Sono due le domande ricorrenti che Federcarrozzieri riceve da voi lettori.
1) “Da sempre, sul vostro blog ilCarrozziere.it, parlate di indipendenza dalle compagnie assicuratrici: perché?”.
2) “Sul vostro blog ilCarrozziere.it, parlate spesso dei benefici del libero mercato, cui Federcarrozzieri dà il suo contributo: perché?”.
Il caporale
La risposta a entrambe le domande sta in una parola bruttissima: caporalato. È un antico sistema di organizzazione del lavoro agricolo, svolto da braccianti inseriti in squadre. Il fulcro è il caporale: di solito, un tizio che prende quattrini dal proprietario del fondo agricolo. Il caporale reperisce la manodopera. Ma come lo fa? Elude la disciplina del lavoro, sfrutta la manodopera, la fa lavorare abusivamente e illegalmente a prezzi enormemente più bassi rispetto a quelli del tariffario regolamentare e senza il versamento dei contributi previdenziali. È ovvio che il capolarato rende. Il capo guadagna. Il caporale pure. Certo: anche lo smercio di cocaina rende. Solo che è illegale.
Il prezzo dell’arancia
Veniamo all’oggi. C’è il proprietario col suo caporale: fanno un sacco di soldi. Ci sono i lavoratori (spesso extracomunitari) pagati due lire, per raccogliere pomodori o arance al Sud Italia. Eppure, l’arancia italiana, che è una delle migliori al mondo, si è svalutata tantissimo. I contadini non hanno lottato a sufficienza, oppure chi li ha rappresentati non è stato in grado di affrontare il problema? La richiesta di arance è scesa e il numero di produttori è aumentato, ma qualcuno ha pensato a tutelare il prodotto? Qualcuno ha tutelato i produttori? Molto più facile stringere accordi con le multinazionali della spremitura, che con le succose arance ci fanno i succhi di frutta e le aranciate, prodotti dozzinali che non necessitano di arance di qualità. Queste multinazionali negli anni hanno “schiacciato” i produttori italiani, fino a spingerli al caporalato: il problema è che ora cominciano a lasciare l’Italia, perché le arance costano ancora meno altrove. Forse i produttori pensavano di aver fatto la scelta giusta: pagano poco, ma con la certezza dell’acquisto. E pigramente hanno fatto scendere il prezzo delle arance, di tutte le arance, anche di quelle che non hanno voluto accettare, anche di quelle eccellenti, adatte alla tavola e non all’aranciata.
Dall’arancia alla carrozzeria
Anche nel settore della carrozzeria c’è il caporalato. I proprietari/caporali sono le compagnie assicuratici, le multinazionali delle arance. I carrozzieri convenzionati sono i lavoratori dei campi, i braccianti, sfruttati, sottopagati, con manodopera da Terzo mondo. Anziché raccogliere arance, riparano auto. In fretta e furia, perché i caporali pagano poco. E senza rispettare le regole, la burocrazia, lavorando in nero e calpestando le norme sulla sicurezza. Le aziende insalubri che proliferano, come topi che hanno la leptospirosi.
La risposta alle due domande
Immaginate quanto verrebbe pagata oggi un’ora della vostra manodopera specializzata in carrozzeria se non si fosse creato un fronte comune per mantenere liberi i diritti di scelta del danneggiato. Immaginate se anche noi carrozzieri indipendenti avessimo ragionato come voi riparatori delle compagnie, pensando solo al tornaconto momentaneo. Dove sarebbero seppelliti i diritti delle carrozzerie? Le multinazionali decidono il prezzo della “spremitura” (nel nostro settore è la manodopera) si chiamano compagnie assicuratrici e a oggi non sono ancora riuscite ad affondare il settore della riparazione. Mentre le multinazionali dell’arancia lo hanno fatto. Le carrozzerie marce, le aziende insalubri, pensavano di fare soldi facili, e invece adesso, se hanno continuato a fare da sole, senza seguire Federcarrozzieri, si pentono delle loro scelte: la multinazionale ha terminato la spremitura, sono esausti, non sanno più dove risparmiare, tagliare, sforbiciare.
