Federcarrozzieri non ha l’abitudine di ripetersi o di replicare, ma quando è stata data la notizia dell’Hub di Bologna, puntualizzando che l’allarme era stato lanciato a marzo 2013 in un incontro provinciale di CNA con presenti i vertici regionali e nazionali, le smentite del suo responsabile nazionale, peraltro non presente all’incontro, che afferma: “Il carrozziere Blog” come “profeta del giorno dopo” e quella del funzionario Mariano Cantori “qui pubblicata“, presente all’incontro, riteniamo siano prive di fondamento.
Di seguito vi mostriamo una mail inviataci da un carrozziere ex AP&B dove viene annunciata la fusione di Fonsai a Unipol oltre che come colosso, anche come progetto Auto Presto e Bene, e viene lanciato l’ultimatum alle carrozzerie per firmare il contratto.
Nella mail inviata alle carrozzerie, il funzionario Unipol allega addirittura l’articolo del dott. Lovati pubblicato da Car Carrozzeria a Marzo, proprio lo stesso documento presentato all’incontro CNA di bologna.
Ora i funzionari CNA devono delle spiegazioni, non al gruppo di lavoro de “Il carrozziere blog”, che evidentemente aveva ben compreso, ma ai carrozzieri. Prima ancora però è opportuno che sentano il presidente nazionale CNA dott. Malavasi, per capire se anche lui non fosse al corrente di quanto stesse accadendo a Bologna e nel resto d’Italia.
Questa la mail inviata alle carrozzerie AP&B dall’Area Menager Emilia Romagna.
Bozza integrazione Fonsai/Unipol per coronare il rapporto con Unipol
Allegato alla mail che conferma la strategia
Invito i colleghi di Bologna a stampare i documenti e presentarli all’assemblea provinciale CNA annunciata per il 4 Novembre 2013 chiedendo spiegazioni in merito. (invito CNA)
Strategie: Cosa fare? Quale direzione prendere?
Sabato scorso a Firenze in una riunione informale tra aderenti di Federcarrozzieri si è discusso delle possibili strategie da percorrere.
Sentiti i contributi di ciascuno sintetizziamo qui di seguito alcune possibili azioni future, che non sono tra loro alternative.
IL VERTICE DI CNA E UNIPOL
In questo blog (https://ilcarrozziere.it/blog/2013/03/artigiano-informato/) abbiamo avuto già occasione di rilevare il fatto – oggettivo e non non smentibile da nessuno– che il dott. Ivan Malavasi siede contemporanemente alla testa della CNA nazionale di cui è presidente e nel consiglio di amministrazione di Unipol, una delle maggiori compagnie assicurative.
Mai come in questo momento emerge evidente il problema del conflitto di interessi, ora che le esigenze degli artigiani divergono e sono in conflitto con le Compagnie assicuratrici, che perseguono i propri scopi. Più volte in questo blog sono stati portati alla luce i conflitti d’interesse, con critiche e denunce molto forti. Non è bastato, come i recenti avvenimenti ci hanno purtroppo dimostrato. (Bologna, centro raccolta auto incidentate)
Cari colleghi abbiamo sempre affermato che Federcarrozzieri non è un partito, né un sindacato. Noi ripariamo macchine e non facciamo politica.
Federcarrozzieri è però una voce. Ed è sempre vero che una strategia unitaria e condivisa è sempre meglio di singole azioni individuali che non portano da nessuna parte.
Perciò questa volta vi chiedo quale secondo voi sia la strategia migliore.
“Dimenticarci” di rinnovare la tessera CNA?
Manifestare il nostro scontento non più genericamente ma direttamente al Presidente Malavasi, magari con i fax o con le mail ?
Fax 06/44249511 mail cna@cna.it
A voi la parola
Vi ricordo l’art. 2 dello statuto nazionale CNA:
“ART. 2 – Scopi e attività da svolgere in diretta attuazione dei medesimi
1 – Scopi della CNA sono:
a) la rappresentanza, la tutela e lo sviluppo delle imprese artigiane, delle piccole e medie imprese, delle piccole e medie industrie ed in generale del mondo dell’impresa e delle relative forme associate, nonché degli artigiani, del lavoro autonomo nelle sue diverse espressioni, delle imprenditrici e degli imprenditori e dei pensionati. Lo scopo della rappresentanza, la tutela e dello sviluppo si realizza nei rapporti con le istituzioni pubbliche e private, con la Pubblica Amministrazione nonché con le organizzazioni politiche, economiche e sociali a livello nazionale, europeo, internazionale ed a tutti i livelli territoriali;”
INFORMARE GLI AUTOMOBILISTI
Qualche collega ha messo in luce un limite della nostre discussioni, ossia che esse avvengono nel ridotto circuito carrozzieri-associazioni-assicurazioni. In altre parole tra addetti ai lavori.
È un fatto che solo pochissimi automobilisti sanno cosa sia una cessione del credito o una polizza in forma specifica. Per non parlare di tempari, tariffe orarie e ricambi.
Dovremmo informare di più gli automobilisti?
Nessuno ovviamente contesta questo approccio. E infatti già in passato alcune azioni sono state portate avanti in quella direzione.
Un anno fa era stata redatta una guida alle polizze, che vi consiglio di caricare e regalare ai vostri clienti. (link)
Più recentemente è stata avviata la campagna di banner di miocarrozziere.it, portale rivolto agli automobilisti, potete scaricare le immagini che seguono e pubblicarle sui social network, oppure semplicemente stamparle mettendole in bella vista nelle vostre carrozzerie :
Aumentare il livello di conoscenza degli automobilisti che sono continuamente “informati” dalla campagne pubblicitarie delle compagnie assicurative però non è semplice perché richiede uno scatto in avanti, sia in termini di efficacia della comunicazione sia – e soprattutto – in termini economici.
In Federcarrozieri abbiamo già sottolineato che tutte le azioni sono possibili solo disponendo di adeguate risorse economiche. E le nostre casse ci permettono poco.
Qualcuno ha idea di come si potrebbe coniugare efficacia con budget limitato?
MARKETING VIRALE
Se ci leggete vuol dire che siete su internet. Noi qui ci siamo stabilmente ormai da sei anni. E qui dobbiamo intensificare la nostra azione.
