Due chiacchiere con Filippo Zaffarana, presidente Federperiti, con notevole esperienza nel settore dei risarcimenti.
Tracciabilità dei ricambi: me ne parli?
“A nostra conoscenza e a oggi, solo il Gruppo Fiat adotta un sistema per la tracciabilità dei ricambi. Tutte le vetture finanziate da FGA Capital (Sava) sono marchiate nelle parti asportabili con un brevetto denominato DataDot: consiste nello spruzzare circa 5.000 micro punti contenenti un codice univoco che successivamente viene abbinato al telaio della della vettura. Inoltre, tutte le forze dell’ordine sono dotate dell’attrezzatura per leggere sulla vettura il codice del lamierato o del particolare per poi verificare in tempo reale se quel ricambio appartiene effettivamente a quella vettura oppure proviene da un mercato parallelo”.
Come si è evoluta negli scorsi anni la figura del perito?
“Purtroppo la committenza più importante non prende in assoluta considerazione il fatto che il perito si aggiorni o meno. Basta che costi poco e corra molto. Federperiti è l’unica organizzazione peritale che obbliga i propri iscritti ad un percorso di aggiornamento professionale sia di carattere tecnico in collaborazione con Quattroruote Professional che di carattere psicologico con H&R Solution di Torino. Quindi, la generalità del corpo peritale non si è evoluta e non ha trovato stimoli per evolversi. Solo piccoli e limitati casi in cui il singolo, per amor proprio, cerca di aggiornarsi ed adeguarsi ai tempi che corrono. La massa è ferma e inerte”.
Di quali strumenti tecnologici vi avvalete?
“Purtroppo anche questo argomento è strettamente legato al precedente. L’evoluzione e lo sviluppo della tecnologia non ha apportato alla professione sviluppi eclatanti se non quello relativo alla usuale tecnologia informatica. L’innovazione, specialmente, dei servizi che si potrebbero offrire, incontra grandi difficoltà da parte delle Compagnie, tetragone a ogni cambiamento e innovazione. C’è poca tecnologia nel nostro lavoro. Si potrebbe fare di molto di più e meglio, ma non interessa, non viene presa in considerazione, non viene riconosciuta anche a livello economico”.
Come vedi il futuro del tuo lavoro?
“Lo vedo molto cupo. Il prodotto perizia, allo stato del mercato e a dire delle Compagnie di assicurazione, non serve o serve a poco. L’argomento potrebbe aprire confronti duri e forse inutili. Il concetto base è: si vuole o no una figura terza che possa tutelare l’automobilista nel riconoscergli il giusto risarcimento ed evitare che un giusto, corretto ed equo risarcimento diventi un illecito arricchimento (quando va bene)? Il crinale dell’argomento è se serve o no questa figura sul mercato. Se serve, è necessario rafforzare la sua autorevolezza e terzietà: se non serve ed è quindi usato solo come deterrente, allora è meglio chiudere la baracca”.
Le Compagnie assicuratrici sono al passo coi tempi?
“Fino a quando non si aprirà il mercato, nulla cambierà. In Europa i modelli che funzionano ci sono, in Italia non si prendono neanche in considerazione”.
GIANNI CARR SPORTING TORINO. E’ MAI POSSIBILE CHE IN ITALIA NON SI RIESCA ALMENO A COPIARE DAGLI ESEMPI ESTERI ??? NEL NOSTRO COME IN MOLTI ALTRI SETTORI DOVREMO SEMPLICEMENTE PRENDERE ATTO DI COME ALTRI PAESI RISOLVONO IL PROBLEMA , MA NOI RESTIAMO SEMPRE DIVERSI !!! E SEMPRE CON GLI STESSI PROBLEMI NON RISOLTI !!!! WWW IL PAESE DELLE “MERAVIGLIE” COME DICE CROZA !!!!
