Se hai una spina dorsale, se hai qualcosa dentro, arriva il momento in cui prendi una decisione intelligente, che cambia in positivo la tua vita professionale. È proprio quanto accaduto nei giorni scorsi a Biella: 30 carrozzieri convenzionati con le Assicurazioni hanno abbandonato la Reale Mutua per diventare liberi, indipendenti. Due aggettivi che già di per sé scaldano il cuore. Parliamo di carrozzieri di Assocars 2012, associazione biellese nata tre anni fa, e di RCb, altra associazione biellese: in parecchi, si sono liberati delle catene della convenzione. Ossia hanno detto addio a una specie di schiavitù professionale che li costringeva a lavorare con una manodopera bassissima. Hanno raggiunto piena consapevolezza che migliorare si può. Non solo. A Biella, i carrozzieri non convenzionati si sono impegnati a non convenzionarsi con Reale Mutua.

È solo l’inizio…

Quindi, i carrozzieri biellesi hanno firmato un contratto di indipendenza dalle Compagnie: “Nessuno ci può dire quanto dobbiamo incassare, quando e che tipo di lavorazione dobbiamo effettuare. La sicurezza sulla strada dipende da noi e non può essere oggetto di trattative commerciali, questo obiettivo raggiunto grazie alle firme di oltre 30 aziende è solo l’inizio…”. Ci sono praterie da conquistare con la parola, il ragionamento: la crisi come opportunità per crescere. A tutela dei consumatori/automobilisti.

Il deposito delle tariffe da parte di Assocars 2012

Va segnalato il deposito della tariffa della manodopera da parte di Assocars 2012. Che ha raccolto le adesioni di RCb, Assoutenti, Confartigianato e Cna. La presa di coscienza è partita proprio dalla comunicazione in camera di commercio delle tariffe della manodopera, molto più alte rispetto a quelle imposte dalla Reale Mutua o da altre Compagnie: di fronte all’evidenza, i carrozzieri hanno riflettuto sul proprio futuro, arrivando a scelte mirate.

Una disdetta per un obiettivo semplice

Qual è l’obiettivo numero uno del carrozziere che ha disdettato la convenzione? Se l’artigiano è costretto a lavorare alle condizioni imposte dalla Compagnia, con manodopera bassissima, riesce a malapena a stare nei costi: si vive e si lavora per la pura sopravvivenza. Sempre mirando a mantenere alta la qualità del lavoro, in nome della propria etica professionale. Questa non è vita, questo non è lavoro. Questo è un incubo. Si disdetta per la libertà, per rinascere, per lavorare con maggiore entusiasmo.

Il messaggio ai carrozzieri convenzionati

Ma i 30 carrozzieri di Biella, con la loro scelta per la libertà, intendono anche dare un messaggio a tutti i riparatori tuttora convenzionati in Italia. Occhio al circolo vizioso che è dietro l’angolo. È risaputo: è sempre più difficile stare a galla, per via delle tasse crescenti e della crisi generalizzata, e magari qualcuno è disposto a scendere a patti col demonio, pur di racimolare qualche quattrino in più, seguendo una strada pericolosa. Primo: mantiene la convenzione con l’Assicurazione per timore di non avere più clienti. Secondo: lavora alle condizioni imposte dalla Compagnia, con una manodopera bassissima. Terzo: per stare dentro i costi, e magari avere pure un margine di guadagno, non esegue lavori a regola d’arte. Quarto: non segue le mille norme, dalla sicurezza dell’officina, alle regole sull’ambiente. Insomma, diventa una piccola carrozzeria insalubre. Quinto: le auto che escono da quella carrozzeria sono riparate male, in fretta e furia. Sesto: si mette a repentaglio la sicurezza stradale di quell’automobilista, la sua vita, e quella di chi viaggia in macchina con lui, e quella di chiunque ha la sventura di aggirarsi nei paraggi di quella vettura riparata male.

Il messaggio agli automobilisti

Al contempo, i carrozzieri liberi e indipendenti intendono inviare un messaggio agli automobilisti vittime di incidenti: siete liberi anche voi. Potete scegliere se rivolgervi a un carrozziere indipendente, che lavora a regola d’arte; oppure un convenzionato. Che, dovete saperlo, deve viaggiare a tremila all’ora, con le conseguenze suesposte sulla riparazione. È un vostro diritto, cari automobilisti, scegliere il carrozziere indipendente di cui vi fidate, o altri.