La notizia la conoscete tutti: Belron Italia (Carglass) compra Eurocar Point, con l’operazione che si definirà a settembre 2017.
Chi sono? Belron Italia (Carglass) si definisce nel comunicato “specialista nella riparazione e sostituzione dei vetri auto”. Eurocar Point viene definito nella stessa nota “specialista delle riparazioni di carrozzeria”.
E perché il gigante fa shopping?
Perché vuole invadere un altro settore del mercato della riparazione: i servizi di carrozzeria. Prende la propria area (vetri), che già comunque si sovrappone ai carrozzieri, e aggiunge l’area riparazioni da carrozzeria.
Sul comunicato, leggiamo che “sia i consumatori finali (automobilisti) sia gli operatori professionali (quali le compagnie e le agenzie di assicurazione, le società di noleggio di breve e lungo termine e le flotte aziendali) potranno beneficiare di un servizio ancor più qualitativo per la risoluzione dei problemi ai vetri o alla carrozzeria dell’auto”. Così dicono. Il progetto prevede, nel medio termine, la creazione di un modello con due reti affiancate e non sovrapposte: una diretta (carrozzerie di proprietà) e una in franchising. Entrambe operanti sotto lo stesso marchio e, sentite qui, “con la stessa ossessione per l’assoluta qualità del lavoro e del servizio”.
Ma entriamo nel cuore della questione. Per Massimo Foghinazzi, amministratore unico di Eurocar Point, l’acquisizione da parte di Belron offre molti vantaggi ai franchisee: “Sono certo che i nostri affiliati troveranno con questa operazione un nuovo impulso professionale e di sviluppo per le proprie aziende. Potranno beneficiare delle relazioni maturate da Carglass in tanti anni di collaborazione con le compagnie assicurative e le flotte. E saranno ulteriormente supportati nell’area organizzativa”.
Sarà. Ma noi vorremmo vedere adesso le facce dei carrozzieri affiliati Eurocar Point. Perché si assiste da anni a un’invasione dei centri Carglass convenzionati con le compagnie: siamo sicuri che le cose miglioreranno per i carrozzieri Eurocar Point? Quale futuro per loro? Chi stabilirà i criteri di riparazione? Con quale manodopera?
Risentiamo Foghinazzi: gli affiliati “potranno beneficiare delle relazioni maturate da Carglass in tanti anni di collaborazione con le compagnie assicurative”. Attenzione. Qui parliamo di un colosso (Carglass) che si unisce ad altri giganti (i gruppi assicurativi). L’imperativo categorico è fare profitto. Si preme, si spinge, si fanno sempre i conti, si guardano i numeri, la quantità, i margini di ricavo. Ci sarebbero però anche qualità, prezzo di manodopera, numero di ore per riparare a regola d’arte un’auto incidentata. Insomma viene da riflettere perché si parla di riparare piuttosto che sostituire, e così ci si deve domandare: a vantaggio di chi? Ad esempio un ricambio riparato ha le stesse caratteristiche dettate da casa madre e confrontate nei crash test?
Occhio. Non c’è più il graffietto sul vetro o sulla carrozzeria: in fretta, massima velocità e via. Si entra invece in un mondo fatto di artisti (i carrozzieri) che operano su strutture delicate e complesse (le vetture incidentate, scassate, spaccate): serve perizia, esperienza, misura, sensibilità, elevata qualità artigianale. Non è tutto freddo, numerico, quantificato; non esiste solo il lavoro standard, che deve seguire un codice; c’è passione, amore, dedizione: quello del carrozziere è un mestiere particolare, che implica una visione della riparazione a 360 gradi, senza compromessi. Per dare all’automobilista un veicolo riparato per davvero, e sicuro.
Abbiamo detto sicuro. In quanto non abbiamo dimenticato la manifestazione dei carrozzieri Eurocar Point a Milano: una giornata incentrata su qualità della riparazione, sicurezza stradale, importanza della manutenzione intelligente. Un lavoro fatto con l’anima. E non gelido come un bilancio di un colosso economico.
In bocca al lupo, colleghi carrozzieri di Eurocar Point. Se volete confrontarvi con Federcarrozzieri, Federazione dei carrozzieri indipendenti, che si batte per la qualità del lavoro, noi siamo qui.
