PROTOCOLLI DI SICUREZZA PER IL CONTRASTO DELL’INFEZIONE DA COVID-19
In data 14 Marzo 2020 è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il. contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” da parte del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute
Tale Protocollo è consultabile e scaricabile all’indirizzo Web:
http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/protocollo_condiviso_20200314.pdf,
Tra i punti chiave del regolamento figurano:
- L’informazione da fornire al personale
- Le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro
- Le modalità di accesso dei fornitori esterni (e dei clienti…)
- La pulizia e la sanificazione di locali ed attrezzature
- Le precauzioni igieniche personali
- La gestione degli spazi comuni e
- L’organizzazione del lavoro (turnazioni, ricorso allo smart working, etc.)
- La sorveglianza sanitaria
Le autocarrozzerie non sono attività nelle quali in condizioni normali vi è rischio di esposizione ad agenti biologici.
Di conseguenza, il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) non considera, di solito, tale rischio e la formazione dei lavoratori prevista dall’art. 37 del D.Lgs 81/08 potrebbe non includere la sua gestione.
Sulla base del protocollo, al fine del contrasto dell’epidemia da COVID-19, occorre comunque provvedere:
- Alla redazione di un documento di valutazione del rischio di contagio da COVID-19 che riporti le misure preventive e protettive adottate, in riferimento ai punti del regolamento sopra elencati
- All’informazione dei lavoratori sul rischio stesso con riferimento alla specificità della mansione svolta e delle caratteristiche dell’officina e alle misure di prevenzione e protezione adottate
L’informazione è distinta dalla formazione e va fatta in base al disposto dell’art. 36 del D.Lgs 81/08 (la formazione è invece normata dall’art. 37 dello stesso decreto). Può essere fornita con gli strumenti più svariati quali la diffusione di opuscoli o di email, l’ effettuazione di riunioni informative, l’affissione di memorandum in punti in cui possano essere facilmente consultati, etc.
In ogni caso “il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze” (art. 36 comma 4 del D.Lgs 81/08).
Resta, in ogni caso, l’obbligo per il datore di lavoro di “assicurare che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza sul lavoro” (art. 37, comma 1 del D.Lgs 81/08). Formazione che può essere erogata anche in e-learning rispettando tutti i requisiti normativi relativi al soggetto organizzatore, al docente, al tutor, alla collaborazione con gli organismi paritetici e alla piattaforma utilizzata.
È inoltre da valutare l’impatto delle procedure adottate sulla privacy dei lavoratori, in particolare è necessario valutare la necessità di predisporre delle idonee informative ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR). La rilevazione dello stato di quarantena, o di un contagio anche sospetto (presenza di febbre o si sintomi influenzali) comporta infatti la gestione di dati “appartenenti a categorie particolari” (“dati sensibili”).
Per maggiori informazioni inviare email all’indirizzo info@aptasrl.it
Staff Federcarrozzieri
Salve a tutti
si certamente bisognia seguire tutte le regole per il contrasto a sto maledtto virus ma bisogna pensare anche a come affrontare il dopo in virtù di tutto questo periodo di fermo anche se come carrozzeria possiamo restare aperti ma se la gente non gira non sbatte e di conseguenza non avremmo da lavorare e secondo me alla ripartenza ci sarà bisognio di ritoccare quelle che sono le tariffe sia di manodopera che quantificazione dei materiali di consumo per fare fronte alle spese che dovremmo comunque affrontare anche se con ritardo di qualche mese ma prima o poi il nostro governo ci darà il ben servito reclamerà le dovute tasse e noi dovremmo fare fronte a tutte queste spese si l’affitto dei locali , l’imu, inps e inail, enel, qualche rata di finanziamenti in corso, e qualche rata di pagamenti all’agenzia delle entrate , robe che quasi tutti noi imprenditori ci troviamo da pagare e si perchè quello che non stiamo pagando adesso non scomparirà ma dovremmo pagare non appena si dichiarerà il non pericolo e si ritornerà più o meno alla normalità DOVREMMO PAGARE TUTTO MA IO PERSONALMENTE NON HO L’ALBERELLO NEL MIO ORTO DOVE VADO E TIRO LE BNCONOTE CHE OCCORRONO , SE NON SI LAVORA NON VEDIAMO SOLDI ,
Salve
volevo chiedere a qualcuno di federcarrozziere se come associazione rilasciano il DVR, e il costo se di si
grazie
Buongiorno ;in alcuni paesi come la svizzera agli autonomi come noi stanno versando sui loro conti correnti cifre intorno ai 30000 euro in modo che questi autonomi possano andare avanti……… a noi ci dicono che possiamo indebitarci ulteriormente con le banche, il che mi fa pensare che cè qualcosa che non va. Per riaprire in sicurezza si è parlato tanto rimanendo in settore del modello Ferrari………ma io mi dico la Ferrari non ha problemi finanziari e anche se li avesse lo stato la finanzierebbe…..ma noi autonomi ; magari tante piccole attività dove lavorano poche persone…… come possiamo adeguarci a certi livelli….noi dobbiamo lottare contro imu,iva,tari……affitti ; clienti che non pagano;;rifiuti speciali …. e altro…. come facciamo ad andare avanti visto che la ripresa sarà lenta e graduale…… ci vorranno mesi prima di poter tornare a lavorare a pieno regime…….. e certa gente che si ritiene esperta pensa di poterci dire come fare il nostro lavoro…….assurdo…….le cose cambiano da regione a regione,da città a città…..ci sono troppe realtà per fare di tutta l’erba un fascio!!!!!