Solo in Italia non funzionano le assicurazione….anche il Venezuela che sarebbe terzo mondo…se sei fiduciario significa che hai i requisiti giusti e le assicurazioni pagano il giusto ….sono tutti miglionari le carrozzerie che entrano come fiduciarie…ma fanno una selezione durissima PER ENTRARE..cosi’ in Brasile… poi l ?america den Nord l’Europa e il resto del Mondo….. se lavori con le Assicurazioni e perche’ te lo meriti hai i requisiti e fatto investimenti e le assicurazioni paganoooo come si deve… qui da noi se fai investimenti sei finito perche’ l’assicurazione non se ne frega niente che ammazzi il vicino con i fumi e l’inquinamento acustico….. molte assicurazioni fanno fiduciarie carrozzieri senza nemmeno aver messo un piede dentro certe Carrozzerie…. per questo lavorano a due soldi….Ma i nostri Politici questo vogliono ancora non l’Avete capito ……vogliono sempre piu’ potere e soldi succhiano voi carrozzieri fiduciari… che avete dato le chiavi delle vostre carrozzerie a costo ZERO!!!!!!
Salve, come mai questo sig. Zaffarana ha a cuore i ricambi e di preciso la tracciabilità dei ricambi, con tanti problemi seri che la categoria dei periti porta alle carrozzerie quale aziende serie,non dimentichiamoci che noi carrozzieri non siamo solo prestatori di manodopera ma bensì imprenditori e come tali dobbiamo avere la possibilità di poter fare affari , se ci capita di poter reperire ricambi a costi molto convenienti penso sia corretto, il problema nasce solo se uno mette di aver sostituito un pezzo quando invece non lo ha fatto, oppure se mette i codici di riferimento dei ricambi lasciando pensare che sia nuovo ed originale quando magari invece i ricambi sono o l’equivalente o usato, ma questo non comporta che i ricambi costino meno.
Penso che farebbe bene se pensasse di dare alla categoria dei periti un po di etica professionale e non spudoratamente dipendente delle assicurazioni, che poi creano un sodalizio con chi gli fa comodo al loro per arrotondare perché non sono pagati congruamente e quindi anche i carrozzieri che si prestano a certi meccanismi pensano di poter risolvere il costo ora con le truffe, quando invece basterebbe riuscire a farsi pagare dignitosamente che uno non si mette a certi rischi.
E poi in ultimo il perito che lavora 365 gg. l’anno per le compagnie non potrebbe eseguire CTU perché il suo giudizio è pur sempre condizionato dal rapporto costante che lui ha con le compagnie assicuratrici.QUESTI SONO I PROBLEMI CHE DOVREBBE AFFRONTARE IL SIG. ZAFFARANA, no i ricambi.
Salve, volevo ricordare che il Perito sulla carta dovrebbe essere una figura terza e quindi dovrebbe garantire al danneggiato che la riparazione sia eseguita a regola d’arte e alla compagnia di risarcire il danno in maniera equa.
Ma purtroppo non è così, anzi c’è una sorta di assuefazione al fatto che il PERITO E’ DELL’ASSICURAZIONE.
Perché non iniziamo a fare degli esposti presso gli uffici competenti?
Saluti
Bravo Antonio, ha colto nel segno… Cominciamo a fare degli esposti e rifiutare di essere complici di situazioni come quelle che purtroppo tutti i giorni ci vede coinvolti situazioni totale anomalia e scorrettezza. Non si può continuare ad accettare che il perito faccia le perizie (o meglio vada a giro a fare le foto) per poi tornare in ufficio e inserire i dati in un programma fornito dalla compagnia e cosi viene generato l’importo della riparazione. Abbiamo perso il lume delle ragione ma ancor peggio abbiamo perso la dignità e l’onestà professionale!!!!
Uniamoci e ribelliamoci per riprenderci quello che ci spetta.
