Ma sono divisi i carrozzieri o il problema riguarda le strutture che pretendono di rappresentarli?
Cari amici,
Immaginiamo che tre organizzazioni, come Confcommercio, CNA e Confartigianato, incontrino il Governo, il quale propone un tavolo volto a ottenere vantaggiose decisioni per i loro associati.
Di fronte a questa prospettiva rosea, le organizzazioni confermano che quello è il loro obiettivo, ma che a quel tavolo non possono sedersi perché il governo ha convocato anche Confapri (una organizzazione imprenditoriale giovane, dinamica e ricca di idee).
Risultato: le grandi organizzazioni invece di attivarsi per ottenere misure vantaggiose per i propri iscritti, preferiscono tutelare la propria “legittimazione”.
È tutto chiaro?
Questo è proprio quello che è successo alla riunione tra Associazioni dei consumatori, CNA, e Confartigianato svoltasi lo scorso 11 settembre.
Abbiamo visto la risposta del portavoce (leggila qui) di CNA (a proposito, perché la comunicazione non è firmata dal presidente di categoria?) e quella copia incolla di confartigiato ( leggila qui) e abbiamo capito che:
- I consumatori hanno dato una apertura di credito enorme nei confronti delle istanze dei carrozzieri, condividendo il fatto che la trasparenza nelle riparazioni consente agli artigiani di valorizzare il frutto del loro lavoro, in armonia con i costi della mano d’opera e la loro struttura.
- I consumatori hanno anche chiesto una collaborazione strategica e politica per promuovere misure legislative volte a ridurre le criticità ancora presenti sui contratti assicurativi, sulla scatola nera, sul tentativo delle assicurazioni di assorbire il mercato delle riparazioni, affermando il principio della libera scelta.
Abbiamo anche letto la risposta di CNA, come riportata dal Portavoce di così riassumibile:
Cari consumatori,
siamo d’accordo con voi, ma siccome avete convocato Federcarrozzieri al tavolo sulle riparazioni a regola d’arte, non possiamo fare nulla per i nostri associati finché non la estromettete, perché per noi sono un soggetto che riteniamo non legittimato.
La risposta è stata inviata a tutti i Carrozzieri di CNA, senza però precisare che Federcarrozzieri è un soggetto legittimato oltre che dal lavoro politico a tutti noto e dai progetti che promuove, anche da una comunicazione dal Ministero del Lavoro (leggi qui la comunicazione ministeriale), il quale ha registrato nel suo repertorio quattro organizzazioni nazionali (CNA, Confartigianato, Casa e Federcarrozzieri) e ha chiarito la natura tecnica e non sindacale del tavolo sulle riparazioni a regola d’arte.
Morale: le confederazioni scelgono di tutelare i propri interessi anziché che quelli dei propri associati, rinunciando a una azione congiunta con i Consumatori, senza tenere conto che la maggioranza delle associazioni dei consumatori appartenenti al CNCU hanno, con due lettere inequivocabili (leggi la prima qui e la seconda qui), ribadito il proprio interesse a incontrarsi con le organizzazioni artigiane, per arrivare alla formulazione delle linee guida per la riparazione a regola d’arte.
I confederati peraltro non tengono conto che il tavolo c’è, è già avviato, e a quel tavolo occorre trattare contenuti tecnici e non certo politici.
Per essere espliciti: al tavolo si deve discutere di elementi strutturali della vettura e di come vanno riparati; di ricambi originali o equivalenti e di manuali di riparazione.
Le riparazioni a regola d’arte hanno un costo che deve essere riconosciuto, agli indipendenti e ai convenzionati.
Riparazioni sottocosto non possono certo essere definite a regola d’arte.
I consumatori hanno chiesto una “cartella clinica delle riparazioni”: argomento a noi caro, perché chi lavora in trasparenza e qualità può dimostrare il proprio lavoro non solo con la documentazione fiscale ma attraverso elaborati tecnici e certificazioni sulle fasi più delicate di lavorazione. Sono queste le peculiarità che i consumatori devono poter valutare quando scelgono la carrozzeria di fiducia.
