I carrozzieri italiani avevano ricevuto le due identiche comunicazioni di Cna (leggi qui) e di Confartigianato (leggi qui ) dove si dava atto della ritrovata concordia tra confederali e associazioni dei consumatori e si indicava un percorso virtuoso per il futuro sviluppo delle linee guida della riparazione a regola d’arte oltre che per i temi del noto protocollo d’intesa sulla liquidazione dei sinistri.
Alla vigilia della nuova convocazione confederale fissata al 22 ottobre 14 associazioni dei consumatori hanno detto di no (leggi qui la lettera delle associazioni consumatori) al disegno divisivo confederale chiedendo al MISE di fare la sua parte.
Secondo 14 associazioni dei consumatori (Acu, Adusbef, Altroconsumo, Assoconsum, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori Utenti, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino) la convocazione presso la sede di Confartgianato per il 22 ottobre “per discutere di una road map dedicata ad argomenti in tema di rc auto” appare in realtà volta a discutere “ in maniera impropria” di “questioni di natura tecnica e questioni di natura liquidativa”.
L’iniziativa confederale viene definita dalle 14 associazioni dei consumatori come “chiaramente rivolta a delegittimare il lavoro già avviato” del tavolo “sulle riparazioni a regola d’arte costituito e validato dal CNCU, dal Mise e dall’Ivass oltre che rivolta a perseguire fini di natura commerciale non attinenti alla previsione di legge, nel tentativo di conferire una copertura istituzionale ad accordi di altro genere tra imprese assicuratrici e confederazioni artigiane” con evidente riferimento al protocollo per la liquidazione di sinistri tra confederazioni e Ania il cui progetto ormai pare essere l’unica attività svolta dalle confederazioni a tutela della categoria da oltre tre anni e che ad oggi pare arenato tra le difficoltà delle normative antitrust che preoccupano più Ania che le confederazioni
Inoltre le 14 associazioni dei consumatori dichiarano espressamente “che non intendono sostenere in alcun modo un tale disegno (quello del protocollo)” e difatti “ribadiscono che la sede istituzionale dei lavori è il tavolo indetto dal CNCU già avviato al MISE i cui lavori sono già avviati”.
Pertanto i consumatori confermano che ” intendono proseguire i lavori già avviati” ai quali partecipa anche Federcarrozzieri “adottando i metodi consolidati per l’elaborazione delle linee guida basato sullo scambio documentale da condividere ed approvare notiziando tutti i soggetti che la norma di legge ha individuato come interessati e che potranno apportare emendamenti, integrazioni e migliorie al percorso di elaborazione paranormativo”.
Il disegno politico ora è evidente: confederali e Ania, con qualche associazione dei consumatori che riterrà di aderire al loro progetto, tenteranno attraverso questa improbabile copertura politica di concludere quel Protocollo (leggi qui) (leggi anche qui), che ad oggi non è mai decollato per l’opposizione (leggi qui) ( e anche qui) della maggioranza dei carrozzieri italiani.
Queste associazioni a scopo di lucro (e se qualcuno si sente offeso, che pubblichi i redditi dei presidenti e vice), vorrebbero capire come dettare le regole di riparazione? AHAHAH, ma se non hanno mai preso in mano un martello ne un cacciavite…… Vogliono continuare il loro lavoro svolto? Bene, si togliessero dalle scatole, che questa gente incompetente in Italia, ha fatto gia troppi danni! Continuassero a fare i politici, invece che del Sindacato!
Sono associazioni dove il lucro vale più della vita delle persone… se prima era sospetto ora è evidente il loro gioco politico. Un sindacato svolto in questi termini è pura follia
E dicono di tutelare le carrozzerie e il mondo delle riparazioni, forse l’unica cosa che vogliono tutelare è la Famosa sedia, o qualche potere… Non mi spiego come sia possibile questa cosa, le confederazioni predicano bene e razzolano male. Mandano comunicazioni ufficiali per difendere i loro associati e poi fanno tutto il Contrario. I loro associati hanno espresso che vogliono che si siedano al tavolo del Mise, e loro fanno tutto al contrario, mi chiedo che paura possa fare Federcarrozzieri, forse perché sono gli unici che vogliono veramente fare regole sulla riparazione, e tutelare i danneggiati. Le altre associazioni vogliono fare tutt’altra cosa, vogliono fare un protocollo di come si gestisce un sinistro, chi ci guadagna? È quella la strada giusta che richiede la trasparenza nelle riparazioni e regole di sicurezza? Non credo proprio, io devo aver qualcuno che mi dica come devo riparare un’autovettura, non come gestire un sinistro.
