losta affrotando con tutti i dirigenti come deve fare una ass di IMPRENDITORI con questo sempre disponibile a confrotarmi
Ciao Claudio, giusta osservazione,
questi pseudo colleghi non decidono niente nelle proprie aziende, perché sono in mano di chi le ha salvate, finanziate e vuole mantenerle, fornendo loro i sistemi informatici, e tintometrici , attrezzature e ricambi.
Per questo mi rivolgo a tutti i colleghi che leggono questo Blog, è arrivata l’ora di far capire ai nostri fornitori da che parte vogliono stare.
Quando nascono realtà pericolose come quella di Bologna bisogna fermarsi e capire chi c’è dietro queste operazioni.
Certo, scoprire che a finanziare queste iniziative sono proprio i nostri fornitori, quelli a cui mensilmente paghiamo le fatture, non è simpatico, al contrario mi si girano le balle.
Impariamo a difenderci anche in questo versante aziendale, non possiamo più permetterci di tirare su le spalle e far finta di nulla,
non accetto che il mio fornitore di vernici , attrezzature o software sia il mio primo concorrente, lo butto fuori dalla Mia Carrozzeria e gli faccio penare anche l’ultima fattura che gli devo pagare.
Impariamo a farci rispettare anche dai nostri fornitori che da anni sono diventati le banche di tante pseudo carrozzerie che sopravivono grazie a loro, spesso mettendo in difficoltà le aziende sane che pagano regolarmente lo stesso fornitore.
Per il bene delle nostre aziende pretendiamo partners non fornitori.
Fabrizio Contu
Caro Davide, ricordo benissimo quella riunione del marzo scorso cui tu fai riferimento, e ho ben presente l’argomento che tu sollevasti in quell’occasione. Probabilmente, all’epoca, nessuno era a conoscenza di tutti i dettagli di cui oggi molti sembrano essere al corrente, ma il tuo invito ad approfondire cosa si potesse leggere “tra le righe” dell’intervista al sig. Lovati e a prendere al più presto contatti con Unipol, per avere chiarimenti riguardo ai contenuti dell’articolo, era inequivocabile. La richiesta non venne accolta perchè fu ritenuto prioritario discutere di tariffe e di tempario. Mi auguro che stavolta la reazione di tutti i carrozzieri dia dimostrazione di maggiore compattezza rispetto al passato. potremmo essere veramente davanti ad una svolta, adesso c’è assolutamente bisogno di TUTTI!
caro Claudio hai ragione. Attraverso i software si controllano i flussi, le compagnie lo sanno bene ed è per questa ragione che impongono l’uso dei software, meglio se attraverso i portali. Mi rammarica il fatto che CNA stia ancora collaborando insieme a quella società che prima si proclama super partes mentre prima ha prodotto il software di presto e bene e poi ha iniziato anche a imporlo con i soliti accordi dall’alto, approfittando della debolezza delle carrozzerie. Questi cartelli generano evidenti conflitti di interesse e andrebbero sanzionati con pesanti multe perchè non solo vanno contro il carrozziere ma anche contro la libera scelta di noi cittadini. Mi viene da pensare che davvero ci debba esser qualcuno in CNA che deve assumersi la responsabilità di questo fallimento, e dico qualcuno, non CNA, qualcuno DENTRO CNA che agisce tardivamente e privo di idee mentre le alternative ci sono e le proposte di Federcarrozzieri sono ben chiare e concrete, altroché se lo sono. Diciamo le cose come stanno, per favore: Davide ci ha visto più lungo di tanti altri e i suoi timori sono stati sottovalutati, o per incapacità o per connivenza con qualche presunto potere forte da parte di personaggi che poco o nulla hanno fatto se non curarsi di prendere uno stipendio a fine mese. Scegliete voi delle due l’una, tanto il risultato non cambia, è sotto gli occhi di tutti. Vediamo di rimboccarci le maniche, che è meglio.
X mariano cantori;
Io non ti conosco, ma sento una grande invidia da parte tua. Sono convinto che sei un convenzionato, e come tutti o quasi, i convenzionati ti chiedi come è possibile che una carrozzeria come quella di Galli sia così grande e bella, nonostante non gli vengano passati i clienti. Forse perchè a parte la persona, ha una grande capacità lavorativa da far rimanere i clienti attaccati e a capire nuovi clienti. Se sei convenzionato e guardi questo blog, sei solo un carrozziere invidioso come il resto dei convenzionati che ci seguono. Noi non abbiamo bisogno di passaggi o di impedimenti dagli altri per lavorare. Mi spiace se x te se non sei come noi, in quanto un fiduciario non è in grado ne di avere le palle, ne di trovare clienti. Scusami x essere duro, ma io sono fatto così. Chi mi conosce lo sa.