Chi adotta metodi trasparenti sa bene che può valorizzare meglio il suo lavoro e noi sappiamo che le compagnie assicuratrici, pur pagando magari di più rispetto a un preventivo o a una riparazione sotto costo, in larga parte apprezzano la nostra trasparenza.
La apprezzano a tal punto che rinunciano anche a decurtare i risarcimenti nella Rc auto senza opporre le loro clausolette, quelle clausolette che le confederazioni vorrebbero vedere non eccepire ai propri associati tramite un accordo sottobanco con l’ANIA che ci farebbe diventare di fatto tutti fiduciari in massa delle compagnie.
La nostra trasparenza, concreta, operativa e non solo frutto di discorsi di facciata è ovviamente molto apprezzata anche dai consumatori nostri clienti.
L’apertura di credito delle associazioni dei consumatori, anche frutto del lavoro svolto con Assoutenti, che ha creduto nella bontà del nostro progetto, è un gran bene per la categoria.
Il portavoce di CNA, oltre a sostenere immotivatamente la nostra mancanza di legittimazione politica, insinua che noi saremmo pericolosi. Per chi? Per i carrozzieri? E poi ancora, viene lanciata “l’accusa” di promuovere attività commerciali.
Per una associazione di categoria è del tutto legittimo, e per certi aspetti doveroso, promuovere servizi per i propri iscritti o gratuiti o a pagamento. Peraltro l’unico grande servizio commerciale a pagamento, con prezzi ormai non più concorrenziali in rapporto alla qualità, che i confederali offrono sono le paghe e i contributi.
Servizio che Federcarrozzieri oggi non offre ma che ci viene ormai quotidianamente richiesto.
Tutti poi sanno, che, a partire dalla tessera, CNA spinge verso l’acquisto di prodotti di un’ assicurazione di cui la confederazione ha un membro nel consiglio di amministrazione.
Potremmo andare avanti con gli esempi, ma per ora ci fermiamo qui.
Un’aggiunta: i servizi di Federcarrozzieri, alcuni gratuiti, altri a pagamento, sono stati progettati da carrozzieri e sono per i carrozzieri.
Forse la scomposta e moralistica considerazione del portavoce di CNA deriva solo dal fatto che qualcuno avrebbe voluto, ma non è stato capace di realizzare, i servizi che Federcarrozzieri fornisce ai propri associati. Chi ci ha provato, si è portato dietro una lunga serie di insuccessi.
Basta poi osservare i cambiamenti epocali che hanno coinvolto partiti e sindacati per comprendere che legittimarsi delegittimando gli altri non funziona più.
E comunque noi andiamo avanti. Perché siamo carrozzieri.
Segreteria Federcarrozzieri
Da quando ho saputo che le associazioni hanno membri che fanno parte integrante di alcune compagnie assicurative,immediatamente mi sono cancellato dalla mia associazione,ed attualmente sono rimasto soo con federcarrozzieri,l unica associazione senza conflitto di interessi…e giustamente la cosa da fastidio agli affaristi in collegamento con le lobby…a Napoli ce un detto del mitico Toto’ detto Antonio De Curtis che recita cosi:
E finita l’epoca di Pappagone!
Svegliatevi colleghi!
Bisogna essere tutti uniti, il problema e’ che tutti guardano solo il proprio orticello non pensando che continuando a comportarsi cosi’ l’acqua finisce e l’orticello secca e le lobby diventano sempre piu’ forti
Quando le associazioni che dovrebbero tutelarci continuano con queste queste stupidate, forse c’è qualcosa che all’interno non quadra, forse qualche conflitto d’interesse!. Vorrei sapere le risposte dei loro associati cosa ne pensano. Il tavolo é partito già tempo fa, e loro continuano ad insinuare che federcarrozzieri non é rappresentativa, ma di cosa hanno paura realmente? Forse sono gli unici che difendono realmente la categoria? Che non hanno conflitti d’interesse? Io continuo a chiedermi se le associazioni di categoria hanno realmente informato i loro tesserati, o hanno fatto orecchie da mercante, e hanno deciso loro senza consultazioni per i loro associati. Personalmente ho partecipato a tante riunioni di tutte le varie associazioni in merito all’argomento. L’unica che mi ha dato informazioni trasparenti e corrette é stata FEDERCARROZZIERI. le altre hanno dato un’informazione un po’ alterata dalla verità. Quindi io posso solo pensare che alcune associazioni non interessa mettersi tutti attorno ad un tavolo e confrontarsi e discutere per il bene della nostra categoria. Perché una cosa o é giusta o sbagliata, è non devono esistere dei compromessi come propongono alcune associazioni di usare un loro portale dedicato studiato a tavolino con periti assicurazioni dove mi si dice, o prendi quello che ti proponiamo o ti fai la causa privata a tue spese. Questo secondo il mio giudizio si chiama limitazione. Secondo il mio giudizio bisognerebbe incominciare a eliminare le convenzioni se si vuole la vera concorrenza leale.
