Oggi, le compagnie sono libere di concedere una Rca con scatola nera. E sono libere di proporre gli sconti che vogliono rispetto alla Rca normale (senza scatola nera). Ma il Disegno legge Concorrenza, in discussione al Parlamento alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, vuole cambiare le cose. Primo: imporre alle compagnie le Rca scatola nera. Secondo: imporre gli sconti. Specie a favore dei guidatori virtuosi del Sud. Perché? Perché la scatola nera, in teoria, definirebbe le responsabilità degli incidenti con precisione; ed eliminerebbe le frodi Rca, abbassando i prezzi. È vero che le frodi Rca vanno combattute in ogni modo (sia quelle degli automobilisti sia quelle degli assicuratori). È anche vero che in qualsiasi campo, quello dei carrozzieri incluso, esistono mele marce: riparazioni gonfiate, danni inventati. Tuttavia, la scatola nera, così come concepita nel Disegno legge Concorrenza (emendamenti inclusi) non è la strada giusta per combattere le truffe. In realtà, qui si scherza sul fuoco.
Sette pericoli della black box
1) La scatola nera può sbagliare. Ipotizzando che ci sia un incidente, potrebbe registrare quanto non è successo, dando la colpa a un automobilista anziché a un altro. Chi ha diritto al risarcimento passa invece per colpevole. Chi dovrebbe vedere migliorare la propria classe di merito, la vede peggiorare, pagando una Rca carissima al rinnovo annuale.
2) La scatola nera può essere manomessa, e le risultanze alterate. Invece di impedire le truffe Rca, la scatola nera può addirittura far aumentare le frodi, rendendo il rimborso sicuro per i malviventi: un business per la criminalità.
3) I report della scatola nera saranno usati anche al fine di determinare il costo del premio ponendolo in relazione allo stile di guida del mezzo. Ma il criterio della “condotta di guida” è per sua natura indeterminato e arbitrario. Entrano in gioco un numero enorme di parametri, legati alla geolocalizzazione, alla velocità, ai tipi di itinerari, al traffico. È tutto soggettivo. E chi mi assicura che la scatola nera funzioni bene? Serve manutenzione? Occorre una verifica costante? Una taratura periodica? Ricordiamoci di quando qualcuno diceva che gli autovelox sono infallibili: c’è voluta la Corte costituzionale per imporre la taratura periodica degli autovelox. Chissà che con la scatola nera non si debba arrivare a questi estremi.
4) La scatola nera diventerà un Grande Fratello in cui quale dovranno affluire tutti i dati relativi alla circolazione di milioni di auto. Nessuno ha pensato alle conseguenze epocali della costituzione di una tale banca dati le cui regole di funzionamento non vengono stabilite dalla legge, ma demandate ad atti amministrativi. Chi gestisce questi dati? Un’azienda cui la compagnia ha delegato tutto? Il server che contiene tutto dov’è? È a prova di “bomba”?
5) Nel processo civile, a causa della scatola nera, c’è il rischio che l’acquisizione e la valutazione della prova vengono demandate a uno strumento tecnico. Visto come un oracolo infallibile. Che tale non è. Sconvolgendo ogni regola relativa agli oneri che incombono sulle parti.
6) Installazione, disinstallazione, abbonamento, eventuale manutenzione. Chi paga? E se paga la compagnia, chi mi protegge dall’aumento della Rca ventilato dalle assicurazioni?
7) Massima attenzione alla canalizzazione. Con la scatola nera, il rischio è che nel contratto Rca sia indicato l’obbligo, per l’automobilista vittima di un incidente, di rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con le compagnie. Un risarcimento in forma specifico mascherato. Verrebbe calpestato il diritto alla libera scelta dell’automobilista, che deve essere libero di rivolgersi al proprio carrozziere indipendente, il carrozziere di fiducia.
Meglio non si poteva spiegare
Geniale… e poi mi dicono che questo è un paese libero e democratico… mi pare piuttosto dittatura a discapito dei cittadini…
AVRANNO LA LEZIONE CHE MERITANO…… Prima o poi si paga tutto è solo questione di tempo… FABIO BERGAMO
Legge che fai ……inganno che trovi!!!!!
Cosi con la scatola nera non pagheranno piu’ nessuno. Ricordiamoci che Noi non siamo cittadini ma sudditi
C’E’ CHI NON DEMORDE, SARA’ SICURAMENTE INTERESSANTE PARTECIPARE:
SEMINARIO SCATOLA NERA –
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