Mi chiedo se ivass a questo punto serva a qualcosa, abbiamo un tavolo che é stato legittimato già da tempo, e anche ribadito, ma ognuno fa quello che vuole, cara ivass tu dovresti essere quella che vigila e controlla tutto, ma a stare a vedere non controlli e non vigili per nulla, in quanto non riesci ad importi su nulla, ricordo che questo tavolo si parla di riparazioni a regola d’arte, e non di come gestire un sinistro,
Questa cosa é VERGOGNOSA! Associazioni di categoria che si mettono di traverso ad un tavolo dove si parla di SICUREZZA DELLE RIPARAZIONI dicendo che é DELEGITTIMATO e loro che vogliono portare avanti un protocollo a solo vantaggio delle assicurazioni e dei “furbetti”… Una sola parola VERGOGNA!!! Invece di tutelare i vostri tesserati pensate solo a come far ingrassare le compagnie ulteriormente
Care associazioni di categoria, una volta difendevate gli interessi dei vostri associati ascoltandoli, oggi avete la presunzione di decidere per noi in completa armonia con chi ci vuole ridurre a semplici prestatori di mano d’opera.
Così facendo sì vogliono rafforzare i ruoli di chi ha in mano il potere economico; io voglio rafforzare il ruolo della mia azienda.
Bene Federcarrozzieri che ci ascolta!
Siete incredibili, non è possibile ora è chiaro da che parte state !!!
Le associazioni di categoria che girano le spalle alla sicurezza stradale , al lavoro svolto a regola d’arte
Complimenti !!!!
Forza Federcarrozieri sei unica
Concordo con Daniele, adesso un ruolo chiave dovrebbe ricoprirlo l’IVASS!
Sarebbe il caso che iniziasse a farsi sentire!
Non per essere tedioso e ripetitivo, ma riporto quanto previsto dalla Legge 124 del 4 agosto 2017
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10. Al fine di garantire le condizioni di sicurezza e funzionalita’
dei veicoli, le associazioni nazionali maggiormente rappresentative
del settore dell’autoriparazione, l’Associazione nazionale fra le
imprese assicuratrici e le associazioni dei consumatori iscritte
nell’elenco istituito ai sensi dell’articolo 137 del codice del
consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e
successive modificazioni, definiscono d’intesa tra loro apposite
linee guida finalizzate a determinare gli strumenti, le procedure, le
soluzioni realizzative e gli ulteriori parametri tecnici per
l’effettuazione delle riparazioni a regola d’arte di cui all’articolo
148, comma 11-bis, del codice delle assicurazioni private, di cui al
decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, introdotto dal comma 9
del presente articolo, sulla base di criteri oggettivi e facilmente
riscontrabili. Le predette linee guida sono comunicate al Ministero
dello sviluppo economico che ne assicura le necessarie forme di
pubblicita’.
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Credo che la legge sia stata abbastanza chiara ed esplicita. LA LEGGE CHIEDE LINEE GUIDA PER LE RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTE.
Ora, partiamo anche dal presupposto che stilare queste linee guida sarà un lavoro abnorme per la moltitudine di lavorazioni che si svolgono durante la riparazione di un veicolo e quindi porterà via un sacco di tempo agli addetti ai lavori, ma LO CHIEDE LA LEGGE.
Detto ciò, io credo che le CONFEDERAZIONI e l’ANIA abbiano spostato il FOCUS del tavolo cercando di INFILARE, in mezzo a delle pseudo linee guida di riparazione, delle LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL SINISTRO.
Le linee guida per l’iter del sinistro sono esistenti e valide, dall’apertura del sinistro, alla messa a disposizione del veicolo per la perizia e anche i termini entro i quali la compagnia deve liquidare.
