Arriva l’autunno e rincara il costo del lavoro.

Ormai è noto che gli ultimi governi mirano a stabilizzare il maggior numero possibile di lavoratori precari. Uno degli ultimi sistemi adottato per incentivare l’impiego stabile di manodopera è quello di rendere più onerosi i contratti a tempo determinato.

Già dal 2013 è stato previsto un contributo aggiuntivo dell’1,40% finalizzato a finanziare la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) in caso di perdita involontaria del posto di lavoro, prevedendo eccezioni solo per:

  1. lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti;
  2. lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali;
  3. apprendisti;
  4. lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

A decorrere dal settembre 2019 è stata previsto il pagamento di un’ulteriore maggiorazione dello 0,5% per ogni rinnovo dei contratti a tempo determinato con decorrenza dal 14 luglio 2018, tanto da rendere il costo del lavoro dei contratti a tempo determinato non indifferente.

Pertanto, tra il mese di Settembre e il mese di Ottobre 2019 dovranno essere pagati i contributi aggiuntivi di tutti contratti a termine rinnovati successivamente al 14 luglio 2018.

Ma come dev’essere calcolato l’incremento del contributo addizionale successivo al primo contratto di lavoro a tempo determinato? Moltiplicando lo 0,50% per il numero dei rinnovi effettuati.

Per comprendere meglio qual è il costo dei contratti a termine facciamo un esempio pratico. Il lavoratore ha prestato per l’azienda soltanto rapporti diretti a tempo determinato:

1° contratto a tempo determinato: il contributo aggiuntivo sarà pari all’1,40%
2° contratto a tempo determinato: il contributo aggiuntivo sarà pari 1,90% (1,40% + 0,50%)
3° contratto a tempo determinato: il contributo aggiuntivo sarà pari 2,40% (1,90% + 0,50%)
4° contratto a tempo determinato: il contributo aggiuntivo sarà pari 2,90% (2,40% + 0,50%)

L’unico modo per recuperare questa contribuzione aggiuntiva è trasformare il contratto a termine in tempo indeterminato.