riportiamo da un articolo de Il Fatto Quotidiano del 22 gennaio a firma Marco Palombi
Il 20 febbraio arriveranno in Consiglio dei ministri un bel po’ di leggi e decreti. Lo ha promesso martedì Matteo Renzi citando – tra gli altri – il ddl Concorrenza scritto da Federica Guidi. E qui c’è un problema. A giudicare dalla bozza in possesso del Fatto Quotidiano, infatti, al ministero dello Sviluppo hanno svuotato i cassetti di vecchie norme già respinte dal Parlamento: ci si riferisce, in particolare, a quelle in materia di Rc Auto, che al solito sembrano uscite dalla penna di un funzionario dell’Ania, la Confindustria delle assicurazioni.
Diminuire i risarcimenti: l’ossessione di un decennio
Anche nel disegno di legge di Renzi c’è una norma che Ania tenta di far approvare almeno dall’ultimo governo Berlusconi: un taglio drastico sui risarcimenti per i macrodanni (cosette permanenti come la perdita di un arto o la morte). Un breve riassunto: il Codice delle assicurazioni entrato in vigore nel 2006 delegava il governo a stilare tabelle nazionali con i valori del risarcimento entro 24 mesi (la delega scadeva a gennaio 2008). Quelle per i microdanni (da 1 a 9 punti) arrivarono quasi subito, le altre (da 10 a 100 punti) finirono disperse: a delega già morta ci provò nell’agosto 2011 l’ex Cavaliere e all’inizio del 2012 Mario Monti con un apposito Dpr su tabelle elaborate dai tecnici del ministero dello Sviluppo. Il motivo di questo improvviso risveglio è semplice: proprio nel 2011 la Cassazione aveva stabilito che le tabelle nazionali già esistono e sono quelle – compilate in maniera scientificamente impeccabile – dal Tribunale di Milano. Solo che alle assicurazioni non piacciono: con quelle si paga troppo e infatti quelle del ministero tagliano i risarcimenti fino al 50%. Ora il ddl Guidi-Renzi riprova laddove fallirono i padri e, pur di fare un favore alle assicurazioni, in tre righe tenta di resuscitare una delega al governo scaduta da sei anni.
Il colpo di frusta: quando una parola è di troppo
In principio fu Monti, ma ora Renzi supera e corregge il maestro: nessuno dovrà mai risarcire un “colpo di frustra”. È andata così. Quando inizia la crisi le assicurazioni vanno in sofferenza, poi tornano agli utili con una cura semplice: aumento dei prezzi e abbattimento dei risarcimenti. A quest’ultima parte ci ha pensato il governo tecnico, che a inizio 2012 stabilì che i danni di lieve entità vanno risarciti solo se in presenza di un “accertamento clinico strumentale obiettivo”. Che significa? I medici legali delle compagnie non riconoscono mai i piccoli danni tipo il “colpo di frusta” e all’assicurato resta l’unica scelta di fare esami assai costosi per un risarcimento che potrebbe persino non coprirli. Risultato: quel capitolo è passato dal costare alle compagnie 2,7 miliardi l’anno a poco più di uno. E che facevano, nel frattempo, i costi per gli utenti? Ovviamente aumentavano. La legge di Monti, però, lasciava ancora qualche spazio all’autonoma scelta del medico e qui arriva il ddl di Renzi: nessuno spazio alla constatazione “visiva” del danno. O fai gli esami clinici o niente soldi.
Gli avanzi di Letta: quando i renziani erano contro
Altre norme presenti nel ddl Concorrenza vengono dritte dritte da un decreto del governo di Enrico Letta: all’epoca i renziani in Parlamento (assai meno di oggi) provvidero a far stralciare quelle norme, oggi il loro capo si appresta a ripresentarle. L’impianto propagandistico è lo stesso: vi faremo risparmiare il 25%. Poi magari non sarà proprio così, intanto le assicurazioni si prendono i loro vantaggi. Le compagnie – dice il testo – devono applicare “sconti significativi” a chi ad esempio fa montare la scatola nera sulla sua auto (peccato che i costi di installazione e funzionamento siano a carico del cliente). Altro cavallo di battaglia dell’Ania presente nel nuovo testo è il cosiddetto “ risarcimento in forma specifica ” (si fa riparare la macchina da un carrozziere scelto dall’assicurazione): questo – oltre a far diventare i 15 mila carrozzieri italiani dei terzisti delle compagnie – lascia all’assicurazione la scelta sulle modalità di riparazione. Tradotto: tra due soluzioni tecniche, il carrozziere convenzionato sceglierà sempre quella meno costosa per i suoi datori di lavoro. E c’è pure lo sconto se si accetta il divieto di cessione del diritto al risarcimento: quando cioè il carrozziere ripara la macchina e poi è lui a vedersela con la compagnia (anche qui il problema è la qualità tecnica delle riparazioni e la valutazione del costo del lavoro dell’artigiano).
