Quando il buonsenso e la consapevolezza di dover guardare in primis verso i propri associati, piuttosto che a improbabili alleanze trasversali, hanno il sopravvento può succedere anche l’innimmaginabile: che le confederazioni (CNA, Confartigianato e Casartigiani) trovino un punto di vista comune su di un progetto di riforma della RC Auto che richiama alcuni enunciati della Carta di Bologna.
Riepiloghiamo per chiarezza tutti i punti del nostro manifesto:
1. Portabilità delle polizze (secondo la legge francese Hamon)
2. Riduzione del tasso di concentrazione delle compagnie assicuratrici
3. Reale indipendenza di IVASS e Antitrust
4. Rottamazione dell’indennizzo diretto
5. Libertà di scelta dell’autoriparatore (secondo la legge francese Hamon)
6. Libera circolazione dei diritti del credito
7. Tutela delle vittime della strada con risarcimenti integrali
8. Libertà di scelta nelle cure mediche
9. Libertà di valutazione da parte del medico legale
10. Pene certe per i pirati della strada
11. Maggiore attenzione alla sicurezza attiva e passiva delle automobili
12. Agenzia antifrode in campo assicurativo
13. Terzietà nella valutazione del danno
Pochi giorni fa le confederazioni hanno posto l’attenzione su cinque punti qualificanti che di seguito sintetizziamo. Nel virgolettato si riportano alcuni paragrafi desunti dalla fonte confederale visualizzabile qui.
Libertà di scelta dell’autoriparatore
L’assicurato – chiedono le confederazioni – deve essere «libero di scegliere la carrozzeria cui affidare la riparazione che deve essere eseguita nel rispetto della conformità con gli standard dei costruttori. Se l’incidente ha compromesso la sicurezza del veicolo, i carrozzieri chiedono che sia prevista la revisione dell’auto riparata.»
Inoltre se «l’incidente ha compromesso la sicurezza del veicolo, i carrozzieri chiedono che sia prevista la revisione dell’auto riparata.»
E ancora «non sia concesso alcun vantaggio alle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni né prevista alcuna penalizzazione per i carrozzieri indipendenti.»
Ottimo. Sono i punti 5 e 11 della Carta di Bologna.
Obbligo di fatturazione
La proposta di legge chiede inoltre che vi sia «obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi. La fattura deve essere analitica e deve specificare tempi e modalità di riparazione e ricambi utilizzati, anche al fine di poter ‘tracciare’ l’intervento per combattere le frodi assicurative.»
Wow. È il punto 12 della Carta di Bologna.
Cessione del credito
Nella proposta si menziona anche uno dei punti fondanti del sito ilcarrozziere.it laddove «si prevede l’utilizzo pieno della cessione del credito, inteso quale diritto e opportunità previsti dalle leggi vigenti.»
Punto 6 della Carta di Bologna
Abrogazione del risarcimento diretto
La proposta di legge prevede altresì «l’abrogazione della disciplina del risarcimento diretto e del suo Regolamento, in coerenza con la sentenza della Corte costituzionale n° 180/2009 che ne ha decretato la facoltatività e anche in considerazione del suo fallimento in termini di riduzione dei premi assicurativi.»
Nel punto 4 della Carta di Bologna si scrive “rottamazione” come conseguenza del suo incontrovertibile fallimento.
Terzietà e indipendenza del perito assicurativo
Infine le confederazioni chiedono che «sia garantita la terzietà e indipendenza del perito assicurativo.»
Come d’altra parte recita il punto 13 della CdB.
Morale: il buonsenso a volte prevale.
Buonsenso o copia e incolla…. almeno remiamo dalla stessa parte.
E ora! attendiamo il clone di OXYGEN
PERITI ASSICURATIVI,Terzi ed INDIPENDENTI,LIBERI ed autonomi ed fuori dal circuito delle Imprese di assicurazioni come in Francia,Germania,Svizzera,EUROPA.LIBERI professionisti al SERVIZIO del Cittadino- Consumatore.LIBERA SCELTA del Perito RCauto come in EUROPA.
SUBITO ABROGAZIONE art.156,comma 2° D.lgs. n.209/ 2007 -PERITI ASSICURATIVl,terzi ED Imparziali,AUTONOMI, Liberi professionisti come in EUROPA.
Meglio tardi che mai.
queste confederazioni sono proprio le serve del padrone, ho tastato con mano che alla presentazione di queste proposte, avevano fatto tutto loro e gli altri nulla, tra laltro si puo’notare il loro fallimento con la continua nascita di organizzazioni nuove, FEDERCARROZZIERI,FEDERTRASPORTI, il 22 a bologna hanno presentato altre novita’sulle piccole imprese che si uniscono,ecc….. a mio avviso nonostante ci sia della brava gente che crede in un ideale, sono solo calderoni per posti di lavoro, il tutto fa parte del sistema ITAGLIA,dove il risultato è il fallimento della nostra economia,SONO DEI BUONI A NULLA,avanti con coraggio per la nostra strada sperando di poterla percorrere se non chiudiamo prima
Mi sembra che oggi le Associazioni di categoria in Italia valgono meno di nulla….. O forse abbiamo capito che fino a che hanno i numeri di tessere fanno i conservatori, e quando mancano questi numeri, allora fanno i sindacati? Questione Italia…. Abbasso le Lobby, le Caste. Le associazioni sono una Casta….
Dalle nostre parti un proverbio dice ” VEDER FARE SAPER FARE”. Certo questo dimostra che quando trema la sedia sotto al sedere ecco che subito si corre ai ripari. La nostra fortuna è stata Federcarrozzieri che opera nel nostro interesse. Grazie!!
Cari colleghi, a mal in cuore vi devo comunicare che per effetto della crisi sono propenso a spostarmi visto che ormai da tempo che non si lavora nella mia zona, sono disposto sempre se in qualche azienda di qualche collega ce ne sia la possibilità di inserimento , do la mia disponibilità di 29 anni di attività alle spalle di cu ultimi 7 come titolare.Considero tutte le alternative, dalla società alla responsabilità anche solo gestionale o come lavoratore , ovviamente da permettere che sono uno dei pochi carrozzieri completi dalla A alla Z mi capite cosa intendo dire e quindi dietro congruo compenso. chiunque potrebbe darmi una mano lasci pure il messaggio e dopo troveremo come metterci in contatto diretto.GRAZIE