Concorrenza sleale e sileziosa
Lottiamo ogni giorno contro migliaia di aziende insalubri che da Nord a Sud operano in concorrenza sleale nel mercato dell’autoriparazione. Tutto nel silenzio delle autorità di controllo, di vari enti preposti alle verifiche necessarie, e senza la grancassa mediatica che invece rumoreggia quando si parla di truffe Rca. Le aziende insalubri decidono la tariffa di manodopera di zona: sono delinquenti e sanno che lo Stato non li controlla, ma tu, artigiano che rispetti tutti gli adempimenti, che paghi le tasse salatissime e lotti contro la crisi e il calo dei sinistri, e ancora non vuoi mollare il rapporto di fiduciariato con le compagnia di assicurazione, ora sai che la tua tariffa di manodopera “concordata” con le compagnie al momento non è stata spremuta grazie a Federcarrozzieri. Sei consapevole che la compagnia con la quale collabori che ti canalizza le vetture oggi ti riconosce una tariffa dignitosa, anche se non sufficiente, grazie a chi lotta per l’indipendenza. Noi carrozzieri indipendenti facciamo fronte comune con Federcarrozzieri, dialoghiamo con la politica e con i ministeri, non deleghiamo a altri il nostro futuro.
Cerca ossigeno con Oxygen
Pubblicizziamo le nostre aziende attraverso MioCarrozziere.it e ExperGlass.it, dialoghiamo direttamente con le più importanti sigle di consumatori. Abbiamo a disposizione strumenti innovativi e trasparenti come Oxygen per la gestione dei sinistri, per proporre le polizze ai clienti, risparmiare sui ricambi e noleggiare senza costi fissi. Noi lottiamo per il nuovo risorgimento delle carrozzerie italiane.
…letta tutta d’un fiato! L’esempio calza a pennello e lo si potrà proporre anche ai i P.A. vittime anche loro dei caporali.
Caporali braccianti caporalato….facile parlare per voi!
Ma da quando non sono più una carrozzeria convenzionata in azienda faccio eco.
Il vuoto assoluto. E ovviamente sto facendo tutte le valutazioni del caso visto che non vivo di aria.
Percui facile parlare x chi ha uno stipendio fisso tutti i mesi.
Come mi ha detto un responsabile di un grosso gruppo assicurativo….Signora fuori da qui c’è la coda x convenzionarsi. Ed è vero!!!!
Cara Monica,
se i clienti non ci sono è colpa della crisi non delle convenzioni disdettate…
Comprendo la Tua amarezza perchè se Tu lavoravi solo per le compagnie certamente i clienti non erano i tuoi. I funzionari di compagnia quelli si che hanno lo stipendio tutti i 14/15 mesi all’anno.
Non i carrozzieri indipendenti che sono quelli che gestiscono questo blog con spirito volontaristico.
Non farti ammaliare dalle sirene e dalla coda degi aspiranti fiduciari che non c’è.
A noi risulta proprio il contrario, la coda in uscita dalle convenzioni da parte di storici fiduciari di importanti gruopi che hanno tirato troppo la corda.
Chi si è fatto i conti ha scelto la libertà.
Auguri per la Tua azienda, usa la grunta che non Ti manca per un rinnovato marketing azioedale e per qualche taglio che ti permetterà di sentire la musica e non il vuoto.
Un caro abbraciio. ..
la crisi non dipende
Certo cara Monica che per voi ex convenzionati è dura tornare alla normalità di liberi imprenditori. Figurati ciò che dobbiamo passato noi grazie alle vostre politiche aziendali egoistiche e controproducenti. Ci abbiamo rimesso tutti quanti. Beh, ora alza la testa e si riparte più forti di prima,rifatti una tua clientela e vedrai che ritornerai a lavorare di più e meglio di prima,e comunque la crisi esiste per tutti,ma almeno liberi si lavora con più soddisfazione.Non lasciamoci intimidire da quei venditori di illegalità, che sanno solo far blà blà blà e nulla di più,rimaniamo responsabili di ciò che facciamo nel nome della sicurezza nostra e di tutti quanti.Saluti.