BENE, sul sinistro eravamo già a buon punto, per non parlare del comma che si va ad aggiungere all’articolo 148 del codice delle assicurazioni private:
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9. All’articolo 148 del codice delle assicurazioni private, di cui
al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, e’ aggiunto, in
fine, il seguente comma:
«11-bis. Resta ferma per l’assicurato la facolta’ di ottenere
l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del
veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di autoriparazione di
propria fiducia abilitate ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n.
122. A tal fine, l’impresa di autoriparazione fornisce la
documentazione fiscale e un’idonea garanzia sulle riparazioni
effettuate, con una validita’ non inferiore a due anni per tutte le
parti non soggette a usura ordinaria».
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e quello che si aggiunge al 149
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«Art. 149-bis. (Trasparenza delle procedure di risarcimento). – 1.
In caso di cessione del credito derivante dal diritto al risarcimento
dei danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore e dei
natanti, la somma da corrispondere a titolo di rimborso delle spese
di riparazione dei veicoli danneggiati e’ versata previa
presentazione della fattura emessa dall’impresa di autoriparazione
abilitata ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 122, che ha
eseguito le riparazioni».
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Non mi sembra che ci sia bisogno di parlare di GESTIONE DEL FLUSSO DEL SINISTRO in quanto la legge è stata molto chiara, riassumendo:
DIRITTO DEL DANNEGGIATO DI SCEGLIERE IL RIPARATORE DI FIDUCIA
DIRITTO ALLA CESSIONE DEL CREDITO
TEMPI DI PAGAMENTO GIA’ DEFINITI
Quindi la domanda nasce spontanea:
PERCHE’ LE CONFEDERAZIONI NON VOGLIONO RIPSETTARE QUANTO RICHIESTO DALLA LEGGE NON SEDENDOSI A QUEL TAVOLO ORMAI LEGITTIMATO E PARTITO TEMPO FA?
Care CNA, CONFARTIGIANTA, CASARTIGIANI e ANIA, qua non si parla di fare quello che volete voi, ma di OTTEMPERARE A DELLE RICHIESTE DALLA LEGGE, quella LEGGE CHE AVETE TANTO VOLUTO E VI FREGIATE DI AVER QUASI SCRITTO!
Beh, che dire, rimango BASITO e SBIGOTTITO da cotanta OMERTA’, dote che non dovrebbe essere vostra, visto che vi FREGIATE DI ESSERE I DIFENSORI DELLA CATEGORIA.
Quella categoria che tanto amate, ma che volete svendere (STATE DANDO UN PREZZO ALLA CATEGORIA ma vi siete mai chiesti se la categoria è in vendita?)
Riassumo dicendo alle confederazioni che LA CATEGORIA DEI CARROZZIERI NON E’ IN VENDITA, TANTOMENO SE IL PREZZO LO DECIDE QUALCUNO CHE ORMAI DA TEMPO NON CI RAPPRESENTA PIU’
HANNO PAURA !!
Sì hanno paura ; fino ad oggi ci hanno raccontato milioni di barzellette , ci hanno fatto credere di essere bravi , essere buoni , di aver fatto i nostri interessi…………………PECCATO!!!!!!! oggi abbiamo aperto gli occhi e vediamo bene quanti giochetti stanno facendo.
Cercano di delegittimare un tavolo altamente tecnico (forse perchè non hanno competenze specifiche) facendone un altro………….per quali interessi ?
Hanno paura di confrontarsi ?
Hanno paura di non essere all’altezza di sedersi al tavolo con veri artigiani?
Hanno timore per la poltrona?
Ecco che scatta la domanda : “Ma veramente pensate , possano rappresentarci?”
Io , mi sento rappresentato da Federcarrozzieri e ciò mi basta !!
C’è poco da dire sul comportamento di Ania e delle Tre Confederazioni che vengono prima invitate ad un tavolo di lavoro assieme ad altre realtà e e poi non vi partecipano. Adesso sempre le tre confederazioni ed ania vorrebbero redigere un loro protocollo?Qualcosa non torna.
Dovrebbero fare un passo indietro mettendo da parte invidia e rivalità ed iniziare a collaborare con tutti gli altri altrimenti viene da pensare che i quattro vogliano fare un’accordo che vada bene solo a loro (magari qualcuno prende delle ……….)
