È soprattutto una certa stampa superficiale, quella che informa in stile Gabibbo ubriaco, a parlare sempre e solo di sconti. Qualche esempio: il disegno legge Zanonato che abbassa il costo delle riparazioni dei carrozzieri, e quindi fa calare per magia le tariffe Rca di un quarto. Oppure: diminuire il costo della manodopera a beneficio della collettività, e della Rca. Quanto c’è di vero in tutto questo? Zero. È fuffa, disinformazione.
La verità è molto più semplice, ma viene nascosta. Se si abbassa il costo della manodopera, se si impone ai carrozzieri di lavorare a costi bassissimi, alla velocità della luce, si ottengono solo tre drammatici risultati.
1) La qualità della riparazione scende a livelli da Terzo mondo. È una corsa disperata verso l’Africa centrale. L’Italia così si allontana dall’Europa che conta, per far lavorare i carrozzieri in condizioni proibitive.
2) Per stare dentro i costi, in un modo o nell’altro il carrozziere deve tagliare. E qualche carrozziere senza scrupoli può agire barando: niente rispetto delle regole di sicurezza, mancato rispetto dell’ambiente, aziende marce, ditte insalubri, che sopravvivono cercando di fregare il prossimo e il Paese intero. Ci sono centinaia di adempimenti burocratici da rispettare: basta non farlo e il problema è risolto.
3) Addio sicurezza stradale. Te la raccomando l’auto danneggiata che è stata riparata a una velocità da infarto per stare dentro i costi.
E chi ci guadagna in tutto questo? Le Assicurazioni. Che pagano molto meno i carrozzieri, imponendo loro pezzi di ricambio e vernici. Hanno in mano il mercato della riparazione, ricattano i riparatori, li costringono a piegarsi alle loro condizioni. L’alternativa, per il carrozziere, è morire, scomparire, chiudere.
Allora adesso vi sarà chiaro il nostro gioco di parole di partenza: il gioco al ribasso tariffario è un gioco al massacro che fa il gioco delle Assicurazioni.
Federcarrozzieri ha rilevato, attraverso un sondaggio telefonico effettuato ad aziende che operano nel settore della consulenza aziendale per adempimenti e normative in Emilia Romagna, che una percentuale molto elevata dei loro clienti carrozzieri sono sprovvisti dei requisiti di base per operare : CPI Certificato prevenzione incendi, Rischio Chimico, Legge 81 sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
La ricerca prosegue.
Abusivi? Dalle nostre parti sono più quelli in nero che quelli regolari! Le forze dell’ordine non possono entrare nelle proprietà private senza particolari autorizzazioni e quindi battaglia persa. Inoltre questi abusivi non sono intestatari di nulla e quindi niente recuperi e niente multe. Insomma il cerchio si restringe sempre per quelle attività alla luce del sole che devono pagare per tanti nascosti nell’ombra!!! Purtroppo ho sentito di chi dovrebbe difenderci e si reca a riparare dall’abusivo…. forse gratis??? Che facciamo??? Intanto vi auguro buone ferie poi vediamo.
Sicurezza stradale? Rispetto delle normative anti inquinamento? Qualità della riparazione?…..
Sono a conoscenza di assicurazioni che si appoggiano a carrozzerie che sono sprovviste di un impianto di verniciatura, sono sprovviste di attrezzature idonee per la raddrizzatura delle scocche, e non parliamo di ricambi originali. E mi fermo qui.
Le assicurazioni non controllano a chi danno una convenzione, ciò che interessa è il prezzo della riparazione basso.
Questo mi fa riflettere.. Perchè continuo ad investire in attrezzature, corsi di aggiornamento, materiali di consumo all’avanguardia e spendo per una corretta gestione dei rifiuti.
Chi se ne frega lo stipendio lo prende lo stesso e sicuramente migliore del mio. QUANDO TUTTO QUESTO VERRA’ FERMATO? Buon ferragosto a tutti.
Come lo facciamo sapere tutto cio’ alla gente?
