Il flop annunciato dell’intesa anticoncorrenziale tra Ania e artigiani confederati. Ora si attende l’Antitrust.
L’avevamo detto e scritto in tutti i modi. L’avevano messo nero su bianco sia il Ministero del Lavoro che il Viceministro allo Sviluppo economico. E lo avevano detto e scritto la maggioranza delle associazioni dei consumatori: quel tavolo era “abusivo” e quelle che si volevano firmare non erano linee guida.
Ora arriva la conferma in una dichiarazione del Presidente di Assoutenti che non lascia adito ad equivoci. “Da fonti certe” dice Furio Truzzi “ritengo di poter affermare che, anche per il vizio di forma della loro elaborazione, queste linee guida mai verranno pubblicate dal Mise. A maggior ragione” ribadisce il presidente Assoutenti, che è anche componente del CNCU presso il MISE, “è destituita di ogni fondamento la singolare pretesa di far pubblicare dal Mise liste di carrozzieri “buoni” asserviti alle compagnie e non liberi di lavorare nell’interesse dei loro clienti”.
Nel frattempo, mentre in molte realtà locali confederate si ufficializza un inutile e tardivo dissenso dalle decisioni dei vertici, crescono in maniera esponenziale le dimissioni dei carrozzieri dalle confederazioni.
Ora si attende l’intervento dell’Antitrust al quale sono state preannunciate segnalazioni sulla natura anticoncorrenziale degli accordi siglati lo scorso maggio.
Visto i danni che potrebbero causare le confederazioni ai carrozzieri indipendenti sarà bene diffidare il più possibile dalle stesse.
Grazie a Dio al
Ministero c’è qualcuno che capisce e soprattutto ci ascolta
Lo abbiamo sempre detto in tutte le lingue del mondo. Quelle non sono linee guida che a noi servono, Ma serve tutt’altra roba e lo ha ribadito anche il mise
Quel protocollo è un falso, e danneggia ancora di più i carrozzieri che hanno il prosciutto sugli occhi. E purtroppo c’è ne sono tanti. Per fortuna Assoutenti non è come le altre associazioni di utenti, che si svendono al più forte, ma fanno il proprio lavoro fino all’ultimo battendosi x il vero principio dell’associazione. Tutelare il cittadino. Continuate così, grande Furio
e una guerra continua la mattina non si va a lavorare si va al fronte
ERNASTO 06/06/19
Ciao mi scuso x essermi perso qualcosa ma l’accordo caduto quello di cui al titolo qualcuno mi spiga qual è?
Forse quello che ANIA stava improntando? oppure?
Bisogna smettere di pagare la tessera a della gente che si è venduta già da un bel pezzo
Io credo che alcuni vertici delle confederazioni hanno stretto accordi personali con Ania poiché quelli che hanno trattato le così dette linee guida sono già fiduciari di alcune compagnie,quindi non indipendenti e così si son fatti un patto asu misura per loro,tanto le canalizzazioni gli arrivano tutte a loro,lasciando briciole agli indefessi carrozzieri che aderiranno alle accordo…e tutto un Magna magna…diffidate cari colleghi o non sarete più i padroni indiscussi della vostra azienda,ma nn solo,come detto sopra le a maggio parte delle canalizzazioni saranno proprio delle carrozzerie artefici del patto e firmatari del nulla.
in questa sporca faccenda le confederazioni e l’ANIA fanno fare al MISE la figura del “Ministero che non conta niente”. Le sopracitate se ne infischiano bellamente della pubblicazione. Il loro interesse era una bella convenzione di massa che potesse risollevare il tesseramento delle confederazioni e facesse lievitare il numero dei sinistri canalizzati che in Italia non riesce a superare il 10%. Confederazioni e ANIA vivono da sempre in simbiosi e hanno molte più “cose” in comune di quello che CNA e Confartigianato hanno con i carrozzieri. Federcarrozzieri ha investito tante energie nella buona politica: Carta di Bologna, convegni pubblici e trasparenza della riparazioni. Le confederazioni, invece, hanno sfruttato la debolezza di questo governo e del tavolo allestito al ministero se ne sono bellamente infischiate.
Sentitamente ringrazio sia le confederazioni per aver fatto mio padre cavaliere del lavoro e per avermi cacciato in quanto indesiderabile sia il Mise per aver abdicato al suo ruolo di garante di tutti i i carrozzieri.
Fortunatamente siamo una categoria che nel momento del bisogno alza la testa e inizia a difendersi .
Non dimentichiamo che in modo spontaneo e unitario abbiamo organizzato a Genova due importanti manifestazioni che hanno aiutato a bloccare due decreti ,Crescii Italia governo Monti e Destinazione Italia governo Letta.
Auspico che come allora la nostra categoria si ricompatti maggiormente per denuncire e osteggiare questo nuovo e ancor più pericoloso attacco alla nostra sovrana INDIPENDENZA.
Concludo che un primo risultato le confederazioni lo hanno ottenuto, quello di aver saputo dividere la nostra categoria.
Riunione nazionale di una confederazione per la presentazione in pompa magna del Protocollo Fantasma: attese 130 persone, 40 presenti di cui la maggioranza impiegati dipendenti (“funzionari”) della confederazione stessa.
Un monologo del relatore unico, balbettii e giustificazioni, conditi dal desiderio di trovare un nemico. Il mega funzionario, anima nera del tavolino, muto.
Risultato? Un protocollo figlio di nessuno, ignorato sia dal sito di Ania che da coloro che, per dovere (una minoranza delle associazioni dei consumatori affini per matrice politico-sindacale), lo hanno sottoscritto adeguandosi senza capire.
Un accordicchio al ribasso inconsistente e anticoncorrenziale di cui evidentemente ci si vergogna tant’è che il testo, a quasi un mese dalla firma, non è consultabile da nessuna parte tranne che su una pagina social semiclandestina. Firmi un capolavoro del genere e poi te ne vergogni? E’evidente la gran paura dell’Antitrust.
Insomma in termini politici un vero disastro: i vertici di categoria hanno perso ogni agibilità politica e ogni occasione pubblica di confronto è una partita in difesa. Se i dipendenti della confederazione che hanno portato avanti questa operazione anzichè parastatali fossero nel privato sarebbero stati licenziati in tronco.
