I funzionari non fanno quello che chiedono i presidenti, cresce la sfiducia della base
Tutte le persone presenti a Capranichetta e che hanno seguito lo streaming video in diretta, hanno sentito bene le parole del presidente Confartigianato Fogarollo collega carrozziere, e quelle del collega Mario Coltelli. Meno chiare le parole del presidente CNA Franco Mingozzi meccanico riparatore, forse poco preparato in materia o forse limitato da qualcuno nell’esprimere giudizi sugli emendamenti di Rete impresa Italia.
I primi due presidenti grandi conoscitori del pericolo contenuto nell’emendamento confederale presentato hanno dichiarato: (fonte Car Carrozzeria)
Silvano Fogarollo
“se siamo scivolati su una buccia di banana rimedieremo”.
.”con questo decreto proprio le assicurazioni diventano controllori e controllati e questo ovviamente non va bene”.
“impegno a rivedere gli emendamenti”
Mario Coltelli
“la madre di tutti i mali è l’indennizzo diretto”
“dichiaro di non aver firmato alcun emendamento”
Giorgio Merletti Confartigianato
“ ci impegneremo a rivedere gli emendamenti vista la protesta”
I presidenti di Casartigiani e Confartigianato, di fatto, hanno smentito l’avallo degli emendamenti proposti da Rete Impresa Italia, dove, tra le altre cose, si chiedeva che il preventivo di riparazione fosse “condiviso e concordato” con la compagnia di assicurazione, in pratica più che una vera cessione di credito una sorta di delega.
E allora per quale motivo i sindacati continuano imperterrite a consegnare le chiavi delle nostre aziende alle compagnie assicurative?
Perché dopo le dichiarazioni dei presidenti, l’emendamento TOSSICO continua a cicolare nelle mani dei parlamentari?
Un sindacato che non ascolta la base è un finto sindacato.
La storia parte da lontano, ampiamente denunciata da Federcarrozzieri. In un’intervista su Car Carrozzeria di Agosto, Massimo Treffiletti, abile responsabile accordi associativi dell’ANIA, affermava testualmente: «Ma non siamo chiusi, ripeto. Ci può essere la delega di pagamento che comunque lascia la gestione al carrozziere, oppure ci può essere una cessione del credito purché questa sia in qualche modo concordata. Noi vogliamo la garanzia che non ci siano speculazioni: una volta ottenuta questa garanzia, non abbiamo preclusioni».
Era l’epoca in cui, con una certa baldanza, le Confederazioni cercavano di concertare un protocollo con le assicurazioni basate sul buon governo di non si sa che cosa. Quel protocollo fu stoppato perchè toglieva lo strumento della cessione di credito ai riparatori.
Il testo di quel protocollo fu scoperto incidentalmente, e ci chiediamo ancora oggi come mai nessun carrozziere ne fosse a conoscenza. Una strategia sciocca che abbiamo sempre puntualmente documentato.
Veniamo ad oggi. CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia, hanno inoculato un virus letale in Parlamento la settimana scorsa, ovvero l’emendamento “ANIA-Trefiletti” che così recita: ” In presenza di cessione del credito, la somma da corrispondersi a titolo di rimborso delle spese di riparazione dei veicoli danneggiati è versata direttamente all’imprenditore che ha eseguito le riparazioni, previa presentazione di fattura corrispondente alla valutazione preventiva congiunta e condivisa tra l’impresa di assicurazione e l’impresa di autoriparazione.”
Questo virus è ormai incontrollabile posto che ormai giungono mail da parlamentari, appartenenti ad ogni schieramento, che dichiarano di avere ricevuto tale proposta emendativa e che il Gruppo del PD ha affermato, tramite l’On. Bargero, che sposerà gli emendamenti di Rete Imprese Italia . Una bella schifezza.
Cosa succederà se l’emendamento ANIA-Confederazioni sarà adottato dal Parlamento?
I periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire stragiudizialmente sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie.
Nasceranno nuovi metodi di calcolo imposti dalle compagnie come “perizia light”, per pagare sempre meno ore di manodopera e tariffe preconfezionate.
Per ottenere un risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti.
A lungo andare questo modus operandi favorirà la canalizzazione e i centri di raccolta vetture incidentate.
Le carrozzerie indipendenti saranno impoverite ma allo stesso tempo censite dalle Confederazioni che potranno dire con chi si deve lavorare in un certo modo e con chi no.
Inoltre gli emendamenti Confederali nulla dicono sulla riparazione antieconomica, favorendo così la rinuncia a molte riparazioni che fino ad oggi potrebbero essere eseguite in economia e risarcite.
Con un emendamento del genere si ritorna ad un accordo ANIA-Confederazioni non più basato sulle tariffe ma su nuovi tempari (v. tempario 2.0) . In questo modi si potrà aggirare la pronuncia dell’Antitrust.
Cosa ci guadagnano le Confederazioni a “tradire” la loro base?
Molto. Magari diranno che sono riuscite a strappare il compromesso più ragionevole usando lo scarso livello di informazione su quello che sta succedendo, avendo dalla loro migliaia di artigiani carrozzieri che incapaci di decidere per il loro futuro si lasciano guidare dai sindacati.
Colleghi che non vedono l’ora di trovare l’assegnino sul tavolo consegnato dal perito della compagnia, perché se lo fanno bastare, riducendo i costi, magari riducendo la sicurezza delle riparazioni.
Sarà quindi un problema di tessere.
Impoverire un settore per produrre più tesserati e favorire gli interessi dello strapotente sponsor bolognese è frutto di una mente a dir poco diabolica.
Noi invece pensiamo che tale modo di procedere sia ormai frutto del passato e che sia inammissibile che una confederazione mandi al macero i suoi tesserati per tenere in piedi una struttura autoreferenziale.
I sindacati da anni ormai hanno perso di vista l’artigiano. Vi saranno altre forme aggregative più efficienti e più efficaci. In quattro gatti abbiamo organizzato cose importanti e ora non siamo più quattro.
Esistiamo anche noi che stiamo incontrando tutti gli attori di questa vicenda e siamo testimoni attivi, come ampiamente documentato.
Oggi
Davanti a un calo del 40/50 % dei sinistri
Con un parco circolante invecchiato che non potrà essere riparato per antieconomicità
Con uno stato che ci impone il rispetto delle normative da una parte, ma che non è in grado di fare verifiche dall’altra, costringendo gli artigiani a difendersi da quei colleghi che non rispettosi delle norme e quindi con meno costi di esercizio SVENDONO LA LORO TARIFFA DI MANODOPERA e hanno fatto credere anche ai sindacati che quelle erano tariffe giuste.
Con una pressione fiscale record in europa che ci schiaccia e poi limita la concorrenza, favorendo il sommerso che nel nostro settore grazie alla maggior parte dei risarcimenti consegnati direttamente nelle mani dei privati, ingrassa le tasche di artigiani abusivi o favorisce le aziende che hanno personale a nero.
I sindacati vorrebbero svenderci al peggior offerente.
Federcarrozzieri venderà cara la pelle degli associati e durante questo fine settimana ha raccolto le firme di tutti i consorzi e associazioni che hanno partecipato alla mobilitazione dell’11 gennaio www.mobilitazionedecretorcauto.it , dove è nata la carta di Bologna.
Consegeremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi, e insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le tessere confederali.
a) Invitiamo tutte le aggregazioni, consorzi, associazioni presenti sul territorio nazionale, e i singoli carrozzieri, in disaccordo con l’emendamento confederale a inviare a tutti i parlamentari di loro conoscenza il seguente documento riassuntivo con gli emendamenti corretti e la carta di Bologna per i diritti dei danneggiati.
b) Invitiamo tutte le aggregazioni, consorzi, associazioni presenti sul territorio nazionale, in disaccordo con l’emendamento confederale a inviarci il documento che prevede le disdette, entro e non oltre domani alle 11.00
c) Invitiamo le singole carrozzerie in disaccordo con l’emendamento tossico presentato da rete imprese Italia a compilare il form di disdetta.
SE VUOI TOGLIERE LA RAPPRESENTANZA A RETE IMPRESE ITALIA CLICCA QUI
Ufficio Stampa Federcarrozzieri
In un momento molto difficile su tutti i fronti sarebbe il momento giusto per rivalutare la categoria dei carrozzieri mettendo in campo dei valori morali (ormai scomparsi nel ns. stato) e ricominciare da comportamenti ETICI, TRASPARENTI verso tutti gli attori del settore.
Sarebbe opportuno creare e pubblicizzare regole chiare di deontologia professionale.
L’ETICA COME CHIAVE DEL SUCCESSO.
Anche noi facciamo molta fatica a tirare avanti e la spirale al ribasso che si è attivata ormai da parecchi anni porta a comportamenti disonesti. I disonesti ci sono in tutte le categorie di persone indifferentemente dai ruoli ricoperti e sarebbe tempo che chi lo è sia doverosamente punito e che i valori umani sociali ed imprenditoriali siano improntati sulla correttezza.
Ognuno inizi dal proprio piccolo microcosmo e si diffonderà a macchia d’olio.
Angela
concordo perfettamente su tutta la linea forse quello che non è ancora emerso che le associazzione vogliono tornare al vecchio accordo ania quando associavano la quasi totalità delle carrozzerie ed erano loro a fare il bello e il cattivo tempo
http://www.laperfettaletizia.com/2014/01/lagenzia-di-comunicazione-in-media-res.html
ho appena disdettato e grazzie a Federcarrozzieri ed a tutto il suo staff che stanno veramente facendo moltissimo per tutti noi carozzieri io son con voi
Sabato 11 , Davide invitava all’unità e ad evitare divisioni e contestazioni verso i rappresentanti delle associazioni presenti, in un ottica costruttiva . La visione di Davide era , purtroppo , fin troppo volta al positivo , come si può proseguire nella collaborazione e la fiducia con le associazioni se non vengono rimediati o rimossi gli errori del passato insieme a tutti conflitti di interesse che caratterizzano sia le confederazioni stesse che molti colleghi che al loro interno dovrebbero essere i nostri rappresentanti ? Io non sono più stato invitato , da confartigianato ,a nessuna iniziativa a partire dal 2008 quando ho duramente contestato ,prima per email(che ancora conservo) e dal vivo , l’allora presidente di categoria ,ottenendo a fine riunione l’impegno dell’associazione a disdettare il fiduciariato di presidente e commissione in modo chiaro e trasparente .Stò ancora aspettando ,è evidende che le associazioni rappresentano degli interessi ristretti di qualcuno, che non sono quelli della maggior parte degi associati.Noi artigiani abbiamo certamente le nostre colpe , abbiamo la tendenza a pensare al nostro orticello e molti ne hanno approfittato distruggendo quel poco di partecipazione che in certi periodi c’era stata.Poi ci sono anche altri comportamenti di diversi colleghi che danno alle compagnie argomenti per infangare la categoria ,ed inquinano tanto il mercato , da costringere anche altri a scendere a compromessi e anche in questo blog ne ho riconosciuto uno che loda Federcarrozieri , ma ha sulle spalle patteggiamenti e i sui compagni di merende sono rinviati a giudizio , ma siccome siamo in italia (si minuscola)gli è bastato cambiare leggermente il nome alla ditta e tutto come prima. Per poter andare avanti bisogna costruire una strada fatta di principi chiari e rigorosi e avere il coraggio di escludere , progressivamente , chi non li rispetta . Federcarrozieri ha fatto un gran lavoro ma rischia di essere vano se non riusciamo a costruire all’interno della categoria un’etica diversa ,ci sarà sempre chi avrà argomenti da rinfacciarci , e qualcuno che demolirà l’impegno di chi ancora prova a crederci e lottare .
Questa volta sono avanti a tutti ,più di un anno fà ho disdetto la tessera con CNA,il motivo che mi ha fatto prendere questa decisione è stato quando mi sono visto arrivare la Card con dietro pubblicizzato UNIPOL, solo il pensiero che io dovessi pagare una tessera a un sindacato che a sua volta reclamizza un assicurazione che impedisce a un mio cliente di servirsi da me mi fà venire il voltastomaco.Mi era stato detto che avevo commesso un errore ,in pratica vi faccio un esempio,se c’è un ladro in casa tua non devi essere tu ad uscire ma devi cacciare il ladro.A questo punto visto i risultati non c’è altro da fare , l’unico sistema per mandar via il ladro è disdire in massa le tessere alle confederazioni.
Libero reporter.it
Assicurazioni. ANIA e PD tagliano il danno da morte e alla persona
Italia. A pagare i profitti delle compagnie assicurative saranno le vittime della strada e gli artigiani carrozzieri, costretti a stringere patti con le compagnie per sopravvivere. Dall’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada una lettera aperta ai rappresentanti di Istituzioni e Partiti
Continua il dibattito sulla riforma delle RC Auto e sull’introduzione di nuovi parametri di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di sinistro stradale. Unica costante nella vicenda, però, sembra essere il tentativo di favorire la lobby delle compagnie assicurative a spese dei contribuenti e delle vittime.
Il Gruppo Pd, infatti, anziché concentrarsi sui punti contenuti nella Carta di Bologna, sostenuta da oltre 30 associazioni del settore, ha deciso di sposare l’emendamento presentato in Parlamento da CNA e le Confederazioni, tramite rete Imprese Italia che obbligherà i riparatori a concordare preventivamente il costo della riparazione con il perito assicurativo.
E’ stata inoltre manifestata la volontà di intervenire sulle lesioni gravi e gravissime e sul danno da morte.
“Questi emendamenti uccideranno un’intera categoria di artigiani, i carrozzieri, e il diritto delle vittime ad essere risarcite. – Ha commentato Stefano Mannacio, membro CUPSIT – Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani. – Ora succederà ciò che è già successo per i colpi di frusta: i periti saranno istruiti dalle direzioni generali a risarcire sulla base di parametri rigorosamente stabiliti dalle compagnie. Le trattative stragiudiziali si bloccheranno. Per ottenere un
risarcimento integrale bisognerà fare cause defatiganti. E, come se questo non fosse un quadro già abbastanza tragico, ben presto le compagnie avranno in pugno anche gli artigiani carrozzieri, costretti a piegarsi alle loro richieste per mantenere in vita la propria officina.”
“Stanno cercando di svendere il nostro lavoro al miglior offerente, ma Federcarrozzieri venderà cara la pelle dei propri associati! – Ha dichiarato Davide Galli, Presidente di Federcarrozzieri. – Il settore degli artigiani carrozzieri si trova in un momento di profonda difficoltà, con la più alta pressione fiscale d’Europa, che uccide ogni giorno decine di officine e limita la concorrenza, favorendo il lavoro sommerso, ingrassando le tasche di artigiani abusivi e favorendo le aziende che hanno
personale a nero. Con i nuovi emendamenti saranno le Compagnie a stabilire il costo del nostro lavoro. Abbiamo incontrato tutti, dalla commissione finanza alla senatrice Vicari, ora è rimasto sola una persona da incontrare, appuntamento confermato. Consegneremo le chiavi delle carrozzerie associate e i documenti dei consorzi che insieme a Federcarrozzieri prendono le distanze dalle confederazioni invitando i propri iscritti ad abbandonare la nave non rinnovando le tessere confederali.”