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SI PUO FARE ANCHE UN LAVORO PROGRAMMATO SU MODELLO INDUSTRIALE . RESTA COMUNQUE IL FATTO CHE NON SI FUO FARE A SCAPITO DEL NOSTRO REDDITO E A FAVORE DI SOCIETA CHE VOGLIONO LUCRARE SUL LAVORO DEGLI ALTRI. BUON FINE SETTIMANA BRUNO
buongiorno, mi stupisce ancora che si va dietro a questi farabutti, che non fanno altro di distruggere il carrozziere che lavora con onestà, penso che questi colossi ,( che si svendono per dire ) alle assicurazioni, soltanto in apparenza ,perché il lucro e il profitto e superiore a qualsiasi carrozzeria che si presta alla loro dittatura, qualità scarsa tempi ristretti,(vedi carclinic ) concorrenza spietata a favore delle assicurazione ,l’italia e al potere dei ricchi no delle piccole imprese, grazie alla politica della sinistra,
fanno bene chi scappa dell’italia
purtroppo ci sono molti nostri colleghi che fanno entrare in carrozzeria queste persone idem con la grandine i riparatori dobbiamo essere NOII
quando i carrozzieri tutti capiranno che dietro questi colossi ce solo da rimetterci poiche con i loro trucchetti di canalizzazione tra l’altro inesistente e mano d’opera a basso costo,anzi ora e uscita un altra moda dell’ultimo momento…Ti dicono ti do il tuo costo orario esposto,ma le ore te le dimezzano e, se non e zuppa e pan bagnato,e a rimetterci siamo sempre noi carrozzieri….Cari colleghi tenetevi stretta la vostra azienda,non svendetevi o i colossi faranno di noi un solo boccone,noi andremo sempre in giro ad elemosinare e loro seduti dietro una scrivania a studiare come incul….ndr.fregarci…ma dico li vedete come vanno in giro?sembrano venuti da Dubai,di questi periodi vacanze a destra,vacanze a sinistra,manco se fossero ministri,provate a tel.un liquidatore o un funzionario…vedete se rispondono ora,stanno in vacanza….svegliaaaaaa!!!mandiamoli a lavorare come facciamo noi…..confrontate le vostre mani con le loro e vedrete la differenza…sono solo lobbysti burocrati e vogliono schiavizzarci,ma il tempo delle mele sta per scadere,il web oggi fa miracoli….l’utima cosa che vi dico e una parodia napoletana.. “SCATENATE IL WEBBO”!!! ribellatevi..saluti da un collega carrozziere indipendente e fiero di esserlo …Viva Federcarrozzieri
Tutto questo grazie a noi che abbiamo sottovalutiamo gli accordi con convezioni delle flotte che riteniamo che sono accordi tra privati quando invece sono peggiorativi come quelli con compagnie di assicurazione e grazie a noi che vendiamo la nostra mano d’opera al ribasso e regalando utili a queste società e ancora non abbiamo capito cosa è una azienda indipendente questi sono i risultati
Buongiorno, non mi stupisce affatto che dopo aver sfruttato le carrozzerie che hanno aderito al circuito ( e pagato ) , dopo le bellissime parole di noi padroni a casa nostra contro assicurazioni e Carglass in primis seguite poi dal vi gestiamo sia clienti che accordi con UnipolSai e relativa tariffa imposta abbiamo semplicemente applicato il sistema di vendita del pacchetto a Carglass già funzionante . Guardatevi le spalle colleghi ! Forse sbaglio ma non si deve far comandare in casa propria nessuno colorifici compresi .
Per concludere , non stupiamoci di cosa può muovere il denaro , hanno fatto solo la solita manovra che serve a far diventare ancora più grandi le multinazionali del settore e intendo tutte non solo quelle riguardanti il mercato dei cristalli.
La mia CARROZZERIA faceva parte del gruppo (cosi’ dicevano che eravamo) dell’Euroglass service, e mi sembrava veramente che eravamo una cosa diversa dalle altre, ma da quando hanno deciso (loro) di creare una nuova societa’ chiamata eurocarpoint, e le carrozzerie che volevano potevano comperare le quote per farne parte (€15000 quindicimila euro a quota) si e’ visto da subito, nelle scelte che il gruppo decideva di fare che la cosa primaria era portare profitto non a tutti ma a chi aveva preso le quote.
All’ inizio venivano selezionate carrozzerie serie, all’ ultimo entrava chiunque, bastava fare business (quota annuale, mastice per vetri,parabrezza,programma per preventivo ecc ecc)
Alla fine con orgoglio e soddisfazione abbiamo deciso di uscire da quella cosa che non era piu’ quel bel progetto iniziale.
Ps. Alla fine si sono pure venduti a quel gruppo che dicevano essere il nostro nemico.
SI INFATTI E DI QUESTI GIORNI CHE L’AMICO DEL EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA CHIUSO IL 2016 CON UNA PERDITA DI 11 MILIONI DI €. QUESTE MULTINAZIONALI DELL’INGANNO CONTINUANO HA NON DICHIARARE NIENTE ANZI LAVORANO PURE IN PERDITA E NESSUNO LI CONTROLLA MA GIA COME FANNO TANTI ALTRI E POI PRETENDONO CHE I PICCOLI IMPRENDITORI E GLI ARTIGIANI DEVONO SEMPRE ESSERE IN REGOLA CON GLI STUDI DI SETTORE, CONGRUI CON I PARAMETRI FISSATI DA DELLE GENTE CHE IL PIU DELLE VOLTE NON HA MAI LAVORATO , BELLO SCHIFO E NESSUNO O QUASI DICE NIENTE
[…] s’è pappata Eurocar Point: vedi qui https://ilcarrozziere.it/blog/2017/07/fusione-carglass-eurocar-point-invasione-dei-centri-cargla…. Non sappiamo quale sia il piano industriale di Carglass. In parole povere: Carglass ha un certo […]