Buongiorno
Grazie a tutti i colleghi che hanno esperesso il proprio IMPORTANTISSIMO pensiero sul Blog su questa norma che vuole penalizzare tutto il comparto dell’autoriparazione.
Proprio attraverso i vostri commenti e le vostre segnalazioni vogliamo segnalarvi quali sono le strategie del Carrozziere.it
1) DISDETTA DI MASSA DELLE CARROZZERIE FIDUCIARIE
Responsabilizzazione delle carrozzerie attraverso la notifica di disdetta di convenzione.
In parole povere dobbiamo diminuire il numero di carrozzerie fiduciarie presenti negli elenchi delle assicurazioni attraverso il documento allegato.
Se REALMENTE vogliamo manifestare dobbiamo farlo SENZA ACCORDI.
Scaricate il modulo compilatelo e inviatelo prima via fax poi successivamente con una raccomandata alla sede legale delle compagnie con le quali avete accordi, lo stesso numero di fax che utilizzate per spedire documenti come la cessione di credito.
Il maggior numero delle carrozzerie convenzionate non hanno nessun beneficio nel rimanere presenti in queste liste, ma contribuiscono a valorizzare l’articolo n. 29 secondo comma, presente nel decreto liberalizzazioni che è stata votata, dimostrando ai propri assicurati il COPIOSO numero di aziende presenti nelle liste.
Anche chi OGGI trova riscontri positivi nella canalizzazione, in futuro dovrà scontrarsi con la nuova norma e dovrà seguire le direttive sempre piu’ serrate delle compagnie (leggi …siamo al bivio), inoltre dovrà stringere nuovi accordi anche con quelle compagnie con le quali oggi lavora in piena LIBERTA’ e senza fare sconti.
QUINDI DISDETTA SUBITO PER DIMINUIRE RADICALMENTE IL NUMERO DELLE CARROZZERIE FIDUCIARIE
Chi vuole, e solo chi vuole, puo’ inviarmi via mail la ricevuta del fax o darne pubblica notizia sul Blog.
2) DISSUASIONE POLITICA
Contattare i Parlamentari che tra meno di 60 giorni dovrebbero votare e trasformare in legge effettiva il decreto.
Bisogna fare un enorme pressione sui di essi, e ogni carrozzeria dovrà contattare personalmente i senatori e i deputati eletti nei propri seggi regionali.
E’ finito il tempo delle deleghe in bianco ad Associazioni di categoria che a oggi hanno completamente disatteso le nostre preoccupazioni e le nostre lamentele.
E’ ora di bussare personalmente alle porte dei politici che NOI abbiamo votato e che da noi torneranno fra un anno a chiedere il voto.
Ricordiamoci dei nomi e cognomi e dello schieramento di chi ci darà ascolto e di chi si impegnerà a cambiare il decreto.
Non dimentichiamoci che il governo Monti ha vita breve e che i partiti sono già in campagna elettorale… quindi facciamo pesare il nostro voto.
Sul sito del senato http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/Regioni/01.html e in quello della camera http:// http://www.camera.it si possono ottenere indirizzi mail e contati dei parlamentari.
Informiamoli delle nostre ragioni delle nostre preoccupazioni, intasiamoli di fax, mail, lettere e quant’altro possiamo spedirgli. Organizziamo incontri locali con loro nelle nostre carrozzerie, facciamogli capire la nostra determinazione e le nostre ragioni.
3) RAPPRESENTANZA SINDACALE NAZIONALE DELLE CARROZZERIE INDIPENDENTI
Rappresentare attraverso un’associazione nazionale TUTTE le aziende INDIPENDENTI di Carrozzeria.
Teniamoci pronti per il momento giusto.
E’ li’ che dobbiamo dimostrare UNITA’.
Fortunatamente e grazie all’impegno di alcuni colleghi abbiamo questo Blog che potrà servici da riferimento in futuro.
Un gruppo di carrozzieri è al lavoro a livello nazionale per il coordinamento delle carrozzerie non fiduciarie, e a breve vi daremo informazioni e suggerimenti su come agire, cosa fare, e cosa inviare….. aderite anche Voi compilate la scheda collegandovi al link sottostante e inviatela al numero 178 22 72 195
https://ilcarrozziere.it/blog/wp-content/uploads/2011/12/SCHEDA-CENSIMENTO-CARROZZIERI-.pdf
Mi permetto di ribadire cio’ che e’ stato scritto dal dott. Stefano Mannacio.
” La situazione è critica anche per le carrozzerie che hanno scelto di essere carrozzerie fiduciarie. Perché se oggi hanno goduto di una piccola o grande canalizzazione era dovuto al fatto che tanti come noi hanno rifiutato accordi di fiduciariato. Ma in una situazione come quella che si prospetta, se non riusciamo a cambiare il decreto, le compagnie stesse dovranno aumentare la loro rete di fiduciari e chiaramente tutti i non fiduciari di oggi saranno costretti (visto quel 30% in meno di risarcimenti), a diventare fiduciari. A quel punto saremmo tutti fiduciari, tutti lavoreremmo con i nostri clienti o comunque con gli automobilisti che ci avrebbero scelto, ma alle condizioni imposte dai diversi contratti di fiduciariato, e di fatto non esisterà nessuna canalizzazione.”
Quindi a nostro parere non sono a rischio le carrozzerie non fiduciarie ma la CATEGORIA TUTTA!!!!
Concordo pienamente lo scontento generale, ma bisogna avere un minimo di pazienza.
E’ inutile e controproducente fare manifestazioni violente o con a capo LE STESSE FACCE che fino ad oggi non hanno concluso NULLA
evitiamo di buttarci sopra altro fango più di quello che le compagnie hanno fatto accusandoci di essere colpevoli dell’aumento delle polizze.