Indignato il commento alla vicenda da parte dell’Associazione Italiana Familiari delle Vittime della Strada Onlus, che ha deciso di inviare una lettera aperta ai rappresentanti delle Istituzioni e dei Partiti presenti in parlamento. “Siete ancora in tempo per riaffermare agli occhi dei cittadini la Vostra dignità e il vostro ruolo di rappresentanza sociale, impedendo che si compia un vergognoso colpo di mano nella definizione del decreto ‘Destinazione Italia’, a danno delle vittime. – Scrive il
Presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni. – Non possiamo accettare che addirittura la sinistra sia a favore della diminuzione dei risarcimenti alle vittime. Smettetela di raccontare la favola dei risarcimenti e delle tariffe più basse in Europa rispetto all’Italia.”
Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:
1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon )
2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici
3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust
4. Rottamazione risarcimento diretto
5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )
6. Libera circolazione dei diritti di credito
7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti
8. Libertà di scelta nelle cure
9. Libertà di valutazione del medico legale
10. Pene certe per i pirati della strada
11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva
12. Agenzia antifrode in campo assicurativo
La Carta di Bologna è stata promossa da: Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime della Strada (AIFVS), il Sindacato Italiano Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA), Assoutenti, il Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani (CUPSIT), la Commissione RC dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA), l’Unione Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), l’Associazione Culturale Mo Bast!, l’Associazione Valore Uomo e lo Sportello dei Diritti.
Oltre alle associazioni promotrici, hanno sostenuto l’iniziativa Associazioni Carrozzieri Sardegna, Banca del Veicolo, Consorzio Carrozzerie Artigiane, Consorzio Carrozzieri Artigiani, Consorzio Carrozzieri Bresciani, Consorzio Autoriparatori Pontini, Consorzio In Rete Car, Rete Amica Carrozzeria della Val d’Aosta, Associazione Periti Campani, Consorzio Carrozzieri Trentini, Consorzio TUO Torino, Carrozzeria Aperta, Centro Tutela Consumatori Risparmiatori, Consorzio Gruppo Carrozzieri, Evolgo!
Rete Impresa Carrozzeria Italiane, Rete Carrozzeria Trasparente, SISCESA CISL – Sindacato Italiano Consulenti ed Esperti del Settore Assicurativo, SISPA UGL – Sindacato Italiano Periti Assicurativi, UNILPI – Unione Nazionale Italiana Liberi Professionisti e Infortunistiche, Consorzio Carrozzerie Riunite, Associazioni Carrozzieri della Provincia di Genova, Centro Artigiano di Revisione, Gruppo Autoriparatori Uniti e SicurAUTO.it.
QUANDO HO CAPITO CHI ERANO L’HO DISDETTATA =PARECCHI= ANNI FA’.
X Alessio e tutto il blog
Ciao Alessio,volevo intervenire per chiarire a te e a tutti i lettori del Blog alcuni concetti.
Riguardo la manifestazione di sabato 11 a Bologna, il caro Davide ha sì richiesto unità ed evitare contestazioni verso i rappresentanti delle confederazioni presenti per 2 motivi in particolare:
a)visto il momento particolare dove tutti gli artigiani carrozzieri erano (e sono) in pericolo si volevano evitare spaccature inutili (si sarebbe dovuto lottare per uno scopo comune)
b)all’invito, i presidenti hanno accettato volentieri e ci sembrava giusto rispettare in primis loro come persone e come colleghi (io per primo nei post precedenti ho invitato tutti alla massima educazione nei loro confronti).
Premesso ciò NON ERAVAMO A CONOSCENZA degli emendamenti che le Confederazioni sarebbero andate a presentare(è chiaro la manifestazione avrebbe preso una piega diversa)
Appena ne siamo venuti a conoscenza ci siamo mossi immediatamente e lo abbiamo denunciato a tutti voi colleghi.
RIPETO la Federcarrozzieri è nata da quattro pazzi ,che fino ad ora sono riusciti solo a RUBARE
tempo al proprio lavoro, alla propria famiglia e molte ore al sonno.
Tutto questo perchè crediamo in quello che facciamo
La nostra arma vincente :NON ABBIAMO PIANI ALTI A CUI RIFERIRE IL NOSTRO OPERATO.
Non sappiamo come andrà a finire quest “battaglia”ma di una cosa siamo certi; se otterremo un risultato positivo(sarà dura dopo questa beffa) non pensate di cantar vittoria riposando sugli allori.
Loro sanno dove vogliono arrivare,sta a noi non abbassare la guardia.
Giustamente ieri alla riunione un parlamentare bresciano ricordava perché le assicurazioni non lasciano la proprieta’ dei grandi giornali pur perdendo centinaia di milioni, il semplice motivo e’ che notizie che toccano tutti cosi pesantemente non passano neanche se non in trafiletti.
La legge e’ chiara e scritta troppo bene per essere opera dei nostri politici,e’ chiaramente scritta dall’ufficio legale della triade
Cari Colleghi, non c’è limite al peggio. Soltanto la cultura potrà ricompattare la categoria. Chi, come me, figlio d’arte crede nella dignità di un modo di vivere nella autonomia, non si stupisce di quello che sta accadendo. Ripeto cultura, perchè da oltre tren’anni mi batto perchè i carrozzieri vengano in possesso di tutte le informazioni sulle strategie che ci hanno portato alle attuali situazioni negative. Sia sulle penetrazioni dei “caporali” travestiti da politici che da rappresentanti “stipendiati” che a questi hanno dovuto obbligatoriamente soggiacere. Il possesso di queste informazioni richiede un’attenzione faticosa. Mi auguro che il mio sito internet http://www.cerstarsangiorgiodipiano.it possa contribuire a questa mia missione sociale.
Spero che tutti voi possiate associarvi a me nel sostenere economicamente Federcarrozzieri.
Più volte abbiamo ascoltato: “i generali debbono essere certi di avere le truppe alle loro spalle”. Non interrompiamo il dialogo con le parti sane delle Confederazioni, molti dei loro appartenenti vivono con disagio questa penetrazione di un potere non più tanto occulto,
Manteniamo i contatti, Gianni (testimone).