Premetto che non voglio fare la morale a nessuno benché meno insegnare a nessuno.
Cara Monica se esisti davvero, visto che in passato più di una volta qualche furbetto ha già provato a postare messaggi con l’intento di creare malumore tra gli indipendenti.
Come dicevo cara Monica, la vita degli indipendenti è dura perchè noi (noi inteso come indipendenti) da anni i nostri clienti ce li siamo coccolati li abbiamo serviti dando qualità alla riparazione non quantità, diamo un servizio che va oltre la mera riparazione della vettura, li ascoltiamo, li consigliamo, li rassicuriamo, gli diamo la certezza di sapere che noi siamo al loro fianco in tutto e per tutto sulle varie fasi del sinistro e tante volte anche oltre il sinistro, ma per far questo visto che oramai il lavoro del carrozziere non è più solo relegato a riparare le vetture, quindi ci si deve alzare presto la mattina per poter leggere ed informarsi sui vari trabocchetti che le compagnie escogitano, di modo che durante la giornata potremo spiegarli ed informare i NOSTRI CLIENTI (ho evidenziato nostri clienti perchè sono nostri e non sono stati obbligati ed intimoriti a venire da noi per la riparazione).
Per quanto riguarda lo stipendio fisso e la scrivania, non voglio difendere nessuno visto che sono grandi abbastanza, ma le persone che formano FEDERCARROZZIERI sono tutti artigiani ed hanno una carrozzeria ed una famiglia da mandare avanti quindi tanto di cappello.
Complimenti per l’articolo, esempio più calzante non si poteva trovare per descrivere la strada che vogliono farci percorrere.
Il dispiacere è continuare a leggere post di colleghi che a oggi continuano a non capire, o a non volerlo fare.
Cara Monica, sorrido a denti stretti quando leggo che per noi e facile parlare!, quasi fossimo dei marziani o dei super accozzati, che ogni mese ricevono uno stipendio dal cielo perchè siamo indipendenti.
Farti un esame di coscienza, (NO)…… per capire se in questi anni hai fatto scelte imprenditoriali discutibili.
Regalare la Tua professionalità, il Tuo portafoglio clienti, a chi in cambio non ti ha garantito un solo cliente i più, al contrario te li ha portati via (per l’esattezza sei Tu che hai abituato il tuo cliente a farsi dire dall’agente assicurativo dove andare).
Oggi ti ritrovi nel bel mezzo di una tempesta, senza capire che rotta prendere, zizagando alla ricerca di un porto qualunque esso sia.
Il problema è che ti sei fatta depredare della richezza che avevi a bordo, (i tuoi clienti) ora quei porti, che prima ti accoglievano a braccia aperte, oggi non hanno più bisogno di Te, sono invasi di colleghi pronti a farsi depredare.
Anche Noi indipendenti come la Tua azienda stiamo attraversando la burrasca, come tutto il mondo dell’autoriparazione, con una differenza sostanziale, Noi a bordo abbiamo i clienti fidelizzati in questi anni di grandi sacrifici e incaxxi, per colpa di aziende come la Tua, che pensavano di aver trovato l’eldorado con gli accordi fiduciari.
Soprattutto abbiamo un faro che ci illumina e ci da la rotta e gli strumenti da seguire per non finire in quei porti a farci depredare, questo faro si chiama FEDERCARROZZIERI.
Abbi fiducia, in chi, come te la mattina solleva la serranda e deve far quadrare i conti e combattere contro tutto e tutti per stare a galla, senza che nessuno gli regali niente, questi sono i carrozzieri indipendenti di Federcarrozzieri.
Segui la nostra rotta, inizia a ricostruire il Tuo portafoglio clienti l’unica vera ricchezza di un’azienda.
