Ci racconti la tua esperienza con Fondiaria Sai? Eri un carrozziere convenzionato con loro (Auto Presto e Bene): poi che è successo?
Dopo aver visionato e accettato la collaborazione da Auto Presto e Bene nel 2009, in qualità di fiduciario storico non abbiamo potuto sottrarci da questo impegno, e anche per curiosità abbiamo accettato la convenzione in modo da capire bene cosa si trattasse. Tuttavia, su carta, si capiva già che era una fregatura. Il 9 luglio 2012, ho ricevuto una telefonata da parte della polizia stradale di Firenze per un’interrogazione su di un sinistro. L’indomani mi sono recato presso gli uffici indicati per un dovere civico di un cittadino incensurato verso le istituzioni. Erano le 10 del mattino, sono stato accolto come se fossi una cellulla di al Queda, con disprezzo e assoluta ignoranza. Mi sono presentato al funzionario incaricato… “Piacere Simone Vignini”… questo nemmeno mi ha dato la mano, mi ha guardato con una fare minaccioso… e mi ha detto “Prego mi segua e si sieda”. Mi è scappato un sorriso come quando saluti il vigile dopo che ti ha fatto la multa e mi sono seduto. Pensavo volessero delucidazioni sulla dinamica di un sinistro come accaduto in passato. Invece, con grande sorpresa, il funzionario mi dice: “Lei è qua per essere interrogato sulla querela che le è stata fatta”. Pensavo di non aver sentito: “Scusi cosa ha detto?”. “Sì, non lo sa? Lei è stato denunciato”. “Ah bene, questa mi mancava e da chi?”. “Da Fondiaria Sai”. “Ma scusi, sono il denunciato e non so nulla?”. “Eh sì, lei non è tenuto a saperlo”. Mi è scappata una risata e il funzionario si è palesemente incazzato. Tralasciamo l’interrogatorio fatto da minacce compreso venirmi in carrozzeria per controlli approfonditi nel magazzino. Poco dopo aver dato mandato al collega del legale della Autocarrozzeria che si occupa del ramo penale, partono gli interrogatori di rito con tanto di acquisizione del materiale probatorio. Per un presunto paraurti, la Fondiaria Sai aveva persino incaricato due ditte di investigazioni private che sono andate a interrogare tutti gli attori, compresi i poveri clienti a cui abbiamo riparato la macchina, con un enorme spreco di tempo e risorse economiche. Durante questi anni, dal 2012 fino alla data della sentenza dell’ottobre 2014, non abbiamo più collaborato con la FonSai, mentre l’attività istruttoria andava avanti. Arriviamo al 18 luglio 2014, giorno dell’udienza. Ci sono io imputato e il mio difensore, mentre come teste sono chiamati altre 5 persone, tra cui il perito che ha fatto la perizia di riscontro, il funzionario che mi ha interrogato nel 2012 e addirittura chi ha causato con tamponamento il sinistro del presunto danno sulla parte posteriore. Veniamo tutti interrogati dal giudice e io per ultimo. Cerco di spiegare sotto le domande del pubblico ministero tutto il complesso meccanismo della riparazione Auto Presto e Bene. Ci stavamo dilungando, quindi il giudice si rivolge a me e mi fa una domanda precisa: “Ma lei questo paraurti l’ha cambiato o no?”. “No signor giudice, non l’ho cambiato perché non era necessario, infatti l’ho restituito ad Auto Presto e Bene come da bolla e documenti allegati al processo”. Poi una volta visionate le fatture che Auto Presto e Bene fattura per conto mio ed altri documenti provanti la mia totale veridicità, vengo invitato a tornare a mio posto. In un’ora scarsa si conclude l’udienza. Il paraurti era stato restituito insieme ad altri ricambi mandati per errore, e aspettavo l’udienza per spiegare tutto davanti ad un giudice. A ottobre 2014, arriva la sentenza di piena assoluzione per non aver commesso il fatto.
Quindi tutto è nato da un paraurti. Fondiaria Sai (Auto Presto e Bene) ti accusava di averlo rubato...
Sì. La battaglia legale è durata circa due anni ed è nato tutto da un paraurti, ma purtroppo il meccanismo Auto Presto e Bene è così macchinoso e pieno di lacune che può causare non solo questo tipo di problemi, ma anche altri di varia natura. Le criticità sono: l’approvvigionamento ricambi che non viene gestito dal riparatore, ma dall’Assicurazione; la fatturazione di cui il riparatore non è titolare, infatti è Auto Presto e Ben che fattura per conto del riparatore al riparatore corrispondendogli solo manodopera e materiali, ma non i ricambi che sono di proprietà e gestione di Auto Presto e Bene; tantissimi altri conflitti compreso franchigie degradi. È un sistema molto complesso che mette in contrapposizione tutti gli attori della autoriparazione ponendoli in conflitto l’uno contro l’altro”.
Alla fine, hai vinto tu. Fondiaria Sai (Auto Presto e Bene) potrebbe fare appello in secondo grado?
Sì. Però io sono stato assolto per non aver commesso il fatto, nessun illecito nella mia condotta, il che non lascia adito ad appello ed acquisizione nuove prove a mio svantaggio perché ho fornito in primo grado tutta la documentazione a mio favore.
Più in generale, ci parli di te e della tua carrozzeria? Da quanti anni esistete?
L’autocarrozzeria Sestese snc nasce a cavallo tre il 1954 e il 1955, dall’impegno e dalla volontà di quattro sestesi che ne crearono la prima autocarrozzeria presente sul territorio sestese. Avevano imparato l’arte della riparazione quando ancora bambini riparavano le carrozze del conte Guicciardini. In questi circa 60 anni di attività, la sede è sempre rimasta la stessa, chiaramente rimodernizzata, nel corso degli anni abbiamo imparato a usare di tutto, dai “compassi “ per la riquadratura dei veicoli, fino alla tecnologia che oggi ci permette di essere sempre all’avanguardia nel settore. Non abbiamo mai perso lo spirito artigiano nel vero senso della parola, il lavoro è frutto di una passione che ti nasce dalle mani sempre nel rispetto e nella correttezza, il che nel corso degli anni ci ha premiato. Ci sono il rispetto e la fiducia da parte di tante Compagnie assicurative, compresi i periti e non ultimi i clienti. Chi parla è la terza generazione alla quale è toccato l’onore di guidare la società nel complesso ramo informatico per stare al passo coi tempi.
Vista la tua esperienza negativa con Fondiaria Sai (Auto Presto e Bene), che cosa consigli a chi è ancora convenzionato con loro? E che cosa consigli agli indecisi, quelli che non sanno se convenzionarsi o restare indipendenti?