E quando arriva la notizia, non smentita, che il MISE non pubblicherà gli anticoncorrenziali accordi commerciali tra privati che succede? Gli statisti prendono cappello: “ ma tanto per noi valgono lo stesso. Che lo abbiamo firmato al CNEL, mica al MISE…”
Ma la legge non diceva che le Linee guida debbono essere pubblicate dal Ministero? E se il MISE non le pubblica non è che per caso vuol dire che quelle non sono le linee guida? E non è che anche l’ultimo peloso alibi davanti all’Antitrust crolla come un castello di carte truccate?
Questa penosa vicenda ha comunque contribuito a fare definitivamente chiarezza: la categoria dei carrozzieri è cresciuta, si rappresenta da sola e in autonomia e la scelta di svincolarsi dalla intermediazione delle associazioni generaliste ferme alle logiche del secolo scorso, è irreversibile.
Grazie Luca, un commento chiaro che rende evidente la condizione precaria e incompetente di chi vuole rappresentare la categoria non avendone le competenze.
Ottima considerazione bravo Luca
un quadro chiaro e conciso della situazionale attuale.
Non abbassiamo la guardia
Che questo sia un accordo da respingere con forza e senza esitazioni è chiaro, sia nei contenuti presenti nelle loro linee guida, sia negli effetti che queste porterebbero alle carrozzerie sane di tutta Italia.
Parliamo di un accordo che i vertici delle confederazioni hanno voluto a tutti i costi, tanto da ritrovarsi un componente del direttivo, ex presidente di categoria dimissionario, si sono rifiutate di aderire al tavolo tecnico al Mise richiesto dal governo, non hanno coinvolto la base , se non a giochi fatti,
un bel numero di disdette, non sono servite a farli ragionare,
a tutti i costi dovevano sottoscrivere questo accordo.
La domanda nasce spontanea, a vantaggio di chi?
Le loro linee guida.
Riparazione: rapporto contrattuale, obbligo e prassi generale:
informare il cliente attraverso una preventivazione dettagliata.
essere autorizzato dal cliente stesso ad eseguire tali interventi.
bisognerà attendere la decisione del cliente se procedere o meno alla riparazione.
Considerato che noi siamo loro clienti, abbiamo diritto alle stesse regole, o valgono
solo per noi, visto che questi manipolo di incapaci ha sottoscritto un accordo sulla pelle dei carrozzieri senza consultare i propri clienti.
Aspetti tecnici di questo accordo,
sono presenti un elenco di propositi, privi di concreti riferimenti alle modalità di riparazione a regola d’arte.
L’unica parte tecnica di questo accordo, l’hanno dovuta ritirare di gran fretta perché non era farina del loro sacco. (Erano documenti Federcarrozzieri)
Aspetti legali.
Si sbandiera la libera scelta dell’automobilista come fosse una vittoria raggiunta grazie a questo accordo, niente di più falso, esiste una legge semplice e chiara (Legge concorrenza 124/ 2017) Stesso discorso per le clausole vessatorie presenti nei contratti, se sono vessatorie per legge perché devo ritenerle nulle solo se sottoscrivo questo accordo.
Va sottolineato che la maggioranza delle associazioni dei consumatori aderenti a questo accordo appartiene al forum Ania / Consumatori.
Come dire, carrozziere fiduciario delle assicurazioni. (quanto possono essere libere)
Parlano di libera scelta di adesione all’accordo, se non ne fai parte ti mettono nella lista nera delle compagnie, come carrozzeria non gradita.
Va ricordato che gran parte delle compagnie si è creata una rete di carrozzerie fiduciarie,una in particolare, ha investito milioni di euro per promuovere la sua rete.
Credete sia disposta a rinunciare a una fetta di mercato in rispetto a questo accordo?
Ai presidenti artigiani firmatari.
“spesso artigiani alle porte della pensione se non già in pensione,” o aderenti a reti di carrozzerie fiduciarie . Vergognatevi.
E’ necessario respingere con forza questo accordo, riporterebbe indietro di decenni le aziende sane di questo paese, carrozzerie che in questi anni si sono battute per la libertà di impresa, mettendo al primo posto la libertà degli automobilisti.
Ricordiamoci che siamo la spina dorsale di questa categoria.
Le nostre aziende non possono permettersi ulteriori danni legati ad interpretazioni di chi non conosce i retroscena di questo accordo, o peggio ancora la perdita di clienti.
Un accordo siglato nelle stanze buie delle confederazioni, che niente ha a che fare con le richieste fate dal governo, e priva le parti più deboli, del diritto sancito dalla legge 124/2017.
Noi non abbassiamo la guardia, Noi siamo Federcarrozzieri
Fabrizio Contu Carrozziere Federcarrozzieri
#non più iscritto confartigianato.
Sempre i soliti ….solo corbellerie e calunnie, interpretazioni del testo solo per sentito dire e impartito a dovere da quelli che fanno intendere essere i paladini della salvezza.
Ho la sensazione che chi scrive non ha mai letto una riga del testo delle linee guida e se lo ha fatto non credo abbia interpretato bene e si fa guidare da chi ha tutto l’interesse che questo accordo non venga mai attuato.
Si parla e si sparla di convenzioni di massa senza avere idea di cosa è previsto nell’accordo, che tutto è tranne che una convenzione. Infatti, non ci sarà alcuna trattativa preliminare diretta tra carrozziere e assicurazioni.
Non è prevista nessuna convenzione con tariffe a ribasso, perché l’accordo non entra in merito alla tariffa oraria che è lasciata alla libera autonomia dell’autoriparatore.
• L’accordo inoltre prevede:
• Prevede l’utilizzo della cessione del Credito.
• Trasparenza, sia nelle riparazione che nella gestione del sinistro.
• Democrazia, perché tutti potranno aderire nessuno escluso.
• Libertà, perché l’adesione è facoltativa e il cliente ha la libertà di scegliere il suo carrozziere di fiducia.
• Meno concentrazione di lavoro in talune carrozzerie a fronte di una distribuzione più omogenea.
• Onestà, perché ci sarà meno spazio per sinistri fraudolenti.
• Velocità nella gestione del sinistro, perché sono regolamentati tempi di comunicazione tra le parti
• Pagamento entro 15 giorni dall’emissione della fattura.
• Geo applicazione per smartphone, dove i clienti potranno scegliere direttamente una delle carrozzerie iscritte (senza condizionamenti).
Mi sono limitato ad elencare solo alcuni dei vantaggi previsti nell’accordo, ma l’elenco è ben più lungo e consistente, vantaggi sia per il carrozziere che per il cliente finale, ma non voglio essere prolisso, banale e inconcludente come tanti post che leggo, nella speranza di calmare un attimino i bollenti spiriti di chi parla tanto ma mai ha detto che cosa invece si dovrebbe fare.