Sempre il solito ritornello !!!!!! incominciamo a fare nomi di aziende che lavorano con convenzioni al ribasso anche quelle che hanno tutti i requisiti a norma <> che si propongono con tariffe al ribasso, la realta’ pultroppo e questa situazione economica che penalizza le aziende serie con una tassazione alta quindi costretti pe fare tornare qualche’ conto lavorando alla meno, come lo sappiamo tutti ,favorendo le societa’ di assicurazioni che propongono il lavoro al ribasso proponiamo un Codice Etico serio a tutte le Associazioni dei consumatori dove andiamo a dire che il costo di una azienda e x e su questa base viena costruita una tariffa oraria chiara e trasparente come le Associazioni di categoria anno sempre sostenuto e sosterranno con con una richiesta di legge che obblighi il pagamento di un sinitro solo con una documentazione fiscale della riparazione effettuata nelle regole della sicurezza se non riusciamo ad ottenere questo tutta va nella direzione di chi vuole truffare e incrementare il lavoro nero o il doppio lavoro che nessuno lo dice tanti colleghi offrono questo tipo di richiesta la dove dipendenti di altri colleghi che sono costretti usufruire gli ammortizzatori sociale per non licenziare e sono umiliati vedendo i propri dipendenti andare a lavorare come secondo lavoro da (colleghi) che gli offrono il lavoro al nero quindi possono lavorare a tariffe al ribasso perche’ sappiamo che differenza fa’ non fatturare una riparazione, la verita’ volere o non volere e questa forse dobbiamo avere il coraggio di denunciare aziende fiduciarie o indipendenti .che sono scorrette nel confronti della categoria .lo hanno detto 30 anni fa’ lo diciamo ora , ma non cambiara’ questo sistema perche’ va bene a tutti noi e a chi ci Governo basterebbe che ogni cittadino potesse detrarre tutte le spese . buone ferie
le assicurazioni sono sempre con le spalle coperte, in quanto la responsabilita’ delle riparazioni ricade su chi le effettua e non chi “povero” le sottopaga. il cliente finale poco capisce, oppure fa finta di non capire, per non avere rotture di scatole, ed alla fine tutti fanno i gay con il posteriore di un altro,moda tipicamente italiana ultimamente……
povera italia veramente un paese di babbei, mi verrebbe voglia di chiudere tutte e due le aziende che ho, mandare a casa tutti, ed andare a fare altrove dove ti permettono di lavorare e non lucrano sulle fatiche di altri……….
provate ad andare in ferie all’estero e fate un giro per vedere come pagano le compagnie i nostri colleghi o se si permettono di fare come da noi ed avrete una amara sorpresa………..
se chi ci governa trova piu’ interesse a fare gli interessi dei poteri forti, piuttosto che cautelare i propri cittadini e le aziende di quest’ultimi, che gli pagano le tasse, noi non andremo da nessuna parte,ed a breve ci ridurremmo a diventare tutte aziende insicure, senza rinnovamento tecnologico, senza nessuna garanzia, perchè purtroppo saremo talmente ridotti all’osso, che non si parlera’ piu’ di sicurezza o lavori eseguiti a regola ma di sopravvivenza………….
quando sei inseguito da un orso e ti trovi davanti ad un baratro,e l’unica salvezza che ti trovi davanti è un ponte di corde marcio,non stai a vedere se ha le targhette iso 9002 ma lo attraversi e basta, consapevole che se non ci fosse un orso ad annusarti il di dietro,col razzo che lo avresti attraversato quel ponte……..
Ciao Davide mi ai cancellato la verita! Dove dobbiamo riflettere.
Silvano, io non ho cancellato nulla. Non sono d’accordo su alcuni tuoi concetti e convinzioni, ma se non scrivi parolacce o offese, non cancello il commento.
