L’automobilista danneggiato fa vedere la vettura al perito. Questi riceve fortissime pressioni dalle Compagnie a fare perizie basse, con meccanismi di incentivo affinché i risarcimenti siano sotto lo standard. Alla fine, il cittadino riceve un rimborso inferiore al dovuto. Direttamente dalle mani del perito, che diventa un liquidatore per conto delle Compagnie, non indipendente. E a guadagnarci sono le Assicurazioni. Che d’altronde volano a 2,5 miliardi di utile l’anno nel ramo danni (la parte del leone la fa la Rc auto). A denunciare il tutto è Quattroruote di febbraio 2015, in edicola in questi giorni.
La gola profonda
A confessarsi al mensile è un perito, che per ovvi motivi resta anonimo. Gianni, questo il suo nickname, dice che, in teoria, il perito accerta i danni da circolazione, secondo etica, scienza e coscienza. Conosce i veicoli, verifica la qualità dei mezzi incidentati, quantifica i danni. Con la sua sensibilità acquisita in anni di esperienza. Smaschera i furbi dei sinistri falsi o con danni gonfiati. Opera in totale indipendenza, fra automobilista e Compagnia. Ma nella realtà le cose stanno diversamente: ci sono “vessazioni e condizionamenti da parte delle Assicurazioni, che hanno minato la nostra indipendenza”, si sfoga Gianni. Dal 2000 circa le Compagnie iniziano a chiedere di “svolgere, oltre a quella dei periti, anche l’attività di liquidatori”. Il perito (incentivato a farlo) dà l’assegno in mano all’automobilista. Così, “non siamo più figure indipendenti, ma persone che agiscono in nome e per conto delle Compagnie”, prosegue Gianni.
Se vuoi lavorare…
“Se vuoi lavorare per le Assicurazioni – sostiene il perito – devi accettare anche il ruolo di liquidatore: le Compagnie risparmiano sui costi, mentre noi siamo soggetti alle loro condizioni”. Con due incentivi. Uno: rapidità delle perizie. Due: corso medio del risarcimento. Quindi, più perizie possibile con meno soldi possibili da tirar fuori.
Manca qualche voce
E dove si compila l’elenco dei danni dell’auto? Il perito va sul sito della Compagnia, scarica un documento, e fa la spunta. Peccato, racconta Gianni, che certe voci manchino. Per esempio, il fermo tecnico del veicolo. E l’Iva? “Le Assicurazioni tendono a liquidare solo l’imponibile”.
La questione truffe
Ma le Assicurazioni vogliono davvero smascherare i furbetti che fingono sinistri? Secondo Gianni, il perito veloce con risarcimento basso è “buono”. Il perito che indaga su una possibile truffa è “cattivo”: gli accertamenti sono visti dalle Compagnie come perdita di tempo e denaro. Molto più facile alzare le tariffe Rc auto per recuperare le frodi.
Dal carrozziere convenzionato
Gianni è un fiume in piena: le Assicurazioni premono affinché il danneggiato si rivolga al carrozziere convenzionato con le Compagnie. Scavalcando i carrozzieri indipendenti. È il risarcimento in forma specifica: quella che da anni vogliono le Compagnie, anche col disegno legge concorrenza. In questo modo, c’è il controllo della manodopera e del mercato delle riparazioni: altro che libertà e concorrenza. E addio alla qualità e alla sicurezza stradale: vetture riparate alla bell’e meglio, per fare in fretta, per stare nei costi. Un danno per l’automobilista singolo, e per la collettività: quella vettura riparata in fretta e furia sarà una mina vagante sulle nostre strade.
NESSUN COMMENTO QUESTA E’ PURA VERA REALTA’
A questo punto spero propio che i periti facciano fronte comune trovino il coraggio di ribellarsi all’asfissiante pressione che le compagnie loro mandatarie gli stanno esercitando addosso da ormai troppo tempo,molti di loro con la sottoscrizzione della Carta di Bologna lo hanno già fatto tramite i loro rappresentanti .
vi preciso che i gruppi assicurativi non si sono mai sognati di dire a una carrozzeria di riparare una vettura alla bell”e meglio anzi pretendono una riparazione a regola d”arte come normale che sia per una brava carrozzeria vi saluto
Vorrei precisare che una vettura riparata a regola d arte non può coincidere con gli obblighi di riparazione imposti da certe compagnie assicuratrici…. .a rimetterci di più in tutto questo è proprio il cliente….
C’è una grande verità su questi clienti però: Veramente tutti non sanno cosa firmano? Ci sono agenzie che lo dicono ed altre no. Ok, penalizziamo quelle che non dicono nulla, ma quante volte vi arriva il cliente che viene tamponato e dice ” ho firmato la forma specifica, mi hanno fatto 15 euro di sconto ma non credevo che quest’anno mi venivano addosso….. Posso ridargli lo sconto e riparare qui?” Quello che non riusciamo a fare, è comunicare nel miglior modo possibile col cliente. Non possiamo sempre fare da parafulmine per parargli il culo….Ma non possiamo neanche non farlo….
non credo proprio che sia colpa della compagnia di assicurazione se il lavoro non viene fatto a regola d’arte….a noi ci chiedono precisione sul lavoro e garanzia scritta rilasciata al cliente insieme alla ricevuta fiscale…
La zuppa e sempre la stessa la colpa e sempre del cliente che si ritiene furbo andando a ricevere e accettare una liquidazione al ribasso e del riparatore che ripara auto a costi più bassi magari senza ricevuta fiscale per contenete i ricavi e poi evadere sulla tasse finali la categoria e anche questa
L’argomentoargomento è interessante,meriterebbe maggiore approfondimento, comunque complimenti a Gianni che ha denunciato solo una parte di ciò che avrebbe potuto dire, è imprtante che queste tristi verità le conoscano anche chi deve essere risarcito.