Questo accordo, mette gli operatori del settore sullo stesso piano e fa sì che venga monitorato l’andamento per verificarne il corretto funzionamento dello stesso.
Tutto questo ovviamente è da mettere in pratica con i tempi giusti che occorrono. Nel frattempo, chi scrive può continuare a farlo ancora, di pancia o di cuore, veda un po’ lui, chi legge può dare una corretta interpretazionE oppure pensarla come vuole, se non c’è dietrologia è meglio! Ma ogni tanto, sia gli uni che gli altri, insieme a pancia e cuore, ci mettano anche la testa.
Buon lavoro a tutti.
Antonio Mariano
#serenamente iscritto a Confartigianato
Antonio dice che il protocollo sottoscritto è cosa buona: oste, com’è il vino?
Scherzi a parte, un importante e storico dirigente confederale dialoga sul blog di Federcarrozzieri. Ma lo sanno i funzionari?
Ma se non contiamo nulla perchè Confartigianato non scrive ai suoi iscritti sui seguitissimi canali social confederati?
Quesrte dfese d’ufficio anche commuoventi, non spostano il problema politico di un protocollo che la categoria non ha voluto, continua a non volere ed ha spaccato perfino la rappresentanza confederale al suo interno.
Federcarrozzieri è subissata di iscrizioni da parte di chi abbandona le confederazioni da nord a sud.
Ma un assunzione di responsabilità politica qualcuno intende farla? .
Luca i funzionari di Confartigianato lo sanno invece avrei piacere di sapere tu quale Luca sei ….perche non cè il cognome
Giuliano Grendene
Ciao Luigi….oh scusami Luca…. Non so perché ma Luigi è il nome che più ti si Addisce!!!!
Antonio Mariano, se davvero è il tuo nome, è stata definita la riparazione a regola d’arte dove è stato sventolato di ogni giornale. Dov’è scritto? Sai, sono stupito e ho la terza media, trovami la riga grazie. Se il carrozziere accetta quello che gli da il perito, verrà pagato entro 15 giorni, altrimenti entro i 30 giorni previsti dalla legge. Se il carrozziere non accetta la cifra offerta, non potrà mettere l’avvocato, anzi si. Pagandolo di tasca. Tu hai letto il protocollo? A cosa serve? Perché invece le associazioni che vendono prodotti, non hanno rispettate i 30 giorni di legge dei pagamenti? Perché non fanno qualcosa, visto che il perito e un autonomo, ma deve usare il software che dice la compagnia, e mettere il costo orario che gli impone la compagnia? Andate a vendere i prodotti come finanziamenti e buste paga, ma andate anche a….. Sindacalisti che avete rovinato l’Italia e gli italiani, x favorire i forti! Aspetto che mi indichi la riga della definizione della riparazione a regola d’arte.
Antonio, non mi sento rappresentato da chi fa a accordi alle mie spalle, sono associato ad artigiani da una vita e si fanno riunioni solo quando devono vendere qualcosa. Un accordo così rappresentativo, non condiviso con gli associati, quasi formulato di nascosto e così palesemente contro corrente mise non si può sentire. Perciò ho inviato disdetta e spero che lo faccia molta altra gente con un minimo di sale in zucca… Rappresentanti… Ma fatemi il piacere le riunioni dove le fate in un bunker per non farvi sentire? Se ci si muove da furfanti si viene trattati da furfanti
Caro Andrea mei, ti rispondo adesso ma poi mi fermo, perché ritengo inutile controbattere sui blog. Anch’io ufficialmente ho la terza media, anche se ho fatto tre anni di superiori, ma non avendo voglia di studiare e avendo per fortuna, un babbo che aveva una carrozzeria ho deciso di seguirlo!
Quindi siamo alla pari!
Però da come rispondi ad Antonio mi fa capire, che, probabilmente non hai letto bene l’accordo delle linee guida da noi sottoscritte!
Io sono convinto che sia un buon punto di partenza dove potremo nei prossimi tavoli far valere la nostra categoria! IL CONFRONTO È MIGLIORE DELLO SCONTRO!!! E visto, come dici tu hai la terza media e quindi non sei un laureato, ne tanto meno un giudice, dai tempo al tempo e vedremo chi avrà ragione… Quel Antonio è Antonio come io sono Roberto Carria e ci mettiamo la faccia, perché siamo carrozzieri e non altri, che, cercano, vogliono lucrare su un sinistro. Noi vogliamo lavorare servire bene i nostri clienti e più che altro mantenersi I Nostri Clienti!!!!
Andrea non sei contento ….noi di Confartigianato abbiamo sottoscritto un accordo che voi reputate una schifezza….ma se così è state tranquilli avrete una marea di nuovi associati….diventerete la maggiore confederazione della Nazione …..i vostri prodotti e servizi soprattutto generati dai contenziosi andranno alle stelle…. sarà un successo su tutti i fronti e soprattutto avrete portato un’idea nuova ed innovativa nel mondo dell’auto riparazione…. Voi siete i veri vincitori altro che Confartigianato che per decenni si è battuta per gente come voi….. Complimenti ed auguri….
Caro signor Mariano le scrivo liberamente che il protocollo lo abbiamo letto, riletto e interamente compreso e le assicuro che non c’è niente da interpretare.La legge annuale per il mercato e la concorrenza n°124 del 4 agosto 2017 all’ articolo 1 comma 10 prevede la definizione dei parametri tecnici per la riparazione a regola d’arte e su quest’oscenità che avete partorito non vi è la minima traccia. Si legge di questioni come la cessione del credito, liberta di scelta del riparatore, tempi di liquidazione e di tant altro già ampiamente normato; si sbandiera trasparenza su riparazione e gestione del sinistro, gli iscritti a Federcarrozzieri lo fanno da sempre. Senza dietrologia liberamente penso che stia scrivendo di aria fritta. Se vuole sapere della parte tecnica per quanto riguarda le riparazioni a regola se n’è discusso al tavolo tecnico al quale la Confartigianato non ha voluto partecipare, allo stesso tavolo era presente il Mise. A scrivere continueremo a farlo come sempre in maniera seria e con il cervello collegato per difendere la nostra professionalità e i diritti dei danneggiati.
