Pubblichiamo integralmente la lettera dell’artigiano Gianni di Bologna, inviata alla redazione di Car Carrozzeria .
Le decisioni, che si devono prendere ogni giorno, costano. Sono fatiche mentali che non hanno nulla da invidiare alle fatiche fisiche, ma le raddoppiano. Questi impegni quotidiani, moltiplicati dalla sempre più pressante necessità di far quadrare bilanci (che sono commoventi, da un punto di vista imprenditoriale), allontanano l’imprenditore dalla sua potenzialità “principe”: l’inventiva.
Questa è una delle cause della stagnazione delle idee.
Se lavorare fisicamente stanca, decidere è ancor più logorante, se sommiamo le due cose si può rilevare l’attenuante per quanti di noi indugiano: lasciando regnare sovrana l’indecisione. E mi riferisco principalmente alla mancata reazione dei carrozzieri, all’assalto all’autonomia imprenditoriale artigiana, da parte delle Assicurazioni aderenti all’A.N.I.A.
Penso alle nostre polemiche interne, che questo abuso di posizione dominante da parte di alcune Compagnie ha scatenato, con i rapporti di “fiduciarietà”, mentre in presenza di una crisi economica mai vista come gravità, nessuna “decisione” efficace, vera, composta di azioni vincenti contro questo “dividi e impera”, viene presa.
Tutti si lamentano delle mancate “decisioni” all’opporsi dei singoli, verso queste aggressioni economiche, ma nessuno propone, dimostrando con i successi del nostro eroico passato, la riscoperta della carta vincente in mano ai lavoratori: fare massa comune. Ovviamente non è il “contenuto” delle mancate iniziative pubbliche delle Organizzazioni Sindacali, dribblate da “pannicelli caldi” che osservo: è la “decisione” di battersi dei singoli artigiani che è mancata!
Non si possono prendere “decisioni” vincenti, se non si è disposti a pagarne il prezzo. Ma non si può continuare in eterno a nascondersi, dietro la stanchezza; che è la condizione comune di chi ha scelto l’affascinante percorso dell’autonomia personale, (grazie a quella imprenditoriale). Perché entrambe sono sotto schiaffo! Manca ancora in troppi di noi in senso generale, quel “mediano” che verso la fine della partita, dovrebbe possedere quella lucidità, quella visione generale del campo, per impostare quel famoso “contrattacco”, che tutti auspichiamo: ma dagli altri! Mentre i più se ne vogliono stare prudentemente raccolti “in difesa”.
Se avvertiamo nel profondo la necessità di prendere qualche “decisione”, ci sono due percorsi possibili: in “difesa” continuando a prenderle; oppure individuando le potenzialità offerte dal poter operare per il ripristino della libertà. L’intuizione di Galli, (Federcarrozzieri) confortata dalle testimonianze di molti colleghi (me compreso), consiste nella convinzione che sarà l’informazione-formazione capillare a produrre in tutti noi, quelle attività mentali che comportano il trasferimento di una energia ulteriore. Una forza atta a capovolgere l’attuale nostra indecisione, nella quale è celata al forza degli avversari.
Una possibile via è stata tracciata da Galli, ma l’adesione e il sostegno economico necessario tardano a giungere, nonostante le delusioni del nostro fatturato aziendale, che necessiterebbero di questa “decisione”: quel compiere questo primo passo per sfuggire all’inerzia del nulla. Ribadisco che il sostegno può essere dato anche in forma anonima, la cifra non è poi così alta.
Viene da porsi un interrogativo, di fronte a questa “sindrome del Rubicone”, tra stare sulla riva del fiume oppure attraversarlo: ma riusciamo ad immaginare come saranno le nostre esistenze se vincono i nostri avversari?
Gianni artigiano in Bologna
Grazie a Carrozzeria.it per aver concesso la pubblicazione
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sono d’accordo ci vorrebbe + collaborazione ,non si puo stare ad aspettare che facciano gli altri quello che dovresti fare tu. forza e coraggio tutti insieme si x vincere.
Roberto Fonti
ottobre 29th, 2013 – 17:35
Cari Colleghi La politica non e il nostro mestiere noi siamo Carrozzieri e abbiamo un problema con le grosse compagnie , dobbiamo affrontarle in modo intelligente come ?? informando gli automobilisti i nostri clienti , tutti devono sepere che possono scegliere senza vincoli sia la polizza che la Carrozzeria .. siamo in tanti quindi PRODUCIAMO UNO SPOT TELEVISIVO SU UNA RETE NAZIONALE – CARROZZERIE DOC E COMPAGNIE ONESTE QUESTA E LA MIA IDEA..UNITI SIAMO PIU FORTI DI LORO—
d’accordo con roberto fonti, anche se mi sembra che in quanto a partecipazione siamo scarsi sia di presenze che di fondi in questo periodo.
Sono però assolutamente d’accordo sul fatto che la gente è poco informata e spesso si fa ‘dirigere’ dalle assicurazioni che non forniscono naturalmente le corrette indicazioni.
uno spot tv sarebbe costoso e per far capire bene tutto ci vorrebbe un mago della comunicazione, ma la carta stampata non è una cattiva idea, come non lo sarebbe usare un net work radiofonico nazionale.
Le carrozzerie doc dovrebbero essere riconoscibili, si potrebbe puntare su una forma di associazione alla quale non si accede solo previa iscrizione, ma anche se con requisiti particolari, fra l’altro magari una certificazione ISO 14001, che singolarmente costerebbe una cifra esagerata, ma che se richiesta uniti, come gruppo, magari peserebbe meno finanziariamente.
Le idee non mancano certo, ma come si fa a creare qualcosa di veramente buono se non c’è stato almeno fino ad ora un punto di incontro fra le parti… SOLO GUADAGNO E A MARE SICUREZZA ONESTA’ E RILANCIO DEL VERO LAVORO ARTIGIANALE, ecco cosa penso sia il vero ‘nemico’!
‘Loro’ ci saranno sempre, non spariranno mai e secondo me, se nasce un gruppo che sia attrattivo per il pubblico, forse un punto d’incontro fra noi e loro lo si trova. O no?