Il marketing virale si basa sull’idea che un contenuto in genere anonimo senza loghi e riferimenti possa, se ritenuto divertente o meritevole di passa-parola, propagarsi con velocità e raggiungere milioni di utenti, ben oltre i 50.000 che ci leggono, proprio come un virus. La piattaforme per eccellenza del marketing virale sono YouTube e Facebook.
Ma creare qualcosa che diventi “virale” non è né semplice né scontato. La propagazione è esponenziale ma occorre raggiungere una soglia significativa. Perciò occorre che i primi a condividere siate voi.
Ci proveremo.
Ufficio stampa Federcarrozzieri
federcarrozzieri non fa politica giustamente perchè difende gli interessi di categoria dove ognuno di noi è portatore per se stesso di idee politiche di ogni estrazione, ma oggi federcarrozzieri è portata sul terreno politico da altri soggetti vedi cna , unipol. Sappiamo tutti quanti il legame politico di queste due organizzazioni e la forza di quell’apparato. cosa fare? A tutti i colleghi che sono legati a questi o per sentimento o per altro dobbiamo chiedere di guardare a federcarrozzieri come unico strumento oggi rappresentativo, non guardiamo più il colore politico guardiamo i nostri interessi senza retorica, ci diranno che siamo corporativi ma non possono dirci che siamo demagoghi a noi non ci interessano i discorsi politici, vogliamo praticità di azione. ridiamo indietro le tessere cna per marcata coerenza ma anche alle altre organizzazioni sindacali. chiediamo a gran voce con fax email scriviamo ai giornali di tutti gli orientamenti la legge sul conflitto di interessi. inseriamo l’ennesimo referendum dove diciamo che un dirigente o manager non potrà più avere incarichi plurali che poi moltiplicano. Questa è una azione politica. Vediamo chi l’appoggia.
Cari Colleghi La politica non e il nostro mestiere noi siamo Carrozzieri e abbiamo un problema con le grosse compagnie , dobbiamo affrontarle in modo intelligente come ?? informando gli automobilisti i nostri clienti , tutti devono sepere che possono scegliere senza vincoli sia la polizza che la Carrozzeria .. siamo in tanti quindi PRODUCIAMO UNO SPOT TELEVISIVO SU UNA RETE NAZIONALE – CARROZZERIE DOC E COMPAGNIE ONESTE QUESTA E LA MIA IDEA..UNITI SIAMO PIU FORTI DI LORO—
Caro collega,
Come ben sai, stiamo vivendo un autunno caldo sotto tutti i punti di vista.
Infatti da settembre si stanno moltiplicando gli attacchi alla nostra categoria, attacchi che minano la nostra indipendenza, l’obbiettivo è d’imporre la riparazione in forma specifica, l’ eliminazione della cessione del credito, per renderci tutti terzisti delle compagnie.
Per questo nelle scorse settimane abbiamo condiviso e contribuito in maniera importante, attraverso l’invio di fax al Ministero dello sviluppo economico, alla civile protesta nata spontaneamente in tutte le regioni Italiane, per informare e sensibilizzare la politica delle problematiche ricadute nel nostro comparto se il decreto preannunciato dal sottosegretario Vicari fosse stato presentato.
Chiaramente anche il direttivo ACPC si è mosso a livello regionale, informando i colleghi, sensibilizzando i Parlamentari Sardi, comunicando con stampa e cercando di costituire un fronte comune, coinvolgendo tutte le rappresentanze sindacali fra queste anche la Confartigianato Provinciale di Cagliari.
Tuttavia da quest’ultima abbiamo riscontrato una timida e sonnolenta partecipazione rispetto al grave pericolo tutt’ora presente.Abbiamo creduto che tale comportamento fosse imputabile alla solita lentezza con cui le Confederazioni reagiscono pensando alla macchina burocratica tipica di strutture complesse e organizzate piramidalmente.
Grazie alla segnalazione di alcuni associati, siamo stati subito smentiti e abbiamo scoperto che all’interno della Confartigianto Cagliari e Sardegna vi sono a nostro avviso gravi conflitti di interesse per la categoria dei Carrozzieri.
Ci stupisce e ci lascia esterrefatti l’apprendere dal sito ufficiale della Confartigianato Interprovinciale di Cagliari, medio campidano Carbonia e Iglesias, Oristano , si pubblicizzi un’ accordo stipulato con la Vittoria Assicurazioni, dove viene offerta agli associati Confartigianato una convenzione per la polizza r.c auto e per garanzia accessorie denominata strada sicura con uno sconto per gli stessi associati del 30 %.
Il ruolo sindacale che l’ACPC ricopre dal 1979 ci impone di segnalare a tutti i Carrozzieri Sardi gravi e singolari anomalie che di seguito andremmo ad elencare, con l’intento d’informare, affinché ognuno di noi possa trarne le proprie conclusioni.
La singolarità di questo accordo ( in allegato il contratto assicurativo ) consiste nel fatto che si pubblicizza una polizza che tra i sui obblighi contrattuali riporta questi passaggi :
Cessione del credito alla carrozzeria
1. Le parti pattuiscono, ai sensi dell’articolo 1260, comma 2, e degli articoli 1261 e seguenti del
Codice Civile, che il contraente/assicurato non potrà cedere a terzi i crediti relativi al risarcimento del danno ai sensi degli artt. 149 e 150 del D.lgs. 209/2005, a meno che Vittoria Assicurazioni
S.p.A. abbia prestato il proprio consenso alla cessione. In caso di cessione del credito non
autorizzato, l’Impresa agirà nei confronti del contraente per il recupero dell’eventuale
pregiudizio arrecato.Il divieto di cessione del credito non è operante se il contraente/assicurato si avvarrà di una carrozzeria o di un centro riparazioni convenzionato con Vittoria Assicurazioni S.p.A.
Sostanzialmente un socio della Confartigianato interprovinciale di Cagliari, medio campidano , Carbonia e Iglesias,Oristano, se stipulerà una polizza di R.C. Auto con la Vittoria assicurazioni, in caso di sinistro non potrà usare lo strumento di cessione del credito perché vietato da tale polizza almenoché non si rivolga ad una carrozzeria convenzionata.
E’ paradossale che la Confartigianato da una parte si batta per la difesa di tale strumento ( cessione del credito) e dall’altra stipuli convenzioni che promuovono polizze che vietino uno strumento sancito dal codice civile, vitale per i Carrozzieri. La polizza in questione minaccia inoltre di rivalsa e ostruzionismo nei confronti dei clienti che liberamente scelgono il proprio carrozzieri di fiducia.
