I carrozzieri per una Rc auto più giusta: il vento della Campania
Campania grande protagonista dell’economia italiana, anche del settore Rc auto. Un anno fa, Federcarrozzieri, a tutela delle imprese artigiane di carrozzeria, provvedeva, attraverso una delegazione di carrozzieri associati della regione Campania, a prendere contatti con i firmatari della mozione Arturo Scotto (partito Sel, mentre lui è di Torre del Greco, Napoli). Questa mozione di “Sinistra ecologia libertà” mirava a eliminare la cessione del credito. Scriveva il rappresentante di Federcarrozzieri a Scotto: “Le sarei grato di poterla contattare al più presto al fine poter spiegare che l’eliminazione della cessione di credito è solo uno strumento per ‘proletarizzare’ ancor più un settore in grave sofferenza come quello della riparazione. Regalando alle Compagnie un potere contrattuale immenso nel decidere con chi lavorare e a quale prezzo, a svantaggio della qualità delle lavorazioni, delle condizioni dei lavoratori, della salubrità ambientale, senza trascurare l’elusione e l’evasione fiscale”. Risultato della nostra battaglia: la cessione del credito è viva più che mai.
Il 15 marzo 2014, invece, nella napoletanissima Portici, una delegazione di Federcarrozzieri campana, la stessa della mozione Scotto, si è recata, al tavolo organizzato dal Movimento 5 Stelle. Che ha intrapreso la stesura di un nuovo disegno legge Rca, a prima firma del senatore Sergio Puglia. Infatti, in contemporanea alla discussione nella apposita commissione, il M5S ha avviato una metodologia di partecipazione: obiettivo, raccogliere le problematiche e le proposte dei cittadini al riguardo. La metodologia prevede il coinvolgimento dei cittadini con petizioni e raccolta di istanze in momenti assembleari. Cosa bolle in pentola? Le discriminazioni tariffarie e il risarcimento danni.
L’esperienza diretta di un carrozziere: Vincenzo Grasso
Al tavolo Rca, ha partecipato anche Vincenzo Grasso, titolare dell’omonima carrozzeria di Dugenta (Benevento). Ecco cosa ci ha raccontato: “La mia storia di carrozziere inizia da piccolo. Ho seguito le orme di mio padre, il quale ha iniziato questa attività a 14 anni in Italia, poi negli anni di emigrazione si è trasferito in Svizzera, dove ha trovato un mondo totalmente diverso rispetto a quello del nostro Paese. Le carrozzerie svizzere sono già divise per reparto, e la qualità di lavoro è elevatissima. Nel 1971, sono nato io, e nel 1972 la mia famiglia è rientrata in Italia: grande errore! L’esperienza di mio padre acquisita all’estero è stata sempre una cosa che ha fatto distinguere lui e poi me. I problemi sono nati negli anni 80, quando mio padre si è ammalato e quindi l’attività che aveva diretto è andata a rotoli. Intanto io, da ragazzetto, ho sempre seguito l’attività, e tra scuola e carrozzeria ho acquisito le prime nozioni. Il fatto di seguire a 12-13 anni un maestro artigiano è fondamentale secondo il mio parere. Le nozioni che si fissano nella mente a 13 anni non hanno lo stesso effetto se l’apprendista ha 17-18 anni. Nel 1991, ho iniziato l’attività di carrozziere a nome di Grasso Vincenzo, ho acquistato la cabina di verniciatura (primo prestito con garanzia dei genitori), poi ho sempre migliorato le attrezzature rimodernando i macchinari. Nel 1993, il primo apprendista e poi due. Nel 2001, ho terminato il rapporto con gli operai e sono rimasto a lavorare da solo. Scelta difficile e non troppo sopportabile per questo settore ma, da testa dura che sono, cerco di andare avanti”.
Ti definisci una mosca bianca fra i carrozzieri: perché?