Purtroppo e dico purtroppo, la categoria dei periti tiene ancora l’accordo con ANIA , ma dimenticano che loro devono rispettare gli accordi ANIA in quanto riguarda il loro rapporto con le compagnie , come purtroppo il bagget stabilito per le perizie,il costo per altri eventuali interventi che loro tengono per conto delle compagnie, e non invece a inculcarci che le compagnie li obbligano a conteggiare il nostro costo ora al prezzo che conviene solo a loro.
Questo cari colleghi non è corretto e neppure appropiato perché sempre ripeto noi non abbiamo l’accordo con ANIA dal 01-01-2004-, ma loro invece si, che si pagassero loro in base agli accordi che tengono e ci lasciassero lavorare al modo giusto ridandoci dignità nel lavoro che svolgiamo.
Il sig. ZAFFERANA dovrebbe pensare a dare dignità alla categoria che lui rappresenta cercando di mettere ordine in maniera tale da fare sparire i sodalizi che si sono venuti a creare per sopravvivere con le tariffe che magari lui stesso ritiene giuste.
Voglio dire una cosa cari colleghi ed altri che magari rappresentano altre categorie: Mi posso anche sbagliare ma che dite voi tutti gli ITALIANI si alzano la mattina per pensare di delinquere perché siamo un popolo di delinqunti ?
Io dico di no.
E vero la mela marcia la si trova ovunque , ma non dobbiamo tagliare l’albero per la mela marcia.
Io penso che se chi di competenza anziché magari accottentarsi con non so cosa dalle lobby, tenesse un po di più alle categorie non saremmo a questo punto.
E poi non è così difficile mettere tutto o quasi tutto a posto, basterebbe che i periti facessero veramente la stima tecnica congruamente e lasciassero che ogni carrozzeria adoperi il costo ora che ritiene opportuno per la propia azienda.
E poi ancora basterebbe che la figura del perito verrebbe retribbuita ancheessa congruamente per evitare che nascerebbero sodalizi con lo scopo di truffare le compagnie nel solo intento di arrotondare .
QUESTO PER ME CARI SIGNORI NON SI CHIAMANO DELINQUENTI O TRUFFATORI, MA QUALCUNO DOVREBBE RENDERSI CONTO CHE QUESTO E’ UN ALLARME SOCIALE PROPIO PERCHE’ CON QUESTO SISTEMA DI PERIZIA E QUANTIFICAZIONE DANNI , UN’AZIENDA CHE LAVORA SERIAMENTE SE LA VEDE BRUTTA.ci tengo a dire che non giustifico chi commette reati ma è giusto guardare la situazione a 360 gradi.
LA MAGGIORPARTE DI NOI ABBIAMO FAMIGLIE , E PER QUESTA ATTIVITA’ ABBIAMO FATTO DEBBITI, QUINDI DOBBIAMO PUR METTERE QUALCOSA SUL TAVOLO PER MANGIARE A MEZZOGGIORNO E SERA, ma con questi sistemi così compromessi come si fa.
Ci tengo a precisare che l’intervista al presidente Zaffarana è mirata al progetto di tracciabilità dei ricambi e non alla sua figura di presidente.
Il progetto di tracciabilità secondo noi è ottimo.
possiamo saper quali sono i benefici che i carrozzieri avremo da ciò.
Oppure possiamo sapere perché di questa tracciabilità dei ricambi, a quale scopo.
In questo particolare momento credo che ci sono cose che abbiano una certa priorità come detto negli articoli precedenti, e non vedo questa cosa della trcciabilità dei ricambi fra quelle elencate con prioerità.
comunque aspetto di vedere quali potrebbero essere i benefici.
#ANTONIO
Si tratta di un progetto FEDERPERITI, non FEDERCARROZZIERI. Noi abbiamo sicuramente altre priorità.
Il ruolo del perito dovrebbe essere quello di controllare le lavorazioni ed essere dalla parte del consumatore e non dalla parte della compagnia.