( vi invitiamo a leggere il modello informativo in allegato ).
Stupisce anche il fatto, che la Confartigianato unitamente a CNA, abbia fatto un ricorso all’autorità garante della concorrenza e del mercato contro questo tipo di polizza, facendo lavorare funzionari e studi legali per la tutela di un diritto del cittadino automobilista, mentre a Cagliari si stipulava un accordo per una polizza che andava contro quel ricorso. Non solo, ma il recente documento inviato dalla stessa Confartiginato unitariamente a CNA e Casartigiani al ministero dello sviluppo economico con le proprie osservazioni e proposte è in netta contraddizione con la polizza R.c. Auto Vittoria Assicurazioni denominata linea sicura e pubblicizzata da Confartigianato Sardegna, infatti il documento presentato dalle confederazioni artigiane riporta questo passaggio :
Le Associazioni intendono altresì svolgere alcune considerazioni in merito ai seguenti temi che sono correlati, sia direttamente che indirettamente, ai contenuti del presente documento.
a) Cessione del credito
Le proposte tendenti a limitare o negare la possibilità di ricorrere all’istituto della “cessione del credito” nel settore RC auto sono assolutamente prive dei minimi fondamenti giuridici. In primo luogo è assolutamente contrario ad ogni ratio giuridica, anche di rango costituzionale (art. 3) pensare di poter vietare il ricorso alla cessione del credito limitando con una legge speciale il suo utilizzo. In secondo luogo, anche una eventuale previsione preventiva contrattuale di tale limitazione alla libera disponibilità dei propri crediti appare come assolutamente illegittima. Invero il n° 18 dell’art. 1469 bis del codice civile prevede che sia abusiva – vessatoria ogni clausola contrattuale che imponga “ restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti con i terzi”. La vessatorietà della clausola comporta la sua inefficacia facendo salva l’efficacia del contratto per il resto. Tale fattispecie è stata, nella sostanza, ribadita da una recentissima sentenza (la 22601/13 del 3 ottobre 2013) della Corte di Cassazione. 6
Nell’apprendere questa grossa contraddizione abbiamo cercato di capire il perché, di tali linee politiche divergenti e abbiamo scoperto che i colleghi dirigenti all’interno della Confartigianato Regionale e provinciale in ordine
• Giampiero Lecis presidente interprovinciale e componente della giunta regionale di Confartigianato Fras;
• Luciano Etzi presidente regionale autoriparatori Sardegna
• Daniele Frau rappresentante carrozzieri provincia di Cagliari
sono fiduciari della compagnia Vittoria Assicurazioni.
Chi delibera per la convenzione con la Vittoria Assicurazioni, ha un forte interesse personale a promuovere un accordo tra fazioni formalmente avversarie, ma che in realtà attuano una logica di spartizione dei sinistri auto, per usare un termine giornalistico siamo davanti ad un inciucio.
Chiaramente non entriamo nel merito delle scelte aziendali che ognuno di noi liberamente fa all’interno della propria azienda, ma ci sorge il dubbio che le cariche di rappresentanza sino state usate più per fini personali che per interessi collettivi, calpestando di fatto il pregevole lavoro svolto dal presidente Fogarolo e del suo direttivo a Roma.
Non possiamo non denunciare quello che a nostro giudizio genera un insostenibile conflitto d’interessi a discapito di tutte le aziende di Carrozzeria iscritte a Confartigianato , in alcuni casi anche nostri soci.
Alla luce di ciò e lecito pensare che il totale immobilismo di questi anni da parte di chi era delegato a rappresentare la categoria autoriparazione Confartigianato Sardegna sia voluto.
Infatti in un momento critico e difficile per il nostro settore, registriamo la totale assenza di convegni incontri informativi e di pubbliche assemblee regionali che potessero dare ai colleghi risposte e indicare soluzioni alternative al fiduciario , e che offrissero prospettive per far fronte ai problemi quotidiani.
Mai una riunione sulla cessione del credito, mai una mobilitazione pubblica contro i vari decreti ammazza Carrozzieri, mai una presa di posizione decisa contro l’arroganza delle compagnie. ( Vittoria per prima )
Ci dispiace, che chi delegato a rappresentare centinaia di imprese artigiane, si richiuda in se stesso e pensi al proprio orticello, andando a stipulare accordi di certo convenienti per le loro attività, ma devastanti per la categoria tutta e per il mercato regionale dell’autoriparazione.
Come già detto il nostro ruolo sindacale ci impone di portare informazione e trasparenza, per questo chiediamo con forza spiegazioni ai vertici di Confartigianato autoriparazione Sardegna e nazionale.
Pertanto invitiamo i colleghi associati alla Confartigianato nel pretendere chiarimenti per convenzioni con una compagnia che più volte si è dimostrata ostile ai Carrozzieri applicando il divieto della cessione del credito, rivalsa e ostruzionismo nei confronti dei clienti che liberamente scelgono il proprio carrozzieri di fiducia.
Di seguito forniamo i contatti con la Confartigianato allegando il file pdf ” richiesta di chiarimenti ” da inviare al presidente Fogarolo e alle sedi provinciali.
Il direttivo ACPC.