Non facciamci rappresentare da chi, in questa situazione ci ha portato.
Cosa avete da perdere ?
Davide Galli, Pietro Senesi, Riccardo Melis, Fabrizio Contu e tanti altri Vostri colleghi Carrozzieri
Per Marco/carr. San giorgio
Mi fa’ molto piacere che condividi le nostre idee e problematiche. Probabilmente le nostre strutture sono molto simili , quindi condividerai anche con noi che i giusti controlli che hai avuto in azienda per poter esercitare ( essendo una nuova struttura)non sono gli stessi che possono avere altre aziende parcheggiate sotto l’aspetto investimenti, o addirittura controlli inesistenti .
Nonostante l’importanza della nostra professione NON abbiamo nessuno che ci rappresenti , tuteli e pensi ai nostri interessi.
Mi spiace ma ,saro negativo ma credo sia quasi impossibile che possa migliorare la nostra situazione.Troppi interessi personali !!! A presto.
@Roberto
Diciamo che in linea di principio, quanto meno capisco quello che sostieni sugli interessi personali, ma una domanda voglio fartela lo stesso:
“Pensi che le altre categorie siano molto più unite della nostra?”
Io credo di no, perché gli interessi sono interessi e la concorrenza è la concorrenza… e poi la lealtà è cosa per pochi, CREDIMI!
Partendo da questo, però, non pensi che in questo momento un atteggiamento di disunione non faccia proprio gli interessi di alcuno di noi?
Ci sono dei momenti in cui per guardare i propri interessi, bisogna anche guardare quelli del gruppo al quale si appartine… l’unione che fa la forza. Alcuni penseranno di far da soli, altri non faranno proprio nulla ma, solo chi ha l’intelligenza di capire potrà fare qualcosa di importante per la propria e comune indipendenza, agendo adesso! Ma questo andrà sicuramente a favore del proprio interesse.
Sia le fiduciarie che le indipendenti sono in pericolo!!
Sentimi, lascia stare quelle riunioni fatte dalle quali non è uscito fuori nulla, questa di adesso è un’altra situazione. Svegliamoci perché il prezzo che sarà costretto a pagare ognuno di noi sarà alto, magari non subito, ma nel tempo breve sì.
Solo a titolo informativo, ma lo sappiamo tutti credo, il CESTAR è di Generali Assicurazioni ed è una grande realtà alla quale sicuramente ne seguiranno altre,una volta approvata questa legge…
Le compagnie devono occuparsi di assicurazioni e i carrozzieri di riparazioni. Non lasciamo prendere tutto a loro finché siamo in tempo
Caro Davide,gentili colleghi
Anche noi nel nostro piccolo,nella nostra piccola provincia di Benevento,stiamo cercando,con fax ed e-mail,di sensibilizzare ed informare i colleghi carrozzieri indipendenti della zona,del rischio che ci potra’ essere se venissero approvate le nuove norme sulle liberalizzazioni.
In verita’e’ da gia’ piu’ di un anno che informiamo anche e soprattutto i nostri clienti(insieme ad altri colleghi indipendenti) del rischio del risarcimento in forma specifica.
Abbiamo prodotto volantini,fatto pubblicare anche un articolo su Car Carrozzeria e scritto su vari giornali locali e provinciali.
Ahime’pero’ devo constatare che veramente pochi colleghi carrozzieri in provincia ci hanno aiutato e sostenuto.
Cosi’ come le associazioni di categoria,che almeno qui,hanno completamente ignorato il rischio che corrono le carrozzerie indipendenti.
Infatti ad una nostra richiesta telefonica di informazioni il locale referente di CNA e’ letteralmente caduto dalle nuvole,e ancora ad oggi aspettiamo una sua telefonata di risposta.
Siamo pronti a manifestare in qualsiasi modo pacifico,e proponiamo anche di coinvolgere ricambisti,coloristi ecc.Dopo questa battaglia(spero vinta) il sogno sarebbe quello di poter creare insieme ad altri colleghi (perche’in italia siamo in tanti) un’assicurazionedi cui fanno parte i carrozzieri ed avere in sede l’agenzia,in modo tale da poter contrastare effettivamente lo strapotere delle compagnie assicuratrici.
Poi vorrei vedere se il convenzionato va’ dal collega di turno che e’ anche agente ass. a chiedere lavoro proponendo mazzette al rialzo pur di accaparrarsi un po’ di lavoro( e questo succede,ve lo dico per esperienza personale,forse non sempre,ma succede),come fanno con le agenzie e sub agenzie della zona.
Ora pero’ e’ il momento di unirci e cercare di aiutarvi ed aiutarci sostenendo ogni vostra proposta di protesta!
Caro Davide I.,
hai postato proprio un gran bel commento!
Ciao, e in bocca al lupo anche a te…
Scusa,
Intendevo “Caro Antonio I…” :)
VERBANIA ………. 80 % dei carrozzieri fino a ieri nn sapeva nulla …. confartigianato rantola nel buio ….. sembra di essere in una dimensione parallela!!!!!! :(
stefano hai ragione, le compagnie che scendono a patti a 19 euro l’ora sicuramente lo fanno con carrozzerie con standard veramente bassi e scadenti, perchè non si può nemmeno immaginare che una carrozzeria oggi, possa permettersi di lavorare a 19 euro l’ora con tutto quello che c’è da considerare in materia di adeguatezza della struttura e delle attrezzature, smaltimento rifiuti e prodotti all’acqua. dovrebbe venire da sè che è assurdo. io penso che la forma di “protesta” che hai proposto sia molto efficace, ma continuo a pensare che i carrozzieri sono ancora troppo frammentati, non c’è coesione, non c’è spirito di categoria… nella mia zona è così. e la cosa più brutta è che ho sentito con le mie orecchie dei colleghi dire: “non siamo abbastanza uniti” e poi venire a sapere delle cose… allucinanti.
mirko io sono in provincia di alessandria, e non solo non sapevamo niente, ma nessuno si è degnato di dire qualcosa, il presidente di confartigianato ha dichiarato di essere soddisfatto riguardo alle liberalizzazioni.
