Purtroppo capita che i periti adottino valutazioni poco tecniche, guidati da strategie commerciali mirate a ridurre i costi in modo ingiustificato, probabilmente perchè affrontano un periodo complesso: lavorano sotto forte pressione, con scadenze strette, compensi ridotti e incarichi che spesso vanno oltre le loro competenze specifiche.
Molti accettano queste condizioni, sebbene con riluttanza, poiché il mercato è saturo di concorrenti disposti a offrire i propri servizi a tariffe sempre più basse.
Di fronte a questa situazione, è comprensibile che un riparatore possa preferire evitare il confronto con tali professionisti e richiedere una valutazione più professionale.
Ma come procedere in questi casi? Se ci sono valide ragioni, è possibile contestare l’incarico del perito, mantenere il veicolo a disposizione per un periodo congruo e documentare con precisione sia i danni sia le riparazioni.
È essenziale tenere un atteggiamento trasparente e collaborativo, mettendo a disposizione l’auto e fornire tutti i documenti necessari affinché il nuovo perito possa riesaminare la valutazione precedente.
Tra questi documenti vanno incluse le fatture di acquisto dei ricambi, specificate le parti sostituite e le parti riparate.
Richiedere la sostituzione del perito non viola alcuna regola, purché i danni e le riparazioni siano correttamente documentati.
Rivolgiti a Federcarrozzieri per qualsiasi informazione sulla gestione delle pratiche nella tua carrozzeria.
Scrivi un commento