Capisco perfettamente chi per affrontare un quadro generale sfavorevole per impiego e produttività, pur di non chiudere o licenziare si espone per primo, e mi metto nei suoi panni. Ma non per questo dobbiamo accettare condizioni contrattuali tutte a favore delle Compagnie. Ci sono accordi più o meno vantaggiosi certo, discutibili, ma non mi sento di essere favorevole o contrario a chi per scelta aziendale o per sopravvivenza si convenziona e a chi non lo fa rimanendo indipendente: sono scelte. Noi abbiamo fatto le nostre. D’altronde, dobbiamo prendere coscienza della possibilità che la grande lobby assicurativa riuscirà a tramutare in legge le polizze in formula specifica. Poi sono in ballo tutte le riforme dell’indotto ripartivo. Il mio esempio vuole essere una riflessione su come verremo trattati in futuro. Il nostro passato ci ha resi quello che siamo oggi nel bene e nel male, non va mai rinnegato e certo non consegnerò mai la mia professione, il mio lavoro, la mia vita nelle mani di una Compagnia assicurativa come Fondiaria Sai ed il suo Auto Presto Bene: questo altro non è che un demone vestito da angelo con la propaganda di canalizzazione e lavoro. Dove il carrozziere viene spogliato di ogni autorità rimanendo passivo alla gestione e al guadagno, riducendolo a prestatore di manodopera incatenato alla leggi contrattuali a vantaggio dell’Assicurazione, costringendolo a essere autore e artefice della propria disfatta e vittima al tempo stesso. Un aspetto forse sottovalutato è che tutta la gestione della riparazione si sta spostando via web passando per authority e centri liquidazione, è intuibile che questa nuova strada annullerà di fatto ogni rapporto con i liquidatori e i periti dei quali le Compagnie assicurative non avranno più bisogno. Le Assicurazioni si nutriranno della obbedienza del carrozziere convenzionato di turno. E in un futuro, coi sinistri in forte calo, e coi clienti che non riparano più le vetture, le Compagnie fanno man bassa di leggi e aspetti costituzionali a proprio vantaggio. È facile capire che, quando tutto sarà a regime, tra 4 o 5 anni avranno chiuso un buon 30% di attività come la mia.
Lavoro da quando avevo 13 anni, quest’anno finisco di pagare il mutuo cosi’ chiudo l’attivita’ di carrozzeria aperta da mio padre nel 1983 ..io e mio fratello abbiamo deciso…io andro’ in brasile ad insegnare la mia esperienza ha quei ragazzi..cosa che qui il potere lo stato non ti permette…
con un augurio a tutti i lettori che sia un anno favorevole,ringrazio Davide Galli per la pubblicazione.
Simone
L’introduzione è fantastica..non poteva sottrarsi da fiduciario e l’ha fatto per curiosità..tuttavia aveva capito subito subito che era una fregatura..però quando A.P&B gli mandava le vetture lui le mani se le fregava e nello stesso tempo lui e quelli come lui hanno rovinato il mercato e i loro colleghi Carrozzieri Indipendenti facendo tariffe orarie ridicole, facendosi dare i ricambi da loro, dando gratuitamente la vettura di cortesia facendo i terzisti per la tanto amata/odiata Unipol/fondiaria/sai..adesso vogliono ritornare vergini nel nome del libero mercato.. *********************. Per non parlare del finale”Non consegnerò mai la mia vita e il mio lavoro nelle mani di A.P.&B. che è un demone vestito da angelo che lo ha “costretto” ad essere vittima e artefice della propria disfatta…” AO ma te senti quando parli??***************************** tua attività, anzi te e quelli come te dovevate chiudere tanti anni fa cosi le convenzioni non esistevano. Maurizio ringrazia questi impreditoroni perchè se chiudi è soprattutto merito loro che hanno rovinato il mercato con le convenzioni…adesso tutti fuori perchè la concorrenza deve essere leale e le Compagnie sono delle cattivone..ma andate a zappare con tutto il rispetto per gli agricoltori ********************************..scommetto che questi tra breve li troveremo ancora tutti convenzionati.
Sono un carrozziere della provincia di Como, parlando di convenzioni in generale, ci dobbiamo mettere in testa che essere “convenzionati” vuol dire scavarsi la FOSSA con le proprie mani….
bisogna smetterla con queste stronzate….le assicurazioni ci hanno fornito il sistema per rovinarci e noi abbiamo accettato da stupidi sapendo già che non andava fatta una cosa del genere…abbiamo rovinato il mercato ed il nostro settore!!! giochiamo al ribasso dei prezzi per sopravvivere non capendo che peggioriamo la situazione…..il personale costa e NON poco, il materiale idem, lo stato mette del suo e a noi cosa rimane alla fine dell’anno??? debiti con banche, fornitori e le tasche vuote….
sono convinto che la maggior parte di noi non fa bene i conti alla fine del mese…..
Unipol sai ed auto presto & bene ********************!! non sapete cosa significhi carteggiare stucco e respirare polvere tutto il giorno…i geni dietro al computer che fanno i numeri uno!!!!
mrkdisk, non credo che siano i modi corretti per rivolgersi ad uno che tenta di lavorare.
Sono carrozziere non convezionato da sempre e non ritengo che la soluzione per il futuro delle nostre aziende sia urlarci in faccia le scelte aziendali (magari sbagliate) che ognuno di noi fa. Se i giovani non hanno lavoro, se il cliente scarseggia non dipende dal fatto che non hanno l’auto da riparare.Guardate nei parcheggi. Soprattutto quelli cittadini. E poi al cliente che ha il paraurti con una sfregatura quanto gli chiediamo per la verniciatura? 300€ ? Io non credo. Questo è solo un esempio per dire che ognuno di noi cerca di fare meglio che può. Sarebbe come dire che è giusto il voto libero, ma sarebbe bene che quelli che non la pensano come me non votassero.
Rispetto prima di tutto e forse riusciamo, tutti insieme o il più possibile, a farci largo. I francesi ci insegnano , per chi ha sentito parlare uno di loro a qualcuna delle riunioni con Federcarrozzieri.
SONO UN CARROZZIERE DI TORINO DACCORDO CON MATTIA ANZI CHI HA INVENTATO E BUTTATO SUL MERCATO AUTO PRESTO E BENE DOVREBBE METTERE UNA TUTA E BUTTARE IL SANGUE 15 ORE AL GIORNO PER SOPRAVVIVERE COME FACCIAMO NOI E SOLO ALLORA CAPIREBBERO COSA HANNO COMBINATO”””’
Cortesemente moderate i toni.