da gente che fa una guida/opuscolo per gestire un sinistro per aiutare le carrozzerie, quando le carrozzerie hanno ottenuto quello che è già nero su bianco… non mi aspetto più niente !
Concordo in pieno con te Daniele…Da parte di Confartigianato fino ad oggi non ci risulta nessuna comunicazione che riguarda questi tavoli con le altre associazioni di categoria, di consumatori e responsabili governativi. Tantomeno non è stato chiesto nessun parere in quanto rappresentanti degli artigiani iscritti alla stessa associazione. L’unico canale informativo e, dal lavoro che sta compiendo, tutelativo dei carrozzieri é Federcarrozzieri. Il resto al momento è “non pervenuto”.
92 minuti di applausi!!!
Storia di un carrozziere alla ricerca di informazioni.
Mio figlio ( smanettone informatico) mi dice di aver visto sul sito www. Il carrozziere.it una notizia relativa ad un tavolo di lavoro che potrebbe portarci a decisioni importanti per la categoria. Che meraviglia, finalmente una buona notizia. Per avere ulteriori informazioni mi sono recato agli uffici Cna ( a pochi metri dalla mia azienda). Immaginatevi la mia sorpresa quando il funzionario mi ha risposto che non sapeva di cosa parlassi. Vabbè ci sta, non sono più in Cna da qualche anno, ha preferito tenersi le informazioni per i suoi carrozzieri. Ok, prendo la mia auto e vado in Confartigianato, sono iscritto, nonostante mi abbiano cacciato, non possono non informarmi di una cosa così importante per il nostro futuro. Al posto del segretario, sempre troppo impegnato per parlare con un miserabile carrozziere, una zelante impiegata comincia a far ricerche sul suo computer, ma dopo un caffè, per altro ottimo, un paio di telefonate e una decina di minuti in attesa del fantomatico segretario, nessuna informazione relativa al tavolo in questione. Sembra il tavolo più segreto d’Italia, nessuno ne ha mai sentito parlare. Pazienza, sicuramente non ho trovato le persone giuste, in fondo hanno talmente tante cose da fare: buste paghe e corsi sulla sicurezza, che si saranno persi la notizia. Ci vuole ben altro per fermarmi, internet è il mondo delle informazioni, troverò tutto quello che cerco lì. Comincio dai siti ufficiali: niente! Ma come dai, c’è di tutto, dalle lavanderie al Maker Faire, impossibile non si ci sia un cenno del tavolo con i consumatori. Ma che stupido che sono, devo cercare su Facebook. Già, ma io non ce l’ho Facebook! Non c’è problema, chiedo a mio figlio se mi può aiutare. Che bello Facebook, notizie freschissime, aggiornamenti giornalieri, ma ahimè nulla sul tavolo. Incredibile sul web le organizzazioni “legittimate” non informano i loro associati! Vuoi vedere che gli unici che hanno scritto del tavolo sono quei “delegittimati” di Federcarrozzieri? A questo punto la domanda è: meglio un gruppo di carrozzieri che lavora per i carrozzieri e documenta quello che fa o un cospicuo numero di “sotuttoenoncapisconientemasonobenpagato” omertosi persino all’interno della struttura confederale?
Mi spiace di avervi annoiato con questo lungo racconto, ma se siete arrivati fino in fondo, spero abbiate capito che senza informazioni e trasparenza non si va da nessuna parte.
Un abbraccio ai presidenti di Cna e Confartigianato e ai loro funzionari super diligenti.
