Davide, perché il nome Bike and Car?
“Perché ho fatto per molti anni verniciature di moto, era importante mettere per primo il nome bike: nel 2004, quando ho aperto, il 90% del lavoro era dedicato alle moto. Oggi, 90% auto; 10% moto”.
Quanti anni hai, da che età sei carrozziere?
“Ho 38 anni e faccio il carrozziere da quando ne avevo 17, mi piace il mio lavoro e non lo cambierei con nessun altro. Ecco perché le compagnie non ci possono schiacciare”.
Per farci capire meglio perché le compagnie non ci possono schiacciare, parlaci di te e della storia, allora.
“Parte tutto dalla passione, due soldi in tasca. Dico due. E una gran voglia di costruire. Ho aperto nel 2004, non finivo mai di lavorare, le ore erano tantissime ed era anche difficile, non sapevo come gestire i clienti e non conoscevo il comportamento poco ortodosso dei periti. Periti che, meno chiedi, e meno ti danno. Ricordo che, inizialmente, alla fine delle lavorazioni facevo i consuntivi e li mandavo ai periti per la definizione, conti che a pensarci ora erano a dir poco da fame, tariffe bassissime e materiali ancor meno, ma la risposta era sempre quella: è troppo, allora abbassavo; è troppo, e abbassavo ancora. A conti fatti, era meglio andare a pescare ché magari uno o due pesci me li mangiavo. La prima svolta nel 2006”.
Perché?
“Perché nel 2006, è arrivato Simone (mio fratello): lattoniere, montatore, gran professionista. Mi appoggia, mi supporta, segue i lavori quando io ho altre gatte da pelare. Una squadra fatta anche da: Andrea, il nostro verniciatore; Simona, l’impiegata la quale si interfaccia con clienti e fornitori; Pepe, il nostro lattoniere restauratore addetto solo ed esclusivamente a quello che è d’epoca, in grado di crearti un parafango da un foglio di lamiera. E poi due artigiani: Cesare il levabolli e Aldo l’addetto ai cristalli. E io: verniciatore, addetto a quello che è la gestione delle lavorazioni, preventivi, periti e clienti. Nel 2007, abbiamo fatto un ampliamento. Poi… rivoluzione!”.
Cioè?
“Nel 2009, ho conosciuto un gruppo di carrozzieri di Bergamo ‘ribelli’, ‘geniali’, ‘creativi’, e ho conosciuto la cessione del credito: l’unico strumento che ci permette di lavorare con tariffe dignitose anche se non con poche complicazioni. Poi nel 2015 l’incontro con Federcarrozzieri di Davide Galli. Sono entrato in contatto con Federcarrozzieri attraverso un ottimo fornitore, ma soprattutto un grande amico, che crede ancora nella carrozzeria: Claudio Betto della Spanesi. Che mi ha portato a conoscere Orazio Spanesi, un grande imprenditore che stimo moltissimo. Io dico: è il riparatore che svolge le riparazioni, ci mette sudore, competenza e faccia. C’è un modo solo di riparare le vetture: a regola d’arte. Questo significa qualità e sicurezza. Non permettete di fare i conti a chi paga, ossia alle assicurazioni. Morale: nel 2012 un altro ampliamento, nel 2014 abbiamo comprato un locale di circa 230 mq a 20 metri dalla carrozzeria. È riservato al montaggio e al parcheggio di vetture d’epoca: ‘la stanza dei giochi’. Ora siamo in attesa del colpo finale, l’ultimo ampliamento”.
Qualche parola sulla Lombardia…
“La regione con le tariffe di manodopera dei carrozzieri più basse d’Italia. Perché? Mistero… Ho sentito dire che siamo più bravi a lavorare che fare conti. Per cui testa bassa, giù a lavorare e i soldi pesanti li fanno i giganteschi gruppi assicurativi. Purtroppo, ci sono carrozzerie che fanno i preventivi addirittura a 60 euro a pezzo. Vale a dire: porta anteriore, porta posteriore e parafango a 180 euro. Non ci paghi nemmeno i materiali di consumo. Se si mira alla tariffa di manodopera bassa, i carrozzieri che offrono un servizio a costi ridottissimi, come fanno a stare nei costi? Altro mistero…”.
