Gli incentivi auto per il 2025 sono stati cancellati, con le risorse destinate esclusivamente alle imprese. Fino a poco fa sembrava certo che gli incentivi sarebbero continuati, ma una modifica nella bozza della Legge di Bilancio ha ridotto drasticamente i fondi per l’automotive, destinandoli principalmente alla Difesa. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha confermato la fine dei bonus.
Il Fondo Automotive 2022-2030 e i risultati deludenti
Nel 2022, il governo Draghi ha istituito un Fondo Automotive da 8,7 miliardi di euro per sostenere la transizione ecologica dell’industria automobilistica, in vista del divieto di vendita delle auto termiche dal 2035. Tuttavia, gli incentivi non hanno ottenuto i risultati sperati nei primi due anni, con una parte dei fondi rimasta inutilizzata. Anche la rimodulazione operata dal governo Meloni, che ha spostato i fondi a favore delle auto Euro 6, non ha prodotto miglioramenti, e le vendite di auto elettriche continuano a rimanere basse.
La cancellazione degli incentivi auto
Già ad agosto il ministro Urso aveva annunciato una possibile ridistribuzione delle risorse, con l’intenzione di creare un piano triennale per agevolare le famiglie nell’acquisto di nuove auto. Tuttavia, la decisione di eliminare completamente gli incentivi è arrivata inaspettata, anche perché nei colloqui con Stellantis era stata ribadita la necessità di supportare la produzione di veicoli elettrici. Il taglio del Fondo Automotive, che ora destina solo 200 milioni di euro l’anno fino al 2030, ha sorpreso il settore.
Gli investimenti futuri e il sostegno alle imprese
Urso ha dichiarato che gli incentivi non hanno portato risultati tangibili sulla produzione di veicoli in Italia e ha deciso di spostare le risorse verso gli investimenti produttivi, concentrandosi sulla componentistica, considerata fondamentale per il settore automotive italiano. Inoltre, ha annunciato l’apertura di un nuovo sportello per i contratti di sviluppo, finanziato con fondi del PNRR, con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro per il biennio 2025-2027, destinata a sostenere le filiere strategiche del settore auto.
Il Tavolo Automotive del 14 novembre
La questione resta aperta e si attendono nuovi sviluppi al Tavolo Automotive previsto per il 14 novembre, dove si confronteranno il governo, Stellantis, i sindacati e i rappresentanti delle regioni interessate. Tuttavia, per ora sembra certo che le famiglie dovranno fare affidamento sulle proprie finanze per l’acquisto di nuove auto, in quanto gli incentivi pubblici non saranno più disponibili.
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