Un grazie particolare anche per avermi messo nell’elenco degli indesiderabili, è una medaglia della quale mi vanto enormemente!
Cose da matti… fortuna che esiste fadercarrozzieri ed è presente hai tavoli, altrimenti chi sa ha che tipo di accordi avremmo dovuto sottostare
Io lo già fatto mi sono cancellato da cna e invito glia altri colleghi a farlo
Bella la storia di Padovani. Se non fosse da piangere sarebbe veramente da ridere!
Cari colleghi l’ anarchia è l’anticamera del nulla se non si condividono le posizioni di chi per norma e legge ci rappresenta è indispensabile partecipare alla ” filiera” della rappresentanza partecipando alle elezioni comunali provinciali e nazionali .Fatto questo si inizia la costruzione di un progetto.Ho letto numeri e presunte sedi “verosimili” ma non reali .
Correttezza e rispetto in primis alla quale va aggiunta competenza e conoscenza.
Certamente queste affermazioni infastidiscono qualcuno comunico che PER SCELTA non sono mai stato fiduciario e non ho mai aderito all’accordo “ANIA” Chi è sempre stato in questa condizione può anche “aggredirmi ” gli altri un buon confronto costruttivo .Azzeccagarbugli , venditori di fumo presunti carrozzieri lontano da chi lavora e col proprio sudore porta avanti questo nostro paese.
Un saluto alla nostra sgangherata compagine
LA MIA UNICA ASSOCIAZIONE E’ FEDERCARROZZIERI
DI CUI RINGRAZIO DI ESISTERE CONTINUATE COSI’
Insomma alla fine ci ritroviamo sempre con i grossi troppo impegnati a rimanere quel scalino sopra agli altri e federcarr. che abbaia come un pincher;ma essendo piccola non la sta ad ascoltare nessuna………….la verità è aiutati da solo che tanto gli altri non fanno nulla per tè……è brutto ma è cosi!!!!!!!!!!
Strano paese l’Italia !!!
Associazioni di categoria che tutelano le assicurazioni e non gli artigiani
Associazioni di categoria che fanno riunioni a quattro senza invitare i consumatori
(chiaro li invitano , appena gli si fà tàna)
Associazioni di categoria che creano linee guida per la riparazione senza parlare di riparazione e sicurezza dei trasportati (cosa conta l’essere umano!)
Associazioni di categoria che decidono, senza far sapere agli iscritti cosa stanno decidendo (e sopratutto chi stanno tutelando)
Associazioni di categoria che non riconoscono un associazione perchè “non in linea”
con un certo modo di fare………………………(meglio non sbilanciarsi)
Ma………………………
C’è anche il rovescio della medaglia:
Artigiani che pagano chi non li tutela
Artigiani che non sanno di preciso quando pagano per essere rappresentati (se così si può dire)
Artigiani che mettono la testa sotto la sabbia , tanto in qualche maniera a fine mese ci si arriva
Artigiani che non vogliono essere imprenditori , ma prestatori di manodopera
Artigiani che non si schierano con chi veramente li tutela, perchè in fondo fino ad oggi hanno tirato avanti
Strano paese, dobbiamo vigilare i vigilanti , dobbiamo tutelarci da chi ci dovrebbe tutelare , dobbiamo andare a rappresentarci poichè chi ci rappresenta no si ricorda più chi deve rappresentare (chiaro mettersi dalla parte dei poteri forti è molto più comodo)
Forse una volta tanto è meglio dirsi in faccia la verità anzichè tanti giri di parole
Pagavo la tessera cna , ho seguito riunioni e incontri organizzati dalle confederazioni , ho sentito cose da brividi …. ma questa gente da che parte sta??????
L’unica che mi ha rassicurato , nei vari incontri ho sentito cose veramente a favore dei carrozzieri e della categoria è stata FEDERCARROZZIERI fatta da carrozzieri per i carrozzieri . Grazie di esistere
I carrozzieri si fanno male perche’ sono concordatarie con le compagnie assicurative ma poi si lamentano all’ora dico prima di metterti la martellata al piede pensateci, e poi vi lamentate .