X vanelli invece:
Non so chi è ora convenzionato con CNA o altro sindacato, ma non credo che un carrozziere si sia fatto grande per mano di un’associazione, ma invece credo che un’associazione si sia ingrandita x mano degli associati…. Io sto a Viterbo, lavoro dall’87 e mio padre gia allora si lamentava di CNA perchè pagava e basta. Sono passati 26 anni e mi ci sono scontrato spesso, fino alla mia disdetta della settimana scorsa. Ma a cosa serve? Chi è mai stato contattato da un’associazione, per capire il ,malessere dell’azienda qual’è? Non ha neanche convenzioni con chi analizza fumi, fa visite mediche o sicurezza. Soldi buttati, ci pago la cena di fine anno agli operai con quei soldi.
x vanelli . bravo .continua con le tue idee verso cna . tu parli di tutto il territorio nazionale.,,,,,allora forse sono io che non capisco .o sarai tu piu fortunato di me.
Signor (?) Mei buongiorno. Non sono un carrozziere sono un funzionario di CNA Bologna,Davide mi conosce molto bene, che da anni segue il Settore dell’autoriparazione e ben so, mi creda forse anche meglio di Lei, come gira questo mondo,in tutti sensi. Ma non è di questo che voglio parlare. Io mai mi sono permesso e mai mi permetterò di dare giudizi su chi non conosco,chi mi conosce e sono tanti lo possono affermare, provi chiedere. Anche per questo mio comportamento sono ritenuto una persona seria ed assolutamente credibile. Da come si esprime nei miei confonti non penso che di Lei possa dirsi altrettanto . Mi scusi ma è quel che mi viene da pensare leggendola. Su questa questione personale vorrei chiuderla qui,ogni ulteriore commento/pettegolezzo saprebbe solo di lite tra comari ed io,ripeto io,non sono una comare.Chiedo scusa a tutti i lettori del blog che ho tediato con queste note dicamo così un pò personali.
Cari colleghi
il racconto del sig. Davide Trevisani e l’analisi di Federico
rispecchiano fedelmente la realtà. Ricopio fedelmente quello che ha scritto Federico:
“Diciamo le cose come stanno, per favore: Davide ci ha visto più lungo di tanti altri e i suoi timori sono stati sottovalutati, o per incapacità…………….”
La realtà è (qui mi rivolgo al sig. Vanelli ed al sig.Cantori) che il collega INDIPENDENTE Davide Galli
ci ha visto lungo (basta sfogliare il blog, per vedere come già anni fa aveva predetto la situazione attuale) perchè è uno di noi che quotidianamente si alza e lavora nella sua azienda, vede e sente in prima persona i problemi della categoria, giornalmente ascolta e risolve le problematiche dei suoi clienti.
Ma come possiamo essere rappresentati in capo nazionale da persone che non sono carrozzieri ?
Capiranno il politichese ma non sanno cosa si prova nel perdere un cliente storico(coccolato, riverito, che se anche ti chiama la domenica lasci tutto ed intervieni per assisterlo) solo perchè
un agente ha avuto direttive dall’alto di deviare il lavoro verso un PincoPallino qualsiasi per il semplice motivo che è quest’ultimo è diventato terzista.
Davide vede lungo perchè è in allerta 24ore su 24 ,perchè a Bologna è una mosca bianca
(pochi sono NON CONVENZIONATI) difende la sua azienda e di conseguenza migliaia di suoi colleghi.
Abbiate l’umiltà di dire che è stato sottovalutato.
La Federcarrozzieri è nata da 4 coglioni su richiesta di centinaia di colleghi (RIPETO COLLEGHI)
siamo diventati cento, poi mille e continuano ad iscriversi.
E’ QUESTO CHE DA’ FASTIDIO ????????
Sei il solito allarmista, Ogni volta ci fai inviare milioni di fax bloccando l’attività del ministero per poi apprendere dai segretari delle confederazioni che i fax non servono perché loro hanno i rapporti istituzionali. Anche la stessa Vicari ha dichiarato che ci stavamo sbagliando e che non era sua intenzione andare contro i carrozzieri, il decreto voleva eliminare solo la cessione del credito, stendere l’indennizzo diretto a tutta la tipologia di sinistri e introdurre la forma specifica, non stava mica andando contro i carrozzieri! perciò ha annunciato, salvo poi non farlo, la modifica del decreto.
Anche quando dicesti in assemblea CNA che la Unipol ha progetti che vanno contro i carrozzieri eri il solito Allarmista anzi un allarmista del C…o! Dimenticavi che il presidente di CNA Malavisi è consigliere di Amministrazione del CdA di Unipol. Si disse : Figuriamoci se la Unipol ha in mente un progetto che va contro i carrozzieri, ( nonostante le dichiarazioni del Dott. Lovati) e la CNA non viene informata. Parliamo di cose più importanti per i carrozzieri parliamo di tariffe e smettiamola di lanciare allarmi. Quello che ha in mente Unipol è il vecchio progetto Auto Presto & Bene rimescolato in salsa Unipol non ne vale la pena indagare. Parliamo di problemi che riguardano i carrozzieri, basta allarmi. Meglio rassicuranti bugie che scomode realtà.