Addirittura soddisfatto ??? faccio su un casino che non finisce più !!!
comunque la storia delle fiduciarie esiste già da un po, mi sembra un po’ strano che ora perchè danno il 30% in meno a chi non ripara la macchina improvvisamente tutti pongono l’attenzione alle tariffe di manodopera che impongono le assicurazioni. io la mia disdetta l’ho inviata nel 2009. non è un problema nuovo. come non è un problema nuovo la rivalità tra carrozzieri, che io definirei infantile e di strette vedute, e questo sarà il nostro vero nemico, il vero mostro da combattere è la nostra disgregazione. ho paura che dopo anni e anni di rivalità sarà molto difficile tutto a un tratto diventare una categoria unita. e badate bene che le assicurazioni lo sanno bene, molto bene, e giocheranno proprio su questo.
Ci sono riviste di settore tipo quattroruote che certamente nel prossimo numero parlerenno di questo decreto che interessa milioni di automobilisti, non facciamo che anche questa volta il tutto venga presentato come un’opportunita’ per gli assicurati, facciamoci sentire, scriviamo alle loro redazioni in maniera tale che si rendano conto che la misura va anche contro gli automobilisti che non potranno piu’ scegliere il riparatore di fiducia senza peraltro avere la certezza di spendere poi meno di assicurazione
esatto … una lettera da parte di questo blog a tutte quelle riviste e perchè no !!! anche ai quotidiani !!!!!!!!!
Alla luce dei fatti è ormai troppo chiaro che le nostre associazioni di categoria nulla hanno fatto e nulla faranno per smuovere la situazione. Al momento abbiamo solo visto comparire un misero comunicato stampa che lascia il tempo che trova, solo noi tutti assieme e coordinati da persone capaci possiamo sperare di riuscire nell’intento. Io personalmente NON RINNOVERO’ la tessera di Confartigianato e l’importo sarà devoluto immediatamente al portale de “Il Carrozziere” in quanto solo Davide Galli e le persone che con lui collaborano da sempre tutelano i nostri diritti. Immagino stiano sopportando sia in temini economici e sopratutto in termini di tempo sacrifici enormi, quindi invito tutti i colleghi a riflettere su quanto sopra esposto e se lo ritenete giusto condividete ed appoggiate la mia proposta. Come in precedenza ha sostenuto qualche collega ritengo sia importante creare delegazioni provinciali e regionali, le quali saranno a loro volta coordinate dalle persone che attualmente compongono l’attuale esecutivo del portale. In seguito e con più calma si potrà democraticamente decidere come muoverci a livello nazionale senza il supporto delle associazioni. Abbiamo la fortuna di avere un nostro portale con il quale possiamo organizzarci e confrontarci, dobbiamo capire che solo se RIMANIAMO UNITI E SEGUIMO LE DIRETTIVE CONSIGLIATE DA CHI STA LAVORANDO PER NOI potremo superare ostacoli che ora sembrano insormontabili, dobbiamo avere tanta fiducia e collaborare.
Salve, sono pienamente daccordo con Emanuela, che ritengo personalmente nonostante che non la conosco una riflessione di una persona molto inteliggente. Dunque la cosa che mi fa pensare molto, è che in Italia abbiamo attualmente 15.200 Carrozzerie allora contiamo quant commenti abbiamo scritto sul nostro blogg è ognuno di voi trae le sue conclusioni. Auguri a Tutti
x Emanuela
Anch’io sono della provincia di Alessandria e purtroppo siamo lasciati soli dalle associazioni.
Come ho precedentemente scritto in un mio post, ho deciso di non pagare la quota associativa per il 2012 a Confartigianato e devolverla al portale, spero che altri facciano come me.
A mio parere è giunto il momento di iniziare ad unire le nostre forze e fare sentire che, anche nella nostra provincia, ci sono carrozzerie indipendenti (e che tali vogliono restare) intenzionate ad opporsi con tutte le loro forze alla dittatura di governo e compagnie assicurative.
Se ti va di contattarmi per iniziare a ragionarci sopra io sono a disposizione:
roberto@rdcarrozzeria.it
Io un appello a Striscia l’ho inviato
facciamolo in tanti
tentar non nuoce
Raffaele Maccari
Autocarrozzeria indipendente dal 1977
Massimo
Ho già scritto sull’altro forum, qual è il mio pensiero relativo ai ruoli: Le assicurazioni facciano le assicurazioni e i carrozzieri i carrozzieri.
Dico questo perché leggo sull’idea di mettersi a fare altro rispetto a quello che sappiamo fare, ovvero gli assicuratori, e questo essendo sempre legato ad interessi, potrebbe portarci a compiere un ulteriore pericoloso salto nel vuoto. Questo dico, se parliamo seriamente almeno…
Dalla disamina di entrambi i forum, però, appaiono chiari alcuni problemi che, se messi ben a fuoco, potrebbero condurci all’uscita del ginepraio dentro il quale siamo finiti in tutti questi anni:
1) L’orgoglio della nostra professione (qualcuno ricordava le nostre origini, quelle della carrozzeria italiana, della quale Pininfarina ha fatto parte!). E’ questo un punto importante che non manda mai da solo, l’interesse economico e il profitto che traiamo da questa.
