Simpatica “storiella” scritta da un collega carrozziere.
DIVIDE ET IMPERA!
Il Carrozziere imprenditore e il riparatore delle Assicurazioni
C’erano una volta dei potenti fattori tecnicamente attrezzati ed organizzati, disponevano di molte risorse economiche e proprio per questo gli dava noia dover dimostrare una qualsivoglia riconoscenza alle formichine che lavoravano giorno dopo giorno anche nell’interesse delle fattorie che essi conducevano.
Li infastidiva che queste benedette formichine desiderassero realizzare le loro aspirazioni, ma come si permettevano solo di pensarlo!?
Come potrei avere il controllo completo si domandavano e scrollarmi di dosso queste fastidiose formichine, accidentaccio a loro, perché le une non si limitano a distribuire i prodotti che noi decidiamo per tutti e le altre non si danno semplicemente da fare per riparare senza pretender troppo quelle balzane carrozze quando si sfasciano?
D’altronde, rimuginavano, i prodotti sono i nostri, ma i clienti, (sob!), almeno per il momento, sono i loro. Certo, meditavano, se riuscissimo a mettere le formichine rosse contro quelle nere, si distrarrebbero e noi ci papperemmo in un sol boccone tutti i loro bei clienti.
Così cominciarono a rivolgersi direttamente ai clienti delle formichine, gli scrivevano e li messaggiavano come teneri fidanzati, gli spiegavano come risparmiare tramite dispendiosi spot pubblicitari, tutto a loro spese, sponsorizzavano generosamente i moderni Info mediari on line quali www.raffigurativo.cip, www.tuttofacile.ciop che apparentemente in modo innocente proponevano offerte preconfezionate e vantaggiosissime dai nomi accattivanti: Streetet-line, Surritel, Discorso, Trixa, schiacciatastino ti risponde subito l’operatore perché noi ci preoccupiamo per te. (eh, eh…)
Non si fecero mancare neppure dei begli accordi con i produttori di carrozze per raggiungere i clienti durante le fasi di acquisto, del resto, carrozza nuova vita nuova, mediario e carrozzaio nuovi.
Le brave formichine facevano del loro meglio per accontentare il fattore, si impegnavano per convincere i clienti a fare tutto quello che lui desiderava, finché un giorno si accorsero che tutti i “loro” clienti non erano più i loro, perché essi facevano da soli quel che desiderava il fattore, si rivolgevano direttamente a lui per i prodotti, mentre per riparare le carrozze si rivolgevano direttamente ai riparatori Carflass e Carclinozz, proprio esattamente come gli avevano insegnato e caldeggiato con tanto impegno le formichine che per tanto tempo avevano goduto della loro fiducia.
Così le rosse dovettero aggiungere il prefisso “dis” alla loro categoria di intermediario e le nere si ritrovarono ad aver regalato il nome della loro categoria di maestri ai fattori che la esponevano nelle loro vetrine on line e in tutta la loro corrispondenza come se fossero loro i veri riparatori.
Certo che i fattori non facevano mancare alle formichine tanto ma proprio tanto lavoro e neppure domande e lamentele dei loro ex clienti, verdi d’ira come i numeri di telefono che pubblicizzavano in tutte le comunicazioni con cui li invitavano a “contattarli per qualsiasi necessità” (eh, eh, eh… ih, ih, ih… ah, aaah, aaaaaah, aaaaaaaaah…… per qualsiasi necessità…. salvo nel bisogno).
Alcune formichine rosse ed altre nere però misurarono i risultati ottenuti seguendo la strada e le promesse dei fattori e si resero conto che si trattava di canti delle sirene perché ogni anno aumentavano le pretese e le incombenze, naturalmente eseguite gratis vista la grande opportunità.
Si accorsero che era stato più efficace coccolare i propri clienti impegnandosi a risolvere al meglio gli infiniti bisogni che sovente questi gli prospettavano e che se si collaborava per il servizio al comune cliente, rispettando il lavoro altrui anche il proprio veniva rispettato.
Così ognuno nella propria autorità di ruolo continuò: chi a consigliare su come tutelarsi dai rischi e chi a riparare alla regola dell’arte rimettendo in sicurezza le carrozze con rispetto delle persone e dell’ambiente, dimostrando un giudizioso equilibrio tra obiettivi economici e responsabilità sociale.
I fattori dovettero adeguarsi a fare altrettanto, rispettando l’operato di queste vigili formichine che a teatro fanno da spettatori, ma sul lavoro agiscono con insospettabile determinazione.
Il carrozzaio imprenditore
ma bravo che sei stato, le “storielle” raccontano sempre la verita’. Forza ragazzi.
Bella storiella, ne sto preparando una a proposito della categoria dei periti (se Sparta piange, Atene NON ride!) che forse sono messi peggio dei carrozzieri. Per ora accontentatevi della lettera inviata ad un onorevole:
Carissimo Onorevole,
chi si permette di disturbarLa è un libero professionista Esperto di Infortunistica Stradale.
In altre parole la legge mi definisce “perito assicurativo”. Esercito la professione da ben 40 anni (se ha tempo e voglia di saperne di più visiti il mio sito http://www.pratoperizie.it ) e quindi Le dico apertamente quello che penso perché, come Lei capirà, ormai sono troppo vecchio per sperare in benefici o temere ritorsioni da parte di chiunque.
Con la legge 166/92 pensavamo di aver raggiunto un traguardo, di aver istituito una professione che riveste una grande importanza a seguito dell’assicurazione obbligatoria. Il “giusto risarcimento” dovrebbe essere la nostra missione (come si usa dire oggi) perché dovremmo rivestire la funzione di filtro tra le richieste dei danneggiati, a volte esagerate, ed il rimborso delle assicurazioni, non sempre generose.
Purtroppo non siamo mai riusciti ad assolvere questo compito e nessun convegno è mai riuscito a spiegarlo. Non l’ha potuto spiegare perché nessuno ha avuto il coraggio di dire la verità, e che cioè del “giusto risarcimento” non interessa nulla a nessuno!
Le compagnie di assicurazione, che operano praticamente in regime di monopolio, non hanno nessun interesse a contenere il costo del danno in quanto ricavano un utile sul giro di affari e se questo dovesse “calare” finirebbe per calare anche l’utile. Stanno calando i sinistri (sono migliorate le strade, la sicurezza degli autoveicoli sempre più completi, l’educazione dei guidatori, la crisi ci fa “girare” meno) e quindi occorreva fare qualcosa perché non calasse anche l’utile. Da qui Il Codice delle Assicurazioni (che mescola le carte del Codice Civile) ed un “pressing” sulla nostra categoria che deve fare il suo lavoro sempre più rapidamente e sempre con meno informazioni. Qualcuno ha anche detto che tra un perito “veloce” (a restituire gli incarichi) ed uno “bravo” (a valutare correttamente il danno) viene preferito il perito veloce! Tanto paga sempre e comunque Pantalone (cioè il cittadino/utente).
Lo sa che le nostre parcelle, da oltre 20 anni, quando non sono diminuite non sono certo aumentate? Lo sa invece quante spese, tasse e balzelli in più abbiamo noi liberi professionisti?
Non Le dico questo come rimostranza sindacale, lo dico solo perché se veramente le compagnie assicuratrici avessero a cuore il “giusto risarcimento” si servirebbero di collaboratori esperti e, come tali, ben pagati! Invece nulla di tutto ciò, basta, ogni tanto, “pizzicare” il mariuolo di turno (cioè il gonfiature di danni od il fabbricatore di sinistri falsi), fare un gran clamore sui media e così salvare la faccia!
Non so se ha avuto la pazienza di leggermi fin qui ma, se ne vuol sapere di più sarò ben lieto di illustraLe tutta la mia esperienza in materia, non deve fare altro che chiamarmi al 3358303673.
Le auguro un buon lavoro ed auguro tanta fortuna a questa nostra Italia.
Se i carrozzieri tirassero fuori le palle, si schiererebbero per ciò che è giusto e non per cosa conviene….. capisco che tra dire e fare c’è di mezzo il mare, ma io sono fermamente convinto che schierarsi per il diritto è cosa buona e giusta e quindi quando andrò a votare voterò per i cittadini e non per gli “onorevoli” quando lavorerò farò gli interessi del cliente con un lavoro a regola d’arte e farò i miei interessi chiedendo una giusta tariffa…..oppure non lo farò affatto, se si adottasse tutti un simile criterio credo che i “padroni del mondo” non sarebbero più ritenuti tali.
Pensate se ciò potesse essere…. che meraviglia……. un pensiero e una cultura dove chi vi si accosta si magnifica e magnifica il sistema, vicendevolmente e giustamente per una equità vera perchè voluta da tutti e per tutti…. Infatti in una civiltà evoluta il diritto non si chiede per se stessi, ma lo si rispetta per gli altri, soltanto così si afferma e nessuno lo può togliere, in quanto il tuo diritto non lo chiedi a forza ma ti è concesso perchè e giusto che si affermi e la persone lo rispettano perchè lo ai guadagnato e sei pronto a rispettare il diritto altrui anche a costo della vita.
Invece sciagura e miseria causano quelli che affermano il diritto imponendo ciò che vogliono con prepotenza e inganno…….. così ogni civiltà decaduta da solidi principi e in cerca di certezze che forse soltanto un Dio potrebbe dare, leggittimano la frode e la menzogna fino al punto che ne subbiscono l’ingiustizia anche se questa li porta inevitabilmente verso l’oblio e la rovina…..
La lady di ferro (Margaret Thatcher) una volta in visita nel bel paese disse; , e non fù l’unica a constatazioni simili, speriamo che la sofferenza desti i cuori delle persone che inizino nel fare la cosa giusta quando serve
vi prego di non toglierlo Margaret Thatcher disse; <una terra meravigliosa e ricca peccato vi dimori un popolo marcio
ciao a tutti: vi voglio raccontare quello che ho sentito pochi giorni fa da un vecchi perito. Parlando a proposito delle assicurazioni, mi a invitato a fare il lavoro normale sia sulle polizze presto bene sai unipol milano ecc.ecc. di farmi firmare la cessione di credito dal cliente , fare regolare fattura e portarla dritto dritto dal’avvocato, non mi pagheranno ovvio le rispettive franchige, ma sulla grandine atti vandalici,o sinistri normali dove il cliente a ragione, mi ha riferito che non esiste nessuna legge che lo impone per che quello che fanno alcune compagnie sono solo abusi infondati e fuori legge. E? VERO? HO NO?. Se qualcuno mi vuole spiegare per cortesia come e sta storia. GRAZIE E SALUTI A TUTTI . BUONA DOMENICA.
Bella storiella è purtroppo tutta vera.
non mi sono mai impegnato con nessuna assicurazione, ma in verità vi dico che è dal mese di Settembre che non concordo un danno o che parlo con un perito…………Dove finirò?
LA SOLUZIONE A PARECCHI DI QUESTI PROBLEMI , NON MI STANCHERO MAI DI RIPETERLO E METTERCI A FARE GLI ASSICURATORI. (FORSE E PIU FACILE DI QUELLO CHE SEMBRA)
UN ALTRA E QUELLA DI COMINCIARE A RACCOGLIERE LE FIRME PER RAGGIUNGERE IL GIUSTO NUMERO, E INDIRE UN REFERENDUM PER RENDERE L ASSICURAZIONE FACOLTATIVA,TANTO ORMAI SI FANNO POLIZZE KASCO CAMMUFFATE DA RCA,ALLORA PERCHE ASSICURARSI OBBLIGATORIAMENTE.SOLO COSI SI OTTERREBBE UNA VERA CONCORRENZA TRA LE ASSICURAZIONI. RIFLETTETE !!!!!!!!!!!!
carbruno1@virgilio.it se pensate che sia interessante contattatemi. BRUNO
[…] princìpi della Carrozzeria Padovani di Aosta. Ce lo vuoi illustrare? Assicurazioni, c’è una stortura. Da una parte, le Compagnie ricevono i clienti che hanno l’obbligo di assicurarsi: entrate […]
[…] princìpi della Carrozzeria Padovani di Aosta. Ce lo vuoi illustrare? Assicurazioni, c’è una stortura. Da una parte, le Compagnie ricevono i clienti che hanno l’obbligo di assicurarsi: entrate […]