http://www.carrozzieredifiducia.it
Confartigianato Autoriparazione
Fax 0677202872
autoriparazion@confartigianato.it
Confartigianato UPA Cagliari
via Lanusei 14
09127 – CAGLIARI
tel. 070653220 – 070664651
fax. 070668429
http://www.cagliari.confartigianato.it
confartigianato.cagliari@gmail.com
Confartigianato UPA Sassari
Via Alghero 30
07100 – SASSARI
tel. 079280698
fax. 0792823493
http://www.sassari.confartigianato.it
upa@sassari.confartigianato.it
Confartigianato APA Nuoro Confartigianato UPA Oristano
via Brigata Sassari 37
080100 – NUORO
tel. 07841830101-2
fax. 07841830102
apa.nuoro1@tiscali.it
Confartigianato UPA Oristano
via Campanelli 41
09170 – ORISTANO
tel. 0783302934
fax. 078378388
http://www.artigianservice.it
info@artigianservice.it
Confartigianato UPA Gallura
via Sangallo 47
07026 – OLBIA
tel. 078950493
fax. 0789565484
confartigianato@confartigianatogallura.it
E da anni che non rinnovo la tessera cna perché pensavo e lo penso tutto ora che non ci sono di nessuno aiuto anzi …….quello che possiamo e dobbiamo fare per contrastare le lobby assicurative e fargli concorrenza, studiando una forma in cui possiamo coinvolgere gli automobilisti e noi stessi tassandoci fino a raggiungere una somma sufficiente per costituire una assicurazione e poi promuovere la stessa fino a farla diventare una concorrente temibile. altra cosa da fare e raccogliere firme per togliere l assicurazione obbligatoria visto che non viene più usata come responsabilità civile ma come polizza kasco allora perché pagare se mi fanno un danno di euro 3000,00 su un auto che ne vale 500,00 tanto mi verra contestato. comunque resto a disposizione per eventuali manifestazioni o altro che possa servire a risolvere il problema . saluti Bruno un grazie a federcarrozzieri carroziere .it e a quantaltri si stanno prodigando per la categoria e gli automobilisti
Io ho cominciato ha leggere questo blog ormai da circa due anni e condivido il pensiero e l’anima di questo blog, di fatto il 01-03-2013 mi sono iscritto a federcarrozzieri facendo un bonifico di €. 60,00 e invito tutti i colleghi che guardano e si trovano d’accordo con l’iniziative di mio carrozziere e federcarrozieri di iscriversi versare la quota solo cosi potremmo avere ancora voce in capitolo in qualcosa, perchè la cna ormai non è più il nostro riferimento e non so se è il caso di continuare a pagare una tessera associativa quando i presidenti e dirigenti se ne fregano della piccola e media impresa loro ormai sono elletti dai grossi gruppi d’interessi “loro” e dei problemi degli artigiani non glie ne frega proprio niente, pensano solo a fare convenzioni con le lobby assicurative,fingendo di ottenere degli sconti a noi associati e clienti di queste assicurazioni.
E questi presunti sconti non valgono niente se pretendono di essere loro padroni delle nostre auto e farci diventare tutti come un grosso autonoleggio che noi sosteniamo tutte le spese (acquisto auto ,manutenzione ,bollo auto e tasse varie comprese le accise) e loro(assicurazioni) guadagnarci sulle nostre spalle,perchè se veramente vogliono rispiarmiare non mettono l’obbligo di riparazione con fatt./ric. fiscale cosi non si corre il rischio di pagare un dannno due tre volte e magari anche abbassare l’iva al 10% sia sui ricambi che sulla manodopera, come già si fa sulla spese mediche e sicuramente la gente farebbe riparare la macchina e ci sarebbe meno evasione fiscale perche il RISARCIMENTO SPECIFICO VOLUTO DALL’ASSICURAZIONI ha alimentato un sistema di evasione che non si era mai visto prima.
ps. scusate se mi sono un pò dilungato e un grazie va a Davide Galli che non ha paura di dire certe cose e tutti i colleghi che irtervengono in questo blog .
Cari colleghi iscritti a Confartigianato e CNA,
vi chiedo cortesemente di non presentare la disdetta,anche se istintivamente è il primo pensiero, non siamo Noi che dobbiamo fare un passo indietro,
sono loro che devono allontanarsi dalla nostre Confederazioni,
hanno il coraggio e la spudoratezza di accusarci di non fare associativismo,
se per loro questo è associativismo, ne vado fiero di rifiutarmi a parteciparvi.
Siamo così restii all’associativismo che nel Marzo 2012 abbiamo fondato Federcarrozzieri,
per farci ascoltare, dopo anni chiacchiere al vento e funzionari sordi, (o furbi).
Ora qualcuno si infastidisce perché siamo ancora all’interno delle Confederazioni,
sperano di allontanarci definitivamente , cosi possono continuare a fare i loro porci comodi.
Confartigianato, CNA , sono nate per volere degli Artigiani a tutela degli Artigiani, Non sono disposto ad abbandonare casa Mia ,per la responsabilità di qualche dirigente o rappresentante di categoria che ha pensato bene di fare business grazie al ruolo che ricopre.
Fabrizio Contu, Artigiano Carrozziere iscritto a Confartigianato
e’ uno schifo!!!io penso che il sig Malavasi debba dimettersi immediatamente dalla presidenza della CNA primo perche’ non puo’ tenere il piede in due scarpe cosi’contrastanti fra di loro e per secondo perche’ lo era gia’ da prima ma, ora piu’ che mai il suo operato nei confronti dei carrozzieri non e’ piu’in buona fede ne tanto meno degno di fiducia da parte nostra.Dimettiti, salvati almeno la faccia.
sono quei sei quaquaraquà (un paio per Confederazione, diciamo) a dover ammettere pubblicamente il proprio fallimento, a dover rassegnare le dimissioni e a trovarsi un lavoro.
Gente che parla, parla, PARLA e che alla prova dei fatti non difende IL DIRITTO AL LAVORO delle aziende che dovrebbero rappresentare.
Se lo avessero fatto, non saremmo arrivati al punto di vedere tutti i media che, abilmente orchestrati, puntano il dito sui carrozzieri indicandoli come la causa dell’aumento dei costi delle polizze. Dovreste vergognarvi, voi politici incapaci e ignavi, indegni di occupare posti che avete ottenuto solo per anzianità o per conoscenze, non certo per meriti che vi attribuite senza aver mai fatto nulla di concreto. Prendetevi le vostre responsabilità e andatevene, incapaci.
UNICA NOSTRA SALVEZZA E’ PUNTARE SULLA SACROSANTA LIBERTA’ DI AVERE IL RIPARATORE DI FIDUCIA !!! BISOGNA IN QUALCHE MODO INFORMARE I NOSTRI CLIENTI CHE “PERDERANNO” QUESTA OPZIONE. NON SO COME MA E’ NECESSARIO SENSIBILIZZARE GLI AUTOMOBILISTI CHE RESTANO IL PATRIMONIO X LE CARROZZERIE INDIPENDENTI !!!!!
GRAZIE DAVIDE !! POTREMO PENSARE ANCHE DI “TASSARCI” X SCEGLIERE UN MODO INCISIVO DI COMUNICAZIONE DI MASSA !!!
Mi viene la pelle d’oca !!!!!!!!
Ho spesso -a vari incontri -sentito parlare quei signori stipendiati con le nostre tessere sbandierare al vento promesse,promesse.