Cordiali saluti.
rido a leggere i commenti dei colleghi che per contratto con una compagnia devono riparare a regola d’arte una vettura.Mi pare ovvio se poi riuscite a farlo tanto meglio nn so a livello di ricarichi economici se riusciate a starci dentro.
Alla sezione “La questione truffe” andrebbe aggiunto “LA QUESTIONE RISERVE”; fittizi accumuli di capitale dichiarati dalle compagnie, che pesano notevolmente sul bilancio, anche perchè le dichiarate riserve talvolta sono anche 10 volte l’ammontare del danno. Bisogna dire che le riserve (fin quando la norma non cambia) equivalgono all’effettivo pagamento, pertanto pesano ed incidono notevolmente sul bilancio, peccato che dopo la liquidazione del tali “importi” non rientrano.
In effetti le c.d. RISERVE incidono sulle passività delle assicurazioni, falsando i bilanci.
assolutamente falso che le compagnie ti dicono di riparare le vetture alla bene meglio……diciamo che certi carrozzieri chiudono pratiche in fretta per non che gli chiedano magari foto in riparazione e dei pezzi sostituiti, così facendo fanno i lavori alla bene meglio per non dire di peggio guadagnando di più!!!!!
QUESTO E’ QUELLO CHE DEVE ANDARE A VEDERE IL DOTT. ZAFFARANA DI QUESTI PROBLEMI CHE MIRANO A DISTRUGGERE IL MERCATO REALE DELLE RIPARAZIONI , NON CHE SI METTE A VEDERE LA TRACCIABILITA’ DEI RICAMBI PERCHE’ IN QUESTO MOMENTO NON SERVE,
MA SE ALZASSE IL CULO DALLA POLTRONA E FACESSE IN MODO DI FARE FUNZIONARE IL MECCANISMO PERITI, CTU, LIQUIDAZIONE IN TEMPI BREVI , UDIEZE DAI GIUDICI DI PACE CHE NEL MOMENTO IN CUI TI FISSANO LA DATA IL CLIENTE HA DIMENTICATO DI AVER AVUTO UN INCIDENTE E TU CARROZZIERE NON RICORDI NEMMENO LA VETTURA RIPARATA.
CHE DESSE UN CONTROLLINO AI SUOI ASSOCIATI CIOE’ I PERITI A NON CREARE PERIZIE DI COMODO PER LE COMPAGNIE E NON CREARE PERIZIE ELABORATE AD ARTE PER POTER FARE SCATTARE IL CONTENZIOSO, PER POTER AVERE PIU’ INCARICHI DELLO STESSO SINISTRO E POI MIRANO ANCHE ALLA CTU.
Finalmente questo muro di omertà sta per abbattersi, così che qual che parlamentre possa finalmente aprire gli occhi e dArci una mano. Sperò che a questo articolo possano dare il risalto che merita per divulgarlo a Live, livello nazionale su tutte le reti televisive e sulla carta stampata.
Un saluto da Massimo da Civitavecchia.
QUESTO E’ QUELLO CHE DEVE ANDARE A VEDERE IL DOTT. ZAFFARANA DI QUESTI PROBLEMI CHE MIRANO A DISTRUGGERE IL MERCATO REALE DELLE RIPARAZIONI , NON CHE SI METTE A VEDERE LA TRACCIABILITA’ DEI RICAMBI PERCHE’ IN QUESTO MOMENTO NON SERVE,
MA SE RESTASSE DI MENO ATTACCATO ALLA POLTRONA E FACESSE IN MODO DI FARE FUNZIONARE IL MECCANISMO PERITI, CTU, LIQUIDAZIONE IN TEMPI BREVI , UDIEZE DAI GIUDICI DI PACE CHE NEL MOMENTO IN CUI TI FISSANO LA DATA IL CLIENTE HA DIMENTICATO DI AVER AVUTO UN INCIDENTE E TU CARROZZIERE NON RICORDI NEMMENO LA VETTURA RIPARATA.
CHE DESSE UN CONTROLLINO AI SUOI ASSOCIATI CIOE’ I PERITI A NON CREARE PERIZIE DI COMODO PER LE COMPAGNIE E NON CREARE PERIZIE ELABORATE AD ARTE PER POTER FARE SCATTARE IL CONTENZIOSO, PER POTER AVERE PIU’ INCARICHI DELLO STESSO SINISTRO E POI MIRANO ANCHE ALLA CTU.
Si è vero quello che ha detto il perito pentito che fino ieri sicuramente avrà consigliato a tante carrozzerie di diventare fiduciari per tante compagnie assicuratrici .
a questo punto scusatemi ma io dico che la colpa è solo nostra , e dicendo mostra mi riferisco a noi artigiani carrozzieri , tutto questo perché non c’è unione , rispetto ecc…..
mi riferisco a tutti quelli che anno accettato di essere carrozzerie fiduciari di annullare il mandato e di non accettare più queste porcate , si ! perché sono veramente porcate che ci portano a diventare loro schiavi, i periti che a fine anno anno un premio , le agenzie che per ogni singolo cliente che indirizzano alle loro carrozzerie fiduciari si beccano , 30 euro , vorrei vedere come fa il carrozziere fiduciario come fa a soddisfare il cliente appena acquisito ? sicuramente non gli pulisce nemmeno l’auto prima di consegnarla , è ancor di più , che se ha il finestrino che non và sù è giù non si permette neanche di dare un’occhiata a questo punto cosa fà ? gli dice di andare dal proprio carrozziere dove si è servito fino a ieri ? avrei ancora da scrivere cento pagine . ma mi fermo qui sperando che i colleghi carrozzieri ci riflettano e prendono una giusta decisione. mentre invece ai cittadini comuni chiamati clienti , dico a loro che quel poco sconto che la compagnia ci fà alla fine c’è lo rimettono per dieci volte di più … un saluti a tutti augurandovi una serena giornata . non dimenticate l’unione fa la forza !