Monitorare i ricambi è un buon modo per tutelare il consumatore, sia per quello che riguarda eventuali truffe, sia per quanto riguarda eventuali ricambi smaltiti in maniera non corretta.
Se il ricambio è tracciabile tutto questo è possibile.
come nel post precedente chiedo…………… ma dobbiamo risolvere i problemi di altri o i nostri?
in germania i periti sono pagati dal tuw e non lesinano sulle riparazioni ma anzi si chiamano espertise proprio perchè quello che periziano è la corretta esecuzione del lavoro non lo sfruttamento di artigiani al soldo delle compagnie che li paga una miseria.
io ho avuto domicilio a monaco per diversi anni quando correvo per la rally art tedesca e i periti arrivavano in carrozzeria in porsche e per ogni perizia si facevano pagare dalla compagnia dai 3cento ai 4cento euro…
ed era responsabile della riparazione il carrozziere non stava a far foto o perdite di tempo simili passava sempre il perito giorno per giorno a constatare che la riparazione fosse eseguita a regola, da lui poi certificata.
il carrozziere guadagnava 90 euro all’ora con i costi dimezzati quasi rispetto ai nostri e li che regna allianz col piffero che faceva la scienziata come fa qua da noi, che non vuole pagare nulla e tira anche di pensiero.
i periti devono essere indipendenti pagati dalla motorizzazione per il giusto lavoro che eseguono e per la responsabilita’ che si devono assumere sulla riparazione che autorizzano e se una vettura non è riparabile va buttatta chiuso.
questo in un paese civile che fa le cose con raziocinio.
opps scusa mi dimenticavo che siamo in italia il paese dell’assurdo.
facciamo un referendum e mettiamo i periti a carico della motorizzazione che vengano pagati come si deve e responsabili di cio’ che fanno e cosi anche i carrozzieri non pagati a 30 euro l’ora per far risparmiare chi gia è gonfio di soldi e lesina sulla capacita’ di vivere investire e lavorare di altri.
questo è risolvere il problema il resto è sempre girare in folle a raccontare quanto il mondo è cattivo e a non far nulla di realmente utile.
cosi’ non serve far nessuna tracciabilita di ricambi e boiate simili, che paghino il giusto e nessuno deve fare il circo a 4 per restare a galla in sto mare di merda.
Grazie al Presidente dei periti per averci messo a disposizione questo meraviglioso Know how.Questa tecnologia sui ricambi la ignoravo, e la ritengo molto utile per l’unica strada percorribile e sostenibile, quella della trasparenza. Una volta che tutta la filiera è alla luce, preferibilmente pubblica ONLINE per ogni singola operazione di chiccessia, diventerà come un sistema di qualità, prevarrà l’elemento tecnico che è incontestabile per il troppo e per il troppo poco, con buona pace dei soggetii che se la girano a proprio favore perchè tanto gli altri soggetti interessati non vedono cosa succede. Foto inviate immediatamente all’assicuratore, filmare tutta l’auto alla ricezione,bolle di acquisto, elenchi dei danni da parte dei clienti danneggiati, ispezioni ad auto consegnata, sostenibilità tecnica dei risarcimenti documentata e chi più ne ha più ne metta per la trasparenza. Come minimo: Qui casca l’asino e gli asini (per non dire altro).
Vorrei segnalarvi un articolo su Quattroruote di febbraio dal titolo: Confessioni di un perito.
Una semplice considerazione: pur con tutti i distinguo, il mensile Quattroruote non è un giornale schierato nè con le tesi dei carrozzieri, nè con le compagnie di assicurazione, potremmo definirlo un giornale per il consumatore automobilista. In confronto le dichiarazioni di Zaffarana sono zuccherini!
Tengo il giornale bene aperto sulla scrivania e lo faccio vedere a tutti i clienti.
Davide possiamo pubblicarlo sul sito? Temo di no, ma i 5 euro spesi meglio della settimana!