Salvatore Montemarano – Autocarrozzeria Montemarano – Sant’Angelo dei Lombardi (AV)
Signor Roberto Carria al tavolo con il Mise, Confartigianato, Cna e Casartigiani sono state invitate più volte ma non hanno espressamente voluto partecipare. Può comprendere da solo che si è sempre stati propensi al confronto…chiaramente con chi abbia la voglia di farlo. Sono d’accordo con lei quando afferma che noi vogliamo lavorare e servire bene i nostri clienti, aggiungerei che vogliamo farlo in maniera professionale e ricevendo il nostro giusto compenso.
Scusate , ma non riuscite a scrivere qualcosa che si possa tranquillamente LEGGERE anzichè INTERPRETARE ?
Comunque siete due carrozzieri pieni di umorismo:
SCRIVETE(sì perchè interpretando, scrivete a coppia)
“Non è prevista nessuna convenzione con tariffe a ribasso, perché l’accordo non entra in merito alla tariffa oraria che è lasciata alla libera autonomia dell’autoriparatore.”
Già , la tariffa è libera, chissa se poi (visto che bisogna concordare) viene accettata, ah giusto se non viene accettata si sono persi solo 10/15gg e poi si inizia da capo la trafila…………….
POI SCRIVETE
“Si parla e si sparla di convenzioni di massa senza avere idea di cosa è previsto nell’accordo, che tutto è tranne che una convenzione. Infatti………………..”
MA POCO DOPO DITE
“• ………………..dove i clienti potranno scegliere direttamente una delle carrozzerie iscritte (senza condizionamenti).”
MA SCUSATE NELLA LEGGE C’E’ SCRITTO:
“Resta ferma per l’assicurato la facolta’ di ottenere
l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del
veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di autoriparazione di
propria fiducia …………………………………………..
CAVOLO LA LEGGE PARLA DI IMPRESE DI AUTORIPARAZIONE DI FIDUCIA (DEL CLIENTE) NON DICE CHE DOVETE VOI DARE UN ELENCO SOLO PERCHE’ PARTECIPANO AL PROTOCOLLO , AH GIUSTO DEVO INTERPRETARE = CONVENZIONE DI MASSA
E SCRIVETE ANCORA
“• Meno concentrazione di lavoro in talune carrozzerie a fronte di una distribuzione più omogenea.
FORSE NON CONOSCETE BENE LA REALTA’ DEI TERRITORI , FORSE NON CONOSCETE ALCUNI AGENTI , FORSE NON AVETE MAI LETTO DI LETTERE DOVE SI PROMETTONO “GETTONI” PER CANALIZZAZIONE…..AVETE TANTA FANTASIA
NON VADO OLTRE
GRAZIE A QUESTA MANDRAKATA PER VOI IL FUTURO DOVREBBE ESSERE PER I:
1)CONVENZIONATI
2)CARGLASSIANI
3)PROTOCOLLIANI
PECCATO CHE VI SIATE DIMENTICATI, DI CHI ,PER ANNI HA PAGATO LE VOSTRE TESSERE , CHE HA SCELTO DI ESSERE INDIPENDENTE MA PER VOI QUESTO NON E’ UN VALORE AGGIUNTO ; AH GIA’ QUELLI NON CONTANO(o meglio per il portafoglio SI’)
COMUNQUE DORMITE TRANQUILLI IL PROTOCOLLO LO ABBIAMO LETTO MOLTO MOLTO BENE………………………………………….
illustrissimi Antonio Mariani, Giuliano Grendene, Roberto Carria, visto che siete tutti esponenti di confartigianato mi chiedo, ma cosa pensate che i carrozzieri siano tutti ignoranti?
Forse qualche hanno fa erano erano brutti, sporchi e talmente sommersi dal lavoro che delegavano a voi tutte le incombenze, ma ora la maggior parte di noi si è evoluta ed informata e questo vi rode perchè non riuscite più a fargli credere quello che volete, il vostro protocollo (dettatovi da chi aveva interessi a farlo) l’ho letto e interpretato nella maniera corretta (uno schifo totale)non mi ripeto perchè è stato ben descritto dal collega poco sopra, almeno abbiate il buon senso di tacere per rispetto di chi in tutti questi anni vi ha mantenuto lo stipendio.
Allora, cari signori miei. Voi avete scritto un accordo che non conta un cazzo, non avete sentito nessuno dei carrozzieri e i carrozzieri non sanno nulla di questo accordo che avete firmato. Quindi, prima di dire che difendete la categoria, fate sottoscrivere e firmare tale accordo prima dell’accordo stesso, ad ogni singolo carrozziere vostro tesserato. Non avete gli attributi x combattere, ma sapete stare sotto i …….. del più forte, caldi caldi sventolando la bandiera della pace. Io ho fatto la lotta, come tanti, dal 2008 molto prima che federcarrozzieri nascesse. Quindi prima informatevi chi siamo, visti i consorzi che sono nati nel 2000 proprio xké VOI SINDACATI VIZIATI, pensavate solo a vendere e lucrare sui servizi a noi artigiani, ma senza mai capire cosa realmente avessimo bisogno. Confartigianato? Nel 2008, mi chiese di essere il presidente della categoria a Viterbo, xké avevo grinta e serviva gente così. Sono stato chiamato 2 volte dal presidente di Viterbo e una volta venuto in carrozzeria. Oh, come sapeva blandire bene, come lo sapete fare bene voi sindacalisti. Tutto questo xké? Xké dovevo prendere un finanziamento di 400000 € e voleva passassi da voi x darvi la vostra onerosa quota. Invece la banca mi ha dato il finanziamento senza problemi e il presidente ha chiamato il direttore della Unicredit dicendogli che essendo un vostro tesserato, il finanziamento non era giusto concedermelo senza passare da Confartigianato visto che ha un accordo con la banca. Questo sapete fare e x questo vi ho mandato a ………. Addirittura mi avete fatto chiamare dal sindaco del mio paese, preside nazionale di Confartigianato pensionati, per sapere il motivo delle mie dimissioni da socio, Menicacci Fabio. E io mi dovrei fare difendere da gente come voi? Ma vergognatevi!!! Se fosse x me, andavate a raccogliere deiezioni canine (testo moderato) in giro! Passato a CNA, altro schifo. Non mi si era mai filato nessuno, quando al convegno della carta di Bologna Davide Galli mi chiava e mi dice che c’è un non ricordo il nome funzionario di CNA che voleva parlarmi. Ci parlo e mi dice tante belle favolette. Poi mi chiese il telefono. L’ho risentito a febbraio del 2012, quando non so come, venne a conoscenza della mia presenza alla trasmissione di Paragone a La Gabbia. Cosa mi disse? Ovviamente manifestava la sua contezza xké portavo la voce dei carrozzieri in TV, ma finí con “mi raccomando non parlare male di noi”. Un applauso verso chi ci deve difendere. Mi scuso con gli altri x il mio linguaggio, ma mi girano. Se voi sindacalisti vi facesse gli affari (moderato) vostri e ci lasciaste in pace, sarebbe molto meglio. A proposito, Mei Andrea, carrozzeria Mei, Soriano nel Cimino VT. Aspetto il mondo ora in carrozzeria. Leggete il futuro, le convenzioni stanno sparendo ma ci sarà accordo con i grossi gruppi di riparazione, a discapito di chi fino ad ora ha cullato le assicurazioni convenzionandosi. Volete lavorare e tenere i vostri clienti? Una cosa dovevate fare, una cosa. Combattere l’indennizzo diretto. Xké sulla legge che dice Salvatore, quella del 4 agosto 2017, voi cosa avete fatto???? Stavate a guardare come sempre??? Volete fare una cosa x noi carrozzieri? Fate togliere l’indennizzo diretto con la camera di compensazione, e che il responsabile del sinistro rimanga l’unico debitore. Fate questa proposta e lottare x essa. È l’unica cosa che chiediamo tutti i carrozzieri, ma prima infilate una mano dentro le mutande x capire cosa rimane!
