Prima domanda a bruciapelo. Non solo sei socio di Federcarrozzieri, ma ricopri anche un ruolo delicato. Perché hai fatto questa scelta?
“Ti rispondo con un aforisma di Eleanor Roosevelt: ‘Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni’. Il mio sogno è racchiuso nel motto di Federcarrozzieri: ‘Liberi di scegliere’. Bisogna partire da lontano per capire le scelte che stanno creando il futuro. Maggio 2011: la rivista Car Carrozzeria in occasione dell’Autopromotec organizza l’evento ‘Una rete al giorno’. Io sono presente con la nostra associazione della provincia di Macerata ‘Banca del veicolo’: in quell’occasione, conosco i miei attuali soci. Nel 2011, ci sentiamo mal rappresentati: i vari consorzi e associazioni di carrozzieri lavorano bene sul proprio territorio, ma in campo nazionale non hanno una voce che amplifichi la loro protesta. La battaglia per eliminare l’articolo 29 (tra il dicembre 2011 e il gennaio 2012), fatta a suon di fax (proposta da noi e amplificata dal blog ilcarrozziere.it), ci fa capire che è giunto il momento: gli artigiani carrozzieri indipendenti hanno bisogno di una voce fuori dal coro. Tra i tanti chiamati a collaborare, in quattro decidono di metterci la faccia fondando Federcarrozzieri, nel 2012: io sono fra quei quattro”.
Altra domanda molto diretta. L’automobilista è libero di scegliere il carrozziere di fiducia. Quale strategia adotti per far capire sia ai carrozzieri sia agli automobilisti l’importanza della libertà di scelta?
“In questi anni di crisi economica, le assicurazioni hanno trovato terreno fertile per portare avanti i loro progetti, di conseguenza il nostro lavoro è cambiato (a volte penso in meglio). Da semplici artigiani carrozzieri, ci siamo trasformati in imprenditori. Mi spiego: eravamo abituati ad attendere che il cliente venisse da noi in caso di incidente o rottura di accessorio, ora siamo noi che lo cerchiamo 365 giorni l’anno per informarlo dei suoi diritti, accogliendolo in carrozzeria e dedicandogli tempo, utilizzando canali di comunicazione informatici: e-mail, Facebook, o tramite il classico manifesto o brochure, con buoni risultati. Per il carrozziere è diverso: anche qui cerchiamo di comunicare, ma sopratutto cerchiamo di fornire strumenti per difenderci dai soprusi a tutela dei propri diritti (vedi Oxygen). Strumenti per farsi conoscere (MioCarrozziere). E strumenti per riportare in carrozzeria lavori da sempre nostri: i cristalli (Expert Glass). Molti (forse anche sopra le nostre aspettative) ci hanno seguito, una parte preferisce svendersi alle assicurazioni, una gran parte tiene il piede dentro due staffe aspettando di vedere quale direzione prenderà il mercato”.
Crisi economica fa rima con paura del futuro: ci si chiude; si fanno scelte sbagliate dettate proprio dal timore di sbagliare. Sino a qualche anno fa, tantissimi carrozzieri sceglievano di essere convenzionati con le compagnie assicuratrici, proprio per la paura. Cosa fai per persuaderli a essere liberi?
“Rispondo al plurale. Il mio ‘io’ si sente un’unica entità con Federcarrozzieri. Come una buona azienda, abbiamo deciso di investire in tempi di crisi. Abbiamo deciso di essere presenti per ben due edizioni all’Autopromotec, proprio per far conoscere (a carrozzieri, ditte fornitrici e vari addetti del settore) le nostre proposte, gli strumenti necessari per tutelarsi dai soprusi delle compagnie, dei loro ‘galoppini’. E devo dire con ottimi risultati. Addirittura, le persone degli stand vicini, vedendo la marea di persone al nostro stand, venivano a trovarci chiedendoci: ‘Ma cosa vendete?!’. L’investimento che ci sta dando e sicuramente ci darà ottime soddisfazioni è Oxygen: Gestione sinistri, Gestione noleggio, Gestione polizze e Gestione ricambi. Assaggiato una volta, non lo lasci più, non puoi farne più a meno: è una droga!”.
Il bivio: essere convenzionati o indipendenti e liberi. Qual è il futuro?
