Ogni anno, quando ci prepariamo a riunirci intorno all’albero di Natale, iniziamo a riflettere sull’anno trascorso. A fare i bilanci. Non siamo mai contenti, tantomeno soddisfatti.

Quest’anno io lo sono invece. Lo sono più di altri anni e non perché il 2020 con la pandemia ci abbia portato doni e ricchezza, ma perché ci ha insegnato molto di più.

Ci ha insegnato a dare più valore alla vita, ai rapporti umani, all’unione famigliare come a quella associativa.

Mi ha rafforzato nella convinzione che il mondo artigianale italiano, compreso quello della riparazione automobilistica, come il nostro, pur nelle mille crepe, continua e rimanere un punto di riferimento dell’economia nazionale che debba essere tutelato, valorizzato, difeso.

Questo abbiamo fatto con Federcarrozzieri, sin da prima della sua nascita. Questo facciamo con il blog Il carrozziere: informazione libera, indipendente, gratuita ed accessibile a chiunque abbia voglia di aprire gli occhi e capire il vero perché delle cose.

Qualcuno la chiamerebbe informazione di servizio, talvolta di protesta. Certamente di denuncia.

Dati alla mano, le carrozzerie sono come una di quelle ricche fortezze che tutti vogliono assaltare e che ogni pretendente assedia con armi nuove.

Ogni volta, dei nuovi UIisse, con sempre più raffinati cavalli di Troia, inventano stratagemmi per affiliare, fagocitare, soggiogare il lavoro ed i sacrifici di artigiani da generazioni.

Per questa ragione il blog Il carrozziere è libero. Tutti possono accedere alle informazioni. Non importa se non sei un Federcarrozzieri. Questo è un tuo problema di scelte, caro collega.

Noi, continuiamo ad essere coerenti con le ragioni per cui siamo nati: unire e difendere le nostre aziende.

Non vogliamo convincere nessuno. Non vogliamo associati poco convinti o incerti.

Il blog offre, a chi vuole usarli, tutti gli strumenti per capire che quest’evoluzione aziendale e professionale è possibile.

Che per contrastare le angherie dei troppi illusi che entrano in azienda, a diverso titolo, pretendendo di dire la loro, esistono gli strumenti sia umani, Federcarrozzieri, sia tecnologici: OxigenCar.

Chi non lo vuole capire, ha deciso di non capirlo.

Cosa ci proponiamo per il nuovo anno?

Intanto che il tempo sia maestro, ancora una volta. Gli squali che pretendono di fare business fagocitando gli altri, in casa propria, hanno vita breve e non c’è bisogno di rimanere sul letto del Po’ ad aspettare che i tronchi secchi vengano a valle.

Per tutto il resto, pandemia compresa, ci siamo attrezzati e continueremo a donarvi informazione puntuale, precisa e soprattutto documentata: perché sia un altro anno di parole cui seguono fatti.

Mi fanno arrabbiare ma non mi tolgono il sonno invece, quelle orde di pirati di professione, quelle che ogni sei mesi tentano l’arrembaggio.

Temo abbiano di che argomentare. Noi, se riusciremo ad essere ancora più numerosi, avremo di che suonare e cantare canzoni in coro. Si sa, il canto corale polifonico non è solo armonico, si sente di più e fa sentire lontano la propria eco!

Ai colleghi che ancora, nonostante oltre dieci anni di lotte sindacali, ancora ti chiedono le medesime cose che ripeti da dieci anni, che non partecipano perché non hanno tempo, per poi lagnarsi della crudeltà del mondo, a loro dico: osate.

Noi abbiamo osato essere indipendenti. Noi abbiamo osato dotarci di tutti gli strumenti per essere autonomi con armi proprie.

Che senso ha guardare il mondo che sfila dalla finestra, subendolo senza far nulla per cambiarlo?

Ciascuno faccia le proprie scelte. Noi Federcarrozzieri abbiamo fatto le nostre e siamo testimoni floridi di un’indipendenza possibile.

Il carrozziere continuerà ad informare con scrupolo.

Buon fine anno a tutti voi e un fruttuoso 2021

Davide Galli