Grazie
mi spiace Simone per la tua disavventura con AP&B ma non si puo’ e non si deve essere schiavi dei sig. delle assicurazioni.
sono un carrozziere indipendente e sono fiero di esserlo
Colleghi.. ognuno è libero di decidere della propria azienda cosa fare! Oggi mi sento libero dopo la disdetta da Unipol che in dieci anni mi ha mandato tre pratiche!!! Sono e saro’ indipendente! All’estero dove sono nato (Svizzera) le carrozzerie convenzionate lavorano bene. Il problema dell’Italia sono le lobby e la sottomissione! Certamente quello che è successo al collega per un paraurti è ridicolo, allucinante ! Questo sta a dimostrare che per un inceppo di una bolla o sbaglio i qualcuno un onesto carrozziere venga accusato di frode! RIDICOLI!!!
Buon lavoro a tutti, buon 2015 e come nel film di Paolo Villaggio ma rivolto a tutti ” NOI SPERIAMO DI CAVARCELA”…………
Tutti corretti i vostri commenti, ma fino a quando saremo governati da certe lobby, nessuno di noi potrà alzare più la testa. Il miracolo del dopo guerra,era basato su di una miriade di piccole attività artigianali, hanno rappresentato da sempre la spina dorsale del paese Italia, ma gli incompetenti che ci hanno governato gli ultimi vent’anni, non hanno fatto altro che danneggiare questo tessuto lavorativo, cercando di assomigliare di più a realtà molto diverse dalle nostre, vedi USA, con grandi centri commerciali,ipermercati ecc……anche le compagnie di assicurazione hanno fatto la stessa cosa, concentrando soldi e potere, riparando persino le auto. Ora mi chiedo, si parla sempre di evasori fiscali, noi piccoli artigiano carrozzieri,saremmo evasori, ma perchè non obbligare i clienti che hanno subito un danno,a presentare fattura con regolare lettera accompagnatoria che dice che la macchina è stata riparata a regola d’arte, per ottenere il risarcimento???’ invece di regalare assegni spesso inferiori al danno ai danneggiati che magari lo usano per comprarsi l’iphone??? perchè non obbligare i danneggiati a riparare le loro auto, invece di farli circolare in maniera vergognosa, senza rispettare nemmeno i normali principi di sicurezza per le strade???? ricordate sempre che il pesce puzza dalla testa………..del resto con il tempo si capisce i miliardi ce si fanno giorno dopo giorno sulle nostre spalle e noi ad annaspare…….per risolvere i problemi ci vogliono le persone giuste per farlo, ed al momento ne siamo sprovvisti.
Il mio vuole solo e soltanto essere,attraverso un’esperienza vissuta,solo e soltanto un punto di riflessione,infatti non giudico nessuno e tantomeno accuso.
Essere convenzionati non vuol dire essere immuni a queste disavventure…anzi
Essere NON convenzionato comporta altri problemi
Puo’ cmq servire a chi decide se affrontare un contratto,oppure disdirlo
Cari amici e colleghi carrozzieri, siamo tutti bravi a commentare e parlare ma fatti pochi !! Andiamo sempre a rincorrere le assicurazioni e le flotte di noleggio per richiedere convenzioni offrendo sempre prezzi fuori mercato per farci concorrenza uno con l’altro a solo vantaggio delle compagnie.
Mi chiedo poi se avete mai saputo di un azienda edile che vince un appalto per la costruzione di una strada e l’Ente gli fornisce catrame . cemento – ecc. o siete mai andati in un ristorante portando voi il mangiare da consumare !?!? Se non ci ribelliamo a questo sistema tra un paio di anni potremmo chiudere le nostre aziende fatti con sacrificio e sudore. Riuniamoci IN MODO SERIO per risolvere il problema perche cmq senza di noi dove aggiusteranno le auto (dei nostri parenti ed amici, non di loro proprietà)????
Anche se ho scelto la strada opposta alla convenzione sono dispiaciuto per la disavventura capitata a Simone, a mio parere ha subito una super vessazione. Non sono però stupito in quanto secondo me convenzionandosi ci si mette dalla parte di chi è tenuto a risarcire ma trovandosi in posizione subalterna. Ci si rende conto che addirittura Simone si è trovato in una posizione in cui l’assicuratore ha potuto assumere la figura del paladino nei confronti del danneggiato? Col cavolo che agevolo qualunque concorrente ad avvicinarsi anche solo di un centimetro al mio cliente, la posizione del paladino la merita chi mette tutto l’impegno a riparare l’auto, Il CARROZZIERE che fornisce tutti i servizi, la struttura e mette a disposizione le complesse e costose tecnologie UMANE frutto di decennni di sacrifici. Mi presento sul posto di lavoro con questo spirito: sono dalla parte del mio cliente (con professionalità e comportamento etico) lui mi sceglie, lui mi premia e prima di agevolare qualsiasi competitore a decidere lui chi riparerà l’auto AD UN MIO CLIENTE mi faccio tagliare tutte e due le braccia. Naturalmente ho dovuto studiare e investire tempo e risorse, ho difeso la postazione perchè non mi piace fare il soprammobile nella mia CARROZZERIA a vantaggio di altre aziende, ho scelto di essere un imprenditore, sono qui apposta!
Le carrozzerie convenzionate non fanno altro che sporcare il mercato. Sottopagate, dalle mie parti anche 20 euro all’ora, con ricambi made in cina senza sicurezza per la circolazione su strada. Vergognatevi.
E’ assolutamente VERGOGNOSO che si siano accettati certi compromessi, specialmente da parte di carrozzerie che sono da tempo sul mercato, al che dovrebbero conoscere bene le spese cui comporta gestire una carrozzeria, mettendo a rischio il loro futuro e quello degli altri. Ben venga il loro ripensamento a certe loro scelte fatte in passato, augurandoci che non ci ricadino più, e ci aspettiamo che riparino in fretta il danno che hanno fatto a tutti noi.. Saluti.
A me circa un paio d’anni fa mi e successo di avere in carrozzeria un auto che era assicurata, (auto presto e bene) senza che il cliente sapesse neanche bene cosa comporta firmare certi tipi di polizze, facendola in breve mi chiama un collega della stessa cittadina di dove situata la mia carrozzeria e mi dice che deve venire a prendere la macchina perché io non la posso riparare, perché non faccio parte del loro circuito/convenzionati, cerco di spiegare al cliente che comunque lui i libero di far riparare l’auto dove vuole lui, insomma alla fine il cliente chiama il suo assicuratore che gli consiglia anche lui di far riparare l’auto nella carrozzeria convenzionata, ma mi viene da pensare ma queste agenzie hanno degli incentivi ha mandare le auto presso le convenzionate, quando quella compagnia assicurativa Unipol-fondiariasai e tutto il gruppo Unipol, proporrà le loro polizze presso i centri commerciali a condizioni ancora più vantaggiose rispetto ai prezzi che potrebbero fare loro si renderanno conto che anche loro si stanno facendo prendere per il **** da questa gente che non ha mai lavorato, se non dietro a una scrivania e pretende perché noi glielo permettiamo di imporci tariffe di manodopera, materiale di consumo, ricambi naturalmente di bassa qualità.