2) L’assenza di un’organizzazione di categoria in grado di rappresentarci e tutelarci di fronte a imprevisti come quello in corso.
3) La non compattezza della categoria e la conseguente assenza di orgoglio di appartenenza ad un gruppo forte e giusto.
4) L’insicurezza del futuro proprio e dei propri familiari.
5) gli uni contro gli altri, sia tra fiduciari e indipendenti che tra indipendenti organizzati e indipendenti disorganizzati.
Partirei proprio da quest’ultimo punto, i DISORGANIZZATI.
Molto spesso, a parer mio, le strutture fatiscenti sono tali a volte per l’indole di chi le gestisce, altre per l’assenza di risorse da investire nel miglioramento, oppure per impreparazione, sempre del gestore, sulle vere dinamiche imprenditoriali con l’aggiunta dell’assenza di aiuti sia morali che materiali per uscire da tale condizione, ed infine per… sfiducia nel futuro.
Ciò non esclude però, che chi detiene queste strutture possa comunque esser bravo nella professione di carrozziere; a volte lo sono anche più degli organizzati…
Passo ora al punto due della lista: L’ORGANIZZAZIONE DI CATEGORIA!
Quale può essere il motivo per il quale un “convenzionato delle compagnie” deve difendere gli interessi di un non convenzionato, ben sapendo che, visto il suo ruolo “politico”, nessuno o quasi intaccherà mai il suo buon flusso di lavoro?
Sarà forse il desiderio di provare a se stesso e agli altri che si è comunque capaci? Sarà forse che l’impegno assunto ormai si porta a termine, anche se le motivazioni son cambiate? Sarà che la quota dell’associazione è comunque una quota e l’associazione è comunque potere?
Qualunque sia la risposta, chiaro è CHE NON CI SONO ASSOCIAZIONI IN GRADO DI TUTELARE E RAPPRESENTARE LE CARROZZERIE INDIPENDENTI.
Ne stiamo avendo prova concreta in questi giorni, ed è questo il motivo per il quale come schegge impazzite ognuno sollecita l’altro a reagire, ma senza alcun vero coordinatore incaricato, oltre al volenteroso Davide & C., evidentemente!
La lunga premessa è solo introduttiva all’idea/cura che vi sto indicando, quindi prendetevi 5 minuti di tempo e accendete il motore della ragione.
AMMETTIAMO CHE…
questa percentuale carrozzerie indipendenti decida di versare una cospicua quota di partecipazione per l’iscrizione ad una neo nascente associazione:
L’ ASSOCIAZIONE DELLE CARROZZERIE INDIPENDENTI.
La quota che ogni struttura versa è pari a circa 1000 (mille) euro. Una somma rilevante a prima vista, ma corrispondente a circa 85 E. al mese. Se 7000 delle strutture versassero appunto, ognuna tale somma (1000 Euro), disporrebbe nel primo anno di un capitale di base di circa:
7.000.000 (SETTE MILIONI DI EURO)
Pensate quante cose potrebbe fare un’associazione con così tanti soldi. Ne elenco solo alcune di quelle che mi vengono in mente:
1) Avvalersi di un forte sostegno legale in grado di intervenire immediatamente in casi di emergenza come questo, in qualità di rappresentanti (investimento 100.000 Euro).
2) Comprare spazi su riviste/magazine, quotidiani e TV (con tanto di spot – Investimento totale di 500.000 E o addirittura 1.000.000 di Euro) per tutti quei casi eclatanti come questo, ma anche per pubblicizzare le strutture indipendenti piuttosto che le fiduciarie.
3) Avere un comitato organizzatore alle proprie dipendenze, che si occupi solo di organizzazione di manifestazioni culturali (o come adesso occorreva, di protesta!), veri aggiornamenti professionali anche con tutorial on-line su tutti i veicoli appena usciti, assistenza di diversa natura. Un gruppo ben selezionato, tutti i giorni solo al nostro servizio.
4) Elaborazione di un nostro tempario di mano d’opera (l’attuale è un tempario Ania)
5) Iniziando dalle strutture più fatiscenti fino alle più organizzate, portare assistenza vera per la crescita ed il miglioramento delle stesse e quindi dell’intera categoria, anche con l’avallo dell’associazione per immediati fidi presso le banche ai fini del miglioramento delle proprie strutture. Ciò anche per giustificare una legittimità nella crescita del costo orario di mano d’opera da parte dell’intera categoria di carrozzerie indipendenti.
6) Dare avallo come associazione a cospicuo capitale, per un immediato finanziamento presso le banche per carrozzerie indipendenti in temporanea difficoltà economica.
7) Dare supporto, in caso di lutto, alle famiglie dei defunti anche con l’erogazione di uno stipendio alla coniuge, nonché consulenza e supporto psicologico per un periodo di almeno un anno.
8) finanziare borse di studio su temi di miglioramento delle carrozzerie, per poter iniziare veramente ad essere competitive rispetto a quelle di tutto il resto d’Europa, nonché molte borse di studio per i figli più meritevoli degli iscritti all’associazione.
9) Dare assistenza sul posto per problemi di natura fiscale con strutture che si interfaccino con i propri commercialisti, e che all’occorrenza si attivino gratuitamente anche per ricorsi giudiziari.