Non ci sono parole …. per quello che state propinando.
Difensori , propositori di non ben chiare linee GUIDA …. CHE ENTRANO IN CONFLITTO con le leggi fino ad ora approvate .
Guardiamoci bene ! dai così detti poteri forti , i cambiamenti sono in atto ….. e il vostro declino sarà inesorabile ……
Associazioni di categoria che tutelano tutti i grandi gruppi assicurativi ma nn la categoria!!! Ci vogliono svendere come carne da macello
Sinceramente non ho più parole per esprimere l’operato di queste persone, che rappresentano delle associazioni che in teoria dovrebbero tutelare la categoria dei carrozzieri, ma che in realtà oramai da parecchi anni tutelano invece la categoria delle assicurazioni cercando qualsiasi escamotage possibile ed immaginabile per aiutare le compagnie ad avere il controllo totale sulle riparazioni.
Chissà come mai gli unici ad andare contro corrente sono solo loro e l’Ania colei che rappresenta la quasi totalità delle compagnie assicurative, sono anni oramai che cercano di demolire ciò che piano piano e con fatica si è costruito e non capisco se si tratti di incompetenza o mero interesse.
Federcarrozzieri guarda al futuro trovandosi in sintonia con la maggior parte delle associazioni di consumatori e dall’ altra parte Confartigianato e Cna ci vogliono trascinare nel passato attraverso un improponibile accordo con Ania.
Insieme alle compagnie assicurative stanno tentando di validare un protocollo in palese contrasto con la legge che una volta tanto tutela noi e gli automobilisti.
Siamo al paradosso, bisogna fermarli!!… prima che facciano altri danni…
CNA possedeva al 30/12/2016 411.180 azioni Unipol Spa (che servivano per acquisire vantaggi competitivi, così scrivono sul bilancio), una polizza Unipol che al 14/7/2015 aveva un capitale di 2.450.000 e azioni Intesa San Paolo. Potremmo aggiungere un grande interesse in Unisalute (polizza sanitaria Unipol) e Agart insieme ai nostri amici di Confartigianato. Con Agart gestiscono il 27% di Artigiancassa insieme a BNP Paribas ( che sono i proprietari di Arval). Confartigianato Valle d’Aosta (che conosco bene) ha ben due sedi ospitate all’interno degli uffici di Generali e sfogliando le pagine web di altre sedi regionali, la partnership con gli Assicuratori triestini sembra consolidata. Entrambe propongono il fondo di assistenza integrativo San.Arti. e per puro caso il vice presidente è Annamaria Trovò, consigliere di Unipol….
Potrei continuare, ma la bellezza del blog è la brevità. Non mi resta che augurare ai funzionari delle associazioni un buon lavoro, ma fateci il sacrosanto piacere di non prenderci in giro dicendo che state lavorando per noi, siate almeno sinceri e coerenti.
Se volete più informazioni è tutto scritto sui bilanci sociali di Cna e Confartigianato.
Ancora una cosa: cari funzionari vi suggerisco di cominciare a pensare cosa dire ai vostri carrozzieri fiduciari quando vi diranno che Carglass gli sta portando via tutte le convenzioni.. ops dimenticavo che voi avete i “RAPPORTI GIUSTI” con le compagnie!
