Federcarrozzieri intervista le carrozzerie, cosa emerge?
Nel settore della riparazione automobilistica, esistono pratiche che sollevano interrogativi sulla correttezza e sulla liceità dei metodi utilizzati per “far tornare i conti”. Gli accordi tra parte delle carrozzerie e periti assicurativi, influenzano le tariffe di manodopera attraverso direttive dettate dalle compagnie e l’impatto di queste pratiche va a inficiare sulla trasparenza e sull’equità del valore attribuito alla riparazione.
Le compagnie assicurative talvolta impongono ai periti di concedere una tariffa massima per la manodopera, anche quando la carrozzeria adotta tariffe più alte. Ad esempio, se una carrozzeria prepara un preventivo con 20 ore di manodopera alla tariffa di 50 euro l’ora, il perito, seguendo le direttive della compagnia, può essere costretto a pagare al massimo 40 euro l’ora.
Per far tornare i conti, la carrozzeria e il perito possono accordarsi su una soluzione alternativa. Invece di emettere una fattura con 20 ore di manodopera a 50 euro l’ora, la carrozzeria può concedere qualche ora in più abbattendo il costo della manodopera a 40 euro l’ora. Questo significa che la fattura risulta con un costo orario inferiore rispetto alla tariffa reale adottata dalla carrozzeria. Così facendo, negli archivi delle compagnie assicurative si trovano fatture con una tariffa di manodopera più bassa rispetto a quella effettivamente praticata, come se la carrozzeria avesse concesso uno sconto, anche se non è fiduciaria della compagnia.
Per la carrozzeria, questo sistema comporta che alla fine dell’anno si trova a fatturare molte più ore di quelle effettivamente lavorate. Questo metodo solleva interrogativi sulla correttezza, la trasparenza e sulla liceità della pratica.
Secondo Federcarrozzieri, questo ragionamento non è opportuno. La legge stabilisce che la carrozzeria deve ottenere un risarcimento integrale del danno, che include il pagamento della tariffa di manodopera esposta.
Questo significa che la carrozzeria dovrebbe sempre adottare la sua tariffa reale, a meno che non decida volontariamente di concedere uno sconto mantenendo però il giusto calcolo delle ore realmente impiegate.
La pratica descritta viola il principio della trasparenza e può portare a distorsioni nelle registrazioni contabili e nei risarcimenti dei danni. Le carrozzerie dovrebbero rispettare le tariffe esposte, e le compagnie assicurative dovrebbero adottare un approccio più equo, evitando di imporre tariffe massime che non riflettono la realtà dei costi di manodopera.
In definitiva, è essenziale garantire che le transazioni tra carrozzerie, periti e compagnie assicurative siano condotte in modo trasparente e corretto, rispettando le leggi vigenti e assicurando un giusto risarcimento per i danni subiti.