10) Vera copertura assicurativa a tutte le carrozzerie indipendenti iscritte
11) Finanziare in maniera rilevante, opere umanitarie meritevoli…
12) Investimenti del capitale in ogni genere; Etica professionale e di categoria. Chi sbaglia viene espulso, perdendo tutti questi privilegi…
A capo di questa bella associazione TUTTI NOI, non un solo rappresentante come si è sepre usato fare, ma tutti noi, nessuno escluso, che su un portale al quale si accede con un sistema simile a quelli usati dalle banche, votiamo le idee di ognuno, verifichiamo il flusso di cassa (dal quale così, non mancherebbero nemmeno 10 cent), apriamo dibattiti con blog, come stiamo facendo ora… Le idee dei singoli, dopo esser state dibattute su blog, possono esser votate e le più votate vengono democraticamente scelte mediante conferma con posta elettronica certificata.
E ogni anno ognuno ripaga la quota per creare un capitale (come detto, da tutti gestito) tale da far crescere privilegi e spirito di forte corporazione in ognuno di noi, ovvero quello del quale ora siamo privi e che avvertiamo come pericoloso “vuoto” di categoria.
Un esempio di associazione e di democrazia…
Questo dovremmo fare, lasciando svolgere alle Compagnie il loro ruolo e a noi orgogliosamente quello di artigiani imprenditori che vogliono portare avanti un’importante tradizione… e che vogliono e possono lasciare un segno della propria esistenza nella società.
Le compagnie si stanno insinuando come tarli nelle numerose pieghe della nostra categoria ma se noi agiamo intelligentemente, potremmo contrastare loro ed altri che verranno e dare sviluppo e crescita a tutto il settore delle indipendenti, altrimenti destinato a soccombere.
Al momento però, l’unica cosa che occorre fare è:
CONTRASTARE EFFICACEMENTE L’ART 29 DI QUESTO DECRETO LEGGE!!!
e poi comunque agire, forti di questa esperienza vissuta, nella migliore direzione possibile…
Scusate ho fatto il copia e incolla dall’altro forum, perché ritengo sia un argomento sul quale tutti dovremmo iniziare a ragionare…
Grazie
BRAVO MASSIMO………..
Io, cambiando discorso ho contattato tramite facebook un assessore regionale (piemonte) che si occupa di lavoro e formazione professionale e mi ha detto che appena saputo del decreto si sono mobilitati contro questo scempio … speriamo riescano a fare qualcosa
ciao a tutti t6ante parole al vento, io sono convinto che per uscire da questo inferno della
nostra categoria bisogna istituire una nostra compagnia di assicurazioni, siamo in 15’000
facciamo finta di fare una publicita di 1’000 ciascuno e diventeremo una potenza per salvacci il culo delle assicurazione a garanzia nostra e tagliare la concorenza sleale tra di noi, con un tarifario unificato facciamo una riunione forza carrozzieri fiduciari e non siamo italiani O PECORONI
Per chi voleva rivolgersi alle IENE,
Ci sono persone che ci hanno anticipato per GETTARE FANGO SULL’INTERA CATEGORIA
Grazie a QUESTI colleghi
Video delle Iene di Venerdi’
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/55042/golia-truffa-alle-assicurazioni.html
Se si è onesti e corretti il video delle iene non frega niente.Io sono dalla parte delle assicurazioni quando vedo queste truffe e insisto si deve trovare la soluzione dopo aver posto il problema…altrimenti sono parole al vento e i giornalisti gongolano.
x Massimo x Davide Galli
Non male quello che hai condiviso…chissà cosa ne pensa Davide?
Povere assicurazioni loro ci rimettono sempre ….
Non difendiamo qualcosa o qualcuno che non può essere difeso in nessuna sede
X Davide
“”””PER TUTTI
Scaldate i fax, preparate la carta, oppure una mail se volete rispettare l’ambiente (anche entrambi sarebbe meglio)
Stiamo ultimando il documento che vi verrà inviato lunedi mattina da FAXARE a tutti i protagonisti di questa vicenda.
Ci siamo presi piu’ tempo, ma vogliamo farci sentire con un tono molto TECNICO e non DRAMMATURGICO, per evitare pugnalate da chi ci giudica MALE, e in Italia sono in tanti.””””
A che punto è questo documento?
QUI
https://ilcarrozziere.it/blog/2012/01/mobilitazione-lutensile-giusto-per-questa-riparazione/
x Davide Galli
sig.or Davide
dopo aver letto il post del sig.or Fabio Pisa,ho scaricato il testo del D.L. Art 29 che le posto a seguire e che lei conoscera’ sicuramente:
2. In alternativa ai risarcimenti per equivalente, è facoltà delle compagnie offrire, nel caso di danni a cose, il risarcimento in forma specifica. In questo caso, se il risarcimento è accompagnato da idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore ai 2 anni per tutte le parti non soggette ausura ordinaria,il risarcimento per equivalente è ridotto del 30%.
Non posso fare a meno di notare che non c’e’ nessun riferimento ad effettuare la riparazione presso carrozzerie convenzionate.
Prima cosa, e’ ” facolta’ delle compagnie”quindi a discrezione di una compagnia offrire questo tipo di risarcimento.
Seconda cosa il risarcimento puo’ essere offerto anche se la carrozzeria e’ a scelta del cliente,in altre parole si vuole evitare di liquidare il proprietario dell’auto ma direttamente il carrozziere che effettua la riparazione.
E chiaro che questa e’ una mia (sbagliata?) interpretazione,ma si potrebbe celare la volonta da parte delle Societa Assicurative di non pagare danni all’auto senza che poi questa venga veramente riparata o riparata con ricambi di recupero o addirittura in economia.In effetti molte macchine viaggiano per le nostre strade non riparate e in alcuni casi potrebbero gia essere state liquidate da una compagnia.
