Anche dopo le notizie dell’ultima ora che annunciano una possibile crisi di governo, vogliamo continuare a coinvolgere e informare, politici, associazioni di consumatori, automobilisti , patrocinatori, avvocati e tutti i colleghi, con un memorandum, per evitare possibili “colpi di coda” di questa legislatura.
Un documento che ripercorre in poche righe la storia della carrozzeria, cercando di sensibilizzare gli animi sulla sicurezza e qualità delle riparazioni.
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INDIPENDENZA = SICUREZZA
Memorandum di Federcarrozzieri sulle criticità e sulle incongruenze dei provvedimenti annunciati nel “pacchetto” in materia di assicurazioni.
Riparazioni senza compromessi a tutela della sicurezza e dei consumatori.
In ambito internazionale la strategia oggi adottata per differenziare le aziende, è la creazione di marchi di qualità, che consentono all’impresa di dichiarare uno standard di processo o di prodotto riconosciuto a vari livelli (locale, nazionale, internazionale). Il marchio di qualità deve avere al suo interno regole chiare e certe per il consumatore che non è in grado da solo di verificare il rispetto di quanto promesso e deve avere un organismo di terza parte a certificare il processo o il prodotto.
Nell’ambito automotive, e in particolare nella riparazione di carrozzeria al momento non vi sono marchi di qualità, ma solo “forzature” nella normale scelta del riparatore, obblighi dettati in alcuni casi dalle compagnie assicurative in altri casi dalle case madri, senza particolari verifiche sulla filiera, il che porta a pensare che allo stato attuale, la selezione dei partner sia di fatto solo questione economico-commerciale piuttosto che una scelta ponderata su qualità, servizi e rispetto delle normative vigenti.
Le carrozzerie in Italia sono conosciute in tutto il mondo per la realizzazione di vetture uniche nel loro design, carrozzieri che spesso hanno fatto la storia di alcuni marchi prestigiosi nel lusso e nelle competizioni. Il carrozziere italiano, con la professionalità tramandata attraverso l’apprendimento di modelli culturali oltre che con una manualità di livello superiore alla media, ha dovuto e potuto nel tempo modellarsi, diventando sempre più riparatore e meno creatore. Il consumismo infatti ha generato negli anni 60/70, una esponenziale crescita di modelli di auto “per tutti” che hanno sensibilmente aumentato il numero degli artigiani carrozzieri riparatori, diminuendo il numero dei “creatori di automobili”.
Anche la riparazione è un’arte, ma il committente lascia meno spazio alla creatività dell’artigiano e soprattutto meno tempo per l’esecuzione del ripristino. Nei primi anni 70, le riparazioni dei veicoli incidentati sono aumentate, tanto quanto il numero dei carrozzieri che aprivano bottega in tutto lo stivale.
Le vetture, sempre più complesse con telai scatolati, una volta erano in traliccio e venivano sostituiti, ora in acciai altoresistenziali impossibili da riparare, difficilissimi da sostituire, mettono a dura prova la competenza dei carrozzieri nel ripristinare la vettura, oltre che nella forma estetica anche in quella della piena sicurezza per chi dovrà utilizzarla dopo le riparazioni.
Anche le attrezzature , in alcuni casi costosissime, strumenti per il ripristino e la saldatura dei metalli, impianti di verniciatura altamente tecnologici a basso consumo energetico e a basso impatto ambientale, per l’utilizzo di prodotti vernicianti ecologici, richiedono costi elevati di esercizio. Le dotazioni di sicurezza elettroniche sono sempre più’ complesse e richiedono interventi di personale altamente esperto in materia meccatronica e diagnostica.
E per finire, occorre dimostrare all’automobilista che la vettura ha riacquistato gli standard di sicurezza del costruttore, quindi può circolare sicura. Esistono infatti attrezzature specifiche per la misurazione del telaio, che dovrebbero essere alla base della riparazione, sia in fase preventiva (diagnosi) che in quella post-riparazione (consegna del certificato di corretto allineamento).