Davide non mi sono mai permesso di affendere o scrivere parolacce sul tuo blog il futuro sara’quello di fare gruppo per diminiurire le spese di gestione e quindi essere piu’ competitivi sul mercato , come vedi almeno da noi i convenzionati con le assicurazione e di privati sono aziende con numeri di addetti sopra 5 creando volume di lavoro possono fare fronte a convenzioni al ribasso vedi io non oh convenzioni con nessuno perche’ essendo una micro impresa non posso offrirli i servizi che chiedono al meno costo possibile e questa la realta’ e non dobbiamola nascondere . la capisco la difficolta’ dei grandi posso condividere le loro scelte l’importante siano corrette nei confronti di altri colleghi , se si applicasse lo stesso metro i risultati rarebbero migliori per tutti noi
QUADO L’ASSICURAZIONE SOTTO CERTI IMPORTI PREVENTIVATI DAL CARROZZIERE CONVENZIONATO NON MANDA IL PERITO ILGUADAGNO C’E ED E’ VANTAGGIOSO ESSERE CONVENZIONATO VISTO CHE LA MAGGIOR PARTE DEI SX OGGI NON SONO DI GROSSA ENTITA’
nel mese di giugno la mia macchina fiat grande punto viene urtata da un mio vicino che faceva una retro un po veloce vabè,porto la macchina in una carrozzeria non convenzionata con la speranza di avere un lavoro ben fatto.Il danno era parafango,cofano,paraurti,faro e calandra,alla fine del lavoro anno fatto uno schifo e dir poco..calandra di concottenza,faro di concorrenza e parafango di concorrenza tutto il resto raddrizzato alla meglio verniciata da schifo e la carrozzeria diceva che di meglio non poteva fare con i 2400 euro che ha avuto dal’assicurazione,io credo che con 2400 euro potevano fare un lavoro fatto bene,anno speso si e no 400 euro di materiale tutto il resto in saccoccia,Contatto la mia compagnia assicurativa per contestare il lavoro fatto male e mi dicono che loro non possono far niente e quindi mi tocca tenermi la macchina fatta uno schifo.
Luigi non la conosco pero’ dubito che lei sia consapevole di quello che gli e accaduto forse e consapevole di tutto sa profumo di truffa altrimenti con documenti fiscali della riparazione lei puo pretendere il danno che li a subito della riparazione non conforme alle sicurezza lei facci nomi del riparatore alla finanza della sua citta’ altrimenti sono chiacchiere che fanno danno alla nostra categoria di autoriparatori seri buone ferie
Buongiorno a tutti, premetto che sono il titolare di una carrozzeria plurifiduciaria (da tempi non sospetti), ritengo comunque di condividere diversi aspetti di quanto lamentato nelle vostre osservazioni, però sono perplesso da alcuni aspetti, ossia quando vengono esposti determinati parametri di scelta delle carrozzerie da parte delle Compagnie assicuratrici.
Ritengo assolutamente tassativo operare unitamente affinché determinate carrozzerie che non abbiano i minimi criteri di Legge necessari per operare siano denunciate e fatte chiudere per evitare una concorrenza sleale e pericolose conseguenze per tutti derivanti dalle circolazione di veicoli male riparati
Voi dite che le C.A. preferiscono servirsi da carrozzerie dal sistema precario per risparmiare, io ritengo che debbano essere date al cliente informazioni precise in merito.
In occasione della formulazione dei contratti di convenzionamento le C.A. mi hanno espressamente richiesto dei parametri relativi alla conformazione della carrozzeria molto precisi : Attrezzatura adeguata alla tipologia di lavorazioni da eseguire, Coperture assicurative che coprano sia il personale operativo che il parco auto in riparazione, Certificazioni di iscrizione all’Albo dei riparatori, D.U.R.C., Contratti di convenzione per lo smaltimento dei rifiuti nocivi, documentazione fotografica del sito operativo, e così via.
Io ritengo che, al dì là di quello che possa essere l’accordo economico tra C.A. e carrozzeria (un imprenditore deve valutare se accettare o meno l’offerta), dal momento che si accetta la convenzione non debbano esserci pregiudizi circa la tipologia delle riparazioni eseguite.