Buongiorno,
sono 50 anni che faccio il carrozziere e da 30 come libero imprenditore, e sottolineo LIBERO perchè in tutto questo tempo non ho mai voluto associarmi con nessuno perchè se c’è una cosa che è chiara e lampante è che le associazioni prima fanno l’interesse dei loro capocccioni e poi. se restano briciole, quello degli associati che, molto probabilmente prendono per oro colato tutto quello che viene detto o fatto. D’altronde se non ho fiducia in chi mi rappresenta, di chi altro posso fidarmi?!!!!!!! Mi sono convertito all’associazionismo solo quando mi è stato proposto FEDERCARROZZIERI perchè mi sento rappresentato e seguito. Perciò amici carrozzieri, aprite gli occhi, usate il cervello, fate due + due e vedrete che le vostre associazioni non vi sono così alleate come pensate.
http://www.youtube.com/watch?v=rLoL36jMYzU#t=280
Facciamo una riflessione su gli ultimi fatti e sul perchè bisogna fare una scelta unitaria tra carrozzieri. proviamo a fare un ragionamento tra noi: non voglio demonizzare nessuno ma dobbiamo prenderci ognuno le nostre responsabilità. Quando ci saranno in tutta Italia i centri HUB molti convenzionati non potranno usufruire di canalizzazioni. Oggi Unipol controlla il 40% del rca comprese ad oggi una grossa percentuale delle riparazioni. Ammettiamo che altre compagnie si indirizzeranno sullo stesso metodo, molti convenzionati avranno un crollo del lavoro, con conseguenze sotto l’aspetto sociale ed economico molto forti, dovranno licenziare gli operai, e il paradosso è che quelle maestranze saranno preda dei centri HUB e di quelle carrozzerie tipo car clinic che stanno espandendo il loro raggio d’azione. Guardate che non è fantascenza è dimostrato che loro sono forti e noi dobbiamo unirci per contrastarli. Proposta: ai convenzionati ridate indietro le convenzioni, uniamoci in consorzi dove il consorzio stesso tratterà con le compagnie sia il costo orario che i tempi di lavorazione su i tempari attuali e non su quelli messi in campo dalle assicurazioni. Non gettiamo via gli investimenti che nel tempo abbiamo fatto compresi quelli umani, non gettiamo alle ortiche 3/ 4 se non 5 generazioni di carrozzieri. NOI e federcarrozzieri che siamo tuttuno ci rappresentiamo.
Ma dove pensate che possiamo arrivare? secondo me’ a nulla per che tutti ad uno aduno si stanno lavando le mani ,a Bologna si parlava diverso, dove’ quel giornalista di libero che a promesso che scriveva e cercava di fare rumore? dove sono tutti quei ministri e avvocati e persone preparatissimi di belle parole….parole….. parole soltanto parole e i fatti dove ca..o sono che tutto facevano e non sie visto nemmeno una riga di giornale, tv, radio, niente di tutto c’io. Io non so come fare ma potete intervistare le IENE, STRISCIA LA NOTIZIA, o quant’altro, FEDERCARROZZIERI che sta facendo il massimo non riuscite voi ad organizzare una volta per tutti andare a rompere le pa..e a montecitorio’. grazie a tutti quelli che ci sostengono. ps DOBBIAMO SVEGLIARE IL POPOLO CHE NON E INFORMATO ED E’ TANTO…..
#giuseppe
L’ articolo su libero e’ stato pubblicato sabato a pagina 26. Una pagina intera che spiegava molto bene la situazione del Ddl.
Giovedì scorso Federcarrozzieri era a Roma al ministero dello sviluppo economico a discutere con il sottosegretario senatrice Simona Vicari di emendamenti, l’ incontro e’ durato 2 ore e 3.
Gli emendamenti Federcarrozzieri prevedono soluzioni vantaggiose per tutte le parti, dal consumatore all’ assicuratore, senza limitare la libera scelta del riparatore e senza pacchettizzare il risarcimento del sinistro.
Alla senatrice i nostri emendamenti sono piaciuti.
Stamattina a Roma abbiamo incontrato l’on Vigiale, relatore di questo ddl. Successivamente , sempre a Roma abbiamo consegnato i nostri emendamenti ad alcuni on. del pd , spiegando bene che quelli confederali sono nocivi per noi carrozzieri.
Nel pomeriggio eravamo a Firenze, prova a immaginare da chi.
Hai preso un granchio, la stampa, e le TV hanno parlato dell’ evento di Bologna , ma forse tu non te ne sei accorto.
Per quanto riguarda Federcarrozzieri credo stia facendo un’ ottimo lavoro comunque vada. Domattina siamo di nuovo a Roma a parlare con il capogruppo in commissione finanza, on. Capezzone.
Se volevi sfogarti hai fatto bene, ma adesso non serve, attendi giovedì.
le iene o striscia mai se la prenderanno con le assicurazioni. lo fanno semmai con i carrozzieri
#Giuseppe
forse sarebbe bene iniziare a risanare dalle fondamenta
e per fondamenta intendo la categoria.
Se in Italia (i numeri sono variabili) ci sono circa 14/16000 carrozzerie
e un terzo di queste sono convenzionate, delle altre altre 9/11000
QUANTE IN QUESTO MOMENTO PARTECIPANO ALLA MOBILITAZIONE?
QUANTE SONO VERAMENTE INFORMATE DI CIO’ CHE STA ACCADENDO?
Come pensiamo di poter informare il popolo (puoi chiamarlo come vuoi:cliente,consumatore,utente)se non lo siamo noi ?
Siamo troppo egoisti,individualisti per pensare al bene della categoria.
I giornali :Sole 24ore , Libero ect
varie testate su web
parlano della Federcarrozzieri,qualcosa si stà muovendo,
ma se vogliamo amplificare questa mobilitazione è nostro compito
“perdere” parte del nostro prezioso tempo per informare il cliente
ed i nostri colleghi che forse non hanno capito la pericolosità di questo D.L.
Buon Lavoro
# pietro s , e giusto quello che hai detto, per informare bisogna partire dai nostri clienti , anche io l perdo molto del mio tempo per informare i miei clienti . lo dico anche ai fornitori ma vedo che sono poco sensibili al danno che potrebbe provocare anche a loro
Ciao Davide, sono l’amico di battaglia di Marco di Livorno, dopo la riunione di stasera ne seguirà un’altra domani sera con il consorzio carrozzieri italiani vado a letto con la consapevolezza di aver cercato di dare il max, per far entrare nella zucca delle persone, tutte, cosa sta accadendo. Purtroppo l’opinione pubblica è poco informata, anche giustamente distratta da tutte le problematiche della vita quotidiana, i riparatori, diretti interessati, sembrano dormire. Solo grazie al tuo immenso sforzo e a quello dei tuoi collaboratori riesco a recuperare energie per cercare di svegliare tutti. Energie che i dirigenti cna in testa e altri usano per interessi loro. Basta, mi hanno stufato. Cercherò di addormentarmi sperando che sia un brutto sogno. Perché è tutto assurdo. Grazie Davide.
Rccogliamo le firme con la carta di Bologna, è anche un modo di informare i consumatori.
Sono sconcertato.
Dopo aver cercato di sensibilizzare alcuni colleghi della zona ,
dopo aver partecipato ad una riunione di Confartigianato ,e riunioni di categoria,
e dopo sentirti dire frasi tipo ……..”Peggio per chi a suo tempo non si e’ voluto convenzionare”………
Ho denotato che la base (stragrande maggioranza di colleghi ), oltre a non essere informati, non hanno nessuna intenzione ne interesse di vedere oltre il proprio orticello.
In oltre le confederazioni a livello locale ne informano ne sono informate della gravità del momento e aspettano, remissive e inermi, la sorte decisa e imposta (spartita) dai piani più alti.
A mio avviso dovremo ringraziare tutti i giorni gente come Federcarrozzieri ,Mannaccio ,Perrini etc. che ci tengono aggiornati e sorvegliano chi Ci dovrebbe tutelare (politica -sindacati),
infatti se qualcuno non se fosse accorto le informazioni le abbiamo solo dal blog.
Teniamo duro perché a volte “un pugno di persone” può cambiare gli eventi
Lavoriamo duro perché “un pugno di persone” siamo tutti Noi e dobbiamo lottare per migliorare il nostro mondo ,per salvaguardare “il nostro orticello”.