Basta allarmi e soprattutto basta andare contro le confederazioni, che poi si devono prodigare in precisazioni e in smentite. Che sia chiaro per tutti : Della carrozzeria Hub non ne parlasti ! avevi semplicemente lanciato il solito allarme, ma le confederazioni non hanno mica il tempo di andar dietro i tuoi allarmi e indagare sulla loro veridicità, hanno cose ben più importanti da fare. Non possono verificare se nella lontana e perduta Bologna vi è un progetto Hub o come si chiami. Comunque adesso che il progetto è già attivo si farà una riunione il 4 novembre e si contrasterà in tutti i modi.
Sarà come fermare una macchina in corsa, ma non era più semplice non fare accendere il motore ?
Sei il solito allarmista. Alla pari di quelli che negli anni 20 del novecento non vedevano di buon occhio le azioni dei fascisti. A quel tempo allarmista veniva definito anche un mio conterraneo parlamentare Lusso Emilio. “Sei il solito allarmista” gli si diceva, cosa vuoi che facciano un gruppo di teppistelli vestiti di nero, lasciali fare i problemi dell’Italia sono altri.
Mi permetto di suggerire una lettura ai signori de “ i Fax non servono” : Marcia su Roma e dintorni. Emilio Lussu.
per Riccardo, bell’ articolo quello che hai scritto dove si evince unipol cna unipol cna unipol cna. forza Federcarrozzieri.
mariano cantori, fa bene a mettere (?) tra il sign. e Mei. Infatti io non sono un signore, ma un artigiano che si alza la mattina e ripara auto. E cerca di farlo nel modo migliore perchè a me lo stipendio non me lo versa nessuno, ma devo essere bravo a cercarmelo. E non solo x me, ma anche x i miei dipendenti. Gia, ho dei dipendenti e non dipendo da nessuno. Se lei è un funzionario CNA, cosa ne vuol sapere come ci si sporca le mani? Cosa ne sa delle spese e di come si gestisce un’azienda? Mi sembra il politico di turno che dice che le pensioni sono basse e gli operai non riescono a mettere via soldi. Ma cosa ne vuol sapere un politico come si vive con 1200 euro al mese con i figli a carico, quando ne percepisce 20mila??? Perchè attaccate continuamente Federcarrozzieri, quando SIETE VENUTI MENO DEL VOSTRO STATUTO? Dove sono i principi e i valori che vi hanno fatto nascere? Siete come la Coop, prima cooperativa poi multinazionale. O la stessa Unipol, che negli anni 60 si appoggiava alla coop per chiedere contributi, ai tesserati del partito comunista italiano per chiedere convenzioni. Oggi uno dei più potenti gestore dei soldi mondiali, che sbatte la porta a chi l’ha fatta grande. Vuole un consiglio? Vada un mese da una carrozzeria, non dico di mettersi la tuta, non le donerebbe. Ma si faccia affiancare in ufficio e veda cosa a che fare ogni giorno una carrozzeria, e alla fine tiri i conti.
Smettete di attaccarvi e solo una guerra tra poveri il mio parere e che forse abbiamo o non vogliamo vedere lontano visto quello che accadrà a breve e tutta colpa di noi artigiani che non vogliamo riconoscere che il mondo della riparazione sta totalmente cambiando dove il nostro cliente vuole una assistenza totale , come a breve vedremo Istituti Bancari finanzieranno attraverso il contratto di acquisto della propria auto con un sistema finanziario sarà inserito il premio della RCA,assistenza sulla garanzia e la manutensione programmata della casa e fuori garanzia tipo cambio gomme e su eventuali guasti imprevisti , sinistri stradali e soccorsi stradali con eventuale auto di sotitutiva dove il cliente con una rata mensile si vedrà una assistenza totale con l’obbligo di recarsi presso i centri convenzionati che offriranno un pachetto completo di servizi aderenti al settore automobilistico con questo progetto il cliente avrà solo l’obbligo di rispettare i pagamento, vediamo già oggi che nelle polizze e compreso anche le spese della demolizione tramite convenzioni con demolitori di auto non è per caso che le Assicurazioni sono diventate anche Banche e forniscono finanziamenti .noi dovevamo prevedere questo passaggio e sono molto amareggiato oggi parliamo di fare cambiare leggi che vanno contro il sistema europeo già i Francia insieme a Assicurazioni italiane lo adottano vedi le liquidazioni di varie Compagnie di assicurazioni che obbligano il cliente di non ritirare le auto se non avviene la liquidazione del sinistro nei confronti del riparatore convenzionato, per la mia esperienza posso confermare che è positiva. questi centri che oggi parliamo li dovevamo aprirli noi le condizioni le avevamo perchè un artigiano non si può inventare e ne improvisare non credo che in questi centri lavorino i signori con la gravatta ,saranno artigiani che si sottometterano alle loro richieste di lavoro forse era meglio lavorare per dei centri di nostra proprietà vediamo quello che e accaduto con la nascita dei centri di montaggio dei cristalli dove anni a dietro rifiutavamo il montaggio e chiamavamo allora quei piccoli centri che venivano a montarci il cristallo in carrozzeria senza capire il potenziale interesse economico che perdevamo oggi non sarà più possibile recupere il danno economico, solo mettersi insieme potremo essere competitivi nei servizi chiesti dai consumatori nostri cliente forse e qui’ che le Associazioni dovevano aiutarci a percorrere questo percorso. ancora non è tardi
x silvano , se lo sapevi a che cosa andavamo incontro perche’ non lo hai detto a qualche associazione ecc?. per i vetri ,io che ho montati quelli delle 128 , alfa sud ecc, ma non ho mai chiamato carglas ecc che cosa ho risolto?.poi parli della FRANCIA ma se non ricordo male o su car carrozzeria o su professione carrozziere lessi che proprio in francia quando un automobilista va ad assicurare un auto la prima cosa che gli dicono lo sai che per la riparazione puoi andare dal tuo riparatore di fiducia?. se e vero ,hai visto la differenza tra l’italia ela francia?. un altro paragone tra noi italiani e i francesi e che i motociclisti francesi quando non ne potevano piu delle polizze troppo care si sono fatti loro un’assicurazione , in italia ci hanno provoto ,ma non ci sono riusciti a farla
x il sig.mariano cantori , della proposta che le ha fatto il collega andrea mei , l’ho ospito io per il vitto e alloggio ,pero’ dopo il mese di osservazione che puo fare in officina e ufficio mi deve una sola cortesia ,ci parli lei con la cna di benevento dove io ero socio per far capire se le mie osservazioni che gli ho fatto erano per necessita o per buttare parole all’aria
La Francia ha circa 6.000 carrozzerie e circa lo stesso numero di veicoli circolanti, pur essendo più estesa a livello di territorio.