Paolo,
ma che cappero dici… Sei un Perito?
Le compagnie non ti dicono di fare dei lavoracci, ma se vuoi rientrare nelle spese qualcuno ci deve rimettere..
Noi non siamo una carrozzeria convenzionata, perchè quando ce lo proposero abbiamo fatto i ns conti e era una rimessa, non è come dici te che chiudendo un danno in fretta e furia ci si guadagna, anzi a volte è l’incontrario, mentre rifinisci la macchina ti accorgi di un ricambio da sostituire e se hai già chiuso il danno te lo pigli in saccoccia.
Giuseppe, concordo con te su tutto.
A questo punto spero che gli automobilisti che comprano 4 Ruote ci riflettono un po’.
Però mi domando come ho già scritto altre volte, perché non viene fatto niente?
Ci dovrebbe essere come qualche anno fa l’obbligo di esibire la fattura di riparazione, sia per tutelare il cliente e quindi la sicurezza sulle strade, sia per il ritorno dell’Iva nelle casse dello Stato.
mi sembra la scoperta dell’acqua calda.lo sappiamo da anni che funziona cosi’sarebbe bello fallo capire alla gente.
PS scommetto che le assicurazioni diranno che quanto raccontato dal perito e’ il racconto di un pazzo
Quello che ha detto Gianni il perito, sacrosanta verità,il sig.Nicola e Mino hanno altrettanto ragione nessuna compagnia ti dice di riparare male,ci mancherebbe,loro pretendono il lavoro a regola d’arte la vettura sostitutiva e il soccorso stradale a spese del carrozziere, applicando la tariffa oraria da 22 a 35 euro ora con il 10% di sconto sui ricambi e il materiale di consumo a 11 euro ora,giusto Nicola e Mino?? Allora le cose sono due o questi colleghi hanno dei fenomeni di operai, svolgono in metà tempo del tempario la riparazione, oppure ( si arrangiano ) come dicono a Napoli.
Quello che più sbalordisce è che nessuno controlla,ha ragione LUIGI POLISE oltre a tutte le angherie messe in moto dalle compagnie, quella piu squallida sono le riserve, non sono sulle riparazioni ma sui danni fisici,se qualcuno va a controllare ci sono riserve per una gamba rotta di un milione di euro,quando sappiamo benissimo che al massimo verrà risarcita con forse 30mila euro.
C’è da sperare che tutte le parti si mettano a fare seriamente il proprio mestiere correttamente.
Un consiglio per i colleghi,inviare sempre la richiesta danni alla sede generale della compagnia con notifica della cessione di credito via PEC.in modo da collaborare ,sapere tempestivamente se il cliente ha commesso qualche illecito ,la compagnia ha l’obbligo di rispondere entro i trenta giorni,accade che la tentata truffa alla compagnia si materializza nei confronti del carrozziere che ignaro ripara un danno falso che la compagnia non pagherà,se nel frattempo la vettura viene riconsegnata il recupero del credito con la giustizia italiana è da dimenticare.
L’onestà è la miglior strategia! Gli IMBONITORI con i loro giochini da “MAGO ZURLì” e gli IMBONITI di convenienza che diventano IMBONITORI A CASCATA sono la garanzia di crescita per le aziende Trasparenti.I consumatori tengono d’occhio tutto e tutti, sono tecnici del giudizio che non perdona errori e la notizia cammina cammina cammina… GRAZIE WEB! GRAZIE QUATTRORUOTE! GRAZIE A COLORO CHE DENUNCIANO! I LOVE YOU!!!
Sicuramente ore di manodopera e lavoro a regola d’arte sono direttamente proporzionali, Lo è da quando è nata la carrozzeria. Nessuno venga a dire che se una compagnia ti impone costo della manodopera ed ore di lavoro vuole la regola d’arte. Non esiste e non si può fare.E questo, tramite i periti, le compagnie lo sanno ma cercano di fare utili il più possibile.
Se i periti sono caduti nel vortice è per merito dei carrozzieri fiduciari che hanno firmato. Se nessuno avesse firmato vivremmo tutti meglio, ognuno chiederebbe il giusto per sè e probabilmente il giusto tornaconto economico, Chi lavora in perdita vi assicuro che non rimane in vita a lungo e probabilmente a 70 anni starà ancora lì a carteggiare lamiere.
Mi permetto di dissentire all’affermazione che il Perito ‘a fine anno riscuote un premio’…premio di che? Manco una stretta di mano! Veloci e al risparmio! E senza mai puntare alle CTU; un danno non concordato è una penalizzazione sulla media. Andrebbe fatto fronte comune perché se ad uno non sta bene un trattamento del genere viene messo da parte e subentra un altro (che accetta).
I periti sono i primi responsabili, quelli che hanno negli anni tenuto parte alle assicurazioni, le quali, se sono arrivate a far sostituire le parti di ricambio originali con quelle di concorrenza, vero segno che di lavori a regola d’arte non gliene può fregar di meno .. Questi periti, che girando di carrozzeria in carrozzeria, spaventando i nostri colleghi e intimandoli a diventare fiduciari, beh, facendo così si sono rovinati entrambi, trascinandosi dietro tutto il sistema.. E le assicurazioni ridono.. E’ ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità, e come liberi professionisti rimangano tali, nel nome della serietà, sicurezza stradale per noi stessi e tutti i cittadini. Saluti.