PS, se credete che federcarrozzieri cerchi tessere, continuare a non vale un …….!!!!! Abbiamo tutti il nostro lavoro, ma vogliamo una categoria pulita e pagata x il giusto.
Di fesserie nella mia vita ne avrò fatte tante e scritte anche di più, ma quelle che leggo qui sono incommentabili. Maleducazione, cafonaggine, idiozie, accuse, offese, sono le cose che più si leggono tra le righe e non, potrei rispondere a tono ma preferisco mantenere un profilo basato sull’educazione e rispetto delle persone, qualcuno addirittura consiglia di mettermi la mano nelle mutande per vedere se c’è rimasto qualcosa dentro. Rispondo solo dicendo che proprio perchè le mutande sono ancora piene resisto a quanto scrivete, e mantenere la calma non è facile ci vuole coraggio, più di quanto vi crediate di avere voi scrivendo quello che non sapete neanche dove lo avete letto o sentito. “I nostri stipendi per esempio”…. ma dove vivete nella repubblica delle banane? Quando mai i raprresentanti di categoria hanno ricevuto uno stipendio? Siamo colleghi carrozzieri, che lavorano per campare come tutti, dedichiamo il nostro tempo a rappresentare una categoria che ci ha votato per rappresentarli e seguiamo i voleri della maggiornaza espressa nelle varie assemblee. Tutto quì!
Mi rendo conto che per rappresentare questa categoria più che avere le mutante piene, bisogna essere veramente pazzi. Poi mi calmo e penso: “Chi fa, FALLA! chi non fa, SFARFALLA!”
Ma dove sono gli “ottomila iscritti certificati inps” che buttano petali di rosa e inneggiano al patto Ribbentrop Molotov “firmato al Cnel”? Noi fatichiamo a vederne in giro, e sui social ci sono solo annunci di dimissioni uniti a critiche e insulti agli autodenominati maggiormente rappresentativi rappresentanti. Non abbiamo visto una sola iniziativa di massa di questi soggetti che in Italia contano su una classe dirigente costituita da sei o sette persone.
Soggetti che da anni in splendida solitudine, stancamente e senza entusiasmo, cercano di star dietro a un mondo che non capiscono più e al quale sono estranei.
Funzionari inadeguati che non conoscono la materia, responsabili di categoria che sono fiduciari e che si arrabattano ai tavoli con le compagnie, queste oramai sono i confederati che da anni hanno sessato ogni iniziativa politica. Riunioni solo per promuovere servizi a pagamento per far cassa. Politicamente non hanno mai scelto,da che parte stare e quesì sono i risultati: una volta poteva essere comprensibile cercare di tenere insieme gli interessi non conciliabili di indipendenti e convenzionati. Ora che i convenzionati spariscono sostituiti dalle multinazionali, che
Il mondo è cambiato, i carrozzieri sono cambiati, l’informazione è cambiata quesì sono ancora fermi ad atteggiamenti misti tra arroganza e paternalismo.
Ma davvero che non riesce,ad aver seguito a casa sua crede di aver titolo di poter speiegare agli imprenditori cosa fare a casa loro.
Ma cosa volete che capiscano questi pachidermi di come si gestisce una impresa oggi?
Loro sono stati bravissimi a far fallire metà delle sedi locali e a licenziare una marea di dipendenti.
E parlano di sindacato… PS non mi chiamo luigi.
Antonio, te lo dico chiaramente. prima di difendere la categoria, INTERPELLATELA OK????? Federcarrozzieri ha scelto di difendere la categoria degli indipendenti, molti lo sono e non tutti sono associati. Prendete una posizione, perchè non dobbiamo mantenere i vostri funzionari da stipendi da capogiro, mentre noi non abbiamo funzionari ma solo rappresentanti che ogni mattina, come ogni associato, alzano la saracinesca della propria carrozzeria che NON ACCETTANO CHE SI VENGA A COMANDARE IN CASA NOSTRA. Perchè, visto che siete carrozzieri che rappresentate la categoria, non fate sedere i vostri funzionari al nostro tavolo al Ministero? Stiamo parlando della stessa cosa, discutiamone. Ma, siccome i vostri funzionari non capiscono un …….. di come si ripara un’auto, ma parlano come riparatori e siccome voi rappresentanti venite soltanto sfruttati e non vi fanno partecipare, non hanno gli ………. x sedersi al tavolo con noi. Buona vita associata, ma non difendete la categoria ma soltanto i vostri tesserati (GIA, PERCHE’ SOLO CHI E’ VOSTRO TESSERATO PUO’ USUFRUIRE DI TALE ACCORDO!!!). Mantieni la calma? Ahahahah, sapessi io quanta la sto mantenendo…..
Volete fare qualcosa per la categoria?
1) collaborate al tavolo con noi, che non vi abbiamo mai scartato, anzi vi abbiamo invitato! Ma voi vi sentite stocazzo e andate a cercare appoggio da altre sigle, che non centrano nulla con la riparazione dell’auto.