Scusa Simone, sono anche io un tuo collega e voglio chiederti una cosa quante volte sei andato da un altro tuo collega ha prendergli una macchina di un suo cliente?
e poi un altra cosa tu mi sembri pentito solo perché hai avuto questo piccolo problema giudiziario e no perché auto presto e MALE ci sta affamando tutti: a voi CONVENZIONATI e ha noi, che comunque restiamo LIBERI E INDIPENDENTI.
Ps. caro Simone cerca da toglierti da qualsiasi convenzione perché solo cosi puoi fare gli interessi dei tuoi clienti e non quelli dell’assicurazione
Mirco, se tu lavori a 40 e io a 25 secondo te chi ripara? Tu? O io? La mia è concorrenza leale in qs caso? Sei d’accordo che la mia ipotetica slealtà danneggia te e quelli come te? Nello stesso tempo danneggio anche la mia azienda perchè sto lavorando in perdita. Questo è stato fatto per anni, con la soddisfazione delle compagnie. Adesso tornare indietro è difficile anche se non impossibile, ma io penso che le convenzioni ci saranno sempre. Le aziende petrolifere hanno un tacito accordo dove i prezzi sono pressochè uguali e lo stesso dovremmo fare noi carrozzieri, dobbiamo essere solo un pò più uniti. Ora parliamo di giovani che non hanno lavoro. E’ vero che c’è disoccupazione, certo, ma è anche vero che molti giovani non hanno voglia di lavorare o di fare certi lavori che ora vengono svolti da extracomunitari, e meno male perchè altrimenti nessuno li farebbe. Oppure possono fare come noi, decidere di essere autonomi imprenditori assumendosi rischi e responsabilità e mettendosi in gioco. Sono d’accordo con Franco. Obbligare chi ha SUBITO un danno a riparare le vettura dietro presentazione di doc. fiscale.Non entro nel merito dell’azione giudiziaria perchè non la conosco. Blog, cosi i toni van bene? Buon lavoro a tutti.
Mi spiace che ci sia da parte di alcuni colleghi una mancanza di informazione,non basta leggere un giornale per essere a conoscenza dei fatti o padroni di un sistema.Lo insegna egregiamente questo stesso blog indipendente,cercando di approfondire gli argomenti.Non credo affatto,in nessun modo, che la scelta delle convenzionate abbia danneggiato chi non lo è,senno’ credete davvero che i premi assicurativi siano aumentati per gli incidenti falsi,cosa che vi hanno fatto credere,come avete creduto che le fiduciarie vi hanno sottratto lavoro e clienti.non è assolutamente vero.Il mercato della riparazione sta cambiando,e sarebbe cambiato cmq con o senza fiduciarie.Anzi quest’ultime,come riporta il mio accaduto,non sono per niente avvantaggiate,lo avete detto voi,sfruttate,sottopagate ecc ecc.Chi era o sta utilizzando il sistema APeB sa perfettamente cosa dico.La mia paura è che questo sia un trampolino di lancio,un sistema che a fronte di una legislazione favorevole alle polize in forma specifica dia il via libera alle compagnie di utilizzare un sistema analogo,mettendoci tutti in ginocchio.
Se le carrozzerie avessero tutte dei sani valori, non esisterebbe la concorrenza sleale, le assicurazioni non cercherebbero compromessi, non ne avrebbero opportunità alcuna, e vivremmo tutti quanti più sereni e felici..
Non posso che ripetere quanto già scritto tante volte . . . .
Carissimo Onorevole,
chi si permette di disturbarLa è un libero professionista Esperto di Infortunistica Stradale.
In altre parole la legge mi definisce “perito assicurativo”. Esercito la professione da ben 40 anni (se ha tempo e voglia di saperne di più visiti il mio sito http://www.pratoperizie.it ) e quindi Le dico apertamente quello che penso perché, come Lei capirà, ormai sono troppo vecchio per sperare in benefici o temere ritorsioni da parte di chiunque.
Con la legge 166/92 pensavamo di aver raggiunto un traguardo, di aver istituito una professione che riveste una grande importanza a seguito dell’assicurazione obbligatoria. Il “giusto risarcimento” dovrebbe essere la nostra missione (come si usa dire oggi) perché dovremmo rivestire la funzione di filtro tra le richieste dei danneggiati, a volte esagerate, ed il rimborso delle assicurazioni, non sempre generose.
Purtroppo non siamo mai riusciti ad assolvere questo compito e nessun convegno è mai riuscito a spiegarlo. Non l’ha potuto spiegare perché nessuno ha avuto il coraggio di dire la verità, e che cioè del “giusto risarcimento” non interessa nulla a nessuno!
Le compagnie di assicurazione, che operano praticamente in regime di monopolio, non hanno nessun interesse a contenere il costo del danno in quanto ricavano un utile sul giro di affari e se questo dovesse “calare” finirebbe per calare anche l’utile. Stanno calando i sinistri (sono migliorate le strade, la sicurezza degli autoveicoli sempre più completi, l’educazione dei guidatori, la crisi ci fa “girare” meno) e quindi occorreva fare qualcosa perché non calasse anche l’utile. Da qui Il Codice delle Assicurazioni (che mescola le carte del Codice Civile) ed un “pressing” sulla nostra categoria che deve fare il suo lavoro sempre più rapidamente e sempre con meno informazioni. Qualcuno ha anche detto che tra un perito “veloce” (a restituire gli incarichi) ed uno “bravo” (a valutare correttamente il danno) viene preferito il perito veloce! Tanto paga sempre e comunque Pantalone (cioè il cittadino/utente).
Lo sa che le nostre parcelle, da oltre 20 anni, quando non sono diminuite non sono certo aumentate? Lo sa invece quante spese, tasse e balzelli in più abbiamo noi liberi professionisti?
Non Le dico questo come rimostranza sindacale, lo dico solo perché se veramente le compagnie assicuratrici avessero a cuore il “giusto risarcimento” si servirebbero di collaboratori esperti e, come tali, ben pagati! Invece nulla di tutto ciò, basta, ogni tanto, “pizzicare” il mariuolo di turno (cioè il gonfiature di danni od il fabbricatore di sinistri falsi), fare un gran clamore sui media e così salvare la faccia!
Non so se ha avuto la pazienza di leggermi fin qui ma, se ne vuol sapere di più sarò ben lieto di illustraLe tutta la mia esperienza in materia, non deve fare altro che chiamarmi al …………..
Le auguro un buon lavoro ed auguro tanta fortuna a questa nostra Italia.