RESTO DELL IDEA CHE ANTONIO HA SEMPRE RAGIONE E CHE RIMANE IL MIO MITO, PERO’ RIPETO ANCHE I PERITI LAVORANO PER PORTARE A CASA LA PAGNOTTA.
SE NON SI FA QUALCOSA PERCHE’ IL LAVORO, ED IL SISTEMA DELLA RIPARAZIONE PRENDA LA GIUSTA STRADA ,NON SE NE ESCE VIVI NESSUNO, PERCHE’ IL DISEGNO MESSO IN MOTO NON FA CONTENTO NESSUNO.
SALTERANNO CARROZZERIE, SALTERANNO PERITI, SALTERANNO LE AGENZIE, QUESTO E’ QUELLO CHE E’ STATO STUDIATO SE E DICO SE ,NON SI INIZIA A CAMBIARE DIREZIONE.
E’ SEMPLICE BISOGNA ARRIVARE AD UNA LEGGE CHE IMPEDISCA CHE UN PROFESSIONISTA SIA STIPENDIATO PER CONTO DI CHI PAGA, E MI RIVOLGO A NICOLA, SI E’ VERO, NESSUNA COMPAGNIA DICE DI RIPARARE LE MACCHINE NON A REGOLA D’ARTE ,IL PROBLEMA E’ CHE LE VUOLE RIPARATE A REGOLA, NON PAGANDO IL CARROZZIERE, CHE DEVE TRASFORMARSI IN FUNABOLO PER SALTARNE FUORI.
SE I PERITI FOSSERO STIPENDIATI DALLA MOTORIZZAZIONE, COME ANCHE QUELLI DEL CTU STE CAGATE NON USCIREBBERO.
ALTRIMENTI SE E’ GIUSTO CHE SIANO PAGATI DALLE COMPAGNIE, ALLORA DOVREBBE ANCHE ESSERE GIUSTO CHE PER GLI STESSI IMPORT,I I CARROZZIERI STIPENDINO I GIUDICI DI PACE PER LE CAUSE CHE APRONO CONTRO LE COMPAGNIE, VOGLIO VEDERE SE PUO’ ESSERE UNA SITUAZIONE DI IMPARZIALITA’ DEMOCRATICA……..
ORAMAI I PERITI SONO UTILIZZATORI DI PROGRAMMI, ED IL TEMPO DI RIPARAZIONE NON SI SA NEMMENO COSA SIA, ANZI NON SI SA NEMMENO COME SIA FATTA UNA MACCHINA.
SA UN PERITO COS’E UNA RETE CAM?
SA UN PERITO DI COSA SI PARLA QUANDO SI PARLA DI PRODOTTI VERNICIANTI( COSA COSTANO E A COSA SERVONO)?
E LO STESSO RAGIONAMENTO LO FANNO ANCHE LE ASSICURAZIONI CHE TAGLIANO I PERITI COSI’ PER RIDERE,ANCHE PERCHE’ QUEST’ULTIMI HAN SEMPRE FATTO COME NOI IL GIOCO DELLE COMPAGNIE, INVECE DI RIFLETTERE E CAPIRE CHI ERA IL NEMICO.
QUINDI DI ESPERTO NON HAN PIU’ NULLA, A PARTE ESSERE BRAVI AD UTILIZZARE PROGRAMMI E PARAMETRI DA RISPETTARE IMPOSTE DALLE COMPAGNIE.
QUINDI IL RAGIONAMENTO CHE FA UNA COMPAGNIA E’ MOLTO SEMPLICE NON SERVE AVERE UN PERITO, SERVE UNO CHE IMPONGA L’USO DEI TEMPI E METODI CHE VOGLIONO LORO.
RIPETO IL PERITO SERVE E SERVE IL PERITO CHE SAPPIA DI COSA SI PARLA, NON DI COSA TI IMPONE LA COMPAGNIA DI APPLICARE E SOPRATUTTO NON PAGATO DA QUELLA COMPAGNIA.
Salve a tutti,
Sono d’accordo con il fatto che anche i periti devono lavorare ma facendolo nel modo giusto,ipoteticamente il perito dovrebbe essere al di sopra delle parti e non spudoratamente una pedina delle compagnie da usare come e quando vogliono perché sono loro che li pagano, vedete che ho ragione a dire e sostenere che i periti dovrebbero essere una figura indipendente e dovrebbero fare osservare le regole di sicurezza per quello che concerne le riparazioni si perché il solo obbiettivo dei periti dovrebbe essere quello di stabilire la veridicità dell’urto e dopo assicurarsi che il cliente è l’unico che deve essere tutelato non le compagnie.
Il sig. ZAFFARANA è di questo che dovrebbe occuparsi di liberare la categoria dei periti dalla schiavitù che nell’arco di anni si è andata a posizionarsi per scelte sbagliate fatte da coloro che li rappresentano si perché ancora ad oggi tengono l’accordo ANIA,
bisogna renderli indipendenti, perché cari signori se guardiamo la vicenda in maniera meccanica il perito è il primo ingranaggio rotto , e per la loro insistenza come in un motore quando non funziona bene una cosa poi se non si interviene rapidamente a sistemare la rottura il cattivo funzio9namento porta altri danni, in questo secondo caso sono i carrozzieri che si piegano a lavorare con tariffe indecente o facendo convenzioni con compagnie che successivamente li schiavizza proprio come è avvenuto con la categoria dei periti, questo dovrebbe portare a riflettere tutti coloro che hanno le responsabilità decisionali di ammettere che il sistema che abbiamo oggi non è un buon sistema non rispecchia realmente il mercato e non rispecchia realmente quello che si predica al parlamento su questi riguardi poiché professionano “LA LIBERA CONCORRENZA” il sistema è arrivato alla fine e prima si cambia prima andremo meglio tutti poiché questo sistema sta portando benefici solo ed esclusivamente alle assicurazioni.
