Comunicato stampa della CARTA DI BOLOGNA
La Carta di Bologna commenta l’approvazione alla Camera del disegno legge concorrenza: “Norme di buon senso che migliorano il settore Rc auto”
Soddisfatte le sigle della Carta di Bologna: “Dopo il sì della Camera al ddl concorrenza, si aspetta il via libera del Senato. La politica ha recepito le istanze delle parti coinvolte: le regole favoriscono i consumatori e i danneggiati”
“Il disegno legge concorrenza è stato approvato alla Camera. E adesso è all’esame del Senato. Il provvedimento ha avuto un lungo iter, durante il quale la buona politica ha ascoltato le istanze di tutte le parti sociali coinvolte. Così – è il commento della Carta di Bologna alle dichiarazioni di Ania di oggi 8 ottobre 2015 -, si può provare a cambiare in meglio il settore Rc auto. Nel corso del cammino parlamentare del provvedimento, sono stati ascoltati consumatori, vittime della strada, giuristi, artigiani e numerosi altri soggetti, inclusi i carrozzieri indipendenti”.
Una sola nota stonata: “Gli unici contrari al ddl concorrenza – evidenzia la Carta di Bologna – sono stati gli esponenti di Ania, l’associazione che rappresenta quasi tutte le assicurazioni, e dell’altro gruppo assicurativo non rappresentato in Ania; ma anche, paradossalmente, l’Ivass e l’Antritrust, che hanno sposato integralmente le tesi dell’oligopolio assicurativo. Tocca ricordare che il ramo Rc auto ha fatto utili per 6 miliardi di euro negli ultimi 3 anni. Nonostante prezzi Rca record in Europa e profitti stellari, l’Ania chiede al Senato modifiche al ddl concorrenza: cambiamenti che andrebbero nettamente contro i danneggiati. L’Ania punta a ridurre i risarcimenti per i danneggiati e a distruggere la concorrenza nelle riparazioni”. La conclusione è semplice: “Il mercato Rca è in mano a 3 gruppi assicurativi che gestiscono il 70% del mercato – chiosa la Carta di Bologna -. In un contesto simile, la concorrenza evidentemente va incentivata con ben altre scelte e con un serrato controllo da parte di Ivass e Antitrust: queste autorità continuano a non vedere quello che non è altro che un macroscopico cartello anticoncorrenziale.
È ora di riformare da capo a piedi tali istituzioni perché le leggi possono essere facilmente aggirate se le autorità non esercitano il loro potere di moral suasion. Non solo: ormai circolano clausole contrattuali che vogliono far rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta, ovvero decurtare i risarcimenti dove il diritto pone un argine tramite vessazioni imposte al cliente. Si svegli l’Ivass a vigilare in merito oppure il legislatore chiuda questa istituzione che, nata sulle ceneri della defunta Isvap, non dimostra, immersa in una strana commistione di conflitti di interesse, di avere la schiena dritta per dettare alle compagnie comportamenti volti alla trasparenza, e alla chiarezza dei contratti assicurativi”.
Segreteria Carta di Bologna
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Carissimi colleghi, descrivere lo stato d’animo vissuto in questi mesi credetemi è abbastanza difficile.
Ritrovarsi per l’ennesima volta a combattere quel qualcosa che credevi aver superato, è snervante, soprattutto demoralizzante.
Per questo ringrazio di cuore tutti coloro che in questi mesi si sono attivati per difendere i diritti di Noi Carrozzieri e di tutti gli Automobilisti.
Un grazie infinito va alle nostre famiglie e ai nostri collaboratori che in questo periodo hanno dovuto convivere con le nostre frustrazioni.
Abbandonare o rallentare progetti associativi e aziendali che si erano programmati perché devi dedicarti anima e corpo a questa sacra battaglia per la libertà delle nostre aziende, soprattutto una battaglia di civiltà perché prima di essere Carrozzieri, siamo Automobilisti che possono subire un danno anche fisico.
Quello che mi rattrista è mi fa incaxxare, scoprire che qualcuno ha tifato perché questo vergognoso DDL venisse trasformato in legge.
Il mio disgusto e rivolto a tutti quelli che hanno sostenuto questo DDL e non parlo solo delle compagnie che in quella legge avevano un grande interesse economico, mi rivolgo a quei riparatori delle assicurazioni, domandandomi come sia possibile che ci siano menti così limitate da non capire che quel DDL era contro di Noi in quanto artigiani carrozzieri, contro di Noi come semplici Automobilisti.