“Il termine mosca bianca è riferito alle scelte che ho fatto, in particolare alla gestione da solo, abbinata alla continua ricerca di qualità del lavoro. Spiego meglio. Il cliente che si rivolge a Grasso Vincenzo Carrozziere Artigiano e non a una carrozzeria/catena di montaggio deve avere buone motivazioni, cioè lavoro a regola d’arte controllato ed eseguito dal titolare. Fino a qualche anno fa, prima della crisi, i clienti si prenotavano per avere delle riparazioni. Oggi, riesco a risolvere la riparazione in tempi molto più brevi, proprio per la mancanza di lavoro. Certamente non credo che il modo di gestire la mia attività possa resistere a lungo calcolando i costi”.
Ma si può fare da soli?
“La gestione da solo è possibile per diversi motivi. La struttura di 270 metri dove lavoro è di proprietà: niente affitto. Abito sopra alla carrozzeria: raggiungo il laboratorio con rapidità. E con altrettanta velocità vado dal ricambista, che si trova a 10 km, in 10 minuti. C’è la fornitura in carrozzeria dei materiali di consumo. La banca è a un km e 2 minuti di macchina. Insomma, riesco a essere sempre presente in carrozzeria durante le ore di lavoro e sfruttare gli intervalli per il resto. La carrozzeria è sita a Dugenta (BN), un paesino di 2.500 abitanti attraversato da una strada provinciale, che collegava altri paesi, ora deviata dalla nascita di una superstrada. Tengo a evidenziare: la parola artigiano è sacra- È colui che con il suo lavoro crea, ripara qualcosa con le proprie mani, e quindi non può essere considerato imprenditore. Io mi ritengo piccolo artigiano, e dovrei avere una corsia di tassazione e regole diverse da una struttura grande come una carrozzeria più grande. Ci vuole una norma chiara che permetta alle piccole realtà di operare tranquillamente e di evitare così il lavoro nero. Chi deve gestire un’attività artigianale deve essere invogliato a mettersi in regola”.
Il settore Rc auto è in fermento. Il Movimento 5 Stelle ha preparato un disegno legge, a prima firma del senatore Sergio Puglia, proprio in materia di Rca. I grillini hanno invitato anche i carrozzieri indipendenti come te a un tavolo tecnico: quale problematica hai evidenziato?
“Il primo incontro organizzato dal M5S sabato 15 marzo tenuto a Portici (Napoli), sono intervenuti alcuni patrocinatori, noi carrozzieri invitati da Federcarrozzieri (eravamo in tre: Grasso Vincenzo, Iannucci Antonio e Angelo Broccoli). C’erano il senatore Puglia e gli addetti che curavano l’incontro. Si è discusso della possibilità di coinvolgere altre figure che ruotano intorno al mondo Rc auto: le agenzie di assicurazioni potrebbero scomparire se la polizza diventasse come una ricarica telefonica, gli avvocati come i patrocinatori potrebbero non lavorare più. Ogni figura presente ha espresso molti punti dolenti della situazione attuale e futura del comparto Rc auto. Noi come carrozzieri abbiamo dato indicazioni supportando i punti presenti nella Carta di Bologna, evidenziando quelli che potrebbero essere i danni sopratutto ai cittadini e alle categorie degli autoriparatori. Si prevedono altri incontri per analizzare le criticità nello specifico e per interfacciare poi i vari punti anche con le opinioni dei cittadini. Quali criticità? Il risarcimento in forma specifica e quindi falciatura del lavoro sia per gli indipendenti sia per chi ha una sola Compagnia; la canalizzazione forzata, la bassa qualità delle riparazioni”.
Potendo scrivere di tuo pugno il disegno legge Rca, quali norme inseriresti?
“Sarebbe importante la visione del veicolo con relative foto delle condizioni in cui si trova da parte dell’agenzia alla stipula e al rinnovo del contratto, in modo che se sono presenti ammaccature si possa evitare la tentazione di farle pagare. La scatola nera a sola difesa dei diritti del danneggiato contro le frodi e non utilizzabile per controllo velocità o canalizzazione”.
