La confusione fatta dei debitori come sempre dura poco. La Cassazione qualche tempo fa aveva scritto cose, per certi aspetti anche condivisibili e per altri meno, che sono state però strumentalizzate dalle compagnie. La Cassazione infatti si era limitata a dire che possono essere legittimi contratti (non stiamo parlando ovviamente di RC auto) che prevedano l’indennizzo in forma specifica. Con tale dizione s’intende che, invece di pagare, la compagnia ripara.

Alcune compagnie invece interpretano la “forma specifica” a modo loro, vale a dire “se non ripari dove dico io ti pago di meno” e lo fanno aumentando le franchigie o gli scoperti.
Che questo non si possa fare era noto da tempo perché si tratta di pattuizioni vessatorie. Tuttavia i debitori da qualche tempo avevano ripreso a resistere citando a sproposito la Cassazione. Questa sentenza ( clicca qui per leggerla) insieme ad altre (leggi qui) che i lettori del blog già conoscono conferma che non si può penalizzare il consumatore che sceglie il riparatore indipendente.

E poi si dice che sono i carrozzieri ad alimentare il contenzioso….