Buongiorno a tutti
ho letto l’intervista resa da Zaffarana e le risposte a corollario di questa date dai vari interlocutori, specialmente quella dura fatta da ANTONIO, al quale logicamente vanno i miei più cordiali saluti e la mia stima per quanto da quaesti puntiualizzato anche se talvolta impropriamente.
A tal proposito mi permetto di dare il mio parere di perito e di CTU così da dare risposta ad alcune dolenti note evidenziate dall’amico Antonio.
Ha ragione Antonio a dire che il perito talvolta viene identificato quale una figura professionale a servizio della compagnia, ma mi spiace dire che anche qualche autoriparatore, da un pò di tempo a questa parte viene identificato in egual modo, poichè anche costui ha scelto la strada della compagnia stipulando con questa variu patti che certamente non giovano alla categoria, ma si sa bene noi in Italia non siamo stati mai uniti anzia abbiamo sempre fatto le corse per farci male con le nostre mani.
E condivisibile il pensiero di Antonio allor quando questo asserisce che le mele marce ci sono ovunque e che non è necessario abbattere l’albero per curare il male, ma è anche altrettanto vero che lui stesso infierisce su di un rappresentante di un’altra categoria non avendo cognizione di quanto da questi espresso in merito all’argomento ricambi, il quale certamente non concerne l’attività di un perito ma voleva solamente evidenziare alcuni aspetti operativi messi in atto a tal riguardo e sopratutto al fine di cercare di combattere le mele marce, così come meglio puntualizzato dalla redatzione di questo blog.
A tal proposito suggerirei all’amico Antonio e a tutti quelli che hanno a cuore la probbelmatica comune facente parte del mondo dell’autoripaazione e della stima del danno, di non scagliarsi l’un l’altro facendo come al solito il gioco delle potenti lobby assicurative, ma bensì di discutere le probblematiche comuni al fine di fronteggiarle all’unisono con serenità e pacatezza che il caso di spescie richiede, difatti vorrei rammentare a tutti gli operatori del settore che le compagnie, grazie al NS solito battibeccare, continuano ad andare avanti con i loro progetti mirti a distruggere due delle più importanti categorie professionali per mezzo delle quali ad oggi loro solo risecono a fare degli utili monetari.
Chiedo pertanto all’amico Antonio e a tutti i suoi colleghi di non voler sparare nel mucchio ma bensi di tirarsi fuori dal mucchio così da poter ragionare sui probblemi comuni senza scannarci tra di noi ingiustamente e sopratutto continuando a fare il gioco del nemico, il quale dagli ormai morti accordi ANIA già tanto ha distrutto e tanto vuole ancora distruggere a discapito delle categorie interessate e sulle quali ha già prodotto innumerevoli utili.
un saluto
Agostino
Salve, caro Agostino per quanto posso capire lei fa il perito, si a ragione sul fatto che ci sono anche carrozzieri che hanno stipulato convenzioni con compagnie di assicurazioni si ma lo hanno fatto in maniera del tutto autonomo ,i periti tengono proprio l’accordo con ANIA come ASSOCIAZIONE e quindi tutti obbligati a lavorare per le compagnie con tariffe concordate dall’associazione stessa dei periti con ANIA, mentre invece i carrozzieri quelli che hanno o stipuleranno accordi con questa o quella compagnia lo fanno raggiungendo accordi del tutto personali e quindi se domani la tariffa concordata non ti sta bene perché obsoleta e non la vogliono aggiornare presenti regolare disdetta e lavori da carrozziere indipendente, e non si può dire lo stesso dei periti.
Poi per quanto riguarda la CTU almeno nella mia zona , e non lo dico solo io ma tutta la categoria qualsiasi perito che fa una CTU non adopera metodi e parametri del mercato reale ma bensì sempre con ste tariffe impartite dall’ ANIA come se i carrozzieri avessimo accordi con ANIA.