Le carrozzerie in Italia sono troppe, le Confederazioni lo sanno ma siccome una partita IVA porta una tessera, ecco che hanno sempre cercato di difendere anche gli indifendibili.
Danneggiando però anche i meritevoli che per fortuna non sono stati a guardare: infatti sono nate organizzazioni tipo OPAC e Federcarrozzieri, che hanno in comune la difesa degli interessi di quei carrozzieri che vogliono andare avanti e non vivere di soli risarcimenti a seguito di incidente.
Silvano ha ragione quando dice che le Associazioni dovevano aiutarci, ma non lo fanno anche per le ragioni sopra esposte. E’ un problema sociale, molto molto complesso.
Lo abbiamo creato noi tutti.
Certamente è aberrante che una polizza assicurativa che il cittadino è obbligato per legge a sottoscrivere possa includere una clausola che lo obbliga a recarsi dove dice l’assicurazione ed è ancor più aberrante che il luogo indicato dall’assicurazione sia una carrozzeria di proprietà dell’assicurazione stessa (= abuso di posizione dominante, concorrenza sleale).
Ma la colpa di tutto ciò, ahimé, va condivisa anche con quei colleghi (non solo fiduciari) che hanno sempre snobbato le riunioni, che hanno sempre pensato di poter andare avanti da soli, che loro “gli basta l’occhio” per vedere dove la carrozzeria guadagna e dove perde.
Ecco, questi devono chiudere prima possibile e non c’è legge che li potrà salvare.
Antonio forse non sai che da 15 anni che lanciamo questo messaggio però non siamo stati convincenti perchè tutti pensiamo solo al nostro interesse personale dove abbiamo da difendere quello che abbiamo acquisito nel tempo rimettere in giuoco il tutto è molto difficile forse le nuove generazioni se non condizionati da noi genitori riusciranno a condividere insieme il percorso che io ritengo l’unica soluzione attuale e futura non sono d’accordo che sia anche il problema delle Associazioni di non condividere per il problema ,il tesseramento come sappiamo che anche le società di capitali tipo una SRL le quote sono divise per ogni soci quindi percepiscono le stesse cifre se ritenete il problema ,in Francia gli autobilisti sanno solo che non devono percepire niente ciòche riguarda il costo della riparazione e quindi il buon francese non a nessun motivo di firmare la cessione del credito nei confronti del riparatore ritira la auto solo al pagamento efettuato dalla compagnia di assicurazione è quello che mi sta accadendo personalmente nella mia azienda diventassero tutti francesi . i motociclisti francesi si avvallano di assicurazioni molto importanti dove so x certo che nel capitale delle società vi partecipa un gruppo assicurativo italiano con percentuale del 50% forse saranno diversi i consumatori francesi ciao
xsilvano, allora al buon francese non serve la cessione ma il carrozziere lo sceglie lui?,o mi sbaglio
caro Vanelli, se per “famoso gruppo di Firenze” intendi Consorzio Carrozzerie Artigiane, sarà bene che prima di parlare ti sciaqqui bene la bocca, e poi forse, la tieni chiusa che è anche meglio, Altrimenti fai nome e cognome.