Ad un incontro(max un anno fa) al segretario CNA venne fatta questa domanda:”Cosa pensate delle proteste dei carrozzieri indipendenti e cosa intendete fare per loro?”
Risposta :”Noi difendiamo la categoria non possiamo schierarci da una o dall’altra parte”
CAVOLO LO VEDO PROPRIO!!!!!!!!!!
Se andate sul sito della CNA comparto autoriparatori vedrete questi titoli:
CNA/AUTORIPARAZIONE: NO ALLA FORMA SPECIFICA E DIFESA DELLA CESSIONE DEL CREDITO RC AUTO –
25 Settembre 2013
LETTERA UNITARIA INVIATA QUESTA MATTINA AL PRESIDENTE DELLA VI COMMISSIONE DELLA CAMERA, ON.CAPEZZONE –
12 Settembre 2013
GLI AUTORIPARATORI NON SONO DISPONIBILI A RINUNCIARE ALLA PROPRIA DIGNITA’, CAPACITA’ ED INDIPENDENZA IMPRENDITORIALE, A NESSUN PREZZO
6 Agosto 2013
MA QUANTI BEI TITOLI!!!! E I FATTI ?? Sopra leggo il contrario
Bastava essere a Roma per vedere gli sghignazzi sul palco di certi elementi e la filosofia del presidente tra il pubblico accennare un discorso ultrafilosofico (fortunatamente interrotto per mancanza di tempo).
Ci siamo rotti le p….e delle parole vogliamo i fatti
“Le parole sono come il vento, volano via; solo le opere rimangono. Nella vita non conta ciò che dici, ma ciò che fai….”(Hernàn Huarache Mamani)
Ha ragione il collega Fabrizio , dobbiamo esserci nelle Confederazioni per portare la nostra voce. Devono fare gli interessi degli iscritti, degli artigiani della categoria
NON QUELLI DELLE ASSICURAZIONI
La FEDERCARROZZIERI è voluta nascere per dare strumenti agli INDIPENDENTI ed essere loro portavoce.
Mi ripeto non vogliamo poltrone, VOGLIAMO ESSERE ASCOLTATI !!!!!!!!!!!!
Se c’è DIALOGO ci sarà FUTURO , viceversa l’anno prossimo molte tessere spariranno, ma non perchè manderemo disdetta , ma perchè ci faranno chiudere.
E QUANTE POLTRONE CADRANNO !!!!!!!!
Anch’io sono della stessa idea di Fabrizio se come vanno sbandierando che le associazioni siamo Noi ,bene Noi non vogliamo più questi dirigenti che parlano bene e razzolano male anzi peggio non si capisce cosa sono lì a fare. Basta tacere i fax li mandiamo anche a loro,se iniziano ad arrivare da tutta Italia forse non possono più fare i sordi.
Severina
Quando c’è stata la fusione Unipol-FonSai, ci sono state dei numeri non comprensivi, dove qualcuno le faceva passare sottovoce. FonSai 1 miliardo di debito, Unipol 400 milioni di debito. Entrambe debitrici col gruppo Medio Banca. Medio banca e Generali assicurazioni hanno uno scambio di quote societarie, del 14,5% e del 4,5%. In pratica si è permessa ala fusione sotto la visione e controllo di Medio Banca. Anzi, diciamo sotto accordi con Gruppo Generali… Come mai qualche associazione come CNA o Confartigianato non si sono opposte a questa fusione? Come mai non è stata pressato un controllo da parte dell’Antitrust? Ma soprattutto, e su questo mi riferisco alla CNA, come mai essendoci la legge del Garante della Concorrenza che una sola Compagnia non può tenere più del 30% del parco Rca circolante, il gruppo Unipol-Sai ne detiene più del 40%, non intervenite? Quanto versa nelle casse di CNA ogni anno l’Unipol? Ricordate quando negli anni 60 gli vendevate gratuitamente le polizze? O quando andavano a chiedere contributi ai tesserati del PCI?
Associazioni, perchè si parla sempre di sinistri falsi e del caro-carrozzieri? Un pò di cifre:
il prezzo medio della polizza italiana è più del doppio di quello francese, supera l’80% quello tedesco e del 70% quello olandese. Le truffe assicurative sono 1/4 rispetto a quelle in Inghilterra e metà di quelle francesi. Troppi incidenti? Perchè nessuno parla delle strade che ci sono in Italia rispetto al resto dell’Europa???
Tutto questo caos per far abbassare la polizza del 4%??? Ma dove sono le associazioni di categoria???? E parlo di tutte le associazioni! Il 4% è appena quello che costa la mano d’opera del carrozziere in Italia, contro il 17% del danno fisico.
http://www.youtube.com/watch?v=yvvL8Wn8vI4
Sono iscritto alla cna da circa 30 anni, e quando siamo giovani e inesperti, di certi meccanismi associativi, si rischia veramente di non capire niente, specialmente se distratti come sempre dal lavoro che devi svolgere giornalmente per far crescere la nostra azienda.
Oggi, dopo aver dedicato un bel pò di tempo alle lotte sindacali, ricoprendo una carica dirigenziale nell’autoriparazione, dovrei capire un pò meglio quello che allora mi era oscuro.
Penso di aver intuito abbastanza, anche se non tutto (tutto non lo capiremo mai) e questo mi ha dato una PROFONDA DELUSIONE, anche perchè, forse con un bel pò di ingenuità, ma ci avevo creduto. Naturalmente deluso ma non scoraggiato, anzi!
Quello che vorrei dire alla categoria è che oggi siamo ad una SVOLTA EPOCALE, per due motivi, IL PRIMO racchiude parole come: Vicari, hub, cessione e forma specifica; IL SECONDO ha parole come Ivan, polizza confort, consiglio di amministrazione e TESSERE.
Ricordo a tutti una sola cosa: “la tessera a noi carrozzieri non ha mai generato uno stipendio”!
Marco Interdonato
#Luca
E’ forse bastato, ai colleghi di Confartigianato Cagliari, non avere più la forte canalizzazione di qualche concessionaria per far stipulare a Confartigianato convenzioni per polizze di questo tipo?
E’ stata posta sul piatto della trattativa con la vittoria Assicurazioni come condizione necessaria per stipulare l’accordo il loro convenzionamento ?