Se cosi fosse si potrebbe parlare addirittura di opportunita’ di lavoro migliorata,visto che le auto dovranno SEMPRE ‘ essere comunque riparate pena una decurtazione da parte della compagnia del 30 % del valore della riparazione che diventerebbe 50% per il non pagamento dell’iva.
Ribadisco che questa e’ una mia interpretazione ma varrebbe la pena sentire un avvocato
per chiarire meglio il decreto.
In attesa della sua opinione Grazie comunque per quello che sta facendo
Grazie
X marco
Si. Peccato che se si leggono i fogli informativi già oggi le assicurazioni obbligano i propri clienti a rivolgersi alle convenzionate.Se il cliente seglie il suo carrozziere perde gli sconti offerti all’atto della sottoscrizione della polizza.
x lor
Sono d’accordo ma la carrozzeria convenzionata esiste da prima del decreto ,chi non firma ad esempio per “auto presto e bene”fara’ RIPARARE IN FORMA SPECIFICA la sua auto dal PROPRIO carrozziere ,quindi facciamo la guerra alle cArrozzerie fiduciarie, ma il decreto leggiamolo bene o facciamolo leggere a chi puo’ interpretarlo correttamente
Siccome la legge è sempre complessa e confusa per un non addetto ai lavori concordo con te di farla leggere a chi di dovere e farla modificare in modo che sia chiara e non abbia bisogno d’interpretazioni.
Mi sa che stiamo intasando le caselle e-mail dei parlamentari!!!!
Comunicazione
Confartigianato sta organizzando per 8 febbraio 2012 manifestazione a Roma.Domani dovrebbe arrivare comunicazione ufficiale……
pregiatissimi colleghi, la presente per manifestare lo sdegno che l’approvazione del decreto liberalizzazioni mi ha suscitato. Dopo decenni trascorsi a difendere con tutte le forze la professionalità che mi contradistingue mi ritrovo per “legge” a sottomettermi alle volontà delle compagnie assicuratrici. Penso che sia necessario oporre tutta la categoria a tale provvedimento. E’ di fondamentale importanza conoscere il numero di attività NON fiduciarie al fine di contrapporre numeri reali. Detti numeri però devono essere supportati da persone che come me non intendono rinunciare alla propria indipendenza, alla possibilità di decidere come e quando fare un determinato intervento di riparazione ma sopratutto di metterci la “faccia” ogni giorno. Con i dati certi suggerirei di contattare l’autorità garante del mercato della concorrenza che dovrebbe essere, almeno sulla carta, un’autorità indipendente preposta a vigilare sulla pubblicità e tutela dei consumatori. Successivamente sensibilizzare le ditte produttrici di vernici e le case automobilistiche perchè quando i prezzi delle riparazione li dettano altri noi saremo costretti nostro malgrado ad acquistare prodottiu scadenti per riuscire a contenere i costi e sopravvivere. Quanto sopra è sicuramente poco professionale e scorretto nei confronti dei clienti che secondo il decreto dovrebbe essere avvantaggiati. Proporrei altresi di richiedere a tutte le associazioni di categoria nazionali di acquistare pagine di quotidiani a tiratura nazionale pubblicizzando quanto negativo potrà essere l’acquisto di tale polizze ed il conseguente disserzivizio.
distinti saluti
Invito tutti i carrozzieri indipendenti a leggere IL MATTINO DI PADOVA di oggi 31 gennaio 2012.
A pagina13 sulla rubrica “Lettere al Direttore” l’Onorevole PAOLA GOISIS – Lega Nord – ha preso prosizione apertamente contro il decreto liberalizzazioni, e segnatamente contro il famigerato art. 29 comma 2, ed in difesa delle carrozzerie Indipendenti.
Finalmente la politica si sta accorgendo di questo vergognoso provvedimento legislativo.
Polato Giovanni
Segretario Nazionale ANEIS
Da molte e-mail pubblicate si legge ancora una volta la guerra tra poveri. Mi spiego, siamo pronti ad addossare la colpa a questo o quel carrozziere che ha fatto la scelta di essere fiduciario. Non è questo il problema! Non paghiamo noi le bollette ed i conto di queste oneste persone che come noi “ribelli” cercano in tutti i modi di portare pane a casa. Secondo me stanno cambiando le carte in tavola e dobbiamo farci sentire a Roma. Dare questo potere alle assicurazioni vuol dire che a breve avranno un potere su di noi che non possiamo più contrastare.
1) Ci stanno togliendo il nostro valore di mercato. Non possiamo più decidere a chi comprare e cosa comprare
2) La nostra identità. Non saremo più in grado di differenziarsi dai ns colleghi per qualità, servizi offerti, e bravura in quanto obiettivo principe è quello di aumentare la produzione al fine di ristabilire il ns guadagno.
3) Non è vero che associandoci avremo più lavoro. Tutti lo dovranno fare e per dare più visibilità alla ns attività saremo in grado di abbassare ulteriormente i limiti e/o i servizi da offrire
4)Ci saranno richiesti altri investimenti anche se non li riteniamo opportuni ma solo per non perdere l’appalto
5) Se facciamo un torto? Abbiamo perso la gara e quindi ciò che dice il perito di turno facciamo.
Si perché se tutti diventeranno fiduciari le compagnie dovranno eliminarne qualcuna.
NON MORDIAMO LA CODA GLI UNI CON GLI ALTRI, UNIAMOCI E FACCIAMOCI SENTIRE DIRETTAMENTE A ROMA.