Massimo Cola
Perito Assicurativo
http://www.pratoperizie.it
Al perito Massimo Cola :
cosa ne dice di quei periti che vengono nominati come C.T.U. dai giudici, sul decidere il valore commerciale di un’auto, in seguito ha un sinistro stradale e non sono neanche in grado di prendere una valutazione da un giornale come il quattroruote che normalmente noi tutti usiamo come riferimento per l’acquisto di una macchina e vanno a prendere il valore del eurotaxi, quello usato dai commercianti che valuta la macchina dai €. 4600,00/4800,00 di Quattroruote ai 2000,00/2600,00 dell’eurotaxi e naturalmente facendo un copia e incolla di quello che ha fatto il perito dell’assicurazione, cosicché la macchina diventa antieconomica ripararla di LEGGE.
Ha faccio presente che io la macchina lo riparata lo stesso, un sinistro del 2010 ha oggi ho ricevuto solo €. 2000,00 è ho già anticipato le spese del ctu (perizia fatta sul valore di EUROTAXI usato dai commercianti) e ctp per €. 1000,00, mi dica lei se l suo collega del CTU ha fatto BENE IL SUO LAVORO E UNA VERGOGNA e non aggiungo altro perché chi gestisce il blog ci ha chiesto di moderare i toni, comunque mi farebbe piacere avere un suo parere grazie.
Ho pieno rispetto e fiducia nella serieta’ e correttezza di Massimo Cola,con il quale collaboriamo da anni e spero che il rispetto sia reciprococome parla il ns storico.
Quanto detto da Massimo serve a sottolineare che nella situazione che si sta definendo anche i periti hanno tutto da perdere,come noi del resto.
I periti,giustamente, hanno le mani legate molto,ma molto piu’ di un carrozziere fiduciario.
Le compagnie stanno facendo un Dividi Et Impera…non a caso l’impero romano aveva conquistato piu’ dell’attuale europa.La storia insegna.insegna inoltre che solo grazie ad una collettiva coscienza di operare onestamente,la dove qualsiasi scelta non influenza sostanzialmente il disegno che si sta definendo a nostro discapito,l’unica salvezza è essere onesti con se stessi e prendere coscienza che non sono piu’ i tempi del lavoro facile,ma di un lavoro che viene liberato da scelte piu’ o meno vantaggiose.
Tutti vogliono uscire dalle convenzioni poi vai a vedere nel loro sito e quello delle compagnie di assicurazioni trovi di tutto vedi Simone perche’ non esci da tutte le convenzione che ai .non solo con P&B grazie cosi potranno aderire anche gli altri. ma cerchiamo di essere piu corretti tra nol .l’ indipendenza e un’altra cosa
Salve ,ho letto tutti i vostri commenti con attenzione e ho notato che comunque il carrozziere è un personaggio strano ,accetta incondizionatamente le proposte di convenzione fatte dalle assicurazioni senza riflettere minimamente a cosa va incontro e poi fa il diffidente quando un suo colega indipendente gli propone un sistema nuovo per gestire la sua azienda al di fuori delle convenzioni,faccio un esempio ,se stai scivolando dentro un pozzo e chi ti viene a salvare ti tende la mano ma tu la tiri indietro non a senso, perchè vuoi morire allunga quella mano esci da quel pozzo .
HAI RAGIONE SILVANO DALLE MIE PARTI CE’ UN DETTO CHE DICE (NEL NOSTRO DIALETTO) L’ITALIAN FA SIC MA N MOR—-CHE TRADOTTO VUOL DIRE —–L’ITALIANO DIVENTA MAGRO MA NON MUORE .
Caro Vignini, non è che non sono informato. Lei dice che le fiduciarie non hanno sottratto lavoro e bla bla bla….in realtà lo sottraggono eccome!! Personalmente l’ho provato! Due MIEI clienti mi avevano lasciato la vettura in riparazione e hanno dovuto venire a ritirarla perchè l’agente li ha OBBLIGATI a portare la vettura in carrozzeria convenzionata..ora lei dirà”è colpa del cliente che non è informato”. Vero; nel frattempo io ho perso due riparazioni…ho cercato anche di far capire ai clienti che potevano lasciarla anche da me ma intimoriti le han portate dal carrozziere convenzionato…un amico me l’ha detto chiaramenete” sarei venuto da te ma il mio agente mi ha indirizzato in carr conv”. Poi Lei accampi tutte le scuse che vuole estrapolando le frasi che le fanno comodo dai vari commenti.
Condivido Pienamente il parere del collega mirkdisk..Chi non sa farsi i conti a casa propria, sparisca che è meglio, almeno non rovina l’esistenza agli altri ..Saluti.
Visto che il sistema Auto PeB è unico nella sua struttura,dico a tutti di NON sottoscriverlo
Allo stesso tempo vi dico di valutare attentamente il mercato e le sue offerte, perchè non sono affatto tutte uguali,sempre se volete sopravvire e non affondare.Prendete le vostre decisioni da Imprenditori quali ci riteniamo.Sappiate scegliere, ci vuole coraggio in ogni senso.
ognuno di noi è libero di scegliere è vero, ma quando capiremo che NOI ,abbiamo le strutture, NOI abbiamo la manodopera,NOI abbiamo le competenze,NOI ABBIAMO UNA PROFESSIONE e ad altri lasciamo decidere quanto valiamo,quando lo capiremo? Potremmo avere NOI potere contrattuale e decisionale, ma lasciamo agli altri valutare e decidere della nostra esistenza… NON LO CAPISCO SARò OTTUSO MA PROPRIO NON CAPISCO…sopravvivere nn è la soluzione.. NON SI SOPRAVVIVE SI VIVE.
Grazie del consiglio Simone. A proposito, vogliamo parlare dei furgonari di Carglass, glasspoint, doctor glass ecc. ecc. che ci portano via utili?? Anche qui le compagnie….mi sono sempre chiesto perchè pagano di più e insistono per far lavorare qs aziende. Chi ne sa me lo spieghi.
Queste aziende Carglass. ecc.ecc. sono aziende che giocano ****** perché non esiste che noi si debba essere strutturati al massimo in sicurezza, e questi lavorano per strada e ovunque gli capiti, e mai sostituiscono il parabrezza o altro che sia con ricambi originali.. Regalano pure le spazzole tergicristallo. ma a noi è successo di doverle risostituire perché non idonee alla vettura. E’ ora che lo stato si svegli e rimetta regole che tutelino noi liberi professionisti, i diritti e la sicurezza di noi cittadini tutti.
MA qualcuno si è mai chiesto il perché in Germania le assicurazioni pagano 90 euro l’ora ed invece in Italia pagano meno della metà????? eppure dicono che quanto si paga qui di tasse si paga pure in Germania, anzi li forse pure meno………svegliamoci !!!!!!