Purtroppo conosco miei colleghi che si vantano che anno la carrozzeria piu bella di altri che dicono di non fare convenzioni con imprese assicurative. Ma loro sottobanco le anno con piu compagnie ,fanno lavori sottoprezzo usano materiali di terza fascia ti fanno la concorrenza, ma di cosa parliamo ,a mio parere prima di associare un membro andrebbe fatto un esame magare vedere se e convenzionato co imprese assicurative.Io mi vanto di non avere fatto mai convenzioni con le assicurazioni ,vi posso assicurare che le imprese mi pagano ugualmente.
Ogni commento è superfluo, associazioni di categoria che nn ti informano sulle questioni importanti come tavoli e tavolini, ma se c è il corso di inglese a 100 euro o qualche corso di sicurezza x monetizzare, si su quelli ti avvisano. Inutile proseguire il quadro è chiaro…tutelano gli interessi di chi fa comodo a loro…
Ormai è sotto gli occhi di TUTTI , i carrozzieri SERI sanno distinguere chi ci difende VERAMENTE (Federcarrozzieri) e quelli che simulano (CNA CONFARTIGIANATO ECC) di tutelarci ….. mentre in realtà prendono accordi scellerati con le compagnie assicurative….. Vergognatevi ad insinuare che noi siamo pericolosi, noi che ripariamo le Auto a regola d’Arte e con coscienza per tutelare al MASSIMO I CONSIMATORI ! Invece di scendere a compromessi con le assicurazioni ( riparazioni a risparmio) Quindi forse quelli pericolosi siete voi ?!
Non ho parole , Daniele, Roberto e Pietro hanno descritto tutto di questi ********** rappresentanti io sono campano e ne ho due di Cna e confart uno peggio dell’altro w federcarrozzieri (per fortuna)
Ma esistono ancora carrozzieri associati a CNA o Confartigianato? vorrei conoscerli… se regalano soldi a loro potrebbero regalarli anche a me…
Ho capito cosa servono i funzionari di Cna e Confartigianato: a scrivere le letterine per i loro affaccendati presidenti. Quello di Cna poi, ha così tanto da fare che la fa firmare da un portavoce ( sono così tanti che bisogna pur trovargli qualcosa da fare). Pino Pace, presidente di Confartigianato, invece ci mette la faccia e firma la stessa lettera, fortunatamente hanno cambiato la carta intestata.
Cari presidenti vi pongo la domanda: siete così sicuri che state facendo quello per cui la base vi ha votati? Vorrei ricordarvi che siete i rappresentanti delle vostra categoria e non fantocci che eseguono ordini di qualche funzionario. So, per esperienza vissuta, che in Confartigianato la parola democrazia è un termine che fa accapponare la pelle, ma il vostro ruolo vi impone di proteggere i carrozzieri tutti, che siano convenzionati o meno. Quando decidete sulla pelle dei vostri associati dovreste avere un mandato chiaro. A tutti dovrebbero essere arrivate le informazioni per poter decidere, avete strutture super organizzate a livello territoriale, ma nessuno sa niente. Quando le decisioni importanti vengono prese tra i pochi eletti, è possibile immaginare che ci siano interessi che non possano essere spiegati al povero carrozziere, mi sbaglio?
p.s.: il sig. Pace deve essere proprio infuriato con Federcarrozzieri se ha tolto il logo di Evolgo dalla carta di Bologna…ops forse non lo ha deciso lui, ma un funzionario.
Quindi è chiaro che i carrozzieri non sono più rappresentati da Cna e Confartigianato che sono strutture che prestano oramai SOLO servizi commerciali e hanno da tempo rinunciato a svolgere l’azione politica in difesa dei diritti degli autoripartori. La vicenda del “protocollo Ania/Confederazioni” lo dimostra chiaramente: è il tentativo di un gruppo di 4/5 persone, funzionari stipendiati anche con le tessere dei carrozzieri, di fare sulla testa degli artigiani, all’oscuro della categoria, un accordo segretissimo che la categoria non vuole per ragioni che ad oggi continuano a non essere chiare. Ancora. L’assenza delle confederazioni dal Tavolo sulle riparazioni a regola d’arte è il chiaro segno che queste non rappresentano più politicamente la categoria.