Fabrizio Contu
Carrozziere di Federcarrozzieri
Pura sacrosanta verità!Provengono da una azienda agricola dove le ore di lavoro erano infinite ed il guadagno era da fame…Ricordo ancora i calli sulle mani di papà,e mentre le mie amiche al sabato e domenica o in estate si divertivano,il mio era un divertimento diverso nei campi…Ora l’azienda nn c’è più per altri motivi…Ho sposato un carrozziere 50 anni di attività sempre in convenzione zero guadagno,da 8/9 mesi l’iberi ed indipendenti abbiamo guadagnato e recuperato i due mesi in convenzione,lo posso dimostrare,nn mi piace parlare a vanvera…Questo per dirti cara Monica,che sicuramente nn si può mica stare a braccia incrociate aspettando che il cliente arri da te , nn sono importanti i n di auto che si riparano ma hai giusti costi che si riparano…Mi dispiace la tua situazione,credimi era la mia tempo fa,avevo paura,e tanta paura,ma con la paura nn si va da nessuna parte,i grandi mangiano i piccoli che nn si fanno rispettare sentendo la tua paura,credimi loro dicendoti che hanno la fila ti intimidiscono…Fatti forza e coraggio se hai bisogno e vuoi uscire dal tunnel chiamami,la tua situazione era la mia tempo fa,ti capisco.Federcarrozzieri mi ha assistito molto,domani se vuoi aiuto te volentieri! Un abbraccio da una amica carrozziera,A presto Monica…Annalisa.
Non si poteva fare articolo migliore…….. ps veloce per Monica…..da quanto sn entrato nella famiglia di FEDERCARROZZIERI e abbiamo disdetto le convenzioni con le assicurazioni abbiamo costatato che oggi è il nostro CLIENTE a cambiare la compagnia senza se e senza ma….HA SCELTO NOI!!!!!! ….facendosi consigliare anche il tipo di polizza LIBERA DA VINCOLI da fare……ed OXIGEN POLIZZE ci permette di fare tutto questo cn una semplicità inaudita!!!!!…..NON ABBATTERTI …CHIUSA UNA PORTA SI APRE UN PORTONE. CIAO E BUON LAVORO A TUTTI………
Cara Monica ………………..è proprio quella coda di cui parli alla fine del tuo intervento che ha creato la situazione attuale,quei colleghi (chiamiamoli così) che invece di investire il proprio tempo per informare il cliente , ha preferito vendersi (ad una tariffa ridicola)alle compagnie (poi sappiamo tutti come fanno a far riquadrare i conti) sperando in una canalizzazione (anche lì ………….)
Noi abbiamo scelto la trasparenza , utilizzando metodi semplici ma efficaci come OXYGEN non abbiamo bisogno di truccchetti , noi il lunedi mattina quando apriamo le nostre aziende sappiamo che stiamo iniziando una settimana di battaglie ma affrontiamo tale situazione con il sorriso , poichè oggi c’è chi veramente difende la categoria.
Ripeto qui nessuno prende stipendi , chi lo dice, è perchè , quattro carrozzieri ,aiutati,consigliati e supportati da VERI COLLEGHI sta aprendo gli occhi alla categoria e “scoperchiando pentoloni”.
Il collega Annalisa è l’esempio di quello che ho detto……….domanda a lei, contattala,fate due chiacchiere………vedrai che come dice Francesco: “Chiusa una porta si apre un portone”.
La libertà non ha prezzo ma ha dei costi e dei sacrifici. Per il periodo che sono stato convenzionato non ho avuto nessun buon risultato ( 6 anni di convenzione per 5 auto). Manodopera prefissata secondo le loro tariffe, promesse e poi promesse. Poi si sono inventati la fornitura da parte di un loro fiduciario dei ricambi mentre io dovevo dare l’auto sostitutiva gratuitamente al cliente. Insomma caporalato e prostituzione??? Ho disdettato tutto e da 3 anni sono libero di decidere e comandare a casa mia!!! Tutti i clienti sono miei clienti che curo secondo le mie idee. La concorrenza sleale poi è un male che ci consuma giorno dopo giorno e se le persone che dovrebbero controllare portano la loro auto dall’abusivo o da quello iscritto ma senza le dovute autorizzazioni cosa possiamo mai fare???? Tutto il sistema è marcio ma non dobbiamo mollare. LIBERTA’ !!!