GRAZIE Federcarrozzieri
riccardo a me e’ capitata la stessa cosa tua alla riunione dei carozzieri organizzata dalla cna ed un nostro collega ha detto che e’ contento di presto e bene quindi cosa dire non ci sono parole e disunione totale fra di noi , giustamente hai detto grazzie a federcarozzieri che stanno combattendo e siamo informati costantemente in ogni maniera io sono con voi per qualsisi iniziativa
Dal Sito di Asconauto, si legge questo:
http://www.asconauto.it/notizie/primo-piano/asconauto-difendere-l%E2%80%99autonomia-delle-carrozzerie/
HomepageAsConAuto: difendere l’autonomia delle c…
AsConAuto: difendere l’autonomia delle carrozzerie
16/01/2014 – Le recenti iniziative di legge rischiavano di conferire alle assicurazioni totale discrezionalità riguardo alla scelta delle carrozzerie nelle quali eseguire le riparazioni da sinistro. La protesta odierna delle categorie interessate ha portato ad un’importante modifica del Decreto, in Commissione Trasporti del Senato, per la quale il Direttivo dell’Associazione dei Consorzi per la distribuzione dei ricambi originali, esprime la propria soddisfazione.
Il presidente, Fabrizio Guidi, ha brevemente espresso la posizione del Consiglio Direttivo al riguardo: “La questione ci tocca direttamente, perché sono tante, fra le 800 concessionarie consorziate, quelle che dispongono di una carrozzeria interna, e perché abbiamo oltre 4.000 carrozzerie clienti che si avvalgono del servizio di consegna ricambi originali dei nostri consorzi. Nell’ambito delle nostre possibilità, è nostro dovere tutelarle,”.
Inevitabile quindi riflettere sulla delicata questione e entrare nel merito:
“Siamo stati e saremo sempre per la libera scelta. Non si vede perché si dovrebbe costringere il cliente a non scegliere il proprio carrozziere di fiducia, fatti salvi i criteri di qualità dei ricambi e professionalità della mano d’opera. Siamo contrari per principio a ogni forma di cartello”.
La sicurezza e l’affidabilità rimangono elementi prioritari: “Non vanno assolutamente trascurate. Si potrebbe arrivare, per assurdo, a voler definire, nel solo ambito di risarcimento danni, quali siano tempi e modalità di esecuzione cui debba rispondere la riparazione. Le regole costruttive stabilite dalle Case hanno dei chiari referenti nell’uso dei ricambi originali, nelle competenze delle carrozzerie autorizzate e nella professionalità dei carrozzieri indipendenti, che non possono essere derogate.
Del resto, in passato si erano paventate situazioni analoghe: “Abbiamo sempre, tempestivamente e prontamente, preso posizione contro simili iniziative anche attraverso il nostro organo di comunicazione AsConAuto Informa. Ci adopreremo ancora e in tutti i modi a difesa della libera impresa e dei nostri clienti autoriparatori”.
In sostanza, la vera, importante sfida è un’altra: “Tutti, automobilisti compresi, dovremo convincere le autorità di controllo e le compagnie assicurative che il risparmio sulla polizza non passa attraverso l’alchimia “ti mando da chi dico io strozzandolo sui prezzi così tu risparmi sulla polizza”. Ma, come succede nel resto d’Europa, da una differente gestione dei sinistri.
http://tempario.it/news-69/35-articoli-in-notizie/680-rc-auto-tutti-i-nodi-vengono-al-pettine.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=RC-Auto:_Tutti_i_nodi_vengono_al_pettine
#x riccardo e moreno ,avete ragione ,lavoriamo duro sperando che alla fine avremo ragione noi indipendenti, anche a me e capitata la stessa cosa ,e sinceramente dopo aver convinto alcuni collegi ad essere presenti a roma al congresso organizzato da car carrozzeria e sentirsi dire da uno di loro (hai visto qua tutti si convenzionano), per me e stato come una mazzata in testa ,nonostante sapeva che io ero covenzionato con ina ass vittoria e mi era stato proposto gruppo generali e unipol . comunque sia continuiamo a credere in federcarrozzieri che sicuramente la vinceremo
FONTE TEMPARIO.IT
Non sempre, ma spesso tutti i nodi vengono al pettine! A seguito dell’incontro unitario di Roma della scorsa settimana, con l’avvenuta sconfessione dei Segretari nazionali da parte dei loro Dirigenti-Artigiani, ci è giunta notizia che CNA e Confartigianato hanno recentemente convocato i rispettivi direttivi nazionali. Sicuramente per riordinare le ideee e fare il punto della situazione dopo le ultime deblacle in pubblici eventi (Bologna e Roma). Oggi, come già precedentemente pubblicato, si svolgerà l’ennesimo incontro tra Ministero per lo Sviluppo Economico e le tre Confederazioni degli artigiani, con l’auspicio che possano concretizzarsi linee guida positive per la categoria, rimediando in “zona Cesarini” agli errori posti in essere. In allegato segnaliamo l’articolo pubblicato nella sezione economia del Corriere della Sera datato 13 gennaio 2014, dove le Confederazioni degli artigiani, pur evidenziando le anomale e vessatorie procedure della prospettata riforma RC-AUTO, rimarcano in maniera netta:” Rete Imprese Italia sottolinea l’esigenza di sopprimere il divieto di cessione del diritto al risarcimento del danno e propone di -determinare un meccanismo del tutto diverso diretto a disciplinare in senso positivo il diritto di cessione del credito -, che sia idoneo ad escludere che l’entita’ del risarcimento possa lievitare a causa della cessione medesima”. Per dovere di cronaca, si riporta che i Presidenti nazionali dei carrozzieri di Confartigianato (Silvano Fogarollo) e Casartgiani (Mario Coltelli) si sono pubblicamente dissociati da tale pratica, dichiarando che le proposte di emendamenti, predisposte dalle Confederazioni in maniera unitaria, erano a loro ignote.
I presidenti Fogarollo e Coltelli si sono pubblicamente dissociati da tale pratica.
Avete letto bene?
Quindi Franco Mingozzi di CNA era al corrente? Quanto potere dietro quello che circonda la s*******a politica….
Posto 3 mail che ho mandato, si legge anche a chi:
——– Messaggio originale ——–
Oggetto: Truffatori?
Data: Sat, 18 Jan 2014 00:11:36 +0100
Mittente: Andrea Mei
A: casartigiani@tiscali.it, confartigianato@confartigianato.it, cna@cna.it
Ho sentito ieri su “La vita in diretta” il responsabile relazioni di
Ania, Vittorio Verdone insieme al giornalista di “il sole 24h”,
attaccare nuovamente noi carrozzieri come truffatori e responsabili
degli aumenti di polizze. BASTA!!! Sono anni che lo dicono, e voi non
avete mai, e dico mai avuto la dignità di difenderci! Difendere quegli
artigiani che vi permettono di vivere. Faccio parte della CNA di
Viterbo, e sono uscito 2 anni fa dalla Confartigianato e sono un
tesserato della Federcarrozzieri. Siete tutti uguali voi sindacati,
senza palle e politicamente nulli! La politica, a cosa serve? Se ci sono
truffe, mettessero dentro chi le fa e non che colpevolizzano tutta la
categoria. Questo sparlare di noi, ci hanno fatto vedere come quelli
“che risolvono i problemi”…. Ma non tutti siamo così, quindi se
parlano di una percentuale di truffe, perchè non prendono provvedimenti?