2) lavoriamo per far togliere l’indennizzo diretto
3) lavoriamo per il perito terzo, perchè un perito può avere un mandato e un accordo con la compagnia, ma non deve essere obbligato a lavorare con un tempario e tariffa mano d’opera e materiali consumo dettate dalle compagnie.
Evolvetevi, che siete qualche anno dietro a noi.
Antonio , mi spiace per certi toni , ma difendere a priori tale protocollo -quando il malumore parte dalle vostre basi-(non penso che lei mi possa negare questo) e nonostante tutto si è andati avanti , beh , mi fa pensare.
C’è questa stupenda legge :
“Resta ferma per l’assicurato la facolta’ di ottenere
l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del
veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di autoriparazione di
propria fiducia …………………………………………..
Basta applicare BENE questa , difenderla , tutelarla , non scendere a compromessi, non creare liste di carrozzerie da suggerire al consumatore, anche perchè , ci sarà sempre qualcuno che suggerisce una carrozzeria rispetto ad un altra e voi o noi non possiamo controllarli.
La cosa più semplice?
INFORMARE A TAPPETO IL CONSUMATORE CHE E’ LIBERO DI SCEGLIERE IL PROPRIO MECCANICO , IL PROPRIO MACELLAIO , IL PROPRIO ELETTRICISTA , IL PROPRIO CARROZZIERE
QUESTA E’ LIBERTA’ !!!!!!!
ciao, sono sbalordito di leggere certi toni, ma sopratutto amareggiato perchè in teoria a parole, tutti abbiamo a cuore una categoria: I CARROZZIERI o meglio gli autoriparatori, perchè credo che chi esercita veramente questa professione ben sappia che il carrozziere oramai deve saper fare il meccatronico. ma torniamo a noi. non so da quanto tempo sto sentendo parlare di carrozzieri indipendenti contro i fiduciari… ma ci rendiamo conto che abbiamo fatto solo il gioco di chi voleva dividere i carrozzieri??? qualcuno poi parlava che anni fa erano nati consorzi il cui interesse era di gestire i sinistri aumentando i costi delle riparazioni, beh questo dovrebbe far riflettere qualcuno. non so se questo protocollo porterà qualche vantaggio alla categoria, sicuramente il precedente sono certo l’avesse fatto. giovedì 20 giugno prossimo venturo alle 20,30 ci sarà una assemblea provinciale a vicenza organizzata da confartigianato, sono curioso di sentire cosa diranno, auspico in ogni caso che il confronto possa essere civile e costruttivo, sperando non si parli di M…… Poi come si suol dire: al tempo l’ardua sentenza ed aspettiamo fiduciosi. ciao buon lavoro a tutti roberto
Di solito evito un linguaggio ripieno come quello usato da Andrea ma a questo punto credo sia l’unico modo per far capire con chiarezza il perché ci siamo distaccati da quel mondo che certa gente polverosa vuol mantenere con le unghie e con i denti. Andrea ha detto fatti concreti con nomi e date. Quando gettate del fango su chi non vi segue più, cari sindacani, cercate di capire che in Federcarrozzieri sono approdate vite, non tessere! Quando parlate di gente che ha preso un pezzo enorme della propria vita per sopperire a quello che avreste dovuto fare VOI, stipendiati per farlo, sciacquatevi la bocca! Parlate di “corbellerie e calunnie, interpretazioni del testo solo per sentito dire e impartito a dovere da quelli che fanno intendere essere i paladini della salvezza” e ancora ” i vostri prodotti e servizi soprattutto generati dai contenziosi andranno alle stelle”,sareste da denuncia…perché da parte di Federcarrozzieri è sempre stato fatto tutto per evitare un contenzioso, con la piccola differenza che è stato trovato l’unico sistema per girare il coltello dalla parte del manico e poter pretendere quello che ci spetta di diritto senza doverlo chiedere come un’elemosina o al massimo una gentile concessione. E questo pretendendo sempre dai propri associati innanzitutto correttezza e trasparenza. Questo è stato detto in tutte le riunioni che ho seguito personalmente in questi 7 anni. Ricerca di un contenzioso un par di palle! Abbiamo contribuito a far diventare legge un diritto sacrosanto e voi lo avete calpestato come erbaccia senza chiedere niente a nessuno tranne che a voi stessi. Autoreferenziali fino alla fine. Il giorno che troverete il coraggio di vergognarvi sarà sempre troppo tardi.
Luca sei convinto di quello che scrivi, perché ti nascondi???
Nasco Carrozziere iscritto Confartigianato nel 1986 felicemente uscito da Confartigianato nel 2016 perchè NON MI SENTIVO PIU’ RAPPRESENTATO
Fate come ho fatto io:
sono andato qui: http://www.assotir.it/files/Disdetta%20INPS.pdf
Ho scaricato il modulo e inviate le raccomandate mandandoli a quel paese.
Invece di stare qui a chiacchierare di Linee guida INESISTENTI affrontateli dando disdetta come ho fatto io.
Ripeto, è facile:
http://www.assotir.it/files/Disdetta%20INPS.pdf
Cercate in zona chi vi puo’ seguire i servizi: buste paga, contabilità, normative. Tanto lo sanno tutti che le carrozzerie sono iscritte per quello alle confederazioni
X #serenamente iscritto a Confartigianato.
Scrivi: Sempre i soliti….solo corbellerie e calunnie.
Ti invito a smentirmi voce x voce su quello che ho pubblicato.
è vero o no che , un componente del direttivo, ex presidente di categoria si è dimesso.
è vero o no che , vi siete rifiutati di aderire al tavolo tecnico al Mise richiesto dal governo.
è vero o no che , avete coinvolto la base, solo a giochi fatti.
è vero o no che , avete ricevuto tante disdette.
è vero o no che, l’unica parte tecnica di questo accordo, l’avete dovuta ritirare di gran fretta perché non era farina vostro sacco. (Erano documenti Federcarrozzieri).
è vero o no che, esiste una legge semplice e chiara si chiama (Legge concorrenza 124/ 2017) e non è necessaria la vostra tessere per far valere i diritti dei nostri cliente, tanto meno delle nostre aziende.
è vero o no che , che la maggioranza delle associazioni dei consumatori aderenti a questo accordo appartiene al forum Ania / Consumatori.
è vero o no che, se non sei tesserato e aderente ti escludono dall’elenco delle carrozzerie, ed automaticamente si crea una lista nera delle carrozzerie.