E poi ancora come è possibile che si parla tanto di conflitto di interessi e qua si tengono gli occhi chiusi.
come è possibile che il perito debba essere pagato dalla compagnia direttamente , e perché allora non è giusto che il perito non viene scelto dal danneggiato o dalla carrozzeria? sempre se sarebbero liberi da vincoli.
certo non sarebbe giusto perché puzzerebbe di complicità, ed allora come la vogliamo chiamare quella che viviamo oggi tra perito e compagnie?
Basterebbe veramente poco, realizzare un’agenzia territoriale che prenda a carico la gestione dei sinistri e li dirotta poi successivamente ai periti in base alla loro disponibilità e magari anche in forma anonima senza che sappiano con quale compagnia si ha a che fare e la compagnia idem non deve avere nominativo del perito perché altrimenti potrebbero nascere accordi trasversali.
conludo così perché c’è ne sarebbero cose da dire che mi riservero in altre occasioni.
Saluti ,Antonio
Io l’avevo già detto tempo fa . . . . . e senza nickname!
Massimo Cola
Da: Massimo Cola [massimocola@pratoperizie.it]
Inviato: sabato 5 ottobre 2013 17.42
A: ‘capezzone_d@camera.it’
Oggetto: PERITI ASSICURATIVI
Pagina 1 di 1
08/01/2015
Carissimo Onorevole,
chi si permette di disturbarLa è un libero professionista Esperto di Infortunistica Stradale.
In altre parole la legge mi definisce “perito assicurativo”. Esercito la professione da ben 40 anni (se ha
tempo e voglia di saperne di più visiti il mio sito http://www.pratoperizie.it ) e quindi Le dico apertamente quello che
penso perché, come Lei capirà, ormai sono troppo vecchio per sperare in benefici o temere ritorsioni da parte
di chiunque.
Con la legge 166/92 pensavamo di aver raggiunto un traguardo, di aver istituito una professione che
riveste una grande importanza a seguito dell’assicurazione obbligatoria. Il “giusto risarcimento” dovrebbe
essere la nostra missione (come si usa dire oggi) perché dovremmo rivestire la funzione di filtro tra le richieste
dei danneggiati, a volte esagerate, ed il rimborso delle assicurazioni, non sempre generose.
Purtroppo non siamo mai riusciti ad assolvere questo compito e nessun convegno è mai riuscito a
spiegarlo. Non l’ha potuto spiegare perché nessuno ha avuto il coraggio di dire la verità, e che cioè del “giusto
risarcimento” non interessa nulla a nessuno!
Le compagnie di assicurazione, che operano praticamente in regime di monopolio, non hanno nessun
interesse a contenere il costo del danno in quanto ricavano un utile sul giro di affari e se questo dovesse
“calare” finirebbe per calare anche l’utile. Stanno calando i sinistri (sono migliorate le strade, la sicurezza degli
autoveicoli sempre più completi, l’educazione dei guidatori, la crisi ci fa “girare” meno) e quindi occorreva fare
qualcosa perché non calasse anche l’utile. Da qui Il Codice delle Assicurazioni (che mescola le carte del
Codice Civile) ed un “pressing” sulla nostra categoria che deve fare il suo lavoro sempre più rapidamente e
sempre con meno informazioni. Qualcuno ha anche detto che tra un perito “veloce” (a restituire gli incarichi)
ed uno “bravo” (a valutare correttamente il danno) viene preferito il perito veloce! Tanto paga sempre e
comunque Pantalone (cioè il cittadino/utente).
Lo sa che le nostre parcelle, da oltre 20 anni, quando non sono diminuite non sono certo aumentate?
Lo sa invece quante spese, tasse e balzelli in più abbiamo noi liberi professionisti?
Non Le dico questo come rimostranza sindacale, lo dico solo perché se veramente le compagnie
assicuratrici avessero a cuore il “giusto risarcimento” si servirebbero di collaboratori esperti e, come tali, ben
pagati! Invece nulla di tutto ciò, basta, ogni tanto, “pizzicare” il mariuolo di turno (cioè il gonfiature di danni od
il fabbricatore di sinistri falsi), fare un gran clamore sui media e così salvare la faccia!
Non so se ha avuto la pazienza di leggermi fin qui ma, se ne vuol sapere di più sarò ben lieto di
illustraLe tutta la mia esperienza in materia, non deve fare altro che chiamarmi al 3358303673.
Le auguro un buon lavoro ed auguro tanta fortuna a questa nostra Italia.
NON CREDO CI SIA ALTRO DA AGGIUNGERE.
Caro Massimo hai la mia stima per il coraggio ma la colpa è dei tuoi rappresentanti che restando con l’accordo ANIA vi hanno dato in pasto ai leoni (assicurazioni) , si perché se la vostra parcella è ferma da anni è perché non siete stati tutelati dall’associazione dei periti che anzi al contrario ha stretto patti e concordate tariffe da terzo mondo non tenendo conto che il mondo cambia rapidamente ed a differenza di ieri che si riusciva a fare il perito anche solo con il telefono in ufficio, oggi invece il lavoro stesso ti richiede di avere altro per svolgere il lavoro ed altro significano più spese per non parlare poi degli aumenti che ci troviamo sui consumi generali che affrontiamo tutti i giorni , dalla corrente al carburante ecc., si ma tutto questo non importa a nessuno perché bisogna essere bravi a starci dentro perché gli aumenti sono solo a carico del pollo di turno.
