Il martellamento mediatico è molto convincente: se monti sull’auto la scatola nera (l’apparecchio che registra gli eventuali incidenti, e lo stile di guida, tramite Gps), risparmi sulla polizza Rca obbligatoria. Molte famiglie fanno fatica a tirare alla terza settimana del mese; se vedono la possibilità di risparmiare sulla Rca, si buttano a capofitto sull’offerta allettante. Specie al Sud Italia, dove le assicurazioni auto hanno tariffe stellari. Ma c’è qualcosa che i mass media non raccontano.
Tutto scritto nel contratto
Vediamo di chiarire. Le compagnie non architettano nessun inganno in materia di Rca con scatola nera. Sei tu, automobilista, che firmi il contratto, dove sta scritto tutto: nessun trabocchetto. Il problema è un altro: i mass media strombazzano lo sconto; però evitano accuratamente di illustrare il rovescio della medaglia. Non è malafede. Solo, è più facile dire: Rca scontata con la scatola nera. Diventa più lungo e magari noioso andare a fare le pulci alle clausole dei contratti Rca: Federcarrozzieri l’ha fatto per voi, scovando cavilli bestiali. Che variano a seconda della compagnia: ognuna è libera di inserire nel contratto le clausole che crede, e di fissare gli sconti che vuole a chi vuole. Peraltro, l’assicurazione è obbligata a concedere il preventivo della Rca normale; ma non quello della Rca con scatola nera, e non deve neppure giustificare il proprio no.
Sei cavilli da paura
Fate un bel respiro. Adesso entrerete nel mondo della burocrazia delle polizze: paroloni, periodi lunghi, tecnicismi… Vediamo i cavilli pericolosi delle Rca con scatola nera.
1) Le modalità di erogazione dello sconto a rinnovo. Non parliamo della prima stipula; ma del secondo anno. Grazie ai dati telematici relativi allo stile di guida del contraente, rilevati dalla scatola nera, in base a un algoritmo, verrà determinato il “livello di qualità” del guidatore, il cui valore viene calcolato in “crediti-sicurezza”. A seconda dei “crediti-sicurezza” maturati, il contraente può ottenere, al rinnovo della polizza, uno sconto (fino al 25% del premio pagato l’anno precedente), maggiorato dell’eventuale importo dello sconto derivante dai “crediti-sicurezza” riferiti alla stessa annualità.
2) Quali fattori determinano il “livello di qualità” del guidatore?
a) “Livello prudenza” (min 0 – max 400): viene calcolato in base alla percentuale di chilometri percorsi rispettando i limiti di velocità previsti per le varie tipologie di strada (urbana, extraurbana, autostrada), con una tolleranza di 10 km/h.
b) “Livello rischio” (min 0 – max 200). Viene calcolato in base alla percentuale di chilometri percorsi durante le seguenti fasce orarie: mattino (dalle 5 alle 13), pomeriggio/sera (dalle 13 alle 22), notti di venerdì e sabato (dalle 22 alle 5), restanti notti (dalle 22 alle 5).
c) “Livello attenzione” (min 0 – max 600): si riferisce al numero e all’intensità delle accelerazioni e decelerazioni durante la guida.
Morale: il massimo sconto previsto al rinnovo della polizza con scatola nera si ottiene raggiungendo un “livello di qualità” pari a 1.000 “crediti-sicurezza”; valori superiori a 1.000 “crediti-sicurezza” non comportano ulteriori sconti.
3) Dati sensibili. La compagnia ha così diritto a sapere tantissime cose di noi: i dati sensibili. Su quali strade, a che ora, a che velocità, con che stile di guida. Il naso nella nostra privacy. In cambio di che? Uno sconticino minimo che parte da una base tariffaria elevatissima. E poi, se danno quello sconto, il precedente sconto dato a chi è un buon cliente, rischia di sparire.