Riparatori delle assicurazioni pronti a svendere i propri diritti per avere qualche macchina in più ( Miserabili ).
In questo, scenario ti accorgi chi sono i veri Carrozzieri, mentre parte la corsa al si salvi chi può di chi abbandona la barca come fanno i topi convinto di mettersi in salvo andando ad ingrossare le fila degli elenchi fiduciari.
Giustificando le loro scelte vigliacche e la loro incapacità imprenditoriale mista a codardia, nelle classiche risposte (la nostra è una scelta aziendale, non mi metto contro i poteri forti e le multinazionale )
Siete solo dei vigliacchi, non siete stati capaci di dedicare un solo minuto del vostro tempo per difendere Voi stessi e la categoria d’appartenenza semplicemente perché non siete CARROZZIERI.
Fabrizio Contu. Carrozziere iscritto a FEDERCARROZZIERI
Grande Fabrizio sposo in pieno i tuoi concetti e mi meraviglio come tanti nostri colleghi non lo capiscono, perché hai ragione quando dici che ancora prima di essere artigiani carrozzieri, siamo tutti clienti di queste compagnie che vorrebbero oltre che tagliare il danno materiale direi in un modo indecente, pretendono pure che il danno fisico alla persona venga liquidato come decidono loro senza neanche potersi tutelare, tramite un legale di fiducia, devi solo accettare quello che ti OFFRONO GENEROSAMENTE le assicurazioni, vorrebbero che anche le persone fossero convenzionate, fiduciari, magari presto e male .
Proprio ieri parlavo con la moglie di un carrozziere che mi diceva che erano costretti a lavorare con le convenzioni dell’assicurazioni , perché loro avevano sette dipendenti e quindi per poterli tenere devono per forza lavorare come fiduciari, io sinceramente non credo e non capisco come puoi tenere delle persone in regola facendoti pagare il costo orario che ti impongono loro, il materiale di consumo come veniva pagato 10 anni fa e fornendoti anche i ricambi loro, io penso di sapere come fanno e voi ?
sebastiano ,come fanno ,ci sono vari modi per andare avanti ( i fiduciari )
caro fabrizio hai proprio ragione , infatti io quando in una occosione di un convegno ( che non mi ricordo quale ) telefonai ad un collega che sul biglietto da visita era in rete car gli chiesi se voleva partecipare anche lui a quel convegno mi disse che lui non veniva perche ‘ lui tifava al contrario
[…] (Da Ilcarrozziere.it) […]
Purtroppo a noi italiani non piace impegnarci troppo per fare le cose, siamo capaci a lamentarci e prendere la colpa con gli altri. In questo periodo di difficoltà, molte, troppe carrozzerie si appoggiano alle compagnie per trovare lavoro. E sento sempre dire la stessa cosa da poveri idioti italiani, “le compagnie mi mandano via il lavoro”… Le compagnie ti mandano via l lavoro, o sei tu che non riesci neanche a mantenere quello che hai? Ho fatto dei corsi di gestione e marketing, e mi sto accorgendo che c’è molta ignoranza e poca voglia di fare il salto da carrozziere ad imprenditore. Vero, l’imprenditore deve portare i risultati e numeri, ma è anche vero che siamo imprenditori di una piccola realtà locale e non di una multinazionale. All’ultimo corso una mia collega di un paese vicino il mio mi ha detto: sono convenzionata da 5 anni con Generali, e dico che negli ultimi 3 mesi si stanno vedendo dei risultati…” In 5 anni, l’ultimi 3 mesi???? Spesso al corso ci hanno spiegato che tutto si basa sui numeri, ore di lavoro, tariffa media di mano d’opera, tempo impiegato medio, ecc. Chi ha fatto questi corsi lo sa. Ci hanno anche dato dei numeri dei sinistri. Nel 2014 il 7%, con una canalizzazione del 6% alle carrozzerie convenzionate. Allora se parliamo di numeri facciamo i conti: 100.000 auto il 7% sono 7000, il 6% di queste sono 420 auto l’anno diviso x le carrozzerie della provincia. Fate un calcolo del parco circolante della vostra zona…. Io l’ho fatto, porta qualche auto in più al mese, ma ti ribassa la tariffa anche su quella % molto maggiore di auto che ti portano i tuoi fiduciari, i clienti. Conti alla mano? Più corsa e meno guadagno. Ma a noi ci piace avere la carrozzeria piena, o guadagnare, dopo gli investimenti fatti????
Ma quanto dovrebbe essere pagata regolarmente la manodopera…….. e i materiali di consumo???