Che la situazione non sia più sostenibile è chiaro a tutti. Il sistema assicurativo, abusando della propria posizione dominante nel soprastante e collegato mercato delle polizze auto, ha spinto il comparto della autocarrozzeria, oltre ventimila imprese in Italia, in una posizione subalterna di dipendenza economica.

Ci rimettono consumatori, indipendenti e fiduciari

I danni, oltre a tutte imprese di carrozzeria, li patiscono i consumatori, privati della libertà di scelta attraverso una rete di contratti assicurativi fatti di divieti di riparazione, penali o franchigie raddoppiate per chi tenta di far valere il diritto stabilito all’articolo 148 n.11 bis del codice delle assicurazioni che prevede la libertà di scelta del riparatore.

In un mercato drogato e anticoncorrenziale sono danneggiati i consumatori per il livellamento verso il basso della qualità del lavoro sottopagato, i carrozzieri indipendenti che faticano a stare sul mercato per le politiche aggressive di canalizzazione forzata del lavoro e anche i fiduciari che hanno scelto legittimamente di lavorare per la committenza assicurativa che, in un simile quadro, si permette di imporre condizioni di lavoro sempre peggiori.

Il tutto nel costante silenzio dell’Autorità di controllo di settore.

Ma qualcosa sta cambiando: le mozioni di Piemonte, Toscana, Liguria, Lombardia, Abruzzo e della Provincia di Trento

La buona politica pare aver compreso la situazione e si moltiplicano a tutti i livelli gli interventi a sostegno delle ragioni di consumatori e artigiani. Il 3 febbraio in Piemonte è stato approvato dalla maggioranza di centrodestra e dal M5S l’Ordine del Giorno 896 (clicca qui per leggerlo) prima firmataria la consigliera Sara Zambaia, applaudita relatrice al convegno di Federcarrozzieri del 14 novembre (qui il link al post precedente).

Il successivo 22 febbraio il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità altro Ordine del Giorno (clicca qui) presentato il 9 febbraio come pure è avvenuto il 23 marzo in Liguria dove sono stati approvati all’unanimità in Consiglio Regionale gli OdG 842 (clicca qui) e 843 (clicca qui ) frutto del documento presentato il precedente 9 febbraio (clicca qui ).

E’ stato approvato il 2 maggio in Consiglio regionale della Lombardia con i voti della maggioranza di centrodestra, Terzo Polo e M5S, l’OdG (clicca qui per leggerlo) a firma del consigliere Diego Invernici, altro applaudito relatore al convegno di Federcarrozzieri di Cavenago del 4 marzo scorso (clicca qui per il link all’articolo)

Analoghe mozioni sono state presentate al Consiglio della Provincia Autonoma di Trento dalla consigliera Katia Rossato (clicca qui ) e al consiglio Regionale dell’ Abruzzo a firma del consigliere Leonardo D’Addazio (clicca qui).

L’accoglimento da parte del Governo dell’Ordine del Giorno a firma Vanessa Cattoi 

Ma non è solo a livello locale che le forze politiche hanno dimostrato sensibilità: il 20 aprile il Governo ha infatti accolto l’Ordine del Giorno (clicca qui ) presentato alla Camera dalla deputata trentina Vanessa Cattoi con il quale il Governo stesso  si impegna a valutare l’opportunità di introdurre una disciplina che disincentivi le imprese di assicurazione dall’ inserire nelle polizze per l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile e nelle polizze per la risarcibilità dei danni accessori, condizionamenti contrattuali tali da limitare gli assicurati o i danneggiati nella libera scelta dell’impresa di autoriparazione.