Parlaci della tua idea “Lettera A” e “Lettera B”…
“Se il danneggiato ha deciso di non riparare o di farsi seguire da un patrocinatore, allora può farsi pagare direttamente dalla Compagnia, farsi seguire da una figura professionale a sua scelta per la liquidazione del danno. La Compagnia documenta il tutto con foto e relazione e inserisce i dati nella casella delle banca dati. Poiché per quel sinistro non c’è stata riparazione o non è stata dimostrata con fattura, se in futuro quel veicolo avrà un altro sinistro allo stesso punto o che interesserà lo stesso punto, allora la Compagnia potrebbe non pagare il danno in quanto già esistente. Questo procedimento lo puoi chiamare ‘Lettera A’. Se invece il danneggiato delega con cessione la carrozzeria o comunica alla propria Compagnia il nominativo del proprio carrozziere di fiducia, allora il sinistro diventa ‘Lettera B’: la carrozzeria provvederà alla riparazione, al contatto con perito e liquidatore, alla riparazione del veicolo e alla riscossione del dovuto. Il veicolo dovrebbe essere visionato prima, durante e alla fine della riparazione in modo tale che tutto è dimostrato. Attenzione però: il danno al veicolo è patrimoniale, quindi al proprietario dovrebbe essere riconosciuto l’auto sostitutiva o la relativa quota (in denaro per i giorni di noleggio) dalla Compagnia stessa, il deprezzamento del veicolo (fino a 5 anni di età) , assicurazione e tasse non godute”.
L’automobilista è un po’ smarrito e sballottato. Diversi disegni legge Rca, diverse categorie che si combattono. Chi deve essere al centro dell’attenzione, secondo te?
“Al centro deve esserci il cittadino. Colui che con tanti sacrifici ha acquistato e pagato a rate il proprio veicolo, obbligato a pagare la polizza di assicurazione, ha rinunciato a qualcosa pur di avere un veicolo sempre in ordine e magari poi arriva uno che dopo aver subìto un danno decide per te cosa fare… Il danno è del proprietario del veicolo e soltanto lui può decidere cosa farne”.
In parallelo, c’è il disegno legge Rca del vecchio Governo Letta, su spinta della senatrice Vicari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico. Secondo te, perché il Parlamento dovrebbe dare la precedenza al disegno legge dei grillini?
“Devo dire che grazie al M5S: oggi, conosciamo tante ingiustizie che questi nostri politici combinano. Il Parlamento non darà la precedenza al disegno di legge dei grillini: non conviene alle caste che comandano e alle lobby che manovrano i politici. Il M5S è l’unica possibilità di ripresa non solo per il comparto che interessa noi, ma soprattutto per i cittadini italiani, attualmente stranieri nella loro patria. Nel nostro dialetto c’è un proverbio: regole e pane fanno i figli belli; ma pane senza regole fanno i figli pazzi…”.
é chiaro che per noi carrozzieri la lettera B è la più conveniente, l’auto sostitutiva la forniamo quasi sempre e il fermo tecnico ci viene rimborsato. nella lettera A c’è un discorso di fondo, il cliente non ti dirà mai o quasi che quel danno preesistente gli è stato già liquidato per cui dovresti avere accesso alla banca dati dell’ania cosa non possibile. quindi lettera B. Secondo me la precedenza prioritaria la dovrebbe avere la proposta del M5S. Ma sappiamo come funziona il parlamento e le commissioni vedi GHIGLIOTTINA oltre alle lobbies. é vero al centro c’è il cittadino che va informato e questo è nostro compito se vogliamo essere una comunità. in momenti però di crisi economica e morale così forte aimè molti preferiscono intascare i soldi dalle compagnie per poi fare il giro delle sette chiese per trovare un prezzo più basso. Io vedo sempre di buon occhio il fatto che al cittadino dovrebbe essere risarcito il giusto solo dopo la presentazione di fattura o ricevuta fiscale. Con preventivi come accade spesso che le compagnie liquidano i danni si innesca anticoncorrenzialità e una doppia evasione fiscale sia da parte delle assicurazioni che delle carrozzerie. Togliere le carrozzerie fiduciarie e liberare il mercato dell’ autoriparazione, periti indipendenti. Togliere l’indennizzo diretto.
credo di essere ripetitivo e forse anche fotocopiato in certi frasi in questa pagina,
vogliamo risolvere il problema dell’evasione e di tutto quello che comprende le truffe assicurative ? Art 23 legge 12/12/2002 n. 273 ma forse non conviene a tanti ma credo che sia la proposta migliore per evitare truffe a danno di tutti
Caro Vincenzo ai tempi di quell’art. le compagnie non hanno mai rispettato tale normativa.