Non tutelandovi si sono azionati dei meccanismi di concorrenza sleale la quale sottomessi alle assicurazioni avete torchiato i carrozzieri e quindi anche tra le carrozzerie si è avviato il meccanismo del collasso, sempre sotto vostra mano che a sua volta sotto gli oblighi delle compagnie.
Adesso è il momento di stare tutti uniti, tutte le categorie unite contro questo scempio del ddl (ri)proposto dalla Vicari.
Io proporrei una battaglia non violenta, come lo sciopero della fame , proprio sotto le mura di Montecitorio.
Uniti si vince contro questo ennesimo governo non votato dagli italiani.
Salve a tutti, vogliamo parlare dell’introduzione del l’indennizzo diretto nel 2007 che ha aperto la strada a centinaia di truffatori, che senza comparire in alcun modo, senza ricoprire alcun ruolo in questo settore, diventando semplicemente l’ACCOMPAGNATORE.
Salve a tutti:
colgo l’occasione per solidarizzare con il coll.ga ( nickname – Gianni), e per denunciare che anche per me è avvenuto che durante l’attività di perito dal 1999 al 2013 una società ass.va ha preteso che il sottoscritto si intestasse un cc. bancario a proprio nome sul quale la società potesse depositare una relativa somma da destinare all’attività di “liquidatore”, denominato “fondo PL”.
– Tale attività, presentata nel primissimo periodo come “pilota“ di un progetto, sottintendeva tuttavia l’esclusione dall’organico peritale, qualora non ci fosse stata la mia adesione a questa sperimentazione, non consentendo di fatto al perito di rifiutarsi e quindi costretto ad accettare tale condizione pur di lavorare.
– Durante tutto il periodo della mia attività peritale, la società ha proteso sempre di ottenere massimi risultati, in termini di contenimento del costo dei sinistri, velocità nella riconsegna e nell’espletamento degli elaborati peritali e conseguimento degli obiettivi richiesti dalla Compagnia (in alcuni casi andando anche oltre) come il notevole numero delle rottamazioni da effettuare, apportando cospicui vantaggi economici per la società, nonché consistenti canalizzazioni c/o le carrozzerie convenzionate.
– Pertanto colleghi tutti, il perito che per regolamento ed etica professionale dovrebbe accertare i danni da circolazione, secondo scienza e coscienza, che dovrebbe rappresentare l’arbitro tra la contesa richiesta di danno del danneggiato e l’offerta di risarcimento della società ass.va, trovandosi tra l’incudine e il martello, a causa delle vessazioni e condizionamenti da parte delle Assicurazioni, ciò sostanzialmente minato la nostra indipendenza, tanto da farci diventare come dei dipendenti delle società ass.ve e quindi legati al loro volere decisionale.
– Sostanzialmente bisogna ribellarsi, far evidenziare queste anomalie delle assicurazioni verso le istituzioni, e quando non sentono, fare le cause direttamente alle società.
la domanda che mi pongo e’ una: ancora per quanto…ancora per quanto tempo continueremo a raccogliere esperienze , confrontarsi,litigare ,a volte insultarci tra di noi,pima di capire la realta’ dei fatti.. quanto tempo passera’ prima che le convenzioni oggi ”decenti” si trasformeranno in porcate… viviamo in un paese di poteri forti e lobby, dove 4 gruppi detengono l’80% del mercato.. dove l’ingresso delle compagnie straniere e’ boicotatto… dove con il decreto compewtitivita’ metteranno il punto alle nostre dispute..chiudendo il cerchio. e allora mi chiedo e’ tanto difficile muoversi compatti e coesi’ per rivendicare i nostri diritti? DI TUTTI, FIDUCIARI E NON… il blog è apolitico lo so e così deve essere, ma vi consiglio di seguire la discussine del decreto competivita’ dove il M5S proporra’ sotto forma di emendamenti il ddl puglia, rcautoequa. E’un punto di partenza. HO AVUTO LA FORTUNA DI AVERE AVUTO UN CONFRONTO DIRETTO SUL TEMA CON IL SENATORE…MA CHIUNQUE PUO PROPORRE SUGGERIMENTI E MODIFICHE. ANCHE FEDERCARROZZIERI HA AVUTO PIU’ VOLTE UN CONFRONTO SUL TEMA. E soprattutto dovremmo andare tutti nella stessa strada per dire qlcosa, esattamente come hanno fatto le compagnie. EMILIANO ALFEDI
sonia,forse mi hai frainteso,io non chiudo la pratica finchè la vettura non e finita o perlomeno in finizione,però c’è gente che chiude purchè non gli chiedno foto con i pezzi sostituiti!!!
Salve a tutti, voglio fare un’osservazione che da un po’ di tempo a questa parte , mi trovo a leggere la rivista di CARCARROZZERIA e di tanto in tanto trovo:”a fuoco carrozzeria a Roma, a fuoco carrozzeria a bologna e quante altre ancora ne ho trovate “,
vi sembra che una carrozzeria vada a fuoco così facilmente?
oppure è un modo come un altro per l’imprenditore stuffo di quello che succede nel nostro settore e con la crisi che ci troviamo , la vede una soluzione per chiudere una parentesi a tutto e ricominciare in altro settore con meno investimento di quello che occorre per realizzare una carrozzeria e poi starci anche dietro e con meno problemi magari scegliendo di fare il commerciante, compro a tot.x e vendo a x più il ricavo che devo avere , senza problemi con periti con assicurazioni che si mettono sempre di traverso, o con giudici di pace che fai prima ad avere un’udienza da PAPA FRANCESCO che ad avere udienza o sentenza in tempi che ti permetterebbero di non dissanguarti economicamente..