no il carrozziere in italia lo sceglie la compagnia e lo consiglia al cliente in relazione al tipo marchio automobilistica della auto di proprietà , il cliente francese pretende la certificazione della riparazione ti ripeto il cliente francese sa che deve rispettare il pagamento tramite la compagnia alla consegna della auto riparata
Si parla spesso di carrozzerie fiduciarie in EUROPA. Non scordiamoci che anche noi eravamo fiduciarie fino all’accordo ania. Il problema è nato quando è scaduto tale accordo. In Europa non esiste fiduciaria, ma semplicemente un accordo. Non c’è l’assicurazione che ti dice quale carrozzeria scegliere, visto che lo sono tutte. Non confondiamo la fiduciaria con l’accordo, sono 2 cose completamente diverse. Qui invece è diverso, perchè l’indennizzo diretto in Francia, non prevede la “camera di compensazione”. Non parliamo di tariffe quindi. Purtroppo l’Italia è una Nazione basata completamente sull’anticostituzione. Esiste la liberazione, ma comandano 4 gruppi assicurativi, esiste il mercato libero, ma se non chiedi ad Enel o Telecom (entrambe private!!!) una nuova fornitura, non ti possono attaccare nulla. In Italia seguiamo troppo la TV, e ci fa credere quello che vuole. Quando hanno fatto Monti Presidente del Consiglio, hanno detto che era un professore. Nessuno ha detto che faceva parte della commissione bancaria europea….. Stanno facendo così con l’indennizzo diretto. Non esiste nessuna fiduciaria, ma solo accordo tra associazioni di categoria da entrambe le parti. Qui siamo un paese di Lobby.
Allarme altissimo:
http://www.assinews.it/articolo_stampa_oggi.aspx?art_id=19770
La toscana reagisce:
http://www.carrozzeriatrasparente.it/la-lobby-delle-assicurazioni-allattacco-delle-carrozzerie/
Un riassunto da Sicurauto:
http://www.sicurauto.it/news/rca-ecco-lhub-riparazione-centro-raccolta-auto-incidentate.html
Continuamo a dire uniamoci che insieme si può.
Questo lo chiediamo anche alle associazioni , faccio parte del CNA , sono una novellina e stò lottando per unire , non guardiamo sempre il passato ma alle cose che si possono fare per il futuro .
Ci sono stati molti sbagli ma a volte da quelli nascono i migliori progetti per il futuro.
Forse sarà utopia ma vorrei che si lasciasse da parte cosa hanno fatto e parlare di quel che si farà.
Severina
X Carrozzeria GT
ciao Severina , sono Pietro (ci siamo conosciuti all’incontro di CarCarrozzeria a Milano)
Sono daccordo con te quando dici :”Ci sono stati molti sbagli ma a volte da quelli nascono i migliori progetti per il futuro.
Forse sarà utopia ma vorrei che si lasciasse da parte cosa hanno fatto e parlare di quel che si farà.”
Volevo però ricordarti che ciò può accadere solo quando ci potrà essere un DIALOGO
Fin quando ci dicono che i fax non servono a nulla (il rappresentante M5S presente a Roma li 13/10 ha detto esattamente il contrario) finchè dicono che Federcarrozzieri non ha ragione di esistere (vedi intervista su CarCarrozzeria) la vedo dura.
Mettiamoci/gli in testa che qui ne và del nostro futuro.
COLLABORAZIONE= FUTURO
Per parlare di ciò che si FARA’ bisogna anche ascoltare questa nuova voce non ignorarla.
Ciao
Comunque, il fatto che Unipol abbia fatto questo megacentro di perizie è lecito purchè 1) Non passi l’obbligo del risarcimento in forma specifica e 2) Questo centro non ripari le auto. Finirà che i fiduciari si azzanneranno fra loro per entrare a far parte dei “magnifici 10” a cui verrà canalizzato il lavoro, e peggio per chi non ci ha pensato prima.
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
#Federico
E se la facoltà di scelta si trasferisse dall’automobilista, all’assicuratore per legge?
Ciao Pietro come sai lotto con voi non demordo a voler cambiare le cose anche se ha volte cadono le braccia . Hai ragione nel dire che non c’è dialogo e la mia lotta è proprio per provare ad averlo. Sicuramente prima di me ci saranno stati altri i quali ora sono tra i delusi. Sono anche tanti anni che cerco di dialogare con i colleghi ma anche qui prevale L’individualismo ,nonostante tutto continuo ad essere convinta che siamo in tanti a non voler soccombere senza provare a cambiare le cose.
Severina
Se per legge la facoltà di scelta del carrozziere si trasferisse dall’automobilista all’assicuratore, allora saranno le assicurazioni a decidere quanto costa la riparazione, e se il carrozziere rifiuta il lavoro la riparazione la farà il mega-centro, così hanno bypassato anche la possibilità di essere accusati di concorrenza sleale.
Sono molto furbi e intelligenti, al contrario di noi che siamo pecore e che adesso diventeremo carne da macello.
Assieme ai nostri fornitori (vernici, attrezzature, software) e alle confederazioni che non si sono mosse in tempo.
La favola di “al lupo! al lupo” insegna, con la differenza che adesso bisogna modificarla in “all’unipol! all’unipol!”
Il povero Davide gridava “al lupo! al lupo!” e non è stato creduto, vero è che esiste anche un’altra leggenda in cui un certo Davide abbatté il gigante Golia… speriamo bene!