E assurdo tutto quello che stà accadendo contro il nostro nobile , umile e amato mestire, queste LOBBY , prima hanno spolpato i loro assicurati con rincali nelle polizze pazzeschi che anche li noi Italiani abbiamo il primato… ” ma guarda un pò “… ora sono entrati di prepotenza nelle nostre aziende , giusto per spolpare anche noi liberi professinisti per speculare del nostro umile guadagno, rendendo ben chiaro il loro scopo di arricchirsi sempre di più… vedi sponsor milionari e pubblicità con spot televisivi altrettanto milionari …. spero che il nuovo governo si accorga di questa prepotenza e concorrenza sleale . Siamo artigiani , non possono costringerci a venderci a loro… oppure addiritura farci chiudere l’attività . Detto questo mio sfogo dico … FEDERCARROZZIERI A VITA , GRAZIE per quello che fate per tutti noi ” ARTIGIANI LIBERI PROFESSINISTI “
E assurdo tutto quello che stà accadendo contro il nostro nobile , umile e amato mestire, queste LOBBY , prima hanno spolpato i loro assicurati con rincali nelle polizze pazzeschi che anche li noi Italiani abbiamo il primato… ” ma guarda un pò “… ora sono entrati di prepotenza nelle nostre aziende , giusto per spolpare anche noi liberi professinisti per speculare del nostro umile guadagno, rendendo ben chiaro il loro scopo di arricchirsi sempre di più… vedi sponsor milionari e pubblicità con spot televisivi altrettanto milionari …. spero che il nuovo governo si accorga di questa prepotenza e concorrenza sleale . Siamo artigiani , non possono costringerci a venderci a loro… oppure addiritura farci chiudere l’attività . Detto questo mio sfogo dico … FEDERCARROZZIERI A VITA , GRAZIE per quello che fate per tutti noi ” ARTIGIANI LIBERI PROFESSINISTI ” .
@robertopadovani
è certamente legittimo che due confederazioni artigiane dal grande passato gestiscano le proprie attività intessendo relazioni vantaggiose per loro e per i propri associati.
Il problema non riguarda dunque tutte le categorie alle quali le confederazioni intendono fornire rappresenta o meglio offrire servizi, che questo oramai fanno le confederazioni da quando è terminato il tempo del collateralismo tra CNA e PCI e Confartigianato e DC
La politica oramai non tratta più con chi si proclama rappresentante di interessi generali ma direttamente con le categorie che con la politica si confrontano direttamente e meglio.
Il problema, viste anche le criticità rammentate nel lucido post precedente, riguarda soprattutto la nostra categoria: i carrozzieri indipendenti oggettivamente hanno un problema di rappresentanza da parte delle confederazioni che nel rapporto con le compagnie non riescono ad assumere quel ruolo che i carrozzieri si aspettano.
E’ oramai evidente che strutture complesse che pretendono di svolgere ruoli politici generali, anche per le oggettive relazioni che hanno con importanti segmenti produttivi, non possono e non riescono a rappresentare tutte le categorie senza conflitti d’interesse. Figurarsi se le due confederazioni riescono a rappresentare contemporaneamente soggetti con interessi contrapposti come i fiduciari e gli indipendenti.
La vicenda del tavole e del protocollo, al netto delle funamboliche esibizioni muscolari di qualche funzionario fermo agli anni ’90, lo dimostra.
Solo strutture agili e reattive come Federcarrozzieri possono fare utilmente gli interessi degli indipendenti. Senza polemica. Serenamente.
Noi e le confederazioni siamo due cose diverse e facciamo cose diverse.
Noi siamo un gruppo fatto da carrozzieri e non abbiamo strutture da salvaguardare.
Altri tentano, come possono nella generale crisi della rappresentanza, di mantenere in piedi strutture generaliste eredi dei fasti del novecento senza rendersi conto che quel tempo è definitivamente finito. E’ finito il tempo della intermediazione e delle narrazioni filtrate. Ora tutto è veloce e passa attraverso la rete: gli iscritti alle confederazioni hanno appreso cosa fanno i loro funzionari da questo blog.
Quel tempo come è finito per gli ex partiti di riferimento delle due confederazioni ora sta finendo anche per loro che annaspano tra licenziamenti di personale e accorpamenti di strutture. Non sappiamo se la fine dei corpi intermedi sia un bene o un male ma rinchiudersi a riccio e negarsi al confronto in una situazione simile accelera soltanto la disgregazione e rende più forte chi si vuole osteggiare.
Luca, in poche righe hai descritto il CAMBIAMENTO. Non riesco però a capire l’atteggiamento di chiusura dei Presidenti, qualcosa non quadra. CNA e Confartigianato nel mondo della carrozzeria hanno spesso avuto atteggiamenti contraddittori, adesso fanno i comunicati con il copia e incolla. Hanno sicuramente un grande problema, sono lontanissimi dalla base degli associati, in Valle d’Aosta, vengono da me per chiedere cosa succede. Continuare con il loro atteggiamento di chiusura relativamente al protocollo è frutto di una decisione presa da un pugno di persone, sicuramente più preoccupate della loro “sedia” che del futuro della categoria.