Qui non si tratta di una mela marci ma di un sistema stritolato e monopolizzato dalle assicurazioni ed i periti reggono il loro gioco e tutto questo danneggia l’economia reale si perché molti colleghi costretti ad accettare liquidazioni molto basse per non incorrere alle lunghe attese dai giudici di pace e per esigenza di avere liquidità imminente oggi che si hanno affrontato spese per eseguire questo o quel lavoro o per inps o per l’energia elettrica o per altre spese aziendali accettano somme che non corrispondendo al reale guadagno che si avrebbe dovuto avere prima o poi si cede non si riesce a pagare l’inps non puoi aver il DURC non puoi pagare altrre cose primarie e così via si avvicina la fine.
In fine è vero io non ho cognizione di quest’argomento , ma la mia riflessione è scaturita dal fatto che stai tranquillo che in questo meccanismo ci saranno ulteriori aumenti per il carrozziere o ulteriore tassa,
Per questo il mio allarme è : ma è proprio importante portare oggi portare avanti quest’argomento dal sig. ZAFFARANA con le tante difficoltà che il nostro settore soffre sempre in virtù del ruolo che copre , perché non si impegna a risolvere le problematiche che affliggono il sistema ,potrebbe iniziare a tutelare di più i suoi associati chiedendo alle compagnie un adeguamento delle tariffe delle perizie che a sentire i periti prendono un’elimosina,così magari non lavorando a basso costo riuscirebbero a guardare in faccia il mercato reale delle riparazioni.
Come potrebbe rendersi conto che le carriere dei periti andrebbero separate , chi sceglie di lavorare con le compagnie di assicurazioni non potrebbe fare le CTU e viceversa.
La cosa che mi fa imbestialire sai non condivido che per vederti riconosciuto un diritto mi sento dire ma noi non siamo uniti,ti ricordo che tempo fa sono uscite delle sentenze che parlano chiaro in merito agli accordi tra carrozzerie ed assicurazioni come anche il progetto di A.P.&B. che sono stati dichiarati vessatori dalla legge anticoncorrenza della corte di cassazione EUROPEA e quindi anche a trovare polizze con condizioni particolari non se ne deve tner conto perché come se fossero delle polizze di RCA liberissime.
Si ma mi vorresti dire ma tuto questo cosa centra con l’argomento! Bravo ti rispondo è l’argomento che non tiene conto delle necessità che ci sono oggi nelle carrozzerie e nei diritti dei consumatori a vedersi risarcire dei danni dopo battaglie legali che durano anni solo per ingrippi creati ad arte dal sistema sbagliato di perizie che ci troviamo oggi.
RIPETO:
C’E’ QUALCHE COMPAGNIA CHE SI PREOCCUPA SE I CLIENTI NON PAGANO LE FRANCHIGIE?
C’E’ QUALCHE COMPAGNIA CHE SI PREOCCUPA PERCHE’ INVIA LA LIQUIDAZIONE AL CLIENTE CHE DOPO AVER RITIATO LA MACCHINA PRESSO LA CARROZZERIA E SI E’ PURE INCASSATO I SOLDI?
C’E’ QUALCHE COMPAGNIA CHE SI PREOCCUPA SE NON VI PAGA LO SMALTIMENTO?
C’E’ QUALCHE COMPAGNIA CHE SI PREOCCUPA SE VUOLE CORRISPONDERE LA MANODOPERA COME GLI PARE?
C’E’ QUALCHE COMPAGNIA CHE SI PREOCCUPA PER NOI SE CI VUOLE TOGLIERE LA CESSIONE DEL CREDITO?
C’E’ QUALCHE COMPAGNIA CHE SI PREOCCUPA SE NOI TIRIAMO DI POLVERE DI STUCCO E CHE SIAMO I PIU’ COLPITI DI TUMORE ALLA PROSTATA E AL FEGATO?