[…] non ha l’abitudine di ripetersi o di replicare, ma quando è stata data la notizia dell’Hub di Bologna, puntualizzando che l’allarme era stato lanciato a Marzo 2013 in un incontro provinciale di […]
Cari amici,
purtroppo confesso di non scrivere con le mie vere generalità in quanto il nostro ambiente è talvolta pericoloso più di una strada del Bronx (ma non ho bisogno di convincervi), se gli amici del blog vorranno tenere le mie parole ne sarò grato, altrimenti potranno rimuovere il mio post avendone tutte le ragioni e la mia approvazione (gli anonimi di norma non piacciono neanche a me).
Mi sento vicino a quanto dice Silvano, secondo me le associazioni e noi tutti dobbiamo spetterla di lamentarci ma dovremmo sforzarci più di prevedere, bello sarebbe associarsi a qualcosa che ci indirizza PREVENTIVAMENTE e correttamente nel mercato e non qualcosa che poi cerca di salvarci…. come dice lo spot: meglio prevedere che curare.
Il mercato è una cosa seria, va bene le riunioni, le cene successive, i blog e le tessere dei sindacati… momenti di associazionismo che ci rendono tutti più amici e ci fanno sentire meno vulnerabili…
IL MERCATO però è una roba che se non la conosci e non la sai cavalcare rischia di non farti dormire la notte e nel peggiore dei casi ti fa chiudere la attività.
Se il mercato va nella direzione che le grosse assicurazioni stanno percorrendo, perché una volta tanto invece di fare i soliti provinicialotti non proviamo a studiarlo ed a cavalcarlo anche noi prima di loro?
Ovvio che le assicurazioni vogliono scegliersi i fornitori di servizio… M DI CHE CI MERAVIGLIAMO? d’altronde anche noi ci rivolgiamo ai fornitori che più preferiamo… non facciamo i bigotti perfavore!
POI, sul fatto che i clienti sono i nostri… bhe, li non so se eticamente posso essere completamente d’accordo:
Se i clienti fossero solo i nostri (e qui già immagino le reazioni dei puri e lindi), guadagneremmo molto ma molto meno …grazie al cielo i nostri clienti sono quasi tutti assicurati per cui solo grazie a questo possiamo riempire di contenuti tecnici ed economici le nostre fatture che altrimenti sarebbero tutte all’insegna di “fammi spendere poco”.
Non sono un bastian contrario o uno dei soliti infiltrati, è solo che leggendovi non vedo tanto sfogo, tanta rabbia ma non vedo l’uscita dal tunnel…
Se la legge ci permettesse di ignorare il risarcimento in forma specifica, ci permettesse di contrastare la canalizzazione dei clienti operata dalle Compagnie… bhe allora mi sentirei dei vostri e lotterei in prima linea, ma se cosi non è (e non è) i miei scopi di imprenditore sono altri: 1) di aver sempre una azienda efficiente, onesta e tecnicamente aggiornata in modo da essere oggettivamente una buona azienda
2) provare a diventare amico di chi oggi come oggi mi permette di guadagnare (e sono sopratutto le assicurazioni ma anche le flotte, le concessionarie e gli enti)
3) provare a capire come abbattere costi e tempi …che tanto, fermo restando la bravura e l’onestà, sono queste altre cose che oggi ti rendono più bravo degli altri agli occhi dei grossi clienti
Sono un pazzo? un sovversivo? bho… non credo. questo comunque è ciò che penso.
saluti
Ciao Raoul F. (visto che non è il tuo nome)
ti voglio fare solo una domanda:
“Sei per caso venuto a trovarci allo stand di federcarrozzieri?”
Questo discorso l’ho già sentito.
Ti faccio un favore ,non commento, anche perchè se il mio fiuto non sbaglia non sei un carrozziere
ma un pseudo ex liquidatore.
“aver sempre una azienda efficiente, onesta e tecnicamente aggiornata in modo da essere oggettivamente una buona azienda” è un paradigma che ogni azienda dovrebbe perseguire.
Provare ad abbattere i tempi si può,a patto che i costi non vengano quantificati in base ai tempi.
Il mercato non va nella direzione delle assicurazioni, sono le assicurazioni che vogliono decidere dove deve andare il mercato perchè sono delle lobby, così come lobby sono le case auto, le case petrolifere e le banche che sono a loro volta governate dalle lobby facenti capo a quelle poche famiglie che iniziarono la rivoluzione industriale.
Qui ci sono tre punti che devono essere ben fermi:
1) Le leggi non sono le lobby che devono farle, bensì i cittadini. La legge non solo non dovrebbe permettere, ad una lobby che vive solo grazie ad un obbligo di pagarla, di decidere dove inviare chi ha anticipatamente pagato per il servizio di riparazione del proprio veicolo, ma anche dovrebbe vietare la possibilità di fare convenzioni e/o di costruirsi delle proprie strutture o mascherate da proprie queche questo si chiama CARTELLO, si chiama ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE, si chiama CONCORRENZA SLEALE.
2) provare a diventare amico di chi oggi come oggi mi permette di guadagnare MA SE NE FREGA DELLA SICUREZZA STRADALE, LASCIANDO AL RIPARATORE LA RESPONSABILITA’ SIA CIVILE CHE PENALE, è un comportamento irresponsabile e per nulla etico.
