Federcarrozzieri informa:

La targa prova su auto immatricolate sarà valida: lo stabilisce il decreto Infrastrutture approvato dal Consiglio dei ministri. E, in caso di incidente, conta la polizza obbligatoria Rca della targa di prova: la compagnia che copre la targa prova risarcisce i danni.

Una norma preziosa per i carrozzieri (ma anche per concessionarie, meccanici e altri soggetti). Sino a ieri infatti regnava il caos: il ministero delle Infrastrutture diceva che la targa prova su auto immatricolate era valida; il ministero dell’Interno, la Polizia Stradale e la Cassazione sostenevano invece che non fosse regolare. Nel dubbio, di solito la targa prova non veniva usata, per evitare multe e guai in fatto di risarcimenti assicurativi.

Affinché la norma sulla targa prova entri in vigore, servono però due passi. Uno: la pubblicazione del decreto Infrastrutture in Gazzetta Ufficiale. Due: un decreto del presidente della Repubblica (dpR). Per modificare il dpR del 2001 sulla targa prova; e per fissare la quantità massima di autorizzazioni rilasciabili a ogni titolare in base al tipo di attività esercitata e al numero di addetti.

Chi volesse… deliziarsi con la bozza del decreto Infrastrutture, può farlo qui di seguito: “L’autorizzazione alla circolazione di prova può essere utilizzata per la circolazione su strada dei veicoli non immatricolati e di quelli già muniti della carta di circolazione

[…] o del certificato di circolazione [dei ciclomotori] qualora detti veicoli circolino su strada per esigenze connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento”.