Volevo informare i colleghi carrozzieri dirigenti che tutti noi abbiamo avuto un calo di lavoro, che tutti noi abbiamo mutui, affitti, dipendenti fornitori e tasse da pagare. A noi tutti ci son tremate le gambe nel vedere il calo di lavoro.
Ma se solo una volta, i signori dirigenti, sarebbero venuti a qualche incontro, avrebbero avuto modo di capire che le criticità dell’autoriparazione riguardano tutti e non è che stipulando convezioni capestro si risolvono i propri problemi e quelli della categoria. Un dirigente non può permettersi di ragionare dicendo “ tanto se non lo faccio io lo fa qualcos’altro”.
Luigi
Se passeranno questi provvedimenti, presentati come è stato fatto nella prima bozza, penso che sarà giunto il momento il riprendersi la propria attività andando contro quel mercato che le compagnie stanno formando, tenendo conto che i carrozzieri pecoroni li seguiranno.
Secondo me sarà opportuno istituire un marchio di qualità e sicurezza da esporre nelle proprie carrozzerie indipendenti, creare degli opuscoli sintetici e diretti da inserire nelle auto dei clienti. Ovviamente tutte cose che dovranno essere consegnate via mail ad ogni carrozzeria indipendente, controllando chi è fiduciario e chi no ( le liste dei fiduciari sono sui siti delle compagnie in genere o le si ottiene dai periti volendo).
Questi attestati si potrebbero spiegare che chi opera sotto questo marchio da garanzie, chi opera in convenzione con le compagnie non potrà dare questa certezza, è a mio avviso un modo di agire e contrattaccare.
Possiamo creare un tariffario per i costi manodopera da esporre con fierezza agli ingressi di ogni officina, tanto quelli che vengono depositati in camera di commercio dalle associazioni di categoria non hanno modo di esistere se poi dagli associati non vengono applicati lavorando ad altri costi per le assicurazioni, quindi federcarrozzieri potrebbe diventare il nuovo punto di riferimento nazionale.
Io metto l’ipotesi di chiedere il risarcimento alla consegna dell’auto direttamente al cliente, per poi quest’ultimo farsi rimborsare dalle compagnie, ma so che molti non saranno d’accordo e potrebbe essere una decisione soggettiva. Bisogna sempre ricordare che non si potrebbe più utilizzare la cessione del credito.
Giorgio
Mi ricordo gli albori di AP&B quando si è cominciato a movimentarsi il settore delle carrozzerie e mi ricordo altrettanto bene le posizioni di alcuni rappresentanti delle varie associazioni i quali hanno evidenziato che Noi dobbiamo essere padroni in casa nostra ,alcuni di loro erano convenzionati Unipol ora chiedo a loro cosa pensano di fare? Abbassiamo di nuovo i pantaloni? L’importante è lavorare anche a costo di rimangiarsi tutto quello che è stato detto?
E’ il momento che le parole non bastano devono rispondere con i fatti.
Severina
http://www.carrozzeria.it/News-Carrozzeria/Attualita/L-ACPC-attacca-la-Confartigianato-di-Cagliari-per-l-accordo-con-un-assicurazione_20131030.aspx
http://www.comparameglio.it/assicurazioni/la-riforma-dellassicurazione-auto-2013/
Leggete su news
La legge non dice che noi indipendenti non possiamo riparare le auto, ma bensì che la compagnia pagherà la stessa cifra che darebbe ad fiduciaria. A mio modo di vedere è che da oggi dobbiamo fare i delinquenti come le fiduciarie. Si, delinquenti, e spero che qualcuno mi denunci, almeno come è già successo, chiedo agli atti delle fatture accompagnate con le fatture d’acquisto. Spiegatemi come una carrozzeria fiduciaria Generali a Viterbo, possa prendere 28 euro l’ora, 13 x i materiali di consumo e il 10% di sconto sul totale!!! Voglio una denuncia da una fiduciaria, siete tutte mafiose, con l’aumento di ore concordate col perito, perchè ovviamente sapete che non ci rientrate. E ovviamente il perito x farvi la carità, ve le concede!!!! Voglio una denuncia, in modo che porto sul banco anche le dichiarazioni di qualche perito, dove ovviamente non deporranno ma dovranno spiegare come mai quel danno, viene concordato con 20 ore anzichè 17….. Questo è quello che mi è stato proposto! Questo è quello che fanno le FIDUCIARIE DI VITERBO E D’ITALIA!!!! Vergogna!!!!!!!!!!!!
Le associazioni di categoria sono come il governo nazionale, non fa nulla per i cittadini anzi ci tartassa, altre cose vedi il cuneo fiscale e parlano parlano senza fare nulla per questa nazione. Per cambiare un governo ci vogliono le elezioni ma per le associazioni l’unico modo per cambiare è uscirne fuori quel modo di intendere il sindacato è finito, troppi legami con lobbies e col potere non scelto dai cittadini ma dai partiti.
Io ho dato la mia disdetta quest’anno senza revoca. E gli ho scritto che profondamente deluso, non voglio essere contattato da loro per chiarimenti o giustificazioni. Mi basta vedere quello che hanno fatto in questi 3 anni di tesseramento da parte mia; Un c***o!!!
Il governo e’ sordo alle nostre grida,la politica è assente o occupata a curare gli interessi delle banche ,
chi dovrebbe RAPPRESENTARCI e far valere i nostri sacrosanti diritti ,stringe accordi incredibili vendendo l’anima al miglior offerente .vergogna.
E’ ora di dire basta a questi soprusi e’ ora di porre fine alle deleghe in bianco e’ ora di INCAZZARSI sul serio,perchè se vogliamo che le cose cambino,per prima cosa siamo noi carrozzieri che dobbiamo cambiare atteggiamento.
Era nell’aria e mi rammarico nell’ apprendere che a Bologna sia nato il primo centro di raccolta e riparazione del gruppo Unipol-Sai,e mi stupisce come nel resto del paese i colleghi convenzionati con le Varie compagnie non abbiano capito che e’ solo un inizio,infatti la diffusione di questo fenomeno non tarderà a diffondersi a macchia d’olio ;è allora cari carrozzieri delle assicurazioni che vi accorgerete di essere solo un numero, anzi un sovvranumero…..cosa state aspettando??