Noi a prescindere da quanto accordato dalle C. A. abbiamo sempre provveduto ad effettuare riparazioni a regola d’arte su tutti i veicoli su cui siamo intervenuti e tutti i clienti (compresi i canalizzati per i quali eravamo degli emeriti sconosciuti) sono sempre rimasti contenti e siamo riusciti nella quasi totalità dei casi ad acquisirli come clienti.
Per quanto sopra mi ritengo discriminato da queste dichiarazioni che fanno di tutta l’erba un fascio, non tutte le carrozzerie convenzionate si comportano come voi dite, io non mi ritengo fra quelli e le C.A. lo sanno e mi rispettano canalizzandomi con loro somma tranquillità i clienti, consapevoli della serietà e della professionalità che mettiamo nello svolgere il nostro lavoro.
Concludo dicendo che nessuno è obbligato a diventare convenzionato, però dovrebbe sempre esserci il maggior rispetto possibile riguardo alle scelte degli altri se queste sono portate avanti con serietà senza andare ad intralciare il lavoro altrui, cordiali saluti a tutti.
Gianfranco Casale – Genova
Una carrozzeria che sa farsi i propri conti non accetta alle convenzioni solo per accalappiarsi clienti nuovi che non conosce e nulla interessa altro che spendere nulla, lavorando sottocosto e rischiando di rovinarsi facendo riparazioni non in sicurezza .. Mi sa di egoismo puro , lotta alla sopravvivenza e null’altro.. Riprendiamoci i nostri diritti e doveri che è meglio.. Mio nonno diceva” Quando qualcuno farà i conti a casa tua per te sarà finita ” Altri tempi ma si ragionava molto meglio di ora. Saluti.
le carrozzerie covenzionte non anno capito che con le convenzioni anno fatto il gioco dele assicurazioni cosi facendo anno rovinato gli altri ma si sono rovinati anche loro perche non sono piu padroni a casa loro ce chi lavora bene e chi non sa lavorare chie onesto e chie disonesto volevo rispoondere a Gianfranco casale GENOVA se ha te vabene cosi
Buongiorno a tutti,
premetto che non sono un carrozziere ma opero nel mercato autoriparativo da diversi anni. Il tema della concorrenza sleale è un tema cruciale da molti punti di vista che mette in grave difficoltà l’intero comparto e non solo. Spesso (e in qualche caso anche volentieri, probabilmente) talune compagnie approfittano di questa situazione per ottenere vantaggi economici anche a discapito della sicurezza ma taluni carrozzieri non esitano a fare altrettanto. E su questo siamo tutti d’accordo.
Probabilmente anche solo 10 anni fa era difficilissimo trovare soluzioni per riuscire informare la gente e a sensibilizzare chi di dovere per uscire da questa situazione: e infatti i passi in avanti concreti sono stati molto pochi.
La mia tesi è che oggi le cose potrebbero però essere molto diverse.
Oggi gli automobilisti non dispongono di informazioni oggettive sufficienti per poter scegliere davvero liberamente un loro carrozziere. In qualche caso, grazie al web, anche in Italia cominciano a disporre di recensioni di altri clienti che descrivono le loro esperienze in carrozzeria. A differenza di molti altri settori (vedi hotel, linee aeree, ristoranti, ecc.) in cui esistono delle classificazioni tecniche che aiutano a districarsi nella scelta dei fornitori, nel settore autoriparativo la scelta del professionista a cui afidarsi viene spesso effettuata confrontando i prezzi dei preventivi. Inutile sottolineare che, in un contesto privo di altre informazioni di tipo tecnico (caratteristiche della struttura, delle attrezzature, adempimenti, formazione, ecc.), spesso sono proprio i concorrenti sleali ad essere avvantaggiati.
Dal mio punto di vista attribuire le colpe sempre e solo ad altri è però rischioso e fuorviante: della situazione denunciata dall’articolo qui sopra la categoria non può dirsi completamente esente da colpe. Soprattutto oggi, in un contesto in cui informare gli automobilisti è sempre più semplice ed economico grazie alle infinite possibilità permesse dal web.