Un mercato inefficiente, che verrà lasciato com’è
Dalla liberalizzazione di metà anni Novanta al 2012 i sinistri sono diminuiti del 40%, mentre i costi per l’utente – dice uno studio Adusbef – aumentavano del 245% (da 391 a 1.350 euro). Risultato: il 10% del parco auto circolante non ha l’assicurazione. Secondo la stessa Ania, l’indice dei sinistri è calato dal 15% di vent’anni fa al 6,3% del 2013. Com’è possibile allora che le polizze siano sempre salite? Le truffe c’entra poco. Spiega l’Antitrust: “Il settore della Rc Auto in Italia è un mercato con debole tensione competitiva”, in cui “le inefficienze vengono trasferite sui premi, con le imprese più efficienti che preferiscono realizzare margini più elevati anziché competere”.
E infatti, laddove in Francia una quarantina di compagnie si contendono i clienti, in Italia i primi tre gruppi – Unipol/Fonsai, Allianz e Generali – si dividono oltre i 2/3 del mercato. Di questo, ovviamente, il ddl Concorrenza non si occupa.
nulla di nuovo sotto il cielo destra /sinistra o centro PURCHE SI FACCIA GUADAGNARE SOCIETA GIA GRANDI CHE PRODUCONO SOLO CARTA.CHI LAVORA E PRODUCE PUO PURE MORIRE E CARNE DA MACELLO.
La cosa più assurda e che questi problemi vengono sempre riproposti, non si sa perche sempre a sfavore del consumatore e dell’artigiano, mai qualcosa viene fatta contro una grande Lobby.
E’ Sconcertante leggere queste cose, ma è piu’ sconcertante l’assoluto tabu’ che fanno i sindacati di categoria… SI VEDE CHE MANGIANO TUTTI
Siamo diventati degli Schiavi, numeri sacrificabili per far soldi…
Complimenti vivissimi a tutti..
se per caso dovrebbe passare uno di questi decreti a sfavore delle carrozzerie indipendenti,tipo divieto cessione del credito,dobbiamo tutti consegnare le nostre partite iva davanti al parlamento,lo dobbiamo fare in massa,poi si vedra se riaprire di nuovo,voglio vedere poi lo stato a chi da ragione,a noi contribuenti onesti che siamo in tanti e significa una enorme perdita per l’erario dello stato,o favorire le tre famose compagnie..i miliardi di tasse mancanti di erario poi se li facciano dare dalle tre compagnie piu famose..
Le compagnie di assicurazioni invece di trovare consensi a proprio favore in parlamento,perche non trovano un accordo con noi carrozzieri che vada bene innanzitutto a noi e poi a loro,perche oggi gli unici ad avere il bilancio in crescita nonostante la crisi,sono proprio le compagnie di assicurazione..
