Francesco, l’obiettivo è fare una chiacchierata fra amici. Rispondimi di getto, così ci divertiamo in due.

In sintesi, parlaci di te: chi sei e cosa fai?
“Francesco Grasso, questa primavera sono 41 anni e dall’età di 12 vivo tra le auto in carrozzeria. Ho cominciato a lavoricchiare con una mitica Fiat 128 Rally. Adesso, con la stessa  tenacia e passione di un tempo, la voglia di innovarsi si ritrova nell’azienda di famiglia, fondata con papà nel 1991, Ro.Cars di Roreto di Cherasco (Cuneo). Con il passare degli anni, si sono uniti i 3 fratelli e una sorella. Oggi la Ro.Cars vanta un organico  di 10  addetti”.

Nel tuo sito, parli di servizio a 360 gradi e di privacy nelle riparazioni: ci spieghi meglio?
“L’obiettivo è far sentire il cliente nel posto giusto nel momento giusto con le persone giuste. Offriamo molteplici servizi per l’auto: pneumatici, soccorso stradale, ritiro auto a domicilio, meccanica, elettrauto. Ma anche consulenza legale e gestione pratiche. Garantendo sempre la sicurezza, la qualità del lavoro, la trasparenza e la correttezza. L’esperienza e la professionalità acquisite, i  continui corsi di aggiornamento e le attrezzature all’avanguardia ci permettono di lavorare in totale sicurezza e nel totale rispetto dell ambiente. La disposizione dei nostri locali è appositamenta studiata  per garantire la totale riservatezza delle auto in riparazione (dall’utilitaria alla supercar), garantendo la privacy del cliente più riservato”.

Hai organizzato un’evento sulla scia della Carta di Bologna a Cuneo: com’è andata?
“Benone. La partecipazione è stata numerosa e sentita. Ho avvertito calore umano ed energia professionale. C’è voglia di combattere contro il ddl concorrenza liberticida per il settore Rca. Mi sono subito attivato e il 10 maggio 2015 ho organizzato a Bra (CN), in occasione del Motorfest Festa dei motori (40.000 persone stimate) uno stand per informare gli utenti automobilisti. Tema principale, presentare i punti salienti della Carta di Bologna che riguardano gli automobilisti, come la libera scelta dell’autoriparatore e la libertà di poter cedere il credito alla carrozzeria che ripara il danno, con l’ok del presidente Federcarrozzieri (federazione promotrice della Carta di Bologna). Coinvolgendo altre carrozzerie della zona, si è creato un bel clima collaborativo. Abbiamo acquistato e distribuito 10.000 volantini (vi assicuro, un lavoro massacrante), cercando di informare il più possibile la clientela sul ddl concorrenza. La manifestazione si è rilevata un successone. La gente, incuriosita per lo stand provocatorio, si fermava e chiedeva informazioni. Segretarie di agenzie assicurative comprese. Un grazie in particolare alla carrozzieria Zorgniotti di Cervere e alla carrozzeria Marenda di Cherasco. Così come alla carrozzeria Lenta di Roreto di Cherasco, alla carrozzeria Fissore Gastaldi di Sanfrè e alla carrozzeria Fucarino di Cherasco”.

Federcarrozzieri: perché hai aderito?
“Non ho semplicemente aderito. Io credo fermamente in Federcarrozzieri. Che è cosa diversa. Perché vedo persone giovani e intraprendenti, pulite e trasparenti, forti e vogliose, piene di energia solare, carichi di ideali e speranze, ma pure intelligentemente concreti, col mordente di chi è abituato a spaccarsi quando si lavora in modo serio. Lavoratori che cercano solo di difendere e far valere i valori della libertà, dell’uguaglianza, della concorrenza, dei danneggiati, dei consumatori, delle vittime della strada, e dei lavoratori”.

In parlamento, è battaglia sul disegno legge concorrenza che rivoluziona la Rca: se mai il ddl divenisse realtà, quali conseguenze?
“Mercato della riparazione nelle mani delle compagnie. Monopolio assicurativo. Concorrenza eliminata. Sicurezza stradale calpestata. Auto riparate male da carrozzieri convenzionati costretti a faticare a velocità inconciliabili con un lavoro a regola d’arte. Fallimento di 15.000 carrozzerie indipendenti. Più di 50.000 disoccupate in più in Italia. Carrozzieri convenzionati sul lastrico e pentitisi della scelta di appoggiare le compagnie”.