è vero o no che , che gran parte delle compagnie si è creata una rete di carrozzerie fiduciarie,una in particolare, ha investito milioni di euro per promuovere la sua rete.
è vero o no che , i presidenti sono “spesso artigiani alle porte della pensione, se non in pensione,” o aderenti a reti di carrozzerie fiduciarie.
Voi contavate nel classico alone di menefreghismo che per tanti anni ha avvolto la categoria, e quando qualcuno domanda , lo mettette in condizioni di dimettersi, o rispondete con le solite frasi di convenienza,
“ chi scrive non ha mai letto una riga del testo delle linee guida e se lo ha fatto non credo abbia interpretato bene e si fa guidare da chi ha tutto l’interesse che questo accordo non venga mai attuato.”
Voi siete gli unici a capire, e ad interpretare correttamente.
Concludi “Mi sono limitato ad elencare solo alcuni dei vantaggi previsti nell’accordo”
Quelli si chiamano DIRITTI sanciti dalla.(Legge 124 /2017)
Immagina se domani arrivasse in carrozzeria un’informativa che dice: Cara carrozzeria da domani, potrai essere libero di servire i tuoi clienti, noi controlleremmo che i tuoi clienti non vengano minacciati e dirottati in altre carrozzerie, a condizione che: paghi una tessera e sottoscrivi un accordo.
Quando qualcuno si interpone tra il cittadino e la legge, sostenendo che grazie al suo accordo gli verranno garantiti i suoi diritti, io lo chiamerei in altro modo, visto che sei presentato come uno che sa interpretare bene, non ho bisogno di scriverti come si chiamano quelle organizzazioni.
#continua a stare serenamente iscritto a confartigianato
Dimenticavo, #Vergognatevi
Fabrizio Contu Artigiano Carrozziere iscritto a Federcarrozzieri
#non più iscritto confartigianato
@Fabrizio Contu: 92 MINUTI DI APPLAUSI!
Potete anche difendere quell’accordo come la panacea di tutti i mali. Però esistono realtà che non potete negare. La prima. Federcarrozzieri l’ha letto talmente bene che si è accorta che l’allegato tecnico l’avevate copiato dai documenti trasmessi alle associazioni dei consumatori nell’unico tavolo legittimato e costituitosi prima al Ministero dello sviluppo economico. Vi siete presi talmente tanta paura che le vostre presunte linee guida contengono un bel tratto di penna su quegli allegati. Prima verità quindi indiscutibile: i vostri allegati tecnici erano copiati da Federcarrozzieri. Seconda verità, nel 2014 quando girò in parlamento un emendamento errato sulla riparazione “concordata e condivisa col perito” col perito Fogarollo fece un mea culpa e l’errore, evidenziato da Federcarrozzieri, fu corretto con estrema fatica. Ora fate lo stesso errore, perchè il vostro accordo contiene la stessa formulazione ma per voi oggi bene. Per Fogarollo no, vistro che si è pure dimesso dal direttivo. Chiaro segno di trasformismo da una parte e di coerenza dall’altra. Altra verità indiscutibile. Il mise le vostre linee guida non le pubblica, non le pubblicizza perchè non sono condivise con Federcarrozzieri, pur censita dal ministero del lavoro, e perchè il Vice Ministro ha chiesto al contrario la massima condivisione. Le vostre linee guida non sono condivise con tutti i consumatori, ma solo una minoranza mentre la legge lo impone. Non sono condivise con Federcarrozzieri e mentre ne parlavate o ne parlate male, lo ripeto avete copiato “paro paro” le proposte tecniche, peraltro una base di discussione. Un pò di pudore quindi. Altra verità: la maggior parte delle associazioni dei consumatori che hanno firmato le vostre presunte linee guida sono appartenenti al Forum Ania consumatori, finanziato dall’ANIA e che da soldi ai consumatori per progettini di vario genere e tipo. Cosa pensano di voi queste associazioni? Nel 2013 volevano vietare la cessione di credito con un documento a firma delle stesse e dell’Ania nel quale i carrozzieri sono visti come un branco di speculatori. Complimenti anche qui, avete scelto ottimi alleati. Verificare per credere sul sito del Forum ANIA consumatori, è tutto scritto. Ora, con l’ANIA quelle associazioni sono molto contente che gli artigiani cedano alla pressione dei periti (già pressati dalle compagnie in modo spaventoso) per pagare ciò che oggi pagano. Non ci vuole un accordo per chiedere ciò che oggi le compagnie già fanno. Altra verità indiscutibile: lo sapete che con questo accordo i noleggi non li pagheranno? Lo sapete il perchè?. L’avete scritto voi o forse vi è sfuggito perchè in realtà quell’accordo è scritto con una penna di matrice assicurativa. Leggete bene, scovate il bug. Veniamo ai presunti vantaggi. Dopo aver concordato pagano, come oggi. Quindi nessun vantaggio. Farete una lista con una app dove ipotizzate che gli agenti assicurativi, cioè le controparti, segnaleranno il carrozziere concordatario. Attenzione, attenzione, attenzione, mettete la volpe a guardia del pollaio, perchè l’agente in questo modo sarà ancor più incentivato a canalizzare sulle reti dedicate (carglass) e sui fiduciari superstiti. Ma queste dinamiche forse vi sfuggono. Altra verità l’ANIA ha forse qualche perplessità sull’accordo e per questo motivo il vs. funzionario megagalattico è stato molto prudente. Prima di atturare l’accordo è necessaria la pubblicazione del mise e una verifica dell’Antitrust. Forse non sapete o non conoscete quanto tempo ci vuole. Lo scoprirete. Ora poi siete usciti col fatto che l’accordo vale lo stesso perchè è stato firmato al CNEL. Qui inutile soffermarsi. Viene solo da ridere. Ma chi ride? L’ANIA se la ride di sicuro, sta li davanti al fiume mentre voi aspettate. Voi aspettate loro guadagnano miliardi. Se l’accordo sarà attuato loro guadagneranno ancora di più. Diciamo un 10% del nostro fatturato. Trecento quattrocento milioni di euro. Questa è la loro aspettativa, basta conoscerli bene e parlarci. Poi la seconda aspettativa per loro è stare fermi aspettare sapere che voi presentate in Italia quest’accordo, che dovete fare la app , prendere qualche pacca sulla spalla e dirvi che gli agenti senz’altro canalizzeranno le pratiche ai concordatari. Altro aspetto indiscutibile che fa piacere all’ANIA sulle singole pratiche, loro sanno che la cessione di credito non da diritti al carrozziere in quanto tale, ma trasferisce quei diritti che alla fine sono e restano del danneggiato. E a quei diritti dopo che vi siete fidati dei periti, degli agenti, dell’ania, dei consumatori che hanno firmato ci rinunciate pure. Complimentissimi ancora, bravi, applausi. Fate pure propaganda ma dura quel che dura perchè poi i nodi vengono al pettine. Altra questione interessante: lo sapete che il signor Corti è fiduciario di un gruppo assicurativo tedesco. Si lo sapete sicuramente, ma forse non sapete che nella delegazione Ania c’èra anche il Dottor Alessandro Bucci dirigente dello stesso gruppo. Per carità sono cose che capitano, ma partecipare ad un negoziato dove è presente chi ti da il pane non è proprio la migliore delle cose.
