Se due soggetti devono incontrarsi per un chiarimento, quando si siedono attorno a un tavolo sono davanti a un bivio: timidamente, abbozzano mezzo sorriso, sparano qualche battuta cretina, e così tutto resta come prima, anzi peggio di prima; oppure si dicono tutto, e il rapporto di certo migliora. La seconda strada è quella scelta da Domus (editore di Quattroruote) e Federcarrozzieri. O, se preferite, la Carta di Bologna nata anche dietro l’impulso di Federcarrozzieri. Un dialogo fruttuoso, avvenuto poche settimane fa nella loro sede di Rozzano (Milano): lo storico mensile di motori ci ha contattato e abbiamo accettato volentieri. A rappresentare la Carta di Bologna, il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli (carrozziere e titolare anche del blog ilCarrozziere.it) e l’avvocato Massimo Perrini.

Al Centro tecnico Professional

Quattroruote ci ha consentito di conoscere le varie attività concernenti le riparazioni delle auto (rivolte a professionisti e automobilisti) che svolgono al Centro tecnico Professional: qui vengono tempificate le vetture. Si tratta di un grande spazio all’interno di una nota carrozzeria di Milano, dove si respira il profumo della riparazione. Ve lo garantisce chi di riparazione dell’auto vive da mezzo secolo. Uno staff a nostro giudizio competente prima smonta i veicoli, e poi conta i tempi. Che vengono inseriti nel tempario da loro redatto.

Un paio di criticità al Centro Professional

Affinché fosse un incontro con sviluppi positivi, ci siamo permessi di discutere due criticità.

Primo: il numero delle vetture tempificate è inferiore alle novità presenti sul mercato.

Secondo: la tempificazione viene fatta su vetture nuove. Ma questa non è la realtà: in carrozzeria, quotidianamente, smontiamo auto sempre più vecchie. Per una ragione semplice: la disperazione economica delle famiglie, che sempre più spesso non riescono ad acquistare vetture nuove, causa anche la stretta creditizia. Le vetture sono così vetuste che, per noi carrozzieri, sovente è un miracolo arrivare ai bulloni da smontare. E se li raggiungiamo, sono ossidati o addirittura bloccati. Anche le vetture “nuove” che entrano in carrozzeria, di solito sono danneggiate, e smontarle è molto più complicato.

I tempari dovrebbero tenerne conto: su questo punto, lo staff Professional è stato molto ricettivo. Risultato: il software che loro producono e vendono ai carrozzieri potrebbe, in futuro, tenere conto dei tempi di smontaggio su vetture danneggiate.

E un paio di osservazioni sull’usato

Seconda puntata al museo privato della famiglia Mazzocchi: decine di auto d’epoca, tantissimi pezzi unici, fantastico. Visitate le varie sezioni dell’enorme stabile, siamo arrivati nel cuore della redazione. Al centro della grandissima sala, in “galleggiamento”, spiccava una piattaforma con un tavolo. È stato piacevole parlare come sospesi in aria. Ed ecco il cuore della discussione: il valore delle auto usate. Un listino che, per Quattroruote, è il fiore all’occhiello.

Due le nostre osservazioni.

Uno: su Quattroruote, il valore delle auto usate è talvolta diverso da quello di Quattroruote Professional (quest’ultimo è utilizzato da periti e Compagnie nelle liquidazioni post incidente).

Due: sul listino dell’usato di Quattroruote, ci sono centinaia di auto quotate 500/1.000 euro. Ma nella realtà, in una normale compravendita, non si trovano auto usate sotto i 3.000 euro.

L’auspicio è che i nostri spunti di riflessione contribuiscano a capire meglio sia il mercato del nuovo (in forte flessione) e  dell’usato (in grande crescita), sia il mondo della riparazione.

 

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