i carrozzieri fiduciari non potranno reggere a lungo le pressioni al ribasso delle compagnie assicurative,che pretendono sempre piu sconti a discapito del lavoro fatto a regola d’arte,poi vogliono che noi diamo le garanzie sul lavoro,ma purtroppo molti fiduciari per stare al loro passo fanno un lavoro strinzicato per uscirne con i costi a discapito del proprio cliente sporcandosi anche la reputazione di buona carrozzeria..e ricordate i clienti vengono da soli nella vostra carrozzeria,guardano il lavoro se fatto bene,non gli interessa dell’assicurazione come la pensa,in quel momento se hanno scelto voi ripagateli con un buon lavoro a regola d’arte,e guadanerete la loro fiducia,le compagnie di ass.rubano solamente i nostri clienti..meditate bene..saluti
Non vorrei ripetermi, ho già scritto altre volte che passata la pioggia ci asciughiamo e si riprende il lavoro quotidiano, dobbiamo passare al contrattacco, nel senso mandiamo le lettere di licenziamento a tutti i dipendenti con la dicitura lo stato ti ha licenziato da oggi sei in esubero ci ha fatto perdere l’articolo 1 della costituzione, e poi cerchiamo di trovare noi un’ assicurazione oppure creiamola, chi di voi non è disposto ad investire anche 10000 euro per 17 mila carrozzerie abbiamo noi il potere e non più loro, vedremo se fanno valere il conflitto d’interesse. Meditiamoci sopra. Vai Davide
Materassi a terra, disponibilità H24, noi siamo pronti……..
In queste condizioni non si può andare avanti.. Ci giochiamo tutto ciò che ci siamo creati in questi anni di duri sacrifici, dignità compresa. Tutto per queste testine di cavolo, cui nulla importa che riempirsi le tasche e umiliarci sempre di più.. Beh, che vadano a quel paese loro e le loro strategie assurde e avanti tutta..
Bisogna che lo stato ci rappresenti e ci tuteli, altrimenti ci vergogneremo altamente di essere cittadini italiani. Saluti.
NON BASTA LAVORARE, OGGI PIU’ CHE MAI BISOGNA RIVOLGERSI ALLA FORTUNA PER POTER TIRARE AVANTI .
NON MI SENTO PIU’ RAPPRESENTATO DA QUESTO GOVERNO FATTO DA CIALTRONI ,INCAPACI E DISONESTI CHE TUTTO FANNO TRANNE GOVERNARE UN PAESE CHE NON E’ SECONDO A NESSUNO.
DOVETE PRENDERNE ATTO E NON MERAVIGLIARSI PIU’ DI NIENTE, IL MAL COSTUME E DIVENTATO UNA VIRTU’ E L’ONESTA’ UN UTOPIA. DOBBIAMO FARSI’ CHE QUESTO MODO DI VIVERE ABBIA UNA FINE .CARI COLLEGHI SMETTIAMO DI LAMENTARCI E PASSIAMO AI FATTI.
UN SALUTO A TUTTA LA CATEGORIA DEI VOGLIOSI DI CAMBIARE
Io sempre pronto col carro attrezzi e auto caricata sopra a bloccare Roma nei pressi di Montecitorio….. Pronto anche a licenziare e chiudere la p.i.
Io non ho più operai. Sto cercando di chiudere Però se andiamo a Roma col carro attrezzi vengo volentieri inoltre bisogna allontanarsi da tutte le associazioni che dimostrano anche questa volta di essere assenti nelle lotte contro le assicurazioni
Nel paese dove le leggi vengono approvate con il canguro, adesso addirittura in formato super, cosa ci possiamo aspettare? Dove di nascosto i parlamentari non approvano un legge per eliminare i vitalizi e dove nel periodo natalizio fioriscono le mille proroghe, cosa ci possiamo aspettare? Beh un bel ddl concorrenza fabbricato bell’ apposta per garantire a “poverissime” compagnie assicurative di aumentare ancora un po’ i loro risicatissimi utili con i quali poi comprare un bel mucchio di titoli di stato. Provate ad immaginare cosa succederebbe se le tre sorelline, Unipol, Allianz, Generali, cominciassero a vendere i titoli di stato italiani che hanno in pancia… fantaeconomia, forse!
Credo che sia arrivato il momento di unire tutte le forze, seppellire rancori e fare una battaglia comune per la sopravvivenza delle aziende e della libertà. Le associazioni che sono confluite nella carta di Bologna non hanno da sole la forza di opporsi allo strapotere del Matteo nazionale. Per forza bisogna fare fronte comune con le associazioni di categoria, solo costruendo una massa critica almeno superiore nei numeri piuttosto che nel fatturato, potremo non solo opporci a un decreto spazzatura, ma addirittura far avanzare quelle proposte di legge che nel 2014 abbiamo annunciato ma che si sono arenate prive della necessaria spinta. Uniti per la libertà, per salvare le nostre aziende.