DANILO DA L’AQUILA
vorrei condividere con voi il fatto che stamattina, in corrispondenza dell’invio delle mail al senato, ho consegnato l’avviso di licenziamento al mio unico operaio… con molto rammarico, ho dovuto farlo. ma non si rendono conto che possiamo dare lavoro a delle famiglie? e che possiamo anche toglierglielo, per colpa loro?
QUESTE SONO NOTIZIE CHE VORREI SENTIRE DA TUTTA ITALIA
Genova: le carrozzerie convenzionate disdettano in massa
Parte da Genova la disdetta di massa delle convenzioni con le compagnie assicurative da parte delle carrozzerie fiduciarie: gli artigiani non vogliono cedere le chiavi dei loro capannoni alle assicurazioni
CONTINUATE A LEGGERE L’ARTICOLO QUI:
http://carrozzeria.tmp.elogic.it/News-Carrozzeria/Speciale-Liberalizzazioni/Genova–le-carrozzerie-convenzionate-disdettano-in.aspx
Grazie a Cristina Mandrini per la segnalazione
(ai miei colleghi di Genova che Hanno firmato venerdi)
Volevo dividere con voi la stima e il rispetto che i nostri colleghi di Genova e
di tutta Italia stanno mostrando nei nostri confronti
a seguito dell’azione compiuta venerdì
reputandola un atto di coraggio compiuto da uomini responsabili
consapevoli del futuro incerto per le proprie aziende
pertanto vi ringrazio nuovamente
enrico morando
Dobbiamo istituire ISVCP tradotto istituto di vigilanza sulle carrozzerie private
PER TUTTI
Correggetemi se sbaglio.
Se intervistiamo 100 persone in una piazza di una qualsiasi città, e chiediamo loro cosa ne pensano dei carrozzieri, quali risposte otteniamo?
Secondo il mio parere l’80% risponde che siamo dei ladri/truffatori/ecc ecc.
E’ per questo che io e tutto lo staff del portale abbiamo voluto mantenere un profilo di rivolta, basso e tecnico, andando direttamente a “dialogare” con i Senatori , facendo loro delle proposte di cambiamento nella norma. (Grazie al Dott. Stefano Mannacio per aver preparato il documento)
Abbiamo preferito non appoggiare manifestazioni in piazza, sia per la paura di non essere capiti dalla gente , ma soprattutto perche’ in tv o davanti ai media potrebbero apparire scheletri di persone schierate per la difesa della categoria , quando tutti sanno che sono la CAUSA.
Non vogliamo, noi del portale essere confusi con loro, non vogliamo essere messi in croce insieme alle persone che da anni predica bene e razzola male.
Ora che abbiamo raggiunto e oltrepassato i 1000 fax , c’e’ ancora tanto da fare fino al giorno del voto in Senato.
Domani cominceremo a scrivere ai Senatori Capigruppo di partito, poi al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricala, e per finire al capo del governo Monti.
Scusate lo sfogo, ma non credo che Striscia e le Iene , possono aiutarci, anche se sono convinto che la maggior parte di noi sono persone oneste, l’opinione pubblica e le assicurazioni non la pensano cosi’, per colpa di pochi , ma che con i loro danni (vedi IENE) hanno infangato uno dei piu’ bei MESTIERI DI QUESTO MONDO.
AVETE MANDATO I FAX? NON L’AVETE ANCORA FATTO? COSA STATE ASPETTANDO?
GRAZIE A TUTTI
Io Davide non sono d’accordo. Secondo me bisogna manifestare non solo per la protesta verso lo stato, ma peer far capire proprio alle persone che non tutti siamo truffatori e che spesso siamo i truffati, specialmente da parte delle assicurazioni. Per seconda cosa, proprio per far scalpore e far capire alla gente che le assicurazioni fanno da padrone verso tutti. Per ultima cosa, sempre rivolto ai clienti, per far capire che i “tempi d’oro” dove si guadagnava in due (molti carrozzieri ancora danno un forfet economico) sono finiti. ancora mi sento dire ” fatti pagare dall’assicurazione anche quella botta che ho dato io”………
Un caro saluto ed un sincero ringraziamento all’amico Enrico.
L’iniziativa del vostro gruppo è ammirevole, avete dimostrato coraggio e grande senso di responsabilità nei confronti dell’intera categoria.
Grazie di cuore
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/articoli/articolo1035774.shtml
Speriamo non sia una bufala, intanto che faccio le verifiche leggete l articolo
Grazie Antonio
X TUTTI
ULTIME NOTIZIEIl parere espresso dalla Commissione Giustizia del Senato E’ un’ottimo punto di partenza, ma non saranno loro a votare e tralatro sono Molto di parte, visto che sono quasi tutti avvocati che verrebbero penalizzati dalla riforma delle Professioni.
PER ROMA
E’ stata indetta una convocazione del consiglio direttivo di Confartigianato Carrozzieri dove si invitano anche i presidenti regionali e i funzionari regionali di categoria.
Credo , ma non sono in possesso di documentazione, che questa convocazione sia congiunta con CNA E CASA.
La convocazione si svolgerà alle ore 10,30 di Mercoledì 8 Febbraio a Roma presso la Sala del Capranichetta , Piazza di Montecitorio.Noi del portale non siamo invitati.
DOPO LE NOTIZIE VI CHIEDO COLLABORAZIONE PER QUANTO SEGUE:
E’ stato pubblicato un bellissimo articolo sulla testata diretta da Benedetto della Vedova “Libertiamo”
http://www.libertiamo.it/2012/02/02/salvate-il-carrozziere-liberale-dalloligopolio-delle-assicurazioni/
Vi invito a leggere l’articolo di Stefano e di COMMENTARE DIRETTAMENTE sul sito di Libertiamo.Facciamoci sentire anche da loro che COME noi sono preoccupati per le Sorti di questo paese, mantenendo un tono preoccupato ma non offensivo.