Franco .lo sai perche’ le convenzioni le firmiamo noi a tariffe piu basse questa e la categoria rispettiamo almeno quelle depositate nelle Camere di Commercio.
A me viene in mente solo una cosa e non mi interessa se uno e’ fiduciario o non fiduciario che sia furgonaro o cambia vetri,ognuno coglie occasioni nella vita che ritiene opportune o meno rispetto alla sua azienda o quella di altri per propio tornaconto e portare la pagnotta a casa.
Non sono io con la verita’ dalla parte del manico,io ero un fiduciario SAI molti anni fa, quando essere fiduciari era stato un dolcetto che la compagnia ti aveva dato per eliminare il perito che ti rompeva le balle e poter parlare direttamente con un liquidatore che faceva finta di non capire una mazza e ti elargiva anche qualche ora in piu’ per farti credere che eri il genio di turno e che avevi scoperto l’acqua calda.
Se trovo uno di voi che dice di non averlo fatto non ci credo nemmeno morto,io avevo la fila dei colleghi che mi venivano a chiedere come fare a diventare fiduciario con le compagnie, e io rispondevo, non so io l’ho ereditato dal vecchio titolare che è andato in pensione e me lo sono trovato qua senza fare nulla.
Poi un giorno mi comunicano la bella novita’ del presto e bene,tiro quattro conti col pallottoliere della lego di mio figlio e rispondo,ma mi prendete per cretino? questa cosa è un insulto all’intelligenza e siccome ne ho poca , non vorrei dare la conferma di aver persa anche quella.
All’epoca mi contatto anche un liquidatore della compagnia mio cliente e provo a farmi digerire la cosa dicendomi che stavo perdendo un opportunita’ al quale risposi che rompersi un dente non è un opportunita’ ma un fastidio.
Morale io non ero piu’ un fiduciario anzi brutto e cattivo che andava contro la compagnia e non capivo niente,morale della favola la carrozzeria prima della mia e quella dopo lo sono diventati al mio posto ( dei geniacci).
A questo punto Simone te lo dico col cuore, rinsavire non è mai troppo tardi e io non te lo dico perchè sono un indipendente, sono fiduciario con qualche compagnia, che ancora mi permette di guadagnare il problema è che per queste lavoro, mentre per le altre non lavoro poco o nulla vuoi perchè la gente dalle mie parti se la fa raccontare in agenzia come gli pare,anzi addirittura chiedono dove devono andare con la macchina a farsela riparare è un delirio dell raziocinio,(è venuta persino la RAI da me a fare delle riprese per spiegare cosa sta succedendo ed avevo in azienda addirittura un legale cliente che lo ha spiegato in maniera esaustiva ma niente la gente si ostina a non usare il cervello ma a ragionare con facebook) quindi vuol dire che gli ipocriti che si spacciano per indipendenti lo sono solo con la lingua, mentre con i fatti sono tutti fiduciari e a condizioni da dargli legnate dietro alle orecchie come quando devi seccare un coniglio.
Allora Simone l’unica cosa che spero è che alla fine di tutta questa “bella” vicenda che ti sei vissuto a pelle, spero per te che tu abbia chiesto un risarcimento da terrore, per diffamazione, alla direzione di auto presto e pene che se lo ricordino finche dio gli chiude gli occhi…………..
questo alla fine avrei voluto leggere,il resto è una delle tante cose a razzo di rane di sto paese in mano a tanta anzi troppa gente poco di buono.
un abbraccio a tutti
Mi complimento con Simone che ha evitato, dopo aver visto l’auto smontata, di sostituire il paraurti, dimezzando con la sua professionalità il costo del ripristino. È un esempio da seguire. Gli chiedo se ha valutato di chiedere uno specifico intervento dapprima dell’Ufficio Reclami della compagnia ed in seguito dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni mettendo a conoscenza anche il danneggiato ed il danneggiante e ricercando altre istituzioni terze da coinvolgere, anche a livello europeo per non lasciar cadere un evento così grave come quello che lui ha subito. In particolare potrebbe richiedere un approfondimento sulla TRASPARENZA e sulla TERZIETÀ del processo al quale era legato da contratto, intendo come procedura, non a livello etico. Potrebbe chiedere agli enti preposti di approfondire:
Che tipo di controllo era previsto per evitare la sostituzione di un paraurti che infine dopo lo smontaggio è risultato non dover essere sostituito. Il danno avrebbe potuto essere doppio senza verifiche preventive ed in corso d’opera da parte di un perito, terzo?
La buona fede del responsabile che ha presentato la querela. Questi non aveva la possibilità di accedere a tutte le fasi della riparazione, compreso il reso del ricambio? In ogni caso si può chiedere di approfondire le motivazioni del suo comportamento.
Il modello di convenzione, per valutare un eventuale conflitto tra il vantaggio della fornitura del ricambio ed i vantaggi derivanti da una riparazione meno onerosa.
Ciao a tutti.
Buon anno a tutti,
leggo numerosi commenti, di colleghi che hanno abbandonato alcune convenzioni, perché si sono resi conto, a distanza di tempo, che queste non erano economicamente convenienti, anzi spesso penalizzanti, comunque mantenendo accordi fiduciari di altre compagnie.
Chiaramente, come più volte ribadito ognuno a casa sua è libero di fare gli accordi che vuole o crede più opportuni.
Quello che amareggia è la mancanza di visione futura di queste aziende di carrozzeria, che si ostinano a non capire (o a far finta ) che il nodo del problema degli accordi fiduciari, non si risolve solo se la tariffa oraria, è più o meno conveniente.
I colleghi che hanno abbandonato una compagnia, perché a parer loro non conveniente, comunque rimanendo fiduciari di altre, non hanno capito, che quelle non sono più generose della prima, sono (solo per ora) meno ingorde, perché puntano a qualcosa di molto più importante e vitale per noi, vogliono indottrinare gli automobilisti, perché questi si affidino alla scelta del carrozziere, imposta dalla compagnia .
Siamo artigiani imprenditori con responsabilità e costi che fanno paura a noi stessi quando ci fermiamo ad elencarli.
Questi problemi non si risolvono certamente tenendo giù la testa e tirando a campare, o sperando che arrivi il miracolo.
Il futuro delle nostre aziende, dipende da come abbiamo saputo interpretare il presente, lavorando e pensando al futuro.
Invito i colleghi a questa riflessione
immaginiamo un agricoltore, che incoscientemente, permetta a diverse aziende di sversare nel suo terreno materiali tossici in cambio di danaro e dopo qualche anno si accorga, che una di queste aziende che sversa, non gli conviene, perché non lo paga adeguatamente, continuando comunque a far sversare tutte le altre.