Poi ricordiamoci che l’auto è del cliente e non del carrozziere…
Perchè non parlano di automobilisti truffatori allora???? SVEGLIA!!! Se
non c’era Federcarrozzieri che informava tutti tramite blog e le mail,
nessuno sapeva di quello che succedeva. A Roma tante belle parole, come
in un comizio in piena campagna elettorale… Iniziate a farci
rispettare da ora, e non a far cavolate come il presidio nel MiSE , con
poveri colleghi che vi fanno pubblicità gratuita… O quei poveri
Presidenti di categoria, che portano il nome in tutta l’Italia prendendo
i vaffa, gli insulti e le strette di mano! E’ ora che facciate la vostra
parte!!!
Andrea Mei
——– Messaggio originale ——–
Oggetto: confronto
Data: Fri, 17 Jan 2014 23:24:19 +0100
Mittente: Andrea Mei
A: presidenza@ania.it
Mi chiamo Mei Andrea, e sono artigiano carrozziere, in un piccolo paese nella provincia di Viterbo. Ho visto non con tanta sorpresa, che il responsabile dell’ANIA Vittorio Verdone, non smette di dire bugie in TV, come del resto tutti i il resto dei dirigenti di ANIA. Forse perchè gli piace la notorietà…? Parla sempre delle stesse false cose, e nasconde la realtà dei fatti. Si è rivolto a Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, dicendogli che parlava di cose che non sapeva. Forse perchè Trefiletti aveva toccato quel tasto a lui non gradito, le false truffe che ancora l’Ania stessa non sa quanto incide realmente. O forse lo sa bene, ma lo tiene ben nascosto per non smentire le loro menzogne. Allora mi faccio avanti personalmente e gli chiedo un incontro. Sono sul settore della riparazione dall’87, quando stavo in carrozzeria con mio padre, che giocavo a ribattere vecchie lamiere da buttare. Visto che lui è l’esperto dei risarcimenti delle Compagnie, non dovrebbe aver problemi a confrontarsi con me. Chiedo solo un confronto in diretta televisiva e in prima serata, quando l’odiens è alto, e uno tra me e lui farà una figuraccia.
Per la cronaca abbiamo raccolto il documento che prevede le disdette alle confederazioni dei seguenti consorzi e associazioni:
ACPC Sardegna
Banca del veicolo Marche
Consorzio Carrozzieri Italiani Toscana
Rete carrozzeria trasparente Toscana
Consorzio autoriparatori pontini Lazio
InRetecar Nazionale
Associazione dei carrozzieri Iblei Sicilia
Amica Carrozzeria Aosta
Consorzio carrozzerie Riunite Lazio
Inoltre 287 carrozzieri hanno manifestato liberamente il dissenso agli emendamenti presentati da Rete Imprese Italia.
Il tutto è ampiamente documentabile.
SCALDATE I FAX
——– Messaggio originale ——–
Oggetto: Sintesi Rete Imprese Italia
Data: Wed, 22 Jan 2014 10:56:01 +0100
Mittente: Carrozzeria Mei
A: cna@cna.it
Salve, sono Andrea Mei, vi ho mandato giorni fa una lettera di protesta,
alla quale non avete dato seguito. Lunedi mi arriva la lettera che avete
mandato a CNA di Viterbo in quanto rispondete che sono state
interpretate male le modifiche apportate da Rete Impresa Italia. Ho
visto che ha scritto la sintesi l’Avv. Michele Capece. Bene, vorrei che
mi contattasse per spiegare che state girando intorno al problema, e vi
do direttamente io 2 modifiche da proporre. Informo che pubblicherò sia
la precedente mail, che questa inviatavi.
—
Carrozzeria Mei Snc
di Mei Andrea e Roberto
Via Madonna di Loreto, 40
– 01038 – Soriano Nel Cimino (VT)
P.IVA 01814190565
Tel/fax 0761/748773
Cell. 349/6826931
info@carrozzeriamei.it
http://www.carrozzeriamei.it
—
Carrozzeria Mei Snc
di Mei Andrea e Roberto
Via Madonna di Loreto, 40
– 01038 – Soriano Nel Cimino (VT)
P.IVA 01814190565
Tel/fax 0761/748773
Cell. 349/6826931
info@carrozzeriamei.it
http://www.carrozzeriamei.it
Facciamo capire a Rete Imprese Italia oltre e ai sindacati che le carrozzerie non approvano il loro emendamento
Grazie Mei !!!!
Ce ne fossero di carrozzieri come te !!
Ma dove sono gli altri 13015 ??????
E sì 13015 , perchè la differenza tra i 17000 e i 13015
sono quelli che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia,
scrivere il proprio cognome e nome per protestare e dire la propria.
Aspettare che le cose si risolvano da sole non giova a nessuno.
Tirate fuori gli attributi e aiutateci in questa mobilitazione di massa.
SIAMO TUTTI IN PERICOLO,CONVENZIONATI E NON
A proposito un semplice grazie non basterebbe.
Tutti coloro che in questi giorni si sono mossi andato più volte a Roma,
Firenze di nuovo a Roma e poi ancora a Roma
non campano di Spirito Santo , sono carrozzieri come voi
e spostarsi , COSTA.!!!!!!!
VI INVITO A RINNOVARE L’ISCRIZIONE A FEDERCARROZZIERI
MA SOPRATTUTTO AD ISCRIVERSI PER LA PRIMA VOLTA
Penso che per , ciò che stiamo facendo e l’aggiornamento continuo di tutto
ciò che accade intorno al mondo dell’autoriparazione , che vi forniamo via Blog
ne valga la pena.
ISCRIVETEVI PER AIUTARCI/VI
http://www.cupsit.it/2014/01/22/art-8-rottamato-in-commissione-giustizia/
Grazie federcarrozzieri
carr dalla mentre eravamo a roma davide e altri il giorno dopo x difendere i nostri diritti Al Hotel EUROPA cerano 100/150 carrozzieri a sentire le nuove direttive di PRESTO E BENE tra cui parecchi di quelli che All’Ultima riunione del CNA erano indignati e schifati delle compagnie.tutti li a testa bassa preferisco quelli che sono convenzionati e fanno finta di non esserlo quello che mi da fastidio che ce gente che si fa il c..lo anche x voi e voi continuate a remare contro i vostri e i nostri diritti CONTINUATE A RUBARE A CASA VOSTRA O FARE LAVORI DI M..DA X STARCI DENTRO BRAVI:::::::::
Massimo, io ero a Roma il 21 in CNA. Da quello che mi è sembrato…. erano tutti indipendenti! Se tu mi dici il contrario… sono sbalordito!!!