Come vedi il futuro?
“La carrozzeria non basta più. Ci dobbiamo evolvere. Si devono offrire altri servizi dedicati al mondo dell’auto, che incrementano il lavoro della carrozzeria. Federcarrozzieri, con Oxygen e altre mille iniziative, è proiettata nel futuro. E io cavalco l’onda assieme ai miei nuovi colleghi-amici, che hanno l’argento vivo addosso come me, pieni di iniziative e di energie pulite. Ecco perché le compagnie non ci possono schiacciare!”.
Complimenti Davide, fa piacere vedere che in giro per l’Italia ci sono carrozzieri che hanno le idee chiare, ps quel cartello all’ igresso è una grande figata….
Ciao Davide, ti ricordi di me? Anche io come te non mi piego. Uso Oxygen praticamente da quando è nato e tutte le nostre pratiche le gestiamo così perché funziona. E’ uno strumento fatto per chi ama la trasparenza e per questo a tanti non va giù. Anche noi lavoriamo a 44.5€ all’ora e forse in provincia di Bergamo siamo gli unici ( tu e io). Anche da noi i periti si ricevono per appuntamento…ogni primo lunedi del mese con la luna piena aggiungerei…( proprio come fanno loro :-). Avanti Cosi! Ciao
Vedo con piacere che anche nella mia provincia c’è qualcuno che riesce ancora a ragionare con la sua testa e non con quella delle compagnie assicurative…Spero che anche altri trovino il coraggio di seguire questi esempi perché Oxygen funziona davvero ( anche noi lo usiamo già da un po di tempo e devo dire che ci ha risolto una miriade di problemi). Un grazie a Federcarrozzieri e un saluto ai due bravi ragazzi Davide e Giuseppe.
Ciao Davide! Stimo tantissimo la passione che hai, e la grinta che ci metti per affrontare i numerevoli ostacoli di ogni giorno nel mondo della carrozzeria. Leggendo il tuo articolo mi rispecchio in tante cose. Ho aperto la mia piccola carrozzeria a gennaio 2015, inizio il lavoro che cé ancora buio e finisco ancora col buio, per una passione della carrozzeria che è come una droga per me, ma che nel frattempo mi da tante delusioni fino ad arrivare al punto di pensare a chiudere, e tornare a fare il prestatore di manodopera…. Perché?… Perché mi ritrovo come te nel lontano 2004 a fare la fame, con periti che non cé un preventivo che gli vada bene, i commercianti d’auto hanno in testa questa politica dell’ 80/100€ al pezzo che in alcuni casi soppravivi e in altri sei nettamente in perdita, e per sino la maggior parte dei privati fa 300 preventivi riuscendo ad ottenere prezzi che non sono abbastanza nemmeno a pagare i materiali di consumo facendoti sentire un ladro anche quando non lo è, perché magari gli hai già fatto un bel prezzo, per conoscere un nuovo cliente, visto che dopo un anno e mezzo che sei sul mercato ne hai bisogno. É una giungla i grossi cercano in tutti i modi di sciacciarti non è corretto, anche perchè non capisco bene che motivo hanno di lavorare sottocosto abbassando nettamente non solo i ricavi degli altri ma anche i loro. Per ora tengo duro e cerco di lavorare al meglio che posso, qualitativamente parlando, sperando che in un domani la qualità vinca. Spero che nel passare del tempo le cose cambino, e tu ne sei un esempio. Facevo il verniciatore da Stilcar, spero che ti ricordi chi sono, comunque se hai bisogno in futuro di creare qualcosa per combattere i nostri diritti sappi che io ci sono per fare gruppo in qualcosa di costruttivo nella nostra bergamasca. In fine complimenti per la tua carrozzeria ho visto anche qualche foto della stanza dei giochi e del maggiolino bellissimi. Ciao Elia