4) Incidente. Capite bene che è la scatola nera a comandare: un sovrano assoluto, inappellabile, infallibile, che determina lo sconto dal secondo anno. Impossibile da contestare. E qui si apre un altro scenario inquietante: in caso di incidente, la stessa scatola nera dirà a che velocità stavate andando. Ipotizziamo un sinistro a un incrocio in cui il guidatore A ha ragione al 100%, e quello B torto al 100% (non ha dato la precedenza, è passato col rosso). Se la scatola nera registra un eccesso di velocità di A al momento dell’impatto, questi avrà un risarcimento inferiore al 100%. C’è l’applicazione di concorsualità di responsabilità. Vai tu a dimostrare che non è vero, che andavi rispettando il limite. Si dovrebbe provare il mancato funzionamento del dispositivo, che non è nostro e non è nelle nostre disponibilità.
5) Modulo blu. Occhio ai rischi. Nel Modulo blu della constatazione amichevole, dite che l’auto era in un certo luogo a una certa ora. Un documento riempito e firmato in una situazione di stress particolare post incidente. La scatola nera potrebbe dire che l’auto non era nella posizione esatta indicata nel Modulo blu della constatazione amichevole, all’ora indicata. Con conseguenze pesanti a livello di risarcimento: sull’entità e sui tempi del rimborso.
6) Chi paga. Le assicurazioni sono libere di far pagare l’installazione in auto della scatola nera (80 euro circa). E l’eventuale disinstallazione. Più il servizio Gps. Più il comodato d’uso. Andate a leggere con la massima attenzione tutto il contratto-papiro.
Truffe
I mass media martellano anche in fatto di truffe Rca. Con la scatola nera, dicono, niente frodi, niente incidenti fasulli; a beneficio dei costi a carico delle compagnie, e quindi dei prezzi Rca. Per favore, non scherziamo. Si entra nei sistemi informatici dei Governi, si accede ai segreti dei potenti, e volete che non si possa organizzare facilmente una truffa aggirando la scatola nera? In realtà, la frode, con la scatola nera, è facile: smontando due scatole nere dalle vetture parcheggiate in strada, e collegandole a una batteria, si mette in piedi un finto incidente e il gioco è fatto. Non c’è neppure bisogno di scomodare la criminalità organizzata: è una passeggiata di salute.
fare molta attenzione!!
FRESI
PENSA CHE NON PAGANO UN SINISTRO PERCHE’ UN AUTO COL SATELLITARE RISULTAVA
20 CENTIMITTRI OLTRE LA MEZZERIA NON ERA PRESENTE STRISCIA CENTRALE.
UN FRONTALE CON UNA MOTTO.
Niente da dire, sono geniali!!! Una nostra cliente ha scoperto che la sua assicurazione che le permetteva di pagare mensilmente con addebito in banca l’assicurazione della sua Classe A, le addebitava nella stessa voce (quindi un importo maggiore a quello della rata mensile) i costi mensili per il noleggio della scatola nera, il servizio gps, il costo di installazione ed eventuale disinstallazione se avesse cambiato macchina (ragionando, se teneva la macchina 10 anni, quanto le sarebbe costata in totale la disinstallazione?…), ah!! nel contratto c’era scritto che installazione e disinstallazione non erano a carico del cliente e non si parlava di servizio gps….
La signora alla scadenza ha sotto nostro suggerimento disdetto la polizza.
Ciao a tutti, sono un avvocato di Roma specializzato in questo settore. Confermo i timori e gli avvisi dell’articolo. Io ne sto gia vedendo di casistiche incredibili.
Scatole nere che negano il crash se urto non è frontale, coordinate satellitari sbagliate (si afferma che auto è a 5 km da luogo sinistro) , peccato che poi c’era verbale autorità a confermare il luogo!
Indomma chiedete gli sconti al vostro assicuratore che ha comunque margini per farlo per non perdere il cliente , e non fatevi privare della vostra libertà e della vostra privacy!
CARI AMICI E CLIENTI NON FATEVI PRENDERE IN GIRO……SONO SOLO SISTEMI CHE PERMETTERANNO A LORO (ASSICURAZIONI) DI NON RISARCIRVI PER INTERO ANCHE IN CASO DI PIENA RAGIONE “OGGI” ……… APPELLANDOSI A .: VELOCITA’ ….STRISCE CONTINUE….ECC ECC…….CIAO BUON LAVORO A TUTTI
A me è successo che un mio cliente non gli è stato risarcito un sinistro, perchè la scatola nera non ha rilevato un urto laterale di una mancata precedenza a destra. Come minimo c’erano 3000 euro di danni!