ANCORA ASSISTIAMO A DISAGI SOCIALI SENZA PRENDERE PROVVEDIMENTI, si pensa sia tutto così succede per fatalità e quindi se ne fa una ragione ma non è così.
finisco l’argomento ,dicevo di allarme sociale scaturito dal sistema corrotto compromesso marcio , comunque alle logiche delle grandi lobby che hanno portato la disperazione nelle famiglie di tutti coloro che in qualche modo lavorano attorno al sistema delle riparazioni e dei sinistri assicurativi.
dispiace qundo comiceremo a sentire le notizie che non vorremmo mai sentire e quella che qualche collega preso dalla disperazione e sopraffatto dai debiti sceglie la tragedia, e non fatemela dire perché per carattere mio personale non oso neanche pensare e quindi non riesco nemmeno a scriverla ma voi capite cosa intendo.
DOVELO STATO
DOVE SONO LE ASSOCIAZIONI
POSSIBILE CHE SI PENSA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE AD ACCUMULARE RICCHEZZE FREGANDOSENE SE QUESTO COMPORTA LA DISPERAZIONE DI ALTRI E QUALCHE VOLTA LA PERDITA DELLA VITA DI QUALCUNO?
POSSIBILE CHE NON COMPRENDONO CHE NEL MOMENTO IN CUI UN’IMPRENDITORE COMMETTE UN ATTO DISPERATO SIGNIFICA CHE VI E ISTIGATO E QUALCUNO NE DOVREBBE PAGARE LE CONSEGUENZE,(si le conseguenze le paga solo la famiglia)
MA QUALCUNO DI COMPETENZA POTREBBE RIFLETTERE UN PO’ E SPENDERE 2 PAROLE CON LO STATO.
Salve a tutti, bisogna reagire ma dobbiamo trovare un modo che la nostra protesta o qualsiasi altra cosa che si porterà avanti verrà presa in considerazione,io dire per cominciare cercare di avere un comportamento leale tra colleghi nel senso che dovremmo disdire tutti i contratti che abbiamo con le compagnie perché se nessuna carrozzeria si convenzionerà penso che ci prenderanno in considerazione, e cominciare a lavorare applicando le giuste tariffe e costo materiali di consumo in uso per le riparazioni ,del tutto in maniera indipendente e che nessun collega cerchi di approfittare del momento pensando che siccome il mio concorrente per tanti anni è stato convenzionato e magari pensa che lui sia stato penalizzato da ciò, dice adesso ne approfitto io per prendere contatto e proporre la convenzione: sarebbe una tragedia il sistema non si riprenderebbe mai più finchè qualcuno si piega al loro volere non abbiamo speranze, questo è quello che il collega dovrebbe pensare ma se non gli è andato bene a quello che magari a trascorso i tempi belli della carrozzeria posso andare bene io oggi facendomi convenzionato con le loro condizioni da rimetterci quello che hai magari accumulato con tanti anni di sacrificio?
La stessa cosa dovrebbero fare anche i periti , si dovrebbero darci una mano in questo perché questa non è solo la nostra guerra ma è arrivato il momento di far cambiare questo sistema che panalizzi chiunque ci lavora che sia perito o che sia carrozziere , bisognerebbe che i periti siano disposti ad un incontro al livello di associazione (escludendo in primis le assicurazioni) tra le categorie dei carrozzieri e i periti per trovare insieme una soluzione per avere veramente un mercato libero il quale si batte tanto anche il nostro governo dicendo liberta d’impresa e libera concorrenza , ma quella leale.
io sono un perito assicurativo iscritto al ruolo nazionale e da Settembre 2014 ho deciso di fare realmente il libero professionista! Basta con i mandati delle Compagnie Assicurative!!!
Qualcuno se le va a cercare.
Le polizze sul web sono piene di insidie e di articoli che nessuno legge.
chi di voi ha mai letto 78 pagine di fascicolo Informativo mentre si apprestava a cliccare “ok” sul sito?
Queste sono le assicurazioni… danno dei truffatori e ladri alla nostra categoria, quando ladri e truffatori ************. Vendono prodotti ingannevoli senza alcuna pietà, è veramente vergognoso. Periti e convenzionati, tirate fuori le palle, e cercate al più presto di recuperare il danno che avete fatto, uscitene a testa alta se ci riuscite, e anche prima possibile Saluti.
SIG. GATTI ,COMPLIMENTI ED PER LA DECISIONE PRESA , SI PERCHE’ MAI COME IN QUESTO MOMENTO VI E’ LA NECESSITA’ DI REAGIRE , ANCHE IO DA CARROZZIERE A.P.&B. HO FATTO DISDETTA DA TEMPO PERCHE’ QUELLO DELLE COMPAGNIE E’ UN GIOCO AL MASSACRO ,CHE SIA CARROZZIERE O PERITO NON FA DIFFERENZA.
SERVIREBBERO ANCORA ALTRI CHE SEGUISSERO L’ESEMPIO.
SIG. GATTI ,COMPLIMENTI PER LA DECISIONE PRESA , SI PERCHE’ MAI COME IN QUESTO MOMENTO VI E’ LA NECESSITA’ DI REAGIRE , ANCHE IO DA CARROZZIERE A.P.&B. HO FATTO DISDETTA DA TEMPO PERCHE’ QUELLO DELLE COMPAGNIE E’ UN GIOCO AL MASSACRO ,CHE SIA CARROZZIERE O PERITO NON FA DIFFERENZA.
SERVIREBBERO ANCORA ALTRI CHE SEGUISSERO L’ESEMPIO.
