La news è del Fatto Quotidiano. Viene ripresa fra l’altro da Repubblica.it e  dall’huffingtonpost.it.

Simona Vicari indagata per favori a Totò Cuffaro in carcere. La sottosegretaria Ncd è accusata di concorso in falso

Simona Vicari, sottosegretaria allo Sviluppo Economico in quota Ncd, è indagata per concorso in falso dal momento che avrebbe fatto favori all’ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro, in carcere. A riportare la notizia dell’inchiesta, di cui è titolare la procura antimafia di Roma, è un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano. La Vicari è accusata di aver “contraffatto” le sue visite a Cuffaro in carcere spacciando per propri assistenti amici e fedelissimi dell’ex governatore della Sicilia.

Gli investigatori stanno vagliando i primi due anni di visite a Cuffaro a Rebibbia da parte di una decina di politici della sua regione, compresa Vicari. In tutto gli indagati sarebbero una ventina. I politici avrebbero portato con sé persone di fiducia di Cuffaro per ricevere direttive sullo “spostamento” di proprietà.

(…) Simona Vicari è stata convocata dagli investigatori un mese fa circa, ad aprile. Poco prima, all’inizio del mese, si è sentito parlare di lei nelle intercettazioni dell’inchiesta napoletana sul metano a Ischia, che ha portato in carcere Giosi Ferrandino del Pd e i vertici della Cpl Concordia, coop rossa. Nel 2013, a proposito della legge di stabilità, l’ex craxiano Franco Simone, a capo delle relazioni istituzionali della Concordia, manda una mail al suo presidente in cui riferisce dell’impegno di Vicari di limare il testo del provvedimento e garantire 140 milioni di euro in sette anni per la metanizzazione (…) Il giorno successivo, la sottosegretaria allo Sviluppo economico rivendicò il merito dei fondi stanziati per queste opere nel Mezzogiorno.

(…) Politicamente Vicari è una creatura di Renato Schifani, siciliano come lei e come Angelino Alfano, il leader di Ncd. Nello scorso autunno è stata condannata dal tribunale di Palermo a risarcire la somma di 218mila e 513 euro, più gli interessi legali, al comune di Cefalù. Per cinque anni, dal 1997 al 2002, Vicari ha infatti percepito una doppia indennità, nonostante il divieto di cumulo: da sindaco di Cefalù e da deputata regionale della Sicilia. Vicari, Cuffaro, Schifani, lo stesso Alfano hanno tutti beneficiato, infine, delle vacanze di lusso gratis o scontate offerte a suo tempo dalla Valtur di Carmelo Patti, sospettato di essere un prestanome del boss mafioso tuttora latitante Matteo Messina Denaro. Vicari e Cuffaro furono ospiti di patti a Favignana con un’ampia comitiva. Era il 2009. Due anni dopo, l’amicizia tra i due è stata rinsaldata dalle visite in carcere, a Rebibbia.