3) Si crei un protocollo che contenga requisiti minimi che garantiscano al cittadino che l’azienda in cui porta l’auto a riparare sia in grado di riparargliela come si deve. Si creino le condizioni affinché i riparatori abbiano pari opportunità di star sul mercato. Si organizzino i controlli per far chiudere chi, entro tempi prefissati, non si adegua agli standard minimi necessari a garantire le condizioni sopra esposte.
I modi ci sono, sono belli chiari ed evidenti a tutti. E la Legge esiste apposta per tutelare tutti, non per sfavorire gli interessi di molti per garantire quelli di pochi.
A differenza della cruda intolleranza che denoto nel primo commento (non sono lo “pseudo” che pensi e comunque pur non carrozziere sono persona dell’ambiente), Federico ha colto invece in pieno il mio desiderio di sano confronto.
È vero, la penso in modo differente da molti voi ma, vi garantisco, che come me la pensano tanti, tanti tanti riparatori che invece di contrastare l’onda provano a cavalcarla.
Si, Federico abbiamo a che fare con una lobby, orribile ma una delle tante. È che facciamo? Non andiamo a fare la spesa alla coop? Conserviamo i soldi sotto il mattone pur di non metterli in banca? Giriamo con delle auto a pedali per non dar soldi ai petrolieri?
RIPETO IL CONCETTO: Se la legge permette alle assicurazioni di aver le fiduciarie ovvio che ci provano per far meglio della concorrenza. Perché mai una assicurazione non dovrebbe cercar di risparmiare con le carrozzerie con il rischio che un’altra concorrente lo faccia e gli flotta una fetta dI mercato?
Dobbiamo ragionare con onesta, non con preconcetti.
Ma scusa?! i carrozzieri percaso comprano i materiali un pochettino da ogni fornitore per garantire una forma di etica ed equità oppure vanno li dove si trovano meglio e risparmiano?
Insomma: il problema non sono le assicurazioni e trovo scorretto criminalizzare o offendere i colleghi che scelgono di essere fiduciari.
Il problema é, come giustamente ricorda Federico, nelle lobby e nelle leggi.
Scusate l’ulteriore intervento, Ripeto: se non sono gradito basta dirlo e mi taccio. Saluti.
Caro Raoul F.
ogni tuo commento è sempre gradito poichè fa parte di un sano confronto tra persone che hanno idee diverse .
Vorrei però ricordarti che
la Repubblica Italiana è fondata sulla Costituzione scritta dai nostri “PADRI”.
Qui si dà ampio spazio alla parola LIBERTA’
LIBERTA’ al Lavoro
LIBERTA’ al Pensiero
LIBERTA’ che riconosce e garantisce diritti
LIBERTA’ di scelta
Questo è ciò che è scritto
Se poi oggi tutto è il contrario di tutto allora siamo in uno stato di Anarchia
Se le Assicurazioni possono fare il bello e brutto tempo,se possono decidere tutto ed il contrario di tutto, ciò significa che non siamo in Democrazia.
Se il potere delle assicurazioni e delle banche , rappresentati dalla politica attuale si possono permettere di far ciò che vogliono, allora la COSTITUZIONE diventa una poesia da imparare a memoria ma che nella vita non serve a nulla.
Alcune carrozzerie vogliono cavalcare l’onda ? Lo facciano ma non a discapito di chi ha fatto una scelta diversa (questo nella COSTITUZIONE è un fondamento, si chiama LIBERTA’)
Chiaro, se io come molti altri da bambino , quando ci chiedevano :”Cosa vuoi far da grande ?”
rispondavamo:”L’astronauta,il ricercatore,il Carabiniere………” è perchè sognavamo un lavoro che avesse un senso nella società del futuro.
Chiaro se oggi rifai la stessa domanda ti sentirai rispondere :”Il calciatore, la Velina ………..”
Il Dio denaro comanda!!!!!!
Io ho rispetto per i miei fornitori perchè con loro ho istaurato un contatto umano , mi danno aggiornamento continuo dei prodotti , mi forniscono tecnici che risolvono i miei dubbi e che mi portano a conoscenza di nuove tecniche di applicazione e non ho minimamente intenzione di comprare prodotti sottobanco da fornitori paralleli che offrono sconti superiori.
Insomma al contrario di te penso che il problema siano proprio le assicurazioni, che vogliono venire a comandare a casa nostra.
Vorranno al più presto fornirci ricambi, materiali;ma se ne sbatteranno quando per un qualsiasi problema saremmo noi a doverci confrontare con il cliente.
Tante parole per dirti,
IO SONO UN LIBERO CITTADINO HO I MIEI DIRITTI E I MIEI DOVERI
HO PER “COSTITUZIONE” DIRITTO DI LIBERTA’ DI SCELTA
QUELLO CHE LE TUE CARE ASSICURAZIONI OGGI VOGLIONO IMPEDIRE
per Raoul f.
dici di non essere un carrozziere e questa è una scusante, ma credi forse, non hai capito nulla.
