Andiamo per gradi. Per iniziare, un automobilista si rivolge a Unipol e stipula la polizza obbligatoria per la RC auto “KmSicuri Autoveicoli con Riparazione comfort”. Questa polizza sostanzialmente penalizza illecitamente l’assicurato che intende far riparare l’auto da un carrozziere di propria fiducia applicando una inammissibile franchigia in Rc auto. In seguito al sinistro (verificatosi a Pesaro l’ 11 giugno 2013), l’automobilista cede il credito (operazione più che lecita) a una carrozzeria indipendente e socia Federcarrozzieri, la Bodycar.
La reazione di Unipol
Risposta della Compagnia: io risarcisco solo il 90% dei danni, anche se pago per conto dell’Admiral, l’Assicurazione di chi ha causato il sinistro. È l’indennizzo diretto: i danni li rimborsa la Compagnia del danneggiato, la quale poi se la vedrà in camera di compensazione con l’Assicurazione del responsabile dell’incidente. Per Unipol, il 10% ce lo deve mettere il carrozziere, perché l’automobilista ha ceduto il credito a un carrozziere non “fiduciario”. E secondo Unipol scatta il 10% di scoperto “scritto in polizza”.
Il carrozziere fa ricorso
Il carrozziere non ci sta, si rivolge all’avvocato di Federcarrozzieri, il torinese Massimo Perrini e fa causa all’Unipol davanti al Giudice di pace di Bologna chiedendo la condanna di Unipol a pagare la pretesa franchigia del 10%, in questo caso ben 183,99 euro, essendo quindi evidente che si tratta di una questione di principio. Circostanza ben compresa dal Giudice di pace di Bologna Giurato, che con la sentenza numero 390/15, depositata il 5 febbraio, ha chiarito la inammissibilità di simili comportamenti.
Parola alla Cassazione
Il Giudice di pace, condannando l’Unipol ha infatti richiamato la ordinanza 5928/2012 della Cassazione che ha stabilito un fondamentale principio di diritto: l’assicuratore, che agisce in forza dell’articolo 149 del Codice delle assicurazioni, nell’ipotesi di risarcimento diretto, risarcisce il proprio assicurato di tutti i danni che questi ha patito per il fatto illecito del terzo civile responsabile del sinistro stradale. E lo fa non in forza delle condizioni generali della polizza eventualmente contratta, ma da un obbligo extra contrattuale (il danno cagionato da un terzo al proprio assicurato). L’assicuratore “diretto” agisce dunque in qualità di delegato e non certo in forza di una polizza. Tecnicamente, dice la Cassazione, “la posizione del danneggiato non cessa di essere originata dall’illecito e di trovare giustificazione in esso, assumendo la posizione contrattuale del medesimo verso la propria Assicurazione soltanto la funzione di sostituire l’assicurazione del danneggiato a quella del responsabile nel rispondere della pretesa risarcitoria. Ne consegue che la posizione del danneggiato resta quella di chi ha subito un illecito civile”.
Morale: l’Unipol perde. E male
“È un’altra sentenza a favore dei carrozzieri indipendenti in materia di Rc auto”, ci dice l’avvocato Perrini. Ma la cosa più grave è questa: l’assicuratore non può ignorare i princìpi fondamentali del diritto come la distinzione tra fatto illecito e responsabilità contrattuale. Alla fine, l’Unipol paga il risarcimento per intero, più gli interessi, più le spese legali, più Iva. Ma soprattutto viene scritto un altro, piccolo ma significativo capitolo, sul pregiudizio reputazionale e sulla credibilità, anche tecnico-giuridica, degli assicuratori.
Scarica la sentenza
Grande Massimo!
Pino Pace.
Salve, ragazzi chi mi sa rispondere : ma se il veicolo è mio personale posso fare cessione tra me e io stesso come carrozzeria?
non ce bisogno di fare cessione lo ripari ti fai la fattura e ti fai pagare.saluti bruno
Sarebbe ora di finirla,PAGAMENTO SOLO CON FATTURA e Compagnie che devono SOLO vendere polizze e non lucrare sulle riparazioni auto dei cittadini e carrozzieri.le compagnie forniscono ai fiduciari molto spesso ricambi commerciali,da montare con tempario di quelli originali,poveri fiduciari….Bisogna reagire in MASSA…BASTA con pagamento in nero ai clienti che aumentano il lavoro nero e abbassano i standard di sicurezza…
Stesso discorso per il divieto di cessione e per tutti gli altri casi in cui viene fatto valere un contratto a proprio vantaggio dalla posizione di delegato, coinvolgendo degli intermediari che in buona fede imboniscono il danneggiato. Non è un comportamento giusto ed è controproducente anche per gli intermediari stessi perchè il danneggiato prima o poi scopre l’ingiustizia subita (si sa che il diavolo fa le pentole senza coperchio) e gli toglie la fiducia. E’ noto che ottenere e mantenere la fiducia del cliente è la base della reputazione, del profitto e della strategia a lungo termine.
potete mettere on line la scansione della sentenza così possiamo utilizzarla
Grazie mille
ottimo lavoro
continuiamo cosi
La sentenza è ora pubblicata.
Speriamo che arrivi presto il giorno in cui chi si accaparra il lavoro con tariffe orarie sottocosto, sia chiamato a renderne conto di fronte all’autorità giudiziaria, in maniera che spieghi a tutti come fa a lavorare per contratto a meno di quel che costa alla sua azienda.
Anche io venerdì ho vinto una causa contro la Zurich. Dopo 4 anni mi hanno dato ragione sulla mia cessione del credito!
purtroppo il vero problema non è vincere perché noi sappiamo bene che l’RCA è regolamentato dal c.c. e quindi le condizioni di polizza che le compagnie ti fanno firmare perché diversamente non ti fanno polizza, sono vessatorie e nel momento in cui ti trovi da un giudice di pace non può che darci ragione , ma per le compagnie il loro vantaggio è il tempo e per noi invece il tempo non c’è l’abbiamo per aspettare 3/ o 4 anni per vederci pagare dei sinistri che tranquillamente avremmo dovuto incassare subito, non so voi ma a me onestamente non avendo il pozzo il tempo importa tantissimo, si dovrebbe chiedere a chi di competenza in questi casi non basta essere pagati e con l’aggiunta degli interessi perché sono una miseria, ma multare le compagnie perché intenzionalmente portano le aziende al collasso e quindi secondo me ci toccherebbe un risarcimento per danno economico.
Grande ragazzi….meno male che ce qualcuno tosto che ci fa rispettare i diritti nostri e degli automobilisti