La domanda è;
quando il terreno sarà saturo e tutti i suoi clienti persi perché nessuno vuole i frutti di quel terreno, o le stesse aziende che sversano inviteranno i clienti ad acquistare i prodotti altrove, di cosa vivrà il contadino e la sua famiglia.
Buon lavoro
Fabrizio Contu
Mi levo il cappello di fronte all’analisi di Fabrizio Contu. Il trattamento del convenzionato subalterno al pesce più grosso come lui spiega, l’ha da poco subito una nota azienda di vetri, la quale piuttosto che studiare una strategia a lungo termine è stata troppo impegnata a pettegolare della nostra categoria considerandola la sua concorrente (ma la carrozzeria non lo è assolutamente nel campo vetri, questo articolo l’abbiamo regalato alle compagnie tanto tempo fa, loro sono i loro veri concorrenti). Una volta che gli assicurati sono stati abituati da intermediari più ciechi di loro (buona fortuna, i loro sudati contatti li hanno regalati alle compagnie senza la minima protesta) che il vetro si cambia dove gli viene detto, hanno sostituito il vetraio con un altro loro diretto e addio vecchio vetraio, metà flusso di lavoro sparito dall’oggi al domani. Se tanto mi da tanto, abituati i danneggiati alla PAROLA CHIAVE carrozzeria convenzionata, potrà essere ripetuto il giochetto indirizzando i clienti alla PROPRIA CARROZZERIA DIRETTA, dall’oggi al domani, e addio vecchio convenzionato (e grazie mille non ce l’avrei fatta senza di te). Per questo, con buona pace di chi ha scritto nei commenti che tanto siamo tutti convenzionati, la nostra strategia prevede solo ed esclusivamente clienti che si rivolgono direttamente a noi (naturalmente li aiutiamo con una comunicazione adeguata). Ho notizie certe di carrozzerie concorrenti che si sfregano le mani perchè noi rifiutiamo qualsiasi convenzione (più opportunità di convenzione per loro). Rispetto le decisioni altrui di lavorare per concessionari, per compagnie etc.. etc.. contenti loro. Noi preferiamo il controllo diretto di ogni singolo contatto.
Fabrizio ai ragione pero’ sono stanco di leggere e sentire dire le stesse cose ,la realta’non e cosi’ come sappiamo tutti compreso me e te (scusa la confidenza) ma ti chiedo come facciamo a accettare convenzioni da assicurazioni e da privati ,vedi il 60% sono in queste convenzioni che adottano tariffe più basse e lo stesso sistema delle forniture ricambi allora ben venga qualcuno che ci obbliga a rispettare regole e trasparenza o che sia le compagnie di assicurazione o le leggi di mercato che ci impongono di rispettare allora dico come facciamo a lavorare da indipendente per sopravvivere ci arrangiamo a scapito della sicurezza del lavoro, nel settore della pellettterie siamo già arrivati nel futuro che scrivi non basta più il terzario italiano ora andiamo su altre direzioni ,sul nostro territorio chiudano piccole aziende che sono solo prestatori di mano d’opera. mentre scrivo su questo blog sopra la mia azienda stanno lavorando con personale non italiano .allora perché tutti insieme fiduciari o non adottiamo le stesse regole e tariffe adeguate per stare sul mercato. forse tutto questo rammarico sarà dovuto che è finita la marmellata nel barattolo”????
SODISFAZIONE ! Si ma sodisfazione amara. Quando e’ nata presto e bene sono stato contattato dll’ing Terzano per farne parte in quanto carrozzeria MB di genova,Letto i primi fogli del contratto ho capito dove si sarebbe andati a finire ( sono sempre stato contro gli accordi ) Il Terzano per convicermi mi offri’ 45 euro ora.Per farla breve , ho subito la disapprovazione dell’amministratore delegato della concessionaria e l’accordo lo hanno fatto loro , finendo in un pantano.
A suo tempo avevo fortemente sconsigliato carr, amici dal farlo. Questi pensavano di lucrarci , e accettarono 220euro c,a all’ora.
Il risultato rimane sotto gli occhi di tutti quelli che voglion vedere
Io ho deciso di cedere le mie quote e ritirarmi , ormai avevo capito che il mercato andava dove a me non piaceva. E oggi sono sodisfatto della mia scelta , e convinto di aver fatto la cosa giusta , sarei finito con il mal di cuore .
# fabrizio
sei sempre impeccabile nel documentare tutto , purtroppo molti nostri colleghi pensano solo alla tariffa , se e conveniente o no da accettare con una compagnia , ma non si pensa mai al nostro cliente (in mano a chi lo consegnamo? ) io piu’ volte ne ho parlato con i miei colleghi della mia zona di non consegnare i nostri clienti alle assicurazioni perche’ come piu volte tu hai detto il nostro patrimonio sono i nostei cienti
Accidenti, da un’intervista è riemerso il grande conflitto tra il bene o il male…. Cioè tra gli indipendenti e i convenzionati. Io non sono convenzionato come tanti di voi per scelta. Posso dire che il mio pensiero è molto lineare a come la pensa mrkdisk, ma non avrei scritto sul blog con tanta cattiveria. Il fatto è che oggi chi porta i convenzionati e gli indipendenti a litigare, è la mancanza del lavoro. I convenzionati per quanto poco potevano guadagnare, veniva riequilibrato con il numero di vetture riparate. Mentre gli indipendenti, anche se lavoravano con la metà delle auto, entravano tranquillamente nei costi, perchè a differenza delle altre, lavoravano in un modo migliore e più attento. Oggi la fetta si è ridotta, e chi ha fatto investimenti come me, si vede un muro davanti. Le convenzioni hanno portato danno a noi indipendenti? Sicuramente si, ma non come vogliamo credere. Il problema reale è lo Stato che permette tutto questo, perchè i partiti sono finanziati da queste lobby. La mancanza di lavoro in Italia, ha fatto in modo da lasciare l’auto a casa e spostarsi con i mezzi. Andare a prendere i figli a scuola, mettendosi d’accordo tra i genitori che si prende la macchina 1 settimana al mese. Chi ha venduto l’auto perchè non ce la fanno a tenerle 2 o 3, chi non le ha vendute ma ha tolto l’assicurazione e non ci circola. E noi ci stiamo nascondendo dietro la colpa di chi non le ha. Siamo noi italiani che siamo sbagliati, siamo noi che pensiamo a cavoli nostri e non al collettivo. Questa è la grande differenza tra noi e le altre nazioni. Non riusciremo mai ad essere tutti insieme, ma solo grandi gruppi che lottano.