ciao sig. grasso ho letto la tua storia di carrozziere e un po simile alla mia tranne l emigrazione ho iniziato l attività da ragazzo e ho un diploma di scuole superiore mi spieghi come fai a svolgere l attività da solo se devi montare un parabrezza c e’ bisogno di aiuto la stessa coxa vale per una portiera etc: mi trovo ad ercolano in provincia di napoli la prossima volta che ti trovi a portici vienimi a trovare
Per Renato
Giusta osservazione, per il montaggio di particolari come il parabrezza chiamo mio figlio che ha 18 anni quando ritorna da scuola. Quindi anche in questo caso mi devo organizzare con gli orari. Il resto riesco a farlo da solo anche perchè a 42 anni si ha ancora piena forza fisica per montare una portiera o altro. Poi ho creato qualche attrezzino per alcuni montaggi! Del resto facendo riferimento alla parola Artigiano ricordo che molti anni fa gli stessi artigiani si costruivano le attrezzature secondo le loro esigenze. Un nostro famoso collega Orazio Spanesi è diventato produttore di attrezzature e svolge ancora l’attività di Carrozziere.
Buon lavoro a tutti.
UN GRAZIE A DAVIDE GALLI E CHI COLLABORA CON LUI!
caro pietro allora capisco che l’articolo viene sotto valutato se non viene riproposto , perche i vantaggi sono a beneficio di tutti, in quanto alla lettera (B) che richiama il mio articolo noi autoriparatori dobbiamo lavorare con i programmi non abbiamo bisogno di banche dati per verificare se il danno e liquidato dalla assicurazione i parametri delle ore e dei materiali di consumo sono quelli per tutti . e poi scusa citi anche tu la problematica della fattura allora perche non battere su un articolo gia’ esistente !!!perche’ cercare altrove quello che abbiamo sotto mano, avvolte ci si complica la vita quando con un po’ di riflessione la soluzione e sotto mano
PERITI ASSICURATIVI,TERZI ed IMPARZIALI,fuori dal circuito delle Imprese di assicurazioni.Democratici,liberi professionisti,autonomi
PERITI ASSICURATIVI,Terzi ed IMPARZIALI,fuori dal circuito delle Imprese di assicurazioni,liberi professionisti,autonomi ed INDIPENDENTI come in Francia,Germania,Svizzera,al SERVZIO del Cittadino-Consumatore.LIBERA SCELTA del Perito RCauto come in Europa.
caro vincenzo se un tuo cliente o un tuo nuovo cliente ti porta un cai per aprire un sinistro tu lo apri, viene il perito il quale non controlla se quel sinistro è già stato liquidato o il tuo cliente ha cambiato compagnia nel fra tempo tu non puoi sapere se quel danno è già stato liquidato, a quel punto tu concordi il danno col perito o col liquidatore presenti fattura e delega a tuo favore e non ti pagano perchè il danno è preesistente. Questo intendo dire che noi non abbiamo accesso alla banca dati dell’ania. Quella norma alla quale ti riferisci non esiste più perchè fu definita anticostituzionale la quale recitava: che se non veniva presentata fattura o ricevuta fiscale da parte del risarcito entro i 90 giorni dalla avvenuta liquidazione la compagnia poteva richiedere indietro la somma del risarcimento. Questa norma fu disattesa dalle compagnie ma anche da chi doveva controllare le stesse!
Scusate ma cosa state dicendo un sinistro lo può aprire solo la compagnia tramite le agenzie del territorio e gli uffici sinistri noi possiamo solo fare richiesta danni e pretendere che venga aperto con un numero sinistro che ci confermi la apertura , non ci tutela sulla responsabilità però con una buona cessione del credito ci garantisce la riscossione della nostra riparazione forse manca la professionalità da parte di noi che prima di intervenire dobbiamo verificare il tutto
#vincenzo grasso (avv) sei grandeeeee .
