Tullio Tessadri è un uomo dalle mille risorse. Carrozziere, socio Federcarrozzieri, organizzatore di eventi. Non possiamo non intervistare chi ha l’argento vivo addosso.
Tullio, siamo curiosi, partiamo dalla storia della tua carrozzeria.
“La Carrozzeria Tessadri nasce nel 1984 a Montesover, Trento. Il fondatore è Danilo, che si stacca dalla vecchia officina dove aveva imparato l’arte per sette anni. L’inizio è leggendario. Danilo lavora da solo in un piccolo garage sotto casa svolgendo tutte le fasi nel medesimo locale con il minimo di attrezzatura indispensabile. Roba che si poteva fare solo in quegli anni, quando ancora chi aveva anima ed energia riusciva a sfondare. In un secondo momento, la fase di verniciatura viene spostata in un altro locale ricavato appositamente. Quindi, in un locale della vicina abitazione, veniva posizionato il tintometro. È una storia epica. Nel 1985, partono i lavori per la costruzione di un altro capannone di 100 metri quadri. E viene predisposto uno spazio esterno per il posizionamento del forno di verniciatura. Le cose vanno bene e Danilo assume prima un apprendista e poi un operaio. Nel 1989, arrivo io. Suo fratello. Divento socio”.
E che succede?
“Una delle prime spese della nuova società, la Carrozzeria Fratelli Tessadri, è l’acquisto di un vecchio carro attrezzi per il soccorso stradale. Qui gli affari vanno a gonfie vele. Arrivano altri mezzi, il banco di riscontro scocche, e strumenti per la diagnosi computerizzata. nel 1995, ecco l’ampliamento del capannone. Dotato di impianti luce, aria e aspirazione delle polveri e dei fumi di saldatura per mezzo di bracci mobili che coprono tutta la superficie dello stesso, più un nuovissimo forno di verniciatura. Al piano rialzato, allestiamo un piccolo ufficio dotato di computer con banche dati ricambi e tempi di riparazione per la stipulazione di preventivi, modem isdn per il collegamento telematico con periti e compagnie assicurative, scanner, fax, fotocopiatrice e tutto il necessario per l’accoglienza del cliente. Poi, è un crescendo. Zone di preparazione con impianti di aspirazione polveri, lampade a infrarosso aeree, sollevatori e tende automatiche. Soprattutto, crescono esperienza e professionalità”.
Da carrozziere a… promoter il passo è breve.
“Nel 2012, mi sono innamorato di Federcarrozzieri, che rispecchia in pieno tutti i miei valori. Ossia libertà, passione, etica, voglia di combattere per qualcosa di pulito e di giusto. Allora, ho pensato di preparare un qualcosa di speciale a oltre 1500 metri di altezza, il 9 ottobre scorso. In modo che gli amici di Federcarrozzieri potessero dire: ‘Nessuno ci aveva mai portato così in alto’”.
Di che s’è trattato?
“Le carrozzerie trentine aderenti a Federcarrozzieri, in collaborazione con Assoutenti, hanno organizzato un evento alla Baita Monte Pat, sul Monte Vernera-Montesover, nel Comune di Sover, in provincia di Trento. Questo il nome: ‘Carta di Bologna insieme allo sport trentino’. In difesa della libera scelta del riparatore da parte dell’assicurato”.
Più precisamente?
“Un evento per sensibilizzare il nostro comparto in una fase di grandi cambiamenti per il mondo dell’autoriparazione, dovuta a innumerevoli fattori esterni alla categoria, come la forte presenza di grandi marchi e del potere dei gruppi assicurativi. La Carta di Bologna combatte le lobby dell’ingiustizia, per favorire indipendenza e concorrenza. Infatti, il nostro slogan è ‘Liberi di scegliere’. Oggi però, per essere competitivi, occorre essere attrezzati, organizzati e strutturati. In più, serve uno strumento di lavoro che permetta alle nostre aziende di trasmettere all’esterno un messaggio forte e chiaro”.
Com’è andata?