Grazie a tutti quelli che lo faranno.
Cari colleghi, se siamo arrivati a questa situazione e’ perche’molti di noi hanno abusato facendo truffe alle compagnie , gonfiato sinistri, ritocchi fotografici,studi legali etc…
Forse il problema andava controllato dall’interno senza aspettare che il truffato”le compagnie”, prendessero provvedimenti.
Sapevamo tutti che saremmo arrivati a questo punto ormai da diversi anni, ma parecchi di noi hanno continuato a pensare solo per i loro interessi e non a quelli della nostra categoria.
Se in Germania la tariffa oraria e’ doppia di quella italiana per un costo medio sinistro inferiore, ci sara’ un motivo. Cosa ne pensate??
@ALEX
DIERI CHE ANCHE TU HAI PIENAMENTE RAGIONE. IO NON HO CONVENZIONI E IL LAVORO E’ CALATO A ME COME UN PO’ A TUTTI. RICORDIAMO COMUNQUE ANCHE IL FATTO CHE NEL 2011 LE DENUNCIE DI SINISTRI SONO CALATE DEL 23%. NEL COMASCO CI SONO PERECCHIE CARROZZERIE CHE DA ANNI VANNO AVANTI TRUFFANDO E RUBANDO A PIU’ NON POSSO. TUTTI LO SANNO, PERITI E AGENTI MA NESSUNO FA ‘ MAI NIENTE. PROBABILMENTE E’ PERCHE’ LA TORTA ERA GRANDE E SE LA DIVIDEVANO IN TANTI. SIAMO ARRIVATI ALLA RESA DEI CONTI,CONVENZIONATI E NON .
LA CRISI COLPISCE ANCHE NOI, FORSE E’PERIODO DI FARE UNA SCREMATURA/SELEZIONE ED E’ GIUSTO CHE SOPRAVVIVA SOLO CHI SE LO MERITA!!!!!!!!!!!
Perchè non denunciamo alle compagnie tutte le carrozzerie che hanno “truffato” l’assicurazioni? Chi può veramente dire “io non l’ho mai fatto”? Chi era a conoscenza delle denunce false dei clienti, e l’ha detto alla compagnia? Chi ci ha fatto i soldi, e chi ha cercato di tappare i buchi, ma siamo tutti colpevoli. Veramente noi non sappiamo quando un sinistro è falso? Io personalmente mi sono accorto di un paio l’ultimo anno. Quand’è così non entro in merito e mi faccio pagare dal cliente senza cessione. Anche i periti lo sanno, specialmente su un cid doppia firma io non faccio cessione…. Grave è invece il carrozziere che chi ti procura addirittura “la cavia” da mangiarci sopra in 3…. E sta cosa mi fa inc……re! I periti lo sanno, alcuni lo comunicano altri no, ma vengono sempre pagati!!! Addirittura sono convenzionati!!!! Nel mio paese c’è uno, ma hanno controllato me….
Invito le carrozzerie indipendenti della provincia di Alessandria le quali condividono le iniziative portate avanti da Davide Galli ed i suoi collaboratori, a contattarmi per poter assieme unire le nostre forze e stabilire decisioni univoche ed in linea con il portale.
Assieme ed uniti per farci rispettare.
roberto@rdcarrozzeria.it
buongiorno..allarmato da quanto si è scritto ho deciso di sentire un perito,il quale mi ha detto che il problema era che il cliente andava ,a seguito di un sinistro,a farsi fare il preventivo dalla carrozzeria convenzionata ,prendeva i soldi senza riparare la macchina epoi andava da un altro carrozziere e la faceva riparare spendendo meno,quindi guadagnandoci.
ma se l ‘RCA è OBBLIGATORIA come possono le lobby assicurative obbligare pinco pallino a riparare la macchina presso i loro centri ??
mi ha tranquillizzato dicendomi che se io faccio la fattura me la pagano per intero .come è sempre stato.
comunque il problema c era e cisara’ anche solo quando l assicurato va in assicurazione e l agente INCIUCIONE gli propina il proprio carrozziere INCIUCIONE,NON è PUBBLICITA’ scorretta? l antitrust non puo’ venire sollecitata?
carrozziere non fiduciario solo PRIVATI .
Buonasera, vorrei rispondere al giornalista Vincenzo Borgomeo! Secondo Lui la colpa che una polizza per una Panda a Napoli costi 3000 euro è colpa ovviamente di Noi carrozzieri. Ma la domanda vorrei farla io a Lui…..come mai in questi ultimi dieci anni molte carrozzerie hanno chiuso, mentre le assicurazioni seguitano ad assorbire o comprare banche? Poi vorrei ricordare al giornalista che un’accordo tra carrozzerie ed assicurazioni c’era e si chiamava accordo ania e giusto o sbagliato che sia permetteva di lavorare. Per volere delle assicurazioni è stato abolito!!!
Poi vorrei sapere perchè non c’è un perito assicurativo che mi chieda la fattura. Quando dico che fatturo tutto cambiano subito espressione.
Basterebbe mettere l’obbligo di esigere la fattura e le “truffe” ai danni delle “povere” assicurazioni in parte si potrebbero arginare. Caro Dott. Borgomeo bisognerebbe ascoltare un pò tutti. Grazie
Ma come mai i carrozzieri si fanno pagare fior di quattrini? Vengono pagati per la loro mano d’opera come cardiochirurghi, e spesso i risultati sono pessimi. Fare la cresta è la regola, e avete anche il coraggio di lamentarvi, siete come le assicurazioni se non peggio.