SE AVESSI LETTO SOPRA CHE LA FIAT SI ERA INFILATA NEI RICAMBI DEI PIXEL DA RILEVARE PER FARE SI CHE LE FORZE DELL’ORDINE RIUSCISSERO A RISALIRE CON I DETRITI LASCIATI AI PIRATI DELLA STRADA AVREI DETTO CHE FIGATA.
MA PER FAR SAPERE AD UNA COMPAGNIA O A LEI STESSA, SE SU UNA MACCHINA VAN SU I RICAMBI ORIGINALI OPPURE NO MI FA RIDERE.
ANCHE PERCHE’ VORREI VEDERE SE DAVANTI AD UN RICAMBIO ORIGINALE FIAT MARCHIATO MAGNETI MARELLI , VALEO HELLA ,BOSCH,SEKURIT, PLINKINTON, OPPURE DENSO DIRETTI ,CHI CI FA LA FIGURA PIU’ DI MALTA, SE IL CARROZZIERE CHE LI MONTA O LORO CHE CI TIRANO SU UNA CRESTA DA PAURA.
LE MELE MARCE SI CI SONO DAPPERTUTTO NON DITEMI CHE ALL’INTERNO DI TUTTA STA GIOSTRA CI SONO CATTIVI SOLO A GRATTARE STUCCO?
IO PENSO CHE SE NESSUNO TI COSTRINGE ALTRI AD ARRAMPICARSI NEGLI SPECCHI QUEST’ULTIMO SALE SICURAMENTE DALLE SCALE CHE E’ MOLTO PIU’ FACILE,SICURO, E SENZA TANTI FASTIDI.
PREOCCUPIAMOCI DI QUELLO CHE SERVE A NOI NON QUELLO CHE SERVE ALLE COMPAGNIE CHE QUELLE, A NOSTRA DIFFERENZA, CI PENSANO AI LORO AFFARI BENISSIMO, NON SERVE DARGLI NESSUNA MANO E NESSUN CONSIGLIO SEMMAI IMPARIAMO COME FANNO………..
VI RICORDO LA STORIA DEL TOPO CHIUSO IN GABBIA CON LA CORRENTE AI PIEDI CHE PER STRESS SI AMMALA GRAVEMENTE, MA DUE TOPI NELLA STESSA GABBIA CON LO STESSO TRATTAMENTO LITIGANO TRA DI LORO E ANCHE SE STRESSATI NON SI AMMALANO PIU…..
VOGLIAMO CONTINUARE A RACCONTARCELA, O IL CASO DI ANDARE A STACCARE LA CORRENTE?
E ANTONIO HAI RAGIONE DA VENDERE COL 3X2
CONDIVIDO PIENAMENTE QUESTI DUE RICGHE DI LUCA :(SE AVESSI LETTO SOPRA CHE LA FIAT SI ERA INFILATA NEI RICAMBI DEI PIXEL DA RILEVARE PER FARE SI CHE LE FORZE DELL’ORDINE RIUSCISSERO A RISALIRE CON I DETRITI LASCIATI AI PIRATI DELLA STRADA AVREI DETTO CHE FIGATA).
SOLO PER MOTIVI DI ENORME IMPORTANZA DIREI BRAVO AL DOTT. ZAFFARANA , MA PER TUTTO IL RESTO RIMANGO SEMPRE SU TUTTO CIO’ CHE HO DETTO , E CHE CI SONO TANTE COSE CHE VENGONO PRIMA DI QUESTO PASSAGGIO SE LA LORO PREOCCUPAZIONE E’ QUELLA DI VEDERE I RICAMBI CHE NMONTIAMO NOI SULLE AUTO CHE RIPARIAMO.
VOGLIONO MONITORARCI PER POTERCI TOGLIERE ANCHE QUEST’ULTIMA RISORSA RIMASTA IL RICAVATO DEL COSTO DEI RICAMBI.
DOPO DI CHE SSIAMO ALLA CROCE.