Mentre discutiamo Carglass si è comperata Authoitalia… Cari presidenti al prossimo tavolo invitate loro invece dell’Ania, fate prima!
Ma Roberto non so se sei un carrozziere o uno qualunque che insisti sull comportamento delle Associazioni , i nuovi centri Car Glass ma sai chi sono i convenzionat i carrozzieri indipendenti e quelli che urlano e scrivono cazzate e poi nel suo orticello fanno quel cazzo gli pare e forse non sono ne di CNA CONFARTIGIANATO, pultroppo non conosci la realtà o fai finta di non vedere e sentire forse ti conviene.
grazie del commento pubblicato
Silvano, il tuo commento è andato in moderazione perchè scrivi parolacce. Impara a rispettare questo blog che offre la possibilità a tutti di scrivere opinioni e da undici anni informa liberamente senza sponsor. Rifletti e moderati quando scrivi, questo non è il Vernacoliere.
Grazie Davide per averlo pubblicato non sono parolacce ma la vera realtà
Caro Silvano… si vede che con la tessera delle confederazioni oltre alla motivazione ti regalano anche il viaggio a Gardaland, oppure i buoni pasto ? O sei tra i fortunati che spartiscono la torta? Giusto per riuscire a dare un senso alle tue parole
Nei tanti discorsi con i colleghi di ogni regione, indipendenti, fiduciari, Confartigianato, Cna emerge un problema comune : Nelle revisioni auto si lasciano passare veicoli che hanno importanti danni di carrozzeria oppure ancora peggio vetture riparate male, magari dall’amico tuttofare o #damiocuginobravoafaretutto. A chi di voi non è capitato di vedere vetture riparte male che passano a pieni voti la revisione ?
Il problema è che mancano regole. Paletti che definiscano cosa debba essere una riparazione eseguita bene a regola d’arte e sopratutto chi possa fare questa riparazione.
Perché è vero che il danneggiato Ha diritto a un risarcimento e non a una riparazione però deve essere altrettanto vero che quel risarcimento deve permettere una riparazione eseguita secondo delle regole che quel famoso tavolo al ministero deve definire.
Quel risarcimento deve essere utile non a comprarsi il tv nuovo o a pagare una cena tra amici ma bensì a rendere di nuovo sicuro e affidabile quel veicolo, perchè sulla strada ci siamo tutti.
Ecco al tavolo del ministero si vuole discutere di questo. Si vogliono definire parametri e regole che vadano incontro alla sicurezza stradale ma che al contempo aiutino il settore dell’autoriparazione ad avere più veicoli da riparare e a riparagli meglio.
Badate bene il tavolo del ministero non deve essere solo un confronto con le compagnie su come e in che modo rimborsare un sinistro perché fortunatamente per quello c’è già la legge che lo definisce. Al tavolo si scrivono le regole che tutelano il nostro lavoro e la sicurezza stradale e più attori del mondo dell’autoriparazione si siedono intorno al tavolo meglio è.
Dal tavolo potranno uscire nuove regole per la revisione che aiutino sia i centri di revisione a capire cosa si intenda per riparazione e regola d’arte sia noi carrozzieri ad avere meno concorrenza sleale dai famosi amici a cugini tuttofare.
Per questa la grave assenza delle confederazioni non è una sconfitta per quel tavolo una vittoria per Federcarrozzieri o una irrinunciabile linea sul piave per Cna e confartigianato. E’ SEMPLICEMENTE UNA SCONFITTA PER IL SETTORE DELL’AUTORIPARAZIONE TUTTO, già provato da anni di crisi.
Il mio invito quindi va a tutti i lettori di questo blog iscritti a Confartigianto e Cna affinché informino i colleghi più distratti dell’assenza delle confederazioni al tavolo del ministero, e insieme localmente possano sollecitare la partecipazione dei loro rappresentanti.
L’invito è rivolto al presidente Alessandro Angelone di Confartigianto e Autoriparazione e al presidente Franco Mingozzi di Cna: Ripensate a quale opportunità sta sfuggendo di mano alla categoria. Pensate alle regole che possono essere scritte in quel tavolo per far diventare di nuovo protagonista il nostro settore.
