La confusione fatta dei debitori come sempre dura poco. La Cassazione qualche tempo fa aveva scritto cose, per certi aspetti anche condivisibili e per altri meno, che sono state però strumentalizzate dalle compagnie. La Cassazione infatti si era limitata a dire che possono essere legittimi contratti (non stiamo parlando ovviamente di RC auto) che prevedano l’indennizzo in forma specifica. Con tale dizione s’intende che, invece di pagare, la compagnia ripara.
Alcune compagnie invece interpretano la “forma specifica” a modo loro, vale a dire “se non ripari dove dico io ti pago di meno” e lo fanno aumentando le franchigie o gli scoperti.
Che questo non si possa fare era noto da tempo perché si tratta di pattuizioni vessatorie. Tuttavia i debitori da qualche tempo avevano ripreso a resistere citando a sproposito la Cassazione. Questa sentenza ( clicca qui per leggerla) insieme ad altre (leggi qui) che i lettori del blog già conoscono conferma che non si può penalizzare il consumatore che sceglie il riparatore indipendente.
E poi si dice che sono i carrozzieri ad alimentare il contenzioso….
che burattini!!!….sono di coccio,hanno la testa dura!per fortuna che il buon senso prevale sempre…
Buongiorno!
Una buona notizia! allieta la giornata di lavoro
purtroppo finché non si farà nulla per informare l’utente finale di questo, sara’ solo il raccontarsi tra di noi quello che purtroppo sappiamo già…… non per fare il pignolo o il precisino, la sentenza contiene tutti i nomi degli attori,si puo’ stampare cosi ed usare come dimostrazione dei fatti, perché é stata autorizzata la privacy, oppure é un errore di caricamento ed é meglio rimediare subito mascherandoli?
Ciao a tutti e Buon Lavoro
@ LUCA
È giusto ed opportuno che le notizie circolino. E questo blog raggiunge migliaia di carrozzieri.
Nel merito: se l’Italia è un paese sotto assicurato è forse anche perché le compagnie non ispirano fiducia. Il problema reputazionale delle imprese assicurative notoriamente é forse grave solo quanto quello delle banche. Dopo le batoste ai risparmiatori degli anni scorsi per esempio nessuno si affida più al risparmio gestito. Lo stesso vale per le compagnie. Se non pagano o pagano male i danni auto i consumatori, a torto o a ragione, persano che non pagheranno nemmeno le garanzie diverse. E quindi non si assicurano. E quindi ecco la corsa delle imprese a farsi tutelare dalla politica: polizze obbligatorie per i professionisti, magari per le calamità naturali, per le biciclette, per i monopattini elettrici …
Quanto alla legittima osservazione sulla pubblicazione integrale della sentenza si tratta di un equivoco ricorrente. Le sentenze infatti sono pubbliche, si possono dunque pubblicare complete dei dati delle parti a meno che non siano relative a particolari reati violenti o a carattere sessuale o il Giudice in sentenza non abbia disposto esplicitamente l’eliminazione dei riferimenti delle parti nel caso di pubblicazione.
Qui nessuno ha commesso reati violenti. C’é solo un debitore condannato giustamente al pagamento. E un carrozziere che è andato fino in fondo.
Anche se a qualcuno non piace perché forse preferisce o vagheggia fumosi protocolli e improbabili accordi avendo evidentemente rinunciato a tutelare la categoria dei carrozzieri.
caro omonimo la mia non era polemica, bensi un osservazione che mirava,nel caso di una dimenticanza,a cautelare questo blog punto. una volta venivano pubblicati coperti. se il tribunale li pubblica scoperti e si possono replicare senza essere sanzionati,ben venga è giusto che sti signori vengano sputtanati a dovere……..
Questi signori la faranno sempre franca e mi domando come sia possibile che nel 2020 ci siano ancora strutture convenzionate. Smontato il giochino si ritorna alla libertà è soprattutto alla dignità! Perché tenere in piedi un sistema così anti producente per tutti?cosa c’è dietro davvero?Grazie a federcarrozzieri per le battaglie che sostiene.
Grazie davvero a federcarrozziere che ha aperto gli occhi a molti carrozzieri
Salve….forse per la sentenza della Cassazione di cui parlate…intendete questa? https://consumatoreinformato.blogspot.com/2019/02/assicurazione-auto-il-consumatore-puo.html?m=1
Sarebbe interessante un vostro post che chiarisca per bene la differenza tra queste assicurazioni
@ mario
molto semplice: basta leggere la sentenza (sopra linkata) del Tribunale di Torino su Presto e Bene che spiega meglio di quell’articolo (che fa confusione) la situazione.
Non si può differenziare il risarcimento per un fatto successivo al verificarsi del danno: questo è vessatorio perchè limita il diritto di scelta del consumatore. Pensa poi che qualche assicuratore sostiene che si possa fare anche in RC auto…
E’ pieno di buontemponi!