Un conto è la libertà di mercato, un conto è calpestare questo principio. Vedi, le assicurazioni, -le più spregiudicate a mio giudizio hanno anche banche- impongono con procedure passate in giudicato anticostituzionali, forzature ai diritti dei riparatori e dei danneggiati.
Inutile fare paragoni con la spesa di tutti i giorni o con le fantasie di preconcetti e rinunce alla modernizzazione e sviluppo, l’innovazione e il cambiamento sono ben accetti, e le scelte anche se non condivise sono da rispettare, purchè con queste non si calpestino i diritti e soprattutto la correttezza del libero mercato e della libera professione.
Le assicurazione continuano ad applicare impunite, procedure vessative per le quali sono state condannate, diversi carrozzieri, o cavalcano l’onda o non hanno le qiuste informazioni e fanno un danno per se e per tutta la categoria asservendosi alla imposizioni assicurative.
Altro è le associazioni che a braccetto delle compagnie non vogliono informare i loro associati, altro sono le ‘informazioni e conoscenze dei propri diritti che ogni singolo dovrebbe recepire per condurre la propria azienda, molti carrozzieri sono ignoranti dei propri diritti e procedono con il “sentito dire” o peggio con quelle informazioni – ripeto vessative- che le assicurazioni con i propri dipendenti “PERITI” fanno pervenire giornalmente ai carrozzieri.
Le lobby funzionano solo se sono “imposte” o “sostenute”, in questo caso la lobby assicurativa è imposta, e d’altra parte, sostenuta da parte delle carrozzerie.
La riflessione logica è che tutto il mondo della carrozzeria è perdente per volontà di pochi assoggettati.
Il tuo concetto RAUL F. e’ molto chiaro e lineare. e non fa una piega…: stai attento a non pestare i piedi di chi ti fa mangiare e ..anche se potrebbe nuocerti ci diventi persino amico….un po’ come vivono i parassiti ,attenti a non farsi sbranare…..
Naturalmente non voglio giudicare le tue scelte imprenditoriali perche’ puo’ darsi che sei anche un ottimo imprenditore,pero’ non cercare di imporre le tue idee ,facendole passare per le piu’ sensate e logiche perche’ visto il clima e le difficolta’ che stanno attanagliando il mondo della carrozzeria, mi dispiace ma, sei fuori luogo e anche un po’ arrogante.Ma pensi che gli altri(carrozzieri indipendenti ) siano stupidi???
Cavalca l’onda e vai per la tue convinzioni ma non starne troppo sicuro , perche’ proprio l’onda quella che stai cavalcando potrebbe travolgerti ,allo stesso modo e con la stessa velocita’ con cui ti ha trascinato nel tuo fantastico mondo.
No caro Riccardo, il mio non è affatto un “fantastico mondo” ma è lo stesso tuo e di tanti altri dove si combatte, si operano scelte, si rischia e si cerca di far bene per la famiglia e per le persone che con te lavorano.
Io non ho mai pensato di imporre nulla, ci mancherebbe altro, non ho alcun ruolo… Rispetto invece fortemente il diritto al lavoro di tutti.
La mia, al contrario, é una critica a quanti anche in questi blog NON rispettano le scelte delle fiduciarie… Purtroppo anche nella vita reale c’è una grave forma di terrorismo ed emarginazione nei confronti dei riparatori “non allineati” ed ho personalmente assistito a parole grosse e minacce.
Tutto qui: finchè si discute e ci si confronta con rispetto è comunque un bel mondo.
carr dalla mentre noi ieri eravamo a roma e oggi davide e altri x difendere i nostri diritti OGGI Al Hotel EUROPA cerano 100/150 carrozzieri a sentire le nuove direttive di PRESTO E BENE tra cui parecchi di quelli che All’Ultima riunione del CNA erano indignati e schifati delle compagnie.tutti li a testa bassa preferisco quelli che sono convenzionati e non fanno finta di non esserlo quello che mi da fastidio che ce gente che si fa il c..lo anche x voi e voi continuate a remare contro i vostri e i nostri diritti CONTINUATE A RUBARE A CASA VOSTRA O FARE LAVORI DI M..DA X STARCI DENTRO BRAVI:::::::::
caro raul se penso che tutti i miei sforzi il mio sudore la mia pensione la mia attivita’ se passa una legge cosi’ non valgono piu’ niente e dovro’ mettere a casa dei padri di famiglia con me da 20 anni solo perche l’unipol fa un contratto e il governo lo firma (perche cosi e stato) sulla nostra pelle. Poi arrivi tu e quelli che la pensano come te che gli danno terreno fertile. permetti che un po’ mi inc…zzo poi e logico ognuno a casa sua fa quello che vuole pero’ rispettare il vicinato non sarebbe male.
carr dalla x fare calare le polizze basta costruire qualche grattacielo in meno(UNIPOL) ma nessuno lo dice solo che poi lo strapotere non viane visto da nessuno a bologna sembra di essere i RUSSIA qualche anno fa
[…] solo fare pubblicità a Federcarrozzieri”. Viene comunque scritto un comunicato di denuncia (qui): il “Centro raccolta veicoli incidentati” di Casalecchio di Reno avrà un impatto […]