Certo, questo implica un’evoluzione importante di quello che significa essere carrozziere oggi (oggi, non domani). Non solo un artigiano professionista nel riparare autoveicoli, ma anche un professionista nella gestione della comunicazione con il mercato: questa è infatti la migliore strategia per riuscire a differenziarsi dai concorrenti sleali agendo in prima persona senza dover attendere che sia qualcun altro ad agire per conto nostro. Dimostrato da quanto accade ormai da anni in mercati più evoluti del nostro.
Hai ragione Daniele. Attribuire colpe ad altri è pericoloso. Ma è un dato di fatto che le convenzioni le danno a chi accetta quelle regole (tariffe), e non per l’operato la serietà e la struttura dell’azienda. Non tutte sono disoneste, non facciamo di tutta l’erba un fascio…. Le grandi carrozzerie di certo non lo sono.Ma queste carrozzerie hanno anche “contratti particolari” fuori dalla norma. Questo per il semplice motivo che loro, tengono in piedi centinaia di carrozzerie sottopagate. Altrimenti le girerebbero tutte alle grandi e rimarrebbero senza lavoro, abbassandogli i ricavi cmq. Ma vediamo che l’Italia s’è venduta x 80 euro, figurati se ti danno anche un lecca lecca…..Poi alla fine vediamo cosa lecchi…. X Gianfranco, se Davide mi da la possibilità posto il contratto del 2012 da firmare nella zona di Viterbo per convenzionarsi con Call Center, che gestisce le convenzioni x il gruppo Cattolica. Poi dimmi se non RUBI, come CAMPI!!!
# gianfranco–a parte la tua professionalita e le tue autorizzazzioni ecc, ma con il tuo operare da convenzionato ti sempra giusto che un amico o un parente di un tuo collega debba riparare l’auto da te? (per forza di cose ) rifletti ,questo succede solo perche ci siete voi convenzionati ,e non so se lo sai ,le agenzie ci puntano , ancora di piu se qualche convenzionato gli promette qualche contentino. poi i lavori fatti male o bene li fanno tutti ,convenzionati e non
La scelta dei convenzionati, legata maggiormente al motivo della crisi, oltre all’ingordigia di che poi non ne capisco il motivo di certe scelte, può essere anche capita, se stata usata come novità lavorativa, che se fatta con criteri giusti poteva anche funzionare… Ma oramai, visto che chi ne ha aderito contento non ne è , anzi, oltre la propria rovina loro ne compromettono la nostra idealità di liberi professionisti, sarebbe meglio e utile che cerchino al più presto di recuperare il male fatto, uscendone fuori al quanto prima, se ci riescono, e cercando di ridarsi a loro prima di tutto, e al settore, dignità e correttezza soprattutto. Saluti.
Buongiorno a tutti, rispondo solamente oggi in quanto il mio tempo e dedicato prevalentemente al lavoro e solo saltuariamente seguo il blog, non mi meraviglio che “qualche collega” si sia risentito e abbia reagito con eccessivo vigore “ritenendosi idoneo a giudicare il mio operato” ed abbia sparato a zero su di me chi dandomi del disonesto e chi del lecchino.
Voglio solamente esprimere pochi concetti secondo me molto importanti: 1) io nella mia mail non ho inserito il nome della carrozzeria per non ottenerne pubblicità occulta, ma ho inserito Nome e Cognome perché sono abituato sempre e comunque a metterci la faccia in ciò che faccio e dico – 2) Io i conti ritengo di saperli fare e li faccio comunque in casa mia (da 40 anni) – 3) nel caso qualche collega “sapientone e sparasentenze” intendesse verificare sia la carrozzeria che le lavorazioni che noi facciamo “da fiduciari” sono pronto a mettere tutto a loro disposizione – 4) …… e non ultimo, bisogna smetterla di vedere e fare vedere solamente quello che a noi interessa, sappiamo tutti quale è stato il comportamento di gran parte dell’indotto dei servizi assicurativi (carrozzieri / periti / liquidatori / avvocati / ecc.) che hanno avuto un comportamento non troppo serio solamente per i propri personali interessi, io ritengo che la stragrande maggioranza delle carrozzerie siamo fondamentalmente correte, ma non giustifico quelle che vorrebbero stravolgere la verità solamente perché gli stà scappando l’osso di bocca.