Mi viene in mente uno striscione della” fiorentina” in un incontro con il Verona,
siccome i tifosi viola non sapevano che tara trovare ai veronesi, sullo striscione ci scrissero
( GIULIETTA ERA UNA TROIA )………….
Siccome anche io son di origine toscana anche se vivo giu’ al nord, è ho finito le parole, ma proprio non ne ho piu per descrivere il dissenso che provo, con sti governi che si mescolano si impastano si scambiano e fan di ogni erba una merda…
Ritengo vivamente anzi ne sono convinto che anche la mamma di Matteo sia come Giulietta, o maremma maiala
Purtroppo il problema vero non sono le assicurazioni. Fai battaglia, le fermi, poi reinizi la battaglia e provi a rifermarle… Ma dietro ogni plutone c’è sempre un esercito unito, e se non attacchi l’esercito ne cuore, avrai sempre migliaia di plutoni addosso. Concordo con Roberto sul fatto che bisogna iniziare a lasciar da parte i rancori e unirsi per creare un esercito. Ma la nostra categoria non basta, perchè non è la guerra alle assicurazioni, ma dovremmo fare guerra a tutte le caste. Quindi dovremmo battagliare per qualsiasi cosa, ma l’Italiano reagisce (forse) solo quando sta male. Ma soprattutto ha bisogno di qualcuno che lo guidi (x noi Davide, senza lui eravamo ancora pecore sparse). Luca, purtroppo non è la sola mamma di Renzi la Giulietta….. Ce ne sono e ce ne saranno sempre, fino a che non si sterilizzano…..
Andrea quel che dici è una gran verita’
quel che mi domando visto che ci troviamo tutti qua grazie al signor Davide che porta avanti tutta la battaglia, ma che non sia il caso di innescare una vera guerra ed iniziare a far capire a sta gente che è ora di smettere di giocare con la vita di altri.
perchè la sensazione che ho io è che per ogni pugno che prendiamo,restituiamo farfalle, che sia arrivata l’ora di restituire pugni?
questi han messo in moto un sistema che ci fanno il pelo e contropelo e noi stiamo qua ancora a discutere chi è fiduciario e chi no quando sti qua han ridotto il tempario all’osso non vogliono pagare una benemerita minchia fan i padroni a casa d’altri e noi cosa facciamo stiamo ancora qua a discutere colpa dei fiduciari e monate del genere.
ma siete sicuri che un fiduciario non darebbe una pedata nel culo a tutte le assicurazioni per iniziare a guadagnare?
io son convinto che se avesse la garanzia che un collega genio non prenda il suo posto non lo farebbe immediatamente ma lo farebbe ieri.
mi viene in mente natalino balasso e l’ispettore poaret di ecuitalia, dove menziona gli esperimenti sui topi che un topo chiuso in una gabbia che con periodicita’ riceve scariche elettriche alla fine si stressa talmente tanto da sviluppare malattie incurabili, ma se all’interno della stessa gabbia ci si infilano due topi questi iniziano a litigare tra di loro senza capire dove sta il problema ma smettono di ammalarsi anche se stressati, ecco noi siamo uguali non vediamo il reale problema,
nessuno dei miei clienti sa cosa stan facendo le assicurazioni nessuno sa un cazzo anzi sono loro che chiedono alla propria compagnia dove devono portare la macchina, anzi le telefoniche han a disposizione anche un perito on line che gli spiega cos’ha la macchina se mandano le foto del sinistro, ed è solo la punta dell’iceberg questo………
bisogna istruire la gente vuoi con la pubblicita’ vuoi con la madonna incoronata ma bisogna spiegare alla gente che le assicurazioni la stan infilando in quel posto a tutti e che se c’è un politico che fa regali in cambio di contributi elettorali favoritismi e madonne simili a scapito del cittadino va riportato in tutti i modi.
altrimenti ragazzi miei il nostro mestiere è finito rimmarra’ in piedi solo chi sara’ senza dipendenti magari con un piccolo capannone di proprieta’ con un imu bassa e dei costi contenuti ed il resto della giostra se ne va a casa.
io ho 4 dipendenti e sto soffrendo le pene dell’inferno per rimanere a galla e quest’anno non penso che sara’ diverso da quello passato anzi da come vedo io il futuro sara’ veramente tragico.