La mia autocarrozzeria,
invogliata dal progetto territoriale , per questo anno paga la doppia tessera ,CNA e Confartigianato.
In settimana abbiamo una riunione dove verrà spiegato questo accordo che ad oggi proprio non mi convince .
Non ne capisco il senso.
Già lavoriamo a regola d’arte!
La tutela del nostro lavoro è un altra.
È molto probabile che da settimana prossima abbandonero’ entrambe le associazioni.
Siete proprio convinti che i vostri funzionari di provincia e di regione lo vogliano? Queste linee guida che le confederazioni propongono? Perché a me non risulta, in quanto continuo a ricevere telefonate e incontri tutti da tener in gran segreto, perché non si può far sapere che ci siamo incontrati. E la solita frase che esce è la Solita ci obbligano a proporla anche se personalmente sono contrario perché di tecnico non ce nulla anzi……. E mi fermo qua. Scusate ma non posso firmarmi con il mio nome. Altrimenti i vostri funzionari verranno messi alla gogna. E sostituiti con i più obbedienti
E’ ovvio che nel protocollo di tecnico non ci sia un bel nulla; l’intento, anche in virtù delle modalità attuative e comunicative, non era quello di redigere una intesa che avesse delle basi tecniche nel rispetto delle indicazioni della legge, bensì quello, già da troppo tempo attuato, di adeguarsi ai desiderata dell’Ania proponendo vecchie e inidonee soluzioni che certamente non porteranno più lavoro alle piccole o medie carrozzerie ma consentiranno probabilmente alle imprese assicuratrici di ottenere illegittimi vantaggi a fronte di pseudo concessioni. Concessioni assolutamente inutili visto che i diritti degli autoriparatori sono già tutti nella normativa vigente, solo a volerla far rispettare. I funzionari delle maggiori organizzazioni che hanno promosso il protocollo non hanno quindi sbagliato per inadeguatezza o per errori di valutazione perchè sapevano che il progetto era vuoto e funzionale solo a quella che amano definire pubblicamente “seconda parte su base volontaria” che però contiene i germi della violazione della libera concorrenza validando inversamente clausole abusive e vessatorie anche e specialmente nella gestione degli indennizzi da danno diretto .
Il tempo però (spesso) è galantuomo…
Lo specchio sul quale questi signori tentano di arrampicarsi non è solo scivoloso ma è pure fragile e presto se ne accorgeranno. La base è cresciuta e le confederazioni ormai rappresentano solo gli interessi di una piccola parte obsoleta, impreparata e che evidentemente non ha più speranze. Gli altri, come è stato già scritto, si rappresentano da soli. Il mercato si muove, fagocita, espelle e non fa prigionieri. Chi sbaglia paga. L’accordo fa schifo perché vorrebbe toglie ai poveri per dare ai ricchi quello che i poveri si sono già faticosamente guadagnato sul campo. Non c’è davvero molto altro da aggiungere. Chi si fida del Gatto e la Volpe vada pure nel paese dei Barbagianni e sotterri la propria impresa. Magari domani si ritrova coperto d’oro in una bella multinazionale…
Mi scuso x il mio linguaggio, e sono l’unico responsabile. Io sono fatto così, ho esordito in diretta TV con linguaggio colorito. Ma quando leggo certe cose, mi so corde la vena. Poi gente come Roberto, che insinua alla nascita dei consorzi x aumentare il costo del sinistro…. Sai Roberto, nel 2010 sono stato corteggiato molto da un agente di Viterbo, con un perito. Sono stato invitato a prendere un caffè, ma sono stato invitato a portare mio padre, perché lui è di vecchia generazione quando la nostra carrozzeria dava lavoro ad un’altra locale x eccesso di auto. Perché prima era così… Vado con mio padre, e dopo le evocare le sviolinate del tipo “il tuo lavoro sulla piazza è il migliore”, mi è stato detto “tanto tra poco lavoreranno solo le carrozzerie convenzionate. È un’avanzata di potere troppo forte da poter arrestare. Convenzionati, perché tengo alla tua accorreva che ha creato tuo padre, e ti gireremo tutto a te facendo chiudere quelli zozzo di sotto (non dico il perché). È vero, le assicurazioni pagano poco, ma un po’ il perito di aumenta le ore, un po’ te la gestisci sui ricambi nuovi che a volte si possono riparare, vedrai che alla tua cifra ci si arriva”. Ecco carro Roberto, ho detto che questo sistema mi fa schifo e mi sono alzato portando via mio padre. I consorzi non sono nati x aumentare i costi delle riparazioni, ma per farsi pagare il giusto compenso. Nel 2007 prendevo 24,50 € l’ora. Quando ho detto di portare minimo a 28 e vedere, visto che non riuscivo a stare dentro, i periodi mi hanno preso x pazzo. Poi ho iniziato a costruire il nuovo stabile con le nuove attrezzature. Ho aumentato a 38 la mia tariffa, e sono stato “quasi minacciato” dai periti, dicendomi che mi avrebbero fatto chiudere. E io devo sedermi al tavolo con questa gente? E mi devo fare rappresentare da questi sindacati? Non ho preso un solo euro di contributo, rispetto i miei colleghi passati x CNA e Confartigianato. Ciò sono solo queste due a Viterbo. Strano vero? Eppure, sono un artigiano anche io…. Pagaci la tessera, e avrai agevolazioni nazionali… Da applausi!!!! Roberto, io non ho mai gonfiato un sinistro. Posso fare vedere le fatture di acquisto e di vendita. I convenzionati non credo. E tu????? Sei candito? Noi vogliamo solo trasparenza, e la trasparenza non la trovo con gli accordi 😉😉😉