Io mi ritengo sano e corretto nei confronti di tutta la mia clientela (Compagnie / Flotte aziendali / Privati) e mi basta la stima che loro hanno nei miei confronti, ancora oggi posso guardarmi serenamente allo specchio, e nonostante tutto non mi permetto di9 elargire giudizi sugli altri colleghi, cosa che invece pare giusto fare da alcuni di voi.
Rimango sempre e comunque a disposizione di chiunque per un dialogo sereno e produttivo per tutti e soprattutto per la nostra categoria, abbandonata, bistrattata e soggiogata per via di diatribe interne che nulla hanno a che fare con la realtà dei fatti.
Cordiali saluti a tutti.
Gianfranco Casale – Genova
# Gianfranco Casale – Genova
Grazie per la tua delucidazione, non mi pare che nei commenti si sia fatto riferimento a quanto da te descritto, ho notato invece che non hai ancora risposto alla domanda del collega Antonio, non ritenerti comunque obbligato a farlo.
La domanda era la seguente:
“Gianfranco a parte la tua professionalità e le tue autorizzazioni ecc, ma con il tuo operare da convenzionato ti sembra giusto che un amico o un parente di un tuo collega debba riparare l’auto da te?”
Sempre Antonio nel suo commento, dice anche:
” poi i lavori fatti male o bene li fanno tutti ,convenzionati e non”,
Sai Gianfranco, per le carrozzerie indipendenti, che basano il proprio business sul portafoglio clienti, sapere che per legge qualcuno decide le sorti del danneggiato, canalizzandolo presso la tua carrozzeria, rimane solo la rabbia. Se la tua azienda si basa esclusivamente sulla canalizzazione e non hai una tua clientela, difficilmente puoi capire.
E siccome nulla è eterno, credo sia comunque difficile mantenere un buon portafoglio clienti, ma la motivazione della libera scelta del danneggiato dovrebbe basarsi non sulle minacce di una compagnia, piuttosto che da uno sconto su polizza, ma dalla capacità del carrozziere nell’offrire sevizi innovativi, e buone lavorazioni per evitare di disperdere il cliente.
Se una carrozzeria abusiva lavora con i propri clienti, prima o dopo si spera che chiude, ma se la carrozzeria abusiva lavora con qualche convenzione, decide il prezzo della lavorazione anche per la tua azienda perfettamente a norma. In Italia i prezzi vengono spesso decisi dal sommerso, dai pomodori all’edilizia, fino alla tariffa di manodopera delle carrozzerie, se sei convenzionato non sei tu a decidere la tariffa di manodopera, ma il tuo collega che ha meno costi di te perchè vuota il diluente nei fossi invece di smaltirlo regolarmente come fai tu.
A presto
Davide Galli
Mi chiamo Giorgio e sono dell’idea che il carrozziere abbia perso il proprio orientamento professionale dal momento in cui ha cominciato a fare convenzioni con assicurazioni ma non solo, anche con flotte e concessionarie. Non sono contro le convenzioni, perchè in tutte le attività artigianali c’è la collaborazione con i vari partner, ma non è possibile farlo nelle condizioni in cui diversi carrozzieri oggi operano sul mercato.
Se il calcolo delle spese di un attività lecita come la mia mi fa pianificare un costo orario per tutti i clienti non inferiore ai 37 euro l’ora, tale deve essere. E così dovrebbero farlo tutti.
Le voci delle spese per la gestione di un azienda sono state scritte anche su questo blog ed a ogni riparazione i carrozzieri dovrebbero tenerne conto. Se tizio riempie la carrozzeria di auto perchè è convenzionato con tutti lavorando sottocosto, vuol dire che ha rubato i clienti alle altre carrozzerie della zona. Questa è disonestà.