Questa assenza è grave. È una scelta politica che mette in cattiva luce la nostra categoria. Riparare bene un’auto (che quindi è anche sicura) è interesse degli automobilisti – consumatori. Non vogliamo più riparazioni a risparmio che mettono in pericolo la sicurezza. Vi faccio una domanda: chi in Italia non vuole le riparazioni a regola d’arte? A chi disturba che le riparazioni a regola d’arte forse costino di più delle altre ma garantiscono più sicurezza?
Insomma il re é nudo. Le confederazionii non hanno più nulla a che fare con I carrozzieri. Possono solo forse cercare di vendere servizi (paghe e contabilità) a prezzi fuori mercato.
A livello politico, e questa storia lo dimostra, e la lettera delle confederazioni lo confessa, i carrozzieri non hanno alcun interesse comune con le confederazioni che seguono interessi propri.
Qualche funzionario, cioè impiegato stipendiato con i soldi degli associati , prende decisioni contro gli interessi degli associati carrozzieri e lo dice pure, La lettera fotocopia firmata da chi si dice rappresentante dei carrozzieri ne è l’allicinante conferma. Non importa se al tavolo del Mise si possono ottenere. Risultati positivi per la categoria. Meglio boicottarlo perché secondo i funzionari quel tavolo mette a rischio gli stipendi di qualcuno. e lo mettono pure nero su bianco!!!
Siamo alla follia e hanno pure il coraggio di scriverlo! L’hanno scritto!!! E adesso? Qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di questo. Non ha più senso pagare servizi cari a funzionari che confessano di tenere più alla propria poltrona che agli interessi della categoria. Ricordiamoci solo che non basta non rinnovare la tessera ma occorre inviare una raccomandata o una pec alla sede provinciale dell’inps dove si chiarisce che si è data disdetta alla confederazione per evitare che nostre trattenute siano versate comunque a chi non fa nulla per i nostri interessi.
Penso che ci sia molto da imparare dall’associazione francese AXIAL.
Hanno scritto un protocollo delle persone incompetenti che non sanno nulla di come deve essere riparata una macchina e pretendono che noi carrozzieri accettiamo ad occhi chiusi,ci dispiace non succederà mai ,questa gente chi si crede di essere ,ormai abbiamo capito da che parte stanno.
Vergognatevi dal primo all’ultimo.
Come al solito in Italia si fanno solo chiacchiere.
Proporrei una disdetta generale da queste Associazioni che ormai non ci rappresentano più e sarebbe bello farla tutti nello stesso giorno.
Diamoci una data e passiamo ai fatti.
e mentre Cna e Confartigianato discutono del sesso degli angeli… Carglass ripara e non sostituisce!
Se mi leggete cari presidenti, vi prego di informarvi, da ieri il mondo della carrozzeria non è più lo stesso… ma in fondo siete più interessati a preservare lo stipendio dei vostri funzionari che al destino di migliaia di carrozzerie.
Caro Padovani nel nostro territorio già aderiscono al progetto della carrozzeria Carglass e sai chi aderisce anche gli indipendenti che parlano parlano poi aderiscono con convenzioni come quelle delle flotte, stiamo toccando il fondo se non togliamo il para occhi , dobbiamo crescere tutti le riparazioni al ribasso distruggono la nostra categoria, non possiamo sempre dare la colpa alle Associazioni gli accordi li facciamo noi. Saluti
Caro Silvano,
mi hai frainteso. Non sto facendo l’apologia delle carrozzerie indipendenti, volevo solo portare l’attenzione su quello che sarà il futuro del nostro lavoro. Carglass, con il suo modello, non avrà bisogno di corsi di formazione, buste paghe e consulenze sulla sicurezza. Mi spieghi perchè un carrozziere Carglass dovrebbe pagare una tessera associativa dal momento che non ha più bisogno dei loro servizi? Carglass ha creato in proprio un modello per la riparazione a regola d’arte, credi che abbia bisogno delle associazioni di categoria? In questo momento abbiamo bisogno di unità per poter creare un modello condiviso per le riparazioni a regola d’arte. Abbiamo perso già troppo tempo, domani potrebbe essere troppo tardi…e la colpa non sarà solo dei carrozzieri!