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Articolo pubblicato da Sicurauto.it

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È scontro fra l’Associazione carrozzieri Sardegna e la Confartigianato provinciale

Oggi, il credito per il danno subìto dall’auto in seguito all’incidente può essere ceduto a un terzo (al carrozziere) dalla vittima del sinistro: è la cessione del credito Rc auto. Tuttavia, l’Ania (la Confindustria delle Assicurazioni) già nel novembre 2011 ha proposto l’abolizione della cessione del credito Rca, malvisto dalle Compagnie, perché ritenuto la causa di speculazioni e aumenti delle polizze. Adesso, il ministero dello Sviluppo economico vuole abolirlo, e infuria la polemica: il sindacato nazionale è contrario alla cancellazione della cessione del credito. In questo contesto, s’innesta la battaglia in Sardegna fra l’Acpc (Associazione carrozzieri Sardegna), e la Confartigianato provinciale Cagliari, accusata di aver fatto un accordo con Vittoria Assicurazioni in cui si vieta la cessione del credito. Un “paradosso”, stando all’Acpc, visto che a livello nazionale si sta lottando proprio per l’opposto.

A LIVELLO LOCALE – In Sardegna, l’Acpc, in base ai documenti reperibili sul web, avrebbe infatti “smascherato” il tentativo da parte di Confartigianato di promuovere presso gli associati una polizza della Compagnia Vittoria che (tra i suoi obblighi nel contratto Rca) vieta la cessione del credito alla carrozzeria di fiducia dell’automobilista: “Ci stupisce e ci lascia esterrefatti l’apprendere dal sito ufficiale della Confartigianato Interprovinciale di Cagliari, Medio Campidano Carbonia e Iglesias, Oristano, si pubblicizzi un accordo stipulato con la Vittoria Assicurazioni, dove viene offerta agli associati Confartigianato una convenzione per la polizza Rc auto e per garanzia accessorie denominata strada sicura con uno sconto per gli stessi associati del 30%. La singolarità di questo accordo consiste nel fatto che si pubblicizza una polizza che, tra i sui obblighi contrattuali, vieta lo strumento di cessione del credito, a meno che non ci si rivolga a una carrozzeria convenzionata“.

UN CONTROSENSO – È paradossale, dice l’Acpc: la Confartigianato da una parte si batte per la difesa di tale strumento (cessione del credito); dall’altra stipula convenzioni per promuovere polizze che vietino uno strumento sancito dal Codice civile, “vitale per i carrozzieri. Questo entra in evidente contrasto con tutte le lotte sindacali che Confartigianato ha svolto nell’ultimo anno proprio contro le polizze della Vittoria Assicurazioni. Inoltre, va palesemente contro il documento unitario delle confederazioni (Confartigianato, Cna, Casartigiani) presentato al ministero dello Sviluppo economico contro il decreto del sottosegretario Vicari“. L’Acpc parla poi di conflitti d’interesse: ha infatti scoperto che i colleghi dirigenti all’interno della Confartigianato Regionale e provinciale sono fiduciari della compagnia Vittoria Assicurazioni. “Chi delibera per la convenzione con la Vittoria Assicurazioni ha un forte interesse personale a promuovere un accordo tra fazioni formalmente avversarie, ma che in realtà attuano una logica di spartizione dei sinistri auto. Per usare un termine giornalistico siamo davanti ad un inciucio. Non possiamo non denunciare quello che a nostro giudizio genera un insostenibile conflitto d’interessi a discapito di tutte le aziende di Carrozzeria iscritte a Confartigianato , in alcuni casi anche nostri soci. Alla luce di ciò e lecito pensare che il totale immobilismo di questi anni da parte di chi era delegato a rappresentare la categoria autoriparazione Confartigianato Sardegna sia voluto“.

LA PAROLA A FEDERCARROZZIERI – SicurAUTO.it ha voluto capirci di più, e così ha sentitoFabrizio Contu, segretario nazionale di Federcarrozzieri. Che è sul piede di guerra, perché “da settembre – ci dice – si stanno moltiplicando gli attacchi alla nostra categoria, attacchi che minano la nostra indipendenza: l’obbiettivo è d’imporre la riparazione in forma specifica, l’eliminazione della cessione del credito, per renderci tutti terzisti delle Compagnie“. Passando dal nazionale al locale, “è innegabile la grande delusione che si prova nello scoprire questi gravi illeciti, commessi da chi ti dovrebbe tutelare, soprattutto quando questi avvengono in un momento di grande difficoltà per il nostro comparto – ci spiega Contu -. Sono anni che subiamo incessanti attacchi alla nostra libertà d’impresa, attacchi perpetrati da un potere economico che macina e sottomette tutto gli si presenti di fronte. Se poi questo avviene nel totale disprezzo delle più elementari regole della concorrenza, per loro non è un problema: l’amministratore delegato del momento guadagnerà la sua bella liquidazione per aver fatto il lavoro sporco. Tutto questo è condannabile, ma fa parte della natura di queste società che terminano con S.p.a.: i loro bilanci annuali vanno sempre chiusi con il segno più più“. Contu, di Federcarrozzieri, chiude con una metafora: “Altro discorso è quello accaduto da noi in Sardegna, una vergogna, perché queste grandi forze economiche (non riuscendo dall’esterno a sopraffarci) hanno pensato bene di cambiare strategia. Insinuandosi all’interno della nostra confederazione con lo stesso stratagemma utilizzato dai Greci per sconfiggere i Troiani, il classico cavallo di Troia. Con un’aggravante di non poco conto: all’interno della sua pancia non c’erano i Greci, ma i nostri rappresentanti di categoria, quelli preposti alla tutela e rappresentanza di tutta la categoria“.

 

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