Possibile che negli stati confinanti come Austria o Svizzera si lavori a 60-70 euro all’ora?!! E possibile che le attività all’estero alle 18.00 sono già chiuse e non c’è bisogno di cambiare questi orari?? Possibile che il carrozziere continui in Italia a lavorare solo per poter andare al supermercato a fare la spesa e nulla più???
Ricordatevi che lavorare sottocosto non alimenta le proprie tasche, anzi le svuota, perchè ti sembreranno piene nel breve periodo,ma alla distanza ti renderai conto che quello che hai non è sufficiente per investire e programmare il tuo futuro.
Egr.io Davide Galli, voglio esplicitamente rispondere alle tue domande: – 1) vorrei che riflettessi sulla tua perplessità circa parenti e amici che vengono a riparare la macchina da me, non ritieni che invece di sottoscrivere una polizza a costo agevolato (con la clausola di doversi rivolgere ad una carrozzeria fiduciaria in caso di bisogno) potrebbero tranquillamente aprire una polizza “normale” e non vincolante in modo da potersi rivolgere a chiunque, – 2) che le riparazioni fatte bene o male non dipendono dalle carrozzerie fiduciari o no mi sembra una constatazione e non una domanda, – 3) per tua semplice informazione la mia carrozzeria dispone di un portafoglio clienti di tutto rispetto (attualmente 1487 clienti censiti), quindi non penso di dover campare con i canalizzati dalle assicurazioni, bensì li rispetto e da me sono ben accolti, – 4) Se vogliamo fare veramente qualche cosa che serva per sviluppare e proteggere il nostro lavoro smettiamola una buona volta di fare la guerra dei poveri tra di noi, smettiamola di dire stupidagini insulse e lavoriamo insieme per sconfiggere tutte quelle realtà abusive che ci danneggiano, ma facciamolo in prima persona senza paura e senza nascondere la faccia.
Ricordati che te lo dice una persona con cognizione di causa, voglio raccontarti un fatto: Alcuni anni fa si sono presentati in carrozzeria alcuni simpatici personaggi che volevano che contribuissi al loro “mantenimento” contestualmente mi hanno fatto capire il concetto mandandomi all’ospedale,
la volta successiva si sono ripresentati in 5 per completare l’opera ma hanno trovato la Digos ad aspettarli, ho subito un ulteriore trattamento d’amicizia per poterli fare sorprendere sul fatto, risultato io nuovamente all’ospedale loro portati via con la pistola in bocca.
Quando appena dimesso mi ha convocato il dirigente della questura di Genova, mi ha chiesto se volevo denunciarli in quanto sino ad allora avevano in mano solamente denunce anonime senza valore, ovviamente ci ho messo la faccia, risultato 8 anni ad ogni uno.
Tutto questo è verificabile, basta andare a ricercarlo sul web.
Morale della favola, ritengo di non essere in grado di dare consigli a nessuno ma suggerisco di valutare serenamente il proprio operato e di non scagliare la fatidica “prima pietra” senza essere sicuri di come si ci stia comportando.
Non voglio diventare patetico e mieloso, ma dopo 40 anni di lavoro ritengo di avere diritto a portare avanti le mie scelte, consapevole di non danneggiare nessuno dei miei colleghi che come me si stanno comportando in modo esemplare, sono pronto a dimostrare che si può lavorare onestamente (senza arricchirsi) anche essendo fiduciari, i tempi sono quelli che sono, siamo governati da una casta dai comportamenti molto discutibili e dagli interessi smoderati, come possiamo contestarli avvalendoci anche noi di comportamenti attinenti ai loro, io prima di chiedere ho sempre dato e prima di giudicare mi sono sempre fatto un esame di coscienza.
Non voglio sembrare superbo e scortese ma penso di non replicare più a nessuna altra considerazione in merito, per poter mantenere una azienda bisogna dedicare il proprio tempo soprattutto al lavoro senza perdersi in diversivi, ringrazio tutti dell’attenzione e a Genova sono disponibile per ogni sereno confronto, cordiali saluti a tutti
Gianfranco Casale – Genova
Caro Gianfranco, qui nessuno dice o scrive stupidaggini insulse, quindi ti chiedo di non offendere. Nessuno ti ha offeso.