Riguardo al tavolo privato tra Ania consumatori e associazioni di categoria che dire….. in un momento in cui le compagnie stringono accordi con CarGlass, invadono il mercato di polizze rcauto illegali che obbligano il consumatore a rivolgersi alla loro rete fiduciaria o alle nuove reti esterni nascenti, sedersi attorno a un tavolo mi pare tanto inutile quanto dannoso per la categoria. Le compagnie vanno verso una canalizzazione totale e si discute di come deve essere fata una liquidazione a un carrozziere indipendente, non rendendosi conto che se si fa da spalla ad Ania le liquidazioni ai carrozzieri indipendenti tra qualche anno non esisteranno più.
Caro silvano,
fortunatamente vivo in un paese dove è possibile esprimere le proprie idee. Per quello che mi riguarda sei liberissimo di insultarmi, non mi turba nemmeno un po’. Non Faccio propaganda politica, mi limito ad elencare fatti che qualunque persona potrebbe estrapolare dal web. Purtroppo sono un romantico e credo che in democrazia sarebbe opportuno poter avere tante informazioni, tanti punti di vista e tante idee. Questo blog è un’occasione per informarsi (visto l’oscurantismo delle associazioni), poi se ritieni che quello che scrivo è una c*****a, rispetto il tuo punto di vista. Per tua conoscenza, ho 55 anni, sono carrozziere da 35 , figlio di carrozziere, firmo i miei commenti con nome e cognome e ci vedo e sento benissimo!
Scusa Roberto non ti avevo riconosciuto sei o eri il presidente della Rete Carrozzeria Amica di Aosta sono venuto alla tua presidenza ma come è la rete esiste ancora o sei rimasto deluso dei nostri colleghi o dal sistema sindacale delle nostre associazioni
Noi abbiamo piu fiduciari che indepenti veri Saluti.
Purtroppo io non ti conosco e non so chi chi sto discutendo. Mi spiace che tu non capisca ( Luca e Riccardo lo hanno scritto meglio di me) che non si tratta di contrapporre carrozzieri fiduciari e indipendenti, bensì di chiarire una volta per tutte cosa significa “regola d’arte”. Entrambe le categorie avrebbero da guadagnarci ( come ben esplicitato in questo blog),mentre sulle scelte commerciali personalmente non m’interessa nulla.
Caro Silvano , i carrozzieri indipendenti(quelli veramenti indipendenti) sono come le mosche bianche…………….molto rari, veramente molto rari, ma , fino a qualche anno fa hanno pagato la tessera delle Confederazioni per essere rappresentati.
GROSSA DELUSIONE !!!!!
Le Confederazioni hanno ascoltato più i bisogni dei loro “sponsor che dei loro Associati, ora si sono trovati tra i piedi “quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo”(come diceva Paoli) che hanno fatto svegliare gli animi e le menti di colleghi ipnotizzati dalle c…..e che si spacciavano per verbo.
Tu dici, ops lei dice :”…………….. i nuovi centri Car Glass ma sai chi sono i convenzionat i carrozzieri indipendenti e quelli che urlano e scrivono cazzate e poi nel suo orticello fanno quel cazzo gli pare e forse non sono ne di CNA CONFARTIGIANATO, pultroppo non conosci la realtà o fai finta di non vedere e sentire forse ti conviene.”
Ma chi ha comprato CarGlass??
Eurocapoint !!! Se vai a leggere un intervista di CarCarrozzeria vedrai che”I comandanti” dicono :
“…………chi vuol entrare nel circuito deve non avere convenzioni con assicurazioni , ma , se come gruppo riusciamo a strappare un prezzo giusto non le disdegniamo”
Ma per favore non confondiamo gli stracci dalle salviette.
Le Confederazioni non cerchino Alibi, vadano al tavolo tutti insieme per il bene dell’artigiano carrozziere, Silvano apra gli occhi, tra un pò i carrozzieri che vedranno deviato il lavoro non saranno così educati nell’esprimere il malumore, mi creda!!!