Non ci sono parole……qualcosa di indicibile…. ricambia di sottomarca, lavoro pagato male…. accordi sottobanco…. .. una realtà falsata totalmente…… e tutto poi sembra normale alla gente…
Fabio Bergamo
http://www.fabiobergamo.it
Sono un tirabolli e avendo letto ciò che pensate mi rendo conto che non si è capito la differenza tra arte del lavoro e compensi.alcuni miei colleghi hanno firmato accordi con alcune compagnie scavalcando il carrozziere promettendo alla compagnia riparazione dette per cioè senza riverniciare.chiaro che il tutto e impensabile o meglio dire e sempre una incognita mentre si lavora su delle auto si capisce se l’auto e da riverniciare o meno.pultroppo questi fiduciari sono obbligati a riparare la grandinata facendo finta che la vernice non è creata tanto si presume che il cliente non abbia le capacità di vedere a occhio nudo poi nel tempo arriva il disastro del danno a discapito del cliente.tutto questo è anche per colpa del carrozziere che negli ultimi anni paga il nostro lavoro sempre meno incarnato anche sul nostro lavoro con il risultato di separazione di collaborazione.per quanto mi riguarda bisognerebbe tornare al vecchio metodo libertà di mercato e i colossi assicurativi devono pagare all estero e cosi
Confessione tardiva. Ma il pentimento operoso ha pur sempre una sua dignità. Potrei aggiungere le mie confessioni, quelle di un liquidatore sinistri, anzi di un ex liquidatore. In realtà io il mio dissenso lo esprimevo quando ero in servizio e per questo ho pagato un prezzo molto alto. La verità è che le Compagnie gradiscono dipendenti “yes men”, siano essi periti o liquidatori. Se esci fuori dal coro, vieni additato come pazzo. Nelle Compagnie vogliono la “normalità”. Chi protesta viene mobbizzato. Io potrei scrivere un romanzo sulla mia vita di “liquidatore”, a partire da quando lavoravo giovanissimo per la “gloriosa” TIRRENA (quella prima del fallimento dell’intero “Gruppo Tirrena”). Già allora mi fu impedito di svolgere in piena autonomia il mio lavoro. Le Agenzie avevano un potere immenso. Erano quelle che portavano soldi nelle casse della Compagnia. Il liquidatore era uno che i soldi li spendeva ed era facilmente fungibile rispetto ad un Agente che aveva un portafoglio di 4 o 5 miliardi delle vecchie lire. Mi fu detto apertamente che ero bravo (parole del Dirigente di Roma) ma che non ero gradito agli Agenti che, a ripetizione, elevavano proteste nei miei confronti. Quando un liquidatore non può essere attaccato sul piano “tecnico” si lavora sul “carattere” (“è troppo rigido”, “indaga troppo”, “tratta male gli assicurati”, “non saluta adeguatamente”). Mi è capitato di scontrarmi con un avvocato, figlio del legale fiduciario della Compagnia, che pensava di avere “porte aperte alla UPIM”. Mi hanno raccontato che la mia sorte si è decisa in una di quelle cene che chiudono gli incontri di quei Club esclusivi (avete capito no?). Agenti e Dirigenti emisero il verdetto: “Se non si adegua gli faremo un’offerta che non potrà rifiutare”. In buona sostanza mi avrebbero trasferito in un Ispettorato distante 800 chilometri dalla mia famiglia. Li battei sul tempo. Prima che mi “notificassero” il trasferimento, “migrai” verso altra Compagnia. Tante soddisfazioni ma anche tante amarezze. Per la Compagnia di assicurazioni il liquidatore (ma anche il perito) è un limone da spremere. Tanti complimenti a volte celano lo sfruttamento. Carichi insostenibili ed orari massacranti, senza che venga riconosciuto alcunché a titolo di straordinario. Il cavallo di battaglia delle Compagnie è questo: “Non ti lamentare, non chiedere soldi per gli straordinari, la ricompensa che ti diamo è il mantenimento del posto di lavoro”. Inutile poi rivolgersi al sindacato cui sei iscritto. Ti dicono: ” Sì hai ragione. Ma se facciamo qualcosa poi ti devi mettere la corazza”. Senza parlare dei mutamenti che possono avvenire ai vertici. Se una intera classe dirigente viene defenestrata e tu, guarda caso, eri stato valorizzato proprio da quella classe, hai finito di campare. Ti porti dietro le stimmate per tutta la vita.
Queste sono solo pillole della mia travagliata vicenda. Ma non mi sono mai piegato. Sono stato “vessato” persino da esterno. Quando ho lasciato la Compagnia per la quale lavoravo, dopo quasi trent’anni, qualcuno (il mio ex responsabile) ha pensato ancora di potermi torturare. Avendo avuto un sinistro attivo con la mia autovettura (assicurata ancora con la mia ex Compagnia), sono state predisposte ben tre perizie. Stiamo parlando di “parva materia”. La prima perizia, peraltro concordata dal perito incaricato con il riparatore fiduciario di una nota casa automobilistica, viene disattesa. L’elaborato (si badi bene non la perizia) va rifatto. Il perito viene “invitato” ad emettere un nuovo elaborato e ad abbattere i costi di riparazione del mio mezzo (circa mille euro di meno!!!). Scandaloso. Difronte alla palesata volontà di informare l’organo di vigilanza, il famigerato mio ex responsabile mi telefona sul cellulare e mi propone una nuova perizia (fatta da altro perito di altra zona). Aderisco volentieri. La nuova perizia conferma quasi in toto la prima. Il mio ex responsabile fa una figura barbina. Una cosa ho capito nella mia vita: la cattiveria è come un boomerang; torna sempre al mittente. Termino qui perché rischio di tediarvi. Un caro saluto a “Gianni” che penso proprio di conoscere. E lui riconoscerà me.