LUCA POTRESTI ESSERE PIU’ CHIARO, COSA INTENDI DIRE CON:HAI RAGIONE DA VENDERE COL 3X2.
GRAZIE.
SALUTI
Carissimi colleghi di lavoro, di lavoro perché credo a molti di Voi, nei scritti rivolti al sito federcarrozzieri e noto chi si sporca le mani e chi a fronte di problematiche si aggrappa ai propri vetri. A causa dell’albero marcio del Confartigianato. Vi racconto un mio episodio (non è inerente all’argomento ma esso testimonia l’inaffidabilità dei nostri sindacati deboli e corrotti) riguardo ad una notifica dell’Agenzia Delle Entrate ricevuta nel 2010 la quale mi invitava a portare tutta la documentazione necessaria (fatture e altro) perché per 3 anni consecutivi 2005-2006-2007 non ero CONGRUO e COERENTE. Causa del redditometro, ottimo strumento per garantire l’assoluta povertà al disagiato. In effetti la mia azienda di Carrozzeria sita nella provincia di Pordenone, causa problematiche personali in quei anni la mia azienda che ora non ho più si trovava in seri problemi. Alcuni dei miei operai se ne sono andati e per rimpiazzarli ho dovuto assumere dei apprendisti, i primi che trovavo nel mercato. Questi erano giovani dai 16 ai 20 anni circa senza nessuna esperienza di carrozzeria. Ricevo dopo circa un anno il verdetto per il 2006 EVASORE per un totale di € 25.625,00 e di € 29.491,00 per il 2007. Queste sanzioni sono dovute al calcolo delle ore lavorative di apprendisti e operai per il costo manodopera. L’Agenzia delle Entrate calcolava all’apprendista una resa del 30% inferiate all’operaio anche se era appena assunto. Con 3 apprendisti che mi trovavo in quel periodo e io solo come titolare le calcolazioni erano alle stelle e ne conseguiva una serie di sanzioni dall’irpef, all’iva, imps e altro.
Prendo un appuntamento al Confartigianato di PN con il responsabile del settore carrozzieri, il quale mi dice che l’Agenzia delle Entrate non può applicare una percentuale sull’apprendista con dei conteggi a spanne. Chiesi cosa si può fare, ma la risposta era una alzata di spalle, e mi disse di portare la documentazione al commercialista del Confartigianato, ci andai e la risposta fu senza neppure aver aperto il fascicolo: “La seguo io, non si preoccupi troverò sicuramente un accordo con l’Agenzia delle Entrate e sicuramente avrò una riduzione del 50%”.
Restai attonito e senza parole, quel personaggio già sapeva come sarebbe andata a finire. D’altronde solo un esperto commercialista del Confartigianato conosce i complotti tra Enti ed esponenti dello Stato.
Con il mio commercialista abbiamo intrapreso la strada del contraddittorio. Ancora in atto oggi. Nel 2013 Inviai una raccomandata al Presidente del Confartigianato Nazionale a Roma con tutta la documentazione e al Presidente del Confartigianato di Pordenone (al quale avevo pagato la mia quota annuale nel ricevere sostegno sindacale), nel chiedere un aiuto a risolvere il caso.
Entrambi tutt’oggi anno domini 2015 ce un tacito silenzio.
Questo e l’albero marcio signori, che andrebbe sradicato e gettato nel fuoco, giusto perché non resti traccia. Ora cari amici ci possiamo riunire noi, ognuno di noi sottoscrive il suo problema me lo manda al mio e-mail : effebipn1@libero.it ci sentiamo ci incontriamo anche in capo al mondo se serve e insieme uniti estirpiamo e ripiantiamo. Scusate ma io da solo non riesco a fare nulla così anche voi. Vi aspetto, ho lasciato tutti i mie dati. Fabio Benedet. Grazie
Antonio hai ragione col 3×2 come le offerte al supermercato, cioè ragione da vendere e per di piu’ in offerta per averne ancora di piu’ ……………