Pietro non mi dare del lei sono un carrozziere come te forse piu povero di cultura però é 51anni che faccio il carrozziere e oh visto tanta acqua passare sotto i ponti ti condivido sulla indipendenza dove sarà sempre piu difficile sopravvivere dove la proprietà delle auto saranno sempre meno quindi dobbiamo inventarsi qualcosa tipo controllo delle riparazioni in sicurezza, non so dalle tue parti ma chi lavora in convenzione in generale escluso quelle delle assicurazioni lavorano veramente al ribasso e come sai anche te il lavoro non rispetta i parametri della sicurezza forse dobbiamo fare verifiche sulle riparazione e denunciare tutto quello che è inlecito, forse una possibilità di controlli fiscali sarà la fatturazione elettronica dove tutti i dati saranno a disposizione delle autorità competenti.
Da come parli, sembra che ti sia convinto che è importantissimo che vengano effettuati lavori a regola d’arte,
.”…………………………..come sai anche te il lavoro non rispetta i parametri della sicurezza forse dobbiamo fare verifiche sulle riparazione e denunciare tutto quello che è .inlecito………”
E le Confederazioni con il protocollo non mirano a quello, parlano di linee guida……(leggi bene gli allegati)
Si siedano al tavolo tutti insieme e diano dignità alla nostra categoria
Basta con questi giochetti, le tessere non durano a vita……….
Chi ha paura della trasparenza verso il cliente ? Non certo i carrozzieri!!!
Verissimo … Davide a partire dalle perizie fino alle liquidazioni …. c’è tanto fumo e poca trasparenza…
CONFEDERAZIONI CHE DOVREBBERE ESSERE AL NOSTRO FIANCO E TUTELARCI, INVECE PER L’ ENNESIMA VOLTA ECCOLI DALL’ ALTRA PARTE DELLA BARRICATA A BRACCETTO CON LE COMPAGNE, A DISCAPITO DI TUTTI GLI AUTOMOBILISTI!
MA NOI NON CI ARRENDIAMO AVANTI TUTTA PERCHE’ UNITI I RISULTATI SI PORTANO A CASA, GRAZIE FEDERCARROZZIERI!!
Quindi le linee guida per riparare a regola d’ arte le dovrebbero indicare le compagnie e le confederazioni? Mi pare logico, gente che non sa cosa voglia dire riparare e prendersi la resposabilità di far viaggiare le persone in sicurezza, il cui unico interesse è risparmiare, il cui sugardo è rivolto esclusivamente ai propri interessi. Mi auguro con tutto me stesso che il lavoro al Mise prosegua, anche (e soprattutto) senza le confederazioni che più volte invitate hanno preferito disertare, dimostrando di voler sguazzare nel torbido a braccetto con le compagnie (le vere nemiche dell’ artigiano onesto che pretende il giusto riconoscimento alla propria professionalità e al proprio operato), nonostante il protocollo sia stato bocciato dalla maggioranza dei tesserati questi signori continuano… commettere errori è umano, ma perseverare è diabolico …purtropo qui la perseveranza è diventata ostinazione, siamo ben oltre all’ essere diabolici, qui si è proprio str…i
ciao, spero in poche righe di riuscire a cogliere un aspetto che forse è condiviso da molti. da molti anni sento lotte accanite tra fiduciari e no, tra chi lo è ma inveisce contro altri colleghi perchè non operano in maniera trasparente sul mercato, ed ovvio mi fermo qui. Io credo dovremmo riportare al centro dell’attenzione la salvaguardia della ns. professione, IL CARROZZIERE, e questo lo dovrebbero fare tutti gli attori che gravitano attorno a quei professionisti che quotidianamente vivono il proprio lavoro con passione. mi sembra di assistere ad un film visto più volte al governo: destra contro sinistra, chi governa contro opposizione, poi certe volte i ruoli si invertono ma il sistema non cambia, ed al centro di tutto rimane il CITTADINO, preso in giro (per non dire altro) che mese dopo mese , anno dopo anno, vede sempre più diminuire il proprio benessere ecc ecc. ciao non voglio dilungarmi perchè penso che molti condivideranno, penso sia ora di smetterla con i propri interessi, e chi è senza peccato scagli la prima pietra.