“Essere convenzionati o indipendenti è una scelta. O fare gli interessi delle compagnie; oppure tutelare i diritti del consumatore (nostro cliente) e fonte dei nostri guadagni, aiutando la crescita della nostre azienda. La tendenza in futuro la possiamo immaginare, osservando le associazioni di categoria. Fino a poco tempo fa, non osavano schierarsi da una parte o dall’altra. Oggi che esiste una voce in più, che sta risvegliando molti animi, stanno utilizzando sostantivi assopiti: libertà, scelta, indipendenza. Il futuro lo stiamo creando, siamo sempre pronti a nuovi attacchi: è in corso una battaglia tra chi ha scelto di essere libero e chi, nonostante gli utili a molti zeri, tutela il portafoglio a scapito della sicurezza e della salute del consumatore”.
Sta arrivando tantissimo ossigeno alle carrozzerie indipendenti che hanno aderito a Oxygen. Il messaggio che Oxygen fa davvero bene arriva anche ai carrozzieri più scettici?
“Lentamente, ma arriva. Un vecchio proverbio dice: ‘Chi fu morso da un serpente ha paura dell’estremità di una fune’. Mi spiego: in passato, molte parole sono state spese, pochi i fatti in un progetto concreto. Oggi il concreto c’è: Oxygen è uno strumento creato da carrozzieri per i carrozzieri. Basta essere iscritti a Federcarrozzieri (unica credenziale non avere convenzioni in essere con assicurazioni) per utilizzare gratuitamente gli strumenti messi a disposizione. Purtroppo, esiste molta ignoranza nella categoria. Ignoranza non a livello scolastico/culturale. Ma ignoranza nel senso di non capire com’è il mondo oggi e dove va: non c’è condivisione, ognuno cura gli interessi del proprio orticello. C’è chi non vede più in là del proprio naso. Non mi stancherò mai di dire: ecco uno strumento per i carrozzieri, fatto dai carrozzieri. Crediamo in quanto facciamo. Non abbiamo poltrone da difendere (nessuno di noi è stipendiato), abbiamo creato strumenti per le nostre aziende e li vogliamo condividere con i nostri colleghi”.
Oxygen s’ingrandisce a vista d’occhio. È impressionante il numero e la qualità delle iniziative messe in campo. Ma quando avete intenzioni di fermarvi?
“Mai. Oxygen è uno splendido ‘giocattolo’ che ogni giorno si perfeziona e si arricchisce di servizi. Non siamo geni, sono i nostri associati che parlandoci delle loro esigenze ci stimolano a cercare soluzioni, supportati da un nuovissimo gruppo operativo Federcarrozzieri che ci aiuta trasmettendo entusiasmo. Dopo Oxygen, stanno nascendo piattaforme simili, ma dalla nostra abbiamo l’esperienza. In poco più di un anno, oltre 4.000 pratiche caricate e risolte con successo, grazie a ottimi professionisti (non vorrei sbagliare, ma credo che solo dieci abbiano avuto bisogno di causa per essere risolte). I fatti parlano. Vorrei chiudere ringraziando di cuore tutti i colleghi che ci seguono, che ci danno una mano nel testare i vari progetti, e i tecnici (avvocati, patrocinatori) che hanno passato notti insonni per preparare documenti essenziali alla battaglia”.
Quello che mi sorprende è che mi fa arrabbiare è la mancanza di molti colleghi carrozzieri che non si interessano non Fano il minimo sforzo per informarsi della grande opportunità che offre federcarrozzieri e a costi ridicoli con vantaggi enormi se penso a quanti di noi ha buttato via molto tempo e denaro in cambio di nulla io non smetterò mai di ringraziare federcarrozzieri per quello che Fano e per quello che hanno fatto . È la prima volta che abbiamo un gruppo che difende prima di tutto il cliente e di conseguenza la categoria senza alzare la voce ma con argomenti competenza circondati da professionisti di tutte le categorie che ruotano attorno ai nostri clienti grazie ragazzi e forse giunto il momento di far capire per essere abbonati o per dire che si fa parte de questo magnifico gruppo si deve fare il versamento per il semplice motivo che lo meritate veramente un abbraccio
Parole sante.grande pietro
Grande intervista!
L’intervista fatta a Pietro e straordinaria ma lasciatemi dire che il commento di Spanesi è da condividere in pieno.
Grande Pietro!
Grade Orazio!
Leggere questo articolo mi viene la pelle d’oca,mi vien da piangere come tutte quelle mattine che mi recavo a lavoro e nonostante la carrozzeria strapiena a fine mese non cera un minimo guadagno,non potrò mai dimenticare quella telefonata al responsabile Allianz per chiedere di aumentare la tariffa oraria,e come accontentare un bambino mi ha dato 50 centesi in più,per stare buona e zitta…Ed io come si dice dalle nostre parti ( ho calato le braghe) ed ho accettato …. Pero nn potrò mai dimenticate quel giorno che insieme ad Orazio siamo andati a Bologna per conoscere Galli Davide …