[…] giorno fa lessi un articolo molto interessante su “IlCarrozziere.it” dove un carrozziere raccontato una disavventura giudiziaria avuta con una compagnia di assicurazioni. Da tempo mi chiedo se valga la pena accettare un accordo di collaborazione dove le condizioni […]
Sono molto contento,voi tutti fiduciari contribuite alla chiusura delle carrozzerie indipendenti.continuate a lavorare. gratis
Al perito Massimo Cola:
avevo lasciato un commento il giorno 8, mi farebbe piacere se mi rispondesse alle mie osservazioni se ha visto il post. grazie
Sign. Cola la soluzione sarebbe piu’ semplice di quanto si creda,basterebbe che chi esercita il suo mestiere non sia al soldo delle assicurazioni, ma bensi’, come esiste nei paesi civili dove nessuno lucra sulle fatiche degli altri,al servizio del cittadino cioe’ stipendiato dal dipartimento dei trasporti terresti.
Invece siccome siamo governati dagli extraterrestri si pensa sempre a far ingrassare chi gia’ è troppo grasso, passando per il foro posteriore di altri e fregarsene di quello che alla fine è la cosa piu’ importante cioe’ la SICUREZZA.
in italia c’è una brutta abitudine molto radicata,che per risolvere un problema non si interviene sul vero problema, ma se ne creano altri 276, cosi si distoglie l’attenzione dal vero problema e nel mezzo del casino totale, qualcuno la prende in quel posto, qualcuno non capisce piu’ cosa fare,molte pecore gestite dal mondo di facebook si fanno indirizzare dalle agenzie istruite a dovere nelle carrozzerie fiduciarie,l’unica cosa certa è ,che le uniche che come diceva mio nonno si comportano come i gatti,che quando trombano piangono sono le compagnie………………….. e queste fan cosi’ piangono mentre godono dei proventi fatti sulla schiena di altri………….
Salve a tutti ,sono Antonio un carrozziere che si è svegliato il 2015 disdettando il contratto con auto presto e bene perché in primo non ti porta veramente del lavoro almeno no nella mia zona perché colui che è venuto in forma di A.P.& B. era pur sempre un mio cliente che sarebbe venuto da me anche se assicurato con altra compagnia , e quindi ti porta a lavorare alle condizioni dettate da loro ma parliamo sempre dei tuoi clienti,non ho visto mai che a qualcuno che non ha scelto di esegure le riparazioni mediante il sistema di A.P.&B. punito o risarcito a modo loro ma bensì sono state pagate come dovuto, apparte che non hanno mai avuto veramente potere di dirigere i clienti alle carrozzerie A.P.&B. , è solo stato un momento di difficoltà econoimica che ha portato a qualcuno di accettare codeste condizioni, la stragrande maggioranza si è rivolto dove a ritenuto opportuno ed io concordo che sia giusto che uno si rivolga al proprio carrozziere di fiducia,perchè deve avere fiducia di uno che mette le mani sul tuo veicolo il quale tu metti su tutta la tua famiglia e vai di quà e di là ,la sicurezza non è una cosa che le compagnie possono barattare con dei piccoli sconti sulle polizze obligando poi il cliente a riparare il veicolo dove dicono loro , con le tariffe che impongono non si può avere ne qualità e ne sicurezza perché la carrozzeria che lavora con loro per starci dentro deve per forza di cose lavorare a ritmi che non cureranno di sicuro la sicurezza.E per questo motivo ho deciso di uscire fuori dal fiduciariato almenochè non adegueranno le tariffe che ci permetteranno di poter lavorare con serrenità curando scrupolosamente i lavori.
In Italia stanno lasciando in gran numero la concessione Aci per l’autosoccorso. A quanto mi ha riportato un collega che ha dismesso la convenzione a fine 2014, richiedevano gia l’officina meccanica con aggiunta di un gommista. Ma ora vogliono una carrozzeria interna, insieme al meccanico e gommista. Ora, un carrozziere aprire un’officina meccanica ha da fare un piccolo investimento, come con il gommista. Ma un meccanico-gommista, come può aprire una carrozzeria? Dico questa cosa per ricordare cosa serve per aprire una carrozzeria. A parte l’investimento enorme, rispetto alle altre 2 attività, 5 anni di apprendistato, 3 anni di operaio specializzato. E noi dobbiamo sputtanare questa esperienza vendendoci come le prostitute?
Salve a tutti , sono Antonio un collega carrozziere,dico solo un’ultima cosa:
DOBBIAMO ESSERE INDIPENDENTI per poter crescere, altrimenti non si va da nessuna parte con la corda al collo che ti mette una compagnia per lavorare alle loro condizioni.
Bisogna avere il coraggio di disdettare tutti perché comunque i lavori della tua zona tranquillamente li farai sempre tu.
ANtonio perdonami, ma dici una cosa senza senzo……prima dici di fare disdette tutte….fai un discorso di libertà di scelta del cliente, dici che ti sono arrivati solo tuoi clienti e poi dici che se ti aumentano la tariffa rimani?????ma che discorsi fai???????quindi ne fai solo un discorso di soldi no di etica…!!!!????
Carissimo Sandro ,la mia è solo una provocazione al sistema perché comunque la mia è DISDETTA , è solo per passare dalla parte della ragione nel momento in cui ti ci trovi a che fare con questa compagnia , non mi potrà dire che abbiamo rotto i rapporti per mancanza mia ma ben si per la loro ingordigia.
Per Sandro: dimanticavo di dirti la cosa molto più importante, per conto mio le mie frasi sono soltanto per attirare attenzione a quello che è il problema delle carrozzerie con i rapporti anche al di fuori delle convenzioni ,le compagnie di assicurazioni non tengono mai conto che il costo ora il quale ci pagano per un’azienda che in teoria dovrebbe progredire anche in virtù di lavoro libero ed in confronto con altri paesi della comunità EUROPEA a noi di questa povera ITALIA ci sottopagano .questo è il motivo per il quale gli ho detto di adeguare le tariffe , capisci adesso caro Sandro.
se invece io avrei disdettato così di punto in bianco la compagnia avrebbe pensato chissacche,
e non che la cosa mi importasse di cosa pensa la compagnia ma per dare un messaggio che con queste tariffe e con i costi che abbiamo oggi nelle aziende non si potrà lavorare .
Pensa solo se oltre a me altri farebbero la stessa cosa , e che la documentazione comunque sarà vagliata da ispettori, penso che gli verrà il minimo dubbio di dire: (sarà vero quello che dicono, abbiamo tirato troppo la corda?).
Le compagnie di assicurazioni si sentono così tutelate dalla politica che non scenderanno mai a trattare con i carrozzieri per discutere le tariffe, bensì loro solo impongono la loro tariffa
[…] banco la questione Auto Presto & Bene, specie dopo il successo del post che trovate qui. Così, ecco un altro contributo. Stavolta, è il turno della Autocarrozzeria Mega, di Gianni […]