quindi o si trova una strategia risolutiva che io non so quale sia forse è arrivato il momento non dico come diceva Fabio sopra che in 17000 mettiamo diecimila euro e ci compriamo un assicurazione che poi ne basterebbero meno della meta’ e saremo padroni della unipol che ha 65milioni di euro di capitale. ma di iniziare ad investire pagando qualcuno come han fatto le assicurazioni in tutto sto tempo per diventare sempre piu’ ricche e sfruttare sempre di piu’ chi invece è ridotto ad essere sempre piu’ povero.
questi l’anno scorso han fatto utili da paura facendo il pelo a chi lavora vuoi che messi insieme anche noi non abbiamo ancora la capacita’ di investire per la legge dei grandi numeri per fermarli?
io penso di si ma subito perchè una volta che la meta’ di noi sarà andato a casa non servira’ piu’ far nulla.
come ho scritto io sono di origine toscana,ma in friuli c’è un detto che dice…….. no covente a nie siera’ le puarte dal cjot quant che il purcitt le scjampat. che tradotto vuol dire….. non serve a nulla chiudere la porta della porcilaia quando il maiale oramai è scappato……… prima bisogna chiuderla dopo non serve piu’ a nulla.
Se il signor Davide è disponibile a portare avanti sto peso e far cambiare qualcosa, chiuque abbia un’idea buona in testa mettiamola in atto e se servissero dei soldi se è vero che in italia siamo in 17000 e se la matematica non è un opinione solo con 50 euro a testa che non cambiano la vita a nessuno avremmo a disposizione 850 mila euro da investire in pubblicita’ e magari anche da utilizzare per fini un po’ piu’ evoluti visto che si puo’ far gola a molti dopo. legge dei grandi numeri, le assicurazioni di questo ne fanno una regola di vita e noi dovremmo fare altrettanto………..
saluti Luca
tempo fa si era menzionato il fatto di emettere polizze………
mettiamo cento euro a testa e le polizze le emettiamo si, ma con una nostra compagnia nostra come han fatto i motocilcisti francesi che si son fatti una compagnia per loro conto per assurarsi da soli.
vuoi vedere che i motociclisti in francia son tutti dei geni?e che i carrozzieri in italia son tutti babbei? penso anche di no………
di nuovo saluti
Condivido pienamente il parere di Luca. Qui prima cade tutto il sistema e si riparte da zero, e meglio è per tutti. Ma con regole giuste, uguali per tutti, ed il primo che sgarra, fuori dal mondo dell’autoriparazione. Tanto quelli sono la rovina per se stessi e per l’umanità. Saluti.
Hai ragione Luca, però io non ho convenzioni con le assicurazioni dal 2004 e sai quante volte mi sono visto portare via i clienti da dei miei colleghi che erano convenzionati prima col gruppo Unipol e adesso con auto presto e MALE, bisognerebbe cominciale a darle ste benedette disdette un po’ tutti, penso che sia impossibile mettere tutti d’accordo ma se una buona parte di noi lo cominciasse a fare senza se e senza ma io penso che saremmo più uniti, un saluto a tutti i colleghi che già si sono levati dalle varie convenzioni e un forza ragazzi a quelli che ancora non riescono a staccarsi da l sistema presto e Male
Finche’ non distruggiamo questa corruzione che le assicurazioni hanno creato non andremo da nessuna parte. Io sono un istallatore vetri auto indipendente e di questi momenti con le assicurazioni ne sto vedendo di tutti i colori perché se non hai una convenzione non ti fanno lavorare mentre mandano dai convenzionati che fanno pagare tanto di più le installazioni e hanno un riscontro di parcelle che intascano le compagnie di assicurazioni. dovremmo creare un unione più concreta e far smettere questa gentaglia di rovinare l’Italia come sta facendo.
allora come affrontiamo la questione del giorno 20 febbraio e cioè la camera discuteranno il nostro futuro senza che noi diciamo la nostra e senza che noi ci facciamo sentire possibile?
[…] si evolve il disegno legge concorrenza, per quanto riguarda la Rca? Cominciamo col dire che è in arrivo al Consiglio dei ministri, e […]