Dal sito Tempario.it
Riforma RC-AUTO: Parere negativo della II Commissione Giustizia della Camera
Buone nuove per il comparto cararozzeria! Ieri, 22 gennaio, la II Commissione Giustizia della Camera ha approvato il parere che di fatto rimarca le oggettive negatività del decreto legge in materia. Parere che tuttavia non è vincolante ma costituisce un primo passo nella giusta direzione. Ovviamente siamo solo all’inizio della battaglia e non bisogna assolutamente mollare la presa. La Commissione Giustizia solleva serie perplessità sull’introduzione della prova legale civile mediante la scatola nera e pone delicate questioni di bilanciamento degli interessi in materia di acquisizioni delle prove testimoniali. In tema di risarcimento speifico ritiene che la disposizione non appare condivisibile, poichè, di fatto, attribuisce all’assicuratore il potere di decidere le condizioni di mercato dell’autoriparazione e la conseguente riduzione dei margini di impresa che determinerebbero una riduzione degli standard qualitativi e di sicurezza delle riparazioni, oltre al rischio, mediante canalizzazione del sinistro, di privilegiare le imprese fiduciarie e riducendo, di fatto, l’artigiano carrozziere a puro “terzista”. La Commissione ritiene opportuno anche ripristinare il termini di cinque giorni non festivi a disposizione dell’assicuratore per eseguire l’ispezione del danno al veicolo. A riguardo della cessione del credito, la Commissione Giustizia ritiene che la disposizione preventivata non risulta sorretta da adeguata giustificazione sotto il profilo dell’efficacia nel contenimento del fenomeno delle frodi fiscali, la cui origine non risiede nell’istituto della cessione del credito in sè considerato. Prosegue affermando che, a fronte delle prevedibile inefficacia rispetto allo scopo perseguito si determina, invece, sotto il profilo del bilanciamento degli interessi, una compressione sproporzionata e discriminatoria delle facoltà contrattuali di una specifica categoria di creditori.
Non cantiamo vittoria.
Ora arriva la parte più delicata ed impegnativa.
Si chiede la collaborazione di TUTTI !!!!!!!!!!!!!
FEDERCARROZZIERI sta facendo la sua parte
(sappiamo tutti che c’è chi sta togliendo ore al suo lavoro e alla
famiglia per andare a rappresentarci)
PER CUI STIAMO PRONTI AD AGIRE !!!!
La vittoria con questi, non la si canta mai!!! Ho solo pubblicato quello scritto su tempario. Anzi, come richiesto sopra…. i nostri fax sono caldi!!!
carr dalla andrea speravo che c’erano anche i fiduciari mi ero illuso ciao
andrea io parlo della rionione a bologna del CNA
Ah, ecco. Perchè a Roma a dire che erano incazzati era a dir poco…. Appunto mi sarei sbalordito…. Cmq i dipendenti delle compagnie, snobbano anche le confederazioni in quanto si curano il suo orto.
carr dalla conosco un collega e devo dire anche amico che era alla riunione presto e bene mi dice che gli danno €.4200 ora e anche se i ricambi li portano loro andiamo via di stucco e via ho provato a fargli capire se era giusto maltrattare cosi’ il cliente x favorire le compagnie la sua risposta? MORTO UN CLIENTE SE NE FA’ UN’ALTRO.
#MASSIMO , non so di che zona stai parlando ma nella mia zona ( bn) so che una carrozzeria a.p.b. ha la tariffa di euro 25 e si lamentava di un’altra carrozzeria a.p.b che la maggior parte dei lavori li dirottavano verso quella carrozzeria , la stessa carrozzeria ha fatto dei volantini con la scritta ( promozione) verniciatura totale da euro 400,00 verniciatura laterale da euro 200,00 verniciatura paraurti da euro 60,00 ., hai visto che sconto???
Il fatto quotidiano:
La Commissione Giustizia della Camera fa a pezzi la discussa riforma della Rc Auto contenuta nel decreto Destinazione Italia. Un provvedimento che, secondo l’onorevole Andrea Colletti (M5S) membro della stessa Commissione, è “talmente sbilanciato a favore delle imprese di assicurazione e a sfavore degli assicurati da sembrare scritto direttamente dalla Unipol”. E’ quanto emerge dal Bollettino sull’attività delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 21 gennaio scorso (LEGGI IL DOCUMENTO). Nel quale sono riportati l’esame del decreto e la proposta di parere da inviare alle Commissioni Finanze e Attività produttive firmata dal relatore Franco Vazio (Pd) che, per quanto di competenza della Giustizia, demolisce uno per uno i punti più controversi della nuova normativa sulle polizze obbligatorie per la Responsabilità civile automobilistica. Dalla scatola nera, alla raccolta delle testimonianze sugli incidenti, passando per l’utilizzo delle carrozzerie convenzionate e la cessione del credito ai carrozzieri. Senza trascurare i nodi che riguardano potenzialmente tutti i cittadini, come il depennamento dei risarcimenti per i cosiddetti danni lievi e la decadenza del diritto di richiesta di risarcimento in mancanza di apertura della pratica entro 90 giorni dall’incidente.
IL COLPO DI SPUGNA SUI DANNI LIEVI. A tal proposito il relatore ritiene “necessario sopprimere” il comma della nuova normativa che stabilisce che l’infortunato “è risarcito solo a seguito di riscontro medico legale da cui risulti strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Una norma precedente, firmata dal governo Monti che già aveva aperto la strada a dubbi e contestazioni alleggerendo i costi delle compagnie in affanno per gli effetti sulle polizze del calo delle auto in circolazione, affiancava a “strumentalmente” l’avverbio “visivamente” che l’esecutivo Letta ha invece deciso di togliere di mezzo, eliminando di fatto i risarcimenti per colpi di frusta e danni psichici come lo stress post traumatico o ferite e lesioni non riscontrabili via Tac e radiografia. L’onorevole Vazio in particolare non ravvisa “alcun ragionevole motivo per limitare il diritto al risarcimento di danni, escludendo le lesioni riscontrabili con diagnosi di tipo visivo (si pensi, ad esempio, al cosiddetto «colpo di frusta») che comunque, per quanto normativamente definite di « lieve entità», possono essere in varia misura invalidanti”.
LA NUOVA PRESCRIZIONE DI 90 GIORNI. “Perplessità” anche per la parte della riforma Letta che prevede, anche in caso di incidente mortale, che se l’assicurato non invia una richiesta di risarcimento entro tre mesi dal fatto dannoso, è decaduto dal diritto, nonostante il codice indichi una prescrizione di due anni dalla data del sinistro o da quella di manifestazione del danno. “Si tratta di previsione che rende estremamente difficile l’esercizio del diritto, atteso che nel brevissimo termine indicato dalla norma il danneggiato o i suoi eredi potrebbero essere impossibilitati a esercitarlo anche per cause esulanti dalla forza maggiore, come nell’ipotesi in cui non si sia individuato il responsabile del sinistro (si pensi al caso del veicolo ignoto per non essere stata nell’immediatezza annotata la targa)”, sottolinea il relatore. Per il quale, anche alla luce delle specificità dei casi in cui ci sia una fattispecie di reato, è “necessario sopprimere la disposizione e mantenere il solo termine di prescrizione biennale (dunque già «breve») previsto dal codice civile”.
In alternativa Vazio propone di riscrivere la norma prevedendo “un termine di decadenza più ampio (di almeno sei mesi) ed escludendo espressamente che il danneggiato decada dal diritto non solo nei casi (invero molto infrequenti) di forza maggiore, ma anche quando egli sia stato impossibilitato, senza colpa, ad esercitare il diritto entro il termine previsto e quando il fatto integri anche una fattispecie di reato”.
SCATOLE NERE, CARROZZERIE; TESTIMONI E CREDITI. Demoliti uno alla volta anche gli altri punti della riforma già oggetto di ampie contestazioni da parte delle associazioni di categoria. Per esempio l’utilizzo della scatola nera come prova legale civile, il cui superamento è possibile solo attraverso la prova a carico della controparte del malfunzionamento del dispositivo, “appare di impossibile realizzazione”. L’inammissibilità dei testimoni identificati successivamente all’incidente prevista dall’esecutivo, poi, “pone delicate questioni di bilanciamento degli interessi, dal momento che introduce una deroga alle vigenti norme in materia di acquisizione delle prove testimoniali, destinata a valere per una sola parte processuale e per una sola categoria di soggetti danneggiati. Una simile deroga, pertanto, anche per evitare che si produca un effetto discriminatorio in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione, deve trovare le proprie solide fondamenta nel principio di ragionevolezza”.