La domanda ti e’ stata fatta da Antonio e tu ancora non hai fornito la risposta.
Le compagnie assicurative, TUTTE, hanno le carrozzerie fiduciarie.
Solo quattro compagnie hanno polizze definite in forma specifica che negano la libera scelta, ma TUTTE le compagnie attraverso i call center e le agenzie cercano di canalizzare le vetture dai fiduciari, anche quando la polizza non lo prevede, se poi il cliente si reca comunque dal suo carrozziere di fiducia, ci pensa il perito a LIMITARE in alcuni casi la liquidazione, pagando il carrozziere indipendente tanto quanto avrebbe pagato il fiduciario.
Oggi fortunatamente c’è OXYGEN in aiuto proprio a questo problema.
Dici di avere poco tempo per leggere il blog, ma ti consiglio di dare un’occhiata a cosa stava succedendo in Italia a dicembre 2013 e gennaio 2014 se fosse passato al voto il famigerato articolo 8, dove i tuoi 1487 clienti sarebbero diventati di proprietà delle compagnie assicurative, costrincendoti per legge a lavorare SEMPRE in convenzione con QUALSIASI compagnia.
Almeno porta rispetto a tuoi colleghi indipendenti che tanto hanno fatto mobilitandosi per lo stralcio della legge, che ha portato molti benefici anche alle carrozzerie fiduciarie.
Gianfranco, se averti dato del lecchino ti riferisci a me, rileggi. Hai letto male. Non ho dato del lecchino a nessuno, poi a te ho scritto dopo il “lecca lecca”. Tu sei di Genova e io di Viterbo. Facciamo così, tu porti la lista e la tariffa e il costo dei materiali consumo convenzionati di 30 carrozzerie fiduciarie nel Genovese, io di 30 nel Viterbese. Vedrai che come io ho scritto sopra, 5-6 forse, a Genova percepiranno una tariffa degna, mentre le altre sono sottopagate. Poi mi spiegate come mai spesso, non passa il perito. Qui da me, quando andavo inizialmente nel 2005 dal perito a concordare il danno (come faceva stupidamente mio padre, ma qui ancora funziona così x gli altri), il periodo natalizio non vedevi altro che orologi, pacchi natalizi, confezioni, regali da parte delle carrozzerie. Bastava guardare gli intestatari e capivi che il 90% di quei pacchetti, si sono trovati presto la convenzione. All’epoca non era diffusissima la convenzione, anche se qualcuna gia c’era. A me la convenzione l’hanno proposta molte volte, perchè vogliono tagliare quello a me vicino. Forse un motivo c’è… Ma a me non interessa l’ingordigia di accaparrarmi il lavoro. Quello che voglio è non avere un titolare senza oneri…. Come ti dice Davide, nulla è in eterno. Sarebbe bello capire se domani una carrozzeria Car Clinic ( http://www.carclinic.it/) di proprietà lo puoi immaginare, ti si mette dalla parte opposta e ti tolgono le convenzioni. Cosa lavori se almeno il 60% te lo manda la compagnia? Rifletti, rifletti se succedesse e ti ritrovassi ad affrontare spese, magari hai dei mutui o leasing da pagare, con meno della metà del lavoro. Oggi molti sono così. Vero quello che dici, nessuno obbliga a firmare quei contratti, ma vai a vedere cosa ti dicono al momento della firma. In Francia hanno l’obbligo di citare il contratto 3 volte, e infine metti una firma x conferma che sei stato chiarito sul contratto. In Italia, lo sappiamo, siamo tutti dei farfalloni pronti a fare carte false x 1 euro in più… Finisco con una riflessione; Car Glass inizialmente si appoggiava alle carrozzerie, dando anche un buon guadagno. Pian piano la percentuale di guadagno andava a loro favore, in quanto riuscivano ad avere un buon numero di polizze vendute sul territorio. Oggi Car Glass ha aperto ditta togliendo l’appalto alle carrozzerie. Quindi la colpa è stata, si o no, di qualche collega furbetto ingordo?