L’auto di proprietà: un grande nemico per tutte le carrozzerie
L’importanza di offrire un servizio di auto sostitutive, è ormai noto alla maggior parte dei carrozzieri. E’ infatti raro trovare strutture che, oggi, sono prive di una vettura di cortesia, perché questo vorrebbe dire essere scartati in partenza dal cliente. Non è infatti possibile essere ancora fermi ad una mentalità di 15 anni fa, quando l’auto sostitutiva non era nella mente né degli autoriparatori, né dei loro clienti. Quando i carrozzieri hanno cominciato a capire che questo servizio stava ormai diventando prioritario per le persone, sono corsi in fretta ai ripari: i più lungimiranti e attenti hanno puntato subito ad avere nella loro struttura, una soluzione adatta alla sublocazione con una propria licenza, o con un’auto a noleggio lungo termine. Altri titolari, convinti che fosse la scelta più facile e veloce, hanno preferito dedicare a questa attività un’auto di proprietà, intestata al titolare o alla azienda, e mettendola a disposizione dei clienti.
Quest’ultima scelta è diffusa ancora oggi in moltissime carrozzerie, nonostante nasconda molte insidie e rischi che se non evitati a dovere possono trasformarsi addirittura in conseguenze drammatiche. Ne abbiamo parlato in maniera approfondita con Emanuele Zappa, amministratore di SOS Automotive, azienda leader nel settore del noleggio a lungo e breve termine, e nella gestione delle auto sostitutive per le carrozzerie.
Emanuele, perché un carrozzerie corre dei rischi se utilizza un’auto di proprietà come sostitutiva?
Purtroppo i rischi sono tanti, e spesso vengono sottovalutati dalla maggior parte dei carrozzieri. Ci troviamo davanti a persone convinte che la loro auto di proprietà possa essere noleggiata al cliente senza alcun rischio o problema ma è importante controllare la dicitura sul libretto poiché nel caso di auto di proprietà, si tratta di una “vettura ad uso proprio”, e non di una “vettura ad uso terzi da locare senza conducente” che identifica una vettura adatta al noleggio ed immatricolata per questo fine.
Che cosa si rischia davvero in questi casi?
In caso di sinistri con colpa, dai più semplici ai più gravi, o addirittura in caso di reati, commessi dai clienti, secondo l’articolo 2054 del codice civile, il carrozziere, in qualità di proprietario, sarà ritenuto responsabile in solido con il conducente dal punto di vista penale, economico, civile. Molto spesso poi queste auto hanno soltanto le coperture assicurative minime richieste per circolare: nei casi più gravi, la compagnia potrebbe non rispondere e di fronte ad incidenti dagli esiti tragici, il carrozziere rischia di dover chiudere la sua azienda per far fronte alle spese.
Perché oggi ci sono ancora carrozzerie con l’auto privata?
Perché molti hanno ancora la mentalità del vecchio carrozziere, che gestisce la sua attività come una bottega. Visti gli aumenti e i costi di gestione sempre in crescita, è fondamentale arrivare a quella svolta imprenditoriale di cui tanto si parla nel settore, e iniziare a capire che il mercato e le abitudini dei clienti non sono più quelli di una volta. Potrebbe anche essere giusto voler contenere al minimo le spese in carrozzeria, ma bisogna capire dove e quando farlo: non si può risparmiare su un servizio fondamentale come l’auto sostitutiva, soprattutto se si tratta di un risparmio minimo se paragonato ai rischi che si corrono. Anche perché, oggi, tutte le aziende guadagnano in base alla soddisfazione dei loro clienti finali.
Aiutare e informare le carrozzerie italiane su come poter offrire il servizio nel modo corretto è diventata la mia missione.
Cosa dovrebbero fare i carrozzieri del futuro, secondo lei?
Ogni carrozzeria dovrebbe puntare alla propria crescita, ma continuare a considerare l’auto come un costo, sicuramente non aiuta. Un’auto sostitutiva di proprietà infatti, blocca questa crescita che sarebbe invece alla portata di moltissime strutture. Un modo per sbloccare la situazione però c’è: riuscire a ripagarsi il costo del servizio. Questo perché ripagandosi il costo del servizio, un imprenditore potrà decide di investire in una nuova auto che gli permetterà di accontentare più clienti, di organizzare meglio il lavoro e avere sempre più guadagni da reinvestire. Per dare il via a questo processo, è fondamentale iniziare a recuperare, dove possibile, le spese del fermo tecnico, cosa che sarebbe impossibile con un’auto di proprietà.
Se oggi un carrozziere che dispone di un’auto sostitutiva di proprietà non rinoleggiabile, è convinto di recuperare le spese di noleggio, con buona probabilità è perché il perito gli aggiunge nel preventivo delle ore in più di manodopera.
Questo penalizza il carrozziere per due motivi:
-il primo è che sono ore che avrebbe comunque potuto ottenere sul danno,
– il secondo è che non sta ottenendo il massimo da ogni singola riparazione.
Le compagnie assicurative sono aziende che vogliono ridurre il più possibile le voci di costo, e non sono molto propense a ripagare questa voce di danno, ma affidarsi al partner giusto e avere un’auto sostitutiva a noleggio lungo termine, con un noleggio fatturabile, consente agli autoriparatori di avere sempre più polso e forza nelle richieste di recupero del fermo tecnico abbinate al danno auto.
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