Il mio consiglio e’ quello di iscriversi a Federcarrozzieri perché ad oggi e’ l’unica associazione che ci puo’ rappresentare ,eticamente e seriamente.
perché se ancora stiamo lottando e ancora esistono carrozzieri indipendenti, lo dobbiamo ,anche ad un pugno di colleghi che per passione o preoccupazione, hanno preso per mano la nostra categoria informando e promuovendo azioni comuni che non si erano mai viste in passato.
FEDERCARROZZERI DOVREBBE ESSERE IL NOSTRO UNICO SINDACATO .
Smettiamola di assistere passivi come che la cosa non ci riguardi non stiamo guardando un film ,stimo decidendo sul futuro delle nostre vite , sembra che un sentimento di resa e impotenza abbia impadronito le nostre menti e le nostre forze .
Cosa stiamo aspettando ???? svegliamoci e ribelliamoci a questo sistema di corruttori – corrotti e falsi salvatori della patria.continuiamo ad appoggiare Federcarrozzieri sempre piu’ numerosi e uniti, e se serve scendiamo in piazza e facciamo sentire quanto siamo INCAZZATI.
disdetta non la manderei per il momento da una lettera aperta dove sintetizzando gli spieghiamo che non ci sentiamo più rappresentati e di non utilizzare i nostri numeri per esempio “rappresentiamo mille mila carrozzerie” o altr per svenderci alle assicurazioni ed ottenere dubbi benefici questo si che lo farei. vorrei che ogniuno di noi scrivesse alle alte dirigenze delle proprie categorie spiegandogli ciò che non hanno fatto per noi, consigliandogli ciò che possono fare da oggi in poi, perchè una cora la sanno fare bene ed è quella di utilizzare il marchio di rappresentanza di categoria come scudo, per nascondere le loro manovre inutili alla categoria ma molto utili ai fini di tesseramento.
faccio un esempio… mi piacerebbe che se prendesse spunto e si organizzasse un invio di massa magari anche scritto meglio.
Gentilissimo direttore, sono a presentare le mio più sentito disappunto per la scarsità di comunicazione tra associati ed amministrazione di questa associazione di categoria, volevo solo far presente che sono ormai anni che non mi sento più rappresentato ne tantomeno tutelato dall’associazione di cui faccio parte. non so se è al corrente che la nostra media territoriale di incontri tra colleghi per conto dell’associazione è di una riunione ogni 3 anni, dove di solito si presentano nuovi obblighi, nuove spese, corsi obbligatori, adempimenti, tasse, imposte ecc ecc. la mia domanda a questo punto è: MA QUANDO INIZIEREMO A PARLARE DEI NOSTRI DIRITTI? QUANDO INZIEREMO A PARLARE DI TARIFFE ORARIE MINIME E NON MASSIME, QUANDO INIZIEREMO A FARE FORMAZIONE ED INFORMAZIONE COERENTE ALLA LINEA DI PENSIERO DELLA LEGALITA’, DELLA PROFESSIONALITA’ E DELL’ETICA PROFESSIONALE ED ALMENO LE BASI DI CALCOLO DEI COSTI AZIENDALI? QUANDO è CHE INIZIEREMO A PARLARE DI ASSOCIAZIONE A TUTELA DELLA CATEGORIA NEI CONFRONTI DELLE DISTORSIONI DEL MERCATO DOVUTE A SOMMERSO, ABUSIVISMO, ACCANIMENTI TERAPEUTICI, TASSAZIONI ASSURDE E DOVERI CHE A CONTI FATTI DANNEGGIANO PIù CHI PRESTA ALLA REGOLARIZZAZIONE PIUTTOSTO DI CHI FA IL FURBO?
perchè non si parla mai di gruppi di acquisto: materiale, filtri forno, carboni attivi, smaltimento rifiuti, tutto lavora che noi diamo all’esterno ed ogniuno paga per se, quando in realtà organizzandosi esce un solo camion e fa la raccolta a tutti abbattendo le spese non di poco? ma chi deve trattarle tutte queste questioni?
chi mi deve aiutare a sbrigare tutta sta dannata burocrazia quando si tratta di regolarizzare la mia attività? perchè io non ricordo di avere mai avuto una facilitazione anche pagando la pratica in questo senso… c’è sempre da correre ai ripari, procurare documenti e certificati mai ben definiti, per poi mettere in fondo la firma io, che la responsabilità è mia nel caso succedesse qualcosa… e sono d’accordo quando si tratta di responsabilità riguardanti il mio lavoro, ma quando trattiamo di pratiche anti incendio o dichiarazioni dei redditi per esempio, redatte da fior fior di professionisi profumatamante pagate perchè la responsabilità dovrebbe essere mia? pago perchè non sono in grado di seguirle di persona ed il responsabile sono sempre io?
non starò qui minacciare la mia disdetta dall’associazione, ma starò qui ad aspettare una vostra apertura mentale nei confronti della categoria, aspettero una convocazione, ma non la mia, quella di tutte le imprese che come me lavorano nella stessa zona per prendere in mano la situazione bella o brutta che sia ed iniziare a gestirla insieme ed a prendersi gniuno le proprie responsabilità.
ho fatto corsi di formazione, lean management, assistenza pre e post vendita, recupero credti, gestionale, comunicazione con la clientela ecc ecc, però forse il fatto è che anche voi dovreste iniziare a vederci come clienti/utenti con delle esigenze e non come semplici associati per il piacere di appartenere ad un gruppo.
x Andrea (non serve aumentare l’ora ) mi spiego ,una volta trovandomi a parlare con un mio collega non fiduciario mi disse che ,un suo cliente che aveva portato l’auto da un fiduciario ,ando’ a prendersi una cosa personale in macchina e la trovo’con alcuni pezzi rotti montati vicino prima che andava il perito.
x Pietro s ad un inconto cna ad avellino quando domandai a mario turco se era normale che un mio rappresentante di categoria era fiduciario (disse tanto molti di voi lo siete ) senza darmi la possibilita di rispondere
Anche a me ha dato più o meno quella versione Turco. Solo che ha aggiunto che quella era un’azienda privata e lui sceglieva per l’azienda. E’ ovvio che tu scegli anche alla CNA quello che scegli per l’azienda….. Altrimenti non avrebbe senso. 2 idee diverse sullo stesso argomento, o stai fuori di testa, o cerchi di pararti il c**o…
Audizione dell’ANIA ieri alla camera commissione Finanze, riprende in pieno il testo Zanonato/Vicari.