“Sono tuttora emozionato. Partecipazione oltre ogni attesa. Una grande famiglia, fatta di amici, carrozzieri, politici locali e sportivi trentini come Giordano Benedetti, Yemen Crippa, Thomas Pedrini e Cristian Zorzi. Presenti anche tanti volti politici come il consigliere provinciale Graziano Lozzer, i primi cittadini di Sover e Bedollo, rispettivamente Carlo Battisti e Francesco Fantini. C’erano pure Bruno Largher, fondatore del primo consorzio dei carrozzieri trentini nel 2005, e Orazio Spanesi (Attrezzatura per carrozzeria, da Padova. Non potevano mancare Furio Truzzi, numero uno di Assoutenti, e Davide Galli, mister Federcarrozzieri. Una festa: all’interno di questo gruppo, si trovano le migliori carrozzerie trentine indipendenti. Alla festa, si sentiva un inebriante profumo”.
Di cosa?
“Il profumo della libertà, il profumo del patrimonio di competenze dei carrozzieri, il profumo di un futuro fatto di tanto lavoro e altrettante soddisfazioni”.
Sei fantastico Tullio! Per chi se lo avesse perso, incollo il link della sua intervista al TG3 Trentino.
https://www.youtube.com/watch?v=3OEm8jPcSwM
Bravo Tullio, abbiamo bisogno di persone come te
Bravo Tullio, abbiamo bisogno di persone come te
Bravo Tullio complimenti. Con questa iniziativa ti sei dimostrato … all’ALETEZZA!
Grande Tullio sei un vero guerriero!
Grande Tullio sei un vero guerriero!
Grande Tullio sei un vero guerriero!
Complimenti Collega Tullio! Leggere l’intervista fa emozionare perchè si sente il profumo di artigiani che partono da poco e realizzano tantissimo con il proprio operato e senza schiavizzarsi sotto le compagnie… Purtroppo i colleghi convenzionati non sentono questo profumo, forse avvertono soltanto il profumo di lontani miraggi di successo schiavizzandosi sotto le compagnie…. ma i miraggi non sono reali!!!!!
Buon lavoro a tutti.
GRANDE TULLIO !!!!
complimenti TULLIO le persone come lei sono da ammirare.
ma mi permetta di dirle che per procedere nel far valere i diritti del carrozziere prima bisogna fare pulizia nel settore che pullula di truffe da anni e di incompetenza alla riparazione, molti non sanno ancora che le auto sono fatte di diverse leghe non ne conoscono la composizione e perciò non sanno neppure come ripararle, cosi agiscono con incompetenza e fanno più danno che utile sia alla vettura in cui trasportano persone, ma anche alla categoria.
questo nobile e importante mestiere deve essere composto di persone responsabili e capaci, oggi sono non più del 30%
le giustificazioni sono assurde ( le attrezzature costano molto) allora non fare il mestiere, sarebbe come se un chirurgo non disinfettasse i suoi strumenti perchè costa molto, la gente poi muore.
un carrozziere competente e responsabile può dialogare serenamente con le flotte e le compagnie, inquanto la legge se fanno il mestiere a regola d’arte li difende, purtroppo molti non ricorrono alla legge perchè se riperiziassero le riparazioni, molte risulterebbero fatte male.
io amo il settore della carrozzeria, ma odio i truffatori.
distinti saluti NANNI MARCO
Ciao Tullio, complimenti……se mi avessi invitato sarei venuto molto volentieri ma magari passo lo stesso a salutarvi. Bravi e avanti cosi.
grande tullio.complimenti per la ottima riuscita dell’evento , ma sopratutto per il tuo saper trasmettere il profumo di liberta’, di indipendenza (che non e cosa da poco,e che non tutti i nostri colleghi hanno capito)che davide e & ci hanno donato , con federcarrozzieri e le varie iniziative che ci hannomesso a disposizione e che tu hai saputo trasmettere ai colleghi trentini. tullio la tua grinta l’ho capito subito alla tua prima telefonata che mi hai fatto e che davide mi aveva accennato auguri a te e ai colleghi trentini. ciao a presto
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