Parole dure anche per il nodo delle carrozzerie convenzionate. “La disposizione non appare condivisibile poiché, di fatto, attribuisce all’assicuratore il potere di decidere le condizioni di mercato dell’autoriparazione e la conseguente riduzione dei margini di impresa determinerebbe una riduzione degli standard qualitativi e di sicurezza delle riparazioni – si legge nella proposta del relatore -. Vi è inoltre il rischio che la creazione di un percorso privilegiato verso le imprese fiduciarie dell’assicuratore spinga le imprese indipendenti fuori dal mercato, limitando fortemente la capacità contrattuale in questo settore. In sostanza l’artigiano carrozziere verrebbe trasformato in «terzista», sotto il diretto controllo del sistema assicurativo, con il conseguente impoverimento di tutto il settore della riparazione e la conseguente minore qualità dei lavori di riparazione, con grave pregiudizio per gli assicurati; la disposizione, quindi, deve essere soppressa”. Da riscrivere anche la parte sulla cessione del credito al riparatore che “attribuisce all’impresa assicuratrice la facoltà di vietare la cessione del diritto al risarcimento del danno causato dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, con conseguente grave limitazione delle facoltà contrattuali degli assicurati (espressamente riconosciute dal codice civile) e attribuzione di maggiore forza contrattuale all’assicuratore”.
L’ITER PARLAMENTARE. Mentre il parere della Commissione Giustizia prende corpo, con la proposta di Vazio che ha trovato sostanziale accordo da parte del collega del Movimento 5 Stelle, salvo alcune aggiunte da fare, in commissione Finanze e Attività produttive della Camera al termine previsto di giovedì 23 gennaio sono stati presentati oltre 1500 emendamenti al decreto legge Destinazione Italia, il cui iter parlamentare si fa ora sempre più tortuoso.
autocarrozzeria Demeglio
Stasera ho rinnovato l’iscrizione a Federcarrozzieri per il 2014 e sono molto contento di averlo fatto
perchè vedo ogni giorno tutto l’impegno che Davide,Pietro,Andrea, e tutti gli altri che mettono anima e corpo per continuare a difenderci a tutti noi un grazie infinito a tutti voi.
P.S.: volevo sapere se qualcuno di voi mi può dare qualche consiglio perchè ormai alcuni periti usano come riferimento per valutare un’auto incidentata per dargli un valore il quattroruote professional che come voi sapete da una valutazione di circa il 40% in meno rispetto al quattroruote “normale” quello che tutti noi troviamo in edicola e che usiamo quando compriamo una macchina.
Ho una causa in corso e il C.T.U. come riferimento per dare un valore all’auto a usato il quattroruote professional come aveva già fatto a suo tempo il perito.
ho già inviato tutta la documentazione a sos carrozziere di questo blog. Grazie a tutti
Sul corriere di ieri e’ apparsa un intervista alla vicari. Altro che comunione di intenti ,si e’ chiesta cosa abbiano da chiedere i carrozzieri da questa splendida legge. Insomma vi ha e ci ha presi per il ******.
Anche il puntare sui 5S quando in parlamento sappiamo che contano niente non mi pare una gran scelta, non sono loro che possono emendare, non parliamo di cassare perché sara’ impossibile , questa legge
http://www.corriere.it/economia/corriereconomia/14_gennaio_20/cosi-nuova-legge-abbassera-tariffe-40e35ab8-81b2-11e3-8a88-1094d7bd0d52.shtml
ARTICOLO CORRIERE DELLA SERA CITATO DA STEFANO
commissione riunite VI (finanze) e X (Attivita` produttive, commercio e turismo) svoltasi Mercoledì 22 gennaio 2014.
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=bollettini&tipoDoc=pdf&anno=2014&mese=01&giorno=22&file=leg.17.bol0162.data20140122.com0610
dichiarazioni della vicari: a pagina 6 e 7
dichiarazioni GUTGELD a pagina 4
carr dalla stefano sono di bologna la russia di italia qua da noi c’era un collega che penso abbia chiuso che faceva queste offerte su GROUPON poi pero’ non pagava i fornitori ciao
Saro’ ripetitivo ma credo una delle strade migliori sia questa almeno per le mie zone e la seguente
Art 23 legge 12/12/2002 n. 273
Intorno alla fattura di riparazione ruota un vastissimo mercato ,le cui dinamiche spesso e volentieri deviate, sono alla base dell’obbico di emissione della stessa . le motivazioni del suddetto obblico sono molteplici e principalmente , a mio parere : impedire l’evasione del fisco tanto agli autoriparatori quanto alle compagnie assicurative (queste ultime tra l’altro non pretendendo la fattura la fattura di riparazione procurano anche un danno a loro stesso , in quando e vero che non pagano l’iva sul danno liquidato ma pagano il furto di ogni auto che viene rubata per materiali di ricambio );
ridurre il quantitativo di furti auto, poiche’ ,come prima accennato , e’ frequente il ricorso a materiali di ricambio provenienti da autovetture rubate (naturalmente non accompagnato da alcuna fattura di riparazione );
razionalizzare la gestione del denaro dei sinistri da parte dei clienti , al fine di evitare la prassi, tutt’altro
che infrequente , di emettere lettere false , di di dichiarare sinistri fasulli nonche’ di accaparrarsi consistenti guadagni sul denaro destinato alla riparazione ,inducendo indirettamente chi di dovere ad una riparazione che magari si rivela essere , in fin dei conti , addirittura un’operazione anti-economica ;
infine ma non in ultimo ,occorre considerare che senza la fattura di riparazione si puo’ usufruire di tutti gli abusivi che operano in luoghi non adibiti ,nei quali hanno la possibilita’ di effettuare riparazioni “a nero “
senza alcuna autorizzazione ( a costi ribassati ),il tutto in un contesto di livello massimo di inquinamento:
infatti codesti”professionisti”non disponendo di partita iva non possono stipulare legale contratto di smaltimento dei rifiuti speciali che sono quindi tristemente destinati a proliferare nelle nostre , gia’ ricche campagne
ho letto quasi tutte le mail e ho notato che chi scrive ha una istruzione diversa da quella che la categoria esprimeva nel 90. oggi il blog fornisce un grande aiuto. Magari ci fosse stato a quei tempi……………..Noto anche una maggior decisione allo staccarsi dalle confederazioni, e questo,per me e’ un bene, servira’ a far preoccupare chi ha sempre lucrato sul nostro sudore.
Allora dico : avanti con la Federcarrozzieri .
alla fine colleghi non dobbiamo scendere a patti.. dobbiamo tenere duro e mai a compromessi che possono danneggiare altri ,dobbiamo essere uniti siamo artigiani !! il pilastro portante del nostro paese e non dobbiamo cadere nella spazzatura per mano l’oro , se saremo uniti possiamo fare tutto da troppi anni faccio questo mestiere per credere di finire in mezzo alla strada per colpa di un decreto grazie al governo ,
tutti uniti per il nostro splendido mestiere
autocarrozzeria alizieri
ss sannitica vaccheria ce
iscritto al collegiodei periti
esperti della campania
matricola 0109/f
http://www.autocarrozzeriaalizieri.it
info@autocarrozzeriaalizieri.it
indirizzo facebook alizieri carrozzeria