# renato ,ottima idea del caffe’ .ma ancora meglio se preso insieme ad altri colleghi e magari dopo qualche incontro come quello di portici
penso semplicemente che il preventivo va fatto a priori con un programma e quel preventivo diventa fattura a prescindere da chi paga .i miei lavori assicurativi sono al 50% con cessione e ovviamente modello cd con doppia firma , in piu’ nel periodo della normativa la gente dovendo presentare la fattura non discutevano piu’ sul prezzo coscenti del fatto che non potendo lucrare sul danno liquidato pagavano alla consegna senza discutere , e questo per noi autoriparatori e un fatto importante far scegliere al cliente il proprio autoriparatore e un diritto ma non lasciare la gestione a l’oro dei soldi . uno dei problemi principali del nostro territorio e quello che il cliente deve portarsi soldi in tasca quando viene danneggiato , poi fanno al migliore offerente
la norma puo’ essere anticostituzionale nel chiedere la restituzione dei soldi entro tre mesi ma come tutti i decreti possono essere modificati e migliorati io dico solo che ripresentare una tale proposta secondo il mio modesto parere ed esperienza ventennale e una cosa positiva , ma poi ogni realta’ e diversa e ognuno la pensa a modo proprio si fa’ per parlare ovvio
http://www.sicurauto.it/news/disegno-legge-rca-il-m5s-ascolta-tutti.html
Domanda:
Il DDL che sta preparando il M5S è quello preparato da federcarrozzieri (500.000 firme per la LIBERTA’ di SCEGLIERE la CARROZZERIA, il PERITO, l’AVVOCATO e IL MEDICO LEGALE ) o ce ne sono degli altri?
N.B: a fine mese invierò tutte le firme che abbiamo raccolto.
Saluti
voglio essere ripetitivo nell’interesse di tutti i carrozzieri, se c’è un danno preesistente già liquidato tu carrozziere non puoi saperlo perchè non ai accesso a nessuna struttura che ti permette di saperlo, ma anche i periti non hanno più nessun accesso in tal senso. se consegni la vettura e poi non ti pagano? Corri dietro al cliente. Perchè uno che ti porta la vettura a riparare che è già stato liquidato parte per fregarti. Vai a recuperare i soldi! Quella norma che è stata ritenuta anticostituzionale non esiste più. Facciamo una proposta che vada in quella direzione nella proposta di legge.
Caro Silvano io i sinistri li apro dalla mia scrivania tramite e-mail o col telefono ai vari numeri verdi. La riscossione ce l’ai garantita dalla cessione del credito è vero, mi è capitato di recuperare dei soldi di fatture non molte per la verità adendo ad azioni legali nei confronti di quei sedicenti clienti che mi volevano fregare, non credere che è facile. comunque è positivo che parliamo tra noi perchè le varie esperienze professionali che abbiamo ci possono solo far crescere ed essere uniti specie in questo momento dove molti soggetti ci denigrano e denigrano il nostro lavoro.
capisco perche’ non ci troviamo con le parole nella mia officina esiste consegnare e riscuotere .
non voglio pormi come un super carrozziere ma dico semplicemente che l’ultimo cliente che venne senza soldi un lavoro di 2000euro con molta franche ho detto ritornate con soldi in mano e venne dopo tre mesi e cosi’ che funziona ma dove sta’ scritto che dobbiamo ragionare se’ il cliente non paga ? quello che voglio far capire che se lasciamo la gestione dei soldi al cliente lasciamo campo libero a tutti i pseudi carrozzieri da strapazzo che fanno lavori pietosi a costo pari a zero , poi ultimamente in due mesi mi sono capitate 3 autocertificazioni di lavoro effettuato a regola d’arte da fare per auto che vengono chiamate alla revisione ,il piu’ delle volte nella mia zona con l’intervento della stradale in un sinistro viene richiamata la macchina a collaudo con tanto di autocertificazione firmata e autenticata dal comune da parte mia questa cosa dovrebbe avvenire su ogni sinistro
scusate ma non riesco a trovare il numero di fax per mandare le firme per la petizione non è che qualcuno me lo può dire? grazie
Puoi utilizzare il fax 0039 1782272195
o via e-mail : info@federcarrozzieri.it
Ciao e buon lavoro