Ovviamente ci saranno altre audizioni.
Incentivazione del risarcimento in forma specifica
Vietare la cessione del credito
Queste solo alcune delle richieste dell’ania
Questo il testo completo:
http://www.ania.it/export/sites/default/it/pubblicazioni/monografie-ed-interventi/Audizioni/Tabella-unica-per-lesioni-gravi-Audizione-alla-Camera-Aldo-Minucci-La-sintesi.pdf
Che strana coincidenza….
le richieste dell’ Ania coincidono con la proposta della Vicari….pensa te…
un presidente fiduciario non può certamente difendere anche gli interessi di chi intende restare indipendente, per questo è nata Federcarrozzieri.
Io ho chiesto a mi manda rai tre un confronto in dirette televisiva con tra me e Santoliquido e Verdone dell’ANIA, perchè hanno detto cose che raggiravano la domanda fattagli, sia Verdone in TV che Santoliquido in radio. Non ho paura del confronto. Non so le leggi, ma so che anche stamattina un ex dipendende di un’altra carrozzeria mi ha chiesto lavoro!
Tutto tace, forse condizionati dal periodo , visto che siamo in prossimità delle festività dedicate ai nostri defunti, forse sono morti anche loro?
Come immaginavamo, le linee telefoniche non sono intasate dalle telefonate dei nostri funzionari Nazionali, che chiedevano delucidazioni in merito a questa grave denuncia, ma in qualche telefonata ci speravamo, almeno per capire.
Siamo proprio degli ingenui, d’altronde cosa potevamo aspettarci, lo abbiamo scritto, macchina obsoleta lenta e pesante nei movimenti , poi che importanza abbiamo, magari sperano che qualcuno strappi la tessera così finalmente non devono più leggere le sue lamentele, perché è chiaro che di ascoltarci non se ne parla assolutamente, forse sono sordi?
Tutto tace, quello che in un paese normale si chiama conflitto d’interessi nella nostra Italia viene considerata opportunità di guadagno, chiaramente a spese dei soliti ignoti in questo caso gli Automobilisti, e Carrozzieri indipendenti tesserati con Confatigianato.
Tutto tace in un paese dove è diventata la regola che chi amministra è anche il controllore, dove avvengono fusioni di società assicurative che qualche sospetto al garante della concorrenza dovrebbe far nascere.
Tutto tace, dove una Confederazione Nazionale di Artigiani si batte per la tutela della categoria, mentre chi la rappresenta nel territorio stipula accordi in controtendenza.
Tutto tace dove la TV si è inventata il TG degli animali (massimo rispetto per loro) mentre non c’è un servizio che parla dei malati di SLA ,costretti a protestare fuori dai palazzi del potere.
Come possiamo chiamare una Nazione dove è tutto il contrario di tutto.
Mi permetto di proporvi un suggerimento, anche se in queste cose siete bravissimi, fatte una commissione d’inchiesta,
quelle all’Italiana cosi mettete a TACERE tutto per bene.
Di una cosa possono star certi questi vigliacchi approfittatori, Noi urleremmo fin che avremmo voce e sangue nelle vene che devono andarsene, perché non sono degni di ricoprire incarichi sindacali all’interno di una Confederazione nata per tutelare gli artigiani.
Mi permetto di proporvi un altro suggerimento, anche se non so quale delle due dovete fare per primo, vergognarvi o dimettervi, di certo tutte e due.
Fabrizio Contu Artigiano Carrozziere Indipendente iscritto a Confartigianato.
Oggi 1° novembre auguri a tutti gli indipendenti. Domani speriamo di commemorare chi ci vuol male.
caro Fabrizio questa gentaglia hanno la faccia come il c…..lo quindi non certo si dimetteranno sicuramente si vergogniranno ma pur di curare il loro orticello (non orto perche’, se per noi indipendenti il nostro orto curato e ben coltivato sono i nostri clienti ) per loro che ce li mandano l’orticello e sempre a rischio di malattie . per il giorno che e oggi ……non voglio aggiungere altro
[…] Unipol. A noi non ha mai fatto difetto la schiettezza nei confronti di Unipol ma tutto quello che abbiamo scritto e scriviamo è sempre ampiamente dimostrato e […]
[…] Unipol. A noi non ha mai fatto difetto la schiettezza nei confronti di Unipol ma tutto quello che abbiamo scritto e scriviamo è sempre ampiamente dimostrato e […]
[…] c) La Cna non farebbe prima ad alzare la cornetta del telefono e chiamare l’ex presidente nazionale Malavasi che siede nel consiglio di amministrazione di Unipol per prendere informazioni? Ad oggi Malavasi non ha dichiarato nulla in merito ai centri di raccolta vetture incidentate. Se ne è parlato qui. […]
volevo far sapere ai carrozzieri che seguono questo blog che a Torino, c’è un liquidatore gruppo Generali va in giro con il BMW Z4 alla faccia nostra e fa pure lo spavaldo. Ma lui se lo ricorda che lo ho acquistato con gli sconti che si fanno giornalmente i liquidatori “come lui” sulle riparazioni dei carrozzieri che si fanno un mazzo così?
A davide gold car
In ogni Città è così.
A Cagliari scende sempre un perito col figlio (perito abusivo) che cambia sempre auto Mercedes, tutti e due consigliano di nascosto dopo la perizia ai danneggiati dove devono portare a riparare il mezzo e dice: “di andare a suo nome” poi di farsi chiamare dal carrozziere.
Ma non sono i soli. E i Liquidatori sono peggio .
Esiste gia’ un fascicolo in procura.
[…] di Bologna, dove il funzionario provinciale CNA Bologna, dopo il grido di allarme lanciato sulla nascita del HUB, fece orecchie da marcante , lui che ha da anni ricopre il ruolo di funzionario provinciale, in una […]
cari colleghi dobbimo avere fiducia in noi stessi perche noi sapimo chi siamo eil potenziale e ognuno e ora ci troviamo di fronte anche anuovi assetti delle nostre aziende trasformazioni e anche attivita abbinate alla medesima per non cedere ora pero non e detto che le carrozzerie convenzionate vada tutto bene sembrache molti clienti gia si lamentano e parlano e noi dobbiamo anche convincerli a cambiare compagnia creandoci cosi ogiuno la nostra puplicita tanto sappiamo che abbiamo a fare con faccendieri di poco valori