La “Carta di Bologna”, itinerante e sempre più unita e compatta nell’opporsi al Disegno di Legge Concorrenza (detto anche DDL anti-concorrenza), invita a partecipare al convegno di Calenzano (Firenze) del 16 maggio 2015, H 10,00, Hotel Delta Florence, via Vittorio Emanuele n. 3.

Carta di Bologna: Firenze raddoppia
Il titolo del convegno è “Carta di Bologna: Firenze raddoppia”. Perché? Semplice: l’obiettivo è la tutela del cittadino, e la garanzia della libera impresa. Un DDL concorrenza che stronca i diritti degli automobilisti e la libertà dei carrozzieri va combattuto con ogni mezzo.

Parola a Giampaolo Bizzarri
A fare da padrone di casa non può che essere Giampaolo Bizzarri, portavoce del Consorzi Toscani: “A un anno di distanza dal proficuo incontro che vide come ospiti d’eccezione Brigitte Castell e Jean Pais, relatori sulla legge Hamon definitivamente approvata in Francia, la Carta di Bologna torna a far tappa nel capoluogo fiorentino per cercare una sintesi fra i disegni di legge presentati alla Camera, in alternativa al DDL Concorrenza sulla riforma RC Auto, a favore di una libera scelta dell’automobilista in un vero libero mercato”. Ricordiamo che la legge Hamon tutela davvero la vittima del sinistro, favorisce la concorrenza e la libertà, tutela il lavoro dei carrozzieri”

Tre parole: Libertà, Qualità, Sicurezza
I principi e il fine ultimo della “Carta di Bologna” si possono così sintetizzare: indipendenza (del carrozziere di poter scegliere se essere convenzionato o meno); libertà di scelta dell’automobilista (rivolgersi al carrozziere di fiducia), libertà e tutela delle vittime della strada, nella scelta delle cure e dei medici e nella sicurezza di un risarcimento equo; qualità della riparazione per la sicurezza del cittadino.

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PROGRAMMA DELL’EVENTO 1

PROGRAMMA DELL’EVENTO 2

“Non fatevi ingannare dal silenzio che momentaneamente circonda la vicenda DDL Concorrenza, la guardia deve restare altissima! La Carta di Bologna ormai non si ferma più e sempre più associazioni e rappresentanti politici si stanno interessando alle nostre motivazioni.”

CARTA DI BOLOGNA