Lo stato dell’arte della riparazione da incidente, da qualche anno, prevede alcune limitazioni nel normale andamento del mercato, fuorviando la libera concorrenza attraverso polizze che obbligano l’automobilista a recarsi presso carrozzerie convenzionate dall’assicuratore, pena, in alcuni casi la minaccia di espulsione. Ovviamente alcuni assicurati, timorosi e ignari del proprio diritto di scegliere liberamente il riparatore, diritto sancito dal buon senso prima che dalle norme giuridiche, evitano di recarsi dal proprio carrozziere che da anni offre un ottimo servizio, per favorire il riparatore della compagnia.
Addirittura, viene vietata in polizza la possibilità di cedere il credito alla carrozzeria, metodo legale e legittimo, ampiamente utilizzato da tutti i carrozzieri, per consentire all’assicurato di non dover anticipare denaro a fronte della riparazione dell’auto, obbligando spesso l’artigiano a diventare banca della compagnia.
Ogni tentativo di limitare la cessione di credito è stato ampiamente bocciato da numerose sentenze della Cassazione, e sulla spinta della necessità di tutela delle ragioni degli artigiani, un gruppo di carrozzieri nel marzo 2012 si è mosso fino a giungere alla creazione di una associazione di carrozzieri indipendenti, Federcarrozzieri, che rappresenta gli interessi di quegli artigiani che riparano le vetture nel libero mercato, senza condizionamenti da parte delle compagnie assicurative.
Federcarrozzieri è l’unico organismo senza scopo di lucro a rappresentare solo aziende indipendenti dalle compagnie, utilizzando la grande comunicazione del web per oltrepassare gli ostacoli che ogni compagnia assicurativa pone a chi non è fiduciario.
Federcarrozzieri difende le carrozzerie associate dal mancato rispetto dei tempi di risarcimento, attraverso uno sportello gratuito chiamato SOS per carrozziere.
Inoltre gli associati sono raggruppati gratuitamente in un portale di geolocalizzazione destinato agli automobilisti chiamato MioCarrozziere.it.
Le carrozzerie associate si distinguono per una serie di metodi operativi e protocolli anglosassoni, non normati in Italia, ma che vengono adottati per migliorare gli standard riparativi e la trasparenza nella gestione dei sinistri in ambito RCA. Identificandoci attraverso il nostro codice etico, è nostra intenzione nel breve termine adottare un marchio di qualità, ma soprattutto, assieme ai consumatori adottare un metodo open – source di verifica delle carrozzerie identificate nel marchio.
A nome di Federcarrozzieri, devo comunicare lo sconcerto dei miei associati sulle ventilate norme contenute nel progetto, presentato recentemente dal Senatore Simona Vicari, progetto che, al di là delle lodevoli intenzioni, vuole vietare in ambito r.c auto un atto di autonomia contrattuale tra privati quale la cessione di credito, limitando i diritti dei danneggiati, operando confuse modifiche in tema di prescrizione dei diritti, obbligando il danneggiato a sottostare a una pretesa riparazione in forma specifica e ad accettare tale forma d’indennizzo per tutti i tipi di sinistri.
Per le carrozzerie indipendenti, che oggi operano in armonia con i costi e le lavorazioni a regola d’arte, diventa difficile adottare sconti tariffari e tempi di riparazione, come imposti dalle compagnie nei contratti di fiduciariato che sottostanno al preteso risarcimento in forma specifica.
Le carrozzerie indipendenti devono essere libere di poter esercitare la propria attività con la professionalità che le contraddistingue senza alcuna limitazione, a esclusivo vantaggio dell’automobilista.
E’ evidente la viva preoccupazione dei nostri associati, oltre 1400 carrozzerie indipendenti, per il contenuto del progetto. Difatti, per quello che riguarda direttamente gli artigiani carrozzieri, il progetto, col pretesto del risparmio sui premi assicurativi, una chimera che da oltre un decennio ha giustificato solo misure rivolte ad abbattere i risarcimenti, mira all’emanazione di provvedimenti che rischierebbero di affossare definitivamente il comparto dell’autoriparazione.
Nel merito è evidente che in un sistema di libero mercato non è possibile obbligare le carrozzerie al convenzionamento, modo elegante per dire con altre parole che si pretende di fare decidere alle compagnie come e quanto pagare gli artigiani carrozzieri, facendo si che l’ulteriore riduzione degli esigui margini d’impresa porterebbe solo a un abbassamento degli standard di sicurezza nelle riparazioni.
Centro studi Federcarrozzieri
MioCarrozziere.it ®
Riparazioni senza compromessi
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Invito chi non l’avesse fatto a scaricare e inviare via fax e mail il documento:
Libertà di riparazione – Diritto del Danneggiato
E UNA VERGOGNA LA POLITICA STA DANDO UNA BUONA MANO ALLE COMPAGNIE ASSICURATIVE CHE FORTI DELLA CRISI STANNO ENTRANDO NELLE NOSTRE AZIENDE CON PREZZI ASSOLUTAMENTE PIU’ BASSI RISPETTO AL COSTO EFFETTIVO DELLA MANODOPERA E DEI MATERIALI DI CONSUMO.I NOSTRI GOVERNANTI NON SANNO CHE NOI ABBIAMO DEI COSTI DEL PERSONALE CHE SONO IMPOSTI DAL MINISTERO DEL LAVORO. RISULTA QUINDI CHE SPARISCE ANCHE LA CONCORRENZA POICHE’L’OFFERTA DEL COSTO DELLA MANO D’OPERA E’ PRESSOCCHE UGUALE DA PARTE DI TUTTE LE COMPAGNIE.SI DEDUCE CON AMAREZZA CHE IN ITALIA VINCE SEMPRE IL PIU’ FORTE CIOE’ LE COMPAGNIE ASSICURATIVE CHE SARANNO O GIA’ SONO DEI MONOPOLII SENZA CHE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA FACCIANO NULLA PER CONTRASTARE QUESTA SUPREMAZIA CHE PORTERA’ TUTTE LE NOSTRE AZIENDE ALLA CHIUSURA.
Non preoccuparti, che le associazioni ne traggono vantaggio…. Spiegati il motivo del marchio UNIPOL con scoutistica adeguata sulle tessere CNA….
Lettera aperta a tutti, ma soprattutto a Santa Lucia, Babbo Natale e la mitica Befana ( che ha tenuto questa lettera pronta da anni correggendola per degli anni)
Siamo giunti alla fine del 2013… e anche quest’anno si è andato indietro invece che avanti, l’unico a rimetterci è l’automobilista come al solito…
Cara Santa Lucia ti scrivo ancora la letterina, che mi costa di più quest’anno aumento del 11,5% del PPTT(da 0,62€ a 0,70€), Vi siete sparati a vicenda, carrozzerie contro carrozzerie, contro il governo ( dopo scrivo quello che ho da dire a Babbo Natale) e contro le assicurazioni, club contro club ecc…
Io sono anni che predico seguita da pochi ma fedeli la conformità della riparazione a regola del costruttore e forse Santa Lucia c’ha fatta a farmi il regalo su Bologna, un punto di partenza per farmi pubblicare questa lettera.
Mettiamo il caso che da automobilista finisco al centro Unipol di Casalecchio dove la mia auto verrà periziata (iscritto al Ruolo e che ovviamente si è aggiornato alle nuove metodologie) e che sia riparabile e mi mandano in una carrozzeria che:-
Il personale ha fatto corsi formativi in Italia o magari anche all’estero, segue il manuale riparativo del costruttore e usa ricambi originali o di concorrenza però conformi al NCAP o TUV ecc.. e ha il patentino per la saldatura;
Ha tutte le attrezzature previste dalla casa automobilistica;
Segue i tempi del costruttore cioè il tempario del costruttore che tutti sappiamo è più basso;
Mi certifica non solo con la fattura la riparazione ma anche fornendomi la documentazione che la mia scocca è entro le tolleranze con la stampa;
Ha seguito la metodologia del costruttore ;
Allora dimmi cara Santa Lucia tutti i carrozziere di Bologna possono dire:- “ io riparo la tua auto 5 stelle NCAP dopo un urto come loro” no, purtroppo, questa è la realtà e perché prima di arrabbiarti rispondi a queste semplici domande come carrozziere e responsabile della riparazione, hai i seguenti requisisti per la conformità della mia auto e della mia Sicurezza:-
1. Quando hai fatto un corso tecnico per la riparazione dell’auto presso il costruttore di quello specifico modello?
2. Hai acquistato tutti i manuali del costruttore per seguire la corretta riparazione secondo la metodologia e da dove sai la loro tolleranza ( tutte le case automobilistiche lo forniscono in linea ) ?
3. Hai i sistemi e gli utensili giusti secondo il costruttore ( ci sono alcune carrozzerie che le hanno, ogni casa ha i suoi partners e se usi la concorrenza deve essere pari o superiore o usi ancora attrezzatura obsoleta tanto chi vuoi che lo sappia )?
4. Hai fatto i corsi sull’utilizzo dei sistemi e degli utensili??
5. Proteggi i tuoi lavoratori ( hanno i DPR o dai campi elettromagnetici della puntatrice o dalle vibrazioni del seghetto o pesi ecc..)
6. Hai tirato ad occhio???? ( o rispondi:- “ l’assicurazione non paga la dimatura?” )
7. Hai usato il bordino per le morse? ( il bordino in alcuni casi non deve essere usato per tirare)
8. Hai il patentito per la saldatura???
9. Hai scaldato un longherone UHS o EHS per raddrizzarlo, perché altrimenti non veniva o era duro?
10. Hai fatto tutti i lavori conformi alla casa automobilistiche rispettando i standard di sicurezza?
Cara Santa Lucia,
Si, io sono un fornitore di un o forse più dei centri riparativi di Bologna dove verranno probabilmente consigliati di recarsi gli automobilisti, da anni per contratto e devo fornire quello che richiede il cliente, scoperto oggi.
Allora tu carrozziere, non mi sceglierai mai perché fornisco l’attrezzatura standard presso questo strutture ? e non farai i corsi da me dove ti aggiorno??
E tu Caro Babbo Natale (Ministri ecc…)
Quando è che farai il protocollo per i carrozzieri secondo gli standard così che tutti stanno aspettando per mettere a posto tutto il settore.
È talmente semplice ti fornisco io la lista così sai a chi portare l’auto:-
Danno cosmetico ( strisciate, gradine ecc.. non urti medi e grandi) tutti sono in grado.
Danno strutturale ( cioè sopra la tolleranza delle case -/+1 mm, -/+2mm o -/3mm dipende dal modello ) da chi ha il protocollo e gli standard dei costruttori delle auto e garantisce documentando con il manuale di quel specifico modello.
Babbo Natale tieni presente che i Carrozzieri in Italia hanno delle tariffe troppo basse e che debbano in caso “Danno strutturale” adeguare l’attrezzature, corsi ecc.. non possano lavorare con di meno di € 55,00/ € 80,00 +IVA; se non sul tuo modello del ’83 dove però tu fai lo smaltimento dei filtri del forno, visto che in Italia paghiamo di più l’elettricità, i capannoni ecc.. anche rispetto alla Germania e siccome siamo in Europa vedrai che i nostri carrozzieri si adeguano volentieri alle tariffe orarie della Germania ecc…
Babbo Natale fai anche delle scuole nuove per i carrozzieri, perché mancano e quelle che ci sono non sono tutte aggiornate (alcune non hanno nemmeno le attrezzature moderne) nel nostro settore sono sempre di meno i giovani.
E fai sorgere i benedetti centri di revisione della scocca perché in Italia circolano auto che sono state riparate non in conformità…., da troppi anni alcuni carrozzieri chiedono questo e bussano alla tua porta, il protocollo è semplice sistema di misura ( calibrato -/0,5mm, manuale del costruttore e perito per l’asseverazione).
Babbo Natale se fai il protocollo per le carrozzerie è semplice hai solo guadagnato e fai fare la pace tra carrozzieri e assicurazioni, una volta per tutte.
Saluti dalla Befana che spera che Babbo Natale entro dicembre 2013 ci porti questi doni altrimenti porto il carbone a tutti, e ricordati Caro Babbo Natale che